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Racconti Erotici Etero

Una passeggiata con sorpresa…

By 5 Dicembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Non ricordo bene quando ma l’anno scorso in una bella giornata primaverile, quasi estiva, decisi di andare a fare una camminata sulla vecchia sede ferroviaria del mio paese che si estende per vari chilometri a picco sul mare e frequentata da tutti gli amanti del footing, così mi infilai pantaloncini e maglietta e mi misi in marcia. Dopo un’oretta di cammino e dopo aver bevuto,visto il caldo, una bottiglietta d’acqua mi scappò da pisciare e cercai un luogo appartato in mezzo agli scogli, avevo la vescica così piena che ancora un po’ me la facevo addosso.
Trovato finalmente un posto adatto tirai fuori l’uccello e cominciai la minzione.
Avevo appena iniziato quando spuntò dall’altro lato della scogliera una signora sulla cinquantina, ormai ero nel pieno della pisciata e non ce la feci a fermarmi così continuai imperterrito ad annaffiare gli scogli sottostanti, lei comunque non fece una piega e probabilmente, avendo avuto il mio stesso problema, come se niente fosse, mi guardò, mi sorrise si tiro giù le mutandine e iniziò a sua volta a pisciare emettendo un sospiro di soddisfazione e lanciando ogni tanto una sbirciatina al mio membro. Osservandola meglio vidi che, nonostante l’età era ancora avvenente, con fianchi stretti, tette sode, culo tondo e pieno e un bel ciuffetto di peli sul monte di Venere e subito sentii il mio cazzo agitarsi, ma la cosa fini subito lì. Avendo ormai rotto il ghiaccio ed essendoci trovati in così stretta intimità decidemmo di continuare la passeggiata insieme. Cammina cammina visto che il caldo si faceva sentire sempre di più lei propose di andare a rifrescarci in riva al mare così cercammo una spiaggetta isolata sotto la scogliera. Appena arrivati, senza nessun problema, lei si tolse tutto e si avvicinò alla battigia per bagnarsi, era davvero una bella donna, ancora piacente e vedendola accucciarsi per mettere le mani in acqua notai uno spettacolo indimenticabile ,vidi la magnificenza del suo splendido culo tondo come un mappamondo con sotto le grosse labbra della fica pelosa. L’eccitazione era al massimo e me ne accorsi perché sentii scendere dalla mia cappella il primo liquido lubrificante, a quel punto mi spogliai anch’io e mi avvicinai a lei e mi rinfrescai, lei notò il mio imbarazzo e si accorse che il mio attrezzo si ingrossava sempre più. Pensai a quel punto che prendesse l’iniziativa invece si sdraiò sulla ghiaia in riva al mare, lasciandomi crogiolare ancora un pò in quell’estenuante eccitazione. Mi sdraiai vicino a lei ad assaporare il tepore del sole sulla pelle bagnata, ad un certo punto con mio grande stupore prese ad accarezzarsi il seno già sodo di per sé facendo risaltare i capezzoli che si inturgidivano sempre più ogni volta che le sue dita li sfioravano. Alla vista di quello spettacolo il mio cazzo raggiunse l’erezione massima, lo sentivo duro come il ferro, ero eccitatissimo e non ce la feci più, lo presi in mano e cominciai a massaggiarlo dolcemente. Lei se ne accorse, tolse la mia mano dal cazzo e se l’appoggiò sul basso ventre facendola scivolare sempre più verso la fica, al tatto mi sembrò enorme e la sentii tutta bagnata. A quel punto mi girai verso di lei e cominciai a leccarle i capezzoli ancora più turgidi di prima contemporaneamente infilai due dita nella fica in cerca del clitoride facendola fremere di piacere. A quel punto lei avvicinò la lingua al mio cazzo e cominciò a laccare la cappella assaporando tutto il liquido che la inumidiva per poi piano piano farlo scivolare dolcemente in bocca fino a farlo sparire del tutto. Nel frattempo mi accorsi che la vagina si allargava sempre più, era talmente elastica e capiente che vi infilai dolcemente tutta la mano mentre lei continuava a dimenarsi dal piacere urlando più volte ‘ancora ancora’. Era talmente bagnata che sentivo colare il suo liquido nel perineo sino a inondare il buco del culo così, dopo averla penetrata con la mano la tolsi lasciandoci dentro solo il pollice a solleticare il clitoride e infilai il dito medio tutto nel culo, sussurrandole nell’orecchio ‘ godi troia’, urlava così tanto di piacere che non ce la feci più. La mia eccitazione era al massimo, lei continuava a spompinarmi talmente con foga che sentii lo sperma salire verso il glande, a quel punto gridai ‘vengooo’ allora lei lo tirò fuori per farsi vomitare sulla faccia flotti di sborra calda. Si vede che raggiungemmo l’orgasmo insieme perch&egrave sentii uscire tanto di quel liquido seminale che mi bagnò persino il polso. Poi ancora presi dall’eccitazione lei mi disse di baciarla, aveva tutta la bocca coperta di sperma ma non esitai e così feci, al contatto del sapore della mia sborra mi prese una dolce sensazione che finii per leccarle tutta la faccia,non l’avevo mai assaggiata prima poi stremati ci rilassammo al tepore del sole, solo allora mi disse che si chiamava Silvia, qualcosa mi diceva però che presto avremmo ricominciato…. Eravamo troppo affiatati.

Eccomi di nuovo qui, come promesso.
Ci eravamo lasciati che con la mia nuova amica Silvia ci stavamo rilassando in riva al mare, ovviamente nudi e mi ero quasi appisolato quando sentii la sua mano accarezzarmi il collo per poi passarla sul viso infilandomi un dito in bocca e visto che era dentro glielo succhiai un pochino, passò poi al petto a stuzzicarmi i capezzoli dandomi subito una sensazione di piacere.
Con movimenti circolari e delicati scese sempre di più verso il basso ventre sino ad arrivare al fulcro del piacere, infilò la mano sotto e mi accarezzò dolcemente i testicoli che sparirono nel suo palmo, era ancora mollo ma al tatto della mano calda sulle palle subito l’oggetto si risvegliò emettendo all’istante un pò di liquido dal canale lasciando la punta bagnata.
A quel punto Silvia si inumidì il dito col nettare appena fuoriuscito e delicatamente me lo infilò nel culo, a sentirlo muoversi dentro il mio cazzo si irrigidì di colpo scoprendo la cappella tutta rossa e gonfia che lei cominciò subito a succhiare ravanando sempre col dito nel mio buco provocandomi un godimento immenso.
Persa ormai la speranza di sonnecchiare un po’ mi misi all’opera anch’io e presi a leccarle l’ombelico scendendo sempre più giù, quando arrivai alla fica era talmente bagnata da incorporare qualsiasi cosa così mentre le solleticavo il clitoride con la punta della lingua presi la bottiglietta d’acqua e l’appoggiai alle grosse labbra, a sentirla lì lei diede un colpo di reni e la fece entrare senza problemi emettendo gridolini di piacere alternati a…’ si si, sfondamela tutta’ per poi riprendere a succhiare.
Vista la sua reazione io stantuffai su e giù nella fica la bottiglietta mentre lei continuava a dimenarsi focosamente, ad un certo punto tolsi la bottiglia e infilate dentro due dita presi a solleticarle la zona sotto la vescica, dopo pochi minuti godendo pazzamente raggiunse l’orgasmo vomitando fuori un getto misto di pipì e liquido seminale ( almeno penso che fosse quello) talmente forte che spruzzò la ghiaia sino ad un metro davanti a noi.
Ero sempre più eccitato e alla vista del suo bacino che si dimenava mi venne voglia di sfondarle il culo e così la feci girare di schiena, mi sedetti sopra di lei, sulle cosce e iniziai a massaggiarle le spalle con movimenti dolci e circolari affondando i pollici nelle scapole per poi scendere sempre più lungo la spina dorsale, roteando dall’interno verso l’esterno.
Giunto all’altezza dei reni insieme al massaggio circolatorio cominciai a leccarla proprio sopra il solco che divide le natiche, poi arrivato con le mani sulle chiappe gliele aprii dolcemente e con la lingua scesi lungo il solco sino ad arrivare all’ano.
Con la lingua piena di saliva presi a leccarglielo spingendola sempre di più dentro sentendo lo sfintere cedere alla pressione, a quel punto lei mi disse che voleva tutto il mio cazzo dentro così accostai la cappella al buco, ormai al massimo dell’estensione.
Lei si inarcò per prenderlo meglio al che io spinsi dolcemente sentendomelo risucchiare tutto dentro, scivolava talmente bene che sembrava di averlo nella fica così diedi sfogo a tutta la mia irruenza sentendola dimenarsi sotto di me e gridandomi ‘ sfondamelo sfondamelo’ .
Ero talmente eccitato e il cazzo talmente gonfio che poco dopo raggiunsi l’orgasmo inondando il suo culo con svariati flutti si sborra.
Spossati restammo immobili per alcuni minuti lasciandole il pene nel culo finch&egrave non torno alle dimensioni di riposo scivolando fuori da solo, dopo poco esausti ci rivestimmo e prendemmo la strada del ritorno dandoci però appuntamento per una camminata nel bosco con la volontà anche di preparare qualcosa di libidinoso a sorpresa.
Alla prossima vi dirò com’&egrave andata…..

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