Skip to main content
Orgia

18° cap. – Esploratori dello spazio

By 6 Ottobre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

————————————————————————————————-
18′ ed ultimo capitolo.
Per capire questo racconto, vi invito a leggere i precedenti 17 capitoli, altrimenti la lettura di questo capitolo non ha molto senso.
————————————————————————————————-

Dopo un bagno nella piscina ed una doccia, quasi tutti vanno via. Siamo rimasti in sette.
Angel:
-Io vado con Simony e suo padre.
Angelica:
-No aspetta. Resta con noi. Anche voi. – Rivolgendosi a Simony ed a suo padre. – Ho un ultimo gioco da proporvi.
Siamo tutti d’accordo. Entriamo in casa. Angelica sa che Mike ha sempre avuto un debole per Angel. Simony, invece, per Mike e, da questa sera, Angel per Robert. Per fare contenti tutti organizza in questo modo: Angelica, Cindy ed io andiamo nella stanza di Cindy. Mike, Robert, Simony ed Angel nella stanza matrimoniale.
Mentre ci avviamo nelle stanze, tengo la mano di Angel. Appena arrivo sulla soglia della stanza di Cindy, stringo più forte la mano di Angel, così d’attirare la sua attenzione. Nessuna parola, solo uno scambio di sguardi. Perché lo faccio? Forse perché sto per condividere l’ennesimo, ma, anche l’ultimo segreto, su questo pianeta, con lei.

Mi fanno sedere sul letto. Angelica e Cindy, una a destra ed una sinistra, salgono sul letto. Io mi godo lo spettacolo. Sono a quattro piedi e le loro bocche si avvicinano. In questa posizione, mi godo le belle tette, penzolanti, di Angelica. Ora sono in ginocchio. Le loro tette si incontrano. Quelle della mamma avvolgono le tette della figlia. Non smettono di baciarsi. Le mani esplorano il corpo della rispettiva compagna di piacere. Continuano a baciarsi. Cindy ha la mano in mezzo al bosco della mamma ed Angelica si occupa della fica rasata della figlia. I lamenti di piacere riempono la stanza. Io mi godo lo spettacolo sparandomi una sega.
Angelica si sdraia, Cindy è sopra la mamma. Questo sarà per me, un indimenticabile sessantanove.
Le lingue torturano i clitoridi e le dita delle mani entrano ed escono dai buchi delle loro fiche e culi. Gridano di piacere e godono insieme. Ogni tanto, a turno, si girano e con il volto stravolto di piacere mi guardano.
Cindy si gira, sempre sdraiata su Angelica, cerca la sua bocca.
Io sento i lamenti dell’altra stanza.
Mamma e figlia si dicono qualcosa, ridono e, guardandomi, si avvicinano. Una mano di Angelica ed una di Cindy si impossessa del mio cazzo. Si avvicino alla mia testa, lasciando una scia di saliva sul mio corpo. Mi masturbano. Le loro bocche arrivano alla mia bocca ed insieme, mi baciano. Le tre lingue si cercano e si intrecciano. Cindy sale sopra me ed Angelica punta il mio cazzo nella sua fica. La fotto. Angelica lascia la mia bocca. Io scopo Cindy ed Angelica lecca e succhia le mie palle. Cindy ed io continuiamo a baciarci. Non sento più Angelica.
Eccola è tornata. Esce il cazzo dalla fica di Cindy e lo succhia. Non mi sembra la sua bocca.
Cindy continua a baciarmi. Si sposta, così da allontanarsi dal mio cazzo. Angelica, almeno credo, smette di succhiare il cazzo. Si muove e ficca il mio cazzo nella sua fica.
No, non è Angelica. Non sento il suo meraviglioso bosco. Cindy si sposta. E’ Simony. Angelica è uscita dalla stanza. Simony mentre la fotto:
-Sembri dispiaciuto. Volevi Angelica.
-No, ma sono sorpreso.
-Hai scopato con tutti. Io non ti piaccio!!
Non rispondo. La prendo per i fianchi, la rovescio sul letto, le alzo le gambe e la fotto con violenza.
Le piace, si lamenta anzi grida, ma ha stampato in viso, un sorriso di piacere.
La giro, è a quattro piedi , cerco il suo culo, e, senza tanti complimenti la fotto. Penso che nell’altra stanza hanno pensato a lubrificarlo.
Ho ragione. Non smette di gridare. Cindy si mette dietro di me ed è lei che mi aiuta a spingere più forte.
Sborro nel suo culo. Non lascio quei fianchi. Li tengo stretti e continuo a riversare sperma in quel buco. Cindy si avvicina alle chiappe di Simony. Toglie il mio cazzo e lecca tutta la sborra che esce dal buco aperto di Simony, la quale ha la testa sul cuscino e continua a lamentarsi. Abbiamo goduto quasi contemporaneamente. Seggo sul letto e ammiro lo spettacolo di Cindy che beve tutta la sborra, che continua ad uscire, dal buco del culo di Simony. Simony e Cindy ora si baciano. Cindy spinge la mia sborra nella bocca di Simony. Io ho il cazzo sempre duro. Simony si allontana e si avvicina alla mia faccia. Mi bacia, sento il sapore del mio sperma:
-Peccato averti conosciuto così tardi. – poi, guardando Cindy. – Questa me la paghi.
Si alza dal letto ed esce dalla stanza. Cindy:
-Ora ti dovrai occupare dei nostri culi. – col dito indica la porta.
Mi giro. Angelica sta entrando. Va verso il letto, prende per mano Cindy. La fa chinare, ha un tubetto in mano, e cosparge l’ano di Cindy. Ho quel culo davanti alla mia faccia. Angelica mentre lo prepara mi guarda:
-Ora ci fotterai solo in culo.
Lascia Cindy e si mette al suo fianco. Ho davanti ai miei occhi i loro culi.
Non perdo tempo. Inculo prima Cindy. Entro con estrema facilità. Il mio cazzo entra tutto e dopo lo esco per rientrarlo subito. A Cindy piace. Ogni volta che esco vedo quel buco sempre più aperto. Non smetto. Cindy mi incita a continuare.
Gode. Resto tutto dentro un’ altro poco e poi mi occupo del culo di Angelica.
Allargo le chiappe e vedo il suo buco circondato dai suoi peletti. Un colpo solo e sono tutto dentro. Resto per un poco fermo. So di averle fatto male. Si gira:
-Stronzo, non ti fermare.
Non aspettavo altro. Penso di fotterla come un forsennato. Invece la inculo come Cindy. Tutto dentro, poi tutto fuori, così da vedere il suo buco aperto, e di nuovo tutto dentro.
-Non smettere. Fammi godere. Voglio sentire la tua sborra riempire le mie budella.
Non so come faccio ma continuo. Finalmente gode. Grida, ed io, gridando di piacere, esplodo nel suo culo. Crolliamo sul letto. Il mio cazzo è sempre dentro. Lei si gira, mi guarda, sorride e cerca la mia bocca. Io esco dal suo culo, la faccio girare, e ci scambiamo un bacio con tanta anzi, tantissima passione. Non smettiamo di baciarci. Cindy si avvicina:
-Ehi, ci sono anch’io.
Smettiamo un attimo. La prendiamo per le braccia e la tiriamo verso di noi. Le nostre tre lingue tornano a cercarsi, come all’inizio.
Restiamo coricati. Io sono al centro. Guardiamo il soffitto ed ognuno di noi sprofonda nei propri pensieri.
Entrano Angel, Simony ed i due uomini
Mike va verso Angelica e Angel va da Cindy. Sento singhiozzare.
Mi giro prima da un lato e poi dall’altro. Vedo che mamma e figlia hanno gli occhi lucidi.
Guardo Angelica e non riesco a dire una parola.
Mi alzo vado in bagno, entro nella doccia, apro l’acqua, seggo sul piatto della doccia. Il mio cervello è quasi in tilt. Penso tantissime cose. Questo pianeta, la mia nave, gli ambasciatori che fra un poco arrivano. Cindy e tutta la sua famiglia. Penso al mio equipaggio: sarà tutto come prima di arrivare su questo pianeta? Penso, penso, penso.
Entra Angel. Siede accanto a me. Prende la mia mano:
-Vuoi restare.
La guardo:
-Tu cosa pensi? Sarei contento se restassi.
-No.
-Credo che hai ragione.
La guardo, mi alzo. L’aiuto a lavarsi, La cosa mi piace in modo diverso rispetto alle altre volte.
Mi spiego: non è solo il corpo di una bella donna …. ma sento qualcosa di diverso …. No non è possibile ….. io non posso innam….
No, no. Però, non ho mai provato questa sensazione.
Ora è Angel che si occupa del mio corpo e mi convigo, che anche lei, per la prima volta, non mi tocca come le altre volte.
Usciamo dalla doccia. La guardo fissa negli occhi, anche lei mi guarda e sorride.
Entra Mike:
-Dovete rientrare, è arrivata la nave diplomatica.
Do un bacio sulle labbra di Angel:
-Ok, andiamo.
Angel esce. Mike blocca un mio braccio:
-Siete una bella coppia. – strizza un occhio.
Lo guardo sorrido e mi sento indifeso. Non so cosa dire, come sempre in queste occasioni, e gli sorrido.

Inutile descrivere l’addio con mamma e figlia.

Sala comando.
Tutti presenti. La nave diplomatica ha appena attraccato. Sul video appare la figura dell’ambasciatore. Ci presentiamo e mi invita a salire a bordo.
Porto con me Sally.
Saliamo sulla loro nave, ci conducono in una stanza dove ci aspettano l’ambasciatore ed una donna.
-Mia moglie.
Resto sorpreso. Non posso che chiedere:
-Siete stati informati sugli usi dei Prestoni?
-Certamente. Ed è per questo che siamo stati scelti noi. La voglia di conoscere e ‘scambiare’ opinioni è alla base del nostro rapporto.
Guarda sua moglie, che ricambia con un sorriso. Molto carina. Bruna, occhi neri, belle tette. Sì, il Presidente sarà contento di fare la sua conoscenza.
Credo di aver capito. Ma per essere certi, senza usare giri di parole:
-Bene. Sicuramente stasera sarete a cena dal Presidente. Conoscerete Silvia, la moglie, e avrete modo di ‘approfondire’, subito, i loro usi.
Finite le presentazioni, con l’ambasciatore discutiamo argomenti più seri e alla fine gli auguro un buon soggiorno. Per quasi tutto il tempo, Sally ha parlato con la moglie.
Appena mi è possibile chiedo:
-Ma di cosa avete parlato tutto il tempo?
-Indovina.
-Cosa le hai raccontato?
-Non ti preoccupare. Anche se ha chiesto di te, ho parlato solo del mio soggiorno.
Mi sento più tranquillo, ma nello stesso tempo, sono curioso di sapere cosa ha chiesto di me.
Rientriamo sulla nave.
Siamo tutti tristi, ma, essendo militari, svolgiamo i nostri compiti e ci prepariamo alla partenza.

Partiamo. Prestonia si allontana velocemente.
E’ sparita, mi giro. Riprendiamo le vecchie attività. Guardo il mio equipaggio.
Ed ora? Riprenderanno le sedute oppure, per il momento, siamo tutti saturi di sesso.
Personalmente non ne voglio sapere. Fra un controllo ed un altro, passo il resto della giornata con questi pensieri e con in mente gli occhi di Angelica e Cindy pieni di lacrime.
Finisco il turno e vado nel mio alloggio. Non riesco a dormire. Non penso più ne a Prestonia e neanche ai suoi abitanti. Non penso neanche all’equipaggio e a cosa dovrò inventarmi per far trascorrere questi mesi al mio equipaggio.
Un solo pensiero.
Mi alzo e vado in infermeria. Entro Angel mi vede, e il suo viso si illumina.
Si. Non mi frega più nulla di Angelica, Cindy, il pianeta Prestonia e tutte le componenti della sala comando.
La stringo e ci baciamo.

Non comanda più il mio cazzo, ora è il turno del mio cuore.

F I N E

————————————————————————————————

Nota dell’autore.

GRAZIE a tutti quelli che leggeranno quest’ultima nota ed hanno avuto la pazienza di leggere i 17 capitoli precedenti. E’ stata la mia prima volta e, molto probabilmente, anche l’ultima – causa mancanza tempo.
Ad ogni modo, non ha importanza se avete letto questo racconto dopo 1 gg o 1 mese o 1 anno dalla data di pubblicazione, è gradito, sempre e comunque, un Vs. commento.
Scrivete a rocar2002@email.it.
Ciao.

Leave a Reply