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Racconti Erotici Etero

Succhia puttana

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Occhi neri, matita nera.

Rossetto scuro.

Sento mani scivolarmi sulle cosce, accarezzare le calze, stringere la carne.

Bacio il bicchiere mentre l’alcool mi brucia dentro in una lingua di fuoco.

Sento le dita e il respiro.

Sento la voglia e il piacere rabbioso bagnarmi le gambe.

Un altro sorso, questa volta tutto e tutto di nuovo brucia, forte, violento, nauseante.

Risputo il ghiaccio nel bicchiere. Voglio altro.

Mi abbandono allo sgabello, al corpo dietro di me, alle sue braccia, alle sue mani.

Saltano i bottoni, gli occhi si chiudono, offro il mio corpo, la mia pelle, il mio sapore.

Respiro lento, capezzoli duri. Abbandono la nuca, una spalla la sostiene.

Mani scivolano sul collo, stringono, serrano, soffocano la lingua di fuoco che brucia.

Apro la bocca e le labbra, alito caldo. Inarco la schiena, le dita scendono ed è questo che voglio.

Il seno, al di sotto dell’intimo. Una morsa, affonda, stringe, strizza i capezzoli.

Mani su mani. Affondano, stingono, strizzano.

Voglia. Calda, bagnata, puttana.

Scende, scivola oltre la pancia e sotto, attraverso la gonna.

Sento il mio piacere, i miei umori appiccicosi attaccarsi alle dita ed il fuoco bruciare.

Rubo il bicchiere, il ghiaccio sciolto nell’alcool. Lo afferro, lo svuoto.

Lo sgabello gira mentre il mio corpo diviene carne da ardere.

Il calore di un corpo sopra il mio.

Una lingua, una bocca. Labbra che scivolano e bevono minuscole gocce, corrono e mangiano il mio sapore. Allargo le gambe, i tacchi incastrati sul cilindro metallico.

Offro il mio corpo. Lo offro alle mani che ora lo stanno toccando, tastando, palpando.

Le dita scoprono le gambe, le graffiano. Brucio, in ogni centimetro di pelle, in ogni singolo respiro. Le dita premono sul sesso, gli slip si bagnano, li sento assottigliarsi fra le labbra e tirarsi, tagliando quasi il clitoride. Mi sollevo ansimante.

Una bocca da baciare, labbra di uomo.

Pelle ruvida, alito caldo. Lingua affamata.

Sento denti morsicare, graffiare e di nuovo la lingua. Insaziabile, vorace.

Mangia il mio respiro, scivola senza tregua.

Sento il suo sapore bagnato e la voglio.

Sento le dita stringere.

Le mani mi trascinano giù dallo sgabello. In piedi.

Un volto e labbra che continuano a baciare, leccare, succhiare.

Sento il mio corpo, sento il suo corpo.

Il suo odore di uomo, il suo sesso eccitato.

Sento la mia carne e la mia voglia bagnata.

Sono qui. Per te.

Tiri i capelli, costringendomi in ginocchio.

Ora per terra ti guardo, vogliosa, affamata.

Non riconosco il volto, il corpo, l’uomo, solo la mia voglia, la mia carne, la mia bocca.

Sento il calore del sesso, l’eccitazione, l’odore e mani che con forza mi spingono contro.

Affondo le labbra e lo accarezzo da sopra la stoffa. E’ duro, gonfio, eccitato.

Lo accarezzo con il viso.

Succhia Puttana e le mie dita corrono sulla cerniera.

Lo sento in mano. Caldo, pulsante. Guardo il viso, il respiro.

Lo accarezzo veloce. Stringo. Carne dura fra le dita.

Mi fermo e di nuovo ricomincio.

Succhia Puttana.

Guardo quegli occhi e lo ingoio fermando il respiro.

Lo sento in gola, in bocca, fino in fondo. Immobile, lo stringo fra le labbra e lascio che scivoli fuori. Ne sento il sapore, l’odore. Apro di nuovo la bocca e di nuovo mi avvicino.

Lo stringo fra le dita, il respiro è rotto. Lo stringo e mi avvicino.

La lingua.

Lo lecco intorno e poi sulla punta, la saliva lo bagna e di nuovo affondo.

Succhio. Ritmo lento. Corpo teso. Eccitato.

Lo tengo in bocca, le dita scivolano, le unghie graffiano.

Lo stringo fra le labbra.

La mano è stretta, veloce, avida. Lo succhio e le tue mani sulla testa.

Lo sento crescere, pulsare, esplodere.

Succhia puttana.

Lo mangio con le labbra e lo spingo fino in gola, lo lecco, stringo.

Avanti, fammi godere.

Apro la bocca e appoggio la lingua.

Avanti puttana, continua.

Prendilo, succhialo, stringilo.

Muovi la mano. Così. Avanti. Ancora.

Vengoooo.

Leccalo.

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