Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Sentimento e passione

By 11 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa è la storia di me e Sonia, una ragazza stupenda. Alta, snella, corpo scultoreo, seni normali.
Ero a studiare in biblioteca per il mio esame, a un certo punto vengo distratto da una ragazza che mi passa davanti. Vedo due gambe bellissime davanti a me, alzo gli occhi e il viso ancora più splendido.
Non so come la fortuna funzioni, o se sia data da un ordine provvidenziale: le cade un libro vicino al mio tavolo. Io lo raccolgo e glielo porgo. Lei con un bellissimo sorriso mi ringrazia. Eravamo rimastia guardarci per un bel pò di secondi.
Mi si presenta un occasione irripetibile. Mentre cerca un libro e il tavolo dove è seduta è incostudito, lascio un foglietto con scritto “Hai un momento per venire dietro agli scaffali?”. Lei si alzò e mi fece cenno con la testa. Andammo dietro lo scaffale contro un muro. Lei era appoggiata di schiena al muro e io la baciavo passionalmente. Non potevamo soddisfare le nostre voglie lì dentro. Decidemmo di trovarci la sera a casa mia.
La sera, lei arrivò più splendida ancora del pomeriggio, con un golf di lana scollato e una minigonna molto corta, scarpe alla schiava. Lei mi diede un bacio profondo. E finimmo sul letto abbracciati con una voglia di scoparci da morire. Allora cominciai con la mano a esplorarle il sotto della maglietta, non aveva il reggiseno, lei per facilitarmi si tolse la maglia. Cominciai a toccare e a contemplare i suoi seni. A succhiarli e morderli con dolcezza. Lei ansimava leggermente. Eravamo attratti dai nostri bei corpi in una maniera pazzesca.
Quelle gambe erano irresistibili poi quelle scarpe le rendevano ancora più deliziose. Sul letto non era comodo, decidemmo di trasferirci in salotto. Lei si mise su un tavolo seduta, allargò le gambe e cominciai con la testa a entrare nella minigonna e leccare scostando il suo perizoma. Lei ansimava di piacere ogni volta che le penetravo con la lingua la vagina, ormai era bagnatissima, colava liquido in abbondanza. Scese un attimo dal tavolo, voleva levarsi le scarpe ma io le chiesi:
“Preferisco che tu le tenga”.
Lei allora se le lasciò e io le sfilai prima la minigonna. E poi voltandosi per darmi spettacolo si voltò togliendosi il perizoma facendo una s con tutto il corpo. Io mi sfilai i pantaloni e tutto ciò che avevo indosso, e le strofinai il mio membro sui suoi glutei per cominciare a esplorare le sue rotondeità perfette. Lei si girò e rimase stupita del mio corpo. Dieci anni di nuoto agonistico hanno avuto il loro effetto. Cominciò a palparmi tutto fino a prendermi il cazzo e cominciare a masturbarmelo con forza. E intanto le notre bocche si slinguavano.
Il mio cazzo scomparve nella sua bocca e cominciò a succhiarlo. Lo ingoiava, lo leccava. A un certo punto disse nell’orecchio:
“Scopami, sbattimi per terra, e fottimi fino a farmi male”
Subito esaudii il suo desiderio. Ci gettammo sul pavimento, che scricchiolava in una maniera assurda, era di legno, per forza. Lei si distese e punto il suo ventre verso l’alto e io la penetrai subito con un movimento deciso. Sembrava dovesse venire subito, ma si calmò. La sbattevo con forza, la tenevo per i fianchi e lei godeva, sospirava, gemeva, mentre il pavimento scricchiolava sempre di più sotto la sua schiena. Il suo ventre pulsava di piacere. A un certo punto mi disse una cosa che mi fece perdere il controllo. “Riempimi tutta”. E io le schiacciai con forza i seni e le venni dentro con getti abbondanti e caldi. Quando uscii vedi ancora uscirle e colare il mio seme sul pavimento.
Lei era affannata e con un sorriso malizioso mi disse: “Io vorrei anche volentieri tutte le sere da te, se ti comporti così bene”. Mi baciò profondamente: “Senti, io vivo da sola, se vuoi potremmo trascorrere giornate insieme un pò da te e un pò da me, così riprendiamo il discorso: pensa come ci divertiremmo.”
Io le dissi di sì. Entrambi eravamo già presi l’uno dell’altra. Era una storia sentimentale sì, ma così passionale come nessuna.

continua…

Leave a Reply