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Racconti Erotici Etero

Rossella

By 28 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Rossella &egrave una ragazza di 28 anni, sveglia e furbetta. Lunghi capelli mori, occhi neri e due labbra carnose, sovrastano un fisico curato con una terza di seno, vita piatta e un dolce e morbido culetto a mandolino.
Nella vita di tutti i giorni &egrave una ragazza normale, che veste in modo quasi anonimo mescolandosi alla normalità quotidiana, ma quando &egrave a caccia, quando le labbra prudono e la voglia sale…cambia, muta in qualcosa di sensuale, voglioso ed erotico.
All’età di 16 anni conobbe un ragazzo, Piero, una persona estremamente religiosa e cattolica, non concepiva le effusioni, palpatine ed ovviamente il sesso. Voleva e doveva restare vergine fino al matrimonio. Ovviamente Ross (così veniva chiamata dagli amici), non pensava al matrimonio, ma sperava che col tempo certi dogmi medioevali sarebbero crollati. Speranza che andava scemando ogni anno passato insieme, ad ogni assalto c’era un no secco e perentorio. Scoprì la masturbazione a 18 anni, quando gli ormoni in subbuglio le inzuppavano le mutandine ogni giorno, scoprì di avere una fica molto elastica che le permetteva di godere, col tempo e l’allenamento, usando bottiglie di birra, grosse zucchine e qualsiasi cosa che le permettesse di riempire bene la sua fica.
Ovviamente la storia di Piero non andò a buon fine, dopo 3 anni il problema sesso aveva un certo peso.
Iniziò così a frequentare feste, discoteche e ragazzi, scoprendo di riscuotere un certo interesse da quest’ultima razza. Si trovò più e più volte appartata con qualche uomo in auto, per un breve periodo si limitò a pomiciate e palpate, lasciandosi poi andare a goduriosi pompini e leccate di fica.
Una sera, ad un aperitivo, incontrò un vecchio collega di lavoro, un ragazzo strano e particolare con cui parlava amabilmente ma che mai aveva visto sotto altri punti di vista.
La serata era iniziata con qualche birra e delle fragorose risate, quella sera era vestita con una gonna sopra al ginocchio, stivali e una maglia che esaltava la sua terza di seno. Il caldo era diventato insopportabile ed uscì dal locale con Fabio, così si chiamava il suo ex collega di lavoro.
-Ross, questa maglietta non &egrave niente male…- esordì Fabio accendendosi una sigaretta
-Guardi la maglietta o quello che c’&egrave dentro?- rispose a tono accendensosi anche lei una sigaretta.
-Bhe il contenuto non &egrave niente male…non ho mai negato di apprezzarlo…-
Lei si avvicinò di un passo, diminuendo lo spazio tra loro quel poco che bastava per fargli fugare ogni dubbio sull’assenza del reggiseno. Ovviamente gli occhi di Fabio caddero su quella scollatura, in modo palese e senza tentare di nasconderlo.
-Che fai guardi?- la voce si fece più bassa e sensuale
-Non potendo fare altro, mi limito a guardare. No?- rispose sperando che il discorso potesse portare a qualcosa di diverso..
-Fino a prova contraria non ho mai detto che si può solo guardare e non toccare…- Era un palese invito. Ma Fabio, che si divertiva molto in questo genere di giochi, voleva portare il gioco ancora più in la, sperando che da gioco diventasse qualcosa di più serio.
-Non mi permetterei mai di toccare! Poi non siamo soli, che cosa penserebbero gli altri se mi vedessero con le mani dentro alla tua maglietta?-
-Possiamo sempre andare a farci un giro- Ecco..sentiva le mutandine bagnarsi sensibilmente. Forse era il gioco di sguardi e di parole con Fabio, il suo modo di fare…ma ora lo voleva.
Fabio la prese per mano, svoltarono l’angolo del palazzo e continuarono a camminare verso una panchina abbastanza isolata e coperta da alcune piante.
-Fabio, hai per caso cattive intenzioni?- fingendo palesemente timore e paura
-No, nessuna cattiva intenzione, solo voglia di . . .- Lasciò la frase a metà e iniziò a frugare nelle tasche, tirando fuori il pacchetto di sigarette. -…Una canna- esordì tirando fuori dal pacchetto una canna già preparata.
-E da quando fumi questa roba?- chiese meravigliata e incuriosita
-Non sempre, solo quando ho voglia di dare una scossa alla serata- rispose sorridendo.
Si sedettero sulla panchina…la gonna si alzò un po lasciando scoperte una porzione maggiore di cosce. Ovviamente la cosa non passò inosservata a Fabio che possò lo sguardo prima sulle cosce quasi perfette, salendo verso il ventre piatto lasciato scoperto dalla maglietta che si era alzata dopo che la Ross si era stiracchiata lentamente mettendo in mostra il seno, che ora pareva esplodere.
Fabio accese la canna, dando due tiri profondi ed espirando il fumo verso la Ross…
-Ora che cosa vogliamo fare?- chiese lei con la voce leggermente tremante per l’eccitazione creata dalla situazione che si era creata
-Ora potresti toglierti la maglietta, così posso vedere senza toccare….- rispose lui lanciando il sasso
-&egrave un ordine o una richiesta?- disse lei rimettendosi seduta con le braccia incrociate.
Ci fu un attimo di silenzio…
-Togliti la maglietta- era un tono perentorio quello usato da Fabio
Lei si alzò in piedi, dandogli le spalle, alzò la maglietta sfilandola dal basso verso l’alto
-Voltati- nuovo ordine
Le si girò e vide che lui la guardava, sentiva la fica in fiamme, sentiva che lo voleva. Lui le porse la canna, che era ormai consumata per metà, diede due tiri e sentì aumentare il calore nel suo corpo, i capezzoli erano duri, le mutande irrimediabilmente bagnate e una voglia di lui come non mai…
-Ora decidi, puoi spogliarti del tutto, metterti in ginocchio e aspettare il mio cazzo nella tua bocca, oppure metterti a pecora sulla panchina dandomi il culo e aspettare che te lo sfondi. A te la scelta troietta-
Era una falsa scelta la sua, in ogni modo sarebbe stata usata da Fabio, stasera avrebbe preso un cazzo, stasera avrebbe fatto la puttana…e tutto questo la eccitava da morire.
Come un automa si tolse le mutande, si alzò la gonna e si mise in ginocchio sulla panchina. Diede ancora due tiri profondi alla canna e lo guardò dritto negli occhi.
-E ora?-
Fabio si tolse i pantaloni e le mutande, lasciando scoperto un cazzo duro e di rispettabili dimensioni, 21 cm di lunghezza e grosso…molto grosso. Si mise davanti alla sua bocca e gli porse il cazzo sulle labbra.
-Succhia puttana-
-non aspettavo altro ..-
Prese tutto il cazzo in bocca e iniziò un pompino furioso, leccando tutta la cappella, passando la lingua sull’asta e sulle palle per poi risalire e riprendere il cazzo in bocca spingendolo direttamente nella gola
-Mmmmm sii..brava ross brava puttana…- gemeva Fabio
-Ti piace? ti piace come ti sto succhiando il cazzo?-
-ohh siiii che mi piace…ora tutto in gola…- e dicendolo gli prese la testa spingendola sul cazzo. La Ross tossì, cercò di divincolarsi, quasi gli mancava il fiato, ma Fabio non mollò la presa…
-Dai troia tutto in gola…mmmm siiii così ….muovi la lingua puttanaaaaa- la incitava muovendo il cazzo come se le stesse scopando la bocca…
-Dai che dopo ti sfondo il culo…daiiii…mmmmm siiii..-
-Non ti facevo così porco…mmm mi piace ….- disse appena Fabio le tolse il cazzo dalla bocca
-Ora ti sfondo il culo…ne hai mai preso uno?- gli disse fabio sputandogli sul buco del culo un’abbondante dose di saliva…
-No….mai preso….ma la fica &egrave tua….prendila scopami e fammi godere stronzo….- disse le ultime parole con rabbia….la fica grondava…voleva un cazzo voleva essere scopata…ne aveva bisogno!
Fabio le mise le mutande in gola…e una mano davanti alla bocca….con l’altra mano le puntò il cazzo sul buco del culo…Rossella inizò a dimenarsi cercando di scappare da quella presa….ma con una spinta sola il cazzo di Fabio era per metà nel suo culo. Un urlo strozzato dalle mutande bagnate dai suoi umori e poi il silenzio…
-Ora hai il culo rotto…brutta cagna…-
Fabio iniziò a far entrare ed uscire il cazzo da quel culo…ad ogni affondo provenivano dei mugolii di dolore dalla bocca della Ross…mugolii che dopo pochi minuti diventarono di piacere….
-Che fai godi puttana?- gli disse togliendole le mutande dalla bocca
-Siiii mi piaceee…il cazzo in culo &egrave bellissimo!!-
-Lo sapevo che eri una puttana…adesso ti scopo per bene!-
-Dai fammi il culo stronzo …scopa il culo alla tua puttanaaaaaaa- il cazzo era tutto dentro di lei… fabio le dava dei sonori colpi di cazzo. Lo toglieva del tutto per poi infilarlo nuovamente fino alla radice di colpo.
Rossella sentiva le palle sbattere sulla sua fica…sentiva ogni vena del cazzo nel suo culo ..ogni nervo era stimolato da quella scopata furiosa.
-Mi stia facendo impazzire porcooooooooo….siii daiiiiiii scopamiiii …cazzo che bello cazzooo che bellooooooooooo…sto per godere godo con un cazzo in culooo…non smette daii più forte daiii di piùùùù- ormai era fuori di se….fortunatamente i palazzi erano pieni d’uffici deserti di notte e l amusica del locale copriva la lussuria che usciva dalle loro bocche
-Hai il culo sfondato troia….ora ti ci sborro dentro …ti faccio pisciare sborra dal culo per tutta la notte puttanaaaaa- due colpi più potenti e riversò nel culo della puttana litri e litri di sborra calda. Gli ultimi colpi portarono all’orgasmo anche lei…che ormai non capiva più niente…presa da quel cazzo nel culo che la stava trapanando.
-SIiiiiiiii sto godendooo…gooodo del tuo cazzo nel culo…godooooooo-
Rimasero immobili per alcuni minuti…stravolti dall’orgasmo.
Fabio uscì lentamente dal suo culo, ormai il cazzo si stava ammosciando. Il culo era oscenamente aperto e stava iniziando ad uscire un misto di sangue e sborra.
-Mi hai rotto il culo…- disse lei con un filo di vergogna
-Ti &egrave dispiaciuto?-
-Se non fosse che ho il culo in fiamme ti porterei a casa mia e ti farei passare la notte tra le mie chiappe…- stava iniziando a diventare sempre più rossa, ormai la vergogna per quello che aveva fatto e per quello che stava dicendo era troppa. Con uno scatto cercò di alzarsi e scappare via ma Fabio la fermò.
-Dove vai?-
-Fabio…mi vergogno…mi hai trattata come una puttana…e a me &egrave piaciuto …forse troppo-
-Lo volevamo entrambi credo…e non credo che sia giusto farla diventare una cosa di una sera e basta..-
-Io non voglio una storia Fabio…-
-E io non voglio rovinare la mia di storia..-
Ross si stupì di quest’affermazione..
-Sei fidanzato?-
-Certamente…da quasi 3 anni!-
La rabbia in lei stava montando. Era una delle tante che si faceva, era felice di non avergli dato la fica…perdere la verginità con uno stronzo simile…
-Ma lei sa tutto…- ribatt&egrave lui..-Se vuoi la chiamiamo adesso e gli raccontiamo cosa abbiamo fatto…&egrave un nostro gioco!- gli disse candidamente con un sorriso in faccia
Ora era nel caos più totale, Fabio stava chiamando qualcuno al telefono e lei non capiva più niente. Era mezza nuda, con della sborra che usciva dal culo e la fica che era sempre più bagnata…
-Ciao amore- Sentì dire Fabio
-Sono qui con Rossella, una mia ex collega. Gli ho appena rotto il culo sai?- che cazzo stava facendo Fabio? non poteva essere vero!
-Dai Fabio smettila, non prendermi per il culo- non ebbe tempo di dire altro che fabio gli porse il cellulare -Si chiama Lucia, parlaci!-
Un attimo di silenzio e dal cellulare sentì una voce..
-Pronto?- era una donna – Pronto?!?! – sentì ripetere con più insistenza..
Iniziò così una chiaccherata tra Lucia e Rossella, parlarono di quello che era successo, di com’era successo. Più doi una volta Ross chiese scusa, ma dall’altra parte gli veniva sempre detto di non preoccuparsi.
La conversazione terminò con un’appuntamento per i giorni sucessivi, dove avrebbero parlato meglio e si sarebbero conosciute.
-Non so dove mi porterà tutto questo, ne me ne importa per ora, ma credo che ci sarà da divertirsi!- era serena, rilassata!
Si diedero un bacio…il primo bacio da quando avevano iniziato quell’amplesso quasi 1 ora prima.
Fabio si accese una sigaretta dopo essersi ricomposto e attese seduto sulla panchina che lei si rivestisse, ma non poteva non notare quelle labbra gonfie di chi ha la fica ancora in fiamme.
La prese e la fece sede sulla panchina, le allargò le gambe e la guardò fissa negli occhi..
-Chiedimelo-
-Cosa?-
-Hai la fica che sbrodola…chiedimi di leccartela-
Il suo sguardo mutò..-Leccami la fica porco!-
-Subito puttanella-
Si buttò a capofitto su quelle fantastiche labbra assaporandone il gusto e l’odore, si dedicò al clitoride per un tempo che a lei parve una vita -Oddio siiii daiii leccami la fregna brutto porcoo fammi godere daiii siiiiiiiii- ma Fabio smise un attimo prima che il suo orgasmo potesse esplodere – MA CHE CAZZO FAII NOOO TI PREGOOO CONTINUAAA- la sua voce era roca e disperata… -TI PREGOOO- ormai non voleva altro che un orgasmo…
-Ti farò venire dopo che ci saremo bevuti una birra…- disse distratto Fabio
-Ma sei impazzito? vuoi che vada dentro ridotta così?-
-Si! se ti crea dei problemi puoi trovarti un’altro da scopare…anzi perch&egrave non lo troviamo insieme?- e un sorriso apparve sul suo volto.
Le tremavano le gambe e la sua fica non smetteva di sgocciolare, entrarono nel locale e si sedettero al balcone. Subito furono accerchiati dagli amici che gli chiedevano dove fossero stati…ovviamente fabio disse “Siamo andati a farci una signora scopata nel parchetto qua dietro” ottenendo il risultato sperato, ovvero una miriade di fischi e di gente che gli diceva di dire la verità. In queste occasioni dire la verità &egrave la cosa più semplice!
La Ross era stranita, non ci capiva niente, sentiva solo odore di sesso non vedeva uomini o donne ma solo fiche e cazzi.
Dopo una mezz’oretta andarono nuovamente fuori a fumare una paglia.
-Andiamo da me che ti smonto…- disse perentoria la Ross
-Hai voglia di scopare?-
-Ti scoperei anche qui seduta stante-
-Sicura?-
-Si-
-Allora togliti le mutande e dammele-
Per tutta risposta aprì la borsetta, tirò fuori un paio di mutande e gliele diede.
-Non le ho rimesse…sono pronta dove mi metto?-
La prese per un braccio e la condusse dietro l’angolo del palazzo a una decina di metri dal locale. La mise schiena al muro e le alzò la gonna. Tirò fuori il cazzo già duro e lo appoggiò sopra al clitoride.
-Sai vero che se ci scoprono tu sarai la troia di tutti?-
-Ora non m’interessa niente…scopami qui subito devo godere o impazzisco!-
Infilo il cazzo violentemente e gli diede una decina di colpi prima disentire le sue unghie graffiargli la schiena.
-Oddio che bello oddio che bellloooooooo mi hai sverginata brutto porco sei il primo cazzo che entra nella fica….dio che belloooooooo- non smetteva più di gridare e fabio non smetteva più di scoparla, tanto che anche lui arrivò all’orgasmo
-Inginocchiati che ti sborro in gola cagna- gli ordinò
-Si dai schifoso sborrami in bocca daiii- e iniziò un frenetico pompino dando lunghe leccate a quell’enorme cappella.
-Dai vengooo si ti sborrooo in gola puttanaaaaa- un’infinità di fiotti di sperma le andarono dritto in gola mentre lei continuava a pompare e a succhiare con avidità fino a quando non smise di eruttare sborra calda.
-Sei una pompinara nata Ross…ci divertiremo insieme- disse ridendo e rimettendosi l’uccello nei pantaloni.
-Grazie brutto porco…ora torniamo dentro che ho voglia di bere un po-
La serata finì poche ore dopo, la Ross era visibilmente ubriaca, tanto da non riuscire a tornare a casa da sola. Si offrì Fabio di portarla a casa, puntando sul fatto che essendo uno dei pochi che non ha bevuto e con morosa, non correva rischi ne di giocarsi la patente ne di farsi la povera ragazza ubriaca.
Appena salita in macchina, aprì le gambe cercando di tastarare il buco del culo per capire se era in condizioni di prendere nuovo cazzo.
-Il culo mi fa ancora male…ma voglio ancora del cazzo- biascicò
-Puttanella…il mio cazzo &egrave spompato…arrangiati con questa bottiglietta- e gli lanciò una bottiglia di profumo che stava nel sedile posteriore.
-Se riesco a infilarmela tutta nel culo promettimi che domani mi fai fare tutto quello che vuoi-
Vedendo la bottiglia e le condizioni del culo, era praticamente impossibile, ma decise di dargli corda -ok se te lo infili tutto nel culo e te lo tieni dentro fino all’arrivo a casa tua, domani ti faccio fare cose che non immagini nemmeno-
Nel giro di 2 minuti la bottiglietta di profumo scomparì nel culo, facendo apparire diverse lacrime sul volto della Ross che frignando disse – Ce lo fatta…e una promessa &egrave una promessa-
Si salutarono e si diedero appuntamento per il giorno dopo. Come scese dalla macchina, Fabio notò come la puttanella camminasse male e pensò che il giorno dopo per lei, sarebbe stata una giornataccia.

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