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Racconti Erotici EteroTradimento

Una sveltina selvaggia

By 15 Febbraio 2024No Comments

Stotia vera a cui ho cambiato i nomi delle donne per ovvi motivi

Ho appena finito di litigare con la mia figliastra Ilenka sul suo luogo di lavoro. La sua gelosia è irresistibile non la sopporto più. Sto per uscire ma sulla porta dell’uscita mi blocca la moglie del datore di lavoro, mi sorride…Lei sa della mia storia tormentata, ho sempre pensato che io le faccio sangue e lei mi piace… Una bella negrona tutta culo e tettona…alta e carnosa…si fa chiamare Angelika ma di angelico non ha proprio nulla.. mi sorride ha capito che non ho fatto nulla con Ilenka, mi sorride, mi offre qualche cosa da bere, il marito evidentemente non c’è come spesso accade. Mi chiede di seguirla. La seguo nel suo studio Angelika non perde tempo mi slingua in bocca e sorride, io inizio con il mungerle un seno con forza mentre con l’altra mano sul seno mentre con l’altra mano tiitillo la figa mentre la bacio in bocca, sul collo e sulle spalle nere in modo scatenato… il colore nero, la sua lingua rosa e i suoi denti bianchi mi fanno impazzire. Non vogliamo perdere tempo. La porto verso la scrivania e la posiziono come lei sa. Angelika geme, e mugola. Erano baci di passione insalivati e fummo presto nudi. Anche in questo caso angelica non perse tempo e partì con un pompino che fece subito sparire il mio cazzone tra le sue labbra. Fu subito fantastica, sapeva trattare il cazzo e i testicoli in maniera fantastica. Lei in ginocchio e io sul tavolo. Fu poi la volta mia ad inginocchiarmi e li misi le mie labbra a ventosa sulla figa, con la lingua la feci impazzire penetrandola e giocando sul suo clitoride selvaggio che presi di assalto succhiandole l’anima. Angelika era bagnata e mi incitava in questo gioco senza limiti tra le sue cosce nere e la sua figa rosa…..tutta da godere. Le sue cosce nere tendevano a chiudersi ma io le aprivo, mentre lei mi tratteneva la testa nel suo grembo con forza. Ormai mi sentivo libero di godere il suo corpo e non le davo tregua…le leccavo l’ano percheè la volevo di culo. Angelika sentiva il mio desiderio e si vedeva che era una amante delle inculate. Era tutta di lingua la mia preparazione, poi inserii le dita. Anche in questo caso si posizionò nel modo migliore. Il buco era aperto a dovere A questo punto mi posizionai dietro, le aprii con energia le natiche ed entrai nel culo Iniziai a pomparla mentre lei mi incitava e gemeva sempre più forte. Le chiesi del marito, ma lei non mi rispose era troppo impegnata a godersi i miei colpi. Si sditalinava ed era bagnata e più io le venivo dietro con potenza più lei dava voce ai suoi desideri….spaccami spaccami,,,,si cosi, dai più forte, rompimi questo culo, rompilo, spaccalo, rompilo, inculami….sono la tua vacca… e poi venne di seguito mentre io le mungevo le tette e le baciavo il collo chiamandola vacca nera. Continuava indomabile ad inarcare la sua schiena schiena godendo i colpi nel suo culo nero e selvaggio sempre più forti e rabbiosi e Angelika venne ancora mentre io la tempestavo di colpi. Ad un tratto le sue mani presero i miei coglioni e mentre la sbattevo dannatamente Angelika mi munse come mai nessuno mi aveva fatto così selvaggiamente e iniziò a dimenarsi in maniera furiosa. Io sborrai tutte le anime che avevo dentro il suo culo e lei si accasciò soddisfatta sul tavolo .

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