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Racconti Erotici Etero

scorribande universitarie

By 10 Giugno 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Una dolce lettrice ha fatto molte ipotesi fantasiose e carine come sanno fare solo le donne sentimentali ..
‘ mi spiace per te dolcezza e ti ringrazio per la tua fantasia tutta femminile ‘..te lo spiego ‘

all’università ho fatto amicizia con un ragazzo , beppe , del mio corso e quell’amicizia è tutt’ora intatta . dico subito che lui era benestante , molto benestante ed io povero’ma non me l’ha mai fatto pesare anzi’anche perchè beppe aveva molti ‘ diversivi ‘ per cui lo costringevo a studiare con me , .io dovevo arrangiarmi a pagarmi gli studi con mille lavoretti’
non mi ricordo chi ha cominciato , ma per indicare una ragazza bella o una brutta o qualcosa che attirava l’attenzione di uno dei due , e per non farci sgamare , uno diceva ‘ gheps’ indicando con lo sguardo quanto aveva inquadrato e l’altro rispondeva ‘ hoops ‘ . non vi dico le risate’si sa da giovani ci si diverte con poco . c’era una segretaria dell’università che moriva dietro a beppe ‘ non ho mai capito se per i soldi o perché le piaceva – aveva sempre qualcosa da farle firmare o documenti da consegnarli..a volte patacche . se l’incontrava cercava in ogni modo di farle delle gran moine’. come non ricordarsela . aveva 40 anni , per noi era matura ma che fisico amici’ soprattutto il culo ‘.quando ci capitava vederla camminare davanti facevamo ‘ gheps – hoops ‘ ad ogni sculettata . erano i primi anni che la donne usavano i jeans ma i suoi erano così attillati da poter contarle i brufoli sul culo ed anche di tette non era messa male . continuavo ad incitare beppe a portasela a letto dicendogli ‘ portala in un motel e trombala ‘ una l’abbiamo invitata a mangiare una pizza e lei non aveva occhi che per beppe ..
‘ non hai qualche bel posto dove puoi scopartela ‘ e lui ‘ già per te è tutto facile , tanto se mi sgamano ci rimetto io , c’è mezzo di farsi sbattere fuori dall’università ‘ ed io per farlo incazzare ‘ guarda che a me non mi caga neanche , ho cercato di abbordarla ma mi manda affanc”
cominciava a fare caldo e la tipa aveva lasciato i jeans per indossare delle gonnelline o abiti leggeri al ginocchio e svolazzanti’. Un giorno la seguivamo ha sentito le nostre voci , si è fermata alzando la gonna fingendo di togliersi qualcosa . è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso .
i genitori di beppe dovevano assentarsi per una settimana ed un pomeriggio beppe , con una scusa banale, ha fatto una lunga chiacchierata con la tipa . dopo qualche giorni mi dice ‘ è caduta nella trappola domani pomeriggio è libera a la porto a casa mia ‘
abbiamo preparato il letto e concordato che avrebbe cercato di farla mettere a smorzacandela e quando era in piena goduria avrei cercato d’incularla . adesso lo scrivo ridendo’ma allora’.
immaginatevi tanti anni fa con il rischio di essere sgamati e magari espulsi dall’università lei faceva la porca , ma era in una casa privata . e non avrebbe avuto ‘ prove ‘ ma che strizza’
quel pomeriggio eravamo sulle spine . io li aspettavo a casa di beppe e finalmente li sento arrivare .
dalla porta li spio . vedo entrare beppe le offre un drink , le palpa la bacia sulla bocca .cominciano strusciarsi , le mani di beppe palpano il culo, si bacinao da affamati .. la tipa sembrava cotta al punto giusto . la prede per mano e la fa sedere sul letto .
la bacia , la palpa tutta , si spoglia e lei f’altrettanto . beppe . resta con i soli slip . la vedo avvicinarsi , si guarda intorno con fare circospetto , s’inginocchia e le fa una pippa (pompino ) da gran bocchinara . poi li ho zentiti chiacchierare e ridere. non vedevo molto ma ho sentito il letto gneccare ( in italiano cigolare ) ho pensatola sta montando . la troia gemeva sommessamente , poi la sento incitarlo a farla godere ‘ sììì beppe sto godendo , dai vengooo ahhh che bello che bel cazzone che mi dai daiiii sto godendo daiii spingiii , spingiii , mi sento la figa piena del tuo bel cazzone ‘ sono entrato a valanga ma la tipa era talmente presa che potevo anche frustarla . si dimenava sul cazzo di beppe come un’assatanata .avevo il cuore che saltava fuori dal petto , mi sono fatto coraggio le ho spalancato le chiappe e con forza glie l’ho schiaffato in culo . beppe le ha messo una mano sulla bocca e ce la siamo montata come due assatanati fino a sborrarle in figa ed in culo’ . quando si è calmata era furibonda ‘ ‘ voi due bastardi e sbarbatelli vi approfittate di una povera donna , vi faccio vedere io altro che violentarmi faccio un esposto al rettore ‘ beppe era annichilito mi sono fatto coraggio dicendole che quell’esposto poteva usarlo come carta igienica ‘ cosa pensa di scrivere che due studenti l’hanno portata a casa loro e l’hanno fatta godere come una troia e che diceva parole oscene da tanto godeva ? la sua parola vale quanto la nostra e se proprio vuole veniamo a casa sua . sappiamo dove abita ( era una balla ) facciamo il bis così si diverte e senza timori di essere scoperti ‘ dalla disperazione ho barato togliendo da una tasca un aggeggio ‘ questo è un piccolo registratore vuole sentire le sue bestemmie mentre la facevamo godere ? ‘ ho preso fiato ‘ se vuole domani lo faccio sentire a tutti quelli del nostro corso così avrà la fila di studenti che vorranno incularla e chiavarla brutta troia ‘ ho finto di aprirlo . si è vestita e se n’è andata imprecando e sbattendo la porta . passata la paura ci siamo guardati in faccia ridendo come pazzi abbiano girato alla larga da lei e dal suo ufficio .

ma compare anche il ‘ 69 ‘ dopo il ‘ GHEPS ‘ . in un racconto di poco tempo fa , ricordavo che con beppe partecipavamo , come dilettanti , a dei rally provinciali . il mitico 69 era il numero della sua macchina . il clima era goliardico , sportivo ed amichevole non certo professionale ed impegnativo come oggi . nel mondo dei motori le belle fighe non sono mai mancate . non erano certo le figone che si vedono adesso , ma qualcuna passabile c’era anche allora e per uno come me e beppe sempre alla ricerca di fighe’. io , con la scusa di mettere a punto il motore , facevo delle brevi escursioni e qualche fighetta l’ho rimediata per farle provare il brivido della velocità ..
impazzivano soprattutto per le sbandate controllate che se fatte con un po’ di mestiere sono sicure ma spettacolari . . a volte la notte c’era il premio , naturalmente in natura per ripagare l’emozione . mi ricordo di una quarantenne – poteva essere quasi mia madre – che dopo un pomeriggio di sbandate tornando in albergo a velocità moderata , mi ha preso una mano appoggiandosela sulla figa ‘ questa notte se mi vuoi vengo a ringraziarti del brivido che mi hai fatto provare .’
e quella notte me la sono chiavata come un disperato , era una vera nave scuola brava in ogni posizione , prediligeva i pompini precisando ‘ solo con l’ingoio ‘ ma per uno sbarbatello come me era tanto oro anzi’.. . per prima cosa mi ha fatto un pompino con un risucchio’da pompa idrovora e finchè non le ho sborrato in bocca non ha smesso di succhiare..
il tempo di riprendere l’erezione ‘ a quell’età bastava pensare che era già sull’attenti ‘ si è messa a pecorina , me la sono montata alternando penetrazioni lente ad altre veloci .si adeguava ai miei movimenti con il risultato di fare una chiavata interminabile con relativa sborrata in figa . alla fine era stremata ma appagata , mi baciava dicendomi ‘ beata gioventù , non sarete molto esperti ma avete dei bei cazzi duri che mi fanno godere come una troia ‘ e troia lo era davvero’

è un breve e quasi ‘ innocente ‘ racconto per il tempo odierno , ma almeno ho spiegato il perché di quel mitico ‘ gheps 69 ‘
e scrivendo ho rivissuto un periodo difficile e al tempo stesso spensierato della mia giovinezza .

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