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Racconti Erotici Etero

Un regalo davvero gradito

By 8 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo sposati da oltre quattro anni dopo un fidanzamento di ben due lustri e tra me e mia moglie nonostante i molteplici problemi di convivenza l’intesa sessuale non è mai mancata. Era una ragazzina quando lo fece con me per la prima volta. Da allora le ho insegnato tutto quello che c’era da insegnarle e devo dire che è stata un’ottima allieva seppur in apparenza mostri ancora quell’aria da ragazzina pudica e innocente che mai farebbe saltare in mente quali siano invece le sue ‘. diciamo così ‘. incofessabili voglie private.

Col tempo ha imparato a provocarmi. Spesso la sera toglie quegli abiti anonimi assai poco femminili che sovente indossa e mi raggiunge sul divano vestita con un intimo molto sottile e ricamato, le calze a rete e il reggicalze. Inserisce un film porno e comincia a dedicarsi al mio cazzo estraendolo dalla patta e succhiandolo a non finire per poi farsi scopare in ogni posizione. Ultimamente in queste scopate avevo notato una sua perversione, quella di leccarmi un dito durante la penetrazione, lo stesso dito che poi lubrificato dalla saliva le infilavo nel culo con suo sommo piacere. Veniva quasi sempre così, esclamando: “mmmhhh ‘ mi sembra di avere due cazzi!”.

Questa sua voglia ha cominciato a stuzzicarmi sempre più fino a dar corpo a mille fantasie. Così un giorno, poco prima di Natale, trovandomi solo a navigare in internet ho pensato di visitare uno dei tanti sexy shop on’line che offre la rete, in cerca di qualcosa che potesse più concretamente soddisfare le sue voglie. Ho così notato un articolo interessante: un fallo vibrante in lattice di gomma del tutto simile ad un vero cazzo. Ho pensato: “questo la dovrebbe fare proprio impazzire e, perché no, potrebbe essere anche un’ottima idea per un regalo natalizio”. Preso dalla foga non c’ho pensato due volte e l’ho ordinato. Dopo tre giorni eccotelo a casa in pacco anonimo.

La prima impressione che ho avuto è stata di sgomento, tanto era enorme quel pene, lunghissimo, largo e nodoso, così sproporzionato rispetto al mio e così contrastante con l’aspetto quotidiano pulito e gentile della mia signora. Sono stato colto da una leggera ansia e dal rimorso di aver esagerato tanto da temere una reazione stizzita da parte di lei. Ho seriamente dubitato di mostrarglielo ma poi mi son fatto coraggio ed ho atteso paziente il Natale.

La mattina del 25 abbiamo scartato i doni sotto l’albero. Lei, impaziente, ha strappato la carta colorata del pacchettino che le avevo preparato e vi ha trovato all’interno un biglietto con su scritto “se vuoi stasera c’è dell’altro ‘..” . M’aspettavo che la delusione ricoprisse il suo volto ed invece con mia grande sorpresa aveva prevalso la curiosità tanto da dire con tono decisamente voglioso: “mmmhhh ‘. chissà che m’aspetta stasera!”. Quel tono arrapante m’ha subito rassicurato e le ho risposto: “stasera devi essere davvero sexy”.

La giornata con gli ignari parenti non sembrava davvero passare mai. Eppure la sera è arrivata. Qualche ora dopo il nostro ritorno a casa vedo mia moglie chiudersi in camera. Capisco che è il momento, prendo l’agognato pacchetto e lo nascondo sotto l’albero. Pochi minuti dopo arriva lei. Apre la porta del salotto e si mostra vestita di un caldo cappottino impellicciato da cui spuntano sensualissime le sue cosce rivestite da calze nere. Ai piedi due scarpine bianche coi tacchi a spillo. La faccio sedere vicino a me e comicio a poggiarle la mano sul ginocchio. Risalgo oltre e sfioro il confine tra la coscia e la calza. La bacio delicatamente e le apro il cappotto sotto il quale ammiro il seno scoperto, un sensualissimo reggicalze e delle miniscole mutandine nere dal fine ricamo, così sottili da infilarsi, già zuppe, tra le labbra sporgenti della fica. Scendo piano piano con la lingua fino alle tette. Mi soffermo volentieri sui capezzoli lasciandoli indurire tra le labbra. Lecco poi tutto il corpo, scosto le mutandine e mi infilo tra la sua fessura succhiandone il clitoride e tutti gli umori che da questo cominciano a scorrere. La faccio quindi girare col culo a portata della mia bocca e il suo volto rivolto all’abete natalizio. Dirigo la lingua nell’ano e mentre l’assaporo le sussurro: “ti consiglio di vedere sotto l’albero ‘”. S’alza di scatto e va verso l’abete. Afferra impaziente il pacco. Adesso ho il cuore in gola per paura della sua reazione. Scarta tutto in fretta e si ritrova sotto la punta del naso quel gigantesco tronco di lattice del tutto simile a un pene. Rimango un attimo col fiato sospeso finchè vedo lei che dopo un “ooohhhhh ‘” di stupore, senza altre parole, spalanca la bocca e comincia a pomparsi quel cazzo come una forsennata. Lo lecca e lo succhia con avidità, se lo fa vibrare sul palato, scorre con la lingua per tutta la lunghezza fino a saggiarne l’intera consistenza.

Io quasi trasecolo. E dire che pensavo quasi d’offenderla. Altroché!!! Si toglie il fallo dalla bocca e ansimando mi sussurra: “grazie ‘. è magnifico!” Mette mano ai miei pantaloni e ne estrae il cazzo sprofondandoselo nella gola. Mi succhia la cappella quasi a staccarmela, poi lo toglie ed ingoia di nuovo il membro finto. Si dedica un po’al mio un po’ all’altro alternandoli per diversi minuti finché non prendo a leccarle la fica ormai tutta scoperta e fradicissima. Afferro il gigantesco vibratore e glielo poggio delicatamente sul clitoride. Comicio a vibrarlo con un estenuante massaggio mentre la fica diventa un vero lago a cui attingo a piena bocca. Passo a vibrarlo sul culo continuando a succhiare la fica a mo’ di 69. Lei nel frattempo mi lecca tutta l’asta fino alle palle con sapienti colpi di lingua. La metto alla pecorina e le riconsegno il fallo perché possa gustarlo ora che è intriso dei suoi umori, intanto le infilo il mio cazzo nella passera divenuta larghissima e bollente. A questo punto si mette in verticale e si introduce quell’immenso pezzo di lattice in quel forno bollente e umido che è la sua fica, mentre mi succhia instancabilmente la verga. Pian piano riesce a ficcarselo dentro quasi tutto lasciandomi sbalordito nel veder entrare tutto quell’affare che è circa il doppio del mio. A questo punto voglio provare tutto. La giro di fianco, le bagno con la saliva il buco del culo passandoci in superficie il vibratore fino a farlo allargare un poco. Quindi punto il cazzo sul buchino mentre col vibro cerco la passera. Le entro in culo senza problemi come mai mi era capitato e nello stesso tempo le infilo in fica il pene artificiale. Sento che gode come una maiala ed esclama: ” mmmhhh ‘. è stupendo ‘ ho tutte e due i cazzi dentro! ‘Vengooooooo!!” Esplode improvvisamente in un orgasmo violentissimo. A quel punto si toglie in un sol colpo i due arnesi e comincia di nuovo a leccarli simultaneamente sempre più a fondo fino a tormentarmi. Non ne posso più e allora le sborro in bocca con schizzi continui e rapidissimi che la inondano mentre beve avidamente. Al termine mi bacia, mi guarda negli occhi e mi dice; ” E’ il regalo più bello che potessi ricevere!”.

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