Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Una bella nevicata

By 23 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono quasi le quattro e mezza i bambini stanno per uscire da scuola, fortunatamente oggi hanno nuoto, poi vanno fino alle 19.30 dai nonni ad aspettare Mario che gli riporta a casa dopo il lavoro. Ti ho mandato un messaggio tra pochi minuti sarai qui, ho il camino accesso, ho sistemato i cuscini sul divano spento le luci,  accesso un paio di candele profumate, sono accaldata ho il cuore che batte a mille, la faccia arrossata, che vergogna! mi sento una ragazzina delle media ai suoi primi appuntamenti. Lo so, non deve, e non voglio che accada nulla di sconveniente, ci beviamo un caffè scambiamo quattro chiacchere e basta! però questa gonnellina e quasto scollo…non vorrei che pensasse male, ho messo anche quel perizoma finissimo praticamente inesistente che tengo sempre in fondo al cassetto, me lo aveva regalato Mario anni fa, ma ormai con lui, non lo indosso praticamente più, con gli anni subentrano altri valori, si apprezza la persona nel suo insieme, ci sia ama in maniera diversa, non dico che non amo più mio marito, ma la passione, il desiderio della scoperta, della novità, lo scoprirsi, ormai sono solo vecchi ricordi…

    Cavolo sono in ritardo come sempre, riesco sempre a perdermi in mille cazzate e arrivo sempre in ritardo…non cambierò mai, ma dove cavolo è sta strada…ora le mando un messaggio, ho una voglia di vederla, da quell’ultima volta che siamo stati un po’ insieme son passati praticamente due anni, ho una voglia incredibile di lei, ma mi ha già fatto capire che non vuole che succeda niente, ed è giusto così, troppi casini i bambini le mogli i mariti!! sembra una puntata di “Desperate housewife” però mi fa piacere incontrarla anche solo per fare due chiacchere, magari le faccio un po’ di coccoline sul divano e niente di più…ecco dovrebbe essere questa la casa.

    Hanno suonato dev’essere lui, era ora…è incredibile con quella sua faccia da sberle da bravo ragazzo, sembra un angioletto, mentre poi con tutto quello che mi scrive e  fa è un demonio!! però sa essere così dolce, lo adoro!! ahahaha l’ultima spruzzatina di profumo, un occhiata allo specchio, ok figa al punto giusto! posso aprire…Ciao! scusa il ritardo…mi sono perso, non trovavo la strada…cavolo sento che sto diventando rosso, ha una gonnellina da urlo e quella camicetta bianca con quello scollo, si vede anche un po’ del pizzo del reggiseno, le salterei al collo la bacerei scendendo lentamente tra i suoi seni, le infilerei le mani sotto quella gonnellina innocente quasi da liceale, mamma mia sento già che mi sto eccitato…Accomodati, dammi pure la giacca, hai visto che nevicata!?? è così romantico, cosa posso offrirti di buono? un caffè?   un the? una cioccolata!??…io in realtà pensando tra me e me  vorrei solo TE…va bene la cioccolata grazie….ci sediamo sul divano il fuoco scoppietta davanti a noi iniziamo a parlare del più e del meno ma i nostri sguardi si fanno sempre più ammiccanti.

    Se mi guarda un’altra volta così, giuro che mi sciolgo, che vergogna, lui mi parla e io penso alle sue mani che mi accarezzano che mi sfiorano la pelle facendomi vibrare l’anima, se sapesse che sono già eccitata chissà cosa mi farebbe, mi basterebbe la metà delle cose che mi ha scritto per farmi venire. A sì? ma dai…?? non ascolto neanche quello che mi sta dicendo,  non riesco che ha pensare a quella sera, le sue dita dentro di me…a quando sono venuta, al suo eccitamento il suo calore tra le mie mani…Basta! Come va il lavoro?…Mi chiede come va il lavoro?? io sono qui eccitato, non so più cosa dire per distrarmi e non far cadere l’occhio sulle sue gambe, sul suo seno, e lei mi chiede come va il lavoro??…Bene dai la solita routine, bambini che urlano, gente sclerata nulla di particolare…più la guardo più mi sembra di sentire i suoi leggeri fremiti, la sua voce che mi diceva, “non possiamo” e poi, quando si è lasciata andare fino a venire, mi basterebbe anche solo un piccolo gesto e infilerei la mia testa sotto quella gonnellina, affonderei le mie labbra sulle tue fino a farti urlare di piace…Ma perchè mi racconta tutte queste cose sul suo lavoro, sulla corsa, a me non me ne frega niente, quanto darei perchè smettesse di parlare, mi prendesse qui sul divano e dolcemente mi spogliasse e mi passasse quella sua lingua logorroica su tutto il mio corpo, io afferrerei il suo membro eccitato tra le mani, ci giocherei dolcemente, lentamente lo farei soffrire, stuzzicandolo un po’ per volta, farei in modo da farlo impazzire di desiderio, e invece parla parla, e parla ancora…Una mano all’improvviso sfiora la mia gamba, un brivido mi attraversa la schiena…Scusami volevo prendere un cuscino, perchè non vieni qui più vicino a me? posso tenerti un po’ stretta tra le braccia? Certo…Ha un profumo molto forte, è lo stesso di quella sera, lo riconosco, è rimasto impresso nella mia mente, e sui miei vestiti per almeno un paio di giorni è buonissimo…sento che mi sto eccitando, che figura di merda! è proprio appoggiata tra le mie gambe con la schiena, se mi eccito lo sentirà…corro il rischio, alla fin fine sono un uomo cosa ci posso fare se questa donna risveglia ogni mio più piccolo ormone?…sento la faccia diventare rossa, deglutisco ogni 10 secondi, e mi sta diventando imbarazzantemente grosso ormai non posso più nascondermi, mi prenderà per un maniaco…

    Cavolo che dolce quando mi accarezza i capelli il viso, il collo, sembra mi legga nel pensiero, mi tocca sempre dove vorrei essere toccata, è così delicato ha il potere di farmi sentire donna,  sa farmi sentire attraente e desiderabile, che strano; mi sembra ieri quando aprendo la porta dello studio me lo sono trovato davanti, era un ragazzino, ma subito ho pensato…”Oh mamma che bel collega…” e adesso sono qui tra le sue braccia sento il suo profumo sento le sue mani sul mio corpo, ed è anche bello eccitato, a quanto mi sembra di sentire, faccio finta di niente, non vorrei metterlo in imbarazzo…ma se continua ad accarezzarmi in questo modo non so ancora per quanto riuscirò a restare passiva su di lui…

    Che pelle morbida e vellutata che ha quanto darei per potermi lasciare andare, spogliarla completamente, infilarmi tra le sue gambe, lentamente farla godere, ma prima le verserei questa bella cioccolata calda e densa sul petto, sui seni, la leccherei tutta, la farei colare lentamente sulla schiena fino tra le natiche, un filo caldo e denso che scivolando lentamente si insidia nelle pieghe più intime del suo corpo, poi dolcemente leccare via tutto con la mia lingua, mentre con le mani cosparse di cioccolata massaggiarle tutto il corpo, fino a ricoprirla per poi sdraiarmi nudo su di lei, stringerla a me, sentire il calore della sua pelle, è incredibile, quanto noi uomini vogliamo sembrare sempre dei “super maci” al cospetto delle donne, ma che poi le cose che ricordiamo e che ci restano, sono i piccoli gesti, gli sguardi, il contatto con la pelle, e, non sicuramente i cinque, dieci o venti minuti di movimenti pelvici, sono gli istanti i suoni e i profumi i colori che ci restano impressi nella mente…Mentre la mia mente fantasticava, sento la sua mano che accarezza la mia gamba, salendo a poco a poco…

Cosa sto facendo…mi sto lasciando andare non devo istigarlo, ma non ce la faccio a stare qui a farmi coccolare tra le sue braccia senza nemmeno ricambiare un po’ di dolcezza, poi, gli sto solo accarezzando una gamba, anche se…mamma mia cosa gli farei! cavolo lo sento sulla mia schiena è così eccitato, eppure non si lascia andare, che forza di volontà…non è che se scendesse un po’ con quelle carezze mi dispiacerebbe, ma che cavolo sto pensando devo finirla!!! non si può e basta…se scivolasse con la sua mano sotto il reggiseno, se lentamente accarezzasse il mio interno coscia per salire fino sulle mie mutandine, sentirebbe quanto sono eccitata, e a quel punto sarebbe difficile fermarsi…mi accarezzerebbe delicatamente sopra le mutandine facendo una leggera pressione, con l’altra mano mi afferrerebbe il volto accarezzandomi la bocca, io le prenderei un dito tra le labbra succhiandolo e leccandoglielo, lo guarderei fisso negli occhi, mi sembra di vederlo, come quella sera, aveva quello sguardo da ” se ti prendo…”così eccitante non riuscivo a fissarlo, mi faceva venire le vampate di calore, nonostante il freddo…ma va bene così, noi due sul divano, la luce rossastra del fuoco che crea strane ombre nella stanza, il suo calore la sua dolcezza nell’accarezzarmi i capelli, la neve che continua a cadere abbondante assorbendo tutti i rumori esterni, è tutto così surreale…che bello! vorrei che il tempo non passasse mai. La sua mano lentamente afferra un mio seno, lo stringe delicatamente, sento un brivido, la ragione mi spinge a fermarmi, levargli la mano e dirgli chiaramente che non si può…quindi salutarci un abbraccio e ognuno a casa sua!…ma ti prego non fermarti ancora un minutino e giuro che gli dico di smettere…sento l’altra mano che sta scivolando sotto la gonna, le dita mi accarezzano con piccoli movimenti circolatori, ma fa un po’ il solletico, lo ammetto ma è così delicato…mi sta facendo venire i brividi, la sua bocca afferra il mio collo lo bacia lo lecca…ora basta fermati! che fai?!! sei impazzita? penso dentro di me, o lo fermi adesso o lo sai già cosa succederà…

Sono troppo eccitato ho voglia di lei, del suo corpo, voglio fondermi nel suo corpo diventare un’anima unica, vedere il suo viso eccitato sentirla ansimare, le mie mani osano infilandosi poco alla volta sotto i tuoi vestiti, non voglio che lei  pensi che sono un porco e che l’unica cosa che voglio è fare l’amore con lei, potrei anche fermarmi, ma il mio corpo me lo impedisce, cerco di capire se in qualche modo le sto dando “fastidio” non voglio fare nulla che lei non vuole…la sua pelle è così vellutata e calda, sfioro l’orlo delle sue mutandine, è il momento della verità, se non mi ferma adesso arriveremo fino in fondo…la sfioro con un dito poi con due, è eccitatissima, le mutandine sono fradice, sento del pizzo e dalle dimensioni ridotte del tessuto capisco che probabilmente è un perizoma…Ti stringo forte tra le mie braccia, ci fissiamo sappiamo entrambi che quello che stiamo per fare è sbagliato, ma chi è che ha deciso che questo è sbagliato, chi è il moralizzatore che ha inculcato nelle nostre teste il giusto o lo sbagliato, se non un uomo come noi, passare dei momenti felici provare piacere senza danneggiare o fare del male ad altre persone è male?…sentirci per qualche attimo sereni e liberi, spensierati travolti dalla passione è forse del male?? Ci salutiamo mi dirigo verso la porta prendo la giacca e ti ringrazio per tutto quello che mi hai fatto provare…

E’ stato bellissimo non è successo niente ma ogni gesto ogni sensazione resterà impressa nella mia mente…lo guardo mentre si mette la giacca, ha la faccia tutta rossa, e probabilmente ce l’ho anch’io ma adesso non m’importa più nulla, vedo attraverso i pantaloni che è ancora vistosamente eccitato…mi alzo lo abbraccio fortissimo poi gli apro la porta e con un sorriso mi saluta, si incammina sul vialetto innevato, si ferma,  si gira verso di me e mi sorride ancora una volta, sorrido anch’io…da quella volta ogni volta che nevica e sono sola in casa mi piace mettermi sul divano e ripensando a quei momenti una mia mano scivola lentamente tra le mie gambe e lentamente vengo pensando a lui.

Vorrei tornare da lei entrare in casa prenderla con tutta la passione che ho,  possederla sul pavimento sul divano sul tavolo della cucina, ma poi, forse è meglio così, resterà sempre speciale per me anche per questo, per il fatto che non mai successo fra di noi, meglio restare così, incontrarla e farla mia tutte le volte che voglio, nella mia fantasia, nel mio mondo surreale. Da quel pomeriggio tutte le volte che nevica, mi  piace stare solo sul divano, davanti al caminetto e nella mia solitudine pensare a lei e a tutto quello che le avrei fatto, e ogni volta vengo con lei…

 

Leave a Reply