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Orgia

che divertimento Claudia2

By 30 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

l giorno successivo ci svegliammo di buon ora e ci recammo a chiamare i nostri amici. Apprendemmo con rammarico però che a causa dell’influenza e di impegni di lavoro sarebbero dovuti tornare a casa. Claudia comunque non mi sembrava dispiaciuta e se devo dirlo nemmeno Luca ed io lo eravamo, d’altronde eravamo in un posto dove nessuno ci conosceva e potevamo fare tutto quello che volevamo. Piano piano andammo prima al bar a fare colazione e poi in spiaggia, dove ci cambiammo nella cabina comune e poi ci sistemammo su tre lettini a bordo mare. Era sabato mattina e non c’era quasi nessuno, dopo circa mezz’ora arrivò una coppia sui quarant’anni, lei abbastanza alta, con un seno grosso ma un po’ cadente, lui un po’ sovrappeso e con la barba. Si vedeva dal look che erano benestanti. Notammo anche che lui non riusciva a togliere gli occhi da Claudia, il cui grosso seno, bello gonfio, svettava in un costume rosso. Nell’arco della giornata facemmo amicizia e pranzammo anche insieme. L’uomo si chiamava Giovanni e la moglie era Luisa, erano commercianti di Torino e stavano trascorrendo anche loro il week-end al mare. La loro compagnia si rivelò divertente, erano giovanili e simpatici, molto spigliati. Giovanni però non riusciva a togliere lo sguardo da Claudia e faceva anche molte battute e complimenti.
Verso le 5 e mezza andammo a cambiarci, cosa che fece anche la nostra nuova coppia di amici, che tra l’altro aveva la cabina quasi davanti a quella comune. Prima ci cambiammo Luca ed io, poi toccò a Claudia. Luca teneva la tenda, si scambiò un sorriso con Giovanni che era posizionato a 45′ da noi e poi la aprì leggermente, tanto però per permettere a lui di sbirciare. Ed infatti Claudia si sbottono la parte sopra del costume e si mise il vestitino con cui era arrivata. Giovanni aveva un’erezione, lo si vedeva dal costume. Appena Claudia terminò uscì e andammo a salutare i nostri amici. A casa facemmo la doccia, lei girava nuda davanti a me e Luca che ogni tanto la palpavamo, con lei che diceva ‘dai fate i bravi che poi ci divertiamo dopo’ ed infatti io la vedevo veramente libera e giocosa.
Ci preparammo per bene e ci recammo in un ristorante molto bello, le candele sui tavoli, tutto curato. Ci accomodammo in una saletta dove c’erano due tavolini. Dopo circa 5 minuti giunsero al tavolo vicino al nostro Giovanni e Luisa, ridemmo per la sorpresa e decidemmo di unire i tavoli.
Cenammo divertendoci molto e bevemmo anche molto, a fine serata vi erano cinque bottiglie di vino bianco sul tavolo. Claudia era brilla, ma ancora composta. Indossava un tubino nero stretto, ed una camicetta nera, i cui due primi bottoni erano sbottonati. La signora Luisa aveva invece un abitino grigio con profonda scollatura, dentro cui finiva una crocetta di brillanti. Bevemmo ancora i digestivi ed eravamo tutti molto allegri. Il signor Giovanni prese una macchina fotografica e disse di voler fare delle foto per ricordare la serata e fu così che iniziammo. Cambiammo diverse pose, poi lui prese in braccio Claudia, che non sembra infastidita, anzi non disse nulla nemmeno quando lui le mise una mano sul fianco. ‘Certo che le signore questa sera sono davvero belle’ disse, peccato che Claudia &egrave così seriosa, guarda mia moglie come si mette in mostra, dovresti farlo anche tu’ e detto questo fece passare un dito sul bordo della scollatura, facendo ridere Claudia. Lasciammo il ristorante e ci recammo a piedi verso casa, con Giovanni e Luisa. Lui prese a braccetto Claudia, mentre io e Luca parlavamo con la moglie. Dopo una decina di metri lui stringeva mammella facendole passare un braccio attorno alla vita. Ci affiancammo e lui facendo battute la stringeva e alzava la mano spingendo la tettona destra verso l’alto, senza che lei dicesse nulla. Camminando arrivammo nei pressi di casa nostra e lui ci disse ‘ che combinazione, noi abitiamo quid i fronte, perché non salite a bere ancora qualcosa?’. Giunti nell’alloggio scoprimmo che era molto bello e grande, arredato in stile moderno, con un grande divano bianco in pelle nel salone, ma la sorpresa più grande fu che il suo balcone dava sul nostro alloggio e lui era il guardone della sera prima. Luca ed io ci guardammo, capendo così ancora meglio dove lui voleva arrivare. Ci preparò dei coca e rum e mise su della musica, le luci erano soffuse. Cominciò a commentare Claudia e Luca che ballavano, sempre in maniera garbata, battendo le mani. La signora Luisa andò in camera a cambiarsi e tornò in salottto in reggiseno, che tratteneva una quinta di sicuro, Rimanemmo un po’ imbarazzati perché il reggiseno era molto sexy e si intravedevano i capezzoloni scuri. Ad un tratto iniziammo uno stupido gioco, facevamo girare una bottiglia e se si fermava davanti ad uno di noi dovevamo spogliarci di un pezzo. L’atmosfera si stava surriscaldando, Al primo girò toccò subito a Claudia e lei ridendo e con la faccia da troia, si sbottonò la camicetta e rimase anche lei in piedi mostrando le sue belle mammellone in un reggiseno di pizzo scuro. Poi toccò a Luca che si tolse i pantaloni con la battuta ‘scusate ma sono superdotato’ e Luisa disse oddio e che sarai mai..il re dei mandinghi?. Dopo qualche giro eravamo ubriachi e mezzi nudi, la signora Luisa in reggiseno e mutande, il marito in pantaloni. Luca in boxer, come me e Claudia aveva perso i pezzi solo una volta. Ora toccava di nuovo a lei, che voleva togliersi la gonna, ma noi cominciammo a dire reggiseno! Dai facci sognare e lei si alzò dal divano, con movimento lento e con faccia da troia lo sganciò e lo fece cadere a terra, mentre le due bianche e grosse mammelle si liberarono.
Poi si risedette e provò a coprirsi con le braccia, ma erano troppo grosse…..
(Continua, non &egrave terminata..)
Per suggerimenti e altro mandymay@libero.it

Ed infatti era così grosso che il suo tentativo di nasconderlo appariva goffo e non faceva altro che farlo schiacciare ed aumentare, scappava da tutte le parti. Luisa allora disse’ ma dai, non essere imbarazzata, liberati e così facendo se lo tolse anche lei, in modo tale che uscirono i due pesanti e leggermente cadenti seni, su cui c’erano due enormi areole scure e un capezzolo molto bello.
Luca iniziò a baciare Claudia, che appariva un po’ imbarazzata, ma ci volle poco per lasciarsi andare. La signora Luisa si alzò e venne verso di me, con il suo pesante seno che si muoveva a destra e sinistra, ballonzolando. Mi prese per mano e mi portò a quattro o cinque metri, vicino alla cucina, vi fece sedere su una sedia e dopo avermi dato un profondo bacio cominciò a scendere, leccandomi piano piano, fino a tirarmelo fuori e a farmi un pompino. Davanti a me c’era Claudia che si stava ancora baciando con Luca, aveva le gambe aperte e una mano accarezzava l’interno coscia, mentre Luca le stava palpando i seni. Con la mano sinistra scese e cominciò a da aprirle le gambe, insinuando la mano per farle un bel ditalino. Intanto Giovanni si era aperto i pantaloni e si era abbassato le mutande, facendo uscire un cazzo dalle dimensioni importanti, non lungo e grosso come quello di Luca, ma abbastanza largo. Dopodiché andò a sedersi di fianco a mammella, le prese la mano e la tirò verso il suo pisellone. Lei fece un po’ di resistenza, per poi iniziare ad accarezzarlo piano piano su e giù. Luca si staccò e scese a morsicarle le tettone, mentre lei ansimava, aumentò quando anche il signor Giovanni fece la stessa cosa. Vedevo che oltre il cazzo scendeva con la mano fino ad accarezzargli le palle fra le due coscione pelose. Luca tirò fuori la sua nerchia e le disse’accarezza anche il mio, fammi una bella sega’ molto voglioso però dopo poco le prese la testa e cominciò a farsi fare un pompino. Giovanni era contro il divano che godeva, rilassato e fece scivolare una mano fino a stimolare il clitoride, facendo poi entrare due dita nella figa di lei. Luca la fece staccare e la fece mettere a quattro zampe davanti al signor Giovanni, le alzò il tubino nero, le spostò il perizoma e cercò di infilarlo dentro con un solo colpo, lei però aveva troppo male e dovette fare piano, mentre il signor Giovanni cominciò a sbatterle il cazzone in faccia e a dirle ‘brava la mia troietta, dillo che sei una troietta, inizia a succhiarlo, sei una tettone arrizzacazzi!’ Lei gemeva, quasi urlava e fece come comandato ‘Mhmhh’ e andava su e giù. Luca dava colpi sempre più forti. La signora Luisa nel frattempo mi saltò in braccio e cominciò a farsi chiavare. Luca si alzò , venne verso di noi e da dietro strinse forte le tettone della signora, lei portò la mano dietro e disse’che uccellone che hai’. Cominciammo a chiavarla, mentre Giovanni prese per mano Claudia e la portò in camera da letto. Io mi staccai e Luisa mi disse’ vuoi vedere la tua porca di fidanzata cosa impara?’. Mi avvicinai alla porta e guardai dentro. C’era il signor Giovanni che la stava scopando sul letto alla missionaria, con il suo peso tutto sopra, e lei che gemeva. Poi lui la fece girare e toccandosi il cazzo le disse, attaccatti alla testata del letto. La prese alla pecorina. Le sue grosse mani le stringevano le tette, poi una andò a tirarla per i capelli. Lei si mordeva le labbra.
Dopo dei colpi ben dati, lui si alzò avvicinatosi al comodino prese della vasellina, dicendole ‘non ti preoccupare, respira forte, non ti faccio male’. Lo vidi solo avvicinare la sua nerchia al culo di lei e poi iniziò piano piano a spingerlo dentro, lei soffiava forte e cominciava a godere, dal dolore però una lacrima le passò su una guancia. ‘Troia ti spacco ‘ diceva lui, lei iniziò a godere, si asciugò la lacrima e fece un sorriso sforzato, poi un urlo. Lui iniziò a pomparla e lei doveva godere immensamente. Stava lì con le mammellone che sballonzolavano e gli occhi socchiusi. Arrivarono anche Luisa e Luca che disse ‘cazzo il culo le sta facendo’.
Continua….
mandymay@libero.it

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