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Racconti Erotici Etero

Una chatter disinibita

By 21 Giugno 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Due anni fa. Pomeriggio noioso; voglia di studiare per un
esame all’università? Meno di zero! Perchè non interrompere la monotonia con un
po’ di navigazione nella rete? Giusto qualche giorno prima una mia cara amica mi
ha dato l’indirizzo di una chat erotica molto
stuzzicante… Mi registro, entro, inizio a fare
conoscenza con le altre presone connesse… E’ divertente. Dopo un’oretta sto per uscire, ma un nuovo nick
cattura la mia attenzione: “piccolatv”. Penso:
“Anch’io sono di Treviso, vuoi vedere che ci
conosciamo?”. Iniziamo a parlare: è una ragazza di 19 anni, si chiama Sara, è
fidanzata ma non riesce a fare a meno di tradire (più o
meno virtualmente) il partner ; abita in un paesino in provincia. Chattiamo per un’oretta buona, parlando di tutto, meno che
di sesso; poco prima di terminare la sessione, ci scambiamo i n. di telefono
(con i soliti sotterfugi tipici delle chat) con la
promessa di risentirci qualche giorno. Passano 2 settimane, ho parecchie cose da fare, non ho più
frequentato la chat. Una mattina squilla il telefono:
è Sara, mi dice che nel pomeriggio sarebbe venuta a
Treviso e mi chiede se mi va di accompagnarla a fare shopping. Ovviamente
accetto con grande piacere! Lei arriva in treno, vado a
prenderla in stazione; i soliti saluti di rito, i canonici baci sulla guancia,
le classiche domande di circostanza: come stai? Fatto buon viaggio? Sei mai
stata in città? Sono le 14.10, fa caldo, propongo un gelato: Sara accetta;
mangiamo il gelato su una panchina, sulle Mura
cittadine, sotto gli alberi. Manca ancora un’ora all’apertura dei negozi; le
chiedo se le va di fare un giro per il centro e lei mi confida che dovrebbe darsi una rinfrescata perchè fa molto caldo e si sente tutta
sudata. La accompagno a casa mia, le mostro il bagno, lascio che faccia quel di
cui ha bisogno. Ad un certo punto mi chiama mentre è
ancora in bagno, io mi apposto davanti alla porta, lei apre e… che splendore!
Si è spogliata completamente! Quella vista provoca in me reazioni a lei ben
visibili… Mi dice: “Tesoro, ho bisogno di farmi una
doccia: ti va di darmi una mano a lavarmi la schiena?” Io sono impietrito
davanti a lei, quasi non riesco a parlare… Il suo seno abbondante, che già in
precedenza avevo adocchiato, mi sta eccitando… non so come, riesco a scuotermi
dal torpore immobilizzante che mi ha preso ed entro nel bagno con lei. Mi
spoglio: prima che tolga i jeans, lei, perentoria, si
svela “Mi fai voglia, ma niente baci sulle labbra: sono pur sempre
fidanzata…”; la faccio appoggiare sul marmo che contorna il lavandino, esploro
le sue natiche con la lingua e le dita… E’ così calda ed invitante! Le infilo
un dito nella passerina, poi 2… la masturbo
lentamente e poi velocemente… Lei si tocca i seni e mi chiede di leccarle il
suo buchetto segreto: per me non è un problema ed infilo la mia lingua nel suo
ricettacolo posteriore… Le piace, ma mi ferma: finisce di togliermi i jeans,
mi abbassa i boxer… sono decisamente in piena forma! E come potrei non esserlo, vedendo tanta grazia? E’ molto brava, ci sa fare: me lo prende in mano, lo scappella delicatamente, mi
bacia la punta, poi il frenulo, scende con la lingua lungo l’asta fino ai
testicoli… Mi sta facendo godere… Segue un pompino fatto a regola d’arte,
accompagnato dalla sua manina sapiente… Ho voglia di penetrarla, quindi la
fermo: “Eh no: gioco lo conduco io!” mi dice, con aria furba. Mi chiede
di stendermi supino, io obbietto che preferirei usare il preservativo, ma lei mi
mostra un certificato HIV negativo e mi tranquillizza. Mi sale sopra,
prendendosi tutto il mio cazzo dentro, scendendo
lentamente sulla mia asta dritta e poi cominciando il
movimento… non resisto, devo palparle le grosse tette (porta una 4a abbondante
e si vede!), le tormento i capezzoli grossi e duri con le dita. Lei geme, le
piace, sta venendo, lo sento, ma non è paga: vuole di più. Si alza, ma io devo
restare sdraiato… dalla sua borsetta afferra un vasetto di crema, lo apre e si
spalma un dito del contenuto sul culetto… Ora si riabbassa su di me, mi
afferra l’uccello e lo guida tutto nel suo sedere: mi
cavalca, urlando dal piacere, il petto rosso di godimento… le vengo nel culo, schizzando tutto il mio piacere nel suo buchetto non
più stretto… ci rialziamo ed è venuto il momento della doccia: sotto l’acqua
un po’ mi dispiace non poterla ringraziare con un bel bacio per la splendida
scopata che mi ha offerto, ma così vuole lei… Lo shopping non le interessa
più: passiamo il pomeriggio a scopare ancora e ancora. A sera, si riveste in
fretta, quasi scappando: non la risentirò più per mesi (cambia il suo n. di cellulare pochi giorni più tardi). Poco tempo fa, è lei a
rifarsi viva: si è sposata con il suo fidanzato di allora, ma è una lupacchiotta che non perde il vizio… Che ne voglia ancora?

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