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Racconti Erotici Etero

Tutto iniziò una delle solite sere d’inverno…

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto iniziò una delle solite sere d’inverno a casa del mio fraterno amico Nanni; la noia stava prendendo il sopravvento e, di conseguenza, per scacciarla cominciammo ad affrontare argomenti piccanti sulle nostre mogli e sulle fantasie erotiche che avremmo voluto attuare. Ci trovammo subito concordi sul fatto che un menage a trois o a quattro (meglio) non ci sarebbe dispiaciuto e che ci sarebbe piaciuto filmarLe e o fotografarLe in azione. A quel punto Nanni, che era ormai decisamente arrapato, tirò fuori il colpo a effetto dicendomi:’ ..io alcune foto a Laura le ho fatte … vuoi vederLe?’ ; l’idea di vedere Laura in pose erotiche (Laura &egrave un tocco di figliola che avrei chiavato dal primo incontro) mi mandò in estasi facendomi drizzare l’uccello all’istante, ma rimasi il più possibile vago cercando di dissimulare l’eccitazione accettando dopo varie esitazioni superate in scioltezza da Nanni.

Le foto, che non erano un granch&egrave, mi davano comunque l’occasione di conoscere Laura sotto un punto di vista graditissimo, era una gran maiala e la cosa apriva orizzonti inaspettati, quindi, sempre nascondendo l’eccitazione, e facendo notare a Nanni la scarsa qualità delle immagini complimentandomi comunque per l’avvenenza di Laura, proposi :’..se volete fare fotografie insieme mentre scopate, io sono disponibile’. Nanni a quel punto partì in quarta e mi confessò che la sola idea lo faceva impazzire e che sicuramente Laura, dopo qualche insistenza, avrebbe accettato.

Passammo il resto della serata a programmare l’evento e, ci lasciammo a notte fonda promettendoci novità a breve.

Dopo qualche giorno la tanto attesa telefonata di Nanni arrivò :’..mercoledì siamo soli a casa, vieni pure Laura ha accettato’. Attesi con trepidazione il grande giorno e finalmente mercoledì arrivò. Nanni mi aveva comunicato l’ora dell’incontro, io ovviamente arrivai con un quarto d’ora di anticipo, l’impazienza mi stava uccidendo, trovai Laura sola che faceva le faccende domestiche con assoluta tranquillità, al punto che pensai che Nanni avesse scherzato mettendomi in una situazione a dir poco imprevista, la paura cessò subito quando Laura vedendo la macchina fotografica e il mio atteggiamento naturale e professionale mi accolse con un ‘.. le foto le facciamo ma senza esagerare, OK?’, io serafico risposi ‘..sarete voi a decidere che tipo di foto devo fare’, ‘..bene -aggiunse lei- perché Nanni chissa cosa si &egrave messo in testa’. Il rumore della macchina di Nanni troncò sul nascere le maialate che mi stavano venendo in mente alla frase di Laura e il mio amico entrò in casa accelerando immediatamente i tempi, scaraventando letteralmente in camera da letto Laura con un perentorio ‘sei ancora in jeans e maglione, vai a cambiarti che iniziamo!!’.

Avevo già il cazzo di marmo e riuscivo a non incontrare gli occhi di Nanni, che sorrideva sornione, impegnandomi con esagerata devozione nell’installazione del rullino, quando Laura fece il suo ingresso lasciandomi senza fiato. Indossava una camicetta trasparentissima sotto la quale era evidente il reggiseno di pizzo nero, un pareo colorato copriva a stento un terzo delle sue splendide gambe ai cui piedi erano delle scarpe con vertiginosi tacchi a spillo; Laura accese con sapiente voluttà una sigaretta e si distese morbida sul sofà mentre Nanni orgoglioso della sua donna mi diceva spogliandosi ‘… comincia pure a fotografare questa gran figa, intanto mi preparo anch’io’ . La voluta volgarità di Nanni creò subito un atmosfera più libera e mi sentii autorizzato a iniziare il mio ‘lavoro’ autonomamente scattando qualche foto assolutamente innocente con la mente travolta dall’eccitazione; era bellissima e si concedeva alla macchina fotografica con calcolata malizia e senza sbilanciarsi minimamente almeno fino a quando non entrò in scena ‘il negro’ (soprannome dato a Nanni per il colorito della sua carnagione e per le dimensioni del suo cazzo).

Nanni era rimasto con addosso solo un paio di slip striminziti da cui ormai debordava da tutte le parti la sua proboscide quasi completamente indurita, Laura lo guardò divertito mentre cominciava a strusciarglisi addosso e cedette immediatamente al richiamo dei sensi ricambiando le sue carezze, io nel frattempo continuavo a fotografare diluendo gli scatti nel tempo per godermi la scena con l’uccello ormai anchilosato per l’erezione.

Erano tutto sommato scatti ancora innocenti, quando ad un certo punto Nanni , dopo essersi messo Laura a cavalcioni, le scostò la gonna e il perizoma mettendo a un metro dal mio naso sua moglie nuda alla pecorina, per un attimo vacillai mentre alle proteste flebilissime di Laura il mio amico infieriva con un ‘… hai visto che figona, ti piace vero?’ , non potei esimermi da un esclamazione entusiasticamente affermativa continuando a fotografare ormai tremolante; la porcona ormai era sicura del suo successo e questo la incoraggio a osare qualcosa di più, quindi si alzò statuaria e cominciò ad accarezzare il marito flettendosi sempre più sulle ginocchia fino a sfioragli gli slip imbottiti con la guancia e guardandomi negli occhi fino a costringermi ad un ‘.. su Laura datti da fare’. Fu come la pistola dello starter, Laura liberò immediatamente l’asta di Nanni e mi diede modo di assistere alle sue incredibili capacità di pompinara, lo prendeva in bocca accompagnando l’uccello con la lingua, ogni tanto si fermava , lo mordicchiava, con le mani scorreva con la giusta velocità sulla verga violacea dimostrando una maestria incredibile. Nanni e Laura continuarono nelle loro performances per un paio d’ore buone esibendosi in tutte le posizioni, io diedi fondo alla scorta di rullini e feci il pieno di voglia di partecipare, ma rimasi all’asciutto (si fa per dire ero praticamente fradicio), l’unica cosa che ottenni fu il ringraziamento dei due porcelli che mi ringraziarono dicendomi che non si sarebbero mai aspettati di trovarsi così a loro agio. Ci demmo appuntamento per un altra sera.

Passarono un paio di settimane prima di rivedere i miei amici, inutile dire che l’esperienza mi aveva sconvolto e che avevo dedicato al ricordo svariate pippe, e una sera mi trovai con loro per un dopo cena.

Laura indossava un pigiama semplice tipo camicione che lasciava scoperte lateralmente le sue meravigliose gambe, e si muoveva con naturalezza fra me e suo marito consapevole della sua avvenenza, Nanni da parte sua ne decantava le doti fisiche e amatorie facendo espliciti riferimenti alle foto che avevamo fatto e alzando il camicione della moglie, ogniqualvolta le passava vicino, fino all’incavo del sedere. Ero ormai una loro preda e giocavano con me a farmi impazzire dal desiderio, il colpo di grazia fu ‘.. noi abbiamo fatto un filmino, vuoi vederlo?’ detto da Nanni mentre con lo sguardo cercava, assolutamente certo dell’assenso, l’approvazione di Laura; al sorriso di Laura persi i freni inibitori e accettai estasiato dalla sola idea.

Ci accomodammo in divano tutti e tre e inserimmo il nastro. Laura nel video si esibiva in uno spogliarello arrapantissimo dandomi sempre di più l’idea di aver incontrato una signora del sesso, a un certo punto entrò in scena anche l’uccello di Nanni che Le diede modo di confermarsi anche come maestra pompinara. Lei assistette alla proiezione del filmato divertita e eccitata dalla situazione, Nanni invece era decisamente partito, si era tirato fuori la mazza e si masturbava come se niente fosse, tanto che alla fine del filmato implorante guardando la moglie e le chiese ‘…ci fai il bis dal vivo?’

Non ci fu bisogno di insistere molto, Laura era eccitatissima e stagliatasi nel suo splendore davanti a noi iniziò lentamente ad alzarsi il camicione fino a rivelare il suo bellissimo boschetto (NON PORTAVA LE MUTANDE LA TROIA!!!!), io ero impietrito dall’eccitazione e Nanni ormai faceva fumo, ‘me la fai odorare?’ disse ansante, e lei per tutta risposta gli porse il culo a dieci centimetri dalla faccia. Le affondò il viso fra le natiche provocando un gemito che mi causò una eccitazione quasi dolorosa, rimase una decina di secondi in quella posizione poi si rialzò alch&egrave Nanni ‘…e a lui non la fai odorare?’ , il coinvolgimento mi fece vacillare, ma ormai c’ero dentro fino al midollo e speravo proprio che Laura accettasse, ‘…se vuole..’ fu la risposta accompagnata da un sorriso invitante; temendo che l’incantesimo si spezzasse la invitai ad avvicinarsi con lo sguardo e attesi sporgendomi in avanti. Ripet&egrave l’operazione piegandosi e porgendomi il suo meraviglioso culo e la sua figa umida, vi appoggiai il naso deliziandomi del profumo che ne proveniva. ‘Ora basta vado a dormire!!!’ disse Laura rialzandosi e mettendosi a posto,

‘ beh no – intervenni io – adesso devi esaudire un mio desiderio’

‘mi sembra giusto!’ mi fece eco Nanni,

‘..sentiamo’ ribatt&egrave la maialotta,

ormai mi avevano condotto dove volevano e io, consapevole, mi sbilanciai ‘adesso mi fai vedere come spompini Nanni mentre io……..’

Non mi fece finire ‘OK!’ disse e messasi alla pecorina iniziò subito a lavorare sull’asta del marito in estasi; mi alzai e iniziai a toccarle il culo con calma come non avevo mai fatto, le toccai la figa, vi introdussi le dita, le leccai il buchetto del culo e finalmente ci poggiai il mio uccello; il contatto e l’eccitazione mi mandarono in tilt, non riuscivo ad averlo duro come il momento meritava, la chiesi di girarsi e, mentre Nanni ci guardava, le chiesi semplicemente ‘…mi aiuti?’ porgendole l’uccello a pochi centimetri dalla bocca. Lo prese fra le labbra stuzzicandolo e rendendolo di marmo in pochi secondi, succhiava e leccava il mio arnese con maestria alternandosi con quello di Nanni o prendendoli insieme in bocca fino alla mia esplosione, che accolse fino all’ultima goccia.

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