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Racconti Erotici Etero

Sfondata al cinema

By 30 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Dal giorno in cui presi per la prima volta un cazzo in bocca, diventai sempre più troia.
Non facevo altro che ripensare a come ero stata usata come oggetto del piacere da quei tre ragazzi, cosa che mi portava inevitabilmente a bagnarmi e a toccarmi la fighetta tutto il tempo.
Intanto, a scuola ero diventata proprio la troia di classe, e non solo.
I ragazzi impazzivano per me, infatti, ero sempre a gambe aperte, pronta a ricevere le dita di chi volesse farmi un ditalino, e non rifiutavo un pompino, anche con ingoio, a chiunque me lo chiedesse.
Ormai ero diventata famosa nella scuola per le mie doti in campo sessuale, e ricevevo inviti per uscire anche da ragazzi più grandi, speranzosi di rimediarci qualcosa.
Un giorno, un tipo molto carino di due anni più grande di me, che avevo addocchiato già da tempo, mi chiese se mi andava di andare al cinema insieme a lui ed un suo amico, ed io, ovviamente accettai.
Ci ritrovammo alle quattro di un sabato pomeriggio al cinema, dove optammo per un film horror qualunque.
Appena si spensero le luci in sala ed il film cominciò, il ragazzo che mi aveva chiesto d’uscire cominciò darmi dei baci sul collo, mentre il suo amico risaliva delicatamente con una mano la mia coscia sinistra.
In pochi minuti mi ritrovai a limonare con il ragazzo che stava alla mia sinistra, e con due dita nella fica dal ragazzo alla mia destra.
Era estate, e per il caldo io indossavo solamente una minigonna bianca e un top rosa, che mi vennero subito tolti dai due ragazzi.
Prima, quello alla mia destra, che chiamerò Marco, mi sfilò il top e cominciò a palparmi violentemente il seno, poi, l’altro, Luca, mi sfilò la mini e riprese a farmi un ditalino al posto del suo amico.
Io, intanto, massaggiavo loro il cazzo da sopra i pantaloni, fin quando non tirarono fuori i loro arnesi.
Loro rimasero seduti, obbligandomi a inginocchiarmi per terra per succhiare i loro cazzi.
Li feci venire uno alla volta, ingoiando ogni goccia del loro liquido caldo, mentre loro mi insultavano dandomi della troia e della puttana, cosa che mi faceva eccitare ancor di più.
Ero sempre più eccitata e dalla mia fica colavano umori…e per fortuna, dato che, mentre succhiavo il cazzo a Marco, Luca mi si mise dietro senza che me ne accorgessi e, puntandomi con il cazzo il buchino ancora stretto della figa, mi penetrò all’istante.
Ero talmente eccitata che non sentì quasi nessun dolore, ma Luca si accorse del sangue e disse: “Guarda, guarda la troietta! Era ancora vergine! Bè, adesso non lo sei più!”.
Si misero a ridere entrambi, mentre Luca mi stantuffava violentemente la fighetta e Marco mi teneva per la nuca per far in modo che ingoiassi tutto mentre mi sborrava in bocca.

Cambiammo posizione, Luca si sedette su un sedile e mi prese sulle sue gambe impalandomi sul suo cazzo, mentre Marco si faceva una sega guardandoci.
Di nuovo, senza che me ne accorgessi, Marco mi si mise dietro, con l’appoggio di Luca che mi distraeva strizzandomi i capezzoli.
Sentì la cappella di Marco premere contro il buco del culetto, ma non feci in tempo ad urlare che avevo già tutto il cazzo dentro.
Il dolore fu tremendo, urlai e piansi per il male, ma loro, fregandosene, continuarono a scoparm in tutti e due i buchi.
Anzi, Luca mi immbolizzò prendendomi per le braccia per farmi star ferma, mentre Luca mi mise una mano sulla bocca per farmi star zitta dicendo: “Zitta, troia, che adesso ti sfondiamo in tutti i buchi”.
Continuarono così per un bel pezzo, ed il dolore era ormai sparito lasciando spazio ad un piacere enorme, che manifestavo urlando e mugalando, fin che non vennero entrambi, Luca nella mia fighetta e Marco nel culo.
Mi mollarono per un attimo, ed io, pensando che fosse finita lì, mi appoggiai ai sedili, con culo e fica che mi bruciavano e che colavano di sborra.
Ma mi sbagliai, perché poco dopo Luca tornò, mi spalancò le gambe e cominciò a strusciare la cappella tra le grandi labbra della fica, poi mi penetrò.
Arrivò anche Marco che, sempre con la cappella, cominciò a premerme sul mio clitoride facendomi urlare dal piacere.
Si staccò improvvisamente, lo vidi arretrare e, senza capire cosa stesse facendo, in pochi secondi mi ritrovai con due cazzi che mi sfondavano la fighetta.
Di nuovo quel dolore insopportabile, che, per fortuna, lasciò presto spazio al piacere.
Urlai come non avevo mai urlato in vita mia, mentre loro mi sborravano di nuovo dentro.
“Aaaaah, sì, troia, ti vengo dentro….ti inondo la figa!” – urlò Luca.
“Ti sfondo il culo, ooooooh!” – gemette Marco.
Si rivestirono in fretta e mi lasciarono lì, sdraiata sui sedili, nuda e sfinita, con le grandi labbra della fica socchiuse che lasciavano intrevedere il buchino da cui colava la loro sborra.

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