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Racconti Erotici Etero

Ti Voglio Nuda

By 8 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Io ti voglio nuda, sopra di me, mentre mi guardi e godi’.

Io voglio goderti.
In penombra la mia grigia figura eretta, dritta, impalata sopra di te.
Tenuta premuta stretta contro il tuo potere maschio che m’invade, mi riempie, mi dilata, mi sbatte.
Le mie braccia sono sciolte lungo i miei fianchi, ogni tanto si puntano sul letto accentuando i piccoli muscoli degli avambracci in tensione, ogni tanto scivolano sul tuo torace, sulle tue spalle, cercando un appoggio.
Le tue grandi mani non si staccano dai miei fianchi e mi tengono premuta, mi bloccano lì, in una dolce ma autoritaria presa di passione.
Mi guardi dal basso verso l’alto… l’ondeggiare ritmico dei miei lunghi capelli, che in quella luce soffusa brillano di una luce propria, cattura e riflette bagliori di Luna.
Un sacro silenzio ci avvolge, &egrave un tuo volere rispettoso di non distogliere o peggio frenare la mia furia orgasmica, labile nella sua impotenza femminile.
I nostri respiri sincronizzano il fidanzamento dell’amplesso… godi il mio moto lento ma profondo, lo accompagni, mi assecondi, mi hai messo libera, completamente a mio agio.
Lo sai, ne sei ben conscio, ti basterebbe per un attimo cedere all’impulso violento e ribaltarmi sotto per raggiungere in due colpi la tua eiaculazione… ti governi per lasciare che sia io a portarti lentamente al piacere.
Tutto s’intensifica…
Il mio viso si nasconde tra il tuo petto coperto dai miei capelli, che ricadono come un leggero lenzuolo sulla tua pelle, solleticandola, inarco la schiena, hai voglia di spingere, di entrare sempre più in me e marchiarmi col tuo getto… Ti rubo un ansimo più intenso e profondo, pieno… mi ecciti sempre più… mi si contraggono forte gli addominali, mi stai facendo sempre piu’ tua.
Gode la tua vista sul quel corpo libidinoso, godono i tuoi sensi al tatto, all’udito di quella melodia che non riesco a trattenere ad ogni affondo, gode il tuo gusto quando decido di abbassarmi a prendere la tua lingua…
Nell’aria l’odore dolciastro che impregna quel letto, un miscuglio di noi due, un Maschio ed una Femmina.
Seppur sotto, seppur passivo &egrave sempre l’uomo che deve saper gestire l’atto.
Mi senti al limite ricercare su di te quel brivido paradisiaco… non mi lasci in balia di me stessa, ti fai sentire maschio, uomo: ‘kikka… fammi sentire quanto ti piace… fammelo sentire, su!’ e così
dicendo, a piene mani mi strusci più dinamica sul tuo sesso.
Io non mi muovo più, sei tu che hai cambiato il mio ritmo come a dirmi: ‘Io posseggo Te’.
Mi fissi sfacciato senza pudore, senti bene le mie contrazioni inguinali, nulla deve spezzare questo delicato istante… Non distogli lo sguardo che &egrave in attesa di quell’impercettibile mugolio su due labbra dischiuse.

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