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Racconti Erotici Etero

Una serata non come tutte le altre…

By 28 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve a tutti, sono una ragazza di 19 anni, vivo da sola in un’appartamento in città e frequento l’università. Sono piuttosto alta (1.66cm), ho i capelli ricci e castani, occhi marroni e un fisico piuttosto prosperoso. Dietro al mio lato simpatico e gentile se ne nasconde però uno piuttosto piccante.

 

Per ora mi nasconderò dietro lo pseudonimo di Charisse.

 

 

 

Tutto ebbe inizio in un caldo pomeriggio d’estate, verso settembre, una di quelle giornate in cui si va tranquillamente in giro in maniche corte e pantaloncini. Quel giorno avevo deciso di essere un minimo più presentabile del solito, decidendo di rendermi carina per uscire con gli amici. Indossavo una gonna di jeans e una canottiera nera con uno scollo a V sul davanti, sandali di quelli che andavano di moda in quel periodo e avevo lasciato i capelli sciolti. Il viso era poco truccato, solo un pò di brillantini sugli occhi, mascara e una passata di lucidalabbra. Carina ma non eccessiva insomma. 

 

Tornai a casa dopo un pomeriggio di studio con una mia compagna di corso, ero decisamente esausta e decisi di farmi un bel bagno caldo prima di mettermi il pigiama e passare una tranquilla serata davanti alla tv. Appena uscita dalla doccia suonò il campanello, andai ad aprire con un asciugamano intorno alla vita, era il mio vicino di casa. Egli era un uomo particolarmente piacente, sulla quarantina, divorziato con due figli che però stavano sempre con la moglie. Si era mostrato sempre particolarmente interessato a me, alla mia vita e ai miei studi, ma quando ci incontravamo non si risparmiava delle occhiatine o dei gesti provocatori.

 

– Hai un uovo per favore? Sto provando a cucinare ma sono un vero disastro.. – Mi chiese. Questa scusa funziona sempre.

 

– Certo, accomodati pure, io arrivo subito.. – Gli risposi, per poi dirigermi al bagno e vestirmi con un paio di pantaloni e una maglietta. Niente intimo altrimenti l’avrei fatto aspettare troppo. Quando tornai e lo vidi rimasi di stucco. Era seduto sul divano, aveva i pantaloni e i boxer calati, si stava masturbando. Rimasi colpita dalle dimensioni del suo cazzo: non ne avevo mai visto uno così pulsante, grosso e duro, ed era a pochi passi da me..

 

Mi schiarii la voce. 

 

– Che diavolo stai facendo?! – Chiesi, stizzita.

 

– Dio bambina, mi hai eccitato troppo.. Vieni qui.. – Rispose. Non sapevo che cosa fare, quel cazzo era per me come una calamita. Mi avvicinai..

 

– Toccalo.. – Mi disse ancora. Mi chinai, allungando una mano, ma non l’avevo ancora toccato. Me la prese lui quindi, bruscamente, e me la mise sul suo membro gonfio ed eretto. – Mmm.. – Si lasciò sfuggire a quel contatto. Si alzò in piedi e cominciò a muovere su e giù la mia mano, mentre quel cazzo diventava sempre più duro. Io stringevo la mano.. Mi piaceva e mi stavo eccitando parecchio… Poi, mi prese in fretta per un braccio, costringendomi ad inginocchiarmi. Mi aprì la bocca e mi mise dentro quel suo cazzo enorme, tenendomi la testa e guidandomi nel succhiare. Me lo spingeva fino in gola e poi lo tirava fuori.

 

– Dio come succhi bene amore.. – Diceva, mentre continuava a scoparmi la bocca e palparmi le tette. Si spogliò, mentre io continuavo il mio lavoretto di bocca, fin quando non mi tolse bruscamente dalla bocca l’oggetto del mio desiderio. Mi fece alzare, scaraventandomi sul divano e mettendosi sopra di me. Mi mise la lingua in bocca in un bacio voglioso, passionale e aggressivo. Sentivo il suo cazzo duro e bagnato sulla punta sulle mie gambe nude, le sue mani che mi palpavano il seno con vigore. Mi tolse la maglia, rimanendo particolarmente soddisfatto del fatto che non indossassi il reggiseno. I suoi baci si staccarono dalle mie labbra, scendendo sul collo, sui seni che mi leccò e morse con ardore, sulla pancia, ed infine, sul mio fiore. Tolse i pantaloni che lo coprivano, commentando eccitato quando mi vide senza slip. 

 

– Sei una gran troia.. Fammi sentire come sei bagnata.. – Disse, per poi passarmi un dito tra le grandi labbra, soffermandosi sul clitoride e torturandolo un pò. Allontanò il dito, per poi aprirmi le gambe in un modo osceno e infilarci la testa. La sua lingua si dedicava al mio clitoride, sentivo la sua barba che mi grattava le cosce e le sue dita (due) che mi penetravano. Mi prendeva in bocca il clito, succhiandolo mentre muoveva veloce la lingua. Io, eccitata, gli spingevo la testa sempre più dentro. Cominciai a mugolare di piacere, ansimare e mi leccavo le labbra. Quel suo trattamento mi stava letteralmente facendo impazzire.. La sua bocca, la sua lingua, le sue dita.. Sentivo di essere vicina all’orgasmo, e probabilmente lo sentì anche lui perchè fermò tutto. 

 

Si alzò in piedi, prese in mano il suo cazzo e me lo infilò dentro senza troppi giri. Sentì le pareti della vagina allargarsi a quel contatto, il suo cazzo enorme dentro di me mi faceva mancare il fiato e mi bruciava la patata. Assunse subito un ritmo veloce e potente, mentre dalla mia figa colavano umori che si posavano su di lui o sulle mie cosce. Cominciammo entrambi ad ansimare, mugolare e godere subito dopo. Eravamo sudati e sembravamo due animali in calore. Era la nostra parte istintuale a comandare, ma mi piaceva.. Mi piaceva da matti..

 

Mi fece girare, mettendomi a pecorina, ma questa volta.. Me lo mise nel culo! Senza nemmeno lubrificarlo. Mi bruciava fin troppo e sentivo quel cazzo pulsare, mi sembrava di averlo in testa! Rimase un pò fermo per permettermi di abituarmi, ma poi ricominciò la sua corsa sfrenata.. Dentro e fuori, dentro e fuori.. Mi mandava fuori di testa.. Anzi, mi mandavano. Lui e il suo enorme cazzo.

 

I nostri gemiti di piacere inzuppavano l’aria, fino a culminare in un orgasmo a sincrono, con lui che mi venne in culo. Ci accasciammo esausti sul divano, mentre lui mi accarezzava il seno..

 

 

 

Pensare che tutto era partito da un uovo.. Mi viene ancora a trovare, sapete? Ma queste sono altre storie..!

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