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Racconti Erotici Etero

TURNO… DI NOTTE!

By 12 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mirco è un bel ragazzo di 20 anni, padre italiano e madre brasiliana, è il classico bel mulatto col sedere ritto, fisico scolpito, labbra carnose ed occhi neri e profondi, ma con quel viso ancora imberbe, da adolescente, se non fosse per le spalle larghe non dimostrerebbe più di 18 anni.
Appena preso il diploma alberghiero, grazie alla sua bella presenza ha trovato posto come receptionist in un bell’albergo 4 stelle, frequentato soprattutto da uomini d’affari.
Stasera, appena arriverà il collega a dargli il cambio per il turno notturno, andrà in discoteca con gli amici, non vede l’ora perché sa già che ci troverà un paio di ragazzine che gli sbavano dietro, pronte a pomiciare con lui sulle poltroncine del locale, e magari riuscirà anche a portarsene una in macchina, ci sa fare, lui’
Mentre fantastica già sugli sviluppi della serata, entra nella hall una figa da urlo: lunghi capelli castani che terminano in morbidi boccoli, occhi da cerbiatta, grandi e con lunghe ciglia, bocca carnosa con una stupenda forma a cuore.
Sarà circa 1,70 ma i tacchi la rendono alta quasi quanto Mirco, magra, vitino di vespa strizzato in un tubino nero che fa risaltare la forma scolpita dei fianchi, uno scollo a cuore da cui spuntano due tette tonde e sode, di certo una terza abbondante.
Arrivata davanti al banco della reception, sorride a Mirco: ‘salve, avete una singola disponibile per stanotte?’ poi, squadrandolo bene e sorridendo maliziosa, si corregge: ‘anzi, una matrimoniale ”. Mirco controlla, fortunatamente la camera c’è, mentre registra i dati della tipa nota la data di nascita e pensa: ‘cazzo, ha 32 anni, pensavo meno ‘ chissà che troia deve essere a letto questa, mi piacerebbe proprio averla come ‘ insegnante di educazione sessuale!!!’. Intanto la tipa gli fa:
‘ma non sei un po’ troppo giovane per lavorare già? Ce li hai 18 anni???’ – ‘certo signora, anzi tra qualche giorno ne compio 20” al che lei, facendo finta di offendersi:’signora? Mi fai così vecchia? è meglio se mi dai del tu, o mi offendo!sono Eva, piacere’ . Mirco è un po’ imbarazzato, la tipa, oltre a essere strafica, è molto più grande di lui, e oltretutto gli sta dando parecchia confidenza . ‘No, non volevo dire ‘ cioè, con i clienti siamo abituati a dare del lei, ma se posso ‘ comunque piacere mio, sono Mirco’.
‘Ecco, bravo, così va molto meglio’ ribatte lei, ‘senti fino a che ora sei di turno? Se prima di addormentarmi mi serve qualcosa posso chiamare te?’ ‘ da qualsiasi altro cliente sarebbe una richiesta normale, ma detta da questa donna, con questa bocca provocante e questo sguardo che sembra voler spogliare il ragazzo con gli occhi ‘ Mirco arrossisce, e per fortuna sulla sua pelle color nocciola si nota poco il rossore : ‘ fino alle 10 sono a tua disposizione ” e si imbarazza ancora di più per le parole appena pronunciate . Eva sorride, prende la chiave e gli augura buon lavoro, infine tirandosi dietro il piccolo trolley si incammina verso l’ascensore.
‘Cazzo, guarda che culo da urlo che ha, pure!!! Tondo, ritto ‘ mmh, da morsi, proprio!!! ‘ pensa il ragazzo, osservandola mentre si allontana. L’ultima ora di lavoro trascorre veloce, c’è poco da fare ma Mirco tiene la mente occupata dalle fantasie della cliente nuda sotto la doccia, poi, quando ormai mancano pochi minuti alla fine del turno, suona il telefono interno: ‘ciao Mirco, sono Eva, ho un problema potresti venire a darmi una mano???’.
In qualsiasi altro caso, avrebbe imprecato per essere scocciato proprio negli ultimi 10 minuti di lavoro, ma stasera la richiesta gli manda gli ormoni a mille. Sale fino all’ultimo piano, arriva davanti alla camera, mentre bussa alla porta si accorge di avere i battiti a duemila, lei apre, lo fa entrare, richiude la porta e : ‘scusa, ma non riesco a tirare giù la lampo del vestito, si blocca proprio negli ultimi cm, mi aiuti?’ dopodiché si gira dandogli le spalle e mostrando la schiena nuda, e due centimetri di pizzo nero che devono probabilmente appartenere ad un perizoma e che spuntano da sotto l’ultimo tratto di cerniera, ancora chiuso. Non appena il ragazzo prova a spingere la cerniera, il vestito cade giù, e Mirco rimane a bocca aperta incantato ad ammirare il sedere a mandolino, incorniciato dal perizoma alla brasiliana.
La tipa solleva prima una gamba, poi l’altra, uscendo così completamente dal tubino nero, che resta per terra, si volta verso Mirco, che adesso si gode pure la vista dei due meloni tenuti su dal reggiseno a balconcino, e inizia a baciarlo sulla bocca senza tanti preamboli. Lui all’inizio è così colto di sorpresa per quel miracolo piovuto dal cielo che resta come imbambolato, lei allora si stacca e gli fa: ‘ehi cucciolotto, ti va di farmi compagnia, stanotte?’, al che Mirco si riprende e non si fa ripetere la domanda due volte, le mette le mani sui fianchi e riprende il gioco di lingue appena interrotto.
Dai fianchi le mani scendono giù, non trovano resistenza e arrivano audaci fino al sedere, lo accarezzano prima piano, poi lo strizzano con forza, è proprio un sedere da morsi, sodo, tondo, ritto, poi risalgono, stringono quel vitino sottile, accarezzano l’addome piatto, allora lei, staccando la bocca dalla sua, appoggia una mano sulla testa del ragazzo fino a spingerla giù davanti alla sua pancia, solcata dai due incavi laterali che scendono verso il monte di venere, lui bacia tutta quella pelle liscia e vellutata, poi incoraggiato dalla mano di lei che ancora preme sulla sua testa, inizia a baciarle la fica attraverso la stoffa leggera delle mutandine, si fa più audace, le tira giù e scopre una delizia completamente depilata, inizia a leccarle il clitoride, le mani intanto hanno risalito le gambe, dalle caviglie sono arrivare alle cosce tornite, alle carezze della lingua aggiunge quelle delle dita, lei geme di piacere, poi ‘
Prende una mano di lui, se la porta alla bocca, lecca il dito medio, se lo infila in bocca e poi lo appoggia sul sedere, lo accompagna fino al solco tra le mele, lo spinge fin sopra lo sfintere fino a che il ragazzo capisce e gli infila il dito in culo, mentre con la lingua entra ed esce dalla sua passera.
La donna geme ancora, gli grida ‘sì, dai, ancora, ancora’, poi si stacca da lui, gli sbottona la camicia, ogni centimetro di pelle che scopre lo ricopre di baci, lo lecca con voglia come se volesse mangiarselo vivo, poi gli sbottona i pantaloni, struscia il suo viso sui boxer, che ormai fanno fatica a contenere il pacco enorme del ragazzo, sembra una gatta in calore che fa le fusa, le labbra baciano il cazzo attraverso il cotone, poi gli sfila tutto lasciandolo completamente nudo, si slaccia il reggiseno, i seni restano lì, sospesi come se non esistesse forza di gravità, si stende sul letto e chiama a sé, con un gesto delle dita, il ragazzo, facendolo mettere a cavalcioni su di lei a gambe aperte.
A questo punto Eva ha di fronte a sé il cazzone bello grosso e ritto del ragazzo, vi si strofina contro ancora con il viso, lui già geme di piacere, poi con la lingua raggiunge le palle, le lecca bene entrambe, ne prende in bocca prima una, poi l’altra, le prende in mano, mentre con la lingua inizia ad accarezzare dolcemente l’asta, la mordicchia piano, poi la bacia con le labbra bagnate, dal fondo fino in cima, lecca la cappella, se la passa su tutto il bordo delle labbra carnose che sembrano fatte apposta per fare pompini, prende in bocca il cazzone solo col labbro inferiore, lasciando la bocca ancora aperta, lo fa impazzire, a questo punto lui non vuole altro che scoparle la bocca con quel cazzone grosso che si ritrova, Eva gli appoggia le labbra chiuse sulla cappella, e tenendole strette per fare ancora più resistenza, gli fa sfondare quella morbida barriera prendendolo tutto in bocca fino alla base, e inizia a succhiarlo con vigore, mentre con le mani continua a giocare con le palle e a smanettare l’asta del cazzone. Mirco non resiste, mugola completamente perso nel godimento mai provato prima, al massimo qualche leccata ma niente paragonata a questo.
‘ Ti piace se ti succhio il cazzo così, eh?’ – ‘sì, da morire, cazzo come godo’ mi fai venire ‘ ‘ e così dicendo tira fuori l’uccello dalla bocca della tipa, la sborra le ricopre il seno, ma lei svelta gli prende il cazzone in bocca di nuovo, dove lui finisce di sborrare, e glielo lecca bene bene fino a ripulirlo tutto.
‘Sei proprio un birichino, guarda come mi hai ridotta ‘ sarà meglio che ci facciamo una doccia ‘ ‘ e così dicendo prende per mano Mirco, che ancora non si è ripreso dallo stordimento per tutto il piacere provato, e lo porta fino alla grande cabina doccia di cristallo, apre l’acqua, prende un po’ di bagnoschiuma e inizia a massaggiarlo sulle spalle. Lui sente i seni di lei che premono contro la sua schiena, si gira, le prende entrambi i seni in mano, li strizza, li bacia, mordicchia i capezzoli, dopo poco ha di nuovo un’erezione in piena regola. Eva non chiede di meglio, si gira, appoggia le mani alla parete del bagno, allarga le gambe e ‘ ‘sfondami, dai, ficcami il tuo cazzone grosso nella fica!!!’ .
Mirco si prende il cazzo in mano, l’appoggia sul sedere, lo fa scivolare giù fino a che non trova le grandi labbra completamente aperte, pronte a riceverlo. Non sa se è per via della doccia, o se è davvero così eccitata, ma la fica di Eva è completamente fradicia, lo sente non appena vi appoggia la cappella, ma il cazzo che si ritrova fra le gambe il ragazzo è notevole, e deve dare una bella spinta violenta per entrare tutto di un colpo. ‘Ah, sì, come godo, che cazzone grosso e duro che hai ‘ dai sfondami, scopami più forte! più forte!’. Per fortuna di Mirco, la sborrata fatta prima nella bocca di Eva fa sì che adesso resista più a lungo, perché sta godendo così tanto che altrimenti sarebbe già venuto, la stringe per i fianchi, poi per le chiappe sode, sale fino ai seni, li tiene con forza mentre con i suoi colpi la sbatte violentemente contro il muro, lei però ad un certo punto si stacca, con una mano prende l’uccello del ragazzo, se lo strofina sul sedere, che è ancora ricoperto di schiuma, non hanno bisogno di lubrificante, dopo averlo fatto scivolare su e giù per l’incavo delle mele un paio di volte Mirco capisce, anche se è la prima volta che gli capita questa fortuna, che la donna vuole essere inculata ‘
Lei gli tiene ancora il cazzo in mano, se l’appoggia sul buco del culo, inizia a pigiarlo contro,prima piano, poi più forte, basta poco e lo sfintere cede, e Mirco si ritrova ad affondare il suo cazzo per intero nel culo della donna, all’inizio i suoi colpi sono delicati, ma poi: ‘ dai! Dai! sfondami il culo! sbattimi tutto il tuo cazzone nero fino in fondo, voglio che mi apri in due, inculami, dai!’.
‘vuoi che ti sfondo, eh? Tieni allora, prendi tutto questo cazzo bello grosso, troia!!! Ti piace farti inculare, eh?!’ ormai anche il ragazzino ha perso ogni ritegno, non si sarebbe mai sognato di gridare certe cose, ma questa tipa lo fa impazzire, la sta inculando con forza ormai, sente le palle sbattere contro la fica di lei, che intanto urla : ‘ sì, mi piace farmi inculare, il tuo cazzone duro mi sta facendo godere come una troia, dai che mi fai venire!!!’ e dicendo così gli prende una mano, se la porta sulla fica, e spinge due dita del ragazzo dentro, a farsi fare un ditalino mentre si fa sfondare il culo.
Mirco non resiste più, con le dita nella fica di lei, sente il suo cazzone che intanto le sfonda l’ano: ‘ sto per venire ‘ ti sborro nel culo ” – ‘ sì, sto godendo anche io, vengo, dai, riempimi il culo di sborra, vieni!!!’.
E il ragazzo viene per la seconda volta, ancora incredulo di avere avuto una tale fica tra le mani, che gli ha regalato il pompino più fantastico che avesse mai ricevuto, e gli ha pure dato il culo!!!
Si sciacquano entrambi, poi, usciti dalla doccia, lei gli assicura: ‘spero si ritrovarti di turno anche la prossima volta che ricapiterò da queste parti per lavoro ”

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