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Racconti Erotici Etero

VOGLIO RACCONTARMI Capitolo 3

By 8 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Arrivò mattina, non riposai molto bene, il pensiero di incontrare Linpin mi aveva assillato tutta la notte, la sua sensualità era conturbante e la voglia di cogliere e dare nel contempo il massimo del piacere, aveva focalizzato la mia mente, e tra brevi sonni e lunghe veglie avevo ripassato come intendevo agire con Linpin decine di volte.
Mentre facevo la doccia e mi vestivo, prendevo decisione, il desiderio che avevo per Linpin era intenso e forte, dovevo far si che i due giorni che avremmo trascorso insieme fossero ricordati per sempre nelle nostre menti, mi venne in mente un libro letto, della dottoressa, Rachel Carlton Abrams ( medico speciallizzato sulla sessualità femminile seguendo la filosofia e la tradizione Taoista )
La dott.ssa Rachel ha scritto diversi libri sul multi orgasmo della donna ed in particolare su tecniche e metodi del cunnilingus, ( che in volgare parole &egrave leccata di fica ), posizioni migliori e come usare al meglio ( da lei definito) ‘ gli strumenti del piacere’ che sono:

la bocca e la lingua
le labbra e i denti
la saliva ed il gusto
l’odorato ed il soffio.

Con questa fissazione, che volevo adottare con Linpin presi a prepararmi bevvi due bei bicchieri del mio infuso preparato la sera prima, mi vestii scegliendo camicia e pantaloni di lino comodi, anche se era la stagione delle piogge il clima era umido e torrido, non misi gli slip, visto l’effetto che Linpin esercitava e la sicura erezione che avrei avuto solo alla sua vicinanza optai per un boxer in lycra bianca che usavo spesso anche come costume da bagno, questo avrebbe mascherato parzialmente la mia erezione e non rischiavo di girare per Singapore in modo sconcio, verso le 9,30 scesi presi il taxi per il Mandarina.
Arrivai in anticipo di dieci minuti, antrai nella lobby, presi posto in una poltroncina che mi permetteva di vedere l’entrata, i minuti scorrevano lenti, interminabili, ancora mi si affaciava alla mente tutto quello che avevo costruito per avere il massimo appagamento dei sensi per entrambi.
La visione di lei apparve alle dieci in punto, era ancora più bella di quanto ricordassi, la sua carica sessuale ed attrattiva non mancava di catturare gli sguardi, degli uomini che incrociava, aveva un abbigliamento semplice nel colore e nella fattura, ma faceva risaltare la sue femminea aggressività erotica, la gonna un palmo sopra il ginocchio faceva risaltare un paio di gambe dritte, ben tornite, lunghe e provocanti terminavano in due piedini piccoli ( un trentacinque ) fasciati in un paio di sandaletti bianchi con tacco a spillo,
sopra una semplicissima canotta elasticizzata rosa con un disegno floreale sulla spalla sinistra favoriva e metteva in risalto un seno pieno, alto e sodo il reggiseno doveva essere di pizzo molto leggero in quanto si intravvedeva le forme dei capezzoli che avevo notato anche la sera prima grossi sporgenti e ben appuntiti, tutto questo lo ammirai mentre mi accingevo a raggiungerla, ero già eccitato, la testa mi ronzava, mi accolse con il solito splendido sorriso, negli occhi intravvedevo una luce maliziosa, mi stampo un leggero fugace bacio sulle labbra aderendo con il suo corpo al mio, sentii subito il contato con il suo bacino al mio membro, mi sembro!! Anzi strofino il suo bacino, il membro era già in forte erezione, mormorò al mio orecchio ‘ huumm &egrave già pronto, non credere che io sia di meno, ho anche io una forte eccitazione mi sento già bagnata ‘
Era schietta, senza mezzi termini e falsi pudori esternava il suo stato, le sue voglie i suoi desideri, aveva quella leggera perversione che affascina il maschio, lo eccita, lo attrae.
‘ Ieri sera avevamo deciso di incontrarci qui, stanotte e stamattina, sinceramente avrei preferito incontrarci direttamente al tuo Hotel, avremmo risparmiato tempo ‘
– dai facciamo colazione velocemente, ho voglia, tanta voglia-

Salimmo velocemente in terrazza, c’era proprio in un angolino un piccolo tavolo libero, scelsi quello, non si vedeva il panorama di Singapore, ma a noi non interessava, poi così piccolo ed appartato, avevamo possibilità di essere in contatto con le gambe e far crescere ulteriormente l’eccitazione, infatti il gioco fu estasiante, per una buona mezzora ( aiutati anche dalla lunga tovaglia che copriva quasi interamente i lati del tavolino ) tra contatti sfregamenti con le gambe, introdussi anche un piede in mezzo alle sue gambe fino a toccare la fica, lei non fu da meno sentii massaggiare con il suo piede il pene, feci cadere diverse volte il tovagliolo per ammirare quello splendore di gambe, ed ogni volta che mi chinavo lei morbosamente dischiudeva le gambe per farmi ammirare attraverso il velatissimo slippino bianco il suo sesso. Per entrambi l’estasi aveva raggiunto il vertice sopportabile, prolungare l’attesa di possederci era una tortura inutile, non finimmo la colazione, con la massima fretta possibile raggiungemmo la camera del mio albergo.
La porta della stanza non aveva ancora fatto il percorso per chiudersi che già eravamo appiccicati e fusi in un solo corpo, sentivo i suoi capezzoli duri pressati sul mio petto, le sue mani mi circondavano i fianchi attirandomi verso di lei, muoveva il bacino per sentire maggiormente il mio pene, per tastarne la durezza, in questo io l’aiutavo avevo posto le mie man sulle sue natiche sode e tonde attirandola a me con forza, il calore del suo bacino era inebriante, le nostre bocche si unirono, la sua lingua entro nella mia bocca quasi con prepotenza, cerco il contatto con la mia, il suo sapore era dolce floreale, aveva una lingua nervosa, che muoveva con grande abilità, tutto vibrava e trasmetteva impulsi di grande desiderio, sempre appicicati con grande abilità di contorsionismo ci avvicinammo al letto, cademmo su esso avvinchiati nello spasimo erotico che ci aveva colpito, ora le stavo baciando il collo, le accarrezavo attraverso il tessuto leggero i seni, sentivo la sua mano che si depositava sul mio cazzo stringendolo attraverso il tessuto, il suo respiro era affannoso, mi stava mursicchiando il lobo dell’orecchio e ansimando mi disse ‘ prendimi, prendimi subito non aspettare ho voglia di essere posseduta adesso, spogliami in fretta ti prego prendimi’ Avrei voluto obbedigli subito, io pure ero in stato di eccitazione confusionale, sentivo il glande bagnato, misi una mano sotto la sua gonna fino a toccare la fica, ella ebbe come una scossa al contato stringendo tra le cosce la mia mano, era bagnatissima, il leggerissimo tessuto degli slip era fradicio di umori, era eccitatissima, mentre la accarrezzavo tra le gambe lei mi aveva già tolto la camicia, ed aveva iniziato a slacciarmi la cintura per abbassarmi i pantaloni, l’agevolai, facendo la medesimma cosa con lei, sparì in un lampo la sua canotta, quasi le strappai il reggiseno, apparve alla mia vista un seno pieno, con due capezzoli grossi, irti e duri ne presi in bocca uno succhiandolo leggermente, ebbe quasi un rantolo di piacere, strinse maggiormente le cosce attorno la mia mano che nel frattempo aveva scostato gli slip ed aveva preso ad accarezzare le grandi labbra, la sentii ulteriormente sussultare, la sua mano si era impossessata del mio cazzo lo aveva estratto dagli slip lo stringeva forte era in completo spasmo da orgasmo, il fiato si fece ansante e spezzato, quasi un sibilo usci dalla bocca quando il corpo comincio a sussultare in convulsioni spasmodiche, stava godendo, strise di più le cosce attorno la mia mano, stava godendo intensamente la sentii farfugliare parole incomprensibili spezzate dal sussulto orgasmico, sentii correre sulla mia mano il liguido che fuoriusciva dala sua fica in convulsione, si irrigidi completamente nell’ultima contrazzione e la sentii successivamente rilassarsi ed abbandonarsi con un profondo sospiro. Mi guardò negli occhi disse ‘ per il preludio non male &egrave riuscito a calmare la frenesia del desiderio, adesso!
– adesso cominciamo a fare sul serio ‘
risposi io e cosi facendo la spogliai , le tolsi la gonna ( ormai uno straccetto arrotolato sui fianchi ) le tolsi gli slippini che fradici di umori erano diventati trasparenti, mi apparve nuda in tutta la sua erotica bellezza, come avevo intuito la fica era rosea una piccolissima strisciolina di peli neri corti e setosi larga meno di due centimetri partiva dalla fessura della fica per arrivare appena sopra il monte di venere, tra le grandi labbra appariva la punta del clitoride roseo, un bocciolo inserito tra i due petali delle grandi labbra, il ritmo del respiro si stava normalizzando, era pronta per iniziare la danza di nuovo, il mio desiderio di lei era salito, il mio impulso era di prenderla penetrarla furiosamente e scaricare tutta quella voglia di lei che avevo nel corpo, ma frenai gli istinti animaleschi che mi assalirono, dovevo fare di questo momento, un momento irrepetibile per tutte e due, doveva questo incontro essere il ricordo più dolce e appagante o almeno uno dei più appaganti della mia vita.
Avevo pensato nel corso della notte come rendere tutto questo possibile, e decisi di seguire le fantasticherie notturne.
Mi accinsi a seguire gli insegnamenti del Taoismo, gli insegnamenti sul sesso, sul modo di protrarre il più a lungo possibile l’orgasmo e l’appagamento del desiderio sessuale, si questa era la soluzione ideale per far si che Linpin potesse avere impresso nella mente questi giorni.
Era distesa sulla schiena su un letto rilassata e comoda, le misi due cuscini sotto le natiche in modo da portare il suo pube più alto, mi distesi a pancia in giu in mezzo alle sue gambe, avevo la sua fica in ottima posizione davanti alla mia bocca, le allargai le grandi labbra e con la punta della lingua cominciai a leccare in modo circolare l’interno delle grandi labbra senza toccare il clitoride, Iniziai lentamente. La lingua non andava subito a cercare il clitoride, doveva volerlo con grande desiderio iniziai con le dita a giocare molto delicatamente a stuzzicare in collaborazione con la lingua.
Agivo con estrema cautela, cercando di capire come reagiva lei.
Con movimenti lenti salivando abbondantemente la parte, con poca pressione solo tintillando prima in senso orario poi in senso antiorario l’interno delle grandi labbra le piaceva lo sentivo, lo intuivo dall’inarcarsi del bancino e dal tentativo che faceva per fare in modo che andassi a suchiare o leccare il clitoride che nel frattempo era diventato durissimo e svettava orgoglioso, ma non era ancora il momento era troppo presto il gioco era appena cominciato.
Andai anche con la lingua a stimolare con piccoli colpi della punta la zona tra l’ano e la vagina, tra i due glutei, nell’interno della coscia, Linpin mugolava di piacere, cercava con movimenti del bacino di indirizzarmi verso il clitoride,
Era giunto il momento di portarla al primo orgasmo, con le dita di una mano allargavo sempre più le grandi labbra, per scoprire il più possibile il clitoride con l’altra mano volevo preparare la penetrazione nella vagina appena prendevo tra le labbra il clitoride, volevo farla urlare di piacere.
Nella tecnica Taoista si evidenzia nell’atto del cunnilingus la penetrazione di due dita ( indice e medio insieme in vagina ) mentre si porta all’orgasmo succhiando il clitoride. Le due dita servono a strofinare energicamente e premere la parte interiore della cavità vaginale, come scavando verso l’esterno del corpo di lei per uscire dal basso ventre, li ( secondo il Tao ) si trova il punto G, un piccolo dosso rugoso sotto in profondità c’&egrave il punto del massimo piacere, quello che porta all’orgasmo più intenso.
Limpin era pronta, iniziava a sussultare l’orgasmo non era lontano, andai con le labbra direttamente sul clitoride lo presi completamente in bocca succhiai e detti sulla punta dei colpi veloci di lingua, nel medesimo tempo infilai le due dita in fica, era grondante di umori andai subito a trovare il piccolo dosso, lo frizionai e solleticai con energia, Linpin inarcò il bacino con un urlo di piacere, imprigionò tra le sue mani la mia testa spingendo e premendo la mia faccia sulla sua fica, le convulsioni si fecero più frequenti ed intense, scuotevano ormai il corpo di Linpin in preda all’orgasmo, il respiro affannoso era rotto da singulti e singhiozzi era all’apice, stava venendo sentivo le contrazioni della vagina sulle mie dita, era fuori controllo stringeva, ansava, urlava, singhizzava, sentii nella contrazione più forte che la mano e la bocca si riempiva di liquido vischioso caldo saporito, Linpin stava sborrando copiosamente, pochissime volte ( anzi un pai di volte soltanto nella mia vita ) avevo visto e portato all’eiaculazione femminile, si nell’orgasmo femminile molti umori e liquidi escono dalla vagina, ma raramente la donna eiacula, il verificarsi di tale fenomeno &egrave il risultato di un intensissimo, prolungato e forte orgasmo, Linpin lo aveva avuto.
Mi staccai risalii fino al suo viso, era stravolta, sudata, spossata dall’intensità di piacere avuto, mi guardò prese il mio viso tra le mani e mi bacio intensamente, sussurandomi:
– Non ho mai goduto cosi tanto, un piacere così intenso &egrave la prima volta che lo provo, &egrave stato meraviglioso, ma adesso tocca a me ricambiare, dimmi cosa desideri di più che faccia , dove desideri e provi più piacere sborrare, dove vuoi tu io trovero piacere ad accoglierlo, in fica ho preso la pillola quindi non avrai problemi, se vuoi in bocca ? io trovo lo sperma delizioso, nell’ano ho provato solo una volta voglio riprovare con te, sei libero di fare ciò che desideri.
– La mia risposta fu ‘ ti desidero e mi ecciti veramente tanto, abbiamo ancora così tanto tempo a nostra disposizione che desidero fare tutto con te-
– Il sorriso malizioso e perverso che comparve sulle sue labbra mi dettero la certezza che era ciò che si aspettava che dicessi.
Riprese a baciarmi sui lobi delle orecchie, scese sul collo e via via sempre piu giu fino a trovarsi con le labbra alla radice del cazzo, girò intorno ando sulle palle le prese in bocca le succhio, risalì, stacco un attimo mi guardo maliziosamente negli occhi, ‘ vuoi che lo prendo in bocca? Lo desideri ? maaaa devi aspettare, devi sospirare che lo faccia e pregarmi mi farlo, come tu hai fatto con me’ e ridacchio sommessamente, ma guarda un po sta troietta mi venne da pensare vuole giocare duro aspetta e vedrai come ti farò urlare ancora.
La sua bocca era calda, le labbra morbide umide di saliva, con leggeri colpi di lingua pichiettava la base del cazzo, le palle, andavano fino all’ano si soffermavano qualche secondo poi rifacevano il percorso, la voglia di sentirmelo nella sua bocca cresceva, dalla fessura del glande aveva preso ad uscire il liquido lubrificate trasparente segno di intenso desiderio, avevo il cazzo che stava scoppiando le vene erano gonfie il glande ormai era paonazo, misi un paio di cuscini sotto la testa per poter vedere il suo viso la su bocca, volevo vedere quando avrebbe deciso di prenderlo in bocca sparire l’asta nella sua bocca, volevo vedere quando eiaculavo la sborra scendere ai lati delle sue labbra, lei alzo lo sguardo i suoi occhi nerissimi fissarono i miei, capì il mio pensiero, sempre guardandomi negli occhi la sua bocca si avvicino alla base del cazzo, risali l’asta arrivo fino al glande vidi la punta della sua lingua tintillare la punta ed immergersi nel liquido seminale, la vidi schiudersi e far sparire all’interno oltre metà del mio pene, ebbi un brivido di piacere un sussulto, spinsi col bacino e vidi che tutto il cazzo spariva nella sua bocca, sentii la cappella toccare il fondo era arrivato in gola, non si ritrasse mise una mano sul mio pube spingendolo e trattenendolo fermo, voleva lei dettare i ritmi , voleva lei condurre il gioco, prese a salire sempre stringendo tra le labbra, poi scendere, risalire, riscendere con ritmo lento esasperante ma deliziosamente piacevole, mi guardava sempre negli occhi, voleva vedere la mia faccia mentre sborravo, voleva cogliere imprimere nella mente il mio viso nello spasmo dell’orgasmo mentre le venivo in bocca.
Non resistetti a lungo, sentii partire dalla nuca una scossa che percorse tutta la spina dorsale, arrivò alla base dei testicoli, sentii contrarsi il canale alla base dei coglioni sentii montare salire la sborra, lei capi, intuii che stavo per venire, non accellerò anzi rallento il ritmo del pompino voleva che il mio orgasmo ed eiaculazione durasse per lungo tempo, sentii il primo schizzo di sborra partire dalla punta del cazzo ed innondare la sua bocca, un secondo un terzo un quarto, accompagnate da scosse elettriche che colpivano ogni mio senso, l’orgasmo era intenso, incontrollato, si scaricava nella bocca di Linpin schizzo dopo schizzo, lei non si fermò continuò a spompinarmi guardondomi e compiacendosi della sua bravura nell’avermi portato ad un orgasmo lungo ed intenso, la sborrata fu copiosa, parte Linpin riuscì a deglutirla subito parte le scese ai lati della bocca ricadendo lungo la mia asta che non accennnava ad afflosciarsi finito la eiaculazione Linpin raccolse tutto con la lingua ripulì tutte le tracce di sborra succhio a fondo il glande mentre con la mano spremeva dalla base del cazzo per fare uscire anche la più piccola gocciolina di sborra la raccolse con la lingua si lecco le labbra e disse ‘ uno a uno siamo pari, la prossima dobbiamo godere assieme nello stesso tempo, riuscirai a farlo? ‘
Si rialzo, si sdraio a fianco mi abbraccio baciandomi delicatamente, ci addormentammo così. Dormimmo un paio d’ore, ordinai frutta, dolci e dei panini al buffet, li divorammo allegramente facemmo una doccia ristoratrice insieme, scherzando toccandoci e strusciandoci allegramente, inutile dire che il desiderio e la voglia di lei era ritornata prepotentemente ed il pene rigoglioso svettava duro e solido più di prima, lo insaponò lo lavò mentre io facevo la stessa cosa con la sua fichetta, brividi di piacere riprendevano a devastare i nostri corpi, ritornanno a letto, lasciai volutamente a lei di condurre il gioco, volevo che fosse lei a sceglire la via che le dettava la fantasia per raggiungere un nuovo intenso orgasmo.
Passammo molti minuti a toccarci, baciarci, strigerci, accarezzarci in ogni dove alla mia erezione si contrapponeva la sua umori vaginali bagnavano le cosce e la fica, eravamo pronti per iniziare la nuova danza che avrebbe portato al successivo orgasmo.
Ero sdraiato sulla schiena il cazzo duro e ritto era come un palo rivolto al cielo, lei si avvicino lo accarezzò, lo tasto, strinse e lo salivò introducendolo in bocca diede una decina di pompate poi si posizionò a cavallo delle mie gambe e si sedette sopra, lo vidi sparire nella sua vagina, scivolò dentro di colpo quasi risucchiato all’interno di quella cavità del piacere, Linpin emise un piccolo gridolino piegò le gambe in modo da essere in ginocchio, e completamente seduta sul mio cazzo comincio a muovere il bacino avanti, indietro, poi di lato , sentivo le morbide labbra della sua fica massaggiare la base del mio cazzo, inarcò la schiena appoggiando le mani dietro sulle mie cosce e riprese il movimento del bacino avanti , indietro poi roteava, cambiando ritmo, il piacere aumentava inumidii con la saliva i palmi delle mani le portai sul seno di Linpin massaggiando dolcemente in modo circolare i capezzoli duri irti sentii che le piaceva ebbe un brivido intenso di piacere cominciò a fare forza sulle ginocchia alzandosi ed abbassandosi , vedevo il mio cazzo uscire e rientrare nella sua fica, sentivo colare i suoi umori vaginali sulle palle e bagnare le mie cosce, mi stava scopando, le strinsi il seno strizzai i capezzoli, lai cambio posizione si appoggio al mio petto avevo la sua bocca sulla mia incollammo le bocche scambiandoci schermaglie con la lingua, iniziai anch’io a muovere il bacino per avere una penetrazione piu profonda l’assecondavo col il ritmo stava accellerando, era bagnatissima sentivo ad ogni penetrazione le pareti della vagina che si contraevano sempre più, stava iniziando l’orgasmo, mi concentrai maggiormente volevo venire assieme a lei nello stesso momento, sentii il suo respiro sul collo ansimava inizio a mugolare a dire parole in Cinese prima piano poi più forte lei comincio a sussultare l’orgasmo era prossimo, io pure ero pronto ed avrei scaricato tutto quando lei avrebbe raggiunto l’apice del piacere, glielo dissi mi rispose quasi urlando ‘ siii adesso adesso ‘ mi lasciai andare il cazzo cominciò a sussultare e il primo schzizo di sborra usci mentre la prima contrazione orgasmica travolgeva Linpin, venimmo all’unisono, copiosamente i nostri liquidi si miscelarono, rumori di sciacquio sonanti si sentivano ad ogni penetrazione si abbondono sfinita sul mio petto ansante ed appagata, avevo ancora il cazzo nella vagina, era ancora duro, la cosa mi stupì, solitamente inizia ad ammosciarsi dopo la sborrata, con Linpin non succedeva, l’azione erotica che Linpin mi trasmetteva era talmente forte che il pene rimaneva in erezione, mi causava un temporale priapismo.
Passo qualche minuto, alzò la testa mi guardò, e si interrogò a voce alta ‘ il tuo cazzo &egrave ancora duro dentro di me? Vuoi continuare ? ‘
si la voglia che ho di te &egrave tanta, sono stregato dalla tua bellezza dal tuo corpo, dal tuo sesso, tutto di te mi da libidine, mi eccita, mi travolge – vero non mi era mai successo prima, l’azione che Linpin faceva su di me era anormale, nessuna donna in precedenza era riuscita a mantenermi cosi carico di erotismo, cosi eccitato, e così voglioso di sesso
Le dissi di alzarsi di mettersi a pecorina, andai dietro di lei, e le introdussi il cazzo in fica, con una mano le massaggiavo il seno con l’altra dopo aver bagnato le dita di saliva avevo iniziato a massaggiare il buchetto dell’ano, capì immediatamente la mia intenzione.
‘ si desidero essere scopata nel culo, ma fai molto piano, l’ho fatto solo una volta molto tempo fa ma ho provato più dolore che piacere’
‘ vedrai che questa volta il piacere sarà irresistibile, mi chiederai tu di introdurlo, e lo desidererai che lo faccia’ Linpin era ancora molto molto bagnata in fica raccolsi con le dita il liquido che colava e cominciai a spalmarlo sul buchetto del culetto, lo stavo lubrificando iniziai piano piano a introdurre un dito, muovendolo prima in modo circolare poi come se la scopassi, il mio cazzo era sempre nella fica e mi muovevo con ritmo lento penetrandola fino in fondo ed estraendo il cazzo fino al glande, gli umori vaginali aumentavano ed anche il piacere in Linpin, raccolsi altro liquido vaginale e questa volta introdussi due dita, una leggera contrazione con un piccolo gridolino di piacere accompagno la penetrazione, mi mossi più rapidamente dentro di lei ed aumentai anche la penetrazione delle dita nell’ano di Linpin, inizio a mugolare ad accompagnare ogni penetrazione, non tardo a raggiungere un alto livello di piacere, e venne anche la richiesta, ‘ si dai, mettimelo nel culo, dai scopami e sborrami nel culo dai lo voglio adesso ‘ ero pronto il cazzo era duro e lubrificato a dovere dalla bagnatissima fica di Linpin, lo appoggiai ed iniziai ad introdurlo piano piano, Linpin fece la mossa si inarcò e con un colpo veloce si fece penetrare completamente, fu un attimo, ed per un attimo Linpin le mancò il respiro, poi inizio a muoversi al mio ritmo, il piacere la stava assalendo come un vortice la presi per i fianchi accompagnando i movimenti la penetravo sempre piu a fondo.
‘ bellissimo, haaa sii &egrave bellissimo dai più forte, fini in fondo, più forte che godo’
Stava godendo, l’orgasmo la scuoteva ad ogni colpo la schiena si innarcava, ansimava e mi chiedeva di fotterla sempre più forte, l’orgasmo durò molto, non volle smettere mi pregò di continuare voleva avere altri orgasmi il piacere di essere fottuta nel culo era veramente tanto, non fu un problema per me continuai alternado colpi secchi e decisi con colpi lenti, Linpin ebbe un secondo e terzo orgasmo, io pure sentivo che ormai ero prossimo a scaricare nel culo di Linpin un’altra abbondante razione di sborra, glielo dissi e lei in risposta ‘ si dai sto per venire ancora, vieni anche tu come prima assieme dai adesso adesso io vengooo’ si inarcò e spinse per riceverlo fino in fondo quando ebbi le sue natiche completamente pressate sui miei testicoli, inarcai la schiena e parti il primo schizzo di sborra, un secondo un terzo sentii scaricare nel culo di Linpin che all’ apice del suo orgasmo lo accoglieva urlando di piacere .
Qui voglio finire questo ‘ voglio raccontarmi ‘ &egrave la parte piacevole, che ricordo volentieri e stimola in me il desiderio di contattarla e rivederla ancora, dopo quel sabato rimanemmo assieme la domenica facemmo sesso tutto il giorno e la notte fino al mattino di lunedì, abbiamo parlato, fatto piani per il futuro ,promesse di non spegnere il fuoco della passione che ci aveva travolti in quei due giorni, ci siamo giurati amore, e tanto altro ancora, ma ……

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