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Racconti Erotici Etero

Studio nel pomeriggio

By 31 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Marco, 23 anni, 1.79 moro capelli nerissimi, muscoli al posto giusto grazie a dieci anni di tennis e palestra, fidanzato con Sonia, guardava con preoccupazione il calendario affisso al muro nella sua stanzetta. L’esame di matematica si avvicinava, le pagine da ripetere erano ancora tante, gli esercizi idem. Era un caldo pomeriggio di fine estate e la voglia di riprendere lo studio tardava a venire; in ogni caso cominciò a sfogliare le pagine del libro, piene di equazioni, esercizi e di tutto quello che impediva a Marco un tranquillo riposo.
L’improvviso lampeggiare del suo smart phone lo ridestò dai suoi pensieri, con malcelata noia prese il telefono e vide il messaggio della sua coetanea e pari studentessa Francesca: ‘come va? lo studio? sono indietro! help! potremmo studiare insieme almeno per oggi? fammi sapere!’
Solo al nome Francesca, qualcosa cominciò ad agitarsi in Marco: mora, 1.60, occhi chiari, belle tette, culetto morbido e piccolo, molto seria e fidanzata con un ragazzo non molto simpatico; Marco vedeva in lei una bella e simpatica ragazza, ma ovviamente il fatto che fosse fidanzata rallentava molto i suoi pensieri-
Marco rispose: ok, vengo con i libri da te entro 30 minuti-
Così poco dopo erano in due a soffrire sui libri, però perlomeno il contenuto vestitino di Francesca metteva una certa allegria a Marco. Del resto erano soli a casa di Francesca, nella sua stanzetta; lo studio tutto sommato iniziò bene e le pagine scorrevano.
Dopo qualche ora, un po’ per smuoverla e un po’per caso Marco mise il braccio intorno alla vita della sua amica, per farla riprendere da un macro errore sull’esercizio. Francesca si avvide sia dell’errore sia del braccio, ma non protestò, anzi avvicinò il busto a marco. Questi continuò s stringere la vita di Francesca ed anzi iniziò come per caso ad accarezzare la schiena, scendendo di tanto in tanto verso il bel culetto (sognato tante volte).
Poi si fece più deciso ed infilò la mano sotto il vestitino ad accarezzare apertamente il culetto, senza nessuna protesta da parte di Francesca, anzi con qualche lamento di approvazione.
marco prese la mano di Francesca e la portò sul proprio inguine; mentre si aspettava un moto di protesta, questa prese a stringere il suo cazzo da sopra i pantaloncini, che marco si apprestò subito ad abbassare. Francesca, alla vista del bel cazzo di marco, perse ogni inibizione e lo accarezzò apertamente segandolo lentamente. ‘Che bel cazzo, duro, grosso, mmmmm, mi piace tantissimo’. Frattanto la mano di marco aveva raggiunto anche la fichetta di Francesca ed il suo malizioso dito titillava con frande gioia di tutti e due il clitoride, mentre Francesca iniziava a smaniare ed a farfugliare frasi poco comprensibili
‘Si dai continua toccami la fica, muovi il dito lìììì, dai mmmmmm’ fino a raggiungere un improvviso orgasmo.
Al tentativo di Marco di portarla sul letto, Francesca si oppose con un deciso ‘no, dai, limitiamoci a giocare un poco’ e si abbassò con la testa verso il cazzo, lo baciò sulla punta, lo leccò tutto e dopo qualche minuto lo prese tutto in bocca fino a quando Marco le riempì la bocca di sperma, che sparì tutto con un favoloso ingoio.
‘Allora Marco, domani sei pronto per il capitolo successivo? così dopo almeno quattro ore potremmo rilassarci’. Ovvia la risposta di Marco, precisando il proprio diritto, dopo tanto sudore, di leccare e succhiare le tette.

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