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Racconti Erotici Etero

Regalo incompreso…

By 2 Novembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando le regalò quel completino lei ci rimase male. Non perché era brutto, ma era troppo spinto per lei. E suo marito, che ormai la conosceva da più di vent’anni, lo doveva sapere che quel capo non era per lei. Era un piccolo perizoma in pizzo nero con abbinato un reggipetto dello stesso colore e materiale. Il mattino successivo, quando suo marito uscì per andare al lavoro, lei decise di andare a cambiarlo. Guardando nel cassetto di intimo si accorse che effettivamente non aveva un completo intimo particolarmente sensuale, erano tutti pratici e comodi. Forse suo marito con quel regalo voleva comunicarle qualcosa. Negli ultimi anni i loro rapporti sessuali erano certamente diminuiti, e in quel momento pensava che qualcosa poteva dipendere anche da lei. Certo erano passati gli anni, il lavoro, i figli ma si accorse che anche il suo atteggiamento era cambiato. Pensò che le mancavano le attenzioni e l’intimità di qualche tempo prima. Decise che prima di cambiare il completo lo poteva almeno provare, almeno per vedere come le stava. Così si spogliò in camera da letto e si provò il completino. Si guardò allo specchio e, arrossendo, si osservò. Era una bella donna, e quel completo la rendeva davvero sensuale. Il perizoma lasciava trasparire i peli del suo sesso, le natiche erano totalmente esposte e i capezzoli si vedevano attraverso il tessuto di pizzo del reggiseno. Presa dalla vanità si infilò un paio di scarpe col tacco e si rimise davanti allo specchio. Era davvero uno schianto. Ripensò che forse quel regalò era veramente un messaggio del marito per ritornare a ritrovare quella complicità dei primi tempi, e che anche a lei mancavano. Decise di verificarlo appena possibile, già il giorno dopo quando lei e il marito sarebbero andati a festeggiare il suo compleanno in un bel locale fuori città solo loro due. Quindi tenne il regalò e inizio e pensare come si poteva vestire per rendere quel compleanno davvero speciale.
Il giorno successivo si preparò con molta cura, non facendosi vedere dal marito dal quale si voleva far scoprire lentamente lungo la serata. Così indossò il completino che immediatamente le diete un gran carica erotica. Un paio di autoreggenti nere per metterlo in evidenza. Un vestito sopra il ginocchio, con uno spacco laterale dal quale si poteva intravedere le autoreggenti e un’ampia scollatura sul seno. Si truccò leggermente più marcata del solito sottolineando le labbra con un bel rossetto rosso. Finì il tutto con un paio di scarpe alte con il tacco. Si guardò allo specchio. Non si riconosceva, forse aveva esagerato. Non era certamente la moglie tranquilla di tutti i giorni. Forse lo spacco del vestito era troppo, si poteva vedere le autoreggenti molto facilmente. Stava quasi pensando di cambiarsi, quando si accorse che era in ritardo e il marito stava già brontolando al piano di sotto. Così uscì e scese. Il marito era entusiasta, la faccia imbronciata per il ritardo si trasformò subito in un grande sorriso. Iniziò a riempirla di complimenti, facendola arrossire vistosamente. Mentre scendeva tutti i dubbi che aveva furono spazzati via da tutte quelle parole. Pensò che anche lui era davvero un bell’uomo, e quella sera era davvero affascinante in abito scuro e camicia bianca leggermente sbottonata. Quando il marito le diede una pacca sul culo mentre attraversava la porta davanti a lui fu percorsa da un fremito lungo la schiena.
Montò in macchina e lasciò maliziosamente salire il vestito. Il gesto non fu passato inosservato dal marito che non esitò e metterle una mano all’interno della coscia. Lei allargò leggermente le gambe facilitando quel tocco così piacevole e da troppo tempo assente. Uno strano imbarazzo si era creato, rotto dall’accensione del motore. Prima di arrivare al ristorante si fermarono a mettere benzina. Quando ripartirono il marito disse:
‘quel benzinaio non ti ha staccato gli occhi di dosso’
‘ma che dici?!’ replicò lei quasi imbarazzata da quell’osservazione
‘in effetti &egrave davvero difficile staccarti gli occhi da dosso. Sei bellissima e quell’autoreggenti in vista sono davvero un forte richiamo” disse lui mentre inserì la mano tra le gambe di lei facendola salire fino alla fine delle calze. Lei non si accorse che lo spacco del vestito si era leggermente aperto lasciando intravedere le calze. Rimase senza parole gustandosi il passaggio di quella mano tra le gambe. Allungò la mano verso il marito sentendo l’effetto che aveva provocato. Era completamente eccitato, iniziò a massaggiarlo da sopra i calzoni di stoffa aumentando l’effetto. Avrebbe voluto fermar la macchina ed essere presa lì, ma ormai era tardi visto che erano già giunto al ristorante. Prima di scendere il marito la prese e la baciò profondamente. Lei aveva il sesso completamente bagnato.
Scesero e si avviarono verso il ristorante abbracciati come da tempo non accadeva. Entrarono e si avviarono al loro tavolo. Era un posto carino, con le luci soffuse e una leggera musica. Il loro tavolo era inoltre leggermente appartato. Proprio indovinato per la serata. Il marito stesso, come il cameriere, riuscivano difficilmente a non guardare nello scollo di lei, che civettuola non nascondeva. Il vino poi aiutava a sciogliere i comportamenti e la parlantina di entrambi. Il marito non nascondeva l’entusiasmo per come si stava svolgendo la serata, e lo provò quando a metà cena mise una mano tra le cosce di lei. Salì fino al suo sesso, e quando sentì che era mollo vi infilò un dito lasciandole scappare un piccolo sospiro a lei. La moglie allungò il piede tra le gambe di lui dopo essersi tolta la scarpa sentendolo completamente duro. Continuarono a toccarsi così fino a quando sentirono i passi del cameriere e si ricomposero. Finirono la cena e tornarono in auto per tornare a casa. Per salire lei si alzò il vestito, mettendogli ben in mostra il suo sedere deliziosamente incorniciato dal perizoma mentre si sedeva nel sedile. A quella vista lui le mise una mano nel sedere e iniziarono a pomiciare come due adolescenti. I fari di un auto li riporto alla realtà, così avviarono l’auto verso casa. Nel tragitto lei lasciò il vestito abbondantemente sopra le autoreggenti mentre massaggiava il cazzo di lui.
Arrivarono a casa, appena chiusa la porta lui si gettò su di lei stringendola al muro di ingresso. si baciavano intensamente. Lui abbassò le spalline del vestito abbassandolo mettendo il reggipetto in vista. La guardò, sorrise, abbassò anche quello e iniziò a baciare il seno. Le alzò il vestito fino in vita, lei allargò le gambe e lui iniziò a massaggiarle la sua fica. Lei era li appoggiata al muro con il vestito raccolto in vita con il marito che le succhiava i capezzoli mentre la masturbava. Lei iniziò a sbottonargli la camicia. Sentiva il piacere avvicinarsi, iniziò a gemere. Gli slacciò la cintura, sbottonò i pantaloni e li lasciò cadere. Abbassò anche gli slip, liberando il cazzo, lo strinse e cominciò a muoverlo. Quando sentì il primo orgasmo esplodere dentro di lei, allontano il marito da lei. Ora voleva sentire il suo sapore. Lo fece appoggiare al tavolo, in inginocchiò dinanzi a lui, lo strinse tra le mani lentamente e se lo appoggiò al labbro. Iniziò a pompare, a leccare, a succhiare con una foga erotica che non aveva mai provato. Con una mano accompagnava il suo movimento mentre l’altra stringeva la natica del marito. Sentiva suo marito che la incitava mentre con una mano dietro la nuca la guidava. Poi la prese, la fece alzare, si scostò dal tavolo appoggiandoci lei. La fece distendere, le apri le gambe alzandole, scostò il filo del perizoma e introdusse il suo sesso all’interno della fica ormai ampiamente bagnata. L a scopò così. Lei distesa sul tavolo con il vestito arrotolato in vita, il seno fuori dal reggipetto, le mutandine scostate e le gambe divaricate appoggiate a lui. Sentì il piacere del marito riempirsi dentro di lei, mentre lui si avvinava a lei per baciarla intensamente con ancora il cazzo dentro lei’
Il giorno successivo si svegliarono entrambi di buon umore. La sera avevano una cena con degli amici. ‘Passo dal tuo ufficio appena esco, così andiamo direttamente’ disse lei prima che lui uscisse per il lavoro. Dopo la serata precedente lei voleva ritagliarsi altri momenti piccanti tra loro. Così decise di fargli una piccola sorpresa.
Alle sei e mezza lui sentì suonare il campanello dell’ufficio. Non sapeva chi fosse visto che a quell’ora erano già andati tutti a casa e ancora era presto perché fosse sua moglie per la cena. Così andò ad aprire, e rimase piacevolmente sorpreso quando sentì che era la moglie. E rimase ancora più sorpreso quando la vide entrare dalla porta. Quasi non la riconosceva. Era vestita con un tailleur con uno spacco profondissimo, camicia bianca ampiamente aperta sul davanti dove si vedeva il reggiseno sotto, tacchi alti e capelli raccolti. Si mise a sedere dietro la scrivania, la osservò e si chiese cosa avesse in mente con un leggero sorriso malizioso sulle labbra. Lei entrò, chiuse a chiave la porta dietro di sé e si avvicinò senza dire niente, guardandolo fisso negli occhi. Arrivò dietro la scrivania, si abbassò leggermente mettendo in mostra il suo bel seno. Girò intorno mettendosi dietro a lui. Cominciò a toccargli le spalle, poi scendendo lungo il suo corpo. Girò la sedia e si ritrovò davanti a lui. Divaricò le gambe passandole sopra le sua, facendo salire un pò la gonna. Lo baciò profondamente. A quel punto lui si scosse da quell’inaspettata visita e iniziò a muovere le mani su di lei. Le sbottonò la camicetta. Intrufolò una mano sotto la gonna facendola salire lentamente lungo le gambe. Arrivò alla fica e, quando si accorse che sua moglie non aveva le mutande, si elettrizzò e ricambiò al bacio con maggiore foga. La moglie si lasciò toccare mentre stava spogliando il marito, poi si staccò dal bacio, slacciò cintura e pantaloni del marito e si inginocchiò tra lui. Gli prese il membro tra le mani iniziando a muoverlo guardando il marito con una puttana. Poi si avvicinò e lo prese tutto in bocca. Lo fece scorrere lentamente godendosi ogni centimetro di quel cazzo. Cominciò a muoversi aumentando il movimento. Il marito ancora non credeva che quella poteva essere sua moglie. In ginocchio a lui che lo stava succhiando così famelica e desiderosa. La visione lo eccitò notevolmente e la moglie faticava a tenerlo tutto in bocca. Mentre lo leccava lo guardava dritto negli occhi come a sfidarlo. Lo baciava e lo riprendeva tutto in bocca. Il marito non resisteva più. La voleva possedere subito. La prese, l’alzò, la mise sul tavolo con il viso rivolto verso lo stesso. Ora lui era dietro a lei distesa sul tavolo. Le alzò la gonna lasciando il culo scoperto e le allargò le gambe. Puntò il membro verso lei. Quando entrò un piccolo gemito uscì dalla sua bocca. La stava scopando come una puttana a pecorina nel suo ufficio. Appoggiava le mani sul culo di lei, la sentiva ansimare ad ogni colpo e questo lo infoiava ancora di più. Aumentava sempre più il movimento e la moglie ora stava quasi urlando. Poi improvvisamente sentì svuotarsi dentro di lei.

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