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Racconti Erotici Etero

sorpresa…

By 7 Ottobre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono rimasta sola in ufficio, in una tiepida giornata d’autunno, guardo dalla finestra le foglie che ingialliscono sugli alberi, le giornate che si accorciano inesorabilmente. Ho passato una bella estate, piena di novità e cambiamenti, ho ancora tante energie ma so che quando arriverà l’inverno e i primi freddi cedero’ alla noia e alla pigrizia. E’ ormai qualche giorno che mi soffermo a ripensare ai mesi passati, alle mie avventure, alle mie nuove voglie. Voglie comuni certo, ma per una come me, abituata a un menage matrimoniale monotono e ormai agli sgoccioli, sono voglie nuove, mai provate e sempre desiderate. Proprio quelle che confido in chat ad un mio amico lontano, che con il tempo è diventato mio confidente e adesso forse qualcosa in piu’. Facciamo sesso virtuale. Bello, molto erotico, senza nessun tipo di freno o inibizione, ci scriviamo tutto quello che ci passa per la mente, a volte anche azzardando un po’. Provo ad aprire la chat. Sono eccitata . Vorrei sentirlo. E’ qualche giorno che non si fa trovare e non capisco il perché. Di solito mi avverte se è fuori per lavoro ma questa volta c’è solo il silenzio. Nulla. Lui non c’è. Il senso di frustrazione prende il sopravvento. Guardo l’ora. Si è fatto tardi mi conviene incamminarmi verso casa. Raduno distrattamente le mie cose, spengo il pc portatile, mi infilo la giacca e scendo nella reception. Saluto gli ultimi colleghi ed esco nel crepuscolo della sera. All’improvviso un ‘ciao’ da dietro le spalle mi fa sobbalzare. Riconosco quella voce calda e profonda anche senza voltarmi. L’ho sentita tante volte, e l’effetto è sempre lo stesso: un lungo brivido mi percorre per intero scuotendomi. Cerco di mantenere la calma e, imponendomi di sorridere, mi volto. E’ lui’no’non è possibile’ ma cosa ci fa qui sotto il mio ufficio? Come sapeva che lavoravo li e fino a quell’ora? Ah si ricordo di avergli accennato qualcosa in chat. Con uno sguardo malizioso mi dice ‘sorpresa’ passavo di qui per caso e mi sono detto: vediamo se Flavia è ancora in ufficio” Passava di qui per caso? Ma come? Se non abita nemmeno in questa città! Certo che la sorpresa me l’ha fatta’ Non riesco a staccare gli occhi dai suoi e mi accorgo che non ho detto ancora mezza parola. Ho la bocca asciutta e i brividi non mi danno tregua. Mi ritrovo a dirgli ‘cosa ci fai tu qui? Non eri in giro per lavoro?” frasi stupide per un momento cosi’ bello e particolare ma il mio imbarazzo è tale che il mio cervello non ne trova altre’ Lui percepisce il mio disagio e prendendomi per un braccio mi dice: ‘hai voglia di andare a prendere un aperitivo da qualche parte? Devo parlarti di una cosa’ecco perché sono qui’ Mentre sto per accettare mi ricordo che non ho preso la borsa con il pc che mi serve per la riunione di domani. Non posso andarmene senza. Gli dico se mi aspetta un attimo che devo ritornare in ufficio ma lui allegramente si propone di accompagnarmi. Guardandomi intensamente stringe leggermente la presa mentre mi guida nella reception. Sento il calore della sua mano ancora appoggiata sul braccio penetrarmi nella pelle, l’eccitazione sale in mezzo alle mie cosce. Le porte dell’ascensore si aprono e si richiudono alle nostre spalle. Siamo soli. Il viaggio sembra eterno mentre i nostri sguardi carichi di desiderio dicono tutto.
Arrivati. Il piano è semi-buio. Le scrivanie ci accolgono con giochi di ombre causate dalle luci di emergenza’il silenzio è assoluto’ quasi irreale’ io non oso dire nulla per non spezzare quel momento magico e con passo spedito mi avvicino al mio ufficio. Ecco la borsa’ sento che lui mi segue, mi posa una mano sulla spalla, mi gira con delicatezza e mi bacia. Un bacio lungo, profondo, intenso. In un attimo, il desiderio represso in tutti quei mesi di giochi in chat esplode violentemente. Fermarsi non è possibile. La fantasia sta diventando realtà, tutto quello sognato, concreto. Sento scariche di adrenalina invadermi il corpo, la mia fica bagnarsi all’inverosimile, quasi quanto dopo un orgasmo. E’ bellissimo. So che non ci fermeremo fino a quando i nostri sensi non saranno pienamente appagati. Iniziamo a sfiorarci senza mai smettere di baciarci. Lo faccio sedere, e mi avvicino alla sua schiena, gli bacio il collo, mentre una mano scorre sul suo petto. Sento le sue mani che mi sfiorano, cercando di arrivare a quello che so gli piace tanto, ma gli sussurro di lasciarmi fare. Si ferma, ansimando e chiudendo gli occhi. Mi sfilo la gonna e la giacca, rimanendo in perizoma e top, e mi siedo in braccio a lui. Gli volto la schiena, e mentre sento gonfiarsi i pantaloni contro le mie cosce già calde, guido la sua mano sul mio seno. Lo invito a stringerlo con forza, mentre il mio bacino si muove sensualmente. Pian piano sento che lui si fa strada con le dita riuscendo ad arrivare alla mia fica carezzandomi il clitoride inerme, morbido e completamente bagnato. Mi scappa un gemito. Sento che si inturgidisce sotto la sua prolungata pressione e si bagna sempre di più. Il mio odore di donna lo raggiunge eccitandolo sempre piu’ spronandolo a continuare a stimolarmi con gesti delicati sempre diversi. L’orgasmo è vicino lo sento. Con un fremito gli dico: ‘ho voglia di scopare” e finalmente lo posso fare guardandolo negli occhi’ sensazione bellissima e intensa. Lui si alza, mi gira e mi fa appoggiare il busto sulla scrivania allargandomi le gambe. Con una mano blocca le mie dietro la schiena immobilizzandomi. In quella posizione mi sento inerme, ma voglio concedergli tutto, essere presa come a lui piace di piu’. Niente fantasia, solo realtà questa volta. Non vedo l’ora di sentirlo dentro di me, riempirmi del suo calore come descritto tante volte nelle nostre scopate virtuali. Prima un assaggio, sento la cappella che si appoggia piano sulle mie labbra fradice, lo invito ad entrare assecondandolo con un movimento del bacino, poi è dentro di me, impetuoso e duro, spinge forte, fino a farmi male, fino in fondo. Lui vuole anche il mio culo, me lo ha sempre detto. E lo voglio anche io’E cosi sento che inumidisce il mio buchetto, ne saggia la resistenza con un dito, poi con due. Per me è la prima volta ma so che sarà bellissimo. Entra in me con estrema delicatezza, affondando centimetro su centimetro fino a toccarmi i glutei. Inizio a masturbarmi aumentando la frequenza dei miei tocchi in sincronia con i suoi colpi. Una mano sulla bocca mi aiuta a non urlare. Giungiamo all’orgasmo insieme’il primo di tanti in quella serata a ‘sorpresa’.

to be continued…

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