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Racconti Erotici Etero

STRANE VOGLIE

By 15 Ottobre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

STRANE VOGLIE

Salve a tutti, prima di scrivere questo mio desiderio un po’ particolare vorrei presentarmi.
Mi chiamo Alessio e sono un ragazzo di 21 anni abbastanza nella norma; fisico asciutto, capelli neri, occhi verdi (purtroppo non chiari), alto poco meno di 1,80 e tutto sommato con lineamenti decenti.
Ho scoperto questo sito molti anni fa perché adoro leggere e specialmente il genere erotico di qualsiasi genere, è proprio una mia passione direi, come quella di disegnare; detto questo, mi sono deciso a scrivere quello che da diversi mesi mi sta frullando per la testa e di cui ammetto ero inizialmente (e forse tutt’ora lo sono), un poco intimorito, ossia il desiderio di castità.
Sono etero, non ho mai praticato stranezze come l’essere legato o roba simile, anche se con un po’ di sincerità ammetto che l’argomento non mi ha mai dato fastidio; tuttavia reputo la mia vita sessuale ‘normale’ e con le mie ragazze c’è sempre stata grande sintonia, anche perché io adoro il sesso oltre ogni dire, come amo le donne. Il corpo femminile è per me la massima espressione di bellezza (ma non sono miope alla bellezza maschile, la riconosco, mi complimento e magari la invidio, ma finisce li).
Dicevo che qualche mese fa ho iniziato ad avere una tendenza un po’ stravagante, derivata probabilmente da un problema che ho avuto ‘li sotto’, (nulla di serio), che mi ha imposto di non poter avere rapporti o masturbarmi per poco più di un mese.
Attualmente non sono fidanzato, la persona che potrei considerare più vicina ad una ragazza nel mio presente è la mia migliore amica Elisa, che conosco da quando ho 15 anni e che con lei c’è stata sempre una forte attrazione.
Capita con lei di fare sesso o altro, ma per motivi o per altri non ci siamo voluti legare, perché semplicemente, stiamo bene così.
Non so tra le righe che immagine di me ho dato, ma specifico di essere un ragazzo interiormente molto timido, tutte e tre le ragazze con cui sono stato hanno fatto loro la prima mossa e questo penso dica molto; per il resto copro tutto con una bella maschera di simpatia per celare l’imbarazzo quando ho a che fare con l’altro sesso e… in fondo va bene così. (credo).
Senza indugiare oltre vi racconto questo aneddoto che mi vede protagonista ormai 3 mesi fa, ad inizio estate (il periodo peggiore dove poteva succedere).

Fine del terzo anno dell’università.
Esami andati al 70% benissimo (ho una media del 27) e felice che i miei genitori mi avessero confermato l’istanza di soldi per fare un piccolo viaggio dove avrei voluto, iniziai con i miei amici a pensare a possibili mete.
Le mie amicizie sono molto varie, non tanto per il numero che forse è anche abbastanza irrisorio, piuttosto per la tipologia di caratteri che ci stanno in mezzo; a parte Elisa, 22 anni, ragazza alta 1,70m, fisico atletico (fa kick boxing fin da quando la conosco), un viso grazioso, capelli lisci, lunghi e castano chiaro, un sedere sodissimo ed una quarta e sottoscrivo QUARTA piena, le altre conoscenze sono Erica (20 anni amica di Elisa), Stefano (21 anni, amico sin a piccoli), Giulia (17 anni, sorella di Stefano), Michele, Cristian e Giacomo (tutti fidanzati, tutti 21 anni, tutti conosciuti durante gli anni delle superiori).
Come dicevo, parlammo a lungo tutti assieme per vedere un po’ dove andare a far danno e divertirci; sicuramente sarebbe stata una meta marittima ed alla fine scegliemmo per un villaggio vacanze in Calabria.
Saremmo rimasti una settimana e prenotammo per fine luglio, tutto apposto, ora c’era solo da far passare un mese.
Qualche viaggio al mare, qualche partita a calcio (non sono un amatore e non conosco nessun calciatore tranne i più famosi, ma con gli amici ci gioco volentieri), ed i giorni presero a passare, anche con Elisa.
Sovente andavo a casa sua (la mia è troppo piccola e girano sempre i miei e le amiche di mia sorella più piccola). Senza dover studiare, i nostri pomeriggi passavano guardando film, scherzando come due idioti, giocando in modo provocatorio, (spesso finendo per godere entrambi), oppure facendo passeggiate e roba simile.
Fu proprio in una di queste giornate che mentre guardavamo il DVD del gladiatore sulla TV ed intenti a stuzzicarci a vicenda notai che alla mia erezione stava seguendo un fastidio singolare.
Cercai di non farci caso, ma quando sbottonò la patta e lo tirò fuori serrandolo tra le dita smaltate di nero, alla prima contrazione sobbalzai.
Lei sorrise, io un po’ meno; le piaceva molto toccarmi anche le palle mentre facevamo quelle cose, non ho mai chiesto il perché. Mentre saliva e scendeva con la mano, col l’altra cingeva e massaggiava la sacca, a volte stringendo anche un po’ troppo, ma stavolta, quando lo fece, le dissi di fermarsi perché qualcosa non andava.
Mi alzai per controllare e fu allora che, una volta giunto al bagno, constatai che nella parte sinistra c’era un piccolo rigonfiamento. Non sono ipocondriaco, ma il cuore prese a battermi forte e restai del tempo a parlare con lei che volle vedere, nonostante i miei continui rifiuti.
Non ci fu modo di sottrarsi e la lasciai osservare, prendendo una sua diagnosi campata per l’aria che forse avevo 3 testicoli; mi fece ridere e la spinsi via, poi, visto che la situazione non consentiva proseguimento sul fronte sessuale facemmo una passeggiata e fini così.
Visto però che continuai a lamentare fastidi, sopratutto durante la fase di masturbazione (pratica abbastanza frequente in effetti), mi decisi qualche giorno dopo di andare dal medico che riscontrò qualcosa dicendomi di fare esami.
Ansia a parte (e fu molta), feci tutto quello che disse ed una settimana dopo avevo i risultati: Varicocele.
Il nome fa veramente schifo, ma la cosa è meno grave di quanto possa sembrare, si tratta brevemente di un problema ai vasi sanguigni del testicolo, risolvibile in diversi modi o al peggiore con una piccola operazione di dieci minuti.
Detto questo mi informai subito dal medico e mi disse di fare altri esami per vedere se intervenire con l’operazione o lasciar stare per il momento. Feci l’esame e mi disse che per il momento non c’era problema imminente, di aspettare e vedere magari tra qualche settimana la situazione e se il fastidio tornava allora avremmo proceduto.
Abbastanza sollevato tornai pimpante e raccontai a tutti le mie disavventure, venendo preso abbastanza per il sedere, specialmente dalle ragazze, compresa Elisa; quando stetti con lei da solo in rapporti intimi mi chiedeva spesso se così o così mi faceva male, mi massaggiava e sempre più (un po’ per blocco mentale) accontentavo maggiormente lei a letto, lasciandomi spesso senza venire per timore di sentire fastidio.
Lo so, sono uno stupido, però temevo… e non potevo farci niente; lei cosa diceva? ‘contento tu, mi risparmi il lavoro’, ripeteva in svariati modi rimanendoci un po’ infastidita in effetti, poi si tornava a scherzare e finiva li.
Finalmente arrivò la partenza.
Fu una settimana meravigliosa; i ragazzi con le loro ragazze non discussero quasi mai, noi amici quando capitava ridevamo anche su quello, per il resto furono infinite partite sulla spiaggia, bagni, cibo buonissimo e tanto divertimento.
Vedere Elisa in costume era uno spettacolo e a me ammetto che se mi soffermavo troppo a guardarla veniva duro all’istante e lei lo sapeva; venendomi vicino, chiedendomi di essere sollevata sulle spalle ed altre cose di questo genere.
La sera in camera c’ero io, Elisa, Stefano, Giulia e la ragazza di Stefano, sapientemente in camere separate ognuno per i fatti propri.
Quando smettevamo di ridere in camera e piombava il silenzio si cambiava totalmente registro; ammirarla con i suoi shorts di cotone con cui dormiva e quella magliettina sbracciata mi faceva impazzire e mi ritrovavo attaccato a lei prendendo a toccarla e baciarla.
Facemmo spesso l’amore ed ovviamente dovetti venire, orgasmi travolgenti in effetti, forse per il periodo che ne ero stato senza, chissà; comunque, il fastidio purtroppo rimaneva e quello fu l’unica macchia nera della vacanza, quindi una volta tornati, andai dal medico dicendo di procedere.
E’ qui che inizia il tutto.
L’operazione fu un po’ più lunga di come mi avevano detto, ma non sentii assolutamente nulla, né prima, né dopo quindi andò bene; unico contro? Divieto assoluto di rapporti per 30 giorni o se preferivo per stare tranquillo 40.
Non realizzai subito l’impedimento, non so neanche io perché; io che senza pensare al sesso per dieci minuti mi sembrava impossibile, mi ritrovavo in quella situazione imbarazzante… era abbastanza assurdo.
Spiegai a tutti la situazione facendoli sorridere ed avevo bisogno anche io di svagarmi, con Elisa la cosa sarebbe stata leggermente diversa, ma lo avrei capito solo successivamente, precisamente un paio di giorni dopo.
Ero da lei parlando della situazione e facendo un po’ il buffone per farla ridere, quando ad un tratto il discorso cambiò direzione;

– Quindi non puoi fare nulla di nulla? E se sale su ti fa male?

– No, male no… sento che mi tira un poco, ma non posso far uscire nulla

– Ok… però io che faccio nel frattempo? Devo fare astinenza pure io?

– Immagino di no…

Sorridemmo entrambi e mi ritrovai immediatamente eccitato, alzandomi e sistemandomi i jeans che davano un po’ fastidio.
Quel pomeriggio non c’era neppure sua madre, quindi in breve mi fiondai su di lei, leccandola a lungo finché dopo un quarto d’ora non venne una prima volta.
So che è assurdo, ma fu bellissimo. Forse il fatto di non dover pensare a me, mi aiutò a dedicarmi maggiormente alle sue percezioni, a sentire di più le sue contrazioni e il respiro; io rimasi sdraiato a pancia sotto e al massimo muovevo leggermente il bacino, ma appena sentivo fastidio mi fermavo immediatamente.

– Come stai? Non posso proprio fare nulla?

– Non sai quanto vorrei… ma ho paura che poi succeda un casino

– Va bene ho capito, continui?

Mi eccitai nuovamente per quel suo sorriso voglioso e tornai presto giù tra le sue cosce immergendomi tra umori e profumi dolcissimi, poi mi ritrovai con lei sopra la faccia (cosa che le piace tantissimo ed anche a me).
Mi cavalcò dolcemente il viso per un tempo stranamente inferiore alla precedente volta, porgendo le braccia avanti sul letto tremante per il secondo orgasmo.
Passammo quel pomeriggio a parlare e giocare, (non venne ancora, ma ci andò vicino), poi tornai a casa e dopo cena ragionai per la prima volta sulla questione.
Al pensiero che non ero venuto provavo una fortissima eccitazione e questo non poteva assolutamente negarlo.
Ero un masochista? Non era possibile, non mi piaceva leccare gli stivali delle ragazze, essere frustato, legato ed anzi spesso mi piaceva gestire la cosa a letto; allora cosa stava succedendo?
Mi interrogai a lungo, ridendo di me, ma anche preoccupandomi un poco, poi smisi di pensarci ed andai a letto.
Nei giorni successivi la cosa peggioro un bel po’.
Elisa non credo ci pensasse neppure, ma i suoi continui avvicinamenti pretenziosi di attenzioni che tanto mi piacevano stavano sempre più aggravando quella mia tendenza ed ero con lei quando mi accorsi forse del primo cambiamento effettivo che non potei fare a meno di ricondurre alla situazione.
Eravamo in auto, quella sera ci sarebbe stato cinema anche con i ragazzi del nostro gruppo; io la passai a prendere a casa e me la ritrovai in auto con una minigonna da urlo, tutta vestita di nero e azzurro elettrico, persino il trucco era coordinato (ci tiene sempre tanto a questo genere di cose).
Ai piedi aveva dei sandali a tacco alto neri anch’essi, niente calze e le sue bellissime gambe sode e dritte pretendevano l’attenzione degli occhi non solo miei, ma di quasi tutti i passanti.
Il film fu una vera bellezza (a me piacciono tutti i generi tranne quelli di guerra storica o di mafia), e al ritorno, dopo esserci salutati con gli altri, la riaccompagnai.

– Bel film, te come va?

– Come va? Perché?

– Secondo me tu invece che al film pensavi ad altro, prova a negarlo

– Altro… beh, ti sei vestita benissimo stasera e poi non lo so, sto pensando sempre di più alle cose nostre ultimamente

– Per via di quel problema? Beh, non è mica una cosa brutta…

– Non lo è infatti, però certe volte inizio a farmi paura… succede sempre più spesso che si sveglia anche in mezzo alle altre persone

– Secondo me non resisterai mai fino alla fine, ti scoppierà prima

– Certo se tu non mi aiutassi in discesa…

A quel punto notai con la coda dell’occhio mentre guidavo che si tirò leggermente su la gonna per fare la stupida ed io ovviamente tirai su qualcos’altro.
Le dissi tranquillamente di smettere, ma lei prese a ridere facendo una voce sensuale e versi di godimento meravigliosi e fu inutile pregarla di smettere restando al gioco un po’ per forza.
Mi ribellai veramente solo quando si avvicinò a me abbracciandomi il braccio con cui tenevo il cambio (inizialmente pensai ad un gesto d’affetto), poi però salì di più fino all’orecchio destro e quando sentii la sua lingua carezzarmi umida e calda la pelle, rallentai di colpo sbilanciandola.

– Ma la finisci! Facciamo un incidente stupida!

– Va bene la smetto… però quando arriviamo vai al solito posto sennò continuo all’infinito

La guardai un po’ contrariato perché andare al ‘solito posto’ significava fare roba e le avevo appena detto che la cosa stava diventando difficile.
Lei sorrise innocente leccandosi le labbra al mio silenzio, poi dovetti sorridere alle sue provocazioni ed accettare e finalmente tornò composta.
Quando parcheggiammo, restai con il viso tra le sue bellissime gambe per un bel po’, accucciato nello spazio davanti al sedile del passeggero mandato totalmente indietro.
Ero abbastanza stretto, ma non ci pensai più di tanto cercando di fare un buon lavoro e farla divertire come piaceva a me (e a lei immagino). L’immagine delle sue gambe divaricate, con i tacchi sul cruscotto ed io li in mezzo, mi costrinse a sbottonarmi e tirarlo fuori per darmi un minimo di sollievo. Poi venne.
Spasmi bellissimi, sospiri ancora più belli e poi le coccole che ci piacevano entrambi e così finì quella giornata.

Potrei proseguire a lungo su altre situazioni che accaddero. Ma preferisco andare subito alla fine quando restai davvero un mese in quelle condizioni; gli effetti furono preoccupanti.
Divenni molto più instabile con l’umore, non in senso di violenza, non lo sono mai stato, piuttosto che prima volevo una cosa e poi ne volevo un’altra e nei confronti di Elisa e forse anche con le altre persone divenni più accondiscendente, (con Elisa specialmente dove prima avrebbe ricevuto uno ‘SMETTILA’, adesso non riceva nulla o quasi).
Ormai quando ero in erezione non sentivo più fastidio, ed era un ottimo segno, ma al suo posto c’era un leggero fastidio al ventre, un fastidio chiamato così impropriamente perché invece un po’ mi trovai ad apprezzarlo… ed anche qui mi spaventai.
Insomma, eravamo in giro dalle mie parti quando ad Elisa le confessai qualche timore, perché tra poco sarei potuto tornare a godere e non sapevo come sarebbe stato;

– Ho un po’ di paura sinceramente, è passato un sacco di tempo, le sento pienissime e poi ho paura che qualcosa dell’operazione è andato male…

– Non è che puoi restare così per tutta la vita, anche se per me non è stata troppo male come esperienza… magari sarà anche più bello no?

Rise cercando di tirarmi su e allora mi venne in mente di dirle che quello che aveva appena detto, era ormai una mia fissazione (per quanto assurda) che mi girava in testa da parecchio, però, dopo averla preparata che le dovevo dire una cosa un po’ pazza, mi tirai indietro.
Mi guardò malissimo, mi torturò con i suoi modi, ma non ci fu modo; ormai ero troppo imbarazzato e quindi feci sfumare la cosa, inventandomi una cosa stupida e sostituendola alla realtà per farla smettere di leccarmi l’orecchio.
Quando passarono quasi 40 giorni decisi che stavo veramente per impazzire, così volli farla finita ed invece di masturbarmi chiamai Elisa dicendole che avevo deciso di liberarmi;

– Ok, non ce la faccio più Eli… tu mamma oggi c’è a casa? Oppure andiamo stasera da qualche parte, ti va?

– Si mi va, oggi mamma non c’è viene dopo pranzo

E puntuale passate le due, arrivai da lei, salii al suo piano e scappammo in camera dove facemmo l’amore… un amore moooolto breve purtroppo, perchè dopo solo due minuti, con l’orgasmo più forte della mia vita, riempii un preservativo rimanendo quasi stordito.
Con Elisa scherzammo sulla mia rapidità e mi proposi di accontentarla in altri modi, ma notai anche che il mio ‘amico’ restava sull’attenti ed ovviamente lei voleva usarlo, affermando che una sola volta dopo tutto quel tempo non poteva di certo bastarmi.
Si mise sopra di me e se lo inserì dentro dopo aver cambiato il cappuccio e via una nuova cavalcata e stavolta arrivai almeno a dieci minuti.
Tentai di trattenermi ve lo giuro, ma fu lei a non farmelo fare, aumentando il ritmo a suo piacere ed io ebbi ben poche possibilità.
Alla fine, dopo un ora e mezza di giochi e sesso venni in tutto tre volte e lei zero… statistica abbastanza triste me ne rendo conto, però a suo dire si divertì molto a ‘svuotarmi la fabbrica’ e finalmente ero tornato normale, o quasi.
Sapete cosa non andava? Il fatto che il mio attaccamento verso Elisa era cresciuto in maniera esponenziale, dico sul serio. Pensavo che venendo la cosa sarebbe scemata, ma invece fu proprio il contrario e me ne resi conto quella sera stessa a casa mia.
Provai un forte desiderio di masturbarmi, però, ancora una volta l’idea di trattenermi mi fulminò la testa… e mi toccai solo per qualche minuto lasciandomi in bilico sull’orgasmo e la cosa mi piaceva.
Era la prova del nove che qualcosa era cambiata?
Questa è la mia storia, ad oggi Elisa non sa ancora nulla di questo mio segreto, ed ho paura a dirgli qualcosa perché so che parla spessissimo con le sue amiche di sesso ed anche di noi due.
Chiedo cortesemente a chi avesse affrontato situazioni del genere di mandarmi un suo parere, un consiglio, magari anche di ragazze perché sono un po’ preoccupato, non tanto per come la prenda Elisa che forse rimarrebbe neutrale (ma non ne sono certo), piuttosto perché mi sembra una cosa davvero insolita, considerando che mi reputo ‘normale’ da quel punto di vista.
E’ una cosa passeggera? Posso farci qualcosa? Dovrei parlarne con uno psicologo?

Tutto qui, spero di non avervi annoiato con la mia storia, un saluto a tutte e tutti e spero nei vostri consigli, ciao!

Last_Spark12@hotmail.it

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