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Racconti Erotici Etero

scopata in autogrill

By 23 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Scopata in autogrill

Voglio raccontare questa avventura che mi &egrave capitata la scorsa settimana, mentre con mio marito e la mia piccola di due anni andavo al mare per passare un week end di sole e rilassamento totale.
Sono Stefania, 32 anni, mora, capelli a spazzola, occhi marroni, viso vispo e curve giuste.
Porto una terza di un seno che ancora fa un figurone: un sedere bello pieno.
Da quando sono nata, posso dire che questa &egrave stata la mia avventura più eccitante.
Non sono una che tradisce suo marito facilmente, anche se devo dire che in quattro anni di matrimonio, una scappatella con un bel ragazzo me l’ ero già concessa.
Sono di quelle che pensa che nella vita bisognerebbe fare un poco di esperienze anche fuori dal normale.
Ricordo che siamo arrivati a quel ristoro sulla strada che porta a Rimini, verso le undici della mattina.
Ero vestita per il mare.
Avevo una gonnellina che copriva il costume nero e sopra una maglietta che evidenziava i miei seni senza coperture.
Il caldo aveva bagnato il mio corpo e i capezzoli erano belli in evidenza.
mio marito, scherzando, aveva detto che sembravo pronta per farmi scopare.
Quella battuta mi aveva eccitato talmente tanto, che prima di arrivare alla sosta, mi ero piegata sul suo cazzo e gli avevo fatto un pompino, facendolo sfogare nella mia bocca.
Ovviamente la bambina riposava tranquilla di dietro e io ero rimasta con una voglia pazzesca, che speravo ben presto di togliermi.
Non vedevo l’ora di arrivare in hotel per sfogarmi.
Quella fermata in autogrill era provvidenziale; volevo pulirmi la bocca e rinfrescarmi.
In quel cavolo di macchina che abbiamo, l’aria condizionata non c é e, già il caldo cominciava a farsi sentire.
Arriviamo all’autogrill e dico a mio marito di restare con la bambina, che vado a rinfrescarmi e a prendere qualcosa.
Lui appagato e soddisfatto del mio pompino, mi sorride felice e mi dice di fare con calma.
Entro nel ristoro e mi fermi a guardare le riviste, poi, cerco il bagno.
Mentre guardo i giornali, vedo uno vestito da motociclista, che sbircia una rivista porno e istintivamente i miei occhi vanno su lui e, subito dopo sulle foto porno.
Lui si gira e mi spoglia con lo sguardo.
I suoi occhi sono penetranti come il fuoco.
Capisco benissimo che cosa pensa, mentre mi vede lì con la mia gonnellina e i seni in vista.
Cerco di staccare il mio sguardo da lui, ma &egrave come se ci fosse una fune che mi costringe a guardarlo.
Passano quindici secondi, poi, con uno sforzo enorme mi stacco dai suoi occhi e vado in toilette.
C’ &egrave pochissima gente.
Fortunatamente i bagni sono puliti.
Così, mi infilo nell’ ultimo.
Faccio per chiudere la porta, quando sento una mano forzarla.
Vedo il mio motociclista che entra e la chiude dietro di se.
Sono sorpresa da quella mossa, ma quando le sue mani si appoggiano ai miei seni e lui comincia a violarmi la bocca con la sua lingua, io ho un orgasmo violentissimo che subito mi fa aprire le gambe, aspettando di essere scopata come l’ultima delle troie.
Lui mi appoggia alla parete, mi alza la maglietta liberando il mio seno e subito comincia a leccarlo, mentre le sue mani scendono sotto la mini e mi fanno scivolare il costume.
Vedo che si apre la cerniera e senza fare altro, mi fa mettere una mano dentro e me lo fa tirare fuori.
Un cazzo che non vi dico…
Grosso e duro…
Esageratamente grosso; perlomeno per quello che ho visto io nella mia vita.
Il pensiero che me lo metterà dentro mi porta quasi ad avere un altro orgasmo.
Apro le gambe e mi porto il cazzo vicino alla mia fica, poi, metto le mani sul suo culo e aspetto.
Lui prende le mie natiche e mi penetra con una violenza che mi lascia senza fiato.
Fortuna che sono fradicia per il primo godimento, perché quello ha veramente un sesso esagerato.
Pur essendo bella larga e pronta, sento il cazzo che si fa spazio a fatica.
I miei nervi sono completamente toccati da quel pezzo di carne che comincia a scoparmi senza ritegno.
Sento la mia schiena sbattere contro quella parete e il dolore iniziale lascia il posto al piacere.
Quando le sue palle si appoggiano al mio inguine, io emetto un gemito che lui prontamente spegne baciandomi.
Sento le sue natiche spingere verso di me quel cazzo e quando lo fa quasi uscire, per poi mettermelo di nuovo tutto dentro, io ho un orgasmo multiplo: di quelli da svenire.
Non riesco più a fermarmi…
Appena si muove dentro di me, io godo.
Tutte le mie nervature, sono sotto pressione e non ho neanche bisogno di stringere i muscoli vaginali per farmi sentire.
Pur stando rilassata mi sento completamente riempita .
Non ho più le forze.
I troppi orgasmi mi stanno sconvolgendo e il motociclista non &egrave ancora venuto.
Gli dico di prendere il suo piacere, che può anche starmi dentro, che sono protetta e gli dico di farlo in fretta, che ce mio marito mi aspetta in macchina e lui mi risponde ;
– Aspetterà!
E stringendomi i capezzoli sino a farmi male, mi da un colpo violento che mi fa perdere la voce e mi fa subito rientrare nell’orbita dell’orgasmo.
In pochi secondi, mi sento urlare il mio piacere nella sua bocca e lascio che lui faccia quello che vuole.
Il mio sudore &egrave tutto sulla sua tuta nera.
Il suo corpo &egrave completamente coperto e, quei stivali, mi fanno un effetto dirompente.
Lo prego ancora una volta di venire, ma lui imperterrito continua a scoparmi senza pietà.
Mi sento bruciare la fica come non mi era mai successo.
Quando lo tira fuori tutto,valuto che sarà circa venticinque centimetri.
Mi meraviglio di come posso tenerlo tutto dentro di me, senza essere uccisa; ma quando si spinge di nuovo
tutto dentro, appoggiando le sue palle sul mio corpo, ho solo il fiato per emettere un nuovo gemito, che presto viene seguito da un altro e poi da un ulteriore orgasmo.
– Non riesco a venire in questo buco di bagno…
lo tira fuori nervoso e mi dice;
– Prendilo in bocca e fammi venire!!
Io non ho più tempo.
Sono passati più di dieci minuti e non so cosa fare.
Mi piego veloce e cerco di prenderlo tra le labbra, ma non riesco a farlo entrare tanto &egrave grosso di circonferenza.
Capisco perché mi brucia così tanto la fica…
Gli prendo solo l’inizio della cappella e comincio a succhiarla: lui continua a incitarmi di prenderlo tutto in bocca,allora, io mi fermo e gli dico;
– Non ci riesco, ce lo hai troppo grosso…
Sento che sbuffa, poi, mi fa alzare e mi fa piegare con le mani appoggiate al lavabo e si mette dietro di me.
Veloce me lo rimette nella fica da dietro e comincia a pomparmi come un rullo compressore.
Il mio terrore che volesse mettermelo nel culo, viene subito lenito dal nuovo bruciore, che mi provoca quella entrata violenta.
A quel ritmo forsennato, comincio a pensare a mio marito così dolce nell’amore,
poi, sento che si appoggia alla mia schiena e mi prende le tette e, stringendole mi da un paio di colpi che se non mi fanno svenire poco ci manca.
Finalmente lo sento sborrare dentro di me.
Un getto caldo che riesce a riempirmi tutta e a farmi godere ancora una volta.
Assaporo quel calore che piano scivola sulle mie gambe e ringrazio Dio che sia finita.
Mi ritrovo sfinita, appoggiata sul bid&egrave e velocemente mi rinfresco tra le gambe, mentre il motociclista rimette dentro la sua proboscide e esce come se non fossi mai esistita.
Mi odio per essermi fatta scopare in quel bagno, ma nello stesso tempo, penso a quanto ho goduto sotto i colpi di quel cazzo spropositato.
Aspetto un attimo per riprendere fiato e ritornare normale.
Esco dalla toilette e vedo lo sguardo lascivo di una donna, che evidentemente ha capito cosa abbiamo fatto.
Veloce compro qualcosa e esco.
Salgo in macchina e mio marito ripartendo, mi dice;
– Che cazzo hai fatto in tutto questo tempo…ti sei fatta una scopata con qualcuno?
E ridendo mi accarezza i capelli.
Io con le cosce doloranti e la fica insensibile dallo sforzo subito, gli ricambio il sorriso e rispondo;
Sono dovuta andare in bagno e ho dovuto fare le cose con calma: non ho avuto tempo di darla a nessuno…però se mi fosse capitato, chissà…
E mentre lui sorride della mia battuta, io chiudo gli occhi e stringo forte le cosce riassaporando quello sconosciuto dentro di me…

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