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Racconti Erotici Etero

Tango

By 8 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

La primavera bussava alle porte’

Un vento caldo accarezzava il viso di Claudia e la faceva sentire leggera’

I suoi pensieri, aliti di voglie represse’

Claudia sentiva tutti i suoi sensi stranamente accesi, coinvolti come da una strana sensazione di un qualcosa che stava per accadere’

Ancora un giorno e sarebbe arrivato il tanto anelato fine settimana’

Claudia aveva voglia di danzare leggera’di cantare’di sentirsi sfiorata’

Quelle ore in ufficio le sembravano interminabili mentre il sole

Batteva sulla sua finestra facendola volare lontano con la fantasia.

Aveva ancora da sbrigare un po’ di pratiche noiosissime e poi avrebbe lasciato alle su spalle quella stanza, i suoi colleghi, il lavoro’la monotonia e la noia!

SABATO MATTINA.

:’ Che giornata splendida! Oggi voglio spassarmela senza alcun problema!’

Lentamente Claudia stira il suo corpo fra lenzuola di seta blu’i suoi capelli ricci coprivano il cuscino, dondolando sui sei seni turgidi’

La pelle scura, liscia’le dita affusolate di Claudia accarezzano la sua pelle dandole sensazioni di piacere’

:’ Ciao Federica! Come va? Ti ho svegliato?’

:’ Mmmm, si, pronto’.ahhh, Claudia, si, dormivo’ma che ore sono?’

:’ Ma, circa le 9 del mattino”

:’ Ma sei matta a chiamarmi a quest’ora di sabato? Ti è successo qualcosa?’

:’ No’dai..hai visto che bella giornata? Ti va di andare al mare?’

:’ Al mare’quando? Ora?’

:’ Certo, ora”

:’ Ma’io ho sonno! Aspetta”

Federica si alza svogliatamente dal letto, apre la finestra e un sole caldo le illumina il viso’ si stiracchia’

:’ Claudia’ci sei ancora?’

:’ Si, allora hai deciso? Andiamo?’

:’ Si’ormai, tanto mi hai svegliata”

:’Ok, fra una mezz’ora sono da te!’

Le due amiche riattaccano il telefono.

Claudia è soddisfatta, una bella giornata in riva al mare, ad ascoltarne il dolce ritmo, a farsi scaldare la pelle dal sole, accarezzare dal vento tiepido’.

Il mare e un po’ increspato’spruzzi d’onde’poca gente, Claudia e Federica sistemano i loro asciugamani quasi in riva al mare’parlano, ridono’finalmente lontane dalla routine di tutti i giorni’

Manolo’il bagnino’niente male!

Di origine indonesiana aveva degli splendidi capelli neri, lunghi che gli volteggiavano sul viso abbronzato’ due occhi scuri sembravano risplendere alla luce del sole’un corpo atletico’asciutto e modellato alla perfezione’

Claudia lo vede quasi subito e con un sorriso malizioso lo indica a Federica

:’ Che ne pensi di quello?’!

:’ Quale”

:’ Lì’vedi il bagnino?”
:’ Ahhh, si! Be mica male!

:’ Mica male? E’ splendido!!’

:’ Oddio, Claudia’ricominci?’ma dai”

:’ Ricomincio? Be, con lui ricomincerei volentieri!’

Si stendono e i loro pensieri volano leggeri’Claudia, ad occhi chiusi, sogna una notte di passione’

:’ Scusate?’

:’ Ma’chi è?’

Risponde Claudia aprendo un occhio, si era addormentata’

:’ Sono Manolo, il bagnino’vi fa male dormire al sole’.’

:’ Ma che’che male! E’ bellissimo!’

:’ Be, allora’mi scusi se”

:’ Si, si ‘- sorride Claudia ‘ la scuso’e”

Claudia non riusciva a togliere gli occhi dal viso del giovane che non aspettava che un cenno’

:’ Senti’ti piace ballare? ‘

:’ Che? Ballare? Si, ma’che centra?’

Il tu era passato tacito alle orecchie di Claudia che era avvolta come in un sogno bellissimo’

:’ Sai, stasera qui si fa un po’ di musica, latino americana, ti piace? ‘

:’ Ohh! Si, adoro quei balli! Peccato che sono una frana!’

:’ Be’bene! Allora resta ti farò da maestro!’

:’ Federica’che ne pensi? Restiamo?’

:’ Ma’Claudia’.io, non saprei”

:’ Ma, si’dai, ok Manolo ‘ è così che ti chiami vero? ‘ deciso si resta”

:’ Splendido ragazze! Allora a più tardi’

SABATO SERA.

Claudia indossava un vestito lungo, nero, con uno spacco vorticoso su una gamba’velato a tratti fino a far vedere la pelle’cercava Manolo con gli occhi’

Federica la seguiva incerta, un po’ goffa’jans attillati’camicia celeste aperta’scarpe da ginnastica’

I suoi capelli brillavano alle luci della pista’sembrava un gitano’

Claudia era affascinata, persa da quello sguardo’

:’ Ciao’vieni, ho preso un tavolino in quell’angolo!’

:’ Ciao’si, certo’.’

Lo seguirono in silenzio’attraversarono la pista piena di gente che stringeva i loro corpi’

Si siedono’

:’ Allora, Claudia’dimmi cosa ti piace di più ballare?’
:’ Ma’proprio non saprei! Sono tutti molto sensuali, sai mi ricordano quel film’accidenti come si chiamava?’

:’ Ma’non ricordo, però ho capito! Lui e lei ballavano, era sensuale…era bellissimo i loro corpi danzavano uniti’era una danza d’amore..’

:’ Si, si quello!’

:’ Ho capito! Vuoi provare quell’ebbrezza! Allora ti propongo un tango”

:’ Un tango? Ma sei matto? E chi lo sa fare?:’
:’ Te devi solo seguirmi’lasciarti andare, porterò io il tuo corpo”

:’ E sia per il tango!’

Federica non può fare a meno di ridere!

:’ Ma’dimmi Manolo’come sarebbe se’si, se sapessi ballare’se’

:’ Meraviglioso’e sai perché?’forse perché un tango argentino ti mozzerebbe l’anima

o perché ti farebbe sussultare

mentre ti stringo la vita

e il mio sguardo si perde nel cielo dei tuoi occhi,

hai labbra piene e senti il sudore della pelle,

la musica riempie l’anima

e la mia ti accarezza, morbida e languida,

dolce e forte,

mentre la melodia tinge di rosso ogni tuo gesto…’

Claudia volteggiava, stretta al corpo di Manolo, lui sussurrava parole’lei seguiva e si sentiva come sospesa da terra’il profumo di Manolo le entrava fin dentro’il suo petto batteva forte, scosso da brividi di piacere’

Manolo le stringeva la vita, muoveva le sue mani su e giù per il corpo di Claudia che si lasciava trasportare in una strana danza del ventre’sfiorava la coscia di lui, strofinandosi come una gatta in calore ma in perfetta armonia con la musica’

Manolo spinse la sua gamba fra le sue gambe’

:’ Ti piace ‘ sussurra piano nel suo orecchio ‘ ti piace sentire il tuo corpo libero’d’esprimersi! Senti il mio ginocchio, scopre il caldo delle tue cosce’scopre i segreti del tuo piacere’senti”

La musica incalzava’molte persone si erano fermate nell’osservare i due ballare’Claudia e Manolo non si erano accorti di nulla, rapiti da quello strano incantesimo che li faceva volteggiare come sospesi in una bolla d’aria’

:’ E’ meraviglioso! Manolo, si, continua a trasportare il mio corpo in questo strano orgasmo di sensi, di movimenti, è bellissimo! ‘
Muoveva le anche cercando il contatto con il cazzo di lui’lo sentiva duro, fra le sue gambe, lo sentiva e lo desiderava ma poteva solo strofinarsi’immaginare’.ed era bellissima quell’immaginazione’ e lui teneva quel corpo fra le sue mani, lo scuoteva, lo ascoltava’lo desiderava’lo toccava’

:’ Si, Claudia, è un orgasmo’anche senza penetrazione’sentirai il mio cazzo entrare in te’senti’senti che ti desidera’si, e sento il tuo piacere bagnarmi’sento che la tua voglia cresce’ti bacio, il collo’.giù con la schiena’si, brava, così’sfioro i tuoi seni e’.le mie mani corrono sui tuoi fianchi’si chinati ancora’
è morbida la tua pelle! Gira’così!’ecco, ora alzati’.avvicinati’mi senti, sono stretto a te’mi senti”
:’ Si, ti sento’e ti desidero come non ho mai desiderato nessuno! E’ così irreale tutto! E’ un ballo che non finisce mai’è un piacere senza fine’sentirti, volerti, non averti ma’fare esplodere tutti i sensi’e possederti con la mente’con il cuore’con il corpo’ma’si, ti sento’accidenti come ti sento, continua, gira, gira Manolo! Mi gira il mondo’mi sento volare, sento’ti bacio, scopro nelle tue labbra un sapore dolcissimo, i tuoi capelli, schiaffeggiano il mio viso…dai Manolo, non ti fermare’insegnami a volare!’

E la pista era diventata solo la loro’passavano da una parte all’altra con l’agilità di una farfalla, volteggiavano e la musica continuava senza sosta’avevano abbassato tutte le luci, solo un faro girava sulla loro testa, seguendoli in quel ballo così diverso che stava affascinando tutti ma, no, gli altri non potevano vedere, non potevano sentire i gemiti di piacere di Claudia e Manolo che nel rincorrere i loro sensi davano libero sfogo a tutta la voglia che avevano dentro l’uno dell’altro!

Un battito di mani improvviso’la camicia di Manolo vola nel mezzo della pista.

Il suo petto sudato, scuro, brillava alla luce del faro, i capelli neri bagnati quasi completamente’

Tiene Claudia per la mano’lontana, poi la tira a se, facendola girare su se stessa’il suo corpo si stringe forte a quello di Claudia’

:’ Sei fantastico Manolo’ma, ci guardano tutti’siamo solo noi sulla pista! ‘

:’ Si’solo noi, i nostri sensi’loro ci vedono solo ballare, ma’te lo sai, il nostro non è un ballo, è la nostra danza d’amore, il nostro accoppiamento’il nostro orgasmo’dai Claudia, continua a muoverti su di me, così,’dai’ohhh, si, gira la testa, si brava, lasciati andare, lascia i tuoi piedi liberi di volare’dai, si ti sento”

Claudia aveva perso ogni contatto con la realtà’sentiva la musica scorrerle nelle vene, rimbombargli nel cervello’il suo corpo era tutto un fremito’spingeva forte contro Manolo e il contatto con il suo cazzo l’eccitava da morire, il suo respiro, i suoi occhi, completamente immersa in un fantastico sogno in cui ogni sua molecola risentiva di uno strano vibrare, stava godendo trasportata dal bagliore della luce, della musica, fra applausi di persone che la osservavano e questo la eccitava ancora di più, stava raggiungendo un orgasmo fra decine di persone’godeva e poteva gemere quanto voleva, senza trattenersi’il suo piacere si mischiava alla musica e anche Manolo stava per giungere al suo orgasmo, prese la mano di lei e incominciò a strofinarsela sui pantaloni, con il braccio la stringeva sempre più forte, continuando a girare’girare senza sosta’e la mano di Claudia si bagna e si sente come se avesse raggiunto mille orgasmi’

Si stringono forte, l’uno all’altro’rallentano il loro vorticoso girare’piano, fin quasi a fermarsi’i loro occhi sono due fari’gocce di sudore nei loro visi’le mani stringono le mani’applausi e urla di ‘Bravi’ fra la gente’

:’ Sei stata fantastica!’

:’ Ohhh, Manolo, non avevo mai provato’ è stato meraviglioso, mai avrei pensato che un Tango potesse farmi’e si, godere così!’

Claudia bacia teneramente il viso di Manolo’

La pista torna ad essere piena di gente’

Manolo e Claudia sono seduti’mano nella mano’Federica parla, parla’loro non l’ascoltano’i loro cuori battono ancora vicini’i loro sguardi corrono ancora sulla pista’sul loro letto’sul loro amplesso.

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