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Racconti Erotici Etero

Roma Termini

By 19 Aprile 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ un po che non scrivo così ho deciso di confessare di una storia avuta qualche anno fa.
Ero alla stazione di Roma termini col mio ragazzo di allora quando tutto ebbe inizio, eravamo in una libreria in ma in due corridoi diversi quando mi sento osservata.
Quel giorno non ero vestita in modo particolarmente provocante avevo dei pantaloni rossi aderenti degli occhiali da sole e una camicetta a mezze maniche visto che mi pare fosse giugno.
Alch&egrave sento osservarmi da dietro quando mi giro e vedo due persone un ragazzo di colore sui 25 anni ed Hammed un uomo sui 35 che mi guardava con l’aria di uno che quasi volesse rapinarmi li nel mezzo della libreria.Era alto circa 1.85 m spalle larghe e nel complesso muscoloso mani e polsi enormi, pochi capelli in testa con una riga improbabile e vestiti decisamente ordinari.Doveva essere medio orientale, non era un negro ma chiaramente non era un bianco.
Mi si avvicina e mi dice qualcosa che non riesco ad intendere, mentre il suo amico di colore gli fa cenno che c’era il mio ragazzo in libreria forse ci aveva visti entrare prima. Non saprei come spiegarlo ma mi davano proprio la sensazione di essere 2 borseggiatori di turisti.
Lui lo zittisce e gli dice di lasciarlo fare. Nel frattempo mi manda messaggio il mio ragazzo che mi dice che doveva vedersi con una persona da cui doveva comprare dei vinili e aveva appuntamento nei pressi della stazione e mi chiede se avevo voglia di seguirlo ma io gli rispondo che ci saremmo rivisti quando avrebbe finito.
Hammed con aria decisa si avvicina e mi dice ‘ signorina posso offrirti caff&egrave?
io’no guarda non &egrave il caso!’
lui mi afferra l’avambraccio e mi dice ‘ dai signorina solo un caffe insieme’
Ho quasi paura a rifiutare e faccio segno di si con la testa.
Saliamo su un bar che si trova la primo piano della stazione.
Ci sediamo e lui comincia presentandosi e dicendo di essere algerino e che &egrave in Italia da circa 2 anni.Non parla molto bene l’italiano ma con gli occhi mi fa la radiografia. Sento che mi guarda perch&egrave &egrave attratto da me ma anche con una vena di disprezzo, &egrave una sensazione difficile da spiegare.
Io piu’ che altro lo lascio parlare e lui non perde occasione per sfiorarmi il braccio fino a far capitare la sua mano sul mio ginocchio visto che eravamo seduti accanto. Nel mentre il mio ragazzo mi manda un sms dove dice che ci sarebbe voluto piu’ del dovuto e che se non volevo aspettarlo ci saremmo visti a casa di un amico comune in serata.Gli rispondo che andava bene.
Arriva il cameriere che ci porta il conto di pochi euro ma Hammed mi dice che non aveva soldi avendo dimenticato il portafoglio nel negozio di un amico e mi dice di pagare.
Che soggetto penso tra me e me , adesso pago cosi’ andiamo via. A quel punto Hammed mi dice che vuole ridarmi i soldi io gli dico che fa nulla ma lui insiste e mi dice che il negozio del suo amico e’ proprio in una viuzzola alle spalle della stazione e mi dice di seguirlo, nonostante i miei molti rifiuti mi afferra di nuovo per il braccio e mi dice di seguirlo.
E’ una strana sensazione in fondo ho paura di lui ma finisco sempre per dirgli di si, ci incamminiamo cosi’ e dopo pochi minuti effettivamente siamo dal suo amico che di fatto era una sorta di caminoncino pieno di vestiti e cianfrusaglie varie. Lui mi dice di salire per prima fingendo una galanteria che non gli appartiene .
Era quasi tutto buio su e sento subito una sua mano sul culo. Mi giro per tirargli uno schiaffo ma me lo trovo con la bocca gia davanti alla mia faccia che cerca di baciarmi. E’ molto piu’ alto di me quindi deve chinarsi non poco per baciarmi e nel frattempo sento chiudere il portellone del camioncino da fuori. Li mi assale la paura comincio a pensare di essere stata sequestrata che mi uccideranno o cose cosi’ e comincio a essere molto piu’ docile. Hammed allora continua a palparmi il culo con piu’ decisione e con l’altra mano mi apre la camicetta e comincia a succhiarmi avidamente i capezzoli.
Fu una tortura, ma stavo cominciando ad eccitarmi, sempre in piedi mi gira e continua a strizzarmi i capezzoli e con l’altra mano a abbassarmi i pantaloni. Mi dice di fare la brava che non vuole farmi male. Ormai sono col culo di fuori e i pantaloni all’altezza delle ginocchia. Mi palpa il culo in una maniera decisa, vigorosa, mi da sentire desiderata ma anche impaurita come mai mi era capitato, lo sento sudato, il suo odore impregna tutto l’ambiente. Mi gira con la faccia verso di lui di scatto e vedo nella penombra che ha il pene di fuori.
E’ un cazzo che non scordero’ mai. Mai visto una cosa del genere bello nodoso importante imponente .Mi prende la mano e me la avvolge sul suo cazzo facendomi segno di masturbarlo.La sola visione di quel coso mi bagna in un modo indescrivibile, resto imbambolata, alch&egrave mi dice dai ‘troia italiana’ .Comincio ad accarezzarlo con lentezza per apprezzarne le dimensioni e la consistenza nel frattempo lui si siede su uno sgabbellino e mi tiene su una sua gamba mentre continua a carezzarmi il culo scoperto e frulla la sua lingua in bocca .Io continuo a segarlo con lentezza. Non ci crederete ma ero sul punto di venire solo con la lingua di hammed in bocca e le sue mani che mi tastavano il culo.
A un certo punto sento Hammed che mi alza sono di spalle a lui seduto in piedi con il culo all’altezza della sua faccia,mi fa piegare e comincia a prima a mordermi il culo e poi mi passa la sua lingua sulla mia fighetta.
MMMMMMMMM (non proferivo una sillaba ma mi faceva impazzire e rilassare allo stesso tempo?).
A un certo punto sempre di spalle a lui mi spinge verso il basso per farmi sedere su di lui.
Mi appoggio piano su quel tronco di cazzo e comincia a penetrarmi piano facendolo scivolare un po alla volta.Dopo solo 2 o tre affondi completi ho avuto un orgasmo fortissimo, credo di aver squirtato per la prima volta, colavo nel vero senso della parola.
Mi ha afferrato per i fianchi e ha cominciato a farsi cavalcare con la visione del mio culetto in primo piano.Dopo un po di dolore iniziale credo di essermi completamete dilatata e non tiuscivo a dire altro che ‘ che Bello o Dio che bello’, ero come una bambina che faceva un giro sulla sua giostrina preferita.Credo di essere venuta almeno un altro paio di volte dopo quel trattamento, a un certo punto mi ha fatto alzare mi ha ripresa in braccio infilato la lingua in bocca e di &egrave fatto segare finche’ non e’ esposo sulla mia mano. Mi ha solo detto brava troia italiana. Avevo le mani piene del suo sperma ha afferrato uno straccetto che era in terra e me l’ha porto per farmi ripulire la mano. Poi mi ha preso il cellulare e si &egrave fatto uno squillo sul suo numero per avere il mio numero memorizzato .Mi ha dato un ceffone su una chiappa e mi ha detto ti chiamo presto tesoro, ‘adesso scendi che devo lavorare, noi magrebini non abbiamo il papa che ci da soldi’.
Continua……graditi commenti……….gabriella3c@yahoo.it

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