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Orgia

Chi l’avrebbe mai detto

By 7 Giugno 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

1/
Un buon weekend insieme a una buona compagnia. Una campagna del centro Italia, un casolare ben ristrutturato e assai accogliente. Una buona cena, un buon vino, buoni amici, una buona intesa. Il desiderio di fare del sesso, il modo migliore per star bene insieme e di rilassarvi &egrave nell’aria già dal mattino, anche se con la sera tutto diventa più facile.
Siete in quattro. Tre amiche, una di voi &egrave sposata e ha portato il suo simpatico marito, che già conoscevi da molto tempo. Tra tutti c’&egrave un’ottima intesa, confidenza, familiarità, un rapporto adulto e intelligente.
Questa sera andrete oltre, fin dove sarà possibile, fin dove riusciranno a spingervi le vostre fantasie. E tutti, voi e lui, attendete con trepidazione, curiosità e un pizzico di trepidazione che la sera e il relax vi faccia da schermo.
Hai chiesto e ottenuto un patto: rispetto completo dei ruoli, nessun eccesso troppo bisessuale che proprio non riesci a masticare. Insomma, ci sarà un solo maschio a prendersi cura di voi tre. E la cosa &egrave davvero eccitante.
Perché il racconto sia più facile, m’invento dei nomi: Francesca e Sergio sono la coppia sposata, 48 e 39 anni; Federica &egrave la tua amica 40enne, l’altra single; tu sei e resti Racy, l’inconfondibile Racy, ovviamente!!
Dopo un brindisi con l’ennesimo vino rosso, Sergio &egrave accanto a te. Delicatamente ti bacia sulla guancia, e sbottona la tua camicia. Ti senti sicura, hai indossato l’intimo giusto e ci sei con la testa. Insomma, questa serata ti va proprio.
Francesca fa lo stesso con Federica. Capite subito che saranno loro due, marito e moglie, a guidarvi, stasera.
Tu fai lo stesso con Sergio, che non sarebbe giusto lasciare con i suoi vestiti. Ma scegli, furbetta e diavoletta, di lasciarli addosso il boxer aderente, che già fa intuire la situazione esplosiva che c’&egrave dentro. Tuttavia glielo tocchi, seppur col filtro del boxer. Poi gli infili una mano nell’elastico, glielo muovi un po’, gli sfiori la cappella, poi esci fuori di nuovo con un sorriso. Ce l’ha molto grande, anzi grosso, &egrave questa l’impressione che hai. E a una donna non può che far piacere. Mentalmente cominci già a pregustare quello che seguirà.
Francesca, la moglie, accompagna in una stanza vicina Federica, tu le segui, Sergio &egrave indietro. Appena entrata, capisci come si metterà, ma la situazione non ti lascia perplessa. Anzi, per certi versi ti intriga. Cominci a pensarci con curiosità, e la cosa sorprende te stessa.
Sergio e Francesca vi fanno accomodare su due poltrone, una affianco all’altra, e accompagnano in alto le vostre gambe. Sergio ti sorride, ti mostra quello che userà e ti parla di una gradevole, rilassante purificazione. Ti metti comoda sulla poltrona, gli porgi le tue gambe alte ed aperte, e senti entrare dietro di te un flusso caldo e silenzioso. Francesca si affaccia per un istante a guardare, poi torna a prendersi cura della tua amica, e le riserva lo stesso trattamento. Senti che a Federica piace molto, e perdi l’inibizione che ancora avevi, lasciandoti andare: chiudi gli occhi, liberi la mente, rilassi tutti i muscoli del tuo corpo e ti godi quello che stai ricevendo.
Trascorre mezz’ora, la purificazione &egrave compiuta fino in fondo. Ti senti leggera, libera, rilassata, aperta, hai la mente e il corpo liberi da ogni cosa. Non aspetti che la coppia di amici vi dica come proseguire: hai voglia di sentirti appagata, di lasciare andare mente e corpo ad ogni sussulto possibile.
Lasci la poltrona, raggiungi il letto che c’&egrave di fronte, e ti ci sistemi in ginocchio, schiena inarcata verso il basso, gomiti poggiati, bacino spinto in alto e gambe quanto più possibile aperte. E aspetti.
Per un attimo pensi a quel tuo amico dalle tante email provocanti, quello che da qualche tempo insinua pensieri strani nella tua fantasia: “dovrebbe esserci, adesso, e vedere quello che mi sto concedendo”!
Aspetti. Anzi, speri che Sergio colga l’occasione, e ti venga dietro con il suo uccello grosso che hai toccato poco fa. Anche perch&egrave, pensi, nel frattempo gli sarà ingrossato ancor di più, e il trattamento che hai appena ricevuto ti ha fatto venir voglia di grandi dimensioni. Mentre ci stai pensando, senti che qualcosa inizia a spingere dietro di te. Ci mette poco ad entrare, sei completamente rilassata.
Ti piace. Il trattamento di prima &egrave stato molto utile, lui scivola dentro con faciltà nonostante le dimensioni. E va fino in fondo, e ti piace. Esce e rientra, sosta e poi va veloce. E a te piace sempre di più.
Lo senti uscire, dopo un po’. Sei appagata di dietro, ma ti aspetta molto altro ancora, lo sai. Mentre ti chiedi dove sia finito, te lo ritrovi davanti. Non ha bisogno di chiedertelo, perché glielo afferri subito. Raramente hai mostrato tanta voracità, prima d’ora, ma ti piace questo nuovo volto che hai. Gli tieni la base dell’uccello con la mano, e glielo succhi con la bocca molto spalancata, visto che &egrave grosso, davvero grosso. Te lo guardi, glielo lecchi, glielo succhi. Alterni bocca e mani, e intanto ti ecciti sempre di più.
Intenta nel pompino migliore che ti sia mai riuscito, ti dimentichi completamente delle altre due, che da qualche parte dovranno pur stare a far qualcosa. Ad un tratto senti di nuovo qualcuno o qualcosa che preme dietro di te. Non sarebbe possibile, visto che Sergio &egrave di fronte a te che ti guarda in estasi.
Poi capisci, ma fino a un certo punto: non t’importa più di tanto, ognuno di voi quella sera vuole il massimo, anche ciò che finora non &egrave mai accaduto. 2/
Fai una brevissima pausa, pochi istanti necessari a cercar di capire cosa stia succedendo dietro di te. Ti accingi a riprendere il pompino più appetitoso della tua “carriera”, ma &egrave lui a prenderti in contropiede. Fermo di fronte a te, comincia a spingerlo dentro le tue labbra, tenendo con una mano il tuo mento e guardandoselo entrare e uscire lentamente dalla tua bocca. Ti piace anche questo, molto più di ogni altra volta: ti piace l’idea che sia lui a decidere quanto spingerlo dentro e che a te non rimanga altro che gestire i suoi movimenti e il tuo respiro. E, più di tutto, ti piace pensare che ti stai cimentando con un uccello davvero strepitoso, e l’opera d’arte ti sta venendo proprio bene.
Le due intraprendenti signore – Francesca, la moglie di Sergio, e Federica, la tua inseparabile amica – sono sempre dietro di te. Ti sei accorta con la coda dell’occhio che sono rimaste ad ammirare il tuo capolavoro orale, e si vede che morirebbero dalla voglia di prenderlo anche loro. Ma ora &egrave tuo, non ce n’&egrave per nessuno. Ad un tratto, senti per la seconda volta che qualcuno preme piano dietro di te. Francesca &egrave di lato e tiene larghe le tue gambe e aperto il tuo sedere. Federica ha in mano un vibratore grande almeno quanto l’uccello che stai assaporando, e te lo spinge lentamente dentro facendosi strada girandolo e sistemandotelo lentamente. L’avresti mai pensato? Hai il sedere aperto da quasi un’ora e questa cosa continua ad eccitarti. Con movimenti gentili te lo tira fuori, e lo infila in bocca forse per sentire che sapore ha una donna. Torna a fartelo scivolare fino in fondo, e ormai la tua mente &egrave altrove, mentre il tuo corpo vive uno stato di benessere e di completezza che neanche sapresti descrivere.
Dalle pulsazioni di Sergio senti che sta per esploderti in bocca. Lui tende le mani alle altre due amiche, invitandole ad avvicinarsi. Capisci che vuole offrire il risultato del tuo interminabile pompino anche a loro, anche se pensi che inevitabilmente avrai tu il meglio. Succede all’improvviso, il tuo capo sempre fermo e il suo bacino sempre in movimento: lo senti entrare per l’ultima volta nella tua bocca, restarci dentro ben bene. Poi se ne esce e lascia completare l’opera a Francesca e a Federica.
Finalmente puoi lasciarti cadere sul letto. Ti guardi la scena, e resti colpita da quanto sia eccitante lo spettacolo che hai sopra di te: c’&egrave un bell’uomo, con un uccello a dir poco magnifico, ancora eretto e pulsante; ci sono due donne, e non avresti mai detto di potertici trovare nello stesso letto; peraltro sono due donne molto belle, seducenti, e mentre te ne rendi conto poggi le tue mani sulle loro schiene mentre loro continuano a contendersi quel bel trofeo.
Apri le gambe: non dirai nulla, ma vuoi che ora Sergio ti penetri fino a farti toccare il cielo. Basta un’occhiata, oramai siete in sintonia. Scendono dal letto tutti e tre, Sergio ti tira per le gambe fino al bordo e si inginocchia, Francesca e Federica restano inginocchiate a guardare che succede. Inizia a leccartela, con grande dedizione, quasi a volerti ricompensare per ciò che hai fatto finora. Per la prima volta sei contenta di aver seguito i consigli di quel tuo amico, quello che ti ha parlato mille volte della “depilatio”: aveva ragione, Sergio &egrave laggiù da un sacco e non accenna ad alzare il suo volto. E tu sei bagnata come non mai.
Per la seconda volta tende le mani alle altre due, invitandole a s&egrave. Poi si alza in piedi, e le sistema alla portata del suo uccello. Capisci subito di cosa ha voglia: entrare ed uscire dentro di te e nelle loro due bocche, offrendo al loro palato una dolce commistione tra i suoi e i tuoi umori. E così &egrave: lo senti spingere fino in fondo, poi uscire e scivolare tra le labbra di Federica, accoccolata alla tua sinistra a pochi centimetri dalla tua passerina, e poi toglierglielo di bocca e voltarsi verso Francesca, alla tua destra.
Senti delle mani che ti sfiorano il clitoride, mentre lui &egrave fuori di te, ma preferisci restare ad occhi chiusi senza capire di chi sono, perch&egrave le sensazioni che stai provando ti piacciono, e ciò ti basta.
Dopo un po’ esplodi, finalmente. Ti lasci completamente andare sul letto, distesa sfinita e incredibilmente contenta per quello che ti &egrave appena successo.
Federica sale a quattro zampe sul letto, con le ginocchia sul bordo del letto: vuole che Sergio penetri anche lei, tanto ce n’&egrave per tutti stasera. Visto il trattamento che &egrave stato riservato ad entrambe, Sergio la trova pronta ad accoglierlo così come hai fatto tu sin dall’inizio. Sei tentata da una strana voglia: vedere da vicino com’&egrave. Ora che l’hai già avuto ovunque, resterai semplicemente a guardare. Ti inginocchi e ti ritrovi vicino al bacino di Federica e di fronte all’uccello di Sergio. Le poggi una mano sulla schiena, giusto per farle sentire che sei lì. E guardi. Sergio le si appoggia indietro mantenendoselo fermo con una mano, e vedi quel buchino farsi sempre meno stretto. La cappella entra piano, la vedi scomparire. Lui si ferma, tutto il resto &egrave ancora fuori, e saresti pronta a scommettere che non riuscirà mai ad entrarci tutto, se non fosse che &egrave già successo a te.
Sergio ti sorprende: lo tira fuori, e ti guarda. Intuisci che vuole il tuo aiuto. Glielo bagni perbene, da un’estremità all’altra, perché sai che così entrerà meglio e che sarà utile anche alla tua amica. Ancora una volta la tua bocca &egrave al lavoro, e la cosa continua a piacerti.
Sergio lo sottrae alle tue labbra e lo riappoggia lì dov’era. Trascorrono pochissimi istanti, poi lo spinge dentro con decisione, rapido e sicuro grazie a te. Federica ha un sussulto, la senti emettere qualcosa che &egrave a metà tra un gridolino e un sospiro. Le piace. Vedere un uccello scomparire nel sedere di una donna, facendosi strada attraverso un sentiero apparentemente stretto e inaccessibile &egrave uno spettacolo sensazionale. Lui sa farlo bene: scende fino in fondo, si ferma, preme ancora un po’, po torna fuori lentamente. A volte le tiene dentro la punta, prima di rientrare, in modo da lasciare ben aperta la strada. Altre volte lo tira fuori del tutto: gli piace vedere quel buchetto pulsare, chiudersi appena un po’ e poi entrare nuovamente.
Vanno avanti così per un bel po’. Nel frattempo, ti accorgi che Francesca &egrave venuta a sedersi di fronte a te, a gambe divaricate. Inclini la testa e la vedi accoccolata sopra quel vibratore che prima stava maneggiando insieme a Federica. Intuisci che ce l’ha tutto dentro, mentre con una mano giocherella con il suo clitoride, come anche tu hai fatto cento volte al riparo da sguardi indiscreti, mentre con l’altra mano stringe il suo capezzolo tirandolo in su e poi lasciandolo andare. 3/
C’&egrave una cosa che ti ha sempre divertita: stuzzicare il tuo partner quando non &egrave ancora al culmine della sua eccitazione. Vederglielo ingrossare piano piano, insomma, invece di trovartelo già duro e pronto per l’uso.
Avete fatto già molto, tutte e tre, anzi tutti e quattro. Approfitti del momento di relax generale per provare ad esaudire quella tua piccola voglia. Siete tutti sul letto, siete riusciti addirittura a scambiare quattro chiacchiere come se foste su un normale divano, in una normalissima serata tra amici.
Ti alzi e raggiungi di nuovo Sergio. Il suo uccello &egrave poggiato sulla gamba destra, in completo riposo. Resti colpita da come sia grosso anche così. Gli sorridi, sai che ciò che stai per fare.
Lo prendi in una mano, e neanche ci sta tutto. E’ morbido e sorprendentemente profumato, merito della lavanda che hanno usato prima per depurare te e Federica.
Gli stringi appena la sommità con l’indice e il pollice, poi cominci a far scorrere la mano lungo tutta la sua lunghezza. Metti l’altra mano tra la base del suo uccello e i suoi “gemelli”, accarezzandogli con le punte delle dita le sue parti più nascoste.
Continui così, il tuo pugno riesce a stringersi sempre di meno: segno che si sta ingrossando nuovamente. Ti piace effettivamente molto sentirtelo diventare imponente tra le mani, forse perch&egrave hai la sensazione che sia tutto merito tuo.
Hai fatto eccitare Sergio, ma non solo: Federica e Francesca sono di nuovo in fermento. La tua amica del cuore &egrave la prima a prendere l’iniziativa: gli si inginocchia sul viso, rivolta verso di te, e pian piano si adagia sulla sua bocca. Lui comincia a leccarla, e dalla posizione immagini il suo viso completamente immerso tra gli umori di Federica. Le sarà dentro a più non posso, pensi tra te e te.
Alzi lo sguardo e incroci quello di Federica, che accompagna l’opera di Sergio accarezzandosi le tette e tormentandosi i capezzoli. Ha un gran bel seno, non l’avevi mai notato. Sapevi che era grande, ampio, un po’ come il tuo. Ma non avevi mai avuto l’opportunità di apprezzarlo. Continuate a guardarvi di tanto in tanto, mentre lei riceve le cure di Sergio e tu ti occupi del suo uccello ormai al massimo delle sue dimensioni.
Dopo poco cambi posizione. Stavolta stai conducendo tu il gioco, e decidi di continuare. Gli monti su, anche se non puoi guardarlo in viso, ancora intento a leccare Federica. Ci metti qualche istante per trovare la giusta posizione, ma &egrave Francesca a darti una mano: prende delicatamente l’uccello del marito e lo sistema giusto sotto di te.Toglie la mano, e tu scivoli giù con faciltà: sia tu che lui siete bagnati quanto basta.
Intanto, Francesca e Federica si danno il cambio: la moglie di Sergio &egrave quella che ha avuto le minori attenzioni, &egrave gusto che il marito si dedichi anche a lei. Francesca gli si siede sul volto dandoti la schiena, mentre ti dice: “Scusami le spalle”. Le sorridi, e per non perdere l’equilibrio le poggi le mani sui fianchi.
Federica passa dietro di te: con la bocca aiuterà Sergio a raggiungere il culmine, succhiandogli quel che resta fuori dalle tue gambe. Capita anche che la sua lingua sfiori la tua pelle, mentre lecca lui: ma sai che &egrave solo un caso, e accetti la cosa con leggerezza.
Sergio viene dentro di te, senti il suo fiotto scivolare fino al tuo sedere. Vuoi che sia lui a pulirti bene, &egrave un’altra delle fantasie inconfessabili che ti porti dentro da tempo. Lo tiri su con una mano, sottraendolo alla moglie. Ti metti giù, poggiata su un fianco, ad occhi chiusi, porgendo alla sua bocca la tua intimità grondante di piacere.
Senti la lingua toglierti goccia dopo goccia tutto quello che continuava a scivolar via, insinuandosi in ogni angolo. Rilassi il tuo corpo e i tuoi muscoli, vuoi che oltre a pulirti ti provochi anche piacere. Senti le labbra e la lingua scorrere dal solco del tuo sedere fino al tuo ombelico, e per essere d’aiuto allarghi bene le gambe. Stai provando piacere e te ne resti ad occhi chiusi, ferma e rilassata. Senti percorrere le tue cosce, fino all’interno, di nuovo, e fin dentro di te. “Devo avere un buon sapore” pensi “se si sta dilungando così tanto raggiungendo ogni minuscolo anfratto di me”.
Ti giri per guardarlo in volto, incuriosita da quella dedizione. Vedi Sergio baciarsi prima con Federica, poi anche con Francesca. Per un attimo ti assale il dubbio che non sia stato lui a pulirti così magistralmente. Ma non importa, &egrave andato tutto così bene che non ti va di rovinare tutto con uno sterile sospetto.
Ti avvicini anche a tu, dischiudi la tua bocca sulla sua, cingi i fianchi delle due amiche con fare amichevole e gentile. Poi ti scosti, allunghi la mano, saluti con un’ultima carezza anche “lui”, e scivoli via. Senza pensare se ci sarà un’altra volta’

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