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Racconti Erotici Etero

un pomeriggio estivo

By 28 Marzo 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Stavo lavando i piatti e intanto facevo vagare la mente per distrarmi,da un ragionamento all’altro finii per pensare
al sesso.Mi ritrovavo spesso a pensarci mentre facevo le faccende di casa o mentre guardavo la televisione,sola…sempre
sola.Mio marito lavorava molto e stava talmente poco a casa che a volte mi sembrava di non essere nemmeno sposata.
Anche quel pomeriggio pensare a varie situazioni erotiche fini’ col farmi venire voglia,una gran voglia e come ogni
volta desideravo avere un’esperienza diversa dal solito,desideravo del sesso forte,quasi selvaggio che alla fine
mi lasciasse totalmente esausta e soddisfatta naturalmente.Posai lo strofinaccio e trassi un lungo sospiro alzai gli
occhi al soffitto e immaginai di vedere mio marito steso sul letto che dormiva con indosso solo i boxer.Poi abbassai
lo sguardo sul mio corpo e sotto il grembiulino da cucina osservai il mio seno pieno e sodo avvolto in un reggiseno
verde pastello che ne esaltava la bellezza,con la mano mi sfiorai la pancia morbida indugiai un poco sull’ombelico,
giocai con l’elastico degli slip,vi infilai le dita sotto e mi accarezzai delicatamente.Sentii i miei capezzoli
inturgidirsi e una sensazione piacevole e conosciuta mi percorse il basso ventre.Tolsi il grembiule,spensi il
ventilatore e salii le scale.Ogni gradino che facevo accresceva la mia voglia,il mio desiderio e nella mia mente
passavano le scene di quello che avrei fatto.Arrivai davanti alla porta della camera e piano piano abbassai la
maniglia.Fui avvolta subito dall’aria fresca che il condizionatore donava alla stanza e i miei capezzoli si
indurirono ancora di più facendomi quasi male.Mio marito dormiva a pancia in su,un braccio sotto la testa e uno
lungo i fianchi,completamente scoperto nonostante l’aria della camera fosse piuttosto frizzantina.Dormiva
profondamente,potevo sentirlo dal suo respiro e come ogni volta dai suoi boxer svettava un’imponente
erezione che nella penombra fece brillare il mio sguardo voglioso.Mi avvicinai silenziosamente e sedendomi
accanto a lui gli passai le dita tra i capelli,le feci scorrere leggere sul suo naso dritto e deciso
sfiorai quelle labbra che ogni volta sapevano far vibrare le corde più nascoste della mia anima.Non si mosse ed
io continuai e gli accarezzai il petto indugiando sui suoi capezzoli che il fresco del condizionatore aveva inturgidito
mi abbassai e glieli baciai e con la punta della lingua ne saggiai la durezza.Poi scesi lentamente con le labbra
soffiando e baciando mentre sentivo che il corpo di mio marito stava iniziando a reagire.Arrivai all’altezza del
suo turgore maschile,aprii la bocca e lo avvolsi con le mie labbra e soffiai aria calda attendendo che Morfeo mi
restituisse il mio uomo.Stavo soffiando quando lo sentii riemergere dal sonno e dirmi con voce assonata:”Che
stai facendo?”.Non avevo voglia di rispondergli,non volevo sprecare un solo briciolo di energia e cosi’ gli risposi
semplicemente afferrandogli il pene e stringendolo e ottenendo un profondo sospiro di piacere da parte sua.Mi misi
a cavalcioni sulle gambe di mio marito,infilai le mani sotto i suoi boxer,arrivai all’elastico in vita,lo afferrai
e lo tirai giu’ scoprendo cosi’ la sua erezione.Nonostante la penombra riuscivamo a scorgere i nostri visi e cosi’ io
lo vidi sorridere e guardarmi intensamente.Mi allungai sul suo corpo senza staccare i miei occhi dai suoi e
rispondendo al suo sorriso,arrivai a due centimetri dal suo viso,sentivo il suo calore e il suo respiro caldo
mi invogliava a baciarlo.E cosi’ feci.Fu un bacio passionale,dolce,selvaggio al tempo stesso.La sua lingua cerco’
la mia e insieme si intrecciarono e danzarono nelle nostre bocche mentre le sue mani salivano su per i miei fianchi
nudi e accarezzando la schiena mi slacciavano il reggiseno.Mi staccai dalle sue labbra e mi sollevai a sedere,mi
sfilai il reggiseno,presi le sue mani e me le misi sui seni.Mi guardava con lo sguardo pieno di desiderio,prese i
miei capezzoli fra le dita,li strinse,li accarezzò con il pollice,di scatto si sollevo’ e li prese in bocca leccandoli
succhiandoli,mordendoli delicatamente mentre io gli premevo la testa contro di me e inarcavo la schiena offrendogli
le mie grazie.In un attimo mi giro’ e mi fece sdraiare sulla schiena e mi volle tutta nuda sfilandomi le mutandine.
Mi accarezzo’ i seni,i fianchi,scese sull’esterno delle mie cosce,infilo’ le mani sotto le mie ginocchia e le sollevo’
allargandomi le gambe e godendosi lo spettacolo.Allungai la mano,mi accarezzai,sfiorai il clitoride che ormai era
immerso nei miei umori di donna e chiusi gli occhi persa in quella piacevole sensazione. Era la prima volta che
mi toccavo di fronte a mio marito e vedevo nei suoi occhi la sorpresa e la curiosita’ per come si sarebbe voluta
la cosa,cosi’ decisi di accontentarlo.Con la mano sinistra mi accarezzai il viso senza distogliere lo sguardo
da quello di mio marito,mi infilai un dito in bocca succhiandolo avidamente e inondandolo di saliva,quando fui sazia
della curiosita’ di mio marito usai quello stesso dito per accarezzarmi i capezzoli bagnandoli,e facendoli indurire
ancora.Con l’altra mano continuai ad accarezzarmi il clitoride che si era gonfiato ed era diventato estremamente
sensibile.Il mio respiro si stava facendo più affannoso e sentivo il piacere che cresceva in maniera esponenziale
e quasi incontrollabile,mi accarezzai sempre piu’ velocemente perch&egrave sapevo che avevo gia’ preso la strada del non
ritorno.Puntai i piedi sul letto e sollevai il bacino verso il mio uomo mentre i gemiti cominciavano a scaturire
inevitabili dalla mia bocca.Mio marito mi guardo’ spalancando sempre di più gli occhi e seguendo il ritmo del mio
respiro,non riusciva a scollare lo sguardo dalla mia mano che mi stava dando un enorme piacere e ad un certo punto
mi sussurrò:”lasciati andare,voglio sentire tutto il tuo piacere quando vieni”.Queste parole,dette da lui che quando
facciamo l’amore &egrave sempre silenzioso ,ebbero un effetto prorompente e accelerarono il mio piacere.Sentii l’orgasmo
arrivare improvviso e muovendo più velocemente le dita sul clitoride gli lasciai prendere completamente possesso
del mio corpo e agitandomi in preda al piacere cominciai a mugolare e ad ansimare e il piacere era così intenso
che mi sembrava di dover piangere da un momento all’altro.La cosa più bella in tutta questa situazione fu che
mentre mi lasciavo andare ad uno dei miei orgasmi più piacevoli sentivo le mani di mio marito sulle mie gambe
sentivo la sua partecipazione al mio godimento nonostante lui non ne fosse l’artefice,per la prima volta in
tanti anni.I miei spasmi si attenuarono pian piano e cosi’ il piacere che lentamente scivolo’ via dal mio corpo
lasciandomi esausta e profondamente appagata,il mio respiro si regolarizzo’ mentre mi coccolavo con la mano che mi
aveva appena regalato un pezzettino di paradiso.Sorrisi a mio marito che mi guardava estasiato,e osservava il mio
corpo lievemente sudato come se lo vedesse per la prima volta.Il mio sguardo era maliziosamente dolce e con voce
suadente gli chiesi: “ti &egrave piaciuto?”.Divenne serio tutto in un colpo,tolse la mia mano bagnata dal centro delle
mie cosce,sempre guardandomi si mise le mie dita in bocca e chiudendo gli occhi assaporò la mia essenza,spalancò
lo sguardo e si chino’ su di me,diede due colpetti delicati al mio clitoride con la lingua e poi salì fino a
baciarmi riempiendomi di nuovo la bocca.Potevo sentire il mio sapore mischiato al suo e questo per un attimo mi
fece girare la testa,si stacco’ da me e mi disse :”girati,voglio farti sentire fino in fondo l’effetto che
hai avuto su di me”.Non me lo feci dire due volte,mi girai carponi sul letto e attesi impaziente di sentirlo
dentro di me.Si avvicino’ a me inginocchiato,mi accarezzo’ i glutei,li bacio’ li allargo’
mentre si premeva il bacino contro di me.Sentivo la potenza della sua erezione e percepivo la portata del
suo desiderio,per un po’ continuo’ a spingersi contro di me,insinuando ogni volta il suo pene tra le mie natiche,ero
tutta bagnata e questo facilitava lo scivolamento del suo membro.Rimanendo appoggiato si sdraio’ su di me e allungo’
le mani accarezzandomi i seni,giocando con i fianchi…sa bene che brividi di piacere mi diano certe carezze…
mi accarezzo’ le cosce internamente arrivando fino all’inguine,là fin dove erano colati i miei umori.Poi si sollevò
mi posò una mano sulla schiena e con l’altra afferro’ il suo pene e lo appoggio’ sulle mie labbra umide facendo
scivolare la cappella su e giu’,arrivando a toccare il mio clitoride che reagi’ immediatamente a quel tocco delicato.
Mi “accarezzo'” in quel modo a lungo,finche’ non senti’ che il mio respiro si era fatto di nuovo irregolare.Io dal
canto mio sapevo che il piacere che mi stava dando mi avrebbe portata ad un altro orgasmo e mi abbandonai a questa
inevitabile quanto deliziosa certezza.Mi bacio’ la schiena e senza nemmeno dare tempo ai brividi che mi aveva appena
procurato di abbandonarmi,mi penetro’ con decisione lasciando che un gemito sfuggisse dalle nostre bocche
simultaneamente.Sorrisi pensando a quante poche volte avevamo provato piacere nello stesso momento e sperai che
quella potesse essere una di quelle volte.Lui inizio’ a spingere,prima piano in maniera quasi scientifica,ritmica
come se stesse seguendo una melodia che suonava solo nella sua mente.Probabilmente era un’aria lirica che divenne
rapidamente un brano pop,poi si trasformò in un rock soft per diventare un heavy metal di quelli che ti coinvolgono
fin dentro l’anima.Inizio’ a spingersi dentro di me sempre piu’ forte e più velocemente,ogni tanto mi dava una sculacciata
leggera e mi diceva :”si bambina,si…”,continuava a muoversi rapidamente e io sentivo che anche il mio piacere
stava crescendo.Ebbi un’impennata quando mi afferro’ per i capelli tirandomi delicatamente ma con decisione la testa
all’indietro,stavo realizzando la fantasia che mi aveva eccitata in cucina e questo mi mandava parecchio su di giri.
Il suo respiro divenne una specie di rantolo mentre i suoi colpi si fecero più violenti fino a che si interruppero
di colpo,lo sentii trattenere il respiro finche’ non esplose dentro di me gemendo,ansimando,quasi urlando mentre
continuava a spingere seppure con meno forza.A quel punto sentii che il piacere stava invadendo anche il mio corpo
e mi lasciai andare.I muri della nostra stanza sentirono le nostre voci fondersi in un unico grido di piacere
i nostri corpi furono testimoni di come i nostri fluidi divennero uno solo,le nostre anime si amarono in un livello
di sublimazione assoluta.Continuo’ a penetrarmi ancora per un po’ finche’ esausto non si abbandono’ sul letto e io mi
accovacciai accanto a lui.Mi abbraccio’,mi accarezzo’ il viso,i capelli mi strinse di più a lui.Il suo torace si
alzava e si abbassava rapidamente e io vi posai la mano sopra.Poi si giro’ verso di me,avvicino’ il suo viso al mio
mi sollevo’ leggermente il mento e mi bacio’ voluttuosamente,coprendo la mia guancia con il palmo della sua mano.
Quando si stacco’ mi guardò a lungo,mi sorrise facendomi sciogliere per l’ennesima volta di fronte a quell’espressione
disarmante e mi fece appoggiare al suo petto.Ci abbandonammo a quel momento ognuno perso dietro ai propri pensieri
ma entrambi totalmente appagati e felici di aver scoperto un nuovo livello di piacere.Ci addormentammo abbracciati
cullati dai nostri respiri mentre un delicato odore di sesso profumava la nostra stanza.

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