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Racconti Erotici Etero

Sognando lei

By 11 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Lavoravo in quell’azienda da ormai due anni e finalmente era arrivata una bella notizia.
Quell’anno la consueta fiera di settore si sarebbe tenuta in Germania e quindi ero stato scelto come interprete per accompagnare la responsabile commerciale nei vari incontri che si sarebbero tenuti con i clienti stranieri
Non stavo più nella pelle … quattro giorni di “vacanza” pagata in un lussuoso hotel di berlino e soprattutto quattro giorni insieme a lei…il mio capo….Sofia…..la causa principale di tutte le mie distrazioni sul lavoro
Sofia era affascinante…inutile perdersi in chiacchiere….quello che sprigionava era fascino punto e basta…riusciva a rendere sensuale qualsiasi cosa…anche un rimprovero
Quel giorno di maggio ero in ufficio con lei a definire alcuni aspetti pratici della nostra trasferta
Indossava un vestito a fiori leggero ma estremamente generoso sul décolte…ai piedi calzava stivali marroni e le sue gambe erano nude….era una visione….
Pronto Luca mi stai ascoltando???
Ohhh c’&egrave nessuno?
Mi stava chiamando e io probabilmente ero ancora assente…perso nei suoi lineamenti e nell’osservare ogni minimo dettaglio del suo corpo
Sollevai lo sguardo..sentivo che le mie guance erano rosse…segno inevitabile che ero stato palesemente beccato
Scusami Sofia ero sovrapensiero….stavo pensando se avevo preparato tutto….
Lei mi sorrise e mi guardò con uno sguardo che diceva….si certo stavi pensando a cosa indosso sotto al vestito….ti ho capito!!!!!
Va bene ho capito hai la testa già a Berlino….
Mi raccomando domani mattina alle 7 in punto ci passano a prendere per andare in aeroporto
Fai il bravo stanotte e vai a nanna presto…
Altro sorriso….e io lì imbambolato!!!

quella sera non riuscii proprio a dormire….l’immagine di sofia mi tormentava e stuzzicava….non mi sembrava vero averla cosi vicino per tutto quel tempo….poter fare un viaggio con lei…nn ci credevo proprio

mi giravo nel letto…..la stavo immaginando…magari nuda o con pochissimo indosso…..mentre si toccava nel letto che l’avrebbe accolta domani….a pochi metri da me…..
Immaginavo le sue tette sode….che si strofinavano contro alle lenzuola…rendenfo i capezzoli duri e pronti per essere succhiati….
la pensavo cosi….a carponi con una mano tra le gambe e col respiro rotto dai gemiti di piacere…..e quel pensiero mi eccitava da impazzire…

Al mio fianco dormiva mia moglie….la svegliai con jn bacio….e poi la presi….avevo voglia di scopare….e di scopare sofia….
la feci girare….avevo il suo culetto davanti la sua figa calda…..iniziai a scoparla con rabbia…..con forza e più lei mi incitava a continuare piu io aumentavo il ritmo di quella scopata..davanti avevo sofia….il suo culo che avevo potuto ammirare sempre e solamente coperto dagli abiti. …passai una mano tra le gambe di mia moglie chiedendomi quanto potesse essere bagnata sofia in un momento come quello…..lei godeva e io mi chiedevo se avrri mai potuto fare urlare in quel modo il mio capo….magari torturandole un capezzolo a ogni colpo del mio cazzo dentro di lei……
questi pensieri mi fecero impazzire e cosi feci una cosa che non avevo mai osato fare ….presi mia moglie per i capelli e la feci voltare….riversandole sul viso fiotti caldi di sborra……e così guardandola mi trovai a pensare a quanto avrei voluto vedere il dolce visino di sofia coperto da una mia bella sborrata…….

crollai nel letto….

il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi fu …. devo averla…la voglio…l’avrò

….
….
….
….

Tra qualche giorno partirò con un mio collega per partecipare, come azienda. ad una fiera in Germania, mi avrebbe accompagnata un nostro impiegato per aiutarmi con la lingua. L’impiegato era Luca, che lavorava con noi da quasi due anni, non &egrave molto, ma aveva fatto carriera abbastanza velocemente.
Così adesso sono in riunione proprio con lui. Avevo sempre notato che fosse un bel uomo e, voci di corridoio, ne parlavano anche come un grande amatore, seppure sposato. Io avevo sempre evitato storie sul posto di lavoro, ma il pensiero di Luca mi intrigava.
La giornata era abbastanza calda, per questo avevo scelto un vestito a fiori leggero, e vedendo gli occhi di Luca devo dire un po’ troppo scollato, non staccava gli occhi dalla scollatura. Essere guarda, osservata mi &egrave sempre piaciuto, mi dava quel non so che di soddisfazione personale, per questo ogni tanto mi sporgo un po’ troppo per prendere alcuni fogli da sul tavolino per vedere la sua reazione. Il suo sguardo vagava su di me, passava dal seno alle gambe, ai piedi. Io per tutta risposta ondeggiavo il piede avvolto nello stivaletto marrone, e guardavo tra divertita ma anche compiaciuta che la sua testolina si muoveva a ritmo del mio piedino.
Il mio sguardo poi non poteva non soffermarsi all’altezza del suo pacco e sempre con quel non so che di compiacimento, vedevo che l’effetto che suscitavo in lui era davvero notevole, e questo non fece altro che portarmi a spingermi un po’ di più in quel gioco iniziato per caso e che mi divertiva parecchio. Così decido di mettermi comoda sulla poltroncina indietreggiando vicino allo schienale, accavallo la gamba, facendo salire il vestito, mettendo in mostra buona parte della mia coscia, invogliando il mio povero Luca a cercare di sbirciare quello che quel sottile strato di tessuto copriva.
Ma sadica com’ero decisi di riportarlo sulla terra e così inizia a chiamarlo, ma ovviamente sognava a d occhi aperti e mi ci volle qualche secondo prima di avere la sua attenzione.
– pronto Luca mi stai ascoltando???- ma nulla ‘ Ohhh c’&egrave nessuno? ‘
A quell’ultimo richiamo finalmente scende sulla terra e arrossì vistosamente, perché sapeva di essere stato colto con le mani nel vasetto della marmellata, ah se sapevo dove voleva mettere davvero lui le mani!!
Si scusò ritrovando subito il co0ntegno che serviva dicendomi che stava pensando se avesse preparato tutto il necessario per il viaggio. Io ovviamente gli sorrisi facendo finta di crederci, ma nella mia testa sapevo bene che non era assolutamente vero e che stava fantasticando su di me, per questo feci un bel sorriso che fa capire molte cose e gli dissi
– Va bene ho capito, sei già con la testa a Berlino!-
Cercai di portare poi la situazione su binari professionali
– mi raccomando domani mattina puntuale, alle 7 in punto passiamo da casa tua con la macchina per andare in aereoporto.-
Lui annuì, e mentre si alzava e andava via, non risparmiandosi un’altra carrellata delle mie forme gli dissi:
– Fai il bravo stanotte e vai a nanna presto ‘
Con un bel sorriso di chi aveva capito tutto.
Un volta a casa mi faccio un bel bagno rilassante e la mia mente torna a Luca e alla sua reazione mentre mi guardava, anzi mi desiderava e un nuovo sorriso mi si dipinse sul volto sussurrando:
– Perché no…devo mettere qualche completo in più di lingerie in valigia!-

Continua…
Era stata una giornata pesante….il viaggio reso piacevole solo dal profumo di sofia al mio fianco……e dal movimento delle sue tette mentre dormiva…..guardavo le sue mani e le immaginavo mentre giocavano col mio cazzo ben sveglio grazie a quella visione…’
Arrivati in hotel sbrigammo le solite formalità e poi subito in fiera per tutta una serie di appuntamenti e incontri’
Finalmente venne l’ora della cena. Eravamo a tavola con dei clienti che ci avevano invitato e lei era semplicemente splendida…vestita in modo sexy ma per nulla volgare…più di una volta durante la cena i nostri sguardi si erano incrociati e per piùdi una volta i sorrisi erano stati molto meno di circostanza rispetto al passato’
I nostri clienti ci chiesero di fare un brindisi perch&egrave poi sarebbero dovuti andare a un altro evento organizzato dalla loro azienda….ci alzammo in piedi e mentre brindavamo io e sofia incrociammo gli sguardi….poi successe una cosa strana…lei si avvicinò a me per fare cin cin…..anche se eravamo sufficientemente vicini…..fu per un attimo ma mi sembrò quai volesse farmi intravvedere il pizzo’ del suo balconcino…..e un capezzolo che spuntava appena dalla ridottissima stoffa…..’
Rimasi a bocca aperta…..ci sedemmo e continuammo la nostra cena……finalmente soli….’
Allora Luca &egrave vero che ti sei scopato la ragazza della reception??? La domanda mi colpì come uno schiaffo…Era pur sempre un mio capo e ammettere questo mio peccatuccio poteva mettere a rischio il miolavoro’
Su dai… rimane tra noi ovviamente….siamo lontani e in terra straniera…..cosa credi che te lo stia chiedendo per farti una ramanzina?’
Tu come lo sai? le chiesi….’
Beh le voci alla macchinetta del caff&egrave girano……e comunque sappi che la ragazza ti ha fatto buona pubblicità….e mentre soffia dice queste parole si avvicinò e si sedette di fianco a me….ora sentivo il suo profumo….’
beh tecnicamente non me la sono scopata in ufficio…..in ufficio mi sono limitato ad assaggiare la sua figa……&egrave stato a casa sua che me la sono fatta dappertutto…..e non intendo solo in ogni stanza….mi ha chiamato a casa per aiutarla col trasloco’
e alla fine ci siamo trovati sul tappeto del salotto….a scopare come pazzi…..’
Sofia era rossa in volto….probabilmente non si aspettava che parlassi cosi francamente….’
E dimmi….&egrave brava a letto Cristina?’
Si &egrave brava ma le manca qualcosa…..vedi a me piace condurre il gioco…decidere cosa e comefarlo…..ma credo che se trovassi una donna che vuole condurre lei le danze…..beh credoche mi farebbe impazzire……Cristina &egrave ancora troppo giovane forse…anche se ti confesso che quando te lo prende in bocca……mah scusami forse sto esagerando….. Ordiniamo qualcosa da bere????’
Sofia sorrise emi prese una mano…..sei forte luca…..dai facciamoci una bella bevuta……’
ordinammo una serie di shortini….ce li portarono sulla classica stecca di legno con i bicchieri allineati’
Ad ogni bicchiere che buttavamo giù scherzavamo su Cristina…il primo bicchiere venne dedicato al suo culetto…..il secondo al modo in cui si faceva sborrare in faccia….il terzo lo dedicai io al più bel paio di tette di tutta l’azienda…..Sofia mi chiese di chi fossero e io risposi che era un segreto che non avrei rivelato nemmeno sotto tortura……i freni inibitori se ne erano andati ormai e al quinto bicchiere Sofia fece più o meno consapevolmente cadere una goccia di grappa nella sua scollatura…..’
Questo &egrave un colpo basso te ne rendi conto????’
Lei per tutta risposta raccolse il liquido e si portò il dito in bocca guardandomi con un viso imbronciato da bambina innocente….’
Tocca a me….se bevo questo ho vinto!!!’
Lei mi guardò e disse…..dubito riuscirai a berlo tutto d’un fiato…..’
Io presi il bicchiere……e buttai tutto giù…stavo pregustando la vittoria quando dovetti praticamente piegarmi per non morire soffocato……Sofia avevamesso la sua mano sulla patta dei miei jeans emi stava massaggiando il cazzo…….’
Te l’avevo detto bimbo che perdevi…..’
Si alzò e si avviò verso l’ascensore che portava alle camere…..ero ipnotizzato dall’incedere del suo culetto…..mi alzai….la seguii…..’

Una volta chiuse le porte dell’ascensore le fui addosso…….non me ne fregava nulla…..le tolsi la camicia dai pantaloni…..assaporando la morbidezz della sua pelle……era calda….mentre le infilavo la lingua in bocca allungai la mano dentro ai pantaloni sentendo un delicato tessuto che separava la mia mano dalla sua figa……era caldissima……’
Adesso andiamo in camera mi disse ….e vediamo se quella troia di Cristina &egrave alla mia altezza…..’
&egrave da ieri che ho voglia di scoparti sai? le dissi….’
credi che non mi sia accorta di come mi guardavi….?’
Le porte si aprirono…due signore sui60 ci guardarono malissimo…..probabilmente si vedeva che eravamo intenti a toccarci dappertutto fino a pochi secondi prima….’
Entrammo in camera….senza smettere di giocare con le nostre lingue ci spogliammo velocemente…..ora Sofia era davanti a me…quasi nuda …indossava un completo molto sexy ….le tette erano appena nascoste da un balconcino nero….i capezzoli duri facevano capolino…..mi sedetti sul letto e lei si avvicinò…..avevo la sua figa a pochi cm dal naso….fece il gesto di sfilare il perizoma ma le bloccai la mano……’
TIenilo….e dicendo questo lo scostai quel tanto che bastava alla mia lingua per iniziare a giocare con le sue labbra…..la feci sdraiare e iniziai un lungo gioco di dita e lingua……con le dita scostavo il perizoma e la mia lingua cercava il suo clitoride…..lo succhiava ….stuzzicava e poi si rituffava dentro di lei a scoparla …..SOfia stava godendo……la sentivo ansimare ….Sei un porco mi diceva…..lecchi da dio…..le infilai un dito nel culetto elei capitolò…oh ssi mi piace ….voglio chemi scopi anche il culo….io continuavo senza sosta a leccarla……ogni tanto alzavo lo sguardo per vedere le sue mani che giocavano con le tette e i capezzoli…..era una visione….’
mi prese la testa e la schiaccio tra lesue gambe……..oh si….godo……la sentii vibrare e venire sulla mia lingua…..ancora scossa dall’orgasmo mollò la presa della mia testa…così io salli e la baciai sulla bocca…..mentre con la mano non smettevo di sgrillettare la sua figa ancora pulsante…..’
sei una fantastica troia le sussurrai……’
e tu un porco…mi rispose baciandomi

…..
…..
….

Il mattino seguente sarebbe passato l’auto aziendale a prendermi, per questo mi sveglio presto e mi faccio una bella doccia rilassante. Mi vesto comoda per affrontare il viaggio, indosso reggiseno e tanga bianchi, collant velati neri e sopra una camicia bianca con pantaloni neri, completo il tutto con un paio di scarpe tacco 10.
Alle sette in punto il citofono suona e io sono già pronta, salgo e passiamo a prendere Luca, che appena sale mi squadra dalla testa ai piedi.
Poi aeroporto, volo, atterraggio ed infine hotel. Ne approfitto per darmi una rinfrescata e cambiarmi. Cambio l’intimo, reggiseno a balconcino in pizzo nero e tanga in coordinato, autoreggenti nere, camicia bianca, pantaloni neri e scarpe decolté tacco 13. Nella hall dell’albergo c’&egrave già Luca che mi aspetta e non appena mi vede uscire dall’ascensore gli si stampa un sorriso sul suo viso, cosa che devo dire mi fa davvero piacere.
Il lavoro in fiera &egrave abbastanza stressante, strette di mano, trattative e tanta roba simile che arrivata l’ora di cena non vedi l’ora di sederti a tavola. A tavola con noi ci sono dei clienti e anche loro noto con piacere che cercano di sbirciare nella scollatura della mia camicia o cercano pretesti vari per poggiare le loro mani ora sul braccio, ora sulla mia mano. Luca invece mi guarda, seduto di fronte a me, ma lui non solo mi guarda, ma mi scruta, se potesse mi toglierebbe i vestiti con la forza del pensiero, sono sguardi che però mi piacciono e sono ben felice di ricambiare.
Ci alzammo per brindare con i nostri clienti, mi avvicinai a Luca per brindare con lui, lui rimase sorpreso dal mio comportamento e come al solito non mancò di sbirciare nella mia scollatura, fu una casualità ma ne fui felice e fui più felice nel vedere i suoi occhi strabuzzanti dopo aver visto il mio decolté in bella mostra!
Rimasti soli iniziamo a parlare delle nostre vite, e io non trattenendomi gli chiedo di una delle sue avventure avute con una delle ragazze della nostra azienda
– Allora Luca &egrave vero che ti sei scopato la ragazza della reception? ‘
Vedere la sua faccia mi fece sorridere, era diventato rosso, proprio come il giorno prima, scoperto con le mani nel vasetto della marmellata!
Lo vidi titubante e cercai di metterlo a sua agio
– Su dai , ovviamente la cosa rimane tra noi. Siamo lontani e in terra straniera! Non te lo chiedo mica per farti una ramanzina! ‘
Mi chiese come lo sapevo e gli risposi
– Le voci girano! Ah se quella macchinetta del caff&egrave potesse parlare! E comunque sappi che la ragazza ti fa un’ottima pubblicità! ‘
Per rendere la cosa ancora un po’ più intima decisi di alzarmi e di sedermi accanto a lui!
Lo vedevo annusare l’aria in cerca del mio profumo e feci in modo di avvicinarmi ancora in modo che lui potesse sentire quel profumo che tanto gli piaceva!
Mi disse che tecnicamente non se l’era scopata in ufficio, ma che in ufficio si era limitato ad assaggiare la sua fica e che poi sfruttando il suo trasloco si sono trovati avvinghiati sul tappeto a scopare come pazzi e scopandola dappertutto, non intendendo solo in ogni stanza!
Non mi aspettavo da lui tutta questa schiettezza, era sempre stato molto timoroso nel dirmi quello che pensava o che provava e questo slancio di sicurezza mi aveva messo un po’ in imbarazzo facendomi arrossire, ma forse non solo per quello perché nella mia testa si addossavano le immagini dei loro corpi, nudi, avvinghiati, immaginavo la faccia della ragazza presa dal godimento, che godeva del cazzo di questo ragazzo che sembra molto tranquillo ma che quando vuole tira fuori gli artigli, e questo mi affascina molto!
Ma ovviamente mi ripresi subito e partii al contrattacco
– e dimmi ma Cristina e brava a letto? ‘
Ormai Luca andava a briglia sciolta, raccontandomi che la ragazza era molto brava, ma che per lui mancava di qualcosa, quell’esperienza a letto che fa di una donna una vera femmina. Questo suo discorso mi sembrava alludesse a qualcosa di preciso, che pian piano si delineava nella mia mente. Iniziò a parlare delle abilità di Cristina nel pompino, descrivendola come eccezionale, ma si fermò pensando che forse stava esagerando. Per me invece non era così, stava facendo suscitare in me emozioni forti, desiderio di competizione con questa ragazza, emozioni che mi portavano a sentire la mia figa che cominciava ad inumidirsi.
Presi la mano di Luca e gli chiesi se voleva bere, lui accettò e ci facemmo portare una serie di shottini. Ad ogni bicchiere che mandavamo giù lo dedicavamo ad una qualità di Cristina, al suo culetto, alla sua abilità nei pompini ed al paio di tette più bello di tutta l’azienda che però non erano di Cristina.
– e di chi sono allora? ‘
Lui mi rispose che non me lo avrebbe mai detto, ed ecco tornare il ragazzo timoroso, ma dal modo in cui mi stava guardando e nel modo in cui mi aveva sempre guardato le scollature non c’&egrave molto da indovinare!
Mentre bevevo il mio quinto bicchierino, ero ormai abbastanza brilla e mentre bevevo mi venne da ridere così un rivolo di grappa scivolò dal lao della mia bocca diretto al solco dei mie seni, io guardando Luca negli occhi, fermai la goccia con l’indice prime che entrasse nell’incavo delle tette e sempre guardandolo fisso portai il dito alla bocca e succhiai via il liquido, la faccia di Luca era imbambolata, avrebbe voluto essere lui quella goccia e finire fra le mie tette credo!
Mi disse che se lui beveva tutto il suo bicchierino avrebbe vinto, io lo guardai
– dubito che riuscirai a berlo tutto di un fiato! ‘
Lui mi sorrise e portò il bicchiere alla bocca pregustando la grappa e la vittoria, ma io appoggiai e strinsi la mano sul suo cazzo, quasi si strozzava, lasciando quasi metà del suo bicchiere e io gli sorrisi in modo molto sexy passandomi la lingua sulle labbra
– te l’avevo detto bimbo che perdevi! ‘
Mi alzai dirigendomi verso l’ascensore, mettendo in mostra tutta la mia femminilità per Luca e per tutti i maschietti che in quel momento si godevano il mio passaggio.
Prendemmo l’ascensore e una volta chiuse le porte mi saltò addosso aprendomi la camicia e strizzandomi le tette, era chiaro che le migliori fossero le mie, affondava la faccia e leccava nel punto in cui si era fermata al grappa qualche minuto prima. Mi baciava passionalmente, le nostre lingue si intrecciavano, io gli mordevo il labbro. Poi sentii la sua mano scivolare lungo il mio pancino e oltrepassare i pantaloni e accarezzare la mia figa attraverso il tanga. Ero bagnatissima e caldissima e lui doveva averlo ormai notato, iniziò un lento massaggio che mi strappava sospiri di piacere e gemiti. Purtroppo la corsa dell’ascensore finì e le sue porte si aprirono, Luca si staccò da me lasciandomi mezza nuda con la camicia aperta di fronte a due signore sulla sessantina che mi guardarono molto male. Luca però mi prese per mano e mi condusse nella sua stanza. Continuammo a baciarci e a spogliarci, mi tirò via la camicia e io gli tolsi la giacca e la camicia, poi passai ai suoi pantaloni, li sbottonai e questa volta fui io a mettere le mani nelle sue mutande, trovando un cazzo davvero di dimensioni importanti che già mi faceva immaginare cosa meravigliose, ma lui si allontanò e mi finì di spogliare spingendomi sul letto, mi sfilò le scarpe baciando e annusando i miei piedini, i pantaloni ormai sbottonati in ascensore vennero via facilmente, iniziò a riempirmi di baci partendo dai piedini per risalire alle caviglie accarezzando le mie gambe avvolte dal nylon delle autoreggenti. Mi fece alzare e mi guardò ancora una volta per bene, avevo fatto bene a mettere quel’intimo, baciò i mie capezzoli che erano talmente duri da voler trapassare l’esile tessuto del reggiseno, strappandomi gemiti di piacere, si sedette sul letto e mentre scendeva mi ricopriva di baci, adesso aveva la mia fica proprio di fronte a lui, stavo per sfilarmi le mutandine, ma lui mi fermò, scostò il perizoma mettendo in mostra la mia fica depilata e grondante di umori, avvicinò la sua lingua e iniziò a percorrerne i contorni facendomi venire brividi di piacere, non volevo smettesse mai, poi mi spinse sul letto facendomi stendere, sempre scostando il perizoma mi leccava, infilava le dita e io mi contorcevo dal piacere. Cercava il mio clitoride e una volta trovato lo succhiava, ci girava con la lingua intorno, lo mordicchiava e io ero sempre più bagnata e sempre più vicina ad un orgasmo che volevo esplodesse dentro di me, poi si spostava e con la lingua leccava vicino all’ingresso della vulva facendomi gemere come una gattina.
– Sei un porco ‘ mi venne da dirgli, perché sapeva come farmi provare piacere, – lecchi da dio -.
Poi mentre mi faceva godere sentii un suo dito forzare il buchetto del mio culo e una volta entrato non resistetti e poco dopo venni in un orgasmo favoloso e gemendo gli dissi
– siiii… voglio che mi scopi anche il culo ‘
Ero eccitatissimi mi strizzavo le tette, mi tiravo i capezzoli con una mano e con l’altra tiravo la stoffa delle lenzuola. Lui non si fermò e continuava a darmi piacere, così gli presi la testa e lo guidavo verso i punti che mi davano più piacere, lo facevo giocare con il mio clitoride, lo facevo tornare alla mia vulva e avevo sempre il suo dito che mi stantuffava il culo e così venni ancora in un meraviglioso orgasmo che mi fece vibrare e contorcere tutta
– oh si godoooo ‘ furono le mie ultime parole.
Lui staccò la bocca dalla mia fica e salì a baciarmi, potevo sentire il sapore dei miei umori che gli avevano riempito la bocca e con cui si era dissetato, con la lingua andavo a assaggiare tutta la sua bocca, mentre continuava a stimolare il miop clitoride.
Si stacco dalle mie avide labbra per dirmi che ero una troia, mi piaceva quando mi parlavano così,
– e tu sei un porco gli risposi! -.
Scriveteci! Fateci sapere cosa ne pensate!!!
Un bacio Sofia!!!!

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