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Orgia

Cosa non si fa per gli amici

By 7 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Cosa non si fa per gli amici!

L’altra sera sono uscita in un locale che frequento spesso. Lì ho incontrato
il ragazzo di una mia amica, Antonio, che spesso, in sua assenza, mi faceva
delle avance. Ma quella sera faceva di tutto per appoggiarmi la patta sul
sedere, cosa che mi fece inumidire la fica, dal momento che si capiva essere
ben dotato. Ad un certo punto, fra uno chiacchiera e l’altra, Antonio mi fa
una proposta: ‘Dai, Eva, andiamo in un posticino che ci divertiamo un po”,
io accetto e mi siedo in macchina con lui. Mi porta in una zona di campagna,
io sono già eccitata, la fica mi cola, tanto che il perizoma &egrave intriso dei
miei umori. Arriviamo in una malmessa casetta di campagna, con tanto di
allevamento dietro, non vi dico la puzza, con le luci gia accese. Entriamo
dentro e trovo tre amici di Antonio che si stavano guardando un film porno.
Rimasi un po’ stupita li, credevo di andare a farmi una scopata, invece
Antonio mi aveva portata li per un orgia: ‘Riportami a casa, brutto porco’ e
lui, ‘dai, non fare finta, so che ti stai gia eccitando’. Ed infatti era
vero, stavo sbrodolando dalla fica, perché ero eccitata al solo pensiero di
essere presa dai quattro. Uno dei tre gia presenti nella casa mi mise una
mano sotto la mini: ‘E’ un lago, mi sa che dobbiamo darle una bella dose di
cazzo a questa troia’. Tutti si abbassano i pantaloni, mettendo in mostra i
loro cazzi gia in tira. Mi fanno inchinare ed incomincio a spompinarli.
Mentre lo faccio vengo, perché continuo a martoriarmi la figa con una mano.
Ad uno ad uno i quattro mi sborrano in bocca. Sono soddisfatta e credo
anche loro: ‘Dai Anto, accompagnami a casa’, come risposta ricevo un bel
ceffone in piena faccia ‘Non hai capito un cazzo, stanotte sei nostra’.
Cerco di ribellarmi, ma loro mi immobilizzano e mi denudano, quindi mi
sbattono con la pancia sul tavolo e mi esplorano con le dita in tutti i
buchi. Sento la sporcizia del pavimento sotto i miei piedi e la puzza
dell’allevamento provenire da fuori, ma tutto questo non fa altro che
eccitarmi.
Antonio per primo mi penetra con violenza la fichetta, facendomi male perché
ha un cazzone molto grosso,lo sento fino all’utero: ‘E’ da tanto che ti
volevo scopare brutta troia, adesso ti faccio il culo!’. Toglie il suo
cazzone dalla mia fica e me lo passa in bocca, sento il sapore dei miei
umori sul suo cazzo, mentre un altro ha preso il suo posto dietro di me.
Poi, quando questo ultimo me lo passa in bocca lui si mette dietro di me e
mi forza il buco del culo, facendomi gridare: ‘Grida quanto vuoi, tanto qui
non ti può sentire nessuno’. Mi sbatte con violenza, facendomi molto male,
sento le sue palle che sbattono contro la fica grondante. Gli supplico di
smetterla, ma ogni volta che lo faccio sembra dargli una carica in più. Mi
fa male, ma sto godendo come una matta, mi sento sottomessa. Ad un certo
punto il ritmo della scopata aumenta e Antonio mi riempie di sborra
l’intestino ed io vengo come un torrente. Mi toglie il cazzo dal sedere e me
lo mette davanti alla faccia: &egrave tutto sporco di sperma e merda: ‘Ora
puliscimelo troia, puliscimelo dalla tua merda’. Un altro ha preso il suo
posto nel mio culo e sento i liquami misti alla sborra di Antonio colarmi
dal buco pieno. Cerco di divincolarmi, ma Antonio mi prende per i capelli,
mi da un schiaffo e mi costringe a pulirgli il cazzo sporco, mi viene da
vomitare, ma allo stesso tempo godo come una puttana. Dietro qualcun altro
mi sborra nel culo e gli viene subito dato il cambio. Per mezz’ora non
faccio altro che prendere cazzi nel culo e ripulirli dalla mia merda. Oramai
nella stanza &egrave presente una puzza incredibile. Sotto di me c’&egrave un lago
formato da liquido vaginale, sborra, liquame sceso dal culo ed un po’ di
piscio che mi &egrave sfuggito mentre venivo. Antonio mi fa abbassare e mi fa
leccare tutta la schifezza, fino a lasciare il pavimento pulito e nel mentre
mi sculaccia fino a farmi diventare le chiappe rosse come peperoni, io
singhiozzo, mi fa male. In quel momento vengo di nuovo e loro, insultandomi,
iniziano a scoparmi a due alla volta: Antonio si siede sul divano e mi fa
impalare con la fica sul suo cazzo ed a turno gli alti trapassano per il mio
sedere. Io sono nel pieno dell’eccitazione: ‘Dai bastardi, usatemi come un
buco per cazzi, sono la vostra troia’hahhaah’ e grido di nuovo per un altro
orgasmo lacerante. Sento la fica grondare ed i liquami che scendono dal culo
sul cazzo di Antonio. Oramai i quattro sono indemoniati e mi riempiono di
nuovo i buchi di sborra. Poi mi fanno accovacciare e mi fanno cagare tutto
lo sperma che ho nel culo in terra, misto alla merda dell’intestino, poi mi
ci buttano la faccia in mezzo, tenendomela schiacciata sopra in modo da
leccare tutto: ‘Questa troia potrebbe aprire un’impresa di pulizie, guardate
come pulisce bene’. I quattro continuano ad umiliarmi fra le risate, ma a me
piace essere sottomessa e godo in silenzio, e mi obbligano tenendomi per i
capelli a pulire ad uno ad uno con la lingua i loro piedi zozzi dalla
sporcizia del pavimento, mentre gli altri mi pisciano addosso. Cerco di
ritrarmi, ma un paio di schiaffi sul culo mi fanno cambiare subito idea.
Dopo un’oretta Antonio mi riaccompagna a casa, puzzo come una fogna, ho le
cosce tutte rigate di sborra e merda, per non parlare della faccia e dei
capelli ancora bagnati di piscio, quando scendo dalla macchina mi da una
pacca sul culo: ‘Bella serata he?’ ed io ‘Si, proprio bella!”
Rientrata a casa non mi lavo, non mi faccio la doccia, mi piace sentirmi la
puzza di tutte le schifezze che mi hanno fatto fare e continuo ad eccitarmi
e mi sfogo masturbandomi prima di addormentarmi distrutta’.

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