Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Symon e Helena in Africa

By 14 Aprile 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, mi chiamo Symon e questa è la mia storia
Finalmente si parte, bastavano parecchie ore d’aereo e a Mombasa ci saremo imbarcarci per la crociera di 10 giorni che ci avrebbe portati fino a Cape Town in Sud Africa.
I primi giorni passarono fin troppo in fretta, il giorno facevamo qualche tappa per poi navigare la notte, la sera si stava al pub di bordo oppure esisteva anche una mini discoteca, era divertente, ma percepivo che mancava qualcosa.
Non vi racconterò tutta la vacanza, ma sappiate che nei primi giorni conoscemmo una coppia di francesi, lui un uomo sulla quarantina, piuttosto alto e ben messo fisicamente, lei di colore, un viso splendido, piuttosto bassa (1,65) ma procace (una terza abbondante) assolutamente non grossa, anche il sedere non era male, scoprimmo che erano francesi e di conseguenza Helena (la mia ragazza) ne approfittò per parlarci il più possibile visto che studia lingue, e fecero amicizia.
Nel frattempo io adocchiai una curiosa coppia di ragazze davvero stuzzicanti, se ne stavano sempre sole e mi chiedevo come fosse possibile, visto che erano davvero carine (molto simili fisicamente, alte, magre e bionde, un bel sedere e un seno piuttosto limitato).

Il quarto giorno doveva essere il più particolare, si doveva fare scalo in Madagascar e passare li due giorni in un residence con tanto di lunga spiaggia privata.

Dopo essere sbarcati ci dirigemmo sulla spiaggia, in lontananza giungeva la coppia francese, certo che in costume la ragazza di colore non era niente male, ci invitarono per una passeggiata, ma rifiutammo per il momento.
Il caldo si faceva sentire, proposi ad Helena di raggiungere gli amici francesi nell’entroterra, così ci dirigemmo verso una sorta di foresta, seguimmo il sentiero ma notammo che girava intorno a un laghetto per poi ritornare verso la spiaggia, mi fermai sul bordo ad annusare l’aria fresca, nessuna traccia dei francesi.
Decidemmo di scendere fino al laghetto sottostante.
Una volta sulla riva sentì dei sussulti e notai che eravamo a due passi dalle due ragazze, me ne sarei andato se non avessi notato che erano in topless, davvero notevoli i loro due corpi.
Le ragazze si alzarono, il loro costume era insignificante, i loro seni dritti per l’aria fresca, una delle due si sfilò la mutandina rossa con un movimento estremamente sensuale e rimase nuda sulla riva del lago.

Quando le due entrarono in acqua capì il perché della loro privacy’ iniziarono a baciarsi appassionatamente, era la prima volta che lo vedevo tra due donne dal vivo, e devo dire che c’è qualcosa di incantato nel loro rapporto.
‘Symon risaliamo..’, ‘Eh già così ci beccano.., restiamo qui’
Eravamo abbastanza imbarazzati, ma poi cogliemmo il bello della situazione, io ero particolarmente eccitato, ma Helena lo era molto di più’ Le due ragazze uscirono dall’acqua, avevano dei corpi fantastici a mio parere, per qualcuno senz’altro troppo magri, ma le loro movenze e atteggiamenti suscitavano un fermento unico.
Non avevano alcuna intenzione di fermarsi e iniziarono a toccarsi e baciarsi a vicenda, era fantastico, Helena non si perdeva un secondo di tutto ciò che stava accadendo. Una delle due scese giù e iniziò a leccare l’altra, la sua condotta era così calorosa ed amabile che mi sconvolse.
SI muovevano come un sol corpo, erano così condensate che nulla poteva distoglierle da quel piacere chimerico.
‘Oh Symon, quanto vorrei essere li adesso”, ‘Perché non ci vai allora?’ risposi
‘Ma che scherzi’ non posso’, rimanemmo li e ci godemmo tutti i loro respiri fino a un’enorme orgasmo, che mai avevo fatto raggiungere in tal dimensione a Helena, poi ci dileguammo.

La sera decidemmo di rimanere sul balcone del nostro residence, nell’appartamento affianco vi erano i due francesi. Helena era ancora visivamente eccitata per quello che aveva visto e dopo un paio di drink iniziò a confessarmi tutto, un rapporto lesbico le sarebbe molto piaciuto, si alzò dal tavolino e si sporse al balcone, il suo pigiama di seta faceva travedere ogni forma del suo meraviglioso corpo.
‘Hai visto come gliela leccava? Sapresti fare qualcosa del genere Symon?’ Era davvero partita.
Mi alzai anche io e mi posai a lei, sul suo sedere poteva sentire la mia eccitazione, iniziò a ruotarlo, girò la testa e mi baciò appassionatamente, io ricambiai e inizia a palparle il seno, era davvero fantastica, con quella abbronzatura nella notte. Il nostro ritmo cresceva, le sfilai le mutandine da sotto la veste di seta e la toccai dolcemente, poi scesi e iniziai a leccarla, si voltò e appoggiandosi al poggiolo aprì le gambe schiacciandovi il mio viso sulla sua vagina, io leccavo al meglio (ho sempre adorato lambire le labbra femminili, volevo essere all’altezza delle due lesbiche).
Helena lasciò fare, poi mi alzò, una volta in piedi vidi che nell’oscurità del balcone vicino vi erano i due francesi, che in una situazione simile alla nostra precedentemente, rimasero bloccati dalla visione.
Feci per rientrare nell’appartamento quando Helena diede un colpo al vestitino di seta che portava e lo lasciò sfilare giù fino a terra. Rimase completamente nuda, di fronte a me e a loro, ma ancora (forse) non lo sapeva.
Mi avvicinai, lei mi prese il membro e iniziò a masturbarmi, mi fissò e poi scese e iniziò a spompinarmi, leccava perfettamente l’asta, scendeva e mi schiacciava le palle, le presi la testa e la ondeggiai come piace a me.
Helena si rialzò e si appoggiò al balcone lasciando il suo fantastico sedere alla luce della luna rivolto verso di me (e verso di loro). Non attesi e la penetrai da dietro, lei sobbalzò con un gemito, il mio ritmo aumentò piano piano, stavamo dando un bello spettacolo, lei non si faceva mancare nulla, con la mano si masturbava e con il sedere teneva il mio ritmo, era fantastico.
Ci staccammo e mi sedetti sulla sedia e lei su di me rivolta verso di loro, così che potessero vederla tutta di fronte, mentre il mio pene la perforava, mentre impazziva con la sua bocca spalancata, immagino solo lo spettacolo.
Helena abbassò la testa per farsi penetrare meglio e io vidi qualcosa che mi lasciò folgorato’
Dall’altra parte i nostri vicini lo stavano facendo, come noi’ anche loro erano rivolti dalla nostra parte, solo che erano in piedi, potevo vedere la ragazza di colore penetrata da dietro, i suoi seni che libravano in aria, le sue labbra aperte, il suo sguardo che mi fissava. Il tutto avvenne in piena notte su due terrazze separate e quasi totalmente rabbuiate, questo rendeva il tutto molto più eccitante.
Helena cominciò a ruotare il sedere, la sedia scricchiolava al ritmo dei nostri gemiti, poi si sollevò e rimase in piedi, nuda di fronte a loro.
Dopo un attimo di studio la sua mano scese sulla sua vagina, iniziò a masturbarsi, gemeva, godeva sempre più ripetutamente, io rimasi li, seduto a osservarla, anche gli altri due si fermarono.
Era l’atto di liberazione di tutte le sue fantasie erotiche, ormai con la figa fradicia e tutti gli occhi su di lei poteva godere come mai, e lo poteva fare anche sola, fu fantastico, esplose in un orgasmo animale.

Ciao a tutti, mi chiamo Helena e questa è la mia storia

Una crociera in Sud Africa, il mio sogno, finalmente dopo anni sono riuscita a convincere Symon, il mio ragazzo, e ora si parte per 10 giorni tra Mombasa e Cape Town.
I primi giorni non furono proprio fantastici, anzi faticosi, si camminava il giorno per esplorare qualche zona tipica e si navigava la notte, la sera si stava al pub di bordo, era divertente, ma mancava qualcosa.
Per fortuna conobbi una coppia di francesi molto carini, così potei esercitarmi con la loro meravigliosa lingua, e non solo, il ragazzo era alquanto carino, alto, moro e con un fisico davvero fantastico per un quarantenne, lei invece era molto diversa da lui, oltre per il colore della pelle (nera), era bassa, ma aveva un seno da invidia, una bella quarta portata benissimo nonostante la statura e anche un bel sedere.
Nulla di che fino al quarto giorno, solo qualche occhiata di troppo di Symon a due ragazze molto carine, erano proprio il suo tipo, alte bionde, con poco seno e solitarie, probabilmente erano lesbiche, ma quel maialino chissà quante fantasie si sarà fatto, devo dire che la cosa non mi ha mai dato fastidio comunque, anzi.

Scendemmo dalla nave e ci trovammo in Madagascar, trascinai Symon in spiaggia anche se lui voleva farsi un giro, ma quel sole e quell’acqua non potevano aspettare, dissi di no anche ad un invito di passeggiata degli amici francesi .

‘Helena, non c’è la faccio più, andiamo a fare un giro, così guardiamo cosa c’è oltre la spiaggia.
‘Eh va bene, il caldo mi ha convinto’

Una volta fuori dalla spiaggia entrammo in un boschetto, Symon fu subito colpito da un laghetto rinchiuso all’interno di un recinto, che chiaramente scavalcò. Lo segui, un mix di stizza e eccitazione.

‘Che bello che è qui, potremo anche fare un bagno.., Symon?’
‘Zitta, c’è qualcuno’.
Spostai lo sguardo verso la riva accanto e vidi due ragazze in topless in atteggiamenti stuzzicanti, Symon si bloccò.
Stavo per risalire, quando le due ragazze entrarono in acqua, così per non farmi vedere mi fermai.
Le due si abbracciarono e baciarono profondamente, erano davvero sexy, Symon si stava eccitando, la cosa mi irritava ma allo stesso tempo mi provocava, ma la ragione vinse.
‘Symon risaliamo..’, ‘Eh già così ci beccano.., restiamo qui’. Mi costrinse a rimanere.
Rialzai gli occhi e vidi perfettamente che una delle due mi stava fissando’ Non dissi nulla a Symon.
Le ragazze uscirono dall’acqua, erano consapevoli di essere viste, ma questo non sembrava fermarle, anzi, iniziarono a toccarsi sempre più insistentemente, mio Dio, quelle due sanno davvero sfiorare i punti giusti.
Ero stupita di me, non potevo togliere gli occhi da quella meraviglia, si leccavano come avevo sempre sognato facesse un uomo, e per quanto Symon sia davvero eccezionale a letto e con la lingua, quelle due erano delle professioniste della masturbazione. Guardala, la penetra con la lingua e con un dito le sfiora il clitoride, si muove ordinata e leggera, come piace a me, l’altra nel frattempo geme sempre di più, è visivamente bagnata e lo sono anche io.
‘Oh Symon, quanto vorrei essere li adesso”, ‘Perché non ci vai allora?’ mi rispose quel maiale
Rimasi in silenzio un attimo, la cosa era davvero pazzesca, ma avrei fatto qualunque cosa per farmi leccare così’
‘Ma che scherzi’ non posso’, risposi.. non riuscivo a muovermi..
Poco dopo la ragazza venne fragorosamente, mamma mia, curvava il corpo come se stesse trattenendo un demone’
La mia vita era cambiata.

La sera dopo una buona cena e una bella bottiglia di vino ci spostammo sul poggiolo, Symon era a petto nudo e addosso teneva solo dei pantaloni fini da notte che risaltavano quel bel culetto, ma a me interessava altro in quel momento, volevo godere come quella ragazza, e non mi sarei fermata fino al compiacimento del mio desiderio.
Indossai appositamente una veste di seta nera, che risaltò le mie forme (ho una seconda abbondante ma so usarla bene, il mio pezzo forte però è il sedere, che non dimenticai di risaltare una volta sul balcone), Symon già eccitato di suo non tardò molto ad avvicinarsi, mi appoggiai alla ringhiera e misi in mostra il sedere.
‘Hai visto come gliela leccava? Sapresti fare qualcosa del genere Symon?’ Ero davvero accesa.
Symon si accostò a me, il suo membro era già bello duro, non mancò di ondeggiare per farmelo sentire tra le natiche, seguì il ritmo pure io, poi ruotai la testa verso di lui e mi feci baciare.
Il suo bacio fu violento, mi entrò con la lingua, ma la volevo da un’altra parte quella meraviglia di bocca.
Passò la mano sotto il mio vestito, salì lungo la gamba, mi fece tremare, ero già piuttosto bagnata, tra l’alcool e i miei sogni erotici e il suo dito che mi penetrava persi facilmente il controllo di me, e capitava rarissimamente.
Le sue dita non mi bastavano, presi la sua testa e la portai giù, capì subito il suo compito e iniziò a leccarmi lentamente, poi aumentò, la sua lingua mi penetrava come fosse un membro, chiusi gli occhi e pensai a quella ragazza, o come leccava, le sue labbra, la sua lingua’
Riapri gli occhi e notai un lieve luccichio provenire dal poggiolo di fronte, aguzzai lo sguardo’ ma era la coppia di francesi, e ci stava spiando!!’
O mio Dio, per un attimo tutto si fermò, mi svegliai da un sogno, poi lei alzò il braccio come per salutarmi, ma voleva attirare la mia attenzione, più in basso’ Oh aveva un bel cazzo in mano e se lo stava lavorando guardando noi’
Tutto ciò era pervertito, ma a un tratto Symon trovò quel punto che noi chiamiamo goduria pura e la tensione intorno si azzerò, lui mi leccava e una coppia ci osservava compiacente e laboriosa’
Mi voltai e aprì meglio le gambe, ora la mia vagina era spalancata, pronta per qualunque cosa, Symon continuava a leccare ardentemente, ignaro di tutto.

‘Spostati Symon’, Feci alzare il mio ragazzo, così che potesse vedere il pubblico, gli fissò, ma aspettava una mia mossa.
Lo guardai negli occhi, portai la mano alla spallina e la tolsi, lasciando scivolare il vestito a terra.
Rimasi totalmente nuda.
Symon si avvicino, gli tastai il membro duro, abbassai i pantaloni e glielo presi in mano e lo mostrai ai ragazzi, poi scesi giù e me lo misi in bocca, adoro spompinarlo, mi dona tutta la forza e il controllo su di lui e sono anche ben addestrata, scesi lungo la sua asta, gli presi in bocca le palle, le stuzzicai mentre con la mano continuavo a masturbarlo.
Con le mani mi prese la testa, voleva controllare lui il ritmo, lo lasciai fare, ero totalmente sua, lo volevo far godere e poi impazzire con lui.
Ma ora lo volevo sentire, mi alzai e gli offrì il sedere, lui si aggrappò alle mie cosce e mi perforò, Symon ha davvero un membro lungo, talvolta quando spinge forte può davvero perforarmi, ma oggi può fare quello che vuole.
Mi sbatte a pecorina, io ondeggio per farli perdere il ritmo (che venga quando voglio io), mi volto verso i nostri amici, anche loro non scherzano, la ragazza è appoggiata su di lui, che la prende da dietro, ha davvero dei seni enormi, Symon se li sta proprio guardando tutti, e che guardi pure, tanto sono io quella che se lo scopa.
Ci spostammo sulla sedia, mi fece sedere su di lui, voleva mostrarmi a tutti e io ci stetti in pieno, aprì le gambe, così che la penetrazione si vedesse bene e ondeggiai, sentivo la sua asta toccare il tetto, godevo come una maiala e con me anche gli altri, la ragazza mi fissava quasi mi volesse sfidare, fu quello l’attimo della mia conversione.
Basta, mi staccai da quel pene enorme e sudata e fradicia mi portai al centro del balcone per farmi vedere bene, allargai le gambe, con le dita aprì le labbra e mi masturbai, mancava ormai poco.
Le mie dita erano controllate da una forza oscura, a ogni rotazione sentivo un esplosione di piacere, me le infilai dentro e poi fuori, avevo gli sguardi di tutti addosso, sui miei occhi, sui miei seni, sulle miei dita, sulla mia vagina.
Alzai il viso al cielo ed esplosi in catene di gemiti bestiali, le mie dita, come il mio pudore, si dissolsero dentro la mia vagina..

Ti è piaciuto il racconto? Scrivimi le tue impressioni a: helenasimon@hotmail.it

Leave a Reply