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Racconti Erotici Etero

Una seduta di massaggio

By 25 Novembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Una seduta di massaggio
Questo racconto si riferisce al mio periodo ‘romano’ durato circa due anni. Il fatto che mi accingo a raccontare &egrave successo parecchi anni fa, allora secondo molti si viveva meglio . . .
Lavoravo in una clinica privata, (una di quelle naturiste) dove il mio compito era quello di trattare il corpo degli pazienti con delle pietre calde laviche per poi massaggiarli con oli profumati allo scopo di far rilassare i clienti, quelli particolarmente danarosi, che scappano dalla vita frenetica per qualche giorno per riaffacciarsi poi alla routine quotidiana con apparente vitalità.
Il mio lavoro era monotono e noioso quasi come la mia vita, sposata da tre anni con Emanuele che non riesce a capire neanche lontanamente le mie necessità. Quali sono i miei bisogni? Cosa voglio?
‘Voglio fare all’amore!!!!!!’
Lui la sera (&egrave da ridere trova le stesse scuse delle donne): ‘ho mal di testa, ho sonno, sono stanco” ecc e mi ritrovo a farlo una o due volte la settimana.
Ma che diamine, sono una bella donna a detta di molte persone, sono sana, e con dei forti appetiti sessuali. Ho pensato molte volte di tradirlo, ma il mio ritmo di lavoro non mi permette di incontrare altre persone se non gli ospiti della clinica.
Un giorno questo mio lavoro viene scosso dalla notizia che arriverà un personaggio importante, di quelli con tanto di guardie del corpo. Intendiamoci, di personaggi del genere ne erano già passati sotto le mie mani. attori anche famosi, parlamentari di quelli della ‘prima repubblica’ che oggi ritroviamo sia all’opposizione che nel governo, che la mia discrezione mi impedisce di nominare . . ..
Ma questo era nientedimeno che il figlio di un sheicco di un piccolo paese degli emirati arabi, di passaggio in Italia con i postumi di un avvelenamento da frutti di mare, che si vuole disintossicare e rilassare un po’. Il trattamento per lui sarà uguale a quello degli altri ospiti, magari fatto con più deferenza, ma uguale.
Manco a farlo apposta, tocca a me fargli il massaggio, il mio collega si &egrave dato malato (forse la paura?). Dice che ha sentito che nel paese del nostro ospite chi sbaglia perde la testa, potete quindi immaginare con quale tipo di umore e con quanta apprensione vado a questo appuntamento di lavoro.
Quando entro lui &egrave già sul lettino a pancia sotto con il viso rivolto altrove, non si gira neanche quando mi sente entrare, &egrave una delle sue guardie che lo informa in una lingua a me sconosciuta.
Appena comincio a il posargli le mie pietre calde sul dorso lo sento respirare di piacere, al che penso: ‘&egrave meglio che questa patata bollente me la tolga in fretta per andarmene il più presto possibile’
Per posargliele sui glutei gli sposto leggermente l’asciugamano e vedo il più bel fondo schiena che mi sia capitato di vedere..
Dopo aver tolto le pietre devo massaggiarlo con l’olio al mallo di noci e pare che gli piaccia, mugola pianissimo ma io lo sento poi gli dico di girarsi e . . . .
Finalmente lo vedo!!! Bello come un dio greco un corpo perfetto, con degli occhi magnetici neri del più nero dei neri, le labbra sono carnose e si intuisce morbide . . . . mi tremano le ginocchia sono agitatissima, lui mi vede sbiancare e mi chiede preoccupato se mi sento bene, ordina ad un suo uomo di portarmi un bicchiere d’acqua, quasi non mi accorgo che ha parlato in perfetto Italiano mi fa sedere e con fare quasi distaccato mi posa le mani sulle spalle, le sue mani calde tenere.
Il mio timore é che potrebbe farmi licenziare per non aver svolto correttamente il mio lavoro. Invece mi guarda dolcemente e mi dice con la voce più calda che io abbia mai sentito, ‘tu saresti la perla più bella che ornerebbe il mio harem.’
Io non riconoscendo la mia voce dico che anche io vorrei un harem ma con tanti uomini. Sorride e mi guarda con più intensità, si avvicina a me e senza neanche voltarsi ordina ai suoi uomini di uscire, lo fanno silenziosamente ora ho la sua bellissima bocca sulla mia, lambisce il contorno delle mie labbra, cerca ogni angolo del mio viso, lo sento entrarmi in bocca e leccare ogni recesso di essa finalmente la sua lingua incontra la mia e iniziano insieme una danza dolce ed esigente allo stesso tempo.
Le sue mani dolci e delicate non si sono mai fermate, ora sono nuda. Non saprei dire come e quando mi ha spogliata, mi rapisce quando mi dice ‘posso bere il succo della tua fonte?’
Non so se ho risposto ma lui forse non aspettava risposta e scende senza distogliere la bocca dal mio corpo sul posto dove io voglio che si fermi. Non voglio svegliarmi se questo &egrave un sogno!
Le sue mani toccano il mio corpo e la mia anima,. il mio corpo non reagisce &egrave teso solo a ricevere piacere e io sono pronta a riceverlo.
La mia fonte &egrave una cascata li lava calda che finisce nella sua bocca e lui beve il mio essere godo come non credevo fosse possibile, le mie grida lo fanno sentire padrone del mio corpo ed io &egrave ciò che voglio, poi si gira e mi mette davanti ad un meraviglioso spettacolo!
Il suo bellissimo pene bello grosso duro come l’acciaio con le vene in rilievo, grosse, pronunciate, questo mi fa capire quanto sia eccitato e pieno di desiderio, lo prendo fra le mie labbra come fosse un dolcissimo premio.
Quello che ho ora dentro la mia bocca &egrave un gioiello, un gioiello arabo. folle di desiderio, era questo che volevo e lui lo ha intuito, la mia bocca &egrave piena di lui e la sua di me . . . .
Sono in uno stato di eccitazione totale mi ordina di cavalcare sopra di lui, lo sento come non mai oh &egrave bello averlo dentro di me, guido le sue dita a toccare il mio clitoride grosso come un piccolo pene, lo faccio anche io e ritirandole lecco il mio piacere. Questa cosa lo fa impazzire e mi fa sobbalzare su di lui tanto mi dà colpi potenti e io amo ciò che fa, mi gira e mi penetra prima nella valle del mio desiderio e poi con un colpo che mi lascia senza fiato mi brutalizza l’ano . . .
Non conto le volte che tocco il punto più alto del piacere e sento che anche per lui &egrave lo stesso. Non voglio che il suo nettare vada sprecato e quando glie lo dico, me lo versa nelle labbra. Il miele del suo piacere!.
Quello che mi &egrave capitato mi &egrave piaciuto talmente che ho voluto raccontarvelo. In quanto a voi cari lettori iete liberi di crederci oppure no.
Lucyliebe@hotmail.it

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