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Racconti Erotici Etero

Ricordi della mia adolescenza (prima parte)- le vacanze marine

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

La natura mi ha fatto un grosso dono: ho un membro davvero

enorme, non solo, ma rimane duro per molto tempo e le mie eiaculazioni sono molto, molto generose.

Non pensate che io sia monomaniaco e che la mia prospettiva della vita e delle cose inizi e finisca ai miei 25 cm di uccello; non ne faccio un vanto, infatti il mio grosso amico non mi ha impedito di soffrire, Anche e soprattutto in amore e la vita, con il suo carico di guai e delusioni, non calcola i centimetri del sottovita quando dispensa gioie e dolori a larghe mani.

Tuttavia ho potuto vedere che il mio amico ha sempre fatto un certo effetto alle donne, di tutte le età, e che spesso, per poterlo toccare anche con mano, parecchie hanno rischiato davvero grosso.Proprio di questo intendo raccontarvi

Quando ero più piccino, (avevo 15 anni) avevo già il pisello grosso(ha iniziato a crescere verso i 12 anni ed a 15 mi ritrovo una bega immensa) e questo mi ha creato problemi con i miei amici e compagni di scuola, ed era fonte di notevole imbarazzo al mare con questo pacco davvero ingombrante che contrastava con il mio fisico magrolino; le donne alla sua vista(evidentemente lo intuivano) avevano reazioni molto disparate; mia madre, debbo confessarlo, ha sempre dato occhiate molto interessate al mio inguine, ed in effetti posso confessare che una notte,quando avevo sedici anni e stavamo in vacanza la mare si &egrave lasciata andare a fare una cosa(l’unica volta)che mi ha fatto giurare di non dire a nessuno( ma io la dico a voi, cari amici): vi premetto che a sedici anni ancora non ! avevo una ragazza, anche per il mio problema ma gli istinti li avevo e guardavo soprattutto le donne e le ragazze molto molto prosperose con i seni gonfi accoglienti ed il sedere ampio e generoso; mi masturbavo molto e mia madre una mattina mi ha scoperto mentre mi stavo facendo una sega in bagno davanti ad una rivista pornografica in cui c’erano donne robuste e mature che facevano sesso.

potevi almeno chiudere a chiave, marco! mi disse sorpresa ma non dispiaciuta mentre osservava divertita e con cupidigia la mia notevole attrezzatura; comunque, mi dice, con tutti i nostri parenti in casa, ‘ste cose valle a fare da un’altra parte, e soprattutto trovati una ragazza, o non ne sei capace? mi disse tra in bonario e il preoccupato?io ero un po’ in imbarazzo e mi alzai, dalla tazza, mentre mia madre chiudeva la porta del bagno a chiave dietro di sé a si sedeva sulla vasca; le dissi scusa mamma, non si ripeterà più; lei in modo molto materno mi attirò a sé rassicurandomi che non stavo facendo niente di male ma che potevo benissimo trovare un altro modo per soddisfare i miei bisogni; io le raccontai le difficoltà di trovare una ragazza disposta a fare qualcosa con me: il mio pisello spaventa le ragazze della m! ia età memma, come lo tiro fuori e lo vedono, ho mi ridono dietro oppoure si spaventano; una ragazza ieri mi ha detto questo qui portalo a tua madre!,mi dispiace ma a volte penso di essere un po’ diverso dagli altri

Mia madre, che nel frattempo aveva maternamente sprofondanto tra i suoi seni disse di tirarmi giù di nuovo lo slip per vedere la situazione, appoggiò una mano sul mio pisello che subito divenne tosto come il marmo; mia madre sorpresa da tanto ben di Dio rimase con la mano sul mio pisello e me lo scapella;io rimango immobile, mia madre che mi fa una sega!incredibile;,infatti mia madre dice,vediamo se funziona! Comincia a carezzarmi sotto alle palle teneramente mentre con l’altra mano fa su e giù sulla mia asta; il mio cuore batte forte ,e lui ,la sotto diventa tra volte più grosso sotto la mano sapiente e sensuale di mia madre: l’ho fatto io questo dice con orgoglio e ti insegnerò io ad usarlo mi dice con la voce dolce, sussurrata ad ad un orecchio

– ma non adesso mi dice tesoro vieni presto perché casa &egrave piena di gente

,- nello stesso tempo si abbassa e bacia la mia cappella accelerando il va e vieni, dopo due minuti le sparo addosso una sborrata incredibile sulla vestaglia sul viso sulle mani ,la ricopro con mezzo litro di sperma e le dico mamma mi dispiace!, mia madre non era dispiaciuta affatto invece.

La notte stessa, verso le due vengo svegliato da una sensazione bella ma troppo eccitante aprii gli occhi e vedo mia madre, con una vestaglia trasparente le sue tettone enormi di fuori che mi sta facendo un pompino da paura! Mamma che fai le dico- lei mi dice sssssssh fai silenzio ! ti insegno io come si soddisfa una donna, così potrai capire la differenza tra le sbarbine e le donne vere!Mia madre allora aveva 46 anni ed era robusta e prosperosa, soprattutto ha due tettone enormi e sode, che sono state da sempre argomento di seghe per me.

Mi viene duro e mia madre, si mette a 90 gradi sul letto mostrandomi il suo sederone ed in suo buco del culo nero e peloso, mi dice, metti qua! Questo non l’ho dato mai a nessuno, nemmeno a tuo padre!questa frase mi da una carica incredibile affondo il mio membro fina alle reni di mia madre che rantola(non può gridare casa al mare &egrave piena di parenti)suda sbuffa stringe i cuscini e dice daiii ancora ancora; la situazione mi arrapa da morire e divento persino violento con dei colpi davvero forti; poi mi dice di smettere per un attimo, e, sempre a 90 gradi lo pilota nella sua tana; viene due volte e poi quando io sentivo ormai prossima la venuta si volta e si inginocchia davanti a me, mi prende l’uccellone tra le sue tettone e mi fa una sega spagnola incredibile!

Il mio uccellone scompare tre la sue tette splendide ed io sento che persino le mie palle sono quasoi risucchiate in quel vortice caldo,caldissimo di carne morbida ed accogliente;

-Vieni tesoromi dice fai una bella sborrata per la tua mamma, che se la &egrave meritata, vero?

-eccome, pensavo(ed ancora oggi penso che le donne mature siano più capaci di fare l’amore ad un uomo e di trarne a loro volta il massimo piacere) Sborro in modo violento che quasi schizzo il soffitto, mia madre,che &egravedi nuovo tutta una colata di sperma, mi ripulisce con la bocca soddisfatta e mi dice di non dire a nessuno di questa lezione privata e che non ce ne saranno delle altre. E così fu, mia madre non venne più di notte! Io però di notte venni altre volte ancora!anche perché in casa la voce ormai si era sparsa (evidentemente mia madre non fu abbastanza discreta)ed i miei parenti soprattutto di sesso femminile oramai si erano incuriositi! La sorella di mia madre &egrave nubile ed ha 56 anni; tutto l’opposto di mia madre magra ed asciutta anche se armoniosa e proporzionata.

una sera ero giù in cantina a prendere il vino fresco per il giorno dopo e lei scende dietro di me; e mi dice di aver visto tutto di quella notte,e mi confessa di aver ammirato molto il mio pisellone enorme, mi confessa di non averne mai visto uno così e richiede molto candidamente se potevo tirarlo fuori così da poterlo ammirare!ragazzi, io sono piuttosto emozionato ma gli dico che ,se vuole può accomodarsi: mi appoggio al muro e mia zia si inginocchia davanti alla mia patta mi apre pian pianino i jeans e mi abbassa le mutande quel tanto che basta per far uscire palle(grosse)e pisello moscio: di fronte a questo spettacolo mia zia non resiste e mi dice sarà veloce, lasciami fare ti prego! ed inizia a farmi una sega con le sue mani lu! nghe ed affusolate, il suo tocco &egrave molto delicato e sa come impastare, accarezzando anche le palle e vicino il buco del sedere ,mentre mi fa la sega mi dice ad un orecchio sono brava a fare queste cose! Io sono vergine xch&egrave ho il buchino piccolissimo, ma i miei uomini hanno sempre goduto moltissimo con le mie mani e la mia bocca; godi con tua zia tesoro! Non me lo feci ripetere due volte e mi lasciai andare ad una sborrata copiosissima che sorprese mia zia (fece un gridolino)sporcandole tutta la camicetta ed il viso; mi ripulì in gran fretta e mi riassettai io mentre lei di corsa risaliva di sopra ( il tutto sarà durato si e no dieci minuti)con mia zia non sarebbe finita li comunque.così in quell’anno passavo le mie vacanze estive ma non vi ho raccontato ancora di quella volta ,sempre al mare e lo stesso anno sotto la doccia.

Io e di il mio amico Fabrizio eravamo molto legati ed io spesso andavo a casa sua vicino al mare per tutto il giorno. la sorella di Fabrizio , molto più grande di noi (30 anni) con il suo marito erano lo stesso in vacanza al mare; Sofia &egrave una donna molto bella ed anche molto porca: &egrave molto religiosa, tutte le domeniche va a messa, parla sempre di Dio e l’inverno fa il catechismo, insomma si presenta come una donna timorata e per ciò, pensavo, molto più attratta dalle cose dello spirito che della carne; era simpatica Sofia, passavamo lunghi pomeriggi io e Fabrizio con lei(il marito tornava tardi le sera) e d io, sotto sotto mi facevo molte seghe pensando a come suo marito la inculava di notte(Sofia ha un sedere grosso,davvero grosso; due chiappane enormi, ma sode, non so come ma davvero compatte); Sofia ,che di queste cose non parla, ma che a queste cose pensa, h! a sicuramente colto la mia estasi di fronte al suo gran sedere.ora io non so che cosa può essere passato per la testa di questa persona; né so dirvi come, ma sta di fatto che Sofia si &egrave lasciata inculare da me e dal mio solido manganello nonostante la mia timidezza ed insicurezza di fondo con le donne; quel pomeriggio a casa di Fabrizio c’ero io, sotto la doccia; Fabrizio a fare il riposino pomeridiano, Sofia di là a rassettare: sto finendo di fare la doccia e Sofia entra per portarmi l’asciugamano, &egrave molto gentile, gli dico e mi allungo sotto l’acqua fino a che , sporgendomi troppo non volendo viene fuori la mia proboscide che era anche armata in virtù dell’acqua calda e della dolce frizione; Sofia esterrefatta pianta gli occhi su di me e non dice nulla, mi dice di fare con tutta calma e chiude la porta; finisco la doccia esco dalla vasca e mi prende un colpo perché mi trovo davanti Sofia in vestaglia,con le sue tette gener! ose e con le chiappane enormi che sporgevano di dietro:sai mantenere un segreto, mi chiede? io gli dico di sì e lei si siede sulla tazza, confessandomi che il marito ha il pisello piccolo e moscio e che per farlo tirare su deve sudare le sette camicie e che io invece ho qualcosa che per lei &egrave molto di più di quanto avesse mai potuto immaginare,mi apre l’accappatoio e mi chiede di non dire nulla di tutto questo ,che ha un gran bisogno di vederlo annusarlo, toccarlo,metterselo dentro, che sta soffrendo molto! Io sono esterrefatto! La Sofia così morigerata.&egrave proprio vero che su alcuni aspetti della natura umana Solo Dio (e non i preti, n&egrave psicologi) possono conoscere fino in fondo la verità; allora Sofia si attacca al mio pisello con bramosia succhiandomelo con voluttà ed ingordigia, poi mi siedo sulla tazza e lei mi offre lo splendido spettacolo del suo sederone all’aria mentre la penetro davanti, lei mugola piano ansima, sente dolore ma non molla, io cerco di fare piano! , lei viene due tre volteIo timidamente gli chiedo

Sofia sei molto bella ed io vorrei chiederti una cosa a cui penso Spesso: vorrei penetrare il tuo sedere bellissimo lei si mette subito a 90′ appoggiando le mani sulla tazza..ragazzi che spettacolo vedere il suo didietro muoversi oscenamente. Io gli apri le chiappone e cominciai a leccare respirando i suoi effluvi di donna(che buon odore!) dopo aver ammorbidito a dovere la parte , poi penetrai in un sol colpo!

Che bella inculata! Dopo qualche minuto Sofia si girò si sedette sulla tazza e me lo prese in mano,stavo per venire e gli sborrai addosso ,tette, viso pancia corpo,era una dea dell’amore, ed io l’avevo fatta felice”’.per la prima volta mi senti veramente appagato e quasi innamorato di Sofia, che poverina, aveva un marito poco dotato e capace di soddisfarla.

Fine prima parte

Scrivo solerte,o caro Lettore, ora che, nell’ultimo tratto di sentiero della mia lunga vita, sento urgente il bisogno di confessarmi e di rivelarvi tutto quello che di più bello e vitale mi &egrave accaduto in giovinezza; ora che sono vecchio e stanco, quando la lama impietosa della solitudine si abbatte inesorabile sulle mie giornate,e la malinconia mi avvelena il cuore ed il respiro, il mio fedele blocco di carta e le matite mi aiutano a tenere tutto questo lontano ritornando ai tempi andati quando tutto il mio corpo funzionava ed il mio uccello (grande e grosso a dire la verità) faceva gola a molte donne.

L’anno seguente le vacanze al mare, decidemmo di comprare una casa in campagna; mia madre, convinta che alternare ambienti e climi diversi avrebbe giovato alla mia salute(figlio unico e quindi ben coccolato), optò per un piccolo casolare da restaurare.

In primavera venimmo tutti coinvolti per il recupero della casa ; muri da verniciare, erbacce da tagliare, mobili vecchi e marci da distruggere e accatastare per un grande falò.; c’erano tutti i miei parenti , le mie cugine, i miei zii, zia Francesca(la zietta che ho incontrato in cantina nel precedente racconto), venne inoltre a stare con noi per un po’ Elvira, una campagnola proprietaria del terreno , supervisore e controllore di tutti i lavori; mi colpì subito per la sua vitalità, il suo modo giovane e fresco di parlarti, do muoversi, e la sua profonda grazia e femminilità; era una donna matura (circa 50 anni) ed un fisico appesantito dalle esperienze, ma il suo abbondantissimo seno stava ritto da solo e lei ne lasciava intravedere porzioni generose nelle sue scollature da contadina; aveva i fianchi larghi ad un sedere ! morbido ed accogliente, le sue gambe ,robuste e solide, si muovevano con molta grazia.. tutti i giorni mi faceva portare la legna dietro il casolare, in fondo al bosco e mi faceva accatastare riserve per il prossimo inverno; io eseguivo tutto quello che mi diceva; per ogni suo sguardo magnetico avrei anche scalato l’Everest e mangiato merda, evidentemente lei colse questo debole che avevo per lei,e divenne sempre più confidenziale con me; io ero ragazzo , avevo allora appena 17 anni, il mio fisico si stava irrobustendo e del giovane magro e cazzuto non ne era rimasto granch&egrave adesso ero un muscoloso e dotato virgulto, forse anche belloccio, di sicuro inesperto ed ingenuo, sul cui volto era facile scrutare i sentimenti e le passioni del cuore, ed infatti Elvira mi leggeva come un libro aperto: si accorgeva come guardavo i suoi seni, sentiva il mio sguardo sul suo didietro quando and! ava via e si girava e sorrideva con quegli occhi scuri e profondi con una malizia consapevole e determinata.continuò ad aiutare la mia famiglia e a lavorare me ai fianchi:

tesoro caro, sposta quei sacchi di calce di sotto che tuo xzio la impasta mi diceva e veniva a toccarmi le bracciacon tutti questi muscoli, saresti capace di fare ben altro tesoro mio e mi passava le mani sul petto appena sfiorandolo.io diventavo rosso e andavo e facevo.e la sera mi tormentavo di seghe pensando ad Elvira e alle sue stupende tettone a come la inculo selvaggiamente sotto il ripostiglio della legna con lei appoggiata con le mani ad un albero e con il suo sederone all’aria e le tettone al vento; la fantasia termina con lei che, dopo essere venuta(per me &egrave importante far venire prima la donna), si inginocchia e mi fa una sega spagnola lasciandosi sborrare addosso, lasciandosi impiastricciare tutta dal mio miele fantasia.solo fantasia.ma una sera, quando avevamo quasi finito i lavori facemmo u! na festa di campagna sull’aia, con il fuoco, le chitarre,il vino , l’allegria: tutti erano su di giri per l’alcool anche io ero felicemente inebetito per il vino e la stanchezza ed Elvira era stupenda con lo scialle di pizzo nero che le fasciava il corpo, e, per contrasto i suoi enormi seni bianchissimi erano ancora più vistosi,;ad un certo punto iniziarono le danze e tutti noi ci lasciammo andare, poi il primo lento chiesi ad Elvira di concedermelo, lei non si fece pregare e mi abbraccio stretto, ben sapendo e calcolando l’effetto del contatto del mio corpo sul suo; in effetti stretti ed abbracciati io sentivo premere il suo seno sul mio torace ed il suo bacino sempre più stretto al mio..dopo qualche minuto mi era impossibile nascondere una vistosissima erezione del mio pistolino; Elvira se ne era accorta di sicuro perché era premuta contro la sua fica e lei non ne era affatto dispiaciuta continuo fino alla fine del lento ! gli chiesi scusa e le domandai dove era il bagno purtroppo ancora &egrave da ripristinare, però, se devi fare pipì, puoi andare in mezzo alla boscaglia, mi disse, il fatto &egrave che io , al buio non mi trovavo nel mio abitata e lei si offre per accompagnarmi a fare la pipi non ti preoccupare..non ti guarderò mentre la fai disse facendo una bella risata..

– magari lo guardassi e me lo toccassi pure! pensai io..comunque mi portò dietro la casa in fondo al viottolo dove c’era la legna ed io , dietro la legnaia, apro la patta mi tiro giù i jeans e mezza asta insieme alle mutande e mi appoggio con entrambe le mani ad un albero, il fresco della sera vece bene alla mia vescica con un profondo sospiro feci tutto e scoprii che Elvira guardava divertita e pure interessata!

– – non ho mantenuto la promessa! mi dice ridendo non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione, immaginavo che fossi ben dotato, ma una mazza simile! Complimenti, e beata la tua ragazza!

– quale ragazza gli dico, lei si avvicina e lo prende in mano; subito lievita e diventa un manganello duro duro..

– però! Come risponde bene, vediamo come si comporta

Io la abbraccio e tento di spogliarla ma lei mi dice: fermo Marco, sono io che dirigo qui,inoltre sono una donna sposata e non ho intenzione di tradire mio marito,quindi mi fece mettere ad un metro e mezzo sempre con i pantaloni calati mentre lei si toglie lo scialle. Si alza il vestito e mi mostra la suo stupendo deretano ampio carnoso e me lo pare sotto il naso: uno spacco scuro come l’inferno finiva in un buco di culo peloso e folto: fammi vedere come ti si rizza! e poi mi scodella in faccia le sue tettone mentre io inizio a tirarmi una sega;dopo dieci minuti di questo spettacolino Elvira si avvicina e si inginocchia davanti al mio pisellone: &egrave davvero ben fatto Marco mi dice ora avrai il piacere che meriti, mi disse ma non posso rischiare che mi sporchi il vestito, scusami, mio marito se ne accorgerebbe prende un fazzoletto ! nascosto nel reggiseno e con quello ci avvolge il mio pisello; sapientemente inizia a menarmelo;siamo tutti e due seduti su un tronco e lei mi sussurra cose molto eccitanti all’orecchio (tutto quello che farebbe al mio cazzo se non fosse sposata)sborra tesoro, senza paura tanto c’&egrave il fazzoletto, forza amore fallo per me dai ,dai.. io non resisto e scarico nel fazzoletto una quantità considerevole di sperma che le cola anche nella mano,lei continua a menarmelo facendo grossi sospiri, lasciando che tutti i getti finiscano assorbiti dal fazzoletto..e lo mena,lo mena..io sono sfinito ..ripulisce il mio uccello col fazzoletto lo annusa e lo ripone dicendomi (qui c’&egrave il tuo profumo, tesoro.e non voglio separarmene.

Fine seconda parte

. L’amore &egrave un sentimento pazzo che dal cuore scende fino al cazzo..ma &egrave pur sempre amore quando dal cazzo, sale fino al cuore

– suggerimento di una mia amica, Saveria

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