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Racconti Erotici Etero

RICORDI DI GIOVENTU’

By 30 Dicembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

PREMESSA
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Sono un uomo ultrassessantenne, che si avvia ai settanta.
Circa 50 anni fa, avevo appena 18/19 anni compiuti, era veramente dura procurarsi una donna, bisognava essere fidanzati ufficialmente e non &egrave detto che te la davano facilmente (un po’ per cultura personale della ragazza ma, soprattutto, per il controllo spietato che esercitavano i genitori di lei), allora, esisteva l’arte di arrangiarsi e di prendere quello che il convento passava, a meno che non andavi a puttane e io, un po’ perché non avevo tanti soldi e un po’ perché non mi piaceva andare a puttane (avevo avuto un’esperienza quasi traumatica in tal senso)’.quindi seghe, poi seghe e ancora seghe.
Comunque ero stato già sverginato l’anno prima da una signora turista che si recava ogni anno nel nostro paese ed aveva una casa vicino casa nostra’..(racconterò questo passaggio in un altro episodio), dopo questo, diciamo, primo contato, lei &egrave ripartita e io una sera di dicembre, sotto natale, decido di farmi un regalo, con un amico, andiamo a puttane’.delusione totale, costo 5.000 lire, tenete presente che io guadagnavo (già lavoravo ma come apprendista) circa 20.000 al mese. Andiamo con la macchina del padre dell’amico, a me al solo pensiero di scopare mi si era messo in tiro l’uccello, troviamo questa santa donna (tra l’altro una bella mora dell’apparente età sopra i 30), mi &egrave sembrata subito bellissima e ancora di più il mio cazzo si &egrave indurito, ci appariamo, io scendo dalla macchina e do la precedenza all’amico’..sto fuori, faceva anche freddo, però io non lo sentivo, vedevo la macchina dondolare e immaginavo cosa stessero facendo, mi sono avvicinato ed ho visto il mio amico imbracato fra le cosce di quella signora, potete immaginare la mia eccitazione, dopo un po’ tocca a me. Entro in macchina e lei prima che mi tiri giù i pantaloni vuole essere pagata, io non conosceva questa prassi ma mi sono adeguato anche se non ritenevo (pura illusione) che stessi comprando un oggetto che prima di dartelo lo devi pagare’comunque’. Mi tiro giù i pantaloni, lei mi aiuta a sfilarmi gli slip e si complimenta con me per l’uccello e tira fuori dalla borsetta un preservativo, io dico: non con quello non mi piace, lei insiste e dice che o &egrave così o niente, anche qui mi adeguo, tra l’altro io non avendolo usato mai non ero nemmeno in grado di indossarlo, lo fa lei infilando il mio cazzo dentro a quel pezzo di plastica, mentre me lo infila io, un po’ perché ero super eccitato, un po’ perché sentire entrare il cazzo in, diciamo, buco stavo per venire, lei se n’&egrave accorta e si &egrave fermata stringendo forte il cazzo alla base ed ha bloccato la sborrata, dopo un attimo si &egrave seduta sul sedile posteriore ed ha allargato le gambe invitandomi ad entrare, lo faccio e appena dentro come un pivello (tanto ero) godo, nemmeno due pompate ed ho sborrato, lei me o tira fuori, mi da un tovagliolino e mi dice di pulirmi e rivestirmi, io dico: ma come non ho nemmeno chiavato e mi devo rivestire? E lei: ne vuoi fare un’altra? Dico: si;’.. bene dammi altri 5.000 lire e ne facciamo un’altra”delusione totale primo perché non avevo altre 5.000 lire, secondo perché mi sono reso conto del mercanteggio che si faceva (e si fa tutt’ora) in nome del sesso’..quindi meglio una buona sega, non costa nulla e con un po’ di immaginazione ti scopi tutte le più belle donne del mondo!
A seghe continue si arriva in estate, spero che torni la signora dell’anno prima ma, delusione totale, quest’anno non viene, va in vacanza in Norvegia’.cazzo!!!!
Premetto che lavoravo in un artigiano che aveva la sua attività dentro casa, dove ci abitava anche sua madre vedova, sicuramente, ultrasessantenne’..
Io il giorno avevo due ore di pausa 12-14 ed abitando a circa tre km da casa, generalmente non tornavo a pranzo, mi portavo un panino e me ne andavo al mare, avevo il costume li e il giorno mi cambiavo, per poi rimettermi i pantaloni normali alle 14 quando tornavo a lavoro, generalmente lo facevo chiudendomi dentro alla stanza dove lavoravamo, nel frattempo dopo l’una il mio principale se ne andava al bar dove rimaneva almeno fino alle 15, la moglie se ne andava al mare con i bambini e in casa rimaneva solo la mamma, una vedova ultrasessantenne, ben messa e ben curata, in giro si diceva che si fosse data molto da fare (e questo me la faceva guardare con una certa ammirazione immaginandola a letto a scopare) per poter crescere i due figli, era vedova da 20 anni (il marito era morto sotto un bombardamento durante la seconda guerra mondiale.
…continua…. L’AMBIENTE COMINCIA A SCALDARSI
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Dopo alcuni giorni che facevo questa manovra, un giorno quando sono tornato mi &egrave venuta dietro la signora (mamma) e mi ha chiesto: ma tu ti cambi qui?…io ho annuito’.Lei &egrave rimasta vicino alla porta impedendomi di chiuderla, allora, io dico che devo andare in bagno per cambiarmi, lei mi fa spazio e mi vado a cambiare’la storia si ripete il giorno dopo e il giorno dopo ancora, così fino ad arrivare che mi dice: scusa ma perché vai in bagno a cambiarti, lo puoi fare qui che problema c’&egrave, tanto ti devi infilare solo i pantaloni lunghi!…..No, dico io, mi devo togliere il costume e mettermi le mutandine, quindi’..embeh, fa lei, ti vergogni di me, potrei essere tua mamma se non addirittura tua nonna e, poi, se non vuoi farti vedere, basta che ti giri e stai tranquillo io non guardo, al massimo ti vedo il culetto!
Immaginate la mia eccitazione a sentire questa richiesta, ci avevo sempre sperato, ma non avevo mai avuto il coraggio di farlo. Mi giro verso il muro dandogli le spalle, mi sfilo il pantaloncino/costume e rimango con la maglietta, il cazzo mi tira in un modo tremendo, comunque mi rivesto e dopo un po’, quando lei va via, vado in bagno a farmi una sega.
Passano alcuni giorni, pochi a dire il vero (credo che lei avesse fretta di stringere i tempi e a me andava di lusso) sempre stessa situazione, io comincio un po’ a mollarmi e un giorno con la scusa che avevo lasciato le mutandine (lo avevo fatto apposta) in un altro posto, mi sono girato e ho mostrato a lei quel ben di dio che avevo tra le gambe, lei non si scompone (ecco tra l’altro non era vero che si girava) e mi fa i complimenti, dicendomi: sai, sei davvero un bel ragazzo!…io mi gonfio di estasi e il mio cazzo si gonfia ancora di più’.finisce li e finisce con la solita sega, quel giorno molto più intensa delle altre volte.
Il giorno dopo si ripete la situazione e io, oramai rotto all’emozione, non mi sono girato per niente ed ho subito mostrato la nudità del mio corpo alla spettatrice, tra l’altro mi sono sfilato anche la maglietta rimanendo completamente nudo!…lei non ci gira troppo sopra, accelera i tempi e mi dice: adesso vai in bagno a farti la solita sega?….. io farfuglio qualcosa e lei continua: sai ti ho sempre visto dal buco della chiave, quindi se vuoi te la puoi fare qui senza che vai al bagno. Cazzo, penso, non vedevo l’ora di farlo e pensare che lei mi avesse visto farlo mi fece scoppiare il cazzo con una sborrata colossale’..Che fai già te ne vieni, fa lei, io non so cosa dire e continuo a menarmelo con forza fino a sborrare di nuovo. Lei mi fa cenno di un applausino e mi dice: dai vestiti che &egrave tardi.
Giorno successivo, stesse manovre, stesse condizioni, comincio a menarmelo senza chiedergli se potevo farlo, ad un certo punto, anzi quasi subito, mi dice: devi imparare, vai troppo veloce, così duri poco ti stanchi e ti diverti poco, ti faccio vedere come si fa e dicendo così si avvicina, mi prende la mano e mi invita ad imbracare il cazzo, lei mi guida la mano, in pratica mi fa una sega utilizzando la mia mano, lenta, lenta’.da impazzire, mi si appanna la vista, accellera il movimento e mi fa sborrare. Continuiamo la rappresentazione nei giorni a seguire, solo che &egrave lei che mi fa le seghe direttamente e ogni tanto me le fa fare a me per (dice lei) vedere se ho imparato, nel frattempo si informa se ho mai scopato e se ho una ragazza, racconto la mia storia e anche quella della puttana, gli dico che ho una gran voglia di scopare una donna, lei non batte ciglio, dopo un po’ di giorni gli chiedo se fosse disponibile a farmi scopare’lei dice di no! E di non chiederglielo più, altrimenti avrebbe smesso di fare quello che stava facendo.
Io non ne potevo più, a quel punto avevo solo voglia di scopare (in quel periodo mi sarei scopato anche una pecora tanto ero a secco e voglioso), anzi avevo una gran voglia di scoparmi lei, anche se era vecchia e anche un po’ in carne’.impazzivo al pensiero di poter affondare il mio viso fra quelle tette (almeno un quinta), mi immaginavo in mezzo a quelle gambe, a quelle cosce spalancate dove si trovava l’oggetto del mio desiderio e immaginavo che la penetravo con veemenza affondando il mio cazzo nella sua figa e la riempissi di sborra da fargliela traboccar”.. la cosa mi stava snervando non poco, non facevo altro che spararmi seghe, oltre a quella che lei regolarmente tutti i giorni mi faceva, me ne sparavo almeno altre due/tre al giorno. Mi stavo sfinendo!
…continua… SI PASSA ALLE VIE DI FATTO
L’occasione si presenta, anzi &egrave lei che la crea.
Un fine settimana il figlio e la nuora decidono di andare a trovare la famiglia di lei, fuori città.
Io, che dovevo lavorare anche il sabato, dopo che erano partiti il mio principale e stavo per andarmene a casa, lei viene di la e mi dice se il giorno dopo (la domenica) fossi stato disponibile a dargli una mano a sistemare delle cose in soffitta, accetto, tanto io non avendo legami non perdevo niente se non stare al bar con gli amici. Rimaniamo d’accordo per le due del pomeriggio, io prima di andare via gli chiedo se mi fa divertire un po’, ma lei dice che ha da fare e che non può. A malincuore vado via.
Il giorno successivo mi presento all’una e mezza, addirittura in anticipo, lei non sembra sorpresa del mio anticipo e mi fa entrare in casa, avverto una strana sensazione, del profumo!……. Mi offre un caff&egrave, lo sta prendendo anche lei, sorseggiamo il caff&egrave e chiedo: cosa dobbiamo fare in soffitta?…..Lei risponde che ci ha ripensato e mi dice che la dovrei aiutare a sistemare l’armadio in camera sua, mi comincia a camminare il cervello, ma cerco di stare calmo.
Andiamo in camera, lei comincia a sistemare il letto e mi si mostra abbastanza, facendomi vedere le cosce, mi parte subito una erezione che non sono riuscito a controllare (ah, dimenticavo di dire che ero in pantaloncini corti tipo basket e maglietta, era il mese di Agosto e faceva molto caldo), ho incominciato a sudare. Lei se ne accorge e mi dice di togliermi la maglietta, io oltre alla maglietta mi tolgo anche i pantaloncini e sfodero un cazzo duro da spaccare le pietre, non si scompone per niente e mi dice di sedermi sul letto, la guardo mentre sto seduto, lei alza la gonna e se la sfila, sotto ha solo le mutandine, il petto che gli pensolava tanto era grande, comincio a quasi tremare per l’emozione, lei mi calma e mi fa appoggiare la faccia su quei seni meravigliosi, io con il calore che essi emanano comincio a calmarmi, certo che s e qualcuno in quel momento avesse toccato il mio cazzo lo avrei annegato di sperma. Invece lei con maestria mi ha chiesto di rilassarmi stendendomi sul letto, si &egrave tolta le mutandine ed ha sfoderato una figa pelosa di colore castano che non credevo potesse avere, mi si &egrave messa sopra e con una dolcezza meravigliosa si &egrave infilata il cazzo nella figa, &egrave stata ferma per almeno uno/due minuti in quella posizione, dopo ha cominciato a cavalcare sempre con tanta maestria piano piano, senza accelerazioni brusche e ogni tanto si fermava e mi faceva rilassare un po’, mi accarezzava il viso, dandomi dei bacini con la punta della lingua’..dio come ci sapeva fare, &egrave stato meraviglioso, mi ha detto che quando volevo venire glie lo dovevo dire e lei mi avrebbe fatto godere, gli ho chiesto se lo dovevamo sfilare per evitare problemi (beata gioventù quando non si capisce niente), lei ha riso moltissimo e mi ha detto che non c’era bisogno e che mi avrebbe fatto sborrare dentro, a quella affermazione non ne ho potuto più e gli ho chiesto di farlo, ha accelerato il ritmo e quando stavo per sparare ha affondato il cazzo nella figa schiacciandosi su me, ho sentito la cappella toccare qualcosa dentro e ho sborrato come una fontana’..io non so se snche lei ha goduto’io a quel punto. Sinceramente, non ci ho capito niente. Ero così soddisfatto che non pensavo ad altro, dopo un po’ senza sfilarselo a ricominciato il movimento e me lo ha fatto tornare di nuovo bello duro’.riportandomi al godimento totale, ci siamo rilassati un po’, abbiamo ricominciato ma stavolta mi ha chiesto che fossi io a stare sopra e che fossi io a cavalcarla, l’ho fatto volentieri e anche stavolta ne abbiamo fatte due di fila con una piccola interruzione tra la prima e la seconda, sempre senza sfilarlo e facendolo tornare duro direttamente dentro alla figa.
Verso le 7, dopo aver scopato ancora tre volte (e sono 7, in circa sei ore sette scopate), l’ultima &egrave stata abbastanza affaticante e per farlo tornare duro ci &egrave voluta tutta la sua maestria, ci sapeva fare davvero e con la lingua ha risvegliato quella specie di cadavere, abbiamo fatto uno spuntino (qualche biscotto e un bel caff&egrave, giusto per eccitarci un po’), mi sono appisolato e mi sono svegliato verso le 9 e mezza, stavo di nuovo in tiro, non durissimo, ci ha pensato lei e mi ha portato ad essere pronto, mi si &egrave messa a cavalcioni e mi ha cavalcato per l’ultima volta, ha fatto tutto lei, io non avevo più un’oncia di forza e quando sono venuto, avrò tirato fuori si e no tre quattro gocce di sperma e si &egrave afflosciato subito senza nessuna possibilità di resurrezione.
Bene, dice lei, credo che ti abbia soddisfatto e che ti abbia ripagato di tutte le volte che hai desiderato di scoparmi, annuisco e chiedo se anche lei &egrave soddisfatta”’Mi risponde che ha tre motivi per essere più che soddisfatta, il primo &egrave perché sa di avermi fatto felice, il secondo &egrave perché per una quasi 70enne (in realtà ha detto di averne 65) scoparsi un ragazzo di 18 anni &egrave il massimo che si possa chiedere alla vita, poi farselo addirittura otto volte in un pomeriggio &egrave la subliminità (nemmeno quando era giovane gli era successo, al max era arrivata a 5), terzo ed ultima soddisfazione &egrave che lei erano almeno 5 anni che non scopava e ad una giornata del genere ci pensava sin dal primo momento che mi ha visto nudo ed ha ammirato il mio bel cazzo duro.
Mi vesto per tornare a casa, barcollo un po’ sulle gambe, ma parto!!!……in bici arrivato a casa dopo 3 km in pianura (la distanza fino a casa mia) mi sembrò di avere scalate lo stelvio.
Il giorno dopo barcollavo, mi ci sono voluti almeno tre giorni per riprendere le forze, dopodiché &egrave ripreso il solito tran tran, cio&egrave la bella sega propinatami da lei e ogni tanto, quando capitava l’occasione di avere un po’ di tempo libero (cio&egrave con i famigliari assenti) si scopava, anche tanto ma mai come quel primo giorno, durante l’inverno (meno libertà) l’attività si &egrave notevolmente ridotta, con una bella accelerazione nel periodo natalizio e la storia &egrave durata sino a ottobre successivo, quando sono stato chiamato a servire la patria’.. ho riflettuto e ho fatto un consuntivo della situazione ed &egrave venuto fuori che mi ha fatto almeno 300 seghe e mi ha fatto scopare una cinquantina di volte’.non male per una vecchietta della sua età e non male per un giovane di 18/19 anni in quei tempi’.parliamo degli anni 60

crash.ad@libero.it LA PRIMA VOLTA
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Il mio primo rapporto l’ho avuto circa 50 anni fa con una dolcissima signora di 35 anni.

Io ero l’unico di figlio di una coppia molto modesta, padre operaio sottopagato e madre donna a ore presso una famiglia del nostro paese, inoltre mio padre si arrangiava a tenere in ordine un paio di giardini di villette i cui proprietari ci venivano in vacanza d’estate.

In una delle due ci veniva già da metà giugno una signora del nord di, appunto, circa 35 anni, con il proprio figlioletto di circa 10 anni, lei, già da alcuni anni, arrivava a giugno per essere poi raggiunta dal marito ad agosto.

Io bramavo perché sapevo che questa la dava ad alcuni giovanotti del luogo (insomma si divertiva), tra cui uno di sicuro lo aveva sverginato ma, penso, anche altri ed essendo io ancora vergine mi immaginavo che mi potesse iniziare proprio lei e ogni volta che ci pensavo dovevo correre a farmi una sega.

A casa nostra ogni anno nel mese di luglio tornava una mia zia (moglie del fratello di mio padre che vivevano in città), vi rimaneva per una ventina di giorni e, essendo la nostra una casa molto modesta, dormiva nella camera insieme a me con un lettino a fianco al mio, a dire il vero quasi attaccato perché la stanza era proprio piccola. Io durante la notte la osservavo e, siccome faceva caldo, lei si scopriva spesso lasciando vedere le cosce quasi completamente, anzi di più e il petto che senza reggiseno gli traboccava dalla camicia da notte, naturalmente io mi sparavo continuamente seghe di fronte a quello spettacolo, lo facevo più di una volta li sul letto per poi andare a finire il lavoretto e a godere in bagno, sicuro che lei dormisse ma con la speranza, mai realizzatasi, che si svegliasse e mi vedesse con il cazzo duro in mano”.scoprirò in seguito, dopo tanti anni, quando oramai non pensavo più a mia zia avendo una relazione stabile, in un discorso in macchina con lei, piuttosto spinto, mi disse che lei mi aveva sempre visto, sin da quando ero adolescente ed era contentissima che lei mi facesse quell’effetto, l’unico rammarico che aveva era che non mi aveva mai visto godere, ma non aveva mai avuto il coraggio di mostrarsi sveglia forse, disse lei, se ti avessi visto godere non sarei resistita (accidenti a me, alla mia paura e alla mia timidezza, se avessi avuto almeno una volta il coraggio di sborrare vicino a lei, chissà quante scopate o anche seghe mi sono perso)”.. Il discorso era cominciato chiedendomi a bruciapelo se ero soddisfatto con la mia ragazza, perché lei (la mia ragazza) doveva essere contenta di avere a che fare con il mio arnese, io un po’ stupito, un po’ curioso gli chiedo che ne sa lei del mio arnese e, quindi, mi confessa quella situazione’..allora io prendo un attimo la palla al balzo e gli dico che quell’arnese da quando lo guardava lei era cresciuto un bel po”’Non ci credo, fa la puttana, dai fammelo vedere’.’ti confesso, dice, che oggi il portarmi a fare compere era solo una scusa, era da qualche giorno che mi immaginavo il tuo cazzo e oggi mi &egrave venuta una voglia sfrenata di vederlo e anche toccarlo, dai trova un posticino appartato”’ non ci ho visto più, ho imboccato una stradina di campagna e nemmeno dopo tre minuti eravamo seduti sul sedile posteriore, non aveva i sedili ribaltabili, della mia 600, ‘dai, fa lei, tiralo fuori’ mi sono abbassato i pantaloni e lei senza remora mi ha sfilato le mutandine mettendo a nudo quel ben di dio, completamente scappellato con la testa rossa e gonfia a sua disposizione, ha cominciato a farmi una sega colossale, i suoi movimenti sembravano studiati, ci sapeva veramente fare la zietta con il cazzo!…nel frattempo si &egrave sollevata la maglietta e mi ha chiesto di sgangiargli il reggiseno, ero come paralizzato, l’ho fatto, &egrave schizzato fuori un petto di almeno 5-6 di taglia, mi ha preso una mano, mentre con l’altra continuava a lavorare il mio cazzo, e me l’ha fatto poggiare su un seno. Dio come era piacevole accarezzarlo ho cominciato a strizzargli i capezzoli, quella sensazione di calore mi stava facendo venire, lei se n’&egrave accorta (davvero esperta in tal senso) e prima che godessi, ha stretto forte alla base del pene per un po’ e ha bloccato lo sperma che stava per traboccare dal mio cazzo, poi ha mollato la presa, si &egrave tirata su la gonna fino alla cintola, ha allargato le gambe e mi ha intimato di posizionarmi fra le sue cosce, enormi, sembravano due prosciutti (devo dire, che a me le donne un po’ mature e pienotte mi sono sempre piaciute, anche se dopo ho sposato una ragazzina di 17 anni del miserevole..ahahhah’ peso di 43 kh), era senza mutande e ai miei occhi si &egrave presentata una boscaglia nera da paura, leggermente depilata, quel tanto per non far debordare i peli fuori dal costume da bagno mi sono messo in ginocchio , ‘dai, fa lei, infilalo dentro fammi sentire il tuo sperma bollente’ glie l’ho messo dentro e dopo, appena, tre quattro colpi ben assestati me ne sono venuto (non ce la facevo proprio più a resistere) facendogli una sborrata tale da non fargli perdere nemmeno una goccia di quel prezioso liquido’..mi ha agganciato il culo ponendo le sue mani sulle mie natiche e mi ha tirata forte a lei facendo in modo che il mio cazzo entrasse fino in fondo, il mio viso ero completamente sommerso dalle tette, ha cacciato un urletto di piacere farfugliandomi all’orecchio: ‘dai..dai, sborra, dai!!!!” era venuta anche lei”FANTASTICO’.FANTASTICO, SEMPLICEMENTE FANTASTICO!!!!!!!

Primo, unico ed ultimo rapporto con mia zia. ‘Mi raccomando non farne parola con nessuno, mi disse, se lo sa tuo padre ammazza prima a te poi a me, senza pensare a cosa potrebbe fare quel cornuto di tuo zio’ ‘ci mancherebbe altro, risposi”

Avevo sempre con me dei fazzolettini di carta, glie li porgo, si pulisce per bene la figa, non prima di aver curato il mio uccello’..
Ci ricomponiamo, e torniamo a casa.
‘.contina e riprenderemo dall’inizio di luglio di quell’anno”.
CHIUSO LA PARENTASI ZIA

Tornando con i piedi per terra, dicevo che ai primi di luglio viene, appunto, questa mia zia da noi e alcuni giorni prima che arrivasse, una sera mentre cenavamo mamma, rivolgendosi a mio padre, dice:
‘ Sai la signora Adriana (era il nome della signora della villetta), mi ha detto che adesso che arriva tua cognata potremmo fare andare nostro figlio a dormire da lei perché, secondo lei, non &egrave giusto che lui, oramai un giovanotto, dorma insieme alla zia, tu che ne dici?’
‘Si potrebbe anche fare, poi bisogna vedere cosa ne dice lui (io?…che a sentire quel discorso, già mi immaginavo scene erotiche apocalittiche tanto che mi si stava rizzando l’uccello con la signora), vi immaginate cosa avrei potuto dire? Poi lui continua: ‘ma non sarebbe meglio, allora, che ci andasse mia cognata a dormire la? Sai &egrave una donna! (mio padre, ma non solo mio padre a quei tempi, era un uomo all’antica e si preoccupava di certe moralità), l’avrei ammazzato in quel momento, mi stava rovinando la festa!
Per fortuna Adriana il giorno dopo &egrave venuta in mio soccorso.
Si ricena e mia madre Riferisce a mio padre che Adriana ha decisamente rifiutato dicendo ‘assolutamente no, quasi non la conosco, preferisco tuo figlio che lo conosco da sempre, io riprendo speranza, a quel punto mi chiedono cosa ne pensassi e io facendo il finto tonto dico:
‘se proprio ci devo andare, ci vado’
Mio padre: ‘se non vuoi non ti ci faccio andare’
Maledizione a me e a quando non sto zitto, penso, vuoi vedere che adesso salta tutto.
‘Ma no papà, dicevo così, comunque non ti preoccupare, vado.
In un attimo che mamma si era assentata, mio padre mi dice:
‘Sai &egrave meglio che vai, sai tu sei oramai un giovanotto e dormire con tua zia potrebbe essere imbarazzante per te, fa caldo e, magari, ti scopri, sai non &egrave bello (lui non sapeva, o faceva finta di non sapere, che io era già da qualche anno che mi sparavo seghe a iosa guardando mia zia’.comunque’. era andata!
Due giorni dopo, arriva zia. Io preparo le mie cose, sinceramente e praticamente niente, solo il cambio intimo, perché faceva caldo e io dormivo con le sole mutandine e la sera dopo cena mi trasferisco.
Adriana mi mostra la camera dove dovrei dormire io, una bella camera con letto matrimoniale io, che ero abituato a dormire in un lettino, sono davvero soddisfatto, però penso subito a lei tutta nuda con me su quel letto, ma cerco di contenermi. Lei non batte ciglio e mi dice che va a vedere un po’ di TV con il figlio, se volevo potevo andare anche io, accetto. Dopo circa un’ora il bimbo dice di avere sonno e Adriana decide che &egrave ora di andare a dormire e così facciamo”. Io mi metto sul letto e penso ‘come potrei fare per dirgli se mi fa scopare?’ nel frattempo al solo pensiero il mio cazzo diventa un randello, comincio a menarmelo, di colpo bussano alla porta, &egrave lei, prendo il lenzuolo e me lo metto sopra e dico ‘avanti’ entra, accende la luce
‘ancora non dormi?’ dice ‘ti trovi bene? Hai bisogno di qualcosa?
‘no, grazie’ rispondo, gli avrei voluto dire di cosa avevo bisogno ma chi ce l’aveva il coraggio di farlo?
‘ok, allora, vado a dormire, buonanotte’
Spegne la luce e, fermandosi sulla porta, dice ‘&egrave meglio che la lasci aperta, magari ti serve qualcosa’ Ma stando sulla porta con la luce del corridoio accesa mi fa, praticamente, vedere attraverso la camicia da notte trasparente, come &egrave fatta. Immaginate la mia eccitazione, appena scompare dalla vista, butto via il lenzuolo e godo come una fontana. La note non riesco praticamente a prendere sonno, lei, che per andare al bagno doveva per forza passare davanti alla mia camera, vero le due &egrave passata, dopo pochi minuti &egrave entrata in camera mia per rimboccarmi il lenzuolo che avevo addosso, così lei, stando io supino, ha potuto, almeno credo, vedere il mio cazzo duro sotto al lenzuolo. Ma non ha battuto ciglio ed &egrave andata via’.altra sega, altra sborrata!
La storia va avanti per circa una settimana, tutte le sere la stessa storia, mi stavo svenando a forza di seghe e cercavo di studiare come fare per avanzare in quella situazione, pensavo ‘adesso stasera mi tolgo il lenzuolo e mi faccio vedere nudo’, poi quando la vedevo passare per andare al bagno mi veniva la paura e mi rimettevo il lenzuolo sopra”.. un tormento!

……continua….. L’INIZIAZIONE
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Arriviamo alla serata fatidica.
Lei come al solito mi viene a salutare, lascia la porta aperta, dopo un po’, pochissimo a dire il vero, non me l’aspettavo, &egrave passata, io subito il lenzuolo sopra, ma lei dopo dieci secondi &egrave entrata dentro, accende la luce e mi fa:
‘Come al solito non dormi, vero?’
‘E si’ dico io
Viene verso il letto e mi rendo conto che il suo sguardo &egrave soprattutto sul mio uccello duro.
E, con un gesto deciso afferra il lenzuolo e dice: ‘Dai togliamo questo lenzuolo, per favore, che sono parecchie sere che me lo fai sognare e non me lo fai mai vedere e, visto che tu non hai il coraggio, qui ci vuole una azione decisa’
Dio mio che eccitazione, mi scopre, guarda il mio uccello durissimo, si siede sul letto e comincia ad accarezzarmelo, lo prende in mano e lo scappella per bene, fa un po’ fatica a scappellarlo e sir rende conto che sono ancora vergine’.. ‘Mamma mia’, fa, ‘sei vergine vero?’, io annuisco, non ho la forza di parlare. ‘benissimo’ dice, continuando a farmi la sega ‘stasera ci penso io per te, ti farò conoscere la differenza tra una sega e una scopata, ti farò capire la differenza che c’&egrave tra il godere in aria e lo sborrare dentro ad una figa’ io a quelle parole, parto come una freccia e me ne vengo copiosamente, lei non si scompone e continua a menarmelo fino a quando non viene fuori l’ultima goccia di sperma. Il mio cazzo, tanto era l’eccitazione, si &egrave abbassato solo leggermente, lei me lo ha baciato e leccato sulla cappella con una dolcezza che subito &egrave ripartito come un treno, ridiventando durissimo pronto a qualsiasi convenienza.
Si &egrave sfilata la camicia da notte e come pensavo ed immaginavo sotto era completamente nuda, dio una donna nuda davanti a me (io non avevo mai visto una donna completamente nuda), gli ho chiesto di rimane un attimo in piedi volevo vedere la sua figa, volevo vedere come era fatta una figa, lo spettacolo che mi si para davanti &egrave qualcosa di indefinibile da descrivere, un triangolo di peli non proprio neri ma bellissimi, curati, uno spettacolo divino!!!!! io sempre disteso supino sul letto, mi agito un po’, avrei voluto fare chissà cosa ma lei mi blocca e mi dice: ‘Stai tranquillo, fai fare a me, ci penso io, tu devi stare solo tranquillo altrimenti non ci divertiamo, anzi lei non si sarebbe divertita. Mi accarezza tutto il copro, passa le sue mani sul mio petto, &egrave dolcissima, mi accarezza il viso, mi da un bacio sulla bocca e poi tanti bacini sul viso’.io sto scoppiando dal piacere ma reggo l’urto, poi con scende sul mio petto, mi bacia i capezzoli e me li lecca con la punta della lingua, scende ancora più giù ma arriva solo al pube senza toccarmi il cazzo, anzi se lo appoggia sul viso e lo sfrega sulla guancia”.poi passa alle vie di fatto’.. mi si mette cavalcioni e nel farlo mi mostra la parte (diciamo) interna della sua figa, praticamente mi fa vedere la vagina pronta ad accogliere il mio cazzo, mi gira la testa!!!!!! mi raccomanda sempre di stare calmo e rilassato (mi spiegate come cazzo si fa a stare calmo e rilassato con una figa sopra di te che sta per cavalcarti), ci provo, in parte ci riesco ma, anche, perché lei ci sa davvero fare, si vede che &egrave esperta! Sento la cappella poggiarsi sulla figa, la sento umida &egrave già tutta bagnata, comincia ad infilarselo dentro, va giù piano piano, avrei voglia di sollevare il mio (comincio a farlo) culo e spingere ma lei se ne accorge e mi dice di stare fermo ci doveva e ci pensava tutto lei, io dovevo solo subire il suo corpo. Sento il cazzo tutto dentro oramai, &egrave avvolto dalla figa come se fosse una pinza, una pinza però morbida come il velluto o come la seta, provo a spingere un po’, niente mi tiene bloccato, rilassata completamente su di me, il cazzo interamente dentro, con un un movimento lento comincia a roteare il culo, mi sta facendo impazzire, una sensazione che non ho più mai provato nella vita e nelle mie successive esperienze sessuali credetemi, quel momento, non l’ho dimenticato mai, (&egrave proprio vero che il primo amore, in questo caso la prima scopata non si dimentica mai), non ho mai dimenticato quella sua dolcezza e quella sua finezza nel fare l’amore, non gli interessava essere posseduta, non gli interessava essere chiavata, voleva godersi il mio cazzo e goderselo fino in fondo. Non ho mai più incontrato una donna che gustasse così l’amore fisico, le altre tutte scopatrici, ma solo ed esclusivamente scopatrici, lei no, lei era LA DOLCEZZA IN PERSONA. Non si &egrave più rialzata fino a quando non ha deciso che era ora che me ne venissi (ci avevo provato un paio di volte ma lei se ne era accorta e aveva bloccato tutto fermandosi immobile sopra di me per, poi, ricominciare non appena si rendeva conto che la mia eiaculazione era tornata indietro, non so dire di preciso quando &egrave durato questo spettacolo, certamente non poco, alla fine mi ha cavalcato per quattro cinque colpi su e giù e io sentendo la pelle del cazzo che scorreva avanti e indietro mi sono lasciato andare ad una sborrata favolosa, pulsavo, pulsavo, non smettevo mai di godere, e lei spingendolo forte dentro ha cominciato a godere, si &egrave accasciata su di me riempiendomi di baci, mi ha messo la lingua in bocca e mi ha insegnato, anche, a baciare bene, non solo mi ha sverginato, non solo mi ha fatto fare una scopata che, ripeto, non dimenticherò mai, ma mi ha insegnato, nei giorni successivi, anche tante altre belle cose a letto. Dopo un po’, dopo che si &egrave stretta a me sul letto e siamo stati abbracciati facendoci tante carezze, ha deciso che sarebbe andata a dormire promettendomi che la sera successiva lo avremmo rifatto. Lo abbiamo fatto e rifatto, mi ha fatto provare altre posizione la prima di tutte quella con io sopra e lei sotto e gambe spalancate avvinghiate al mio corpo’.
Dopo tre/quattro giorni mia zia &egrave ripartita, io sono tornato a dormire a casa, andavo da lei, verso le sette di sera (il giorno lavoravo) e facevamo all’amore, fino ai primi di Agosto quando &egrave arrivato il marito ed &egrave finita la cuccagna’..sono stato molto dispiaciuto quando &egrave ripartita e con la promessa di rivederci l’anno prossimo ci siamo salutati con le lacrime agli occhi (io per lo meno avevo gli occhi gonfi)’.ciao Adriana, mia bella dolce ed immensa Adriana, perché non &egrave più tornata dalle nostre parti, non so perché ma non &egrave più tornata ci scrivevamo ogni tanto ma poi &egrave finito anche questo filo di collegamento e, probabilmente, lei si &egrave dimenticata di me, ma io non l’ho mai dimenticata.

Alla prossima”’crash.ad@libero.it
Nei giorni successivi non riuscivo a togliermi dalla mente Adriana, la vedevo da tutte le parti, la rivedevo come quella prima volta che mi aveva inziato e come la seconda sera che abbiamo fatto all’amore, quando mi disse:
‘Dai stasera tu fai l’uomo vero, stasera sarai tu a cavalcarmi, mi devi montare come realmente si monta una donna’
Dopo i soliti preliminari, pochi in realtà anche perché ne io ne lei ne avevamo bisogno, volevamo solo scopare, si sdraia supina sul letto, retrae le gambe e le spalanca”Guardo quella figa aperta, rosea, invitante nella sua esposizione, mi fa inginocchiare fra le sue gambe, e mi dice, indicando con le punte di due dita, di mettergli dentro il mio cazzo ‘qui, dai infilalo qui, avvicinati dai”’ mi aiuta prendendomi il cazzo e dirigendolo verso quella grotticella di piacere, arrivo con la testa del cazzo a contatto con la sua vagina, comincio ad entrare, lei mi ferma, dice ‘aspetta, vai piano, ti guido io’ e poggiandomi le mani sulle natiche mi spinge piano piano dentro, ci sono, &egrave tutto dentro, comincio a cavalcare, avanti, indietro, avanti indietro, lei, di nuovo mi ferma e mi ricorda che devo andare piano altrimenti me ne vengo subito e non &egrave bello, io rallento il ritmo, lei comincia a contorcesi sotto di me, la bacio sulla faccia, sul collo, dappertutto, dopo un tempo inestimabile, mi prende il viso, mi mette le sue labbra sulle mie e mi dice di dargli la lingua, appena glie la metto sulle labbra, spalanca la bocca e me la tira dentro con un risucchio, dio mio mi gira la testa, sto per godere, lei se ne accorge. E comincia a scuotermi sollevando il culo con un ritmo frenetico, io spingo, spingo e godo, mamma mia che sborrata, lei si contorce, urla, io (inesperto come ero) gli dico se va tutto bene e lei:
‘Benissimo amore mio, mi hai fatta godere da matti, sei stato bravissimo, ti voglio un bene da morire’
Dopo quella sera mi ha insegnato il rapporto a pecorina e tanti altri giochini, mi ha fatto leccare la figa e li ho approfondito la mia conoscenza con quello scrigno d’amore, l’unica cosa che non mi ha mai fatto &egrave un pompino, diceva che non gli piaceva prenderlo in bocca, ma non importa nel contesto generale &egrave stato sicuramente un saldo positivo
Ecco, probabilmente, &egrave per la sera che mi ha fatto montare, soprattutto per le parole che mi ha detto alla fine, che, io, mi sono innamorato di quella donna, perché io, in verità ero innamorato di Adriana e, sinceramente e quella sera ho sentito qualcosa di diverso dentro di me, un calore al cuore che in seguito ho provato solo per mia moglie ma, forse, nemmeno così intenso e a ripensarci lo sono ancora oggi innamorato , a quasi 50 anni di distanza. La penso, la rivedo su quel letto, la rivedo in giro per casa, per strada, il suo bel visino oltre al suo bel corpicino mi fanno venire un attimo di commozione, la sua figa spalancata davanti a me mi fa rigirare la testa come allora.
Non so dov’&egrave, se &egrave ancora viva, una volta ho scritto una lettera all’indirizzo che avevo, ma non ho avuto risposta, potrebbe aver cambiato città, ma come vorrei rivederla, sarebbe fantastico poterla riabbracciare, poterle ridare tanti bacini sul suo visino; LEI MI HA RESO UOMO E IO GLIE NE SARO PER SEMPRE GRATO!
la villetta era di un suo zio di Milano che alcuni anni dopo morì, e fu venduta’.. ancora oggi sta li e io ogni volta che passo da quelle parti mi fermo o rallento per guardare dentro, chissà!!!!
Smetto di scrive, stasera, sono davvero commosso e mi batte il cuore”
Alla prossima” crash.ad@libero.it
LA VITA MILITARE.
Parto militare. Servizio di leva obbligatorio della durata di 14 mesi.
Immaginate cosa prova un ragazzo di 19/20 (parlo degli anni 60, quindi proprio imbranato socialmente) anni sbattuto in prima linea (nella mischia di una camerata di 50 soldati)
Arriviamo al CAR ci prelevano alla stazione e ci portano in caserma’prima cosa taglio rasato dei capelli, quindi ci sbattono in un salone con tutte docce, senza paraventi alcuni, in 20/30 alla volta a fare la doccia, naturalmente c’era chi si vergognava a farsi vedere nudo dagli altri, chi ne godeva e chi, addirittura, gli veniva duro l’uccello e dopo un po’ mi si &egrave rizzato abbastanza anche a me, naturalmente c’&egrave stato anche chi si &egrave masturbato e alcuni sono anche venuti, però diciamo che nessuno ci ha fatto molto caso. (comunque il ghiaccio del vivere in comune era rotto)
Quella &egrave stata l’ultima volta che in circa due mesi ho visto il mio (e anche quelli degli altri) cazzo duro, da quel giorni ci hanno somministrato una dose di bromuro mischiata nel vitto tale da ridurre i nostri piselli, proprio a dei piselli, niente non esisteva più!
Finito il car vengo destinato ad un presidio presso un ospedale militare.
Qui, con grande mia meraviglia, scopro che ci lavorano delle infermiere (crocerossine) e delle suore, naturalmente dopo i primi giorni che non mi veniva somministrato del bromuro il mio uccello ricomincia a cinguettare e partono le prime seghe immaginando quella o quell’altra crocerossina che me la dava. Ma la scoperta più piacevole &egrave stata quando dopo circa 10 giorni, vado, insieme ad un commiltone più anziano di me, a fare una doccia nel locale docce, arriviamo e lui lascia la porta spalancata (tra l’altro faceva anche caldo, stavamo in Sicilia) e mi dice: guarda, senza fartene accorgere che stai guardando, di fronte c’&egrave l’abitazione delle suore e dietro a quei cespugli si nasconde sempre qualche suora che si gode lo spettacolo di quelli che vengono a farsi la doccia, ‘non ci credo’, dico, ‘va bene stai a vedere, dai spogliati’. Lo faccio e lo fa anche lui, lui aveva già il cazzo duro e si infila sotto la doccia, io dopo essermi spogliato guardo con più attenzione verso l’abitazione delle suore e mi rendo conto che una di esse, effettivamente, era nascosta dietro ad un cespuglio, immaginate la mia eccitazione, nel frattempo l’amico si era già segato una volta ed aveva goduto, ma ce l’aveva ancora duro ed ha continuato, ho cominciato a menarmelo pure io e al solo pensiero che la suora mi stesse guardando ho mollato una sborrata colossale diretta verso la porta aperta e quindi verso di lei. Abbiamo continuato a menarcelo fino alla fine delle cartucce”lei sempre lì, non si &egrave mossa di un millimetro, noi la vedevamo appena tramite la parte superiore della testa coperta dal solito cappellone. Quando abbiamo finito ci siamo rivestiti e nell’uscire dal locale docce, abbiamo rivolto un sorrisino alla nostra spettatrice, io non so se lei si sia masturbata ma, penso, proprio di si.
Da quel giorno mi facevo due docce al giorno e ogni volta ci stavano le suore dietro ai cespugli, sarebbe stato bello chiedere se mi faceva entrare dentro e magari scopare con qualcuna, però, da quello che erano le mie informazioni, nessuno ci aveva mai provato e il nostro terrore era che poi ci punissero, allora siamo andati avanti a seghe per 14 mesi (durata della ferma)
TORNATO DA MILITARE (fase 1)
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Tornato da militare, riprendo il mio tran tran di vita, sono almeno 15 mesi che non scopo con una donna, tutte seghe, tantissime seghe ma, solo ed esclusivamente seghe, anche perché io memore dell’esperienza avuta in precedenza con una puttana non ci sono mai più andato a, maggior ragione, stando sotto le armi, dove i miei commilitoni andavano a prostitute facendo la fila davanti ad una porta oltre la quale c’era una donna a gambe aperte che non le chiudeva mai e non si lavava mai tra un rapporto e un altro, quindi immaginate il mio schifo in tal senso’..meglio una bella sega!!!!
Certo che comincio a sentire la necessità di mettere il cazzo dentro a qualcosa di caldo oltre che alla solita mano, la signora mamma del principale (tra l’altro sono tornato a lavorare dove ero prima) non sembrava più molto interessata a me, anzi quasi mi evitava, ma io non &egrave che mi fregasse più di tanto, insomma aveva la sua età e non che fosse così attraente come la vedevo prima.
Comincio a frequentare una comitiva dove c’erano delle ragazze sempre, rigorosamente, accompagnate dalle mamme o dai fratelli, quindi nemmeno una strisciatina se non quando la domenica ci riunivamo in qualche casa per ballare e li con il ballo della mattonella ci scappava qualcosa, ma niente di più.
La sorpresa fu che un giorno la mamma (una donna sui 40, ben messa, anche se un po’ grezzotta, ma ben messa e con un fisico magro e abbastanza attraente, capelli neri ricci, carnagione un po’ scura) di una ragazza che a me piaceva e che frequentavo più delle altre (anzi spesso rimanevo a cena a casa sua), mi chiese se la domenica successiva potevo accompagnarla da sua sorella in un paesino li vicino, io avevo appena acquistato una fiat 600 usata e facevo il gradasso perché avevo la macchina (sapete a quei tempi non era facile), comunque acconsento e la domenica successiva mi reco a casa sua, lei sale in macchina e dice che andremo da soli perché la figlia deve studiare, ci avviamo lasciando a casa la figlia insieme al marito e a due suoi fratelli più piccoli” Incomincia subito un discorso strano, cio&egrave mi chiede se ho intenzioni serie con la figlia, io dico di si (non potevo dire altrimenti), poi se mi piaceva,
‘certo’ dico,
ma lei insiste e vuole sapere se mi piace sessualmente, io ribadisco di si, lei dice che come posso dirlo mica ci ho fatto all’amore,
‘certo che no’ dico io ‘però mi piace e mi piacerebbe farlo”.
‘e allora come fai se ti piacerebbe farlo però non lo fai?’
‘mi arrangio’ rispondo
‘come ti arrangi vai a puttane?’
‘no’ dico ‘mi arrangio da solo’
‘ma se ti trovassi da solo con mia figlia lo faresti?……
io cominciavo ad avere il cazzo duro facendo quei discorsi, però cercavo di stare calmo e risposi
‘certo che ci proverei’ dico ‘anche perché mi sono proprio stufato a masturbarmi e a puttane non ci voglio andare anche perché non mi piace, certo che prima o poi devo trovare qualcosa per sfogarmi, ho quasi 22 anni e non posso andare avanti a seghe continue’
‘allora’ mi dice ‘se trovassi una donna disponibile tu riusciresti a resistere di non provarci con mia figlia?’
Comincio a capire l’aria o mi illudo e rispondo
‘Beh, certo che se mi potessi sfogare, non avrei più il desiderio forte di farlo e con tua figlia potrei aspettare tempi migliori o se vogliamo i tempi giusti”’..
‘Ho capito ma come dovrebbe essere questa donna, giovane, anziana, sposata?’ dice lei
‘per me basta che sia piacevole’ dico ‘mi andrebbe bene’
‘cio&egrave?’ fa lei,
‘un tipo come te’ dico tutto d’un fiato aspettandomi una reazione violenta, invece era come mi ero illuso
‘ecco’ dice ‘io potrei anche accettare se tu mi prometti che non tocchi mia figlia da quel lato lì e la porti all’altare, se la porterai, vergine come l’ho fatta io e, comunque, anche se non la porterai la lasci così com’&egrave’
Cazzo, penso sono arrivato e imbocco una stradina laterale (percorrevamo una strada vicino al fiume),
‘che fai?’ dice lei,
‘niente voglio fare la prova e voglio prometterti quello che mi hai chiesto’
nel frattempo arrivo sul greto del fiume e mi fermo, comincio ad infilare una mano sotto la gonna, lei fa un cenno di resistenza ma io insisto e lei cede quasi subito, arrivo con la mia mano in mezzo alle gambe che lei nel frattempo ha allargato un po’ e gli accarezzo la figa da sopra alle mutandine, sento un pelo che sembra un cespuglio di spine, allora la invito a passare sul sedile posteriore, in quando la mia macchina non aveva i sedili ribaltabili, non se lo fa ripetere e ci mettiamo seduti uno accanto all’altra, mi dice di togliermi i pantaloni, gli chiedo di farlo lei, non si fa pregare e subito sbottona i bottoni della mia patta, allarga la cintola e infilando una mano sotto le mutandine estrae il mio cazzo infuocato, la aiuto a sfilarsi la gonna e gli tolgo le mutandine, come prevedevo un bosco nero di peli arrotolati e duri come le spine, gli sollevo la maglietta e la libero del reggiseno, un bel seno medio di buona consistenza (non dimentichiamo che era una donna che aveva avuto tre figli e a quel tempo i bambini si allattavano abbastanza al seno), intanto io avevo tirato giù i pantaloni ed ero rimasto nudo di sotto, lei si china con la testa sul mio cazzo e comincia a leccarmelo, ci gioca con la cappella, io, intanto, con una mano continuo a giocare con la sua figa e soprattutto con il suo pelo che mi faceva impazzire, gli gira attorno con la lingua, io sto morendo dal piacere, lei se ne accorge ma non si ferma rincara la dose prendendolo in bocca per metà della sua lunghezza e comincia a succhiare, a quel punto anche per l’aspirazione che la sua bocca esercitava sul mio cazzo, me ne vengo spingendolo dentro il più possibile, non fa una grinza aspetta che finisco di sborrare, poi lo sfila dalla bocca e fa un respiro profondo come se volesse ma, in effetti, doveva riprendere fiato; dello sperma che avevo spruzzato nemmeno una goccia in giro (il mio primo bocchino vero della vita), intanto lei dopo aver ripreso fiato, mi dice che ha voglia di scopare, che ha voglia di sentire il mio cazzo dentro di lei e per accontentarsi si da da fare per farmelo tornare duro al punto giusto, dopo un po’ l’arnese &egrave pronto all’uso, la faccio mettere seduta sul sedile con le gambe divaricate e con il culo spinto in avanti, mi inginocchio fra le sue cosce e comincio a penetrarla (sapete non &egrave facile scopare in ginocchio ma &egrave bello perché &egrave come se stessi facendo una penitenza o una preghiera, in seguito mi sono munito di un piccolo cuscino per mettere sotto le ginocchia, anche, perché rischiavo ogni volta di sbucciarmele a forza di puntare e spingere)’.Cerco di farlo durare un bel po’, nel frattempo lei comincia a essere fradicia, si dimena, cerca di roteare il culo e il bacino il più possibile ma in quella posizione non &egrave facile, spinge sempre di più in avanti il culo e riceve i miei colpi ben assestati con una maestria di notevole esperienza, duriamo un bel po’, lei gode a fontana oramai quando io me ne sto per venire, lei mi fa

Continua”’.
TORNATO DA MILITARE (fase 2)

‘dai tutto dentro, non ti preoccupare tutto dentro, vai non ti preoccupare, dai vieni, godi mio torello dai!!!!’

godo e spingendoglielo forte dentro sborro tutto il mio nettare in quella figa infuocata, cercando di spegnerla con il mio sperma, lei ha un ultimo orgasmo finale da urlo, mi si aggrappa con le braccia attorno al collo e mi da un morso su un’orecchio, cazzo!!!!!! (ho dovuto giustificare con la figlia cosa era quel morso che avevo sul lobo dell’orecchio e ho preso la scusa che il barbiere mi aveva toccato con la punta delle forbici nel farmi i capelli).

Rimaniamo immobili così per molti minuti, il mio cazzo non ne vuole sapere di uscire, si sta adagiando piano piano dentro a quella bella tana cespugliosa e calda’..bellissimo!

Ci riprendiamo, con calma ci ricomponiamo e ci vestiamo, poi rimaniamo a parlare un po’ ”’ Lei mi confessa che con il marito era da qualche tempo che non scopava, in quando lo stesso era (diceva) sempre stanco, (svolgeva il lavoro di manovale nell’edilizia), quindi era presumibile e pertanto non si dedicava a lei” Lei, naturalmente, frequentando (per motivi di controllo, diceva) la comitiva e avendo contatto con dei ragazzi giovani e pieni di voglia di scopare si era fatta un’idea e aveva deciso di divertirsi un po’ (siamo negli anni 68/70 e c’era in giro un fermento femminile da paura)’. A detta sua (ma io non ci ho mai creduto e d’altronde non me ne fregava sinceramente niente) io ero il primo di quei ragazzi che lei si scopava (comunque, non ci ho pensato subito anche perché da quel lato ero ancora abbastanza inesperto, ma riflettendoci non potevo essere il primo in quando mi aveva fatto godere dentro la figa, anche in seguito, senza preoccuparsi minimamente quindi, secondo me, prendeva delle precauzioni e di conseguenza non poteva essere una cosa occasionale o la prima volta che cornificava il marito’. comunque, ripeto, non me ne fregava niente a me &egrave andata di lusso, scopavo come un riccio con una ‘diciamo’ bella quarantenne), puntualizzando comunque che quello che stava facendo lo faceva per soddisfare a me che di conseguenza soprattutto per non farmi venire la tentazione di scoparmi la figlia (aspetta tu, penso io, se mi capita vedi!!!)”. (si sono un vigliacco ma così &egrave la vita e d’altronde anche la sua &egrave una bugia, lei ha trovato gusto a fare quello che ha fatto, quindi siamo pari)”’
Naturalmente la cosa me l’ha ripetuta anche tutte le altre volte che doveva andare dalla sorella o da qualche parte ed approfittava della mia disponibilità ad accompagnarla e lei per ringraziamento mi ringraziava facendomi scopare, o se avevamo fretta o se c’era qualche impedimento ci scappava sempre come minimo un pompino” una volta, approfittando dell’assenza in casa del marito (a lavorare), dei due fratellini (a scuola) e della (diciamo) mia ragazza (lasciata dal parrucchiere) abbiamo scopato nel suo letto. Una cosa veramente molto piacevole, glie l’ho messo dentro tre volte e alla fine mi ha anche fatto un pompino, certo che era molto più comodo il suo letto che la mia 600, ma io di quella disponevo”’alla figlia non ci sono arrivato, se non un po’ di pomiciate e di strizzate ai capezzoli, ma d’altronde non &egrave che ci tenessi tanto già mi teneva molto impegnato la mamma, però una sera in particolare in un momento che ci hanno lasciati soli gli ho infilato le mani in mezzo alle gambe, gli ho ficcato dentro la fighetta il dito medio e lo fatta sbrodolare un po’, poi un’altra volta, che io avevo raccontato una barzelletta piuttosto spinta, lei mi chiese cosa fosse masturbarsi allora io per dovere di informazione gli ho detto che appena soli glie lo avrei spiegato. Infatti alla prima occasione di rimanere soli per un po’, mi sono sbottonato i pantaloni, gli ho fatto vedere il mio cazzo e prima mi sono masturbato un po’, poi gli ho detto a lei di provare così imparava bene, cosa che ha fatto e quando il mio gioiellino ha sputato sperma lei ha stralunato gli occhi e, quindi, mi &egrave toccato spiegare anche cosa fosse e a cosa serviva’ nient’altro perché sempre controllati a vista e dopo quasi un anno mi sono cominciato a stufare, un po’ perché sulla ragazza non c’era nulla da fare se non passare le serate seduti sul divano o a guardare la tv (qualche domenica pomeriggio al cinema con le guardie del corpo) e con la mamma mi ero divertito abbastanza, mi aveva fatto godere un sacco di volte tra scopate e altre pratiche annesse e connesse, così ho cominciato a far venire con me un mio amico (che aveva la macchina, lui addirittura con i sedili ribaltabili) e a fargli frequentare la casa della mia ragazza, chiedendogli di farle un po’ di corte, io intanto mi allontanavo sempre di più, una volta con una scusa una volta con un’altra ero presente poco, quando il mio amico mi ha detto che la ragazza pare che volesse mollare, l’ho stimolato a proseguire nel corteggiamento” avvertendolo del rischio che correva, finch&egrave un giorno con la scusa che a me si era rotta la macchina l’ho mandato ad accompagnare la signora’.beh!, sembra che il rischio di cui l’avevo avvertito, a detta sua, ne &egrave valso la pena correrlo!!!!

In seguito vengo a sapere (anche perché fra amici ci si parla) che anche altre signore proteggevano (diciamo) le proprie figlie!!!!!!

COSA NON SI FA PER I FIGLI!!!!!!!!

Io mi sono ritirato in silenzio e in religioso rispetto, lui ha resistito più di me, circa 2 anni, credo che sia stato più bravo di me, perché sembra (a detta sua, ma gli credo) che con la ragazza non ha scopato ma ha giocato molto, senza trascurare la mamma.

Alla prossima”..crash.ad@libero.it
PERIODO DI TRANSIZIONE
1′ fase
La vita scorreva senza grossi sussulti.
Era venuta ad abitare nel nostro paese il fratello del mio principale e la sua moglie’..Una donna, molto bella, diciamo, veramente bona, veramente ben fatta, giovane (non aveva più di 30 anni), io ogni volta che lei veniva a casa del cognato mi svenavo a guardarla ”capelli rossi, carnagione molto chiara e io immaginavo la sua figa ricoperta di peli rossi, quindi via a spararmi una sega, un giorno la signora mamma mi chiama da parte e mi dice:
‘Ti piace mia nuora, vero?’ ‘Di la verità’
‘Come no’ dico io
‘Vediamo se sei capace di scopartela, sono sicura che se ci provi te la da, credo che gli piaci anche tu’
‘Si ma come faccio?’ rispondo ‘Se lo dice al marito, poi lui lo dice al principale quello mi ammazza’
‘I rischi della vita’ risponde lei, ‘se vuoi scopare ti devi dare da fare!’
‘Aiutami tu’ dico
‘Sei matto?’ ‘&egrave un problema tuo, io come faccio a dirgli che te la vuoi scopare, sono la suocera e che figura ci faccio?….’io ti dico che se ti dai da fare te la da, altro non posso dirti e non posso fare’
Da quel giorno &egrave cominciato per me un periodo di inferno, non riuscivo a togliermi dalla mente quella donna e la vedevo in qualsiasi posto con le gambe spalancate pronta a farsi montare da me, ma non avevo il coraggio di fare il primo passo, ci provavo a provocarla ma alla fine era lei che provocava me senza che io ne traessi un ragno dal buco.
Erano passati parecchi mesi e la situazione non si sbloccava, nel frattempo io con l’idea fissa di lei non mi procuravo nient’altro (anche perché, sempre per il periodo in cui vivevamo) procurarsi una donna con cui scopare non era facile.
Un giorno seppi che avevano deciso di ritornare ad abitare dove stavano prima e, quindi, sarebbero andati via, cio&egrave lei se ne sarebbe andata e io non ci avevo nemmeno provato, la signora mamma vene da me e mi disse:
‘Così non ci sei riuscito!”.anzi non ci hai nemmeno provato, cosa aspettavi che te la sbattesse in faccia?’
Alcuni giorni dopo (sabato) la signora mamma mi chiama e mi dice se vado con lei all’appartamento del figlio ad aiutarla a preparare dei pacchi per il trasloco, ci rechiamo sul posto e a casa ci sta pure lei, più bella che mai, con un pantalone sottilissimo aderente e una maglietta anche essa aderente che lasciava intravedere che sotto non indossava il reggiseno, due poppette turgide con i capezzoli che premevano contro la maglietta da fare morire.
‘Ti piace eh?’ mi dice la signora mamma ‘ti si vede dai pantaloni’ ‘cerca di non venirtine’
‘Lasciami perdere’ dico io ‘facciamo i pacchi, altrimenti faccio una strage’
Lei (la mamma) sorride, ma mi rendo conto che anche lei si &egrave accorta della mia eccitazione e quando abbiamo finito e decidiamo che andiamo via, lei mi si avvicina e mi dice:
‘Sai dovrei fare altri pacchi, vieni domattina ad aiutarmi?’
‘Si’..dico quasi balbettando
‘Vieni da solo, però, non dire niente a mia suocera’
Non ci vedevo più, mi si era annebbiata la vista al solo pensiero che il giorno dopo mi sarei trovato da solo in casa con lei”Usciamo e la signora suocera mi dice:
‘Allora che ti ha detto?’
‘Niente’ dico io
‘Dai come niente?’ ‘ ti ha detto se domani vai da lei ad aiutarla, l’ho capito, sai!”.’Vacci perché mio figlio domani non c’&egrave e voi sarete da soli, domani hai l’occasione, l’ultima poi la prossima settimana partono, datti da fare, te la da, lo so io che te la da, fidati di me’
Gli sembro un po’ perplesso e lei continua:
‘Senti per favore, io ti voglio bene e tu lo sai, io ti ho lasciato perdere perché non era giusto che un ragazzetto di 20 anni si perdesse dietro ad una donna di 67, mi &egrave costato lasciarti perdere, ma adesso tu ti devi scopare mia nuora perché se lo fai mi sembrerà che tu abbia di nuovo scopato me! Come dire non si &egrave perso nemmeno una goccia di sperma, &egrave rimasto in famiglia”’ ‘poi basta, insomma, io lo so che vuole scopare con te, me lo ha detto una sua amica e si &egrave rammaricata che fino ad oggi non &egrave avvenuto, perciò non rompere e datti da fare”.’Oggi ti ho portato apposta per vedere come si comportava e hai visto come si &egrave presentata?’
Tutta la sera penso al giorno dopo, esco con gli amici ma non sono assolutamente presente nei loro discorsi, il mio pensiero &egrave fisso ad immaginare quella figa tutta per me.
La mattina alle sei ero già sveglio. Alle nove puntuale come un orologio svizzero mi presento, lei &egrave in vestaglia lunga di un tessuto che a me sembrava seta, si modellava addosso al suo corpo quasi come se fosse un guanto e evidenziava le sue forme come se fosse nuda” Naturalmente, incominciamo a fare un pacco, lei si piega spesso in avanti e mostra la scollatura e attraverso di essa un bel seno tondo, turgido, non grande ma veramente bello, io dopo un po’ comincio a sudare, lei se ne accorge e mi fa:
‘Hai caldo?’
Dico ‘si’
‘Togliti la maglietta’ dice lei
Non me lo faccio ripetere, ma il mio sudore aumenta e allora lei mi dice se voglio rinfrescarmi un po’, cio&egrave se voglio posso farmi una doccia, io al solo pensiero di spogliarmi nudo in quella casa mi eccito talmente tanto che il cazzo dentro ai pantaloni mi fa addirittura male’.allora decido che mi faccio la doccia e vado in bagno, mi chiudo dentro, mi spoglio e mi metto sotto la doccia ma, praticamente subito, lei bussa alla porta e mi dice:
‘Dai apri che ti do l’asciugamano che non ce n’&egrave’
A quel punto, senza più nessuna remora, apro la porta e mi presento nudo davanti lei con il cazzo che mi sfiora la pancia per quando &egrave duro’..lei fa un gridolino di meraviglia e mi dice:
‘Beh, non ti vergogni a farti vedere nudo da una donna?”’ ‘e per giunta con il pisello duro!’
A quella affermazione io non ho tenuto più e me ne sono venuto, gli ho sborrato addosso, ma lei non ha fatto una piega non si &egrave scansata di un millimetro e dice
‘Adesso mi devo spogliare anche io, mi hai sporcato tutta la vestaglia’
E, in un attimo, non so se l’ho aiutata io ma, ripeto in un attimo, era nuda completamente nuda davanti a me, non ci &egrave voluto molto a dire il vero, addosso aveva solo la vestaglia’.Uno spettacolo paradisiaco, un monte di venere con un pelo curato che sembrava come se fosse rasato ad una certa lunghezza, appena rifilato di fianco ma bello cespuglioso, di color castano chiaro, che copriva la figa in modo da farla sembrare la grotta dei desideri’..come d’altronde era!!!!!!
A me nel, frattempo ed anche per l’effetto di vederla nuda, mi si &egrave di nuovo rizzato a dismisura, lh0 baciata sulla bocca, gli ho accarezzato i fianchi e il sedere bello, sodo, tondo, quindi l’ho stretta forte a me, poi l’ho presa in braccio e l’ho portata sul letto, l’ho adagiata con dolcezza.
Devo dire che lei aveva preparato tutto per bene, lenzuola bianche pulite e profumate.
Dopo averla coricata sul letto, mi sono adagiato a fianco a lei ed ho cominciato a baciarla su tutto il corpo, lo baciata da cima a fondo fino ai piedi soffermandovi molto sulla figa, ho morso i peli, lei si dimenava e si contorceva per il piacere, ho succhiato i capezzoli di quel seno non grande (sicuramente non più di una seconda), mi sono messo in bocca una poppa alla volta tutto il seno, intanto ha iniziato anche lei a baciarmi, a leccarmi sul petto e piano piano &egrave scesa più giù, sempre più giù fino ad arrivare alla punta del cazzo che quasi aderiva al mio ventre per come era duro, lo ha baciato, leccato sulla capocchia”ho ricambiato quel lavoro di lingua, fino a farla godere, ha avuto un orgasmo senza nemmeno toccargli la figa, solo con le carezze e con i baci su tutto il corpo, a quel punto gli ho allargato le gambe e mi sono posizionato con la testa fra le sue cosce, ho cominciato a baciargli la figa e piano piano ho insinuato la punta della mia lingua dentro di essa, era la prima volta che leccavo veramente una figa, ma lei lo meritava per quanto era bella e fresca, ha goduto ancora, mi ha chiesto di dargli la possibilità di toccare il mio cazzo, allora mi sono posizionato a 69, non una sopra all’altro però, solo di fianco, lei prima lo ha preso in mano, poi non ha resistito ed ha cominciato a leccarlo e baciarlo, poi lo ha messo in bocca solo la capocchia, però. Mi ha pregato di non venirgli in bocca, non potevo non rispettare questa sua volontà, quella scopata doveva essere un ricordo bellissimo per me e, soprattutto per lei, quindi”.Ad un certo punto gli ho preso la testa e l’ho scansata dal mio cazzo facendoglielo sfilare dalla bocca e mentre lei, prendendolo in mano, lo scapocchiava al massimo quasi a farmi male per come ha tirato giù la pelle sono partito con una valanga di sperma schizzata da tutte le parti, mi facevano male le palle per quanto ho goduto”.
BELLISSIMO!!!!!

Continua…….. 2′ FASE
Lei ha continuato ad accarezzarmelo e mi ha baciato sulla bocca, ho contraccambiato il bacio infilando con forza la mia lingua fra le sue labbra, poi quando il mio cazzo si &egrave afflosciato lei lo ha preso sotto la sua protezione ponendo una mano a conchiglia su di esso”.Siamo rimasti per un bel po’ così, io nel frattempo mi piaceva tantissimo accarezzarle i capelli, lei gradiva anche questo gesto e lo dimostrava tenendo gli occhi socchiusi e con il sorriso sulle labbra mi faceva capire quanto stava godendo di quella rilassatezza che ci stavamo concedendo.
Dopo un certo lasso di tempo, ci siamo ripresi, mi ha chiesto se gradivo un caff&egrave, ho detto di si e lei &egrave andata di la a prepararlo, abbiamo bevuto il caff&egrave e abbiamo deciso di fare la doccia insieme, era oramai quasi mezzogiorno, ci siamo infilati nel box doccia e per starci entrambi ci siano stretti l’uno all’altra, naturalmente l’acqua leggermente calda ma, soprattutto, il contatto con quel corpicino da favola mi ha fatto rizzare di nuovo il cazzo, lei ha sorriso e ha detto:
‘Io lo sapevo”’.’lo sapevo, ci speravo, ne ero sicura che si sarebbe svegliato e ne sono contenta’
Comincia a riaccarezzarlo con la mano, poi apre la porta del box, chinandosi sulle gambe e baciandomi scende con la bocca fino al pube’..La fermo e gli dico:
‘No lascialo, non andare con la bocca, voglio fare all’amore con te, all’amore vero, voglio congiungermi con te, voglio entrare nel tuo corpo e lo voglio far durare il più possibile, perciò non lo stuzzicare, andiamo a letto’
‘Si amore mio’ dice lei ‘anche io ho voglia di te, ho voglia di sentirti dentro di me, voglio che tu sia mio, io ti darò tutta me stessa ma voglio che tu sia tutto mio’
La riprendo in braccio e la riporto sul letto, lei si distende con le gambe reclinate ma chiuse, mi inginocchio davanti a lei e metto le mie mani sulle sue ginocchia, forzo per aprirle, lei fa resistenza e ride, dice che non vuole e continua a ridere, capisco che lo sta facendo per farmi arrapare ancora di più di quello che sono, poi mi lascia infilare una mano e piano piano apre quelle bellissime cosce mettendo a mia disposizione tutto il ben di dio che ha fra le gambe, guardo la sua vagina aperta, le labbra rosee, un paradiso!!!! E quel paradiso sta aspettando me o meglio sta aspettando il mio cazzo, mi accosto, poggio la cappella all’ingresso di quel paradiso e senza bussare entro con decisione, lei emette un gemito e contrare le gambe, sento perfettamente la contrazione della sua figa attorno al mio cazzo, mi fermo un attimo, riprendo fiato e cerco di rilassarmi un po’ (&egrave troppo bello e corro il rischio di rovinare tutto venendomene subito), lei mi sussurra all’orecchio:
‘Se ce la fai quando godi tiralo fuori, non ci dovrebbero essere dei problemi non sono in periodo fertile, però non si sa mai, sarebbe meglio non correre rischi’
Annuisco e la bacio dolcemente sulla guancia, poi sui lobi delle orecchie, mi adagio su di lei fino a sfiorarla con il mio corpo sul suo e comincio a cavalcarla con dolcezza e delicatezza, voglio godermi quel momento meraviglio e, nel frattempo, voglio che anche lei abbia il massimo piacere da quel rapporto, il mio movimento lento la fa sbrodolare, mi dice
‘Sei bravissimo”..’Dio quanto sei bravo e che bel cazzo che hai, dai tesoro fammi morire!’
Continuo nel mio movimento lento, lei non ha più freni &egrave bagnata fradicia, sento il mio cazzo scivolare su una palude o, se vogliamo, su un mare in tormento di acqua”accellero un po’, anche lei dice di aumentare il ritmo e comincia a dimenarsi e contorcersi, si sta preparando all’orgasmo, anche io sto arrivando, lei se ne accorge e mi cinta le gambe attorno alle mie e mi dice:
‘Dai tutto dentro, dai ti voglio tutto dentro, voglio il tuo nettare tutto per me, non me ne frega niente dei rischi, voglio che mi godi dentro, non lo tirare fuori ti prego fammi sentire il calore del tuo corpo’
Io a sentire quelle parole non ce l’ho fatta più e sono partito con una sborrata a valanga, nel frattempo &egrave arrivata anche lei’..anche lei ha avuto un orgasmo che non finiva mai, continuava a dimenarsi sotto di me e sottoponeva il mio cazzo ancora ben piantato dentro di lei ad un esercizio rotatorio tremendo, fino a quando anche l’ultima goccia di sperma &egrave uscito e lei ha dato gli ultimi colpetti in avanti con il bacino per stare a significare che anche il suo nettare era fnito”Una cosa meravigliosa, abbiamo goduto in simultanea con un sincronismo come se fossero tanti anni che scopavamo assieme, invece era la prima volta e, purtroppo, anche l’ultima.
Dopo un po’ di rilassamento gli ho chiesto, un po’ preoccupato:
‘E se sei rimasta incinta?’
‘Non ti preoccupare’ risponde ‘perché tra stasera e domani sera faccio all’amore con mio marito, perciò se &egrave successo qualcosa sarò coperta, comunque non mi dispiacerebbe essere rimasta incinta di te, sarebbe veramente un bel regalo!’
Rifacciamo la doccia, questa volta davvero e verso le 14 vado via non prima di averla baciata con tanta passione”
La mattina successiva la signora suocera m i fa:
‘E’ andata bene vero?…….. te l’avevo detto che te la dava!…… tu non mi credevi) e si &egrave messa a ridere.
Gli dico ‘Tu che ne sai’
‘Io so sempre tutto, di ragazzini come te e come mia nuora sai quanti ne voglio!”.Comunque ti ho tenuto sotto controllo ed ho visto che la tua macchina &egrave rimasta la sotto fino al pomeriggio, perciò poi sono andata a vedere quanti pacchi’.eheheheheh’.avevate fatto ed ho visto che non ne avevate fatto nemmeno uno, quindi che siete stati a fare?….a parlare di calcio?”’.. ‘Dai quante ne avete fatte?’
‘Non te lo dico’ rispondo.
‘Certamente meno di quanto ne facesti con me la prima volta’ mi dice ‘non ha il fisico che ho io e sicuramente dopo la terza, massimo la quarta non regge’ e giù un’altra risata.
Puttana, penso.

Dopo tre/quattro giorni sono partiti, si sono trasferiti in una città lontana da noi circa 500 km, la suocera mi ha tenuto informato (su mia richiesta) sulle gravidanze che aveva avuto (tre) ma la prima che era quella che mi interessava di più l’ha avuta dopo più di un anno che era andata via.

Non l’ho più rivista se non alcuni anni fa al funerale del cognato (era morto il mio ex principale). Ci siamo salutati molto affettuosamente senza tradire nessuna emozione. Erano passati circa 35 anni e, sinceramente, si vedevano ampiamente.

Alla prossima”.crash.ad@libero.it

Ah!…dimenticavo che la signora suocera alcuni giorni dopo &egrave passata per l’incasso, cio&egrave prendendomi di sorpresa da solo mi ha detto senza mezzi termini che pensando a quello che, sicuramente, avevo fatto con la nuora e ripensando al mio cazzo duro gli era tornata la voglia di scopare con me, io sono rimasto un po’ titubante, sapete dopo la nuora, ripassare alla suocera non &egrave molto facile da accettare ma un po’ perché se non era lei io non avrei avuto modo di scoparmi la nuora, un po’ perché ripensando a quanto mi aveva fatto divertire (e imparato) prima di andare a militare, anche, perch&egrave a me il cazzo a quella età mi tirava sempre e pensare di scopare mi si irrigidiva subito, non dissi di no”.. Devo dire che, nell’aspetto fisico non aveva possibilità di competizione ma a saperci fare, ci sapeva fare, cazzo se ci sapeva fare’.ci siamo fatti una scopata quasi un capolavoro!!!!!…… Il mio debito era saldato!

Di nuovo’.alla prossima
UNA PICCOLA PARENTESI
Qualche giochino con la cugina

Da qualche anno ogni tanto andavo d’estate al mare con una mia cugina (di qualche anno più di me), fra di noi c’era un vero rapporto di amicizia e di amore fraterno, senza nessuna inibizione e anche senza molti pudori, tanto che a lei non dispiaceva se portavo con me, quando capitava, qualche ragazza o magari era lei che si portava qualche sua collega (lei non si &egrave mai sposata), anzi con due di esse sono andato anche a letto (in un altro momento lo scriverò) e lei era soddisfatta di avermi procurato qualche divertimento, perché lei lo sapeva sempre quando ci arrivavo ad una sua amica, io non mancavo di metterla al corrente degli eventi proprio perché sapevo che gli faceva piacere.

Quel giorno eravamo soli, io in quel momento ero, diciamo, a piedi. Avevo avuto un paio di rapporti con una sua collega (appunto una delle due), ma questa, facendo i turni, non poteva venire sempre al mare, altre non c’erano, lei (mia cugina) aveva un uomo ma questo non si faceva mai vedere in pubblica piazza e quindi quel giorno, come dicevo, eravamo soli” Dopo un paio di orette al sole decidiamo di fare un bagno, usciamo dall’acqua, ci distendiamo un po’ al sole decidiamo, quindi, di fare una doccia.

A quei tempi, parlo di quasi 40 anni fa, dove andavamo al mare noi era una spiaggia libera con vicino un piccolo camping e all’interno dello stesso c’era un locale doccia, cio&egrave una casetta in mattoni che fungeva anche da bagno, quindi chiusa, noi la utilizzavamo e poi consumavamo qualcosa al bar.

Ci siamo recati, appunto, recati a fare la doccia e, come al solito, siamo entrati tutti e due insieme era di abitudine perché come dicevo prima tra noi due non c’erano problemi. Ci infiliamo sotto l’acqua e lei (cosa che non aveva mai fatto) ha infilato una mano dentro al bichini massaggiandosi il pube, solo che con la manovra che ha fatto gli si &egrave visto nettamente tutta la parte superiore del pelo, io ho ammirato, senza nemmeno preoccuparmi che lei non lo notasse, quel bel boschetto ma lei, nonostante si sia resa conto che la stavo guardando ha continuato facendo in modo che il bordo del costume scendesse ancora di più mettendo sotto i miei occhi la visione completa del suo pube, a quel punto ho fatto la stessa manovra io, cio&egrave ho infilato una mano sotto al costume e ho incominciato a lavarmi il pisello, ma (diciamo) lavandolo l’ho scapocchiato ben bene, nel frattempo lei ha continuato il suo esercizio ed ha cominciato a lavarsi sotto, cio&egrave la figa aveva, oramai il bichini tutto abbassato, a quella visione il mio cazzo &egrave diventato duro ma lo tenevo ben dentro al costume, anche se me lo menavo un po”’.Lei non ci pensa due volte e mi dice:
‘Dai tirati giù il costume, fammi vedere questo benedetto cazzo che &egrave un sacco di tempo che lo vorrei vedere ma tu non mi capisci e me lo nascondi sempre’
così dicendo smette con la sua mano a lisciarsi la figa, aggrappa il costume ai lati con tutte e due le mani e lo tira giù, sfodero il tronchetto davanti a lei imbracato nella mia mano che continuava ad andare avanti e indietro, lei mi prende la mia mano libera e la porta in mezzo alle sue gambe dicendomi:
Dai accarezzami tu, anzi vediamo cosa sai fare, la mia amica mi ha detto che ci sai fare abbastanza, vediamo se mi ha detto la verità, lascia stare il tuo cazzo a quello ci penso io, se vuoi”
‘Certo che voglio’ gli dico, mollo il cazzo e lo metto a sua disposizione, lei lo accarezza un po’ poi mi dice:
‘Prima mi fai vedere cosa sai fare sulla mia figa, poi accontento te’
Comincio a lavorare con la mia mano, l’accarezzo, gioco sul suo pube, lei allarga un po’ le gambe dandomi la possibilità di arrivare agevolmente sulla figa, gli infilo due dita dentro e comincio a fargli un ditalino, infilo tutto dentro le mie dita, lei comincia a contorcersi e mi dice di accelerare il ritmo, nel frattempo mi prende il cazzo con una mano e mi masturba meravigliosamente, la sua figa &egrave un lago di piacere, ho infilato un altro dito dentro, la sto martoriando ben bene, nel frattempo con l’altra mano gli accarezzo i glutei”cominciamo ad arrivare sulla dirittura d’arrivo, lei aumenta il ritmo, io anche, partiamo per una sborrata simultanea micidiale, mi ha allagato la mano e io gli ho invaso il ventre con gli schizzi.
Ci siamo dati un bacio sulle guance come per ringraziarci a vicenda di quello che avevamo fatto l’una per l’altro”..Ci siamo fatti veramente la doccia e nel rivestirci ci siamo resi conto che non avevamo tolto il reggiseno tanto era la voglia e la concentrazione ai nostri sessi che non abbiamo pensato ad altro.

Non ha mai voluto farmi scopare, abbiamo continuato (non molto a dire il vero, succedeva solo quando eravamo a secco o in bianco) a giocare così, lo abbiamo fatto per tantissimi anni, l’ultima sega che mi ha fatto &egrave stata all’incirca 10 anni fa.

Bella la mia cuginetta, anche per le sue amiche che mi ha messo a disposizione e che lei, come ho detto prima, volevo che la mettessi al corrente, così facendo la masturbavo anche qualche volta e lei lo faceva a me godendoci in tutti i sensi quello che gli raccontavo’..ma scopare no’.mai”.che peccato! Ma va bene così

Alla prossima”..crash.ad@libero.it
Mia cugina che dimostra di volermi sempre più bene dopo che l’ho fatta godere mi fa conoscere una ragazza, tra l’altro fidanzata con un signore più anziano di lei residente in una regione del nord, che si faceva vedere ogni tanto, in quando era molto preso dal lavoro’..disse che si sarebbero sposati dopo pochi mesi (e così &egrave stato, dopo circa tre mesi).
Abbiamo subito legato e il giorno stesso siamo usciti insieme.

Io non ci ho pensato molto e l’ho portata alla solita stradina vicino al fiume dove mi appartavo quando avevo bisogno, diciamo, di privacy, lei non ha fatto nessuna resistenza e, siccome era estate, prima abbiamo un po’ scherzato sulla riva del fiumiciattolo guardando l’acqua che scorreva e facendo a gara a chi tirava più lontano delle pietre, seduti per terra sulla ghiaia, mi sono avvicinato con la mia bocca al suo viso e l’ho sfiorata con la punta della lingua su una guancia, lei si &egrave subito girata verso di me e mi ha offerto la sua bocca, l’ho baciata con tanta passione, gli ho infilato la lingua in bocca, poi gli ho chiesto la sua e l’ho succhiata fino a fargli male, si era già sciolta tutta, ho infilato una mano dentro alla camicetta e ho cominciato a palpare le tette, gli strizzavo i capezzoli, ho aperto la camicetta ed ho tirato verso il basso il reggiseno facendo esplodere due poppe bellissime, bianche come la neve con i capezzoli neri, mi ci sono buttato con la testa in mezzo, lei mi accarezzava i capelli, infilo una mano sotto la gonna e arrivo subito al posto fatidico, ha le mutandine bagnate, mi dice:
‘voglio fare all’amore”..’ti prego scopami’
La porto in macchina, la faccio sedere sul sedile posteriore, mi metto in ginocchio davanti a lei, gli tolgo la camicetta, il reggiseno e gli tiro giù la gonna”infine gli sfilo le mutandine, lei allarga le gambe, in un attimo mi spoglio nudo, sempre in ginocchio sono far le sue cosce con il cazzo puntato verso la figa, però prima di penetrarla voglio giocare ancora un po’ e la bacio tutta, sul ventre, gli succhio l’ombellico, lei comincia a gemere, mi sposto verso l’alto e gli lecco i capezzoli, poi il collo, intanto il mio cazzo &egrave arrivato all’altezza della sua vogliosa figa, la bacio dietro le orecchie. lei poggia le sua mani prima sulla mia schiena poi piano piano scende sui miei glutei e comprimendoli, in pratica, mi chiede di entrare dentro al suo corpo con il mio grimaldello, comincio ad entrare, infilo solo la capocchia e mi fermo, lei mi dice
‘dai spingi’
Non mi faccio pregare e infilo il mio cazzo dentro la sua bagnatissima figa, spinge in avanti il sedere e mi si da ancora di più, il mio cazzo si pianta dentro come un palo in un buca’la sento, la sento, la sento proprio, sa farsi sentire, &egrave bravissima, sa scopare come quasi nessuna fino a quel momento’ci sa fare, sa dosare le spinte con il sedere e sa trattenermi dentro quando vuole’..andiamo avanti un po’ e lei mi sussurra nell’orecchio
‘Vai tranquillo, prendo la pillola’
Continuo la mia cavalcata, lei oramai gode in continuazione, io sto per arrivare, mi fermo un attimo e prendo un po’ di respiro, lei mi dice:
‘dai vieni amore mio vieni dammi il tuo premio, tutto per me’
Inspiro una boccata di ossigeno puro e spingo dentro il mio cazzo quasi a voler sfondare quella tana, esplodo in una sborrata colossale, tre quattro schizzi potentissimi, sembrava che mi volesse esplodere il cazzo, poi tante piccole pulsioni e ancora qualche goccia di sperma tutto per lei. Mi mette le braccia attorno al collo e mi bacia in bocca da togliermi il respiro, peraltro già ansimante per la appena esplosione di goduria avuta, mentre mi bacia ha una contrazione ed ha un orgasmo finale fantastico’..
‘ti voglio sempre per me, tu sarai, da oggi, il solo ed unico uomo a cui permetterò di scoparmi’
‘Ma se ti devi sposare?’
‘Si però fino a quando non mi sposo voglio scopare solo con te’
‘E il tuo fidanzato, che gli dici?’
‘Ah!…quello quando viene gli dico che sono indisposta e che quindi non posso scopare, al massimo gli faccio una sega e lo accontento’lui, poi &egrave uno che si accontenta di poco’
Ci siamo rivisti molto spesso, eravamo attratti una all’altra da una forza fisica che ci faceva star male quando non ci vedevamo, ci cercavamo ed abbiamo fatto all’amore bei posti più impensati’..come a casa sua con il nonno (sordo) che dormiva in un’altra stanza’.e così via.
Nel frattempo io che mi tirava sempre ho avuto l’incontro con mia zia.
E’, poi, arrivato il giorno fatidico del suo matrimonio, ah!…io ero stato presentato al fidanzato come suo cugino e lui ha accettato con entusiasmo, quando lei glie lo ha proposto, che io facessi il testimone delle nozze’..
A dire il vero &egrave stato quasi un tormento stare li sull’altare e assistere al suo ‘si’ ‘..poi dopo le foto di rito siamo andati al ristorante, lei mi aveva riservato il posto alla sua sinistra e per tutto il periodo del pranzo ha tenuto attaccata la sua coscia sinistra alla mia gamba, a fine pranzo mi ha chiesto di accompagnarla al bagno, ci sono andato pensando già come sarebbe andata a finire (quel giorno ho veramente rischiato la ghigliottina)’.arrivati in bagno lei mi tira dentro, si solleva l’abito da sposa e mi dice che vuole essere scopata da me, come prima notte di nozze la doveva dare a me per primo e quindi lo voleva fare con me, mi abbasso i pantaloni e le mutandine, scanso di lato un lembo delle mutandine e la prendo in piedi’.non l’avevamo mai fatto in piedi, veloci, veloci, proprio la classica sveltina però una bellissima scopata anche e soprattutto pensando al contesto di come &egrave avvenuta. L’ho aiutata a pulirsi le gambe mentre lei teneva sollevato il vestito da sposa io le ho asciugato lo sperma che gli colava dalla figa’..

L’ho baciata per l’ultima volta, due ore dopo &egrave partita con quella specie di marito, io mi sono commosso e mi &egrave dispiaciuto assai, tanto che tornando a casa mia cugina anche essa presente al matrimonio mi ha visto afflitto e mi ha consolato con una bella sega’poi quando gli ho detto che avevamo scopato in bagno, mi ha mollato una sberla!!!!

Continua”.alla prossima

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