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Racconti Erotici Etero

Vita di campagna

By 21 Luglio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Cif-Ciaf-cif-ciaf-cif-ciaf….è il rumore dei tuoi stivali di gomma che precedono i miei passi…..ti avvii verso la stalla…sai che ti sto seguendo e ancheggi il bacino per provocarmi….indossi pantaloni blu che ti fasciano le gambe e una camicetta a scacchi….cappello in testa…nella migliore tradizione cow-girl…anch’io pantaloni blu..ma nel mio caso non fasciano le gambe…cadono morbidi…camicia a scacchi e capello spettinato…un guardastallla e la sua padrona…mi hai assunto non perché so fare bene il mio lavoro, ma perché so farti fare bene il tuo…la troia…la mia troia…

tuo marito non sospetta nulla…i miei colleghi poco…tra cavalli che si ingroppano a ogni occasione è facile mascherare i nostri vizi…nessuno sospetta che non andiamo dietro la stalla a mungere le mucche….sono io che mungo te…che ti spremo come una vacca gravida e ti spruzzo più latte di uno stallone in calore…

sei fiera della tua posizione…una ricca ereditiera che può godersi la vita in campagna accerchiata da animali senza doversi preoccupare di puntare la sveglia…lavoricchi quando vuoi…e per pochi minuti…tanto ci pensiamo noi stallieri a mandare avanti quegli ettari sconfinati di terra…

Cif-Ciaf-cif-ciaf-cif-ciaf….stiamo per arrivare…percorriamo l’angolo della stalla e passiamo attraverso la porticina che da nel locale mungitura…finalmente ti giri sorridendomi, rompendo le gerarchie lavorative….sollevi subito la camicetta che lascia scoperti due seni enormi…più grossi che mai…mi ci butto estasiato…amo tuffarmi fra quei 500 gr. di carne e strapazzarli…li lecco e li succhio…li vorrei mangiare…mi accontento di addentarti i capezzoli mentre mi tiri i capelli ansimando…le mie mani ti sono ovunque…ti faccio appoggiare su un ripiano in legno e ti percorro il corpo con la lingua…ti allargo le gambe divaricandole per infilarci le mie…simuliamo una scopata ancora vestiti….ho la lingua sui tuoi lobi…annuso il tuo collo…è caldo come un abbraccio materno…

ho il cazzo che preme contro la patta…allunghi la mano destra e abbassando la zip lo fai uscire…svetta nel tuo palmo mentre lo seghi guardandomi negli occhi…fai quel movimento con il dito sulla cappella che mi fa impazzire…quando penso di non poter godere di più scendi dal trono e ti accovacci fra le mie gambe sudate…chiudo gli occhi e sento la tua bocca risucchiarmi l’asta…ti infili il pisello in bocca famelica…ci giochi…gli fai ogni cosa…con la lingua, con le labbra…poi lo fai sparire completamente fino in gola…dopo la mia pancia inizi tu…strozzata dall’asta che tieni in bocca…ti guardo devota al mio cazzo…che scuoti la testa mentre ogni centimetro del mio pene è nella tua bocca….ho tutti i muscoli del corpo tesi…tutti…

stacchi la bocca con uno schiocco assordante e ti giri di spalle…”ora montami porco”…sono una furia…ti calo i pantaloni senza slacciarteli…lasciandoti il segno della mia foga sui tuoi glutei…quello che era un mini perizoma nero viene strappato accompagnato da un tuo urletto…lo tengo in mano come un trofeo e me lo infilo in bocca…voglio gustare i tuoi umori mentre ti fotto…non ti entro dentro con le dita…sei già un lago…subito con la verga…che quasi ti solleva da terra tanto è rigida…la tua fica è spalancata dal mio cazzo che prepotentemente ti spana…ti urlo ogni cosa senza nemmeno far caso al tono di voce…”troia” “zoccola” “sei la mia cagna”…ogni epiteto animalesco e lussurioso esce dalla mia bocca mentre tu ti bagni e ti fai sottomettere appoggiata al ripiano…sentire i tuoi lamenti e le tue incitazioni a scoparti mi infoiano come un cavallo pieno di sperma….”ora nel culo” ti dico sbavando piacere dalla bocca aperta in una smorfia di piacere…”si, fottimi il culo…inculami! inculami! spruzzami nel culo!” ti sollevo per centrare il buchetto e lo spano completamente in un colpo solo….per un attimo il mondo si ferma…il tuo respiro è mozzato in gola mentre la mia bandiera si fa spazio nel tuo sedere…poi scompare e lo lascio dentro per un po’ per adattarlo a te…muovo il bacino con movimenti circolari e poi ricomincio la monta…
ancora con quel ritmo forsennato che accompagna le nostre scopate….ora il tuo culo è la tua fica…il cazzo nel primo e le dita nella seconda…aiutate dalla tua che ti dimeni aggrappata al tuo appoggio…ti stritolo i seni mentre sento lo sperma che sta per arrivare…rallento perché voglio far venire te…i tuoi arti crollano dalle emozioni e ti adagi a quattro zampe sul cemento umido della stalla…ti sono sopra senza pietà…assesto colpi dall’alto…come a volerti scavalcare mentre ti sgrilletti la figa con le dita inzuppate di liquido vaginale….”sto venendo” lo urlo come un richiamo..lo stesso tono di voce pretenzioso che usi con noi guardastalla….ce la metto tutta per sfondarti e all’ultimo colpo ben assestato ti aggrappi alle mie cosce graffiandole…un cocktail di umori esce dalla tua vagina e si riversa sulle tue dita instancabili mentre qualche gocciolina finisce per terra…

rallento il ritmo dell’inculata perché mi piace venirti sulle tette…e in faccia…non voglio sborrare senza guardarti in faccia…mi stacco da te e ti faccio mettere in ginocchio come in punizione…a te piace essere la mia cagna sottomessa…specie dopo essere venuta….”sai già cosa fare” ora sono io che detto legge in quei campi sconfinati….sei stupenda…inginocchiati, con questi seni enormi che ballano e stimolano a farti le peggio cose….i capelli scompigliati e la faccia da maiala che mi osserva mentre mi succhi il cazzo….non potrei chiedere di più…mi concentro per far durare per sempre questo momento…fotografarlo mentalmente per quando non si potrà più farlo…attimi infiniti prima che il seme dia un brevissimo preavviso…come un piacevole pugno in pancia…mi mozza il fiato…la sborra sale lungo l’asta come il caffè nella moka…ma la pressione del getto è incontrollabile….con un rumore liquido schizza dal cazzo con getti caldi e copiosi…lo sperma va ovunque…su i tuoi capelli…per terra…sul tuo viso…sul tuo seno dove cerchi di dirigerlo inclinando la mia pistola…sembra non finisca mai…mi chiedo dove potesse starci tutto questo liquido…quando sembra finire ne arriva altro…questa volta gli schizzi hanno una portata minore e meno mira…la maggior parte finisce la sua corsa lontano da te….”sborra piccolo” “dammi tutto il latte” “fammi bere”….tutte queste frasi che in un altro contesto sembrerebbero ridicole, qua servono a rendere immenso l’orgasmo…dieci secondi di follia che sono parsi anni…

la bandiera torna al suo posto, svuotata e felice…ha combattuto vincendo…la tua mano riscende verso la tua fica umida che ha nuovamente voglia…ma non c’è tempo…dobbiamo andare…ti sollevi con le ginocchia sbucciate…sperando che tuo marito non ti chieda il perché di quelle escoriazioni….ti pulisci come puoi alla fontanella e ti dirigi verso il casolare sperando che nessuno chieda dove fossi…ma tanto nessuno oserebbe…

mi riallaccio i pantaloni e sospiro beato…sono il guardastalla più fortunato di questo mondo…

Cif-Ciaf-cif-ciaf-cif-ciaf….sono ancora i tuoi passi….li osservo da lontano…accompagnati dai tuoi capelli castani un po’ mossi….mi chiedo chi ti abbia inventata e già penso alla prossima mungitura….

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