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Racconti Erotici Etero

una notte

By 27 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Una Notte

 

 

Quella sera Daniela era molto nervosa, e temeva di non riuscire ad addormentarsi, così decise di prendere un sonnifero.

Io me ne accorsi subito: era molto tempo che non succedeva. Pensai immediatamente a quello che sarebbe successo dopo; l’effetto del sonnifero, già forte di per se, sarebbe stato aumentato dalla mancanza d’abitudine, ed io iniziai a fare progetti per la notte.

Devo dire, infatti, che in queste circostanze cade in un sonno molto profondo e non reagisce quasi a nessuno stimolo. Io a volte ne approfitto per fare quello che da sveglia lei non mi lascia mai fare. Volevo, infatti, giocherellare un po’ con il suo culo e con la sua fica.

 

Per fortuna eravamo in estate, e Daniela ha l’abitudine di dormire nuda, così non avrei avuto ostacoli; aspettai circa un’ora che la pastiglia facesse effetto poi mi avvicinai al letto, e tolsi il lenzuolo. Vederla li tutta nuda già mi fece addrizzare l’uccello, ma continuai: le presi il capezzolo sinistro tra pollice e indice, iniziando a premere lentamente, mentre con l’altra mano le toccavo l’ombelico. Questo è il test più sicuro per verificare se dorme sul serio, visto che sono due stimoli per lei insopportabili.

 

Daniela non diede alcun segno di risposta, così continuai; la girai sul fianco destro, in modo che fosse rivolta verso il muro, dandomi libero accesso al suo culo. Lentamente, fermandomi di tanto in tanto per controllare eventuali reazioni, spostai la sua gamba sinistra in alto, flettendo il ginocchio; così facendo il solco tra le chiappe si aprì ancora di più.

 

Feci scivolare un dito nel solco, fino a raggiungere l’ano che, al contatto, si strinse un attimo.  Da una scatola vicina al letto presi un poco di vaselina e la spalmai sull’ano, tenendo le chiappe un po’ allargate. Fatto ciò presi il termometro e dopo averlo unto, lo infilai lentamente ma a fondo dentro il retto di Daniela, che emise un profondo sospiro.

Dopo tre minuti, durante i quali rimasi ad ammirare il buco del culo penetrato, sfilai il termometro, controllando la temperatura. Era tutto ok.

 

Unsi di nuovo l’ano, e anche il mio dito indice; lentamente feci scivolare tutto il dito dentro: la sensazione di caldo e di pressione era fantastica, così aspettai un poco prima di sfilarmi, per tornare dentro subito dopo, aggiungendo anche il medio.

Rimanere li con lei che dormiva, mentre con due dita le allargavo il culo, era una sensazione indescrivibile.  Spinsi il pollice dentro l’apertura della fica, arrivando a sentire le altre due dita attraverso la carne: avevo Daniela in pugno, in tutti i sensi.

 

L’idea iniziale era di praticarle un clisterino, ma non sapevo cosa sarebbe successo: non sapevo se lo avrebbe trattenuto o se sarebbe uscito, con le ovvie conseguenze; volevo però riempirle l’intestino, quindi scelsi tre belle pompate d’aria. Presi la pera di gomma, unsi il beccuccio e lo spinsi dentro il culo, schiacciando poi per far entrare l’aria che, ad ogni pompata, sentivo aprirsi la strada nel suo intestino con gorgoglii e rumori vari.

 

Alla terza pera Daniela emise un mugolio, probabilmente dovuto alla pressione interna. Sospesi l’operazione e rimasi in attesa: dopo poco lei si girò a pancia in aria e, nel sonno, spostò una mano su di una chiappa, tirandola verso l’esterno, per fare aprire l’ano. Ovviamente lascio immaginare il concerto…….

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