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Orgia

alla ricerca della …….goduria

By 15 Novembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

P.S. questo racconto-confessione è il secondo capitolo della mia nuova vita ed è la prosecuzione  della confessione “LA SERA CHE HA CAMBIATO LA MIA VITA”

E’ incredibilmente meraviglioso come i casi della vita ti portino a cambiare radicalmente tutte lenostre certezze , le nostre convinzioni. Questo è quello che è successo a me quella benedetta sera di ottobre dello scorso anno.

Mi  ri-presento, sono MARA, la ragazza di 34 anni, sposata, che ha scoperto la sua vera vocazione: fare la troia di un gruppo di maschi.

Dopo il risveglio rimasi ancora a letto,sotto le coperte ripensando alla fantastica serata passata, mi sentivo strana ,ero rilassata,felice, finalmente appagata,rivivevo con la mente quello che avevo fatto, avevo ceduto agli istinti del mio corpo lasciando da parte tutte le barriere mentali che un gesto del genere comporta. Era inutile negarlo,ed io non lo faro’ , ma la gang che avevo subito mi era piaciuta da impazzire. Sotto le lenzuola che avvolgevano come in un abbraccio il mio corpo mi stavo eccitando , sentivo ancora vivo il loro odore su di me,sentivo i capezzoli indurirsi, la mano scivolo’ sulla mia patatina gia’ bagnata.Titillavo il clito con voglia sempre maggiore ,infilavo prima un dito ,poi due e infine tre nella mia passerina, con l’altra mano mi torturavo i capezzoli, nella mia testa ripassavano le immagine della sera prima .Ero a gambe divaricate continuavo a masturbarmi,mentre squillo’ il telefono ebbi un orgasmo furioso . Era mio marito.Nel pomeriggio presi visione del video che mi avevano girato, a parte l’inizio un po’ confuso il resto era di buona fattura, si vedevano scene da film porno,si capiva,e sentiva, benissimo quando stavo godendo. La bella e insospettabile mara ,moglie felice di un avvocato di successo,sbattuta su un pavimento di una lurida stazione di servizio da un branco di sconosciuti, se l’avessero saputo chi mi conosceva !. Ma a me era piaciuto,e anche molto, e volevo riprovare quel ‘ estremo godimento. I giorni a seguire passarono con la crescente voglia e le mie solite attivita’: palestra,giri in bici, faccende di casa e la vita normale con mio marito ma il tarlo che avevo in testa era sempre lo stesso ,come potevo riprovare quella situazione.Passavano i giorni tra violente masturbazione e sempre meno sesso con mio marito, ma un giorno il caso , e il mio solito giro in bici al parco mi vennero in aiuto. Una mattina,appunto, ero nel parco,dove andavo con la mia bicicletta, e stavo facendo il mio solito giro quando per errore presi una stradina che conduceva ad un capannone, che all’apparenza sembrava vuoto. Mi fermai ad osservare e con mia grande sorpresa vidi uscire tre extracomunitari, probabilmente tunisini, la cosa mi incuriosi’ e allo stesso tempo stuzzico’ la mia fantasia. Presi la bici e passai al lato della costruzione e da una finestra aperta riuscii a vedere qualcosa. Sul lato opposto della finestra da dove guardavo io, c’erano dei materassi in fila, in fondo a destra tutta roba cha queste persone probabilmente vendevano nei vari mercatini della zona. Era la situazione che stavo cercando mi sentivo gia’ bagnata alla sola idea. Il giorno seguente tornai verso le cinque di sera, era gia’ buio, eravamo a  fine novembre, e vidi entrare circa una ventina di extracomunitari, tunisini, algerini e marocchini, era chiaro che il posto era usato come deposito merci e da alcuni come dormitoio. Era perfetto, mi sentivo tutta eccitata. Possibile che ero diventata una ninfomane di questo livello ? Evidentemente la risposta era si ma non ci trovavo niente di male, volevo solo godere e mi piaceva farlo in questo modo. Dopo mezz’ora me ne andai sarei ritornata di li a tre giorni, quando mio marito sarebbe partito  per un viaggio di due giorni di lavoro in sardegna. Il giorno tanto sospirato arrivo’ , mio marito alle otto di mattina era gia’ di partenza, io mi alzai dal letto ed alle dieci andai in piscina per circa un’ oretta poi dall’estetista infine tornai a casa per pranzo. Verso le sedici inizia a prepararmi, mi vestii con la tenuta da bici, sotto ai pantaloni da ciclista invernale indossavo un perizoma rosso bordo ‘intonato con il colore delle unghie dei piedi e delle mani ed un profumo molto sensuale. Infine preparai lo zainetto con dentro un asciugamano una tuta da ginnastica e la mia nuova telecamera digitale comprata apposta per farmi immortalare.Caricai la bici sulla macchina e partii verso il parco, in dieci minuti fui li’ ,parcheggiai l’auto e presi la bici, mi diressi veso il capannone, fuori c’erano quattro extracomunitari cha stavano fumando, mi avvicinai facendo finta di avere problemi con la bici:SCUSATE RAGAZZI HO UN PROBLEMA CON LA MIA BICI MA NON CAPISCO COS’E’ POTETE AIUTARMI ?. Sfoggiai un sorriso ingenuo e allo stesso tempo ammiccante. I ragazzi in maniera molto gentile  tentarono di capire , ma visto che eravamo fuori e faceva freddo, mi invitarono ad entrare nel capannone. Io accettai con molto piacere, all’interno era abbastanza grande e caldo ma in fin dei conti era un magazzino adibito da loro a rifugio. Dentro c’erano altri sei ragazzi che come mi videro vennero tutti verso di me, due ragazzi si chinarono sulla bici, io mi tolsi lo zaino dalle spalle e mi piegai anch’io verso la bici. Intanto con sguardi furtivi gli altri intorno a noi mi guardavano il culo, uno di loro facendo finta di interessarsi al problema  mi appoggio’ il suo pacco dietro, approfittando del fatto che ero piegata. Io non feci niente ,anzi, iniziai a muovere leggermente il culo per facilitare lo strofinio, sentivo che il cazzo gli si stava ingrossando, e doveva essere un bel randello, gli altri intorno a me si accorsero della cosa. Sentivo che facevano dei commenti , ma non capivo perché parlavano la loro lingua. Intanto mi rialzai il cerchio si era fatto piu’ stretto intorno a me, sentivo il loro odore, quello che me lo aveva appoggiato avava fatto segno agli altri ed infatti sentii due mani che mi accarezzavano le natiche. Io non feci niente stavo al gioco che io avevo cominciato,facevo finta di stare a sentire uno dei ragazzi che parlava,quando ad un certo punto quello che avevo di fronte, accortosi della scena e che io non reagivo disse : FORSE HO CAPITO QUAL ‘ E’ IL PROBLEMA ! e con un gesto improvviso si slaccio’ i pantaloni e tiro’ fuori l’ uccello. Se lo menava davanti a me , sara’ stato lungo circa 20 cm ma bello largo e con una grossa cappella , io recitai ancora un po’ mentre gli altri intorno ridevano e si toccavano le patte gia’ belle rigonfie : ma no ragazzi…..forse avete frainteso…io…. Ero gia’ tutta fradicia. Due mi presero per le braccia e mi fecero inginocchiare davanti a quel cazzo, non opposi resistenza, mi ritrovai quell’arnese davanti la faccia e senza tanto pensarci su iniziai a baciarlo e a leccare quella cappella.Gli altri a questa vista si tirarono tutti fuori  i cazzi, ero circondata da dieci piselli di dieci extracomunitari. Mentre succhiavo quello che avevo davanti con le mani ne tenevo altri due, a rotazione lo presi in bocca a tutti, il piu’ piccolo forse misurava sui diciotto cm ma per il resto avevano tutti delle belle nerhie  , ma tre di loro erano sui trenta . Molti dei cazzi che stavo succhiando sapevano di urina , ma mi piaceva ,quando la sentivo leccavo ancora piu’ avidamente, i commenti si sprecavano:CHE BOCCA CHE HAI,SEI MERAVIGLIOSA,ORA FARAI LA PUTTANA PER NOI,TI SFONDEREMO ZOCCOLA CHE NON SEI ALTRO . Io con il cazzo in bocca accennavo ad un sorriso di approvazione. Poi mi rialzai, avevo mani su tutto il corpo,e dallo zaino tirai fuori la telecamera digitale e spiegai cosa volevo fare, farmi riprendere mentre ero la loro cagna. Delle riprese se ne occupo’ un ragazzo sui 35 anni di nome hammed, mi disse che era un ingegnere e avrebbe fatto tutto lui. Cosi’mi spogliai e rimasi solo con il perizoma,gli altri ragazzi presero un materasso e mi fecero inginocchiare di nuovo davanti a tutto quel ben di dio ! Iniziai di nuovo a spompi nari tutti , ma con maggior trasporto, ne prendevo uno in bocca i due nelle mani me li avvicinavo e li sbattevo sulle mie guance , sui miei zigomi, da dietro sentivo che me li appoggiavano sulla schiena , sui capelli, avevo dita i figa e in culo, un paio mi leccavano i capezzoli, ormai duri come chiodi. Adesso volevano scoparmi cosi’ mi sdraiai di schiena e allargai le gambe:DAI RAGAZZI SCOPATEMI, HO VOGLIA DI PRENDERE TANTI BEI CAZZONI UMMMMM. Il primo scosto’ il perizoma e appoggio’ la cappella sulla figa bagnata, scivolo’ dentro senza ostacoli, inizio’ a pompare alla grande, io intanto succhiavo a turno gli altri, la mia lingua cercava cappelle da lubrificare e loro erano ben felici di accontentarmi. Ero sdraiata con un cazzo in figa , quattro sulla faccia e gli altri si segavano intorno. Era bellissimo !. Il ragazzo che avevo sopra mi scopava con ritmi lenti ma prepotenti fino a raggiungere la felicita’, che infatti arrivo’ poco dopo inondandomi la figa con una quantita’ di sperma impressionante. Subito fu sostituito da un altro che senza alcuna resistenza affondo’ il suo cazzo nella mia figa piena di sborra ed  inizio’ a spingere, intanto leccavo e succhiavo ogni cazzo che mi veniva posto davanti. I i ragazzi intorno a me erano tutti in tiro e si lasciavano andare a commenti di ogni genere nel loro italiano stentato: QUESTA E’ PROPRIO UN GRAN VACCA AFFAMATA DI CAZZI E SBORRA  e ancora :GODI TROIA ,GODI PUTTANONA !. Sentivo distintamente lo sfregolio delle mani sui cazzi mentre se li menavano .Ebbi il mio primo orgasmo mentre il ragazzo che mi scopava venne togliendomi l’uccello dalla figa e allagandomi l’addome fino alle tette, quasi contemporaneamente un altro ragazzo mi venne sul viso. Mentre ripulivo quell’enorme cappella  avidamente con la lingua mi misi a pecora  e chiesi una doppia penetrazione. Fui subito accontentata, mi misi a cavalcioni su un bel cazzone e sentii il primo che con la cappella tirava su dalla mia figa sborra e i miei umori e li passava sul mio buchetto fino ad infilarsi piano ma con decisione nel culo. Ora mi scopavano e mi inculavano con ritmo alternato ma veloce , succhiavo un cazzo e gli altri mi strusciavano  i loro piselli sulla faccia , mentre tutti gli altri intorno mi incitavano con grida animalesche . Due cazzi che avevo in faccia vennero insieme ,io con la lingua cercavo di raccogliere piu’ sborra possibile, loro con i cazzi gocciolanti mi spalmavano su tutto il viso quel nettare meraviglioso , i ragazzi ai lati mi prendevano a schiaffi le chiappe mentre mi stavano sfondando il culo e la figa , ebbi un orgasmo fortissimo , mi sembrava di essere in paradiso , godevo come una troia consumata. Chi sborrava veniva immediatamente sostituito da un altro con il cazzo in completa erezione , erano eccitatissimi,io ero piena di sperma nei buchi ,sul viso,sui capelli ma ero troppo eccitata e chiedevo di non fermarsi, di continuare a farmi godere, chi stava mi  inculando adesso lo faceva con colpi molto forti e decisi sbattendomi le palle con forza, i cazzi in figa  e in culo si muovevano allo stesso ritmo ero meravigliosamente piena, alcuni con le mani mi divaricavano ancora di piu’ le natiche in modo da facilitare ancora di piu’ la penetrazione. Tutti reclamavano il proprio turno volevano godere del mio corpo ed io ne ero ben felice poi mi fecero girare di schiena ed iniziarono un’ altra doppia penetrazione , ne avevo altri due nelle mani mentre gli altri si facevano spampinare a turno con relative venute che io il piu’ possibile ingoiavo, molti dei ragazzi che mi scopavano la figa poi sborravano sulle mie tette, erano degli stalloni infaticabili mi stavano letteralmente sfondando , io godevo a ripetizione , con la lingua cercavo cappelle da gustare , ero in uno stato di completa eccitazione volevo solo cazzi , tanti cazzi. Avevo il culo dilaniato non sentivo quasi piu’ niente , la figa grondava di umori e sperma , mi sentivo tutta appiccicosa , ma quell’odore mi faceva impazzire . Andammo avanti per circa tre ore e mezza , poi i ragazzi mi fecero inginocchiare in mezzo a loro e cinque o sei mi sborrarono quasi contemporaneamente nella mia bocca spalancata e sul viso, quasi mi affogarano , poi mi urlarono di bere tutto , ed io cosi’ feci . Ero piena ed appagata dagli innumerevoli orgasmi avuti , i ragazzi erano visibilmente soddisfatti , mi aiutarono a ricompormi un po’ , il ragazzo che aveva fatto le riprese mi accompagno’ alla macchina , mi disse che ero stata favolosa e che se mi interessava potevo ritornare e mi lascio’ il suo numero di cellulare. Io accettai ma chiesi che la prossima volta dovevano essere di piu’ . Di li ad un mese tornai da loro ed erano veramente tanti, piu’ di trenta , passai un pomeriggio fantastico , ormai il mio status di troia era certificato , non potevo fare a meno di prendere tanti cazzi , adoravo le gangbang , adoravo essere la puttana di tutti , era una condizione che la mia mente non rifiutava e cercavo sempre nuove avventure , come quando di fronte casa di mia suocera un gruppo di operai stava ristrutturando una palazzina………       

 

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