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Racconti Erotici Etero

Tiziana, parte tredicesima

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi stavo preparando ad uscire con la mia amica, ero indecisa su cosa mettere. Come al solito ero indecisa..ma sentii bussare alla porta..era Monia..la vidi entrare splendida come al solito, indossava dei pantaloni neri attillati ed una maglia bianca..mi guardò con intensità e mi disse..

Ho un regalo per te..

Aprì la sua busta e tirò fuori una canottierina violetta molto leggera..

Ti piace?

Si..

La indossai e mi accorsi che era fin troppo leggera! Non avevo mai notato come i miei capezzoli svettassero! Oltretutto era leggermente trasparente quindi lasciava davvero poco alla fantasia! La guardai e la ringraziai..

Non &egrave mica finita qui!

Tirò fuori degli short con le stesse caratteristiche della canottiera e degli slip viola ma non trasparenti (per fortuna!) ..li indossai..aveva avuto molto gusto ma mi pareva un po’ troppo per uscire così..

Monia ma non ti pare troppo?

Sentii le sua mani lasciar scivolare le spalline e sentii le sue labbra baciarmi dolcemente un capezzolo prima con la lingua e poi con le labbra..intensa..i brividi mi presero tutta e la lasciai fare..mi palpava il seno..con le sue mano calde..poi passò all’altro capezzolo..io stavo impazzendo..lei mi baciò le labbra..con baci veloci ma intensi, le sue labbra erano umide..ad ogni bacio mi lasciava con le labbra socchiuse quasi ad implorarla di continuare ma lei tornava a leccarmi i seni..mentre li baciava mi palpava il sedere..calma..ma con intensità a tratti stringendo le chiappe e facendomi sussultare..ma d’un tratto con una mossa istantanea mi tirò giù gli short e gli slip’lasciandoli scendere lungo le cosce..

Mmmm Tizy..continui a rasartela e?

Mi disse distaccandosi dai miei seni e guardandomi ma senza neanche finire la frase la sentii intrufolare la sua lingua nella fessura tra le mie gambe e darsi da fare..io ero ormai in estasi e mi mancava poco a venire..e lei sembrava volermi portare al culmine..non smetteva ed io iniziavo prima a sospirare e poi pian piano a gemere sempre più forte..ma all’improvviso sentimmo suonare il campanello! Mi ricomposi..ed aprimmo..erano i nostri amici che ci passavano a chiamare..ci preparammo ed uscimmo’ad ogni modo in qual modo era riusciata a convincermi a vestirmi con il completo che mi aveva regalato..e mi sentivo imbarazzata perché anche a causa dell’eccitazione dei suoi baci i miei capezzoli erano durissimi!! Li sentivo talmente duri da darmi quasi fastidio mentre si strofinavano sulla canottiera aderente..mi imbarazzavano gli sguardi degli amici su di me..delle ragaze che sembrano dirmi troia..e quelli dei ragazzi che indugiavano sulle cosce scoperte fino a metà chiappa e coperte per il restante dagli short trasparenti e a tutela della mia intimità solo uno slip neanche tanto coprente..l’imbarazzo si era mischiato all’eccitazione e fui stupita che Monia avesse capito le emozioni che mi facevano impazzire e quindi non ero arrabbiata anzi..sentivo una sensazione strana..non volevo ammetterlo ma ero attratta da lei..durante la serata al bar non facevo che guardarla..seguivo il suo corpo con lo sguardo..e sentii un tonfo al cuore quando la vidi andare via con un ragazzo ed appartarsi, io avevo attorno tanti pretendenti’forse pure troppi ma non ero in vena ma non potevo neanche uscire così da sola..decisi di puntare uno..mi avviciai a lui..bruno, occhi scuri..e gli chiesi se poteva accompagnarmi a casa..lui non si fece pregare e in macchina per ringraziarlo mi torsi gli abitini che avevo indosso e mi concessi a lui senza remore, non volevo che spostasse la macchina da dove ci trovavamo..mi piaceva l’idea di muovermi su di lui sapendo che i passanti vedevano il mio viso..il mio seno..mi muovevo su di lui come una forsennata accecata dalla rabbia..e non mi accorsi che era venuto’mi rivestii e mi feci accompagnare a casa’appena giunta nella mia camera preparai la valigia, non potevo innamorarmi di lei, lei mi avrebbe sempre ferita in quel modo e certo il non potevo cambiarla mentre lei poteva cambiare me..poi ero stanca di fare la cameriera, ero stanca di servire panini..la cosa che mi impauriva era tornare però alla mia realtà, ma prima o poi l’avrei dovuta affrontare..erano passati oramai due mesi in Inghilterra e mi sembrava un’eternità..con Monia avevamo vissuto tante esperienze..come quando siamo andate insieme in discoteca tirate come dive e abbiamo scommesso su chi rimorchiava di più..mi dimostrò tutta la sua classe..io me la cavai bene ma non potevo certo competere con lei, era di un’altra categoria..la vidi tornare in macchina con i capelli increspati sporchi di sperma..e pur era così bella..vederla così la rendeva ancora più sensuale..fiera..forse da quel momento avevo iniziato a provare qualcosa per lei..le volte seguenti proseguimmo con le nostre scorribande notturne..&egrave vero avevamo fatto tanto sesso in questi mesi ma io sentivo ancora la mancanza della mia vita..e quindi decisi che sarei partita l’indomani pomeriggio..

Dormii tranquillamente e mi risvegliai con un po’ di magone ma non avevo cambiato idea..mi vestii ed andai al locale per avvisare il padrone della mia decisione..lui fu dispiaciuto..mi disse che gli sarei mancata..ma penso che di me gli sarebbe mancato il mio sedere che palpava facendo di niente non appena capitava l’occasione..io non avevo mai detto nulla..non mi scandalizzavo per così poco..verso le 11 arrivò Monia e le dissi cosa volevo fare..lei non fece cenno di tristezza e un po’ ci rimasi male..tornai in camera e presi i bagagli..pagai la signora che mi aveva affittato la camera..e chiamai un taxi..mentre attendevo sul marciapiede mi guardavo intorno e già iniziava a mancarmi tutto questo..ma non potevo rimanere li per sempre..ero contenta di non aver dovuto dire addio in una di quelle sceneggiate a Monia, era stata matura. Salii sul taxi e guardando dal finestrino ripensavo alla freddezza che mi aveva dimostrato’pagai il conducente e mi avviai con le mie de valigie in aeroporto..lasciai i bagagli ed attesi l’imbarco dopo aver svolto la solita routine..giravo per l’aereoporto guardando le vetrine del free-shop e di improvviso sentii della mani sul sedere’era lei..mi prese la mano e mi portò nel bagno..non ebbi il tempo di parlare mi tirò su la gonna e mi fece calare gli slip..poi mi sbottonò la camicetta e iniziò a baciarmi tutta, mi palpava..la sua mano indugiava tra le mie cosce’mi penetrava con le sue dita..sentivo la sua saliva..il suo profumo inondarmi’si spogliò..ci ritrovammo a strofinarci l’una sull’altra quasi con violenza..volevo sentire la sua pelle tra le mie labbra umide..e lei la mia tra le sue’presto iniziammo a genere e non ci importava nulla che ci potessero sentire, non avevamo nulla da nasconderci’baciavo i suoi capezzoli..fin quasi a morderli’lei pure..sentivo la sua lingua sul mio collo..vorace’pian piano le nostre mani si concentrarono tra le cosce per darci piacere a vicenda..io non resistevo più ed inizia a godere spudorata’forse per fare sapere a tutti che stavo provando piacere..ma presto anche lei urlo..prima piano..ma presto la sentii per la prima volta perdere il controllo e urlare..forte’stavamo godendo come delle pazze nel bagno di un aeroporto..raggiunto l’orgasmo restammo alcuni attimi a guardarci negli occhi..ma la nostra attenzione fu catturata dalla voce che annunciava il mio volo..ci rivestimmo ma non misi i miei gli slip..presi la sua mano e la guardai negli occhi..

Questi sono tuoi’

La vidi con gli occhi lucidi mi diede un bacio affettuoso sulle mani, poi si tirò su la gonna e si sfilò le sue mutandine..che mi porse..

Non dimenticarmi mai..

Sai che non potrei..pensami anche tu..

Lo farò ogni giorno..per sempre

Mi incamminai con le lacrime che facevano fatica a non uscire e sapevo che anche per lei era la stessa cosa..camminavo stringendo i suoi slip nella mia tasta e so che anche lei stava stringendo le mie..

Durante il volo mi addormentai così non pensai per poi a questo distacco..mi risvegli poco prima di dover riallacciare le cinture per scendere all’aereoporto..poi con il taxi tornai a casa’era sera e cenai con i miei..la sera stessa rividi Lorenzo dal balcone, stava uscendo credo con la sua nuova ragazza..ero giù..

Giorno seguente tornai al negozio dove lavoravo per chiedere se avessero bisogno ma avevano assunto una nuova ragazza, passai all’università e ritrovai parte dei miei compagni di università..provai a seguire qualche ora di corso ma la mia attenzione era altrove’non mi sentivo a mio agio era come se fossi in prigione..

To be continued..

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