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Racconti Erotici Etero

sesso e amore talvolta vanno insieme!

By 12 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho voglia di descrivere le sensazioni provate durante l’ultimo incontro che ho avuto con il mio amante e grande amore della mia vita.
Sera ventosa, arriviamo in un piccolo paese antico lungomare. La camera è ben riscaldata, siamo in un ex convento tutto in pietra, soffitto di legno a travi, dalla finestra si vede un mare roccioso.
Il tempo di lavarmi le mani, e lo vedo che già si spoglia e mi aspetta a letto, non può aspettare neanche il dopocena, ma neanche io, mi svesto in fretta in bagno e mi cambio la biancheria.
Indosso un perizoma di pizzo nero, reggiseno a balconcino nero, trasparente sottoveste sopra, mi piace il trasparente sulla biancheria nera.
Mi avvicino, baci e abbracci durano a lungo, abbiamo tutti e due labbra morbide e abbondanti, starei ore a leccarlo, prendo la sua lingua in bocca e la succhio piano. Mi piace da morire come mi mette le mani dietro il collo e come avvolge la mia testa e tutto il mio corpo con il suo.
Mi metto sotto di lui, che è un uomo di una certa corporatura, mi sento avvolta da un grande caldo, le sue mani mi immobilizzano i capelli, l’abbraccio, i sorrisi ed i sussurri continuano e perdo il senso del tempo.
Sento il suo membro duro, i miei capezzoli hanno voglia di uscire dal reggiseno, le sue mani grandi mi schiacciano le tette, io ho una bella terza piena, ed intanto mi succhia. Lo fa sempre, si concentra su una tetta e le sensazioni sono molto forti finchè non prendo l’altra tetta in mano e me la faccio succhiare, poi semplicemente mi si mette sopra e io cerco di non farlo entrare, è un gioco che facciamo talvolta, ma la fica si apre lo stesso piano piano.
Mi solleva le gambe piegate e con il suo peso si abbandona su di me, ed entra prima piano poi più forte. Io sento il clitoride che si gonfia, mi muovo in modo da farlo entrare bene, gli chiedo di fermarsi ed accelerare, ho bisogno che si fermi ogni tanto perché poi l’eccitazione è più intensa.
Con la fica lo risucchio, la allargo e gliela stringo intorno.
Sento che se continua verrò, rimango ferma ad ascoltare il mio corpo, poi capisco che sta per venire lui, lo sento urlare e gli chiedo di continuare a montarmi, e lui continua finchè vengo anch’io.
Dopo cena, siamo ancora eccitati, inizio un lungo pompino, e ci gioco con le mani, lo guardo mentre lo lecco, lui mi raccoglie i capelli dietro la testa e me la fa muovere, tante volte sta per venire, mi piace schiacciarlo contro il palato e massaggiarlo intanto con la lingua. A me piace usare un po’ la bocca un po’ la fica, ed alternarle, però quando scosto il tanga e mi ci siedo sopra sento che potrei venire di nuovo e mi concentro sul mio piacere, gli metto un altro cuscino dietro la testa in modo che mi succhi bene le tette e mi lascio guidare verso il secondo orgasmo della serata, dimenticando il pompino che stavo facendo.
Poi continuo col pompino, ma è stanco e ci addormentiamo come due gatti in un cesto.
Al mattino presto lo sento già duro tra le mie chiappe, è un po’ che non me lo mette nel culo e ho voglia di accontentarlo. Ci metto un po’ di crema e di lubrificante (meglio abbondare), poi piano piano lo prendo nel culo sdraiata su un fianco e lui dietro, subito mi fa un po’ male, ma so che poi mi piace, lui mi tocca la fica col pollice, il poco dolore passa e mi sento invasa dal suo cazzo, viene quasi subito. La prossima volta voglio venire con il cazzo nel culo mentre mi accarezza la fica, questo è sicuro! Ci riaddormentiamo e poi suona una sveglia irrispettosa ed irritante, mi sveglio e mi vesto ma in realtà continuo a dormire con gli occhi aperti.

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