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Orgia

cena tra colleghi

By 16 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella cena era giunta alla fine di un periodo stressante. Il completamento del progetto aveva richiesto molto impegno e sacrifici. Adesso che il lavoro era finito tutti i collaboratori aveva organizzato una cena per festeggiare la fine dei lavori. Erano circa una quindicina in tutto ed ormai molto affiatati visto che gli ultimi mesi li avevano passati a stretto contatto. Per Marina quella cena voleva dire poter finalmente riuscire visto che in quei mesi quando tornava a casa si sentiva molto stanca e non aveva molta voglia di uscire. Non era fidanzata, e come lei Grazia che sarebbe passata a prenderla più tardi. Erano molto amiche anche se si erano conosciuto solamente grazie al lavoro
In quel periodo aveva un po’ trascurato la sua femminilità, era presa dal lavoro e non dava molte attenzioni ad altro. Quel progetto era molto importante e nessuno si era distratto. Quindi quella cena giunse come una liberazione.
Si preparò accuratamente dopo una lunga doccia calda. Voleva prendersi tutto il tempo che occorreva.
Aprì l’armadio e iniziò a selezionare qualche indumento per la serata. Era una bella giornata di piena primavera e il caldo iniziava timidamente a farsi sentire.
La scelta ricadde su di una camicetta chiara e una gonna stretta scura con uno spacco lievemente provocante. Le calze non occorrevano e prese quei decolté riservati per le occasioni speciali. Avevano la punta aperta e il tacco alto a spillo la facevano sentire più femminile. Si guardò allo specchio, si truccò leggermente e si sbottonò un ulteriore bottone della camicetta per rendere giustizia al suo bel seno. Si raccolse i capelli mossi alti dando maggior luce al suo bel viso.
Il risultato finale era eccezionale, da tempo non si sentiva così bella e così donna. Pensò malinconicamente tra sé che era da tempo che non aveva un uomo accanto. Tuttavia si sentiva raggiante e pronta per la serata.
Grazia suonò il campanello e Marina raccolte le chiavi scese giù.
Si salutarono e notò che anche Grazia rispolverò la sua femminilità. Aveva un vestito stretto senza spalline e un paio di sandaletti aperti lucidi. Non l’aveva mai vista così, e pensò che in coppia non potevano certo passare inosservate quella sera. Si scambiarono qualche battuta, un’aperitivo e poi si diressero al locale dove era la cena.
Tutti si erano messi a lucido quella sera, ma loro due erano davvero le più raggianti. E nei commenti dei colleghi non passarono certamente inosservate. Oltre a loro due quella sera c’erano solamente altri 3 single, Luca Marco e David e che non esitarono ad iniziare a fare i galletti. E come si sa le attenzioni ad una donna non sono mai troppe. La cena trascorse allegramente, tra risa e bicchieri di buon vino. L’alcool contribuì ad accrescere la civetteria delle donne, e gli uomini apprezzarono. L’allegria portava con sé discorsi più o meno spinti a cui nessuno dava più di tanto peso. La cena terminò e molti vista l’ora tarda tornarono a casa. Rimasero solo i 5 senza fidanzati nel parcheggio. Nessuno voleva finire li la serata visto che il giorno dopo potevano dormire e a casa nessuno li aspettava. Inoltre la situazione si stava facendo interessante visto che grazie al vino le due ragazze erano abbastanza sciolte. Luca propose di andare a casa sua. Le due ragaze si guardarono maliziosamente ed accettarono.
In macchina Luca si mise al volante e voll&egrave accanto a sé Grazia. Marina si sistemò dietro in mezzo agli altri due. I ragazzi erano su di giri e le battute erano sempre più spinte. Grazia davanti, senza accorgersene, aveva le gambe in bella mostra. La cosa non passò inosservata, specialmente nelle attenzioni e nelle battute dei ragazzi. A Grazia non dispiaceva affatto essere al centro dell’attenzione e non fece niente per coprirsi. Marina, ingelosita, si appoggiò al sedile facendo volontariamente salire la gonna, voleva anche lei avere quelle attenzioni. Il gesto non passò inosservato ed ora al centro dell’attenzione c’erano le gambe di Marina. Grazia notò l’atteggiamento ed accolse quella che poteva sembrare una sfida. Si girò in parte lasciando che il vestito si aprisse e lasciasse una buona visuale del suo seno. I ragazzi notaro l’allegra rivalità che si era creata ed accolsero molto piacevolmente quel gioco incitando le ragazze. Marina allora si sbottonò ulteriormente la camicetta lasciando il reggiseno a balconcino che mal copriva il suo seno florido in bella vista. Grazia rispose mettendosi in ginocchio sul sedile lasciando salire il vestito al limite delle curve del sedere. Quando Marina stava per rispondere a quella mossa Luca annunciò l’arrivo a casa. I ragazzi se ne dispiacquero e le due ragazze scoppiarono in una risata. Scesero e si avviarono verso casa. Grazia e Marina continuando il gioco ancheggiarono in modo vistoso incoraggiate dagli incitamenti dei loro spettatori.
Era una bella casa, rifinita e abbastanza grande. Entrarono e si adagiarono nel salone dove prontamente il padrone di casa portò subito da bere per non far perdere quella leggera ebbrezza alla comitiva, specialmente alla parte femminile. I ragazzi riportarono subito il discorso sul gioco iniziato in macchina a cui si erano particolarmente interessati. Le ragazze tergiversarono un po’, ridendo e scherzando. Poi Marco propose loro di fare una piccola sfilata e i tre ragazzi sarebbero stati i giudici. Complice l’alcool e l’atmosfera allegra le ragazze accettarono e cominciarono a camminare per la stanza. I ragazzi però volevano di più e non esitarono a esprimerlo anche con qualche coro da stadio.
Grazia a quel punto sempre più presa dal gioco andò in bagno portando con sé la sua amica.
‘Cosa vuoi fare?’ chiese Marina curiosa di ciò che aveva in testa
‘Divertiamoci dai!’ rispose maliziosamente tirando fuori dalla borsa il rossetto e i trucchi.
‘Se non te la senti vuol dire che la vittoria sarà mia’ incalzò ancora Grazia iniziando a truccarsi.
‘Staremo a vedere’ disse Marina divertita capendo dove voleva arrivare Grazia. Si truccarono più pesantemente e provocantemente. Il rosso acceso delle labbra era accompagnato dal profondo rimmel negli occhi. Le due si guardarono e risero.
‘Sembri proprio una baldracca’
‘Ma ti sei vista?’ si schernivano le due ragazze.
Grazia tornò per prima nel salone accompagnata dalle urla dei ragazzi che proseguirono alla vista di Marina.
Di sicuro l’effetto cercato era stato raggiunto.
‘Dai ora sfilate una per volta così possiamo giudicare meglio’
Marina era un po’ titubante dalla situazione ma Grazia iniziò ad ancheggiare per la stanza. Per non darle la soddisfazione di vincere Marina cominciò a sfilare molto sinuosamente. I commenti dei ragazzi non facevano altro che alzare quella simpatica rivalità tra le ragazze che cercavano sempre di fare qualcosa in più per avere il favore dei ragazzi. Per i ragazzi era uno spettacolo elettrizzante nel quale erano sempre più coinvolti. Marina al suo turno si voltò di spalle ai ragazzi, si abbassò di schiena con le gambe slanciate maggiormente grazie ai tacchi dritte lasciando il suo culo alla vista della giuria. Gli apprezzamenti non mancarono e incrociando lo sguardo di Grazia sorrise sentendosi la vittoria in pugno. Grazia non volendo cedere si avvicinò ai ragazzi, si fermò, sorrise, si portò le mani sotto il vestito e si tolse le mutandine lasciandole scivolare nel pavimento. Si creò un lieve silenzio e la carica erotica che si era formata con il gioco era ben presente nell’aria. Poi ritornò verso Marina che era rimasta di stucco. Non si era aspettata una mossa simile, ed ora non sapeva cosa fare. Ma ormai la posta si era alzata e lei non voleva certo lasciare. Si avvicinò allo stereo e alzò leggermente la musica. Salì sopra il tavolo, si sciolse i capelli lasciando scendere sul suo viso i ricci e inizio a muoversi. Si muoveva sinuosamente toccandosi ora le gambe ora il suo seno. Iniziò un timido strip sbottonandosi la camicia. Si voltò verso loro, si mise un dito in bocca e una mano nei capelli mimando un amplesso. L’atmosfera era bollente e i ragazzi ai limiti del saltare addosso alle ragazze. Grazia non volendo rimanere esclusa salì sul tavolo iniziando un movimento saffico su Marina. Sopra quel tavolo si stava svolgendo uno spettacolo altamente erotico. Grazia non aveva il reggiseno e si era tolta le mutandine poco prima. Era solo con il vestito e i sandali. Marina con la gonna alzata sopra metà cosce con la camicia completamente aperta. Ed entrambe erano truccate molto provocanti. I ragazzi erano in tiro già da un po’, e non resistettero davanti a quella visione. Marco si alzò per primo, si avvicinò a Grazia e le abbassò il vestito facendo fuoriuscire il seno.
David si mise davanti a Marina. Il suo viso era all’altezza del suo pube, visto che lei era sopra il tavolo. Iniziò a toccarle le gambe risalendole fino alla vita. Afferrò il perizoma e lo abbassò. Marina si lasciò sfilare l’indumento. Le due ragazze erano come in trance ed i ragazzi avevano iniziato il loro gioco, ciò che speravano da inizio serata ma che forse non avrebbero mai creduto si realizzasse. Luca salì sul tavolo e si posizionò dietro Marina. Iniziò a posare la sua bocca sul suo collo cingendola con la vita con le braccia. Afferrò i seni con le mani, li massaggiò e abbassò il reggiseno facendo spuntare i capezzoli. Le ragazze continuavano a ballare vicine con i ragazzi intorno a loro che le stavano toccando ovunque. La loro voglia aumentava sempre più, ormai si erano lasciate trasportare completamente dei sensi e dal piacere.
Marco alzò il vestito di Grazia scoprendo il culo. David alzò ancora la gonna di Marina iniziando a baciarle il sesso contornato da un piccolo ciuffo di peli ben curato. Luca tolse definitivamente la camicia a Marina e le abbassò alla vita il reggiseno rendendo il seno interamente libero. Marina abbassò una mano che teneva sui capelli portandola sul sesso di Luca. Grazia aveva una mano sul culo di Marina e una sulla mano di Marco che la cingeva da dietro. Sentiva la voglia di lui che le premeva sul culo. Si girò verso lui, gli levò la camicia, sbottonò i calzoni abbassandoli con le mutande liberando il suo cazzo. Era duro e puntava verso lei. Lo toccò con la mano muovendola su e giù, scese dal tavolo, si inginocchiò a lui e accolse il membro nella sua bocca.
Marina si eccitò ulteriormente alla visione della sua amica e tolse la camicia a Luca e a David che nel frattempo era salito sul tavolo. Iniziò a sbottonare i calzoni, poi li allontanò entrambi e gli ordinò di levarseli. Marina rimase colpita da quei due membri, non era mai stata con più uomini contemporaneamente. Si sfilò la gonna e il reggiseno rimanendo solo con i tacchi. Si distese sul divano e aprì oscenamente le gambe. Luca si mise con la testa tra di esse iniziando e leccarle la fica. David avvicinò il membro alla bocca di Marina che lo scappellò dolcemente e lo leccò. Poi lo accolse tra le sue labbra rosse. Si sentiva la fica molla al solo pensiero di avere due uomini solo per lei.
Nel frattempo Marco alzò Grazia, le sfilò il vestito lasciandola nuda anche lei e la distese nel tavolo che si era liberato. La baciò sul collo, scivolò nel seno e poi ancora giù. Le aprì le gambe e cominciò a leccarla avidamente. Grazia chiuse gli occhi godendosi appieno quelle attenzioni lasciandosi sfuggire qualche gemito di piacere.
Luca alzò la testa, vide la bocca carnosa di Grazia e decise di saggiarla. Si staccò da Marina e si avvicinò con il membro alla bocca di Grazia. Lei, con gli occhi chiusi non lo vide, sentì una pressione sulle labbra e senza aprire gli occhi per vedere chi era lo baciò macchiandolo di rossetto e lo accolse nella sua calda bocca.
Adesso era Grazia ad avere due uomini.
David quando Luca si alzò si distese su Marina portando la bocca alle sue labbra inferiori. Erano alle prese con un sessantanove davvero infuocato. Gli ansimi e i gemiti andavano a riempire la stanza.
Ora Marina voleva essere penetrata. Si staccò, si girò a appoggiandosi al braccio del divano si offrì alla pecorina. David non si fece attendere e penetrò facilmente Marina essendo molto lubrificata. Non seppe trattenere un gemito di piacere più forte attirando l’attenzione di Marco, che era ancora sull’amica. Questo si alzò e avvicinandosi a Marina le avvicinò il membro che lei ancora vogliosa lo prese famelica. Marina aveva sia la bocca sia il sesso occupati da due membri che la stavano scopando.
Grazia sentendo la mancanza di Marco tra le sue gambe si staccò dal membro di Luca, lo fece sedere sulla poltrona e vi montò sopra. Si sentì aprire all’ingresso di quel sesso dentro di lei e ansimò ancora più forte. Luca sentì avvolgersi il cazzo da quella fica calda e fradicia di umori. La sentiva muovere su di sé mentre le succhiava i capezzoli.
Marina era in preda al puro piacere, non riusciva a pensare ad altro se non a quanto stava godendo. Ad un certo punto sentì Marco che stava per venire, continuò a fargli una sega tenendolo vicino al viso. Quando Marco venne si sentì il viso riempirsi di liquido caldo. Contemporaneamente sentì la fica riempirsi a sua volta di liquido, anche David era venuto. A quel punto si sentì anche lei pervasa da una scossa, uno squasso che la inebriò. Aveva David dentro di lei e Marco sulla sua faccia. Si sentiva profondamente troia e felice. Un piacere così intenso non l’aveva mai raggiunto.
Grazia era su Luca. Avevano entrambi visto e sentito l’altra scena e anche loro erano vicini al piacere. Quella scena aveva contribuito ad accelerare il loro ritmo. Quando Grazia sentì l’esplosione del piacere di Luca godette anche lei, si bloccò e poi rallentò dolcemente il ritmo. La sua mente era inebriata dal piacere. Le era piaciuto, le era piaciuto fare la troia ed essere presa in quel modo.
Nella stanza subentrò un silenzio irreale, poi Marco annunciò che la notte non era ancora finita’

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