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Racconti Erotici Etero

Situazione intrigante

By 24 Luglio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

La prima cosa che mi ha colpito &egrave stata la sensazione di calore che ho provato guardandoti, uno sfuggevole sguardo. Sono in biblioteca da ore, rintanata nel mio mondo, un attimo di relax ritagliato in una vita frenetica.
Mi piace chiudermi in questo ambiente austero, silenzioso, semideserto in compagnia di questo volumi antichi, il pavimento in marmo e le finestre enormi da cui entra la luce del tramonto.
Sento dei passi, ogni rumore &egrave ben distinguibile nel silenzio che regna, e istintivamente alzo lo sguardo.
I nostri occhi si incrociano e sento un calore assurdo.
Mi sento arrossire, abbasso lo sguardo e mi arrotolo una ciocca di capelli chiari attorno al dito, come sempre quando sono nervosa.
Poi mi mordo le labbra, rialzo lo sguardo e vedo che ti sei seduto, ad un tavolo distante da me, ma esattamente al centro del mio campo visivo.
Giro la pagina, cerco di concentrarmi, e da sotto i capelli ti osservo disinvolto che guardi il libro che hai in mano, ne saggi la pesantezza mentre leggi la copertina. Non sembri convinto, anzi direi perplesso.
Osservo le tue mani grandi e forti, curate eppure così mascoline, che stringono il volume, lo aprono e leggiadre iniziano a voltare le pagine.
Distolgo lo sguardo, pensando a come sarebbe sentirle su di me mentre mi spingi sul tavolo, sollevando la gonna per accarezzarmi le cosce.
La mia fantasia erotica come sempre mi porta a pensare certe cose ovunque io vada, il che &egrave eccitante in modo frenetico, ma imbarazzante.
Ti osservo con la coda dell’occhio le labbra, piene, sensuali ed invitanti.
Chissà come sarebbe sentirle sull’interno coscia, che si fanno strada per saggiare il mio sesso già zuppo di umori.
Stringo le gambe, senti il calore liquido che mi cola sulle mutandine, indice della mia voglia di essere presa.
Mi alzo, non riesco a resistere, ho voglia solo di toccarmi.
Cammino a passo svelto verso il bagno, e mi intercetti a metà percorso.
‘Ciao, noi ci conosciamo vero?’ mi chiedi disinvolto con un sorriso furbo.
Mi squadri da capo a piedi, ti soffermi sulla gonna leggera che mi arriva alle ginocchia, i piedi calzati in decolt&egrave dal tacco basso, la camicia senza maniche bianca, leggermente stretta sul seno, i capelli raccolti da un lato in un morbido nodo da cui, come accade spesso, lunghe ciocche ne sono sfuggite.
Sorrido di rimando ‘non credo frequentiamo gli stesso ambienti’ guardando a mia volta un fisico asciutto, snello e leggermente definito, stretto in un paio di jeans aderenti e una maglietta aderente.
Lo vedrei meglio fuori da una palestra che in una biblioteca.
Allunga una mano e mi prende una ciocca di capelli, me la tira gentilmente ‘E’ un peccato non esserci visti prima, ma possiamo rimediare non credi?’ e mentre queste battute si susseguono il mio corpo brucia di voglia.
Guardo le sue braccia muscolose, le sue labbra piene, il suo sorriso accattivante, lo sguardo furbo.
Mi riempie di complimenti, &egrave delicato nel suo approccio e mi mette a mio agio.
Continuo a pensare a come reagirebbe se sapesse di questa mia voglia da ninfomane che mi possiede, a quando sono bagnata.
Mi propone un aperitivo, in un posto molto esclusivo, appartato e romantico.
Immagino di dare l’immagine della bambolina eterea, con l’aria da brava ragazza, con i vestiti pudici che nascondono ben altro.
Gli rispondo che si, mi piacerebbe bere qualcosa con lui, ma che prima mi devo dare una sistemata.
Mi avvicino al suo orecchio, così facendo gli accarezzo il petto con il seno, e schiaccio i miei capezzoli turgidi su di lui. ‘Che ne diresti di aiutarmi a sistemarmi meglio?’ gli propongo sfacciata, e per fargli capire le mie intenzioni gli lecco il collo.
Mi giro senza nemmeno guardarlo e cammino verso il bagno.
Sento che &egrave rimasto di sasso, ma inizia a seguirmi.
Entro, come il resto dell’edificio al tramonto il bagno &egrave silenzioso e in penombra.
Mi guardo allo specchio, gli occhi lucidi, il respiro leggermente affannato, le labbra gonfie…tutto in me da capire quanta voglia ho.
Lui apre la porta, mi sorride attraverso lo specchio, si ferma alle mie spalle e delicatamente mi abbraccia, baciandomi il collo.
Gemo rumorosamente, sento le ginocchia tremare, il calore che aumenta, mentre lui inizia a slacciarmi la camicetta per esporre il mio reggiseno e i miei seni alle sue carezze.
Mi spingo verso di lui, mentre il mio reggiseno in pizzo &egrave totalmente a vista, candido mi stringe il seno prosperoso e sodo.
Vedo i suoi occhi stupiti, il sorriso di apprezzamento, il suo sesso che cresce attraverso i jeans. ‘Oh piccola, chi l’avrebbe mai detto?!?’ mi sussurra estasiato ‘ e non hai visto il resto, sono una continua sorpresa’ gli sussurro con voce vogliosa di sesso.
Appoggio le mani sul piano del lavandino, mi chino in avanti in modo da aderire con il mio sedere alla sua erezione ed inizio a dondolarmi, guardandolo negli occhi. Vedo le sue braccia che mi stringono, le mani che hanno afferrato i miei seni e li massaggiano, il pollice che mi tortura i capezzoli turgidi e duri.
Il suo viso sprofontando nel mio collo, il suo respiro affannoso, i gemiti soffocati, tutto &egrave talmente erotico che mi toglie il fiato.
Ho bisogno di sentirmi bramare, di sentirlo spinto dalla stessa urgenza che sento dentro di me.
Gli prendo una mano, mi porto un dito alle labbra e inizio a leccarglielo leggermente con la punta della lingua, me lo passo sulle labbra piene e me lo faccio scivolare in bocca, succhiandolo piano.
Lo guardo negli occhi, lo vedo felicemente sorpreso ‘una continua sorpresa, eh si hai ragione’.sei talmente calda, mi stai facendo impazzire’ mi dice mentre mi solleva il reggiseno e mi libera da quella costrizione.
Ora il calore della sua mano sui seni, i suoi leggeri calli che sfiorano i miei capezzoli, mi eccitano e mi riempiono di aspettativa.
Mi gira e mi fa appoggiare sul bordo del lavabo, si inginocchia e mi fa appoggiare una gamba alla sua spalla.
Mi tengo la gonna sollevata, mentre le mie mutandine di pizzo bianco non possono nascondere quando desidero tutto questo.
‘oh mio dio, sei bellissima’ mi dice guardandomi esposta così, mentre passa le mani sulle cosce, sposta le mutandine zuppe e preme due dita sulle mie labbra per socchiudermi leggermente.
Un forte brivido mi attraversa, di aspettativa e di piacere.
Sento la sua lingua che da sotto mi accarezza, passando dolcemente su tutto il mio sesso bagnato, fino ad arrivare al clitoride gonfio.
‘Fantastica, hai un sapore sublime’ mi dice e riprende a leccarmi con più avidità.
Non mi trattengo, gemo e gli premo la gamba sulla schiena per non permettergli di allontanarsi. ‘continua, non fermarti’.mi piace da impazzire’ gli sussurro tra una leccata e l’altra, sapendo che l’orgasmo non &egrave molto lontano.

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