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Interviste Erotiche

Intervista a Claudiaeffe

By 15 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

 

 

Xilia82: Giuri di dire la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità?
Attenzione che tutto ciò che dirai potrà essere usato contro di te…

Claudiaeffe: GIURO!

Xilia82: Allora Claudiaeffe (o preferisci solo Claudia, meno informale?), per iniziare, come definiresti la tua attuale situazione sentimentale?

Claudiaeffe: Va anche bene Claudia, non c’è problema. La mia attuale situazione sentimentale è molto semplice: sono fidanzata. Viviamo separati, ognuno ha una casa sua, ma da otto anni stiamo assieme. Lui è un uomo eccezionale: è riflessivo, è razionale, non è neppure male come uomo, sono convinta che sia la persona giusta per completarmi e per guidarmi nella vita. Purtroppo (perché anche nelle storie più belle c’è un purtroppo) non condivide con me certe pulsioni sessuali e certi interessi. Non fa proprio parte del suo modo di concepire le cose: una volta ho anche provato a parlargliene (sai la solita vecchia scusa: una mia amica mi ha raccontato che… ), ma ho ricevuto un rifiuto così netto che mi ha suggerito di cambiare argomento. E così è nata Claudiaeffe, che vive una vita parallela a quella ufficiale. Ma non credo, in fin dei conti, di essere l’unica che nasconde qualcosa al suo compagno.

Xilia82: Touchè. Per rimanere sul classico: posizione preferita?

Claudiaeffe: (temo di essermi fatta una gaffe senza volerlo; quando ho scritto l’ultima frase, non mi riferivo a te, ma era in generale). Posizione preferita? In linea di massima preferisco stare sopra; in seconda battuta mi piace stare a carponi, con penetrazione da dietro.

Xilia82: (nessuna gaffe, non ti preoccupare!) A che età hai subìto il tuo primo rapporto anale. Ti va di parlarne?

Claudiaeffe: Non è un problema. Avevo vent’anni, ero in vacanza in un villaggio turistico con i miei e lui era un animatore. Era molto figo e più vecchio di me, così quando me lo propose non dissi di non averlo mai fatto per non fare la figura dell’imbranata. A posteriori (mai come in questo caso l’espressione è appropriata) avrei gradito maggiore cautela; forse per questo motivo non sono mai diventata un’amante del “genere”. Lo vivo più che altro come un’esperienza psicologica, un segno di estrema sottomissione nei confronti dell’uomo. 

Xilia82: Bellissima risposta! Proseguo con le domande sul genere… Ti piacerebbe essere presa da due uomini contemporaneamente?

Claudiaeffe: A livello di fantasia sì, credo anche che sia – tra le fantasie, appunto – una delle più gettonate. Come spesso capita, a livello pratico non so cosa succederebbe. In ogni caso dovrebbero essere persone con cui non ho un rapporto di altro genere (non il mio fidanzato e un suo amico, per intenderci; meglio due amici). Se proprio vogliamo parlare di rapporti a tre, mi vedrei meglio con una coppia.

Xilia82: E brava Claudiaeffe, ora però voglio qualcosa di più. Infila un oggetto nel tuo corpo, poi masturbandoti scrivimi cosa hai scelto e qual è stato il tuo rapporto con uno sconosciuto che ricordi con più piacere…

Claudiaeffe: Domanda impegnativa ma piacevole, la tua! Ho scelto una candela, oggetto su cui ricade spesse volte la mia preferenza quando devo soddisfarmi da sola. E’ un’abitudine che ho preso fin da ragazza: ha le giuste dimensioni, si scalda abbastanza in fretta, è malleabile e, tenuta sul comodino in un candelabro, richiama meno attenzioni di  un vibratore. Ho dovuto riflettere molto prima di trovare l’episodio da raccontarti, perché – nonostante la mia moralità non sia sempre impeccabile – raramente ho avuto a che fare con degli sconosciuti. Magari con persone che conoscevo poco sì, ma proprio sconosciuti no. Però mi ha fatto piacere, perché scavando nella memoria ho ripescato un ricordo interessante, anche se per raccontarlo devo fare una premessa. Da sempre, fin da bambina, sono stata interessata alla dominazione. Non so se è stata l’educazione, o forse semplicemente si nasce così, ma da sempre ho ricordi in cui io – nei giochi, ad esempio – cercavo di essere la prigioniera dei pirati (di solito i miei fratelli) o cose del genere. Ad ogni modo, a 17 anni scopro internet e – sopratutto – scopro di non essere la sola a provare certi desideri. Entro in contatto con un padrone (ora te la faccio breve, se vuoi approfondiamo in seguito) e una sera organizziamo un gioco: ero sola in casa, lui mi manda una serie di mail ognuna delle quali conteneva un ordine. Uno di questi era di spogliarmi completamente, scostare la tenda del salotto, tenere la luce accesa, andare alla finestra e rimanere lì per cinque minuti, qualunque cosa succedesse. Ho eseguito l’ordine e dopo qualche istante ho visto che, nel condominio accanto, c’era un uomo affacciato alla finestra. Il mio primo istinto fu quello di allontanarmi, ma lo sopii, ricordandomi dell’ordine. Rimasi lì. Lui mi guardava, io guardavo lui. Era la prima volta che uno sconosciuto mi vedeva nuda (per altro non avevo neppure tutta questa dimestichezza con persone che conoscevo, a dirla tutta). Mi sentii come se mi stesse esplorando, sentivo letteralmente la pelle rabbrividire. Quando il tempo finì mi allontanai dalla finestra e chiusi la tenda e constatai come, a dispetto di quello che avevo immaginato, ero eccitata.

Xilia82: Accidenti, guarderò in modo nuovo le candele che d’ora in poi noterò a casa di qualcuno!… Ora, per piacere, attaccati due mollette da bucato ai capezzoli e racconta qual è stata la mail di un lettore che ti ha eccitato di più, quale la più volgare e quale ti è piaciuta di più, e ovviamente perché.

Claudiaeffe: È con una punta di bruciore ai capezzoli che ti rispondo…..sarà forse per questo, però non riesco a darti una risposta netta. Mi spiego meglio: ho ricevuto numerose mail in seguito ai racconti che ho pubblicato, tutte diverse ma, per certi versi, molte riconducibili a categorie omogenee. Le prime, le più numerose, sono di quelli che pensano che una donna che scrive di sesso sia in qualche maniera una maiala. Sono mail molto scarne, il più delle volte contengono una sola domanda spot come “Ce l’hai depilata?”, “Ti piace prenderlo in culo?”, “Ingoi?”. Finezze del genere. Devo dirti che, se sono di buon umore, rispondo anche, ma non ritengo di avere in questa maniera un dialogo. In seconda battuta ci sono quelli che cercano di andare oltre il racconto, oltre il sesso. Magari vogliono sapere quanto c’è di vero nelle storie, se sono sposata, se scrivo solo di sesso e non di altro. Alcuni di questi confessano – in certi casi anche con imbarazzo – di essersi toccati pensando a qualche racconto. Ne approfitto per dirlo qui: non mi dispiace. Se una scrive un racconto erotico è per far eccitare chi lo legge, non giriamoci attorno, quindi sarei ipocrita se dicessi che non mi fa piacere. Se scrivessi racconti horror mi piacerebbe la gente si spaventasse, no? Alcuni mi danno dei consigli, entrano nella storia come se fosse un’opera di maggiore levatura. Mi dicono cosa maggiormente avrebbero gradito, mi chiedono perché ho fatto fare una certa cosa alla protagonista e non un’altra. Sono come un aiuto regista, per certi versi. Sono mail che gradisco, perché il rapporto è sullo stesso piano, ci si confronta, anche perché molti lettori sono a loro volta scrittori, e quindi parlano con cognizione. Di tutti, però, quelli che mi hanno fatto più piacere sono quelli delle altre donne, come credo di averti scritto quando ci siamo conosciute. Il motivo è evidente, e spero di poter dare questa risposta senza sembrare sessista: l’erotismo femminile è più sottile di quello maschile. Eccitare una donna con la sola parola è difficile, e per questo motivo dà doppia soddisfazione quando capita. Parlo ovviamente per me, ma da lettrice so quanti racconti interrompo dopo poche righe perché sono fatti solo di triple penetrazioni e tette grandi. A tirar le somme, tutte le mail mi fanno piacere. Il solo fatto che qualcuno abbia impiegato del tempo per scrivermi mi lusinga molto, che qualcuno abbia pensato a me e abbia letto quello che ho scritto. Ho conosciuto molti gentiluomini, molte donne affascinanti e molte persone profonde. (Lo so che non ho risposto in maniera precisa alla tua domanda, ma non avrei saputo essere precisa come avresti voluto tu; ho preferito ragionare per “macrocategorie”).

Xilia82: (Va benissimo così, ci mancherebbe che tu non fossi libera di rispondere come meglio credi!) Ora mi piacerebbe che ti ungessi un dito e mentre lo usi per stimolarti il buchetto del tuo bel sedere scrivessi in quali luoghi non certo appropriati hai fatto sesso. E magari anche dove ti piacerebbe un giorno farlo…

Claudiaeffe: Questa volta sento che ti deluderò, anche se ti ringrazio per questa stimolazione piacevole. Non ho praticamente mai fatto sesso in posti strani. Da quel punto di vista sono una tragedia: anche in macchina, che pure è un classicone per tutti, credo di averlo fatto non più di 4/5 volte. Se devo farlo pensando: “adesso mi rimane incastrato il piede”, “dio che botta alla testa!”, “E se qualcuno ci vede?”, “Freddino stasera”, mi passa tutto. Preferisco meno ma meglio. Se poi invece ti devo dire dove mi piacerebbe farlo, uso un luogo comune ma secondo me sempre di impatto: sulla spiaggia. Certo, non a Rimini a ferragosto, ovviamente!

Xilia82: Oh, ti sbagli… è proprio nella spiaggia affollata che l’eccitazione è massima. Magari malamente nascosti da un telo, o allungando una mano dentro il costume del partner… Ti consiglio di provare! Ma torniamo all’intervista… Spogliati Claudia, completamente; puntati un obiettivo contro, allo specchio, e scatta… Esistono delle tue foto, diciamo così, “compromettenti” in rete? Qualcuno ha mai fotografato la tua intimità?

Claudiaeffe: No, sono molto cauta con le foto. Ho visto e sentito troppi racconti (veri) di ragazze che giocano a fare le modelle con il proprio ragazzo e poi, a storia finita, si vedono pubblicate su forum e blog ad attirare commenti di bavosi che le additano come zoccole. Posso raccontare qualunque cosa di me, anche fantasie che faticherei ad ammettere con me stessa, ma le foto sono pericolose. Sopratutto quando una è fidanzata, aggiungerei.

Xilia82: Accidenti, con queste ultime risposte ne stai uscendo davvero come una brava ragazza! Ti do la possibilità di rimediare alla tua cattiva reputazione con un’ultima domanda: sinceramente, se mi avessi lì di fronte a te, a tua disposizione e del tutto accondiscendente al tuo volere, cosa mi faresti?

Claudiaeffe: Questa domanda è come chiudere un diabetico in pasticceria, cacchio! Faresti qualunque cosa ti ordinassi? Mi sa di sì, da quanto ho letto anche a te non dispiacciono certe cose. Allora ti farei spogliare, ti legherei al letto e mi divertirei a farti provare sensazioni molto diverse. Ti farei il solletico fino a farti piangere, poi ti accarezzerei; ti brucerei con la cera bollente e poi ti bacerei. E quando saresti esausta, asseconderei la tua vendetta….

Xilia82: Ecco, così mi piaci! Grazie Claudia, è stato un vero piacere intervistarti.

Claudiaeffe: Grazie a te per le domande e per…..tutto.
Spero ci sentiremo ancora!

 

 

 

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