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Racconti Erotici Etero

Ripetizioni di Chimica

By 23 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

E alla fine rimasi li, da sola nella stanza che sapeva di noi, con i compiti non ancora fatti, con mia madre che sarebbe rientrata da un momento all’altro, soddisfatta e sfinita. Mi rivestii in fretta, sistemai il letto, spalancai la finestra, accesi la radio e finalmente comincia a dedicarmi alla matematica. Ma la mente era ancora a lui, alle ore passate, al desiderio di ripetere tutto al più presto. Non era quello il momento di eccitarsi di nuovo, non volevo certo che mia madre mi sorprendesse a masturbarmi, ma non ci potevo fare nulla, le emozioni appena vissute continuavano a tornarmi in testa…

 

La mattina a scuola era stata una giornata normale, durante l’intervallo avevo visto Luca, il mio ragazzo ormai da quasi un anno, mi aveva chiesto di studiare insieme nel pomeriggio ma non potevo, dovevo dare ripetizione di chimica a Valentino, un ragazzo che frequenta la prima. Sua madre è convinta che abbia bisogno di aiuto, che si impegna ma non ci arriva, io penso che semplicemente non gli importi nulla della scuola, ma per non far incazzare i genitori, si sottopone alle miei ripetizioni. Puntuale alle tre Vale suona alla mia porta, è mia madre che gli apre mentre esce per tornare al lavoro.

Valentino : “ciao Simo, che palle oggi non ho proprio voglia di studiare”

Simona : “pensi che io mi diverta a passare il pomeriggio con te? Se non fosse per i soldi che mi da tua madre ora sarei con Luca a studiare”

Andiamo in camera mia, Vale posa lo zainetto sul mio letto, prende i libri e ci mettiamo alla scrivania. Mi porge l’ultima verifica che ha fatto in cui ha preso un bel cinque e mezzo, comunque un miglioramento, e gli spiego gli errori. Mentre parlo, senza rendermene conto il mio sguardo cade sui suoi splendidi capelli biondi, sono liscissimi, mi viene voglia di accarezzarli e lo faccio. Mi guarda sorpreso. Vale ha tre anni meno di me, sembra un ragazzino, è un ragazzino. Ha una pelle bellissima, gli occhi azzurri e i capelli a caschetto.

S : “ma ce l’hai la ragazza?”

V : “no, perchè?”

S : “curiosa, non te l’ho mai chiesto…”

Diventa rosso ma inaspettatamente avvicina le sue labbra alle mie e mi bacia. Sento il sapore della sua lingua sulla mia bocca, la trovo molto eccitante, tutta la situazione mi provoca eccitazione.

S : “non sei mai stato con una ragazza?”

V : “no mai…”

Mi sento un brivido nella schiena, sento freddo ma al tempo stesso comincio a sudare. Non dovrei fare quello che sto pensando ma la voglia vince sulla ragione. Stavolta sono io a mettere la lingua nella sua di bocca, e mentre lo faccio gli accarezzo il pene attraverso i pantaloni, lo sento diventare sempre più grosso e sento il suo respiro sempre più affannoso. Deglutisce forse per l’imbarazzo e mi accarezza dolcemente il seno, in modo curioso ma molto eccitante. Lo prendo per mano e ci sdraiamo sul letto. Mentre lui si toglie la maglietta io gli sfilo pantaloni e slip. Comincio ad accarezzargli il membro, lui freme di piacere.

S : “non ti ha mai toccato nessuna ragazza?”

V: “no mai”

S : “ti tocchi da solo? Ti fai tante seghe?”

V : “si mi tocco due o tre volte al giorno…”

Risponde ancora imbarazzato ma si lascia fare. Avvicino la bocca e mi prendo il suo pisello in bocca, lo lecco piano piano e contemporaneamente lo massaggio con la mano. Resiste pochissimo e lo faccio venire sul mio petto, scostando la maglietta. E’ tutto rosso in viso e l’espressione è soddisfatta. Mi spoglio completamente anche io, tengo addosso solamente i calzini. Sono eccitatissima: ho appena fatto un pompino ad un ragazzino sdraiato sul mio letto e ho la sua sborra addosso. Mi metto in ginocchio di fianco a lui e comincio a masturbarmi, dopo essermi insalivata per bene le dita. Mi sditalino e lo guardo mentre il suo pene comincia a ingrossarsi nuovamente. La sua inesperienza mi eccita da impazzire, mi metto sopra di lui con il sedere rivolto al suo viso, riprendo a  masturbarmi e con l’altra mano mi accarezzo il buchino del culetto, facendo dentro e fuori col dito medio. Lui mi accarezza i fianchi ma sembra non sapere che fare. Sempre in quella posizione prendo il suo pene in mano e me lo infilo dentro, mentre lo scopo gli chiedo di continuare lui con le sue mani a farmi godere anche nel culo. E’ stupendo, sto usando un ragazzo come un oggetto per godere, posso fargli fare ciò che voglio. Ho due orgasmi nel giro di un minuto, non ho mai goduto tanto in vita mia. Non parla, gli chiedo di mettersi lui adesso in ginocchio, prendo la sua mano destra e gliela appoggio sul pene, in modo che possa toccarsi. Lo fa lentamente mentre ora sono io a stimolarlo nel culo. Sta sudando, ha gli occhi socchiusi mentre io non voglio perdermi la scena. Faccio dentro e fuori con due dita da suo bel culetto e intanto gli lecco il collo e le spalle, poi mi sdraio sotto di lui e aspetto che mi schizzi nuovamente sul petto. Stavolta dura un po di più e sentire il calore del suo sperma che cola su di me è fantastico, senza che lui si sposti mi faccio un ditalino mentre mi guarda e raggiungo l’orgasmo per la terza volta. Gli asciugo l’ultima goccia di sperma con una leccatina, gli sorrido e mi rivesto. Lui rimane nudo per un po ma poi capisce che per quel pomeriggio è finita. Per la lezione di chimica si dovrà rimandare.

 

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