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Racconti Erotici Etero

viaggio in messico

By 19 Gennaio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Sogno ad occhi aperti…stiamo camminando nel centro di Merida,città bellissima del Messico,
ed io come una bimba saltello felice zompettandoti intorno,sono così belle tutte queste casette colorate nelle tinte pastello una attaccata all’altra,dopo giorni di foresta un po’ di “civiltà “non guasta,vengo attratta e quasi calamitata da un negozio; sembra per come sono allestite le vetrine,un negozio di antiquariato. Richiamo la tua attenzione,e se tu svogliato mi segui solo per il mio entusiasmo contagioso di bimba.Mi fai notare che ci sono dei vestiti molto belli su dei vecchi manichini mentre io calamitata seguo solo le forme lignee di questi eleganti mobili con chissà quale storia,mi piacciono i mobili con una storia;stacco lo sguardo per seguire il tuo.”Hai ragione,pensavo fossero vecchi ,messi solo,per una certa coreografia,..entriamo?””se vuoi”sei veramente un gran tesoro ad assecondarmi così ,lo penso e con questo
ringraziamento negli occhi e nel mio sorriso varchiamo la soglia,io dietro te perch&egrave sei tu quello che si esprime meglio.Ti rivolgi ad una commessa salutando ed educatamente chiedi di poter vedere dei vestiti per me…mi affascina starti ad ascoltare,mi piace quando ti rivolgi alla gente,sei educato e nella tua formalità comunque trasmetti il tuo essere solare e buono…che
fortuna ritrovarmi qui al tuo fianco.La commessa mi interpella con lo sguardo e sorride accondiscendente al mio sguardo perso in te nel rimirarti,mi dai una lieve incitazione,stringendomi la mano,sisi ora mi son svegliata,e sento che al mio “non so ..qualcosa…”una voce maschile dietro me mi fa sussultare, Deve essere il titolare dal modo elegante in cui &egrave vestito ,dal baffo nero che richiama le sue origini locali ma la statura stride,troppo alto per essere del posto,sono tutti alti come me.Mi si rivolge con un “Buenos dias senora..”guarda te e cerca conferme su di me.. chi sono?la tua donna,tua amica,parente?ti avvicini e mi metti una mano sul fianco in un gesto molto intimo.Ha capito,guarda la commessa che già si stava avvicinando ad alcuni vestiti e con un cenno di diniego la fa salire con dei precisi ordini.Aspettiamo pochissimo guardando qua e là e la sensazione forte che provo &egrave di essere entrata nella scena di un film retrò,sento il grammofono esposto animarsi col suo vinile e tu d’incanto sei vestito come il signore,pantalone largo bianco ,camicia taglio giacca,multitasche e panama in testa…affascinante,mi stupisci per come sei entrato divinamente in questo ruolo.Arriva la signorina e porta con s&egrave 2 soli abiti,il titolare &egrave molto soddisfatto e mi accompagna al camerino invitando anche te.E’ situato
nel giroscala,ampio di legno scuro molto elegante con corrimano sorretto da colonnine intarsiate,tutto intorno pannelli di legno alle pareti e grandi quadri,un divanetto imbottito ed un tavolino con scatola di sigari,posacenere; ti indica il divanetto e mi accende la luce nella cabina,mi stupisco perch&egrave &egrave abbastanza grande contiene una specchiera a tre pezzi per poter meglio vedere…sono entrata nel film anch’io ora.C’&egrave un forte odore di sacchettini di lavanda di stoffe grezze,di trementina ed olii per legno e cere ed anche
una puntina di stantio e muffito.Mi chiedo come facesse a sapere la taglia visto che non l’ha chiesta nessuno…decido che col suo guardare mi ha misurata,mi fa passare dalla commessa il primo vestito e poi la spedisce nuovamente ai piani alti per cercare un bolerino di pizzo eventualmente volessi fare un completino.Ringrazio,lui si eclissa ed io dopo averti salutato velocemente mi spoglio,infilo il vestitino e …mi guardo che favola ,&egrave della mia misura e sembra fatto per me,due spalline lievi,che scendono con una scollatura a cuore sul mio piccolo seno evidenziandolo ed esaltandone la forma,tre bottoncini di stoffa uguale
che di lato sotto il seno chiudono,mentre internamente un laccetto tiene ferma l’altra parte,ed &egrave allacciato! Scende una cascata di stoffa a ruota segnando per intero la mia vita stretta,mi piace sentire questa stoffa grezza di un colore neutro,bianco avorio,dalle mie parti la si usava per fare lenzuola ,che strano come diversificare l’impiego di un grosso cotone possa essere
e diventare elegante,molto elegante per il taglio da sartoria,sarà pezzo unico,chissà che prezzo,controllo ma non c’&egrave nessun cartello,sono preoccupata…ma
mi guardo ed ho voglia di vivere questa scena da film a modo mio,tu là fuori mi aspetti,aspetti di vedermi…come non mi hai mai vista..ti chiamo scostando la porta ,arrivi,mi guardi,entri dietro me e chiudi la porta.Vedo il tuo sguardo attraverso lo specchio e vedo che mi percorri tutta,ti offro la
schiena,ti togli il panama e lo appendi,poi sfili gli occhiali e con l’asta di questi sollevi una spallina facendola scivolare sulla spalla,fai la stessa cosa con l’altra ed io ti guardo ubriaca del tuo parlare ubriaca
del tuo respiro sulla mia pelle,sento il tuo sorriso sulla mia spalla poi scendere ovunque.Son ubriaca di te, del tuo profumo, della tua vicinanza e di quel
che percepisco dietro me,tu consapevole del mio stato hai deciso di farmi impazzire del tutto,dopo aver fatto scivolare entrambe le spalline prosegui con la stessa asta seguendo il corpetto lungo la scollatura sento questo lieve contatto metallico passare e ripassare finch&egrave riesci a scoprirmi un seno dove un capezzolo già inturgidito aspetta di essere guardato toccato racchiuso dalle tue dita pollice indice e poi ripassi con medio e anulare le passi tutte le dita e tra gli spazi,ti sento ti sento perch&egrave con le mani dietro te ti sto accarezzando la schiena in un lento movimento,scendendo
lungo il gluteo sulla coscia robusta,che coscia,riesco ad arrivare solo fin quasi all’incavo dietro il tuo ginocchio…risalgo e ti esploro anche
davanti mentre sento le tue labbra sfiorarmi la schiena,col solletichio della tua barba morbida ,mentre sento le tue mani scostare il vestito e scoprire a tratti parte della mia gamba,fino alla coscia,ma non ti basta,mi guardi ed io a tratti incrocio il tuo sguardo…
che immense pozze in cui naufragare…mi apri completamente il vestito e continui con la mano sotto la brasiliana di pizzo trasparente bianco,un contrasto con la mia pelle scura e con il resto,mi arricci con le dita e ti apri un varco seguendo lentamente la mia apertura,piano dolcemente,mentre io ti ho slacciato i pantaloni ed h ho in mano la tua grande voglia,…che voglia,riallacciati i nostri sguardi mi continui ad aprire,ti sento entrare dentro con le dita,mi fai impazzire di desiderio,sto affondando in questa pozza di passione che ci travolge entrambi…hai deciso
che basta non possiamo più aspettare visto la precarietà del posto indulgere oltre sarebbe sconveniente, &egrave troppo urgente il desiderio e con un
movimento sincrono mi sollevi la gonna dietro,togli le tue dita e con forza diretto mi entri dentro…mi appoggio alla specchiera,tale la violenza e
la forza di quel e di come ti sento dentro,mi hai indossata come un maglione stretto..una guaina perfetta su te,e sento il dolce ritmo dei tuoi lombi
ora sempre più vigorosi,mentre mi giro per almeno un bacio dopo che tu mi hai tappato la bocca con la tua mano appena tolta da me perch&egrave avevi previsto l’urlo soffocato che mi stava uscendo dalla bocca.Ho annusatoil mio profumo sulla tua mano,ho sentito il sapore dolciastro dei miei umori confondersi col gusto delle tue dita,ma ora voglio la tua calda sinuosa
lingua,mi piace succhiartela e sentirla attorcigliata alla mia…e a questo contatto sento la tua esplosione farsi vicina,molto vicina mi guardi e vuoi che ti dia la mia…&egrave nell’arrivo dell’onda entrambi ci perdiamo ognuno nella nostra estasi persi nel nostro attimo di smarrimento totale.Ti riprendi per primo e mi guardi,lievemente arrossata e sudata..lo sguardo brillante di chi ha volato alto…e mi sorridi,mi avvolgi nel tuo abbraccio e mi sorridi e poi accompagni la tua uscita con il fazzolettino di mussola che porti nel taschino per tamponare quel che di tuo mi &egrave rimasto,accompagnando la mia mano in questo gesto.Ti ringrazio e dallo sguardo leggi parole che
sgorgano dal cuore….Passi sulle scale ti fanno velocizzare e alla metà di questa discesa sei già fuori elegantemente seduto al tuo posto con un aplomb invidiabile da consumato attore.Io richiusa la porta respiro a fondo…mi ricompongo,controllo il vestito..che vestito,ho deciso &egrave mio; non fosse altro che per questo attimo rubato così coinvolgente così intenso … esco fuori .Il quadro torna a rianimarsi ,tutti gli attori si ripresentano ed il titolare mi guarda,capendo da bravo regista,come si &egrave svolta la scena da lui tessuta.Chiede a me guardando te “Todo bien senora?””bien gracias”mi sento dire a stento.Usciamo e rientriamo nella dimensione reale,ma la tua mano ora &egrave sul mio lungo collo,mi tieni così finch&egrave attraversata la strada in un angolo nascosti dagli sguardi della gente che ti infastidiscono in certi momenti solo tuoi,solo nostri,mi avvicini accarezzandomi il mento,e
con le mani a cuore stringi il mio viso per guardarlo alla luce del sole e alla luce del sole baciarmi ovunque sugli occhi sulle guance sulle labbra
ed asciugandomi con la ligua quel che di salato sta scendendo solo…&egrave il mio modo di sentirti ,la mia gioia straripa e la tua tenerezza mi commuove
mi confonde …niente parole, solo sguardi che ci riconducono alla nostra stanzettina d’albergo.

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