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Racconti Erotici Etero

Una piacevole sorpresa

By 3 Ottobre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Una piacevole sorpresa.

Ciao a tutti, mi chiamo Paolo, sono un normalissimo ragazzo dell’interland milanese.
Quello che vi voglio raccontare &egrave quello che mi &egrave capitato circa 5 anni fa.
All’epoca studiavo in università, la solita vita dello studente, serate fuori con gli amici a tampinare ragazze e, ogni tanto si riusciva a combinare qualcosa.
Devo premettere che non sono mai stato un califfo con le ragazze, sono sempre stato un po’ impacciato, quindi riuscivo a concludere poco.
Era da tempo che avevo adocchiato una mia compagna di corso, Marta, una ragazza per nulla appariscente, sempre silenziosa e in disparte ma con quel qualcosa che mi attirava molto.
Non avevamo quasi nulla in comune, solo la musica ci vedeva d’accordo.
Un giorno parlando dissi che sarei voluto andare a vedere un concerto e lei subito chiese di potersi aggiungere alla compagnia e venire a vedere il concerto.
Le risposi che non c’era problema, ma dato che i miei amici sono tendenzialmente discotecari, sarei andato al concerto da solo con lei.
Passati altri 15 giorni come i precedenti arrivo finalmente il giorno del concerto.
Passai a prenderla sotto casa nel tardo pomeriggio, scese raggiante come non l’avevo mai vista, come al solito non indossava nulla di particolarmente attraente; jeans, una maglietta e scarpe da tennis.
Appena salì in macchina, con un sorriso grandioso mi diede un grosso bacio sulla guancia e disse:
‘grazie per ever deciso di portarmi con te, &egrave parecchio che non vado ad un concerto’
Durante il viaggio verso il palazzotto si parlo di quello che ci si sapeva dal concerto, dei compagni di corso, i docenti e via dicendo.
Finalmente il concerto iniziò, e presi dalla musica iniziammo a cantare, ballare, e finalmente durante una fantastica canzone lenta ci baciammo.
Fu una cosa fantastica per tutti e due, rimanemmo incollati fino alla fine del concerto per riprendere appena arrivati alla macchina.
Il viaggio di ritorno lo facemmo quasi completamente in silenzio e ci lasciammo con un lungo bacio.
La mattina dopo al risveglio trovo un messaggio sul cellulare: ‘Non ho voglia di andare a lezione oggi, tu che fai? Vieni a trovarmi? Marta.’
Rispondo subito eccitatissimo: ‘Sono da te tra un’ora’
Salto in macchina, direzione Milano, e arrivo sotto casa sua il prima possibile.
Suono al citofono
‘Chi &egrave?’
‘Sono Paolo’
‘Ciao sali pure, secondo piano’
Con il cuore in gola prendo l’ascensore e arrivo al secondo piano, trovo una porta socchiusa, mi avvicino e busso: ‘permesso’.’
La porta si apre e sento una voce nella penombra che dice ‘entra pure, ti stavo aspettando’.
La porta si chiude alle mie spalle e rimango come pietrificato nell’ingresso di casa.
Era bellissima, capelli corti neri, un viso dolcissimo contornato da un paio di occhiali che le davano un’aria molto professionale, la pelle bianca come il latte e’.. tutto quello che indossava era un perizoma di pizzo nero abbinato ad un reggiseno a balconcino.
Un corpo perfetto, snello ma non magrissimo con un bellissimo seno terza misura.
Feci cadere lo zainetto che avevo sulle spalle e la baciai, le mie mani esploravano freneticamente tutto il suo corpo.
Mi disse: ‘andiamo sul divano, siamo più comodi’
Ci spostammo sul divano, lei si sedette accanto a me, abbracciandomi e mi disse: ‘&egrave tanto che speravo arrivasse questo momento, ma non sapevo come fare a farmi notare da te, per fortuna il concerto di ieri mi ha dato l’occasione di uscir con te.’ E subito inizia ad accarezzarmi tutto il corpo soffermandosi sulla mia zona pubica.
Io sono sempre più incredulo e impietrito, per come si comporta quando &egrave in università non avrei mai immaginato fosse cosi smaliziata sessualmente.
Mi slaccia la camicia e i pantaloni e comincia a baciarmi su tutto il petto; con una mano intanto mi scosta gli slip e il mio cazzo schizza fuori teso come non lo era mai stato prima.
Lo prende in mano e lo strige per bene, senza neanche guardarlo mi dice: ‘siamo messi bene li sotto, e anche belli duri’; mi sorride e lo prende in bocca facendolo sparire quasi del tutto.
Io non capisco più niente riesco solo a emettere qualche suono senza nessun significato.
Mi sveglio dal torpore e infilo una mano nelle sue mutandine, lei si inginocchia sul divano alzando il culetto per facilitarmi il compito, senza mai smettere di succhiarmi il cazzo.
Arrivo in fretta alla sua passerina, &egrave calda e umida e depilata, subito tolgo le dita coperte dei suoi umori e le porto alla bocca, non ho mai assaggiato un nettare più buono, lo voglio assaporare tutto.
La faccio alzare ‘adesso tocca a me, siediti sul divano’; si alza, le sfilo il perizoma e la faccio sedere sul divano, il bacino sporto in avanti e le allargo le gambe; mi soffermo un po’ a godermi lo spettacolo di quella fighetta rosa e gonfia di voglia.
Tuffo la mia faccia tra le sue cosce e inizio a leccare la sua passerina per tutta la lunghezza soffermandomi sul clitoride gonfio, &egrave la fighetta più buona che mi sia capitato di assaggiare.
Lei ansima tenendomi la testa premuta contro la sua micina e quando con la lingua inizio a stuzzicarle l’ano i suoi gemiti aumentano.
‘sei bravissimo, non sono mai stata leccata cosi, sto impazzendo. Scopami, scopami con tutta la forza che hai’.
‘allora sei proprio una porca’ le rispondo; non avevo mai detto cose del genere ad una donna se non nelle mie fantasie, ma ero eccitatissimo; cosi pudica e riservata in pubblico e così disinibita nel privato.
‘Si sono una porca, mi piace il tuo cazzo e lo voglio tutto per me’
Mi inginocchio davanti a lei e inizio a penetrarla, prima lentamente poi con sempre più foga.
Lei geme come una matta, il suo bacino si muove al ritmo dei miei colpi e con le gambe mi avvolge la schiena per poter ricevere ogni centimetro del mio cazzo.
Dopo poco esco da lei per riversare ogni goccia del mio sperma su di lei.
I miei schizzi le cadono sulla pancia e sulle tette; lei mi guarda soddisfatta, con due dita raccoglie un po’ di sperma dalla pancia e se lo porta alla bocca ‘mmmh’. &egrave buono, &egrave un peccato sprecarlo cosi, la prossima volta avvisami quando stai per venire’
Sono ancora eccitatissimo e il mio membro &egrave subito pronto per ricominciare, la ricopro di baci, le lecco le tette fino a quasi consumarle.
‘che ne dici di ricominciare da capo’ le dico.
‘mi sembra un’ottima idea, sdraiati sul tappeto, voglio montarti io adesso’
Mi sdraio e lei si posiziona a cavalcioni sopra di me, iniziando a strusciare la sua fighetta sul mio cazzo sempre più duro, si alza quel tanto che basta e lo fa sparire nella sua fessura.
Si muove molto dolcemente, il suo ventre &egrave caldo e accogliente, il ritmo si fa sempre più intenso.
‘hai un cazzo fantastico, lo sento tutto, scopami più che puoi, dai scopami’
Sentirmi dire queste parole mi eccita ancora di più, afferro le sue chiappe con le mani e la tiro sempre di più contro il mio bastone, le esprime tutta la sua eccitazione incitandomi; con le mani le allargo le chiappe e inizio a giocherellare con un dito intorno al suo ano,
Lei per tutta risposta inarca la schiena facendo scivolare il dito all’interno del suo bellissimo culetto.
‘Sei proprio una gran porca, ti piacciono le dita nel culo, ti piace essere scopata ed avere un dito nel culo!’
‘Si sono una maiala, mi piace essere scopata, voglio che mi scopi tutta, mettimi un dito nel culo, mi eccita, mi piace che giochi con il mio culetto’
‘Se ti va possiamo provare a infilarci qualcosa di più grosso?’ le dico.
Lei con un sorrisino sulla bocca mi dice ‘perché no, vediamo se si incastra bene’; e scendendo dal mio membro lo afferra e se lo mette in bocca, giusto il tempo di assaporarlo un po’.
Appoggia le mani sul divano, e rimanendo in ginocchio mi mostra il suo culo.
Mi posiziono dietro di lei e inizio un fantastico lavoro di lingua attorno al suo ano, lei mugola piena di voglia e con le mani si allarga le chiappe per favorire il mio lavoro.
Quando sento il suo culetto bello morbido, mi inginocchi dietro di le e appoggio la cappella gonfia al suo sfintere; non era una pratica che svolgeva spesso data la resistenza che incontrai nel penetrarla.
‘Fai piano mi fa un po’ male’
Intimorito rispondo ‘se non ti va no c’&egrave problema, possiamo anche non farlo’
‘NO, lo voglio sentire tutto anche nel culo, solo fai con calma’
Dopo qualche esitazione il mio cazzo &egrave tutto dentro il suo ano, &egrave una sensazione fantastica, il ritmo delle pompate aumenta sempre più.
‘SI DAI SCOPAMI IL CULO’
Tutte le ie inibizioni spariscono di colpo: ‘certo che ti scopo il culo, telo voglio riempire tutto’
‘Non immaginavo fossi così porca, mi ecciti tantissimo. Massaggiati la figha intanto che te lo metto nel culo, voglio sentirti urlare dal piacere.’
‘Siiiii’.. sono una gran porca, voglio essere scopata da te in tutti i modi, fammi godere come non ho mai fatto, dai spingilo dentro tuttoooo’..’
‘senti come pulsa il mio cazzo nel tuo culo, tra poco telo riempo si sborra calda’
‘No, non venirmi le culo, voglio assaggiare il tuo seme, fai finire a me’
Si gira e inizia a farmi un pompino come non ho mai ricevuto, ingoia tutta la mia asta metre mi massaggia i testicoli.
‘Sii dai continua cosi, sto per venire, brava succhia bene, succhiamelo tuttooooooooooo.’
Sento numerosi fiotti di sperma uscire dal mio bastone e lei rimane li con la bocca avvolta attorno al mio cazzo per non perderne neanche una goccia.
Quando si stacca mi guarda sorridendo e mi dice: ‘Avevo ragione, &egrave proprio buono’.
Continuammo così tutto il giorno, sperimentando ogni posizione ci venisse in mente.
Ci siamo visti per tre anni di fila, uno dei periodi più belli della mia vita.

Qualunque commento vogliate fare al mio racconto scrivete a titfun73@yahoo.it
Ci sentiamo presto con nuovi racconti.

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