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Racconti Erotici Etero

Symon e Helena al Mare con Amici

By 22 Aprile 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, siamo Symon e Helena e questa è la nostra storia.

E’ un po’ di tempo che vorremo fare una vacanza tra coppie, sarebbe carino, solo che non riuscivamo a trovare nessuno, o troppo tranquilli, o troppo agitati.. Le vacanze sono più complicate del previsto.
Andando ad esclusione rimasero solo Giulia e Luca, una coppia simpatica, socievole e attiva, perfetta insomma, solo che io avevo notato qualcosa, che reputo importante nelle persone, la chiamo carica sessuale.
Per farla breve ero sicuro (anche grazie a diverse fonti) che i due non avessero una vita sessuale attiva, anzi..
Comunque sia, io e Helena siamo d’accordo e dopo un breve ritrovo riusciamo a trovare un luogo che vada bene a entrambe le coppie, le Azzorre, che conosco abbastanza bene, vanno bene per tutti i gusti.
Prima di partire parlo con Helena delle mie perplessità sulla vita sessuale dei due amici, e lei mi fa una proposta:
‘Scommettiamo che gli facciamo scopare quei due?’
‘Ah si? Bè credo che con la giusta atmosfera forse..’
‘Atmosfera, si, dovremo usare tutto il nostro ingegno, non lo trovi eccitante?’
Annuì.. cosa potevo fare.. questa ragazza mi stupisce ogni giorno di più.

Si parte dunque, una settimana insieme in Bungalow , non molto, i primi due giorni gli passiamo tra mare e entroterra, si gira un po’, la sera siamo stanchi e si va a dormire senza importanti attività.
Il terzo giorno ci svegliamo presto, notiamo che i due dormono ancora, la loro porta è socchiusa.
‘ Dormono staccati e vestiti.. come si possono correggere Helena.., mi sa che il nostro piano fallirà’.
‘Pensi che io piaccia a Luca?’
‘Ma certamente, lo ho beccato un paio di volte mentre eri in acqua ieri..’ Helena ama ipotizzare di attrarre, spesso me lo invento solo per eccitarla, come oggi, e sembra funzionare, visto che si è corsa in bagno ed è tornata senza il costume sotto la strettissima maglietta e farà collazione in slip.
Mentre mangiamo finalmente Helena riesce ad attirare Luca, senza esagerare chiaramente, cerca di interpellarlo in discorsi vari, poi si alza, si lascia osservare e va a prepararsi per uscire.
‘Faccio una doccia ragazzi, poi tutti in spiaggia, ok?’
Bel colpo, prima lo fa fantasticare e poi gli mette in testa l’immagine di lei sotto la doccia..
Ma sapete una cosa, sembra quasi più presa Giulia, la ha osservata tutta bene.. bè certo, tra donne si fa.

In spiaggia oggi è un caldo tremendo, decidiamo di fare un bagno, i due ci raggiungono dopo, in acqua ci baciamo appassionatamente (sono diversi giorni che non facciamo sesso, il clima è magnifico e poi il mare..)
La mia erezione è spaventosa, Helena si diverte a strisciarsi su di me, scivola con le natiche sulla mia asta, se la tiene tra le chiappe, ondeggia.. mi fa impazzire.
I due ci raggiungono, Giulia è proprio carina, i suoi lunghi capelli ricci e neri che le scendono sui seni, ne risaltano il corpo magro, mentre si muove non posso che notare un sederino niente male, lo stesso Luca è un bel ragazzo, fisicamente muscoloso, solo che come vi ho detto, gli manca la scintilla..
Helena passa la sua mano sotto i miei slip e inizia a toccarmi, mentre loro si schizzano l’acqua a un metro, faccio lo stesso io sotto il suo costume, le sfioro leggermente le labbra, ruoto lentamente con due dita, talvolta entro, ma solo per pochissimi istanti.
Le onde ci urtano in continuazione, rendendo il nostro giochino facilmente velabile, ma l’imprevisto è imminente.
Il mare carica un’onda più forte, sottraendoci la schiuma e l’acqua che ci celava, Helena è appoggiata a me, in questo modo mi copre, ma la mia mano nei suoi slip attira l’attenzione di entrambi i nostri amici, sono attimi imbarazzanti.
Rimanemmo un secondo in silenzio, poi un’onda ci colpi tutti, trascinandoci fino a riva.
La veemenza del mare centrò soprattutto Giulia, la quale perse parte del top, con mia grande soddisfazione, anche per lei però, visto che notò il mio sorriso e senz’altro la mia erezione. Sorridemmo confusamente.

La sera la passammo in un ristorante tipico, ci divertimmo molto e bevemmo tanto vino, eravamo tutti un po’ brilli, solo che noi in più non vedevamo l’ora di tornare in Bungalow..
Una volta entrati, Helena lancia i tacchi sotto il tavolo, si fionda al frigo e prende una bottiglia di vino..
‘Buona notte ragazzi, avevamo intenzione di farvi compagnia, ma sapete..’ Scherzo io, e seguo Helena.
‘Allora a domani’ Saluta Luca, i due si spostano sul balconcino, forse per lasciarci un po’ di privacy.
Entro in stanza, è buia, così avanzo piano, ora vedo Helena, è completamente nuda, sdraiata sul letto con la gambe spalancate, con una mano tiene la bottiglia di vino, se ne versa un po’ sulla bocca, poi scende lentamente, il seno, il ventre.. Prima che il vino approdi sulla sua vulva arriva la mia bocca, che ne beve il succo.
Inizio a leccarla dolcemente, il vino è mischiato alla sua favolosa linfa sessuale, le inserisco la lingua dentro, lei si muove dolcemente, è concentrata e accesa, voglio farla venire, voglio sentirla tremare, voglio udire il suo gemito estremo.
Continuo a leccarla delicatamente, mi aiuto talvolta con le dita, volteggio sul suo clitoride, non ci vuole molto ed esplode in un gemito alternato da continue vibrazioni di piacere.
Il suo urlo deve essersi fatto sentire, perché sento chiudersi la porta della stanza dei nostri amici.
Helena rimane lì, inondata di vino e sudore, in preda a continue scosse e tremolii, non mento quando vi dico che un suo orgasmo corrisponde a uno mio.
Mi spoglio e mi sdraio affianco a lei, ruota e mi dà la schiena, vuole essere presa di fianco, adora quella posizione.
Mi avvicino e facilmente la penetro, poi la stringo, le tocco i seni, il nostro ritmo cresce, si infila le mie dita in bocca, è segno che è pronta a essere sbattuta.
La perforo sempre più rapidamente, lei si inclina per farlo accedere meglio, le schiaccio le chiappe, glielo ficco dentro sempre più in profondità, iniziamo a godere entrambi, non riusciamo più a trattenerci.
Dopo essersi fatta sbattere ora vuole il comando e sale su, inizia a oscillare come piace a me, poi prende ritmo e cavalca, cavalca da farsi bucare interamente, afferra la bottiglia e si rovescia il rimanente vino tutto addosso, ora si inclina verso il basso e ondeggia, lo sente tutto.
Helena si sdraia di pancia sfinita, posso farle quello che voglio..
La prendo da dietro con violenza, e tenendola per i fianchi la sbatto su e giù, i suoi urli di piacere ora sono intensi, si aggrappa agli angoli del letto, la giro e le alzo le gambe, i miei ultimi colpi prima di esploderle su quel corpo magico.
Crolliamo entrambi e ci addormentiamo così.

La mattina mi sveglio prima io, noto che la porta è spalancata, che villani che siamo stati a lasciarla così.. anche se non mi sembrava. Vedo Giulia che entra in bagno, mi accorgo di essere nudo, so che con la coda dell’occhio mi ha visto.
Faccio finta di nulla, mi vesto e entro in bagno anche io, fingendo di non averla vista.
‘Ah.. vi siete svegliati finalmente’ Ironizza lei, la guardo con occhio malizioso e le sorrido, poi esco.
Si alza anche Luca e si avvia verso il bagno, cerca di entrare, ma Giulia ha chiuso, così si appoggia di schiena alla porta, alza gli occhi e (visto che ho lasciato aperta la nostra stanza) vede Helena sdraiata li, tutta nuda..
Fa un cenno come per coprirsi, ma non riesce a distogliere lo sguardo..

E’ un diluvio a cacciarci dalla spiaggia a fine pomeriggio, ci rifugiamo ad un Luna Park.
La fretta ha fatto si che ne Helena ne Giulia facessero in tempo a cambiarsi il costume, ancora bagnato dall’ultimo bagno, Giulia se lo tiene così, sotto la maglietta, mentre Helena fa un salto al bagno a cambiarsi.
Nel frattempo io e Luca ci sfidiamo sul toro (ossia un finto rodeo), dopo un paio di voli a testa e un sacco di risate propongo un gioco.
‘Proviamo a farlo in due, con più peso forse riusciamo a mantenerci meglio in equilibrio’.
‘Ma non so, sono sicura che mi farò del male’ sostiene Giulia.
‘Dai non preoccuparti, se cavalchi con me non ti accadrà nulla di male’. Le pongo la mano e la faccio salire sul toro.
‘Aggrappati a me, stringiti e muovi i fianchi, vedrai che andrà bene’.
Il toro inizia a muoversi lentamente, Giulia si tiene a me sempre più energicamente, ha le mani sui miei addominali e non sembra dispiacerle.. Il toro accelera, ora è attaccata a me, sento i suoi seni umidi sulla mia schiena, voliamo a terra ancora abbracciati.
‘Potete staccarvi adesso’ insinua Helena. ‘Adesso vi facciamo vedere noi come si cavalca’.
Helena non porta il costume, non aveva alcun ricambio, quindi sotto il vestito (finissimo, da spiaggia) è del tutto nuda, l’effetto è una vistosa aderenza degli abiti ai seni e al sedere.
Helena decide di starsene davanti, Luca si appoggia appena a lei.
‘Luca devi stringerla, guarda che se cadi solo tu fai una figuraccia!!’
Helena gli prende la mano e se la mette a un centimetro dal ventre, nudo, quando il toro incalza, Helena tenta di ondeggiare, il suo sedere accarezza il membro di Luca, ma poco dopo volano a terra. Il movimento ha messo ancora più in risalto il fantastico corpo della mia lei, che ne è chiaramente soddisfatta, e non è la sola.

La sera è stata organizzata una festa sulle dune con tanto di fuochi d’artificio, dopo una bella doccia voliamo li.
Siccome le dune più esposte al mare sono occupate ci appostiamo più indietro, certo non c’è il mare, ma il buio risalterà meglio i fuochi e possiamo starcene tranquilli.
Sistemati gli asciugamani aspettiamo in piedi i fuochi, il buio è intenso, sarebbe molto intimo, ma siamo in compagnia.
Comincia lo spettacolo, davvero notevole, mi stringo a Helena, la sfioro e la bacio amorevolmente, stessa cosa fanno gli altri due, sembrano molto più sciolti del solito, Luca le palpa il sedere, lo vedo appena, si baciano davvero caldamente.
Helena si sdraia per guardare da un’altra prospettiva, la raggiungo. Siamo nella più totale oscurità, nonostante i fuochi un gioco d’ombre ci lascia segreti. Passo la mano sotto la veste di Helena, sobbalza un po’, ma lascia fare.
La bacio e la tocco, ora si lascia andare più facilmente, nel frattempo mi sfilo i jeans, le prendo la mano e me la porto al membro.
Helena si volta con uno sguardo accusatorio..
‘Ma che fai’ mi sussurra.
‘Pensavo che avessimo una missione noi due..’ le rispondo.
Con l’altra mano le infilo le dita dentro e la stringo a me, la bacio ardentemente, lei mi tocca, ma continua a guardare preoccupata gli altri due, che nel frattempo, stanno amoreggiando sotto la luce dei fuochi.
La faccio sedere su di me, così da coprirmi e continuo a masturbarla, piano piano le sue difese cedono.
Helena mi ferma, forse stavo esagerando, si alza, sopra di me, con una mossa fa scivolare a terra le mutandine, che mi cadono in braccio, da questa posizione posso vedere la sua fighetta nuda e bagnata..
Estraggo il mio pene ormai in ebollizione, Helena si risiede su di me e se lo infila dentro, la lunga veste leggera ci copre.
Mi cavalca piano, ma l’eccitazione è a mille, siamo a un passo dai due, e stiamo scopando.
Il rumore dei fuochi ci protegge.
Con le mani la faccio balzare, Giulia si gira per sedersi vicino a noi e si trascina Luca su di lei..
Noi due rimaniamo immobili mentre i ragazzi si baciano.. Giulia nota il nostro strano blocco.
‘Bè? Non avete mai viso due che si baciano?’ ci prende in giro, ma basta poco e capisce che la nostra posizione non è proprio ortodossa. Sorride e torna a baciare Luca e a guardare i fuochi.
Ricomincio a muovere Helena, che ora consapevole di esser stata scoperta è particolarmente emancipata.
Immagino che Giulia lo abbia sussurrato a Luca, perché ci spia con discrezione.
I fuochi si fanno più radi, il sospiro di Helena può essere udito, il sospetto dei nostri amici diviene certezza.

Quell’intrigante atmosfera stava però per esaurirsi, i fuochi erano terminati e flotte di persone stavano tornando indietro.

‘Perché non facciamo un bel bagno di mezzanotte?’ Propone Giulia.
‘Ma perché no’ Rispondiamo quasi in contemporanea noi due.
‘Lo faremo nudi? Chiaramente?’ aggiungo..
‘Bè, possiamo anche farlo in intimo.., ma tanto nel buio chi ci vede?’ risponde Giulia
Corriamo fino alla riva, iniziamo a sfilarci scarpe e vestiti.
‘Symon, le mie mutandine sono rimaste lassù..’ Bisbiglia Helena
Non le dico niente, la bacio e le scosto le spalline della sua veste, calo piano piano, fino ai piedi, rimane solo con in reggiseno, inutile dire che gli altri due la videro.
‘Io non ho più nulla da nascondere’, si slaccia il reggiseno e comodamente entra in acqua.
L’eccitazione di noi tutti è palpabile, non aspetto, mi tolgo tutto pure io e la seguo.
In acqua la raggiungo e la stringo da dietro, la mia erezione è incontrollabile, il suo corpo si congiunge al mio, la faccio mia, il mio membro accede senza difficoltà nella sua vagina, è penetrata da dietro e palpata di fronte dalla mia mano irrefrenabile.
‘Helena!’, una voce ci raggiunge. Giulia nuota fino a noi.
‘Helena, Giulia deve dirti qualcosa’ Dice Luca.
‘Helena..’ Giulia si avvicina e la bacia timidamente.
Giulia è nuda, posso vedere i suoi seni premere a quelli di Helena, le due si uniscono in un solo corpo, si baciano impetuosamente, io e Luca rimaniamo li, a guardarle, senza riuscire a comprendere fino in fondo quell’immane passione.
‘Symon, lo sai, Giulia mi ha raccontato che stamattina è entrata nella vostra stanza, e si è masturbata guardandovi, ha detto che dentro di lei qualcosa esigeva che voi ve ne accorgeste, ora è libera’.
Helena rivolta verso noi si appoggia di schiena a Giulia, sott’acqua si stanno toccando.
Ci osservano entrambe, in preda a un delirio animale, aprono e chiudono la bocca, spalancano gli occhi, i loro corpi si muovono armonizzati sotto la luce della luna.
Giulia ci tende la mano e con un gesto ci convoca a loro.
Le due si riportano di fronte, offrendoci i corrispettivi sederi, io e Luca le buchiamo, ora siamo tutti e quattro in intesa, un intesa sessuale sfrenata.
Le sbattiamo una contro l’altra, le due bocche non sembrano volersi staccare mentre noi le percuotiamo con i nostri membri, le loro urla sono compresse nelle proprie gole, trasformando il loro gemito in un’eccitante mugolio.
Giulia si stacca dalla bocca di Helena e supplica ‘Continuate così, oddio, oddio, continuate, vi prego’.
I suoi movimenti si fanno sempre più frenetici, poi stringe forte Helena, alza il viso alla luna e strepita in un estasi sconfinata.
Esce dall’acqua e stramazza al suolo, tutto ciò che era si è dileguato nell’acqua, incenerito dalla luna, svanito nell’oscurità.

Ti è piaciuto il racconto? Scrivimi le tue impressioni a: helenasimon@hotmail.it

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