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Racconti Erotici Etero

Sara e Lorenzo

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Dedicato al più bel ragazzo mai visto

E’ una tiepida giornata di fine inverno e nell’aria si respira la primavera a giorni fa il suo ingresso ufficiale.

Sono alla Stazione Termini: sto aspettando che arrivi Lorenzo.

Nell’attesa m’immergo nei miei pensieri.

E’ la prima volta che incontro Lorenzo. Ci siamo conosciuti poco tempo fa in chat, e, non so perché, ma tra noi si &egrave instaurata una strana complicità.

Ripenso il giorno in cui mi mandò la sua foto. Mi disse: ‘Sara, sono un cesso!’

Beh che dire ‘. Io aprii l’allegato e mi ritrovai davanti uno tra i più bei ragazzi mai visti, con tutte le carte in regola. Alto, anzi altissimo quasi 1,90, viso regolare, occhi scuri, castano di capelli, labbra carnose, pizzetto. Il mio ideale d’uomo e tra pochi minuti sarà qui davanti a me perché nel frattempo la signorina delle informazioni annuncia l’arrivo del suo treno.

Sono emozionata.

Il treno arriva e la gente inizia a scendere ma io non riesco a vederlo.

Dopo qualche minuto mi accorgo della sua presenza. ‘ oh mamma mia’ penso tra me e me: ‘ mai visto un ragazzo così bello ‘ molto meglio della foto.’

Ci salutiamo lievemente imbarazzati e usciamo dalla stazione.

Parlottiamo un pochino del più e del meno ma tra noi c’&egrave una strana complicità, si sente nell’aria odore di maschio e femmina.

Raggiungiamo la macchina, saliamo, sto per mettere in moto quando Lorenzo mi prende le mani, mi bacia il dorso e i palmi. Io trasalisco. Non mi aspettavo un gesto del genere. In ogni modo lo ringrazio ma non faccio in tempo a finire la frase che mi prende il viso tra le mani e le sue labbra iniziano a sfiorare le mie. I nostri respiri si fanno affannosi e la sua lingua s’insinua nella mia bocca.

Mi bacia con passione e io ricambio ancora ancora e ancora mentre le sue mani cercano il mio corpo, il mio seno, il centro del mio piacere.

La sua mano sale tra le mie gambe, si avvicina agli slip, ne sfiora i contorni facendomi mugolare di piacere. Un dito, poi due poi tutta la mano s’insinua dentro scrutando ogni millimetro delle mie labbra.

Ho una voglia pazzesca, ho voglia di lui, di Lorenzo, del suo fantastico cazzo che ho sempre immaginato e che ora posso vedere e subito. Apro la lampo dei pantaloni e tiro fuori un membro duro, svettante nell’aria.

Mi avvicino, l’annuso. Sento l’odore del maschio.

Inizio a leccarlo per tutta la lunghezza soffermandomi sulla punta.

Sento ora Lorenzo che mentre mi tocca sospira sempre più forte: i suoi ansimi mi arrivano al cervello e come una forsennata inizio a pompare quel magnifico cazzo che ora tengo tutto in bocca succhiandolo ancora e ancora, sentendo che aumenta la sua consistenza, sentendo che sta per pulsare.

MMMMMMMMMMMMMM lecco ancora e ancora, e Lorenzo non riesce più a toccarmi, lo sento ansimare sempre più forte.

Io sono eccitatissima. Lo voglio, voglio Lorenzo, voglio il suo bel cazzo che mi sfondi la fica.

Mi abbasso gli slip e salgo a cavalcioni sopra di lui mentre le mie mani conducono quella stupenda natura d’uomo dentro la mia natura di femmina.

Io sono un lago, sono bagnata, i miei umori mi colano tra le gambe e quel bel cazzo lucido della mia saliva non fa alcuna fatica ad entrare.

Le mie pareti avvolgono il membro che si fa strada dentro procurandomi un piacere indicibile.

Inizio a muovermi lentamente gustando tutta la lunghezza di quella splendida asta.

Le mani di Lorenzo hanno sbottonato la camicia e mi sta succhiando e tirando i capezzoli facendomi sbroccare.

La mia voglia cresce ancora ancora e il movimento si fa sempre più veloce, più forsennato.

Lorenzo mi guarda, mi sussurra all’orecchio: ‘ Sara, ora sei mia, ora io sono tuo. Sei una femmina che mi fa impazzire, che mi manda fuori di testa’ti voglio ora ‘. Sto per godere ‘ voglio godere con te ‘mmmmmmmmmmm siiiii dai continua così ‘. Non fermarti !!!’

Godiamo all’unisono, urliamo per il reciproco piacere che ci ha sconquassati i nostri corpi ‘

Mi stringo a Lorenzo. La mia testa sulla sua spalla. Continuo a muovermi su di lui ‘ a sentire quanto ancora il suo membro &egrave potente e desideroso di me, della sua Sara.

Lo desidero ancora, tanto, tantissimo.

Lui &egrave giovane ma &egrave esperto.

Mi bacia ancora la bocca, il collo, i seni. Sto impazzendo di nuovo.

Mi fa mettere carponi e inizia a leccarmi con superba maestria tra il buco ancora vergine del mio culetto e la fica.

Oh mamma &egrave fantastico ‘ Lui continua ancora e ancora.

Un suo dito entra, poi due, tre, non oppongo resistenza anche se vergine il buco del mio culo.

Mi giro verso di lui, lo guardo con occhi maliziosi e gli sussurro: “Sfondami, inculami, fammi godere come non ho mai goduto in vita mia.” Sono la tua porca, sono la tua troia!!!’

Lorenzo &egrave incredulo, ma non se lo fa ripetere due volte.

Allargo le natiche, lui punta il suo cazzo sul buco e piano piano entra.. entra ‘ entra ‘.

Oh madonna ‘ mi sento aprire tutta ‘ ma al dolore iniziale subentra un piacere mai provato, che sale direttamente al cervello mentre Lorenzo inizia a pompare ancora e ancora.

Sono stretta e questo lo fa andare in paradiso’.. e gode ancora ancora’ mi riempie tutta mentre io toccandomi il clitoride urlo il suo nome, urlo per l’inimmaginabile piacere ricevuto.

Esce fuori del mio corpo e si accascia su di me’ sento il suo ansimare, i nostri respiri si confondono e sento a malapena queste parole che escono dalla sua bocca: ‘Sara, nessuna donna mi ha mai eccitato come lo hai fatto tu. Sei stupenda!’

Lo ringrazio, gli bacio il viso, gli occhi, le labbra e gli dico: ‘ Sei stato il primo a farmi sentire una gran troia!’

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