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Orgia

Esploratori dello spazio

By 29 Maggio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Capitolo 1.
Anno terrestre 3005,
il mio quinto viaggio da capitano in una nave spaziale, scopo: esplorare nuove galassie. Dopo quasi mille anni di viaggi lo spazio riserva ancora molte sorprese. Siamo alla ricerca di una nave terrestre dispersa nel lontano 2463. Centocinquanta fra uomini e donne. Si pensa che abbiamo creato una colonia in un pianeta, scoperto da poco, in una galassia non ancora esplorata. Previsti otto mesi di viaggio, sei sono già passati. Brevi soste per i rifornimenti. L’equipaggio questa volta è un pò particolare, se nei viaggi passati sul ponte, ed ai posti di comando eravamo in netta maggioranza uomini ora siamo in tutto dieci, di cui sei donne. La particolarità sta nel fatto che sono sempre con loro, perchè nella sala di comando su cinque, uno è uomo ‘ io-, e quattro sono donne: una di loro è il mio vice (tette da urlo), il pilota, il nostromo e la interprete ‘ tutte con culi, tette, visi e occhi da seghe continue. Poi c’è il dottore (una bruna con occhi verdi e una mania per la cura del fisico, per cui inutile descriverlo) ed una è il comandante delle macchine, che va e viene dal ponte comando, e quando va, fregandomene delle altre, non perdo d’occhio il suo splendido culetto ,fin quando, la porta non si chiude. I tre uomini svolgono funzioni manuali sul mantenimento della nave, li vedo una volta al giorno ‘ uno di loro e con me dal primo viaggio, gli altri due dalla terza missione. Ottimi elementi non li cambierei per nessun motivo, come pure il mio vice e il dott., questa è la terza missione. Stare a contatto con loro è molto piacevole, quelle meravigliose tute, così aderenti, avvolgono i loro corpi in modo tale che l’unica cosa che non so è, se si depilano le loro fichette. Siamo al sesto mese di navigazione e di assoluta astinenza, vedere i loro meravigliosi culi o le loro fantastiche tette, che vanno da una seconda (l’interprete, al posto dei capezzoli ha due chiodi) ad una quarta, mi procurano delle continue erezioni nella sala comando (spero di non farmi vedere), e seghe quando sono nel mio alloggio.
Devo fare qualcosa. A tavola siamo sempre in tre: il mio vice e, a turno, una delle cinque, e anche quando le vedo mangiare mi creano dei ‘problemi’. Devo parlare col dottore. Solo che è una delle sei.
Così scoppio. Ma porca puttana… quanto sono stati belli i primi 3 viaggi. A parte l’interprete tutti uomini. Quando proprio i testicoli stavano scoppiando un bel film porno una sega e via per un altro mese pensando solo alla missione.
Dal quarto viaggio metà equipaggio uomini e l’altra metà donne. Prime rogne. Ora nessuna differenza, in base alla missione si sceglie l’equipaggio più adatto, ottimo dal punto di vista della missione, ma cazzo io così proprio non reggo.

-Computer, novità.
-Dovresti darmele tu, le novità.
-Ehi Computer, pure tu, non credi che dovresti aiutarmi anziché fare gli indovinelli?.
-Hai ragione. So cosa ti serve.
-Computer, ma cosa sai?
-Ti ricordo che questo è il quinto viaggio che facciamo insieme e la maggior parte delle informazioni le immetti tu …… riguardanti l’equipaggio e …… anche sul tuo conto.
-Computer, continuo a non capire.
-Ok. Io so il tuo problema e ti invito a chiedermi F50 e spostare le immagini sullo schermo grande.
-Computer, va bene, sono curioso di capire cosa hai capito…. Computer F50 e schermo grande.
Mai visione fu più bella. Due donne in un appassionato 69, cazzo, non due donne, ma il mio vice Sally con l’interprete Margy. La visione è meravigliosa, Sally, sotto, spinge in profondità un fallo nella fica di Margy e con la lingua le strapazza il clitoride, cosa stia facendo Margy a Sally non lo vedo, ma capendo che Computer è dalla mia parte chiedo:
-Computer, fica di Sally.
Cambia immagine e, altra meravigliosa vista, la fica della mia vice ha solo un ciuffetto e tutto intorno alle labbra non c’è un pelo. Margy la sta penetrando con tutta la mano. I loro movimenti e le loro urla mi fanno venire dentro la tuta. Mi tolgo la tuta, sono nudo con il cazzo ancora in tiro.
Computer prende in mano la regia e mi fa vedere le scene migliori. Io mi masturbo. Ultima scena, da un cassetto Sally prende un fallo enorme. Dispongono le loro fiche una di fronte all’altra e vedo questo cazzone entrare nelle loro fiche, spingono, così da farselo entrare il più possibile. Urlano, le pareti insonorizzate di ogni alloggio glielo permette, E per l’ennesima volta le vedo venire e con quel cazzo finto ancora dentro le loro fiche si accasciano sul letto sfinite. Anch’io vengo.
Computer mi fa un primo piano dei loro volti stravolti e per tutta risposta il mio cazzo torna più duro di prima.
-Computer basta, stacca tutto.
-Ok.
-Computer da quanto va avanti questa storia.
-2 mesi.
-Computer, non hanno perso tanto tempo…. e le altre?
-Anche loro.
-Ehh….. Computer, tutte?
-Sì.
-Computer, coppie fisse.
-No. Dipende gli orari. Quelle libere si riuniscono, avvolte anche in 3….. vedrai.
-E i 3 uomini?
-Solo le donne.
-Computer, vedrai cosa? Se vedo un’altro spettacolo così il mio cervello scoppia.
-Già forse è meglio che vai dal dottore.
-Computer, cosa le racconto, che vorrei scoparla.
-Si
-Computer, ho capito, dimmi cosa dovrei fare.
-Vai come paziente, esponi il problema e …….. aspetta la cura.
-Computer, tu non mi hai raccontato tutto. Cosa sai? Parlano di me?
-Fatti visitare, e sicuramente avrai la giusta cura.
-Computer, vuoi farmi fuori. Tutto viene registrato. E non capisco perchè lo fanno. Lo sanno che potrei scoprire tutto?
-Sei il solo che hai accesso alla memoria. Tu puoi cancellare o inviare sulla terra informazioni riservate….. e le registrazioni interne.
-Computer, ho fatto la parte dello scemo fino ad ora, ma tu mi stai chiaramente dicendo che stanno cercando di attirarmi in questi giochi?
-Fatti visitare. Chiudo.

-Ciao dottore (in missione non voglio nessun Lei, dal primo all’ultimo elemento dell’equipaggio voglio che mi diano del tu).
-A che devo questa visita.
-Bene, sono qui come paziente e vengo al dunque senza nessun giro di parole, il problema è ……… le donne di questa missione.
-Non capisco.
Le, espongo il mio problema: seghe, sogni, erezioni tutto quello che vi ho descritto prima.
Finito di esporre il problema lei resta per un dieci secondi in silenzio.
-Ora farai quello che ti dico, senza fare domande. Vai dietro quella tenda, spogliati completamente, prendi la maschera che trovi, sdraiati sul lettino, metti la testa, ripeto, solo la testa, fuori dalla tenda, indossa la maschera e aspetta.
Eseguo tutto, e aspetto. Sento che si muove non capisco cosa fa, capisco che sta spostando qualcosa.
La sento molto vicino, vorrei capire cosa sta facendo. Ma un odore, che subito non capisco, non ricordo, o cazzo ma ……
-Ora comincia la cura.
Ho la sua fica sulla mia bocca, il mio naso tenta di penetrarla. Esco le mani dalla tenda, ma lei le blocca.
-Ho detto solo la testa.
Comincio a leccarla come un pazzo. Il cazzo mi scoppia. Sposto la testa e trovo il suo clitoride. Lo lecco, lo succhio, gli do piccoli morsi.
Urla. Sono contento, ricordo ancora come usare la mia bocca con una donna. Continuo il trattamento. Lei urla e dopo poco viene. Bevo tutto.
-Il mio cazzo, ti prego aiutalo.
Ma per tutta risposta leva la sua fica dalla mia faccia e si allontana.
-Resta fermo.
Altri movimenti. Non capisco cosa fa. Di nuovo la sento vicina. Di nuovo odore di fica, non quella di prima. Infatti, è un’altra. La mia lingua trova subito il buco del culo. Lecco, lecco, lei si sposta, non parla, ora ho la sua fica all’altezza della mia bocca. Lecco e bevo tutto quello che mi offre. Il mio cazzo è esploso, non visto dalla tenda, almeno credo, mi sono fatto una sega. Afferro il suo clitoride tra le labbra e lo succhio. Urla e anche lei viene nella mia bocca. Si alza e si allontana. Nessuno parla. Penso: ed ora a chi tocca, chissà se una delle due era la dottoressa.
Sento muovere la tenda. Una, due, tre, quattro mani, forse di più, cominciano a giocare col mio cazzo. Ora sono le loro lingue che si stanno occupando del mio cazzo. Mi alzano le gambe. Sento una lingua che esplora le mie natiche, arriva fino al mio buco del culo.
Sto per scoppiare. Grido di piacere. Non resisto più.
Una lingua si occupa del mio culo, un’altra delle mie palle, una bocca si impadronisce del mio cazzo. Vengo, e quella bocca non si stacca, penso: questa troia sta ingoiando tutto, ma chi sei, chi siete.
Ora a turno le loro bocche ripuliscono il mio cazzo. Poi si avvicinano alla mia bocca e a turno mi baciano, le loro lingue, con una violenza piacevolissima, entrano nella mia bocca, sento il sapore del mio sperma.
Si allontanano, ma prima, spingono il lettino dietro la tenda. Resto con la maschera. Non so cosa fare.
-Togliti la maschera. A destra c’è la doccia. Fai pure. Troverai il mio accappatotio, usalo pure.
E’ la voce della dottoressa. Levo la maschera, mi alzo. Sono stanchissimo. Non parlo. Entro nella doccia. Apro l’acqua, mi seggo sul piatto, lascio scorrere l’acqua. Non so quanto tempo resto così.
Mi chiama.
-Capitano, le serve aiuto.
-Non lo so. Ora vedo.
Cerco di alzarmi ci riesco, la doccia mi ha fatto bene. Prendo il suo accappatoio. Prima di indossarlo lo annuso. Vorrei tanto sentire uno degli odori di prima. Non sono sicuro se lei ha partecipato o ha solo osservato. Mi rivesto. Esco, mi accoglie con un sorriso.
-Bene, ci vediamo domani. Stessa ora. Sono contenta, la cura ha fatto subito effetto. Il tuo sguardo è stanco ma sereno. A domani
Esco. Non dico nulla. Un solo pensiero. Computer stasera mi farà vedere il filmato.
Saprò chi c’era.
Esploratori dello spazio cap.2

Vado nella sala comando. Effettivamente mi sento meglio. Non penso a cosa è successo ma alla missione.
Penso: come le prime missioni. Appena sentivo le palle piene mi sparavo una sega mentre vedevo un porno e poi via. A lavoro.
Entro nella sala comando tutto in ordine, guardo il mio equipaggio, i loro culi, le loro tette, e il mio cazzo resta tranquillo. Finalmente. Chiedo cosa sia successo, dispongo nuovi ordini, insomma, solita routine.
Penso: ora posso tornare a concentrarmi solo sulla missione.
Passa un’ora, ed entra Lory, il comandante di macchina. Si avvicina, è molto vicina, sento il suo profumo. Sono contento tutto tranquillo ‘ il mio cazzo resta giù – mi fa leggere dal suo computer dei dati ‘ è sempre vicina e lui è sempre giù – resto concentrato solo su quello che mi dice. Finiamo di discutere. Si congeda da me. Si gira. Guardo il suo culo che si allontana e ………… non sono guarito. Domani devo andare per forza alla seconda seduta del dott.
Cena con il mio vice Sally, e l’interprete Margy. Mangiamo, ma non posso fare a meno di pensare a come le ho viste subito dopo il loro ultimo amplesso. Quei visi stravolti dal piacere. A vederle ora, sembra impossibile. Si parla dei soliti argomenti di lavoro. Appena posso cerco di carpire qualche loro odore. Nulla. Troppo lontane e poi c’è il cibo. No, loro non c’erano in infermeria. Erano di turno. Aspetta Sally era sul ponte ma Margy no. Computer fra un po’ mi svelerà questo bel mistero.
Finiamo la cena, stasera loro di turno io nel mio alloggio.
Entro.
-Computer.
-Capitano.
-…………………
-Aspetto suoi ordini.
-Computer, niente buonanotte.
Ho deciso. Per il momento non voglio sapere chi c’era.
-Non vuoi vedere il filmato di oggi in infermeria.
-No. Buonanotte
-Buonanotte capitano.

Sveglia, doccia, colazione, mi preparo, ponte. La mattinanta scorre come sempre. Sul ponte Dyana, il pilota, e Lory comandante della sala macchina. Chiedo novità, mi risponde Lory:
-Nessuna novità.
Arrivano le altre e Lory torna nel suo regno, la sala macchine. Guardo di continuo l’orologio. Penso a chi è di turno nel pomeriggio, e il mio cazzo, pur sapendo cosa ci aspetta, resta tranquillo, anche col culo di Lory. Pranzo con Sally e Lory. Dopo pranzo vado un po’ nel mio alloggio. Poco prima di andare in infermeria passo dal ponte di comando. Tutto a posto.
Ok, andiamo alla seconda seduta.

Entro. Angel, la dottoressa, mi accoglie col solito sorriso.
-Bene, felice di rivederti capitano.
-Anch’io sono felice di rivederti.
Mi fa un sorriso così sensuale che subito le chiedo cosa devo fare, prima che il mio cazzo reagisca.
-Dietro la tenda. Spogliati. Metti la maschera e sdraiati sul lettino. Non è quello di ieri. Questa è una barella. Vai.
Entro, mi spoglio, prendo la maschera, mi sdraio.
-Metti la tovaglia sul tuo pisello. Appena fatto chiamami.
-Fatto.
-Sto entrando.
Entra
-Metti la maschera
Non vedo. Mi lega con le cinghia della barella, gambe e torace. Sento che apre la tenda. Si avvicina di nuovo. Abbassa la barella. Mi sento come se fossi coricato a terra. Si allontana.
Solito silenzio. Non so perchè ma il mio cazzo va in erezione. Non vedo, ma deve essere bello vedere l’asciugamano che si alza.
Si avvicina …. non so chi sia. Come ieri. Sento odore di fica e subito le mie labbra baciano altre labbra, ma di fica. Un’altro sapore. Siamo a tre. Novità, mentre lecco, qualcuna leva l’asciugamano e senza usare le mani prende in bocca il mio cazzo. Che meraviglia. Mentre cerco di dare piacere lo ricevo, con uno splendido pompino. Lecco, succhio, sento lamenti di piacere e finalmente viene, e come sempre bevo tutto. Si alza. Il pompino continua. Mi lecco le labbra.
Le labbra che ora si poggiano sulle mie sono di una bocca. Questa volta sono io che con forza, entro nella sua bocca. Meraviglioso. Un bacio lunghissimo, nel frattempo il mio cazzo viene lasciato solo. Ma dura un attimo. Vorrei tanto fottere una di queste fiche. Finalmente, come letto nel pensiero, una di loro offre la sua fica al mio cazzo. Piano, piano, piano si fa penetrare, finalmente sono tutto dentro, è stretta, meravigliosamente stretta e accogliente. Resta ferma. Col cazzo tutto dentro. Cerco di muovermi, voglio fotterla io. Ma subito la voce del dottore.
-Stai fermo.
Non so da dove viene la sua voce. Di sicuro non è di chi continua a baciarmi.
Comincia un su e giù che dura poco. Intanto il bacio finisce e dalla bocca passo a leccare la fica. Il mio cazzo resta di nuovo solo, ma anche stavolta dura poco, un’altra fica si fa penetrare. Questa volta il su e giù comincia subito. Non capisco come faccio a resistere. Sento urla da tutte le parti della stanza. Faccio un rapido conto, credo siano in quattro.
Per un attimo penso al ponte di comando. Chi è rimasto?
Poi penso: Computer sta seguendo tutto se qualcosa non va ci avvisa. Spero. Mi auguro. Ma sto godendo troppo e mi convinco che sia così.
Non riesco a finire i miei pensieri e avviene un cambio. Altra fica da leccare, altro sapore ‘ e siamo a cinque -, ormai so muovere la testa benissimo, credo che la mia lingua si sia allungata, lecco fiche e culi, alcune di loro hanno dei clitoridi che sembrano enormi, mi sembra di fare dei pompini. Cerco di infilare la mia lingua nei loro buchi. I buchi del culo profumano, chissà cosa hanno usato. Lecco, e penso ai beccucci delle perette che sono entrate in quei buchi per pulirli a fondo. Mi piace cercare di penetrarle con la lingua. Bevo, bevo tutto quello che hanno da offrirmi. Anche il mio cazzo continua a cambiare fica e continua a resistere. Penso, che senza saperlo, Angel mi ha dato qualcosa.
Dopo avere avuto rapporti con tutte e quattro, finalmente cercano di farmi venire. Il mio cazzo le ha tutte attorno, con la bocca e con le mani tentano di farmi venire. E finalmente ci riescono. Urlo e anche loro contente non solo gridano ma parlano tutte, ed io non cerco di capire le loro voci, ma penso solo al piacere appena ricevuto.
Quando ritorno, un poco, in me, realizzo che posso capire chi sono, ma è troppo tardi, anche loro hanno capito. Per un attimo si sono tradite …. ora tacciono.
Si allontanano. Chiudono la tenda. L’ultima rimasta mi leva le cinghie. Si allontana. Resto solo.

Come ieri. Che faccio?. Aspetto. Angel:
-Bene alzati e fatti la doccia. Se ti serve aiuto chiamami.
Mi alzo. Il mio cazzo è ancora durissimo. Entro nella doccia. Fredda, freddissima, ma lui è sempre su. Ma cosa mi ha dato? Decido di chiamarla.
-Dottore.
-Si
-Ho un problema.
-Arrivo.
Apre la tenda e mi trova col cazzo tesissimo che punta verso di lei, e il mio dito che indica il problema ‘ il mio cazzo.
-Le soluzioni sono due. O prendi un antidoto oppure ……..
-Vada per l’oppure
Chiude la tenda. Si toglie la tuta. E ci ritroviamo completamente nudi uno di fronte all’altro. E’ splendida, finalmente vedo i suoi capezzoli e la sua fica completamente rasata, il resto del corpo risulta meraviglioso come lo avevo immagginato dentro quella tuta.
Allunga una mano. Gli porgo la mia. La prende e andiamo dietro una porta. Il suo alloggio, il suo letto. Si siede sul suo letto, mi avvicino. Prende il mio cazzo in bocca e comincia un lunghissimo pompino. Finalmente si stacca. Mi fa coricare. Si mette sopra, la sua fica davanti la mia faccia il mio cazzo di nuovo fra le sue labbra. Lecco, e ho la conferma che la prima fica che ho leccato è stata la sua. Le lecco il buco del culo. Lo insalivo il più possibile. La penetro con un dito. Le piace. Si muove come per spingere il mio dito ancora più in profondità. Si gira. Mi guarda.
-Lo vuoi.
-Si.
-Sei il mio primo vero cazzo.
-Non capisco ‘ domanda idiota.
-Il mio culo conosce solo piccoli cazzi finti.
-Lasciami fare ‘ la voglia di rompere quel culo mi fa dire solo stronzate.
Le chiedo se ha qualche olio ….. non mi fa finire. Apre il cassetto, prende un tubetto e me lo porge.
Cambiamo posizione. La faccio sdraiare su un fianco. Le alzo la gamba e spalmo la crema intorno allo sfintere. Lo massaggio. Piano piano comincio a penetrarla con un dito. Il dito scivola facilmente. Due dita. Geme, ma spinge per farli entrare. Tre dita. Il buco è oscenamente aperto. Punto il cazzo tolgo le dita, e prima che si richiude ho già mezzo cazzo dentro. Non se ne è accorta. Appena lo capisce mi guarda.
-E’ meraviglioso. Sei bravissimo. Sei dentro e non l’ho capito. Dai spingi.
Ora il mio cazzo è stretto nella morsa del suo sfintere. Spingo. Entro, ancora, ancora, lei mi aiuta. Fa qualche smorfia di … non capisco se dolore o piacere, ma non mi fermo. Sono tutto dentro. Mi guarda di nuovo.
-Dai. Capitano. Muoviti.
Comincio, su e giù, prima piano, poi esco il cazzo e rientro subito. Meraviglioso. Le chiedo:
-Mettiti sopra. Voglio vederti mentre ti inculi.
Mi sale sopra, offrendomi le sue spalle. Vedo il mio cazzo entrare e uscire dal suo culo. Si butta indietro. Con una mano gioco con la sua fica. Le mie dita titillano il suo clitoride. Urla. Viene. Porto la mia mano piena dei suoi umori, alla sua bocca. La lecca, e poi la lecco.
-Voglio romperti il culo come piace a noi uomini.
-Come?
-Mettiti a quattro piedi.
Lo spettacolo che mi offre è meraviglioso. Vedo il suo culo ancora aperto e la su fica fradicia di umori. Punto il mio cazzo sul suo sfintere. Vorrei sfondarla con un colpo solo. Ma decido di far entare prima la mia cappella. Appena la cappella supera l’ostacolo dello sfintere, do un colpo solo, sono tutto dentro. Lei grida. Io comincio a cavalcarla come un forsennato. Lei, confusa, grida di fermarmi. Io non mi fermo. E dopo poco, è lei a decidere il ritmo. Spinge. Mi fermo. Lei così chinata a quattro piedi spinge sul mio bacino, ed io vedo il mio cazzo entrare ed escire dal quel buco ormai oscenamente dilatato. Finalmente sto per venire. L’afferro per i fianchi e le do gli ultimi colpi violentissimi, scaricando tutto il mio sperma dentro il suo intestino. Cadiamo sul letto io col cazzo ancora in tiro dentro il suo culo, sopra la sua schiena. La bacio sul collo. Siamo stremati. Finalmente anche il mio cazzo ne ha abbastanza, e torna piano piano in posizione di riposo. No so quanto tempo sia passato. Ma sento una voce amica.
-Capitano. Manca da troppo dal ponte di comando.
E’ Computer. Cazzo vero. Mi alzo. Faccio una velocissima doccia. Mi vesto. Angel si avvicina. E’ ancora nuda. Splendida. Mi da un bacio, le lingue si intrecciano, vorrei essere sulla terra, nella mia o nella sua casa, ma ho una nave da controllare ………… pazienza.

Arrivo sul ponte di comando. Nessun commento. Nessun strano sorriso. Tutto normale. Solita routine. Il culo di Lory non mi fa nessuna impressione. Sono troppo stanco.
Penso: che troie.

Capitolo 3

Cena con Sally, la mia vice, e Patty, il nostromo. Qualche battutina un po’ piccante con molti doppi sensi sul cibo. Nient’altro. Ma mi sta bene. Fuori da quell’infermeria, tutto come sempre ‘ o quasi.
Torno nel mio alloggio. Sono sfinito. Computer:
-Ci sono messaggi.
-Computer, leggi.
-Mittente Dott.Angel. Messaggio. Domani riposo. Dopodomani. Terza seduta. Fine messaggio.
-Computer, buonanotte.
-Buonanotte capitano.
Non ho la forza di pensare a quel messaggio, alla terza seduta, anzi sono contento che domani riposo. Sono stanchissimo e contentissimo.

La giornata si svolge come quelle di inizio missione. Lavoro, lavoro e ancora lavoro.
Dopo pranzo vado nel mio alloggio. Ora voglio sapere tutto.
-Computer, il filmato di ieri pomeriggio in infermeria.
-Sei sicuro.
-Computer, credo di averlo fatto con tutte, ora vorrei associare ogni fica con una faccia.
-Ok.
-Computer, schermo grande. Pronto a staccare tutto, se bussano o se chiamano.
Parte la registrazione. La prima a impalarsi è stata Sally ‘ quasi lo immaginavo- non so perchè ma avevo l’impressione che avesse un fica navigata e invece è mervigliosamente stretta. Dalle smorfie le è piaciuto. Sulla mia faccia ho la fica di Lory ed il suo culo, è veramente bello. Seconda: Angel. Inutile ogni commento. La terza è Margy.
-Computer, primo piano sulle tette di Margy.
Lo sapevo, Margy ha due chiodi fra quei capezzoli.
Lory, ora è il suo turno. Fra Lory e Sally la palma della più troia, ma Lory vince.
Ultima scena: le loro lingue sembrano spade. Leccano il mio cazzo e si danno dei colpi ‘ di lingua – per contendersi la mia sborra. Finiscono le immagini.
-Computer la registrazione del giorno prima.
Partono le immgini. La prima fica che ho leccato è di Angel, poi quella di Dyana il pilota. E’ brava che bella troietta. Il gioco finale è condotto da Angel, Dyana e Patty il nostromo. Che splendide bocche. Cazzo hanno ingoiato tutto. Che bell’equipaggio.
Sono sicuro che si farebbero fottere anche dagli altri tre maschi. Boh, chissà. Anche loro meriterebbero un po’ di terapia. Vedremo. Vedremo.
-Computer. Chiudi tutto. Queste registrazioni hanno come password la mia voce. Torno sul ponte. Chiudo
-Registrato. Chiudo.
Sul ponte nulla di nuovo. Mancano Patty e Lory. Si staranno divertendo?
Cena con Sally e Margy. Guardo le loro tette. Quelle di Sally, enormi, mi fanno venir voglia di una bella ‘spagnola’. Finisce la cena, torno nel mio alloggio.
-Computer, messaggi.
-No ma se vuoi c’è qualche filmato.
-Computer, Buonanotte.
-Buonanotte capitano.

Altro giorno. Sveglia, doccia, colazione, ponte comando. Fra qualche giorno usciamo dallo spazio controllato dall’Unione Galattica e poi ….. dieci o venti giorni per arrivare al pianeta dove, forse, ci sono dei terrestri.
Pranzo. Riposo. Ponte, tutto tranquillo e tutte presenti. Cosa avrà pensato Angel per la terza seduta?. Vado.

-Ciao dottore.
-Capitano.
-Oggi c’è una novità. Per la prima volta non avrai la maschera, e sarai tu a condurre il gioco.
-Non ho capito, ma dimmi che devo fare.
-Io ti sarò vicino. Vai dietro la tenda spogliati e aspettami.
Non dico nulla. Vado dietro la tenda. Mi spoglio. Mi seggo sul lettino e aspetto. Soliti movimenti, nessuna parola, passano cinque minuti ed entra Angel.
-A te la scelta. Polverina o, senza. Io la consiglio. La dose è inferiore rispetto l’ultima volta.
-Ok, polverina.
Prendo la ‘polverina’ in un bicchiere d’acqua. Lei esce. Resto seduto. Altri movimenti. La ‘polverina’ ha effetto. I movimenti creano curiosità e il cazzo va in posizione di alza bandiera. Apetto.
Finalmente entra Angel.
-Bene, bene, siamo pronti ‘ guarda il mio cazzo – . Vieni.
Apre la tenda di sinistra e lo spettacolo che vedo è da sogno. Ogni uomo sogna di entrare in un stanza e vedere quello che vi sto per descrivere. Da tre buchi grandi, escono tre fiche e tre culi. Le donne sono a pancia all’aria, le gambe sono dietro la parete ed io ho la visone solo, dei loro culi con tre fiche e tre culi apertissimi. Angel:
-Serviti pure. Devi avere cura dei loro culi …. come hai avuto del mio.
Li guardo, la guardo …. mi sento un bambino nel paese dei balocchi. Angel si avvicina e mi sussurra:
-Dai, voglio sentire le loro urla di piacere…. Come hai fatto con me.
Mi avvicino mi inginocchio e comincio a leccare la prima fica. Angel si avvicina con la solita crema, io la prendo e cospargo il primo ano con la crema. Mentre lecco la fica, infilo un dito nel culo. Scivola, forse, ieri, si sono allenate, oppure è stato già violato. Entro con due dita. Dall’altra parte sento dei lamenti di piacere. Guardo Angel. Lei mi guarda. E con una smorfia mi fa capire di fotterla.
Entro prima in fica. Lubrifico bene il mio cazzo con gli umori della sua vagina. Esco e poggio la mia cappella sul sul suo ano. Non uso le cure avute con Angel, perchè mi convingo che questo culo è stato già rotto. Spingo. Ho ragione. La mia cappella supera subito l’ostacolo sfintere. Con le dita le torturo il clitoride. Spingo, spingo, qualche piccolo urlo, spingo, ultimo colpo, sono tutto dentro le palle sbattono sulle sue natiche. La sento gemere. Continuo a torturarle la fica. Aumento il ritmo dei colpi. Per la prima volta non sento gemiti, ma sento la sua voce
-Ancora, più forte.
E’ Lory il suo culo finalmente è mio, e non è nuovo a questa esperienza, la colpisco violentemente, lei urla, viene, la mia mano è piena dei suoi umori, la lecco. Angel si avvicina, fa cenno di finire con lei.
Mi dispiace ma altri due culi mi attendono. Chissà chi sono. Esco il cazzo e per un po’ guardo quel buco oscenamente aperto.
Mi sposto al centro. Comincio a leccare, è bagnatissima l’inculata di Lory l’ha eccitata. E tu chi sei? Lecco, prendo la crema e comincio il solito trattamento. Questa volta il buco è più stretto sembra quello di Angel. Un dito, due dita, geme di piacere, tre dita, quasi urla Muovo velocemente la mano. Esco le dita e la penetro col cazzo. Lo sfintere ancora dilatato permette l’ingresso di mezzo cazzo. Sì, proprio come con Angel. Mi giro, Angel si sta masturbando seduta sul lettino. Spingo, finalmente la sento urlare. Parla, chi sei? penso. Guardo ancora Angel, la sua fica è all’altezza della mia testa, e fa di tutto per farsi notare. Sono tutto dentro, do colpi sempre più possenti, e finalmente la sento urlare.
-Piano, ti prego, più piano.
E’ Margy. Rallento i colpi, ho raggiunto il mio scopo. La sento gemere, come con Lory le torturo la fica, e dopo poco ha un orgasmo. Riprendo a colpirla più forte.
-Dai così rompimi … non ti fermare … più forte.
E anche questa volta Angel si avvicina e mi invita a pensare all’ultima fica/culo.
Esco a malincuore, ma appena mi ritrovo davanti alla terza fica, lo spettacolo, è meraviglioso. Senza toccarsi, sentendo le altre, ha avuto un orgasmo. Mi butto sulla sua fica e lecco, lecco. Comincio il trattamento del suo ano. E’ stretto. Anche questa volta lecco, e la penetro: un dito, due dita, tre dita. Tre dita in culo, e il cazzo in fica. Le mia dita sentono il cazzo fare su e giù dalla fica. Esco dalla fica. E’ un fiume, una cascata, è venuta di nuovo. Questa volta tolgo le tre dita e aspetto che i muscoli dello sfintere richiudono il buco. Lei non può muoversi, aspetta, il buco si è quasi chiuso. Avvicino il mio cazzo e comincio a spingere. Lo sfintere pone un po’ di resistenza, la invito a spingere. Lo fa, e la mia cappella entra, oltrepassa il primo scoglio. E’ incredibile, lei continua a spingere ed io mi sento risucchiato, entro, entro, senza spingere mi ritrovo il cazzo completamente risucchiato da quel buco nero. Sono tutto dentro, lei finisce di spingere, ed io comincio a stantuffarla.
Chi sei? Aumento il ritmo, dai gemiti passiamo alle urla, dalle urla, finalmente alle imprecazioni.
-Stronzo più piano.
E’ lei la mia vice, Sally. Rallento, sono contento. Con quello di Angel, ho posseduto i quattro culi che più desideravo. La masturbo, urla, geme, è meraviglioso, il suo culo si è abituato al mio cazzo. Aumento il ritmo questa volta urla di piacere. Viene per la terza volta. Mi giro col cazzo ancora dentro Sally, chiedo ad Angel.
-Dove …. come …. sborro? – non so quello che dico.
-Sei tu il capitano.
-Be, allora, beati gli ultimi.
E comincio a stantuffare Sally, ma con una variante, cinque colpi in culo e cinque in fica. Lei urla le altre hanno capito come finisce, fanno passare una mano dal buco e cominciano a masturbarsi. Che spettacolo. Mi giro Angel si masturba ancora. Chissà quante volte è venuta. Io continuo: cinque in culo e cinque in fica.
Capisco che duro ancora a lungo e rivolgendomi a Sally ‘ non la chiamo per nome – dico:
-Bella troia, sto tornando.
Lascio i suoi buchi. Ora ho i buchi di Lory davanti al mio cazzo. Dieci colpi in fica e dieci in culo. Margy, dieci colpi in fica, passo al culo, è tornato stretto, spingo piano. Sono di nuovo dentro. Mi piace, e la inculo a lungo, perdo il conto dei colpi. Torno da Sally, questa volta fino alla fine. Mi giro e dico ad Angel di occuparsi delle altre. Quasi non aspettasse altro, si avventa sulla fica di Margy, la sua mano sparisce nella fica di Lory. Le urla si confondono, è una bolgia. Io scoppio e riempio il culo di Sally. Le resto dentro. Il cazzo è ancora duro. Ogni tanto le do qualche colpo e lei dall’altra parte della parete, stremata dai tanti orgasmi, geme con voce flebile. Angel cade a terra. Anch’io crollo a terra, vedo quel buco, rimasto aperto, eruttare il mio sperma.
Quanto tempo è passato. Non capisco più nulla. La prima a riprendersi è Angel. Mi invita a tornare al box di prima. Chiude la tenda.
-Aspetta.
Sento i soliti movimenti. E dopo poco:
-Vai a farti la doccia.
Sono stanchissimo:
-Da solo non ce la faccio.
Lei viene e mi aiuta ad entrare nel box. E’ ancora nuda, bella come sempre. Mi siedo sul piatto lei apre l’acqua. Io alzo la testa ed ho davanti al sua fica.
-Per te non c’è stato nulla.
-Ho goduto lo stesso. Mi avete offerto uno spettacolo bellissimo.
-Voglio leccarti.
L’acqua scorre sulla mia testa. Lei si avvicina, si gira, si piega ed ho davanti ai miei occhi il suo culo. L’acqua scorre sul suo corpo, ed io comincio a leccare: fica culo, culo fica. La sento gemere di piacere, la sento venire. E anche questa volta tento di bere, ma l’acqua della doccia lava via tutto. Il mio cazzo è tornato duro, lei si gira lo vede, e si siede, un colpo solo, sono tutto dentro. Fa tutto lei, sono troppo stanco. Prima piano poi più veloce. Io mi aggrappo alle sue tette, ai suoi capezzoli. Lei continua. Poi si alza:
-Aspetta.
Si allontana. Non so cosa sta facendo. Io sono sempre seduto a terra.
Quell’acqua che scorre dalla testa fino ai piedi mi sta facendo riprendere.
La rivedo. Mi guarda:
-Vieni.
-Sono troppo stanco.
-Anche per una cavalcata come piace a ‘voi uomini’?
Capisco tutto e mi alzo di scatto.
Esco. Dov’è. Apro una tenda e la vedo piegata su un lettino. Il culo rivolto verso di me. Mi avvicino. Capisco che si è allontanata per lubrificarlo. Mi avvicino. Appena la cappella supera l’ostacolo sfintere, senza tanti preamboli, la sfondo. Un colpo solo. Lei lo sapeva. Mi ha aiutato. Ha spinto fortissimo. Ed io sono entrato. Resto un attimo fermo. So di averle fatto male. Ma ho provato un piacere indescrivibile. Si gira mi guarda.
-Dai fottimi.
E ricomincia la danza. Anche questa volta è lei che vuole condurre il gioco. La lascio fare. Mi piace restare fermo e vederla, in questa posizione, sfondarsi il più possibile.
Sto per godere:
-Voglio venire nella tua bocca.
Le si gira mi guarda:
-Anch’io lo voglio.
Esco dal suo culo. Si inginocchia, e comincia a leccarmi le palle. Poi sale, sale, fino ad arrivare alla mia cappella, che sparisce nella sua bocca. Appena dentro sborro. Vorrei afferrarle la testa, tenerla bloccata col cazzo tutto in bocca. Ma non serve. Sa che voglio questo. Tiene tutto il mio sperma in bocca. Esce il cazzo dalla bocca. Apre la bocca, vedo che è piena di sperma. Vorrei tanto che……. non finisco di pensare …… ingoia tutto. Riapre la bocca e non c’è più traccia del mio sperma. Si alza. E le sue labbra si incollano alla mia. La sua lingua entra nella mia bocca. Comincia una breve sfida. La mia lingua contro la sua.
Mi fa ingoiare un po’ del mio sperma. Non finisce. Non finisco. Ho il cazzo ancora duro. Le alzo una gamba. Ed entro nella sua fica. Lei resta meravigliata. Ricomincio.
Penso: oggi il mio cuore si incazza e mi molla.
E invece no. Lei penetra con la sua lingua la mia bocca, ed io la penetro in fica. Andiamo avanti per non so quanto. Sto per venire di nuovo. Mi stacco un attimo dalla sua lingua. La guardo:
-Voglio venirti dentro.
-Si riempimi.
Ed esplodo nella sua fica.
Ci baciamo. Ma è un bacio breve, brevissimo, ci allontaniamo. Mi rivesto e vado nel mio alloggio. Faccio una doccia e ritorno sul ponte.

Solita scena. Tutto normale.
L’unica differenza: mancano solo due fiche e due culi per avere il quadro completo del mio equipaggio. Conosco il sapore delle loro fiche.
Aspetterò. Angel saprà organizzare fra tre giorni qualcosa. Mi ha ‘prescritto’ tre gioni di riposo.
Ora devo trovare il sistema per far entrare in gioco i tre miei colleghi di sesso. Da solo, con queste sei troie non so quanto durerò.
Chissà forse il saggio Computer saprà consigliarmi.
Capitolo 4

Cena con Sally ed Angel. Non riesco a dialogare, ho un solo pensiero. Con Angel è tutto chiaro, con il mio vice no. Mi decido.
-Sally, credo che a questo punto dobbiamo decidere come continuare.
Mi guarda, non si apettava un attacco del genere. Interviene Angel e toglie Sally dall’imbarazzo.
-Cosa vuoi decidere. Con le sedute in infermeria stiamo tutti meglio.
Interviene Sally.
-Hai ragione capitano. Siamo andati troppo avanti.
-Esatto.
-Vuoi interrompere?
-Credo non sia più possibile ricreare i vecchi equilibri.
-E allora?
-Trovare il modo per fare entrare in gioco i tre marinai.
-Cosa?
-Primo: non ce la faccio con voi sei. Secondo: prima o poi scopriranno tutto. E allora … sarà molto peggio.
-Come vuoi farli entrare in gioco.
-Sempre grazie ad Angel. Ogni settimana devono sottoporsi alle visite di routine. Bene troveremo il modo per far capire che le seghe non bastano…. Il viaggio è lungo e le tentazioni sono tante.
Angel:
-Si può fare.
Penso: che troia, di sicuro pensa ai loro cazzi.
Sally:
-Vuoi fare lo stesso gioco che stiamo facendo con te?
-No. Le sedute si svolgeranno in una stanza vicino all’infermeria – rispondo -. Tu, dott, spiegherai ai marinai che anche l’equipaggio femminile ha i suoi pruriti, e se…..
Angel mi interrompe.
-Capitano, convochiamoli in infermeria. Dirò, che la lunga astinenza, in presenza di un alto numero di personale femminile, sono una tentazione pericolosa, potrebbero avere degli scompensi ormomali tali, da farli andare fuori di testa. A questo punto intervieni tu. Dirai loro, che, dopo aver parlato con il Vice e con il dottore, e avendo avuto parere favorevole, hai informato il resto dell’equipaggio femminile, e …. non dire che abbiamo detto subito ‘Sì’, ma, dopo una settimana di discussioni, fra noi donne, abbiamo deciso di partecipare a questa terapia ma …… poniamo delle condizione.
-Quali? – chiedo
-1)La terapia si svolgerà solo in concomitanza della visita settimanale. Mai fuori da questo appuntamento. 2)Non dovranno mai vederci in faccia, saranno bendati e noi conduciamo il gioco. 3)Saremo sempre in coppia e loro, uno per volta. 4)Se è disponibile una sola di noi, la terapia è rimandata alla visita successiva. Dobbiamo essere sempre in due. 5)Tu potrai entrare in qualunque momento per vericare il rispetto degli accordi.
Intervengo.
-Io o il Vice ‘ guardo Sally con un sorriso malizioso, e vengo piacevolmente ricambiato.
-Si, tu o lei, mi sembra giusto. 6) Se uno di loro trasgredisce una delle condizioni, la terapia avrà termine … per tutti.
-Ed io ‘ domando.
Risponde Angel:
-Con me scopi senza problemi. Con le altre …. vedremo…….. Ti sei stancato dei giochetti?
Sally ci guarda e non commenta. Chissà cosa pensa. Rispondo:
-Nooo. Va bene, fai, anzi, fate come volete. Per quanto riguarda i marinai, hai ragione. Ti va se li convochiamo più tardi? Domani saremo vicino al pianeta Willamette’. E fra preparativi di sbarco e imbarco, passeranno quattro giorni. Se gli parliamo ora, chissà … forse ci scappa qualcosa per voi …. nei lunghi momenti di pausa.
L’idea piace ad entrambe; contemporaneamente rispondono:
-Certo.

(‘Willamette: uno dei pianeti al confine dell’ Unione Galattica. Un pessimo luogo. Sono autorizzati a trattare, commercialmente, con i pianeti fuori dell’ U.G., e, per evitare problemi, è possibile qualunque commercio. Compresa la tratta degli schiavi. Questo, per facilitare le conoscenze e le usanze dei popoli fuori dall’U.G., per, eventuali, prossimi tentativi di ingresso e rispetto delle leggi dell’unione).

Convoco i marinai in infermeria, prima di cena. Il dottore ed io esponiamo la terapia, e vedo nei loro occhi incredulità. Finisco di parlare e aspetto una loro risposta .
Muti, i loro occhi stanno strappando la tuta di Angel.
-Allora. Volete un po’ di tempo per decidere? …. Ritiratevi e appena pronti, chiamatemi.
-Nooo. – risponde Marcus, compagno di tutte le mie missioni ‘ accettiamo la terapia e le condizioni.
-Bene, la seduta è tolta. Dott., tu sai i giorni di visita, organizza tutto tu.
Esco, sono contento. Anche i ragazzi avranno la loro parte. Un dubbio mi assale. Ma le altre non sanno nulla: Solo Sally ed Angel sono al corrente del progetto. Torno in infermeria. Entro. Angel non mi sente, ma io sento lei. Sta parlando all’interfono, in modalità ‘comunicazione riservata’, con tutte le altre troie.
Sì, proprio così. Sono cascato nella loro rete. Era tutto organizzato. Lo scopo è sempre stato scopare con tutti.
Esco. Vado nel mio alloggio.
-Computer, tu sapevi tutto.
-Si.
-Computer, perchè non hai detto nulla,
-Non avresti, mai, accettato.
Ha ragione.
Torno sul ponte, entro, e le vedo tutte indaffarate nei propi compiti. Le guardo e mi convinco che le loro facce esprimono gioia da tutti i pori. Troie.
Chiamo Patty, il nostromo, e Dyana, il pilota. Dobbiamo farci comunicare da Willamate il punto di attracco in orbita. E la terza volta che vengo in questo porto, e l’incompetenza è sempre la stessa. Come le altre volte, non c’è chi deve comunicare le coordinate. Forse fra un’ora. Penso: a cena, che palle. Decido di fare uno strappo alle regole
-Sally, se per te va bene stasera a cena saremo in quattro. Tu, io con Dyana e Patty. Non voglio perdermi la cena, per colpa di questi idioti.
Cena. Neanche il tempo di sederci che Willamette chiama:
-Domani, alle 16,00, ora di Willamette. Comunichiamo le coordinate per l’attracco …….
Segue una serie di numeri che Patty prontamente riporta sul suo computer.
-Bene, possiamo mangiare tranquilli.
Iniziamo la cena, parliamo poco, ma fra di loro mi accorgo, un continuo scambio di sguardi, sorrisi nascosti. Non capisco.
Finiamo la cena. Sally:
-Puoi dedicarci un’ora, vogliamo farti vedere una cosa.
Non capisco ma rispondo di si. Sally:
-Andiamo.
Usciamo ed entriamo nell’alloggio di Dyana. Comincio ad immagginare qualcosa. La porta si chiude Patty:
-Prima di cominciare coi marinai, Dyana ed io vogliamo chiudere un lavoro.
E così dicendo, in un attimo si tolgono le tute. Sono nude davanti ai miei occhi. Entrambe hanno un ciuffetto di peli sul loro pube. Non parlo, sono immobile. Si avvicinano. Mi tolgono la tuta. Sono nudo. Mi baciano insieme. Poi Dyana continua a baciami e Patty si occupa del mio cazzo eretto. Mi lecca la cappella e poi l’ ingoia. Dyana lascia la mia bocca. Entrambe si stanno occupando del mio cazzo. Una lecca le palle, l’altra succhia e lecca la cappella. Mi giro e vedo Sally. Nuda, si sta masturbando. Dyana si sdraia, Patty mi porge il suo culo, e lecca la fica di Dyana. Io mi abbasso e comincio a leccarle la fica, poi passo al culo. Non resisto, il mio cazzo è durissimo, penetro nella sua fica. E’ fradicia. Comincio a stantuffarla. Sento Dyana che geme sotto i colpi di lingua di Patty. Sputo nell’ano di Patty. Col cazzo in fica, spingo un dito nel suo culo. Lo risucchia. Brava , ci sa fare. Due dita. Si gira, mi guarda:
-Ti prego piano.
Esco il cazzo dalla sua fica e mi dedico al suo culo. Chiedo se ha una pomata. Dyana mi indica un cassetto. Lo apro. Perfetto, ora vi rompo questi culi. Solita preparazione. Crema, un dito, due dita. Dyana sia alza e viene a guardare cosa sto facendo. I gemiti di Patty fanno diventare il mio cazzo ancora più duro. Dyana toglie le mia dita. Ora è lei a preparare il culo di Patty. Due dita, tre dita. Spinge. Patty urla di piacere. Dyana mi guarda:
-E’ tuo.
Toglie le dita. Il buco mi sembra enorme. Mi avvicino e l’inculo. Sono pazzo di piacere. La penetro. Un colpo solo. Urla, mi fermo, mi guarda:
-Non ti fermare.
Le mie palle sbattono sulla sua fica. Guardo Dyana. E con un’espressione da troia mi dice:
-Ora è il mio turno.
Mi hanno fatto prendere la solita polvere magica. Non vengo, Guardo Sally. Si sta leccando la mano, e appena venuta, sta godendo come una pazza. Le dico:
-Sally, preparami questo buco ‘ indicando l’ano di Dyana.
Si alza. La spinge sul letto, è a pancia all’aria, le tette sbattono di qua e di la, le divarica le gambe e comincia a leccarla. Che spettacolo. Patty urla di piacere, trafitta dal mio cazzo nel suo culo. Dyana urla per la lingua di Sally, urla e gode, esplode in un orgasmo violento, Sally beve tutto. Continuo a inculare Patty. Sally prende la pomata e prepara il culo di Dyana. Sally spinge le sua dita sempre più in profondità, poi si gira mi guarda:
-E’ pronto.
Esco dal culo di Patty. E punto il mio cazzo sull’ano di Dyana. La guardo. Sembra che mi implori di incularla. Poggio la mia cappella, spingo, il suo sfintere fa un po’ di resistenza. Spingo, anche lei spinge. La mia cappella sparisce. Lei si lamenta. Continuo a spingere. Piano, piano. Il suo culo è il più stretto. Sally e accanto a me:
-Dai rompi questo culo.
Il mio cazzo è per metà dentro. Dyana, ora si lamenta di piacere.
Penso: bene, ho finito. Sesto culo.
Quella troia di Sally è alle mie spalle. Si butta col corpo sulla mia schiena. Io crollo sul corpo di Dyana, e mi sembra di penetrarla con tutte le palle. Urla, questa volta di dolore. Resto fermo. Ho il cazzo tutto dentro. Mi giro, e vedo Sally che ride:
-Dai, hai visto. Finalmente sei tutto dentro.
-Troia ‘ le rispondo.
Ride. Guardo Dyana. La bacio. Le ho fatto male, ma il dolore dura poco. O forse sta vincendo il piacere. Comincio a muovermi. Le piace. Aumento il ritmo. Non mi fermo più. Sto per scoppiare. Glielo urlo.
-Vengooo.
Esco dal culo e avvicino il cazzo alla sua faccia. Anche Patty si avvicina. Mi masturbo e scoppio nelle loro bocche. Leccano e ripuliscono il mio cazzo. Cadono sfinite sul letto. Le guardo:
-Grazie.
Non rispondono, mi sorridono. Metto la tuta. Mi abbasso e le bacio, prima Dyana e poi Patty.
Guardo quella troia di Sally:
-Fra un’ora in sala comandi.
-Agli ordini capitano.
Esco, vado nel mio alloggio, mi infilo nella doccia. Sono contento.
Penso: ora chiamo la terra e comunico: missione compiuta Ammiraglio. Colpite e ‘sfondate’ sei fiche, sei culi e sei bocche. Rido. Mi rivesto e vado sul ponte comando.
Sally è già al suo posto. Si avvicina e mi fa leggere dal suo computer.
Leggo: Quando smontiamo ti occuperai del mio culo?
La guardo, e le rispondo, a voce alta:
-Bene, concordo.
l culo della mia Vice deve aspettare. L’orbita di Willamette è vicina. Tutti i turni saltano. Siamo tutti operativi.
Sono le 16,00, attracchiamo. Veniamo contattati. Faccio allontanare Sally. Preferisco non far sapere la presenza di donne a bordo.
-Salve. Sono Katmay, governatore di Willamate. E’ da tanto che una nave del U.G. non veniva a trovarci.
Un grasso squamoso. Speravo fosse di un’altro pianeta. Ma per i soliti motivi di sicurezza, l’U.G. preferisce, per il momento, un governatore del pianeta stesso. Un popolo che vive solo di traffici ….. illeciti. Sono contento che non ha visto le donne.
-Salve, sono il capitano Foster. Le invio la lista del materiale che ci serve. Domani alle 15,00 vengo, per controllare la merce e, se tutto è a posto, la ritiro.
-Non dimentichi di comunicare al comando navale le coordinate di pagamento.
-Se la merce è in ordine avrete l’accredito in due ore.
-Bene, ma perchè restare sulla nave. Chissà da quanto tempo siete in viaggio. Credo che una visita sul nostro pianete vi farà dimenticare questi lunghi mesi di navigazione. Abbiamo molte attrazioni.
-No, approfittiamo di questa sosta per manutenzioni esterne.
-Voi militari, …… sempre e solo il dovere. Però domani venite alle 13,00, sarà mio ospite a pranzo.
Ruffiano
-Va bene. A domani. Chiudo.
L’immaggine sparisce, Sally si avvicina.
-Con chi vuoi scendere domani?
-Solo uomini. Marcus sarà il mio vice.
-Non ti fidi neanche un poco di questi.
-Voglio andare via da qui prima possibile.
Chiamo Marcus.
-Si, capitano.
-Domani scendo a terra con te e gli altri due marinai.
-Ok.
-Situazione esterna della nave.
-Nessun problema. Lo scafo è in perfette condizioni. Robert e Marc sono rientrati.
-Bene. Resti operativo un marinaio, gli altri, per il momento in libertà. Chiudo
-Eseguo. Chiudo.
Mi rivolgo a Lory, il comandante delle macchine.
-Lory, esternamente tutto a posto. E alla sala macchine?
-Possiamo partire in qualunque momento.
-Bene. Chi è di turno, e fino a quando?
Risponde Sally:
-Dyana e Margy, prossime otto ore.
-Dyana tu fai le prime quattro ore. Margy sei libera per le prossime quattro ore. Computer hai la supervisione della nave. Qualunque problema, avvisaci.
-Bene, capitano.
Guardo tutte.
-Signore, a parte Dyana, siete per il momento in libertà.
Esco per primo. Vado nel mio alloggio. Chiamo Angel, il dottore.
-Capitano
-Angel, hai dato inizio alla terapia dei marinai?
-Sto provvedendo. Fra 15 minuti Marcus sarà nella sala terapia.
-Con chi.
-Appena esce Marcus le faccio i nomi.
-Ok, chiudo.
Mi tolgo la tuta. Entro nella doccia. Apro l’acqua. Mi giro e ho davanti ai miei occhi Sally, nuda. Si avvicina, le sue grandi tette fanno diventare duro il mio cazzo.
Penso: l’appuntamento non è stato annullato.
Entra mi bacia. Le nostre lingue si intrecciano. Conosco la sua bocca, la sua fica, il suo culo, ma le sue tette è la prima volta che le vedo. Lascio la sua bocca. Mi dedico alle sue tette. I suoi capezzoli sono tesi. Succhio, lecco. Faccio scivolare una mano sulla fica. La penetro con un dito. Lei ha un sussulto. Per tutta risposta prende il mio cazzo con una mano, e con movimenti lenti mi fa una sega. Io non lascio le sue tette.
Arriva una chiamata dall’interfono. Penso: cazzo, propio ora.
Mi allontano da quel ben di Dio. Mi giro, è ancora sotto l’acqua. Ha una mano sulle tette e l’altra sulla fica.
Rispondo:
-Capitano, scusa , hai chiesto tu di aver comunicato i nomi dei componenti della sala terapia. – è Angel.
Non mi accorgo con quale tono di voce ho risposto. Sicuramente incazzato.
-Si, certo, dimmi pure.
-Ci sono Margy e Patty.
-Grazie. Chiudo.
Mi giro. Sally è davati a me. Tutta bagnata.
-Chiedi a Computer di collegarsi. Sono curiosa.
-Sei proprio una gran troia. Computer, sala terapia, schermo grande.
Partono le immagini. Marcus è sdraiato. Margy ha la fica sulla sua faccia, Patty gli sta facendo un pompino. Io sono in piedi che guardo questa scena. Sally non perde tempo si inginocchia e imbocca il mio cazzo. Con la maschera ho classificato al primo posto due pompinare. Sally è una delle due. Scoprirò chi è l’altra.
Le immagini mostrano Margy, sopra Marcus, si sta facendo fottere, è lei che tiene il ritmo, Patty continua a farsi leccare la fica. Le due troie si stanno baciando. Faccio alzare Sally e la corico sul mio letto. Allarga le gambe e mi tuffo sulla sua fica. Comincio a leccare. I lamenti che provengono dalla sala terapia si confondono con quelli di Sally. Ho voglia di fotterla. Un colpo solo, e sono tutto dentro, la guardo e la fotto, le mie palle sbattono sul letto. Lei mi guarda, sta per godere. Anch’io.
-Voglio venirti dentro.
-Si, ma aspetta, voglio godere insieme a te.
-Sto per scoppiare.
-Aspetta.
-Non riesco.
La fotto violentemente.
-Sìììì …. ora sborrami dentro.
Non aspettavo altro. Urlo, urla, scarico tutta la mia sborra, anche lei gode. Resto dentro. Mi butto su di lei. Le sue tette sono a contatto col mio petto. La bacio. Continuo a muovermi dentro di lei. Sento i suoi capezzoli strusciarsi contro i miei. Il mio cazzo comincia ad ammosciarsi dentro la sua fica.
Sento delle urla. Giro la testa. L’immagine che vedo mi fa girare di scatto ed il cazzo esce dalla fica di Sally. Ma lo spettacolo che vedo è eccitantissimo.
Margy è sopra Marcus. Ha il cazzo in culo. Si muove velocemente. E pensare che fino a pochi giorni fa quel culo era quasi vergine. Patty ha una mano sulla fica di Margy, non vedo se la la penetra con le dita o le sta torturando il clitoride. Il mio cazzo torna duro. Margy continua a urlare e a cavalcare quel cazzo.
Sally osserva la scena, ha visto che il mio cazzo è tornato duro. Si abbassa lo prende in bocca, ma nello stesso tempo non perde le immagini. Io non riesco a distogliere lo sguardo dallo schermo. Margy crolla sul corpo di Marcus. Penso che Marcus ha sborrato dentro il culo di Margy. Non è così. Margy ha avuto un orgasmo violentissimo, è quasi svenuta. Patty la aiuta. La fa sdraiare accando a Marcus. Si baciano. Il cazzo di Marcus è sempre duro.
Penso: la polverina di Angel.
Ora è Patty che si fa inculare. Ma al contrario di Margy non è girata di spalle, rispetto a Marcus. I suoi lamenti sono lievi. Aumenta il ritmo, anche i lamenti crescono di intensità. Si abbassa sul corpo di Marcus e la sua lingua si intreccia con quella di Marcus e Margy.
Distolgo lo sguardo dallo schermo. Sally è davanti ai miei occhi, piegata, il suo culo aspetta. Mi avvicino, punto il mio cazzo sul suo ano. Con un dito verifico se è lubrificato. Comincio a penetrarla. Pochi colpi, sono tutto dentro, mi muovo sempre più velocemente, gira la testa, mi invita a incularla sempre più forte. Le immagini di Margy hanno avuto effetto. Le mie palle sbattono sulle sue chiappe.
Guardo lo schermo. Altro spettacolo. Patty ha il cazzo in fica e Margy, dietro di lei, con un cazzo finto la sta inculando. Ora le urla sono di Sally e di Patty. Sto per scoppiare. Ma voglio fotterla in culo mentre mi guarda in faccia. Esco dal culo di Sally e mi corico sul letto. Lei si gira e si mostra delusa.
-Vieni ‘ e la invito a sedersi sul mio cazzo.
Ho le sue tette di fronte. Non mi accorgo che il mio cazzo sta entrando nella sua fica.
-No. Voglio ancora il tuo culo.
-Sì.
-Voglio vedere queste tette ballare davanti la mia faccia.
Sento il mio cazzo risucchiato dal suo culo. Comincia un su e giù che mi fa dimenticare chi sono, dove sono. Ora voglio solo il suo culo e vedere le sue tette che, in modo ritmico, vanno su e giù. Le afferro le braccia e la tiro giù. Il su e giù diventa più lento. Afferro le tette. Le stringo, vorrei riuscire a leccare, contemporaneamente, i suoi capezzoli. Le ho strette troppo. Forse le ho fatto male. Si rialza. Le sue tette riprendono il movimento ritmico di prima. Urla. Capisco che si è alzata perchè ha appena avuto un orgasmo. I suoi umori scivolano lungo il mio cazzo.
Guardo lo schermo. Marcus sempre sdraiato. Margy ha il cazzo in culo. Urla. Patty tiene le gambe larghe e la sta penetrando in fica col cazzo finto.
Sto per godere. Con un movimento rapido capovolgo la situazione. Afferro Sally e la sdraio sul letto. Metto il cazzo in mezzo alla sue tette. Stringe. Il mio cazzo sparisce in mezzo a quelle tette. Mi muovo. Vorrei scoparle a lungo, ma no resisto più. Scarico la mia sborra in mezzo alle sue tette. Lei avvicina la bocca. Continuo a scoparle le tette. Vedo la mia cappella entrare ed uscire dalla sua bocca.
Alzo la testa. Le due troie hanno le bocche sul cazzo, Marcus sta sborrando, l’opera di pulizia dura un pò. Marcus è sfinito. Anch’io sono sfinito, crollo sul letto. Sally spalma la mia sborra sulle sue tette. Si lecca le dita, Anche sulla sua faccia c’è qualche traccia di sperma. Si avvicina mi bacia. E’ la prima volta che bacio una donna sporca di sperma, anche se è il mio, vorrei allontanarmi, ma ……. la lascio fare. La bacio, e provo piacere nell’ assaporare il mio sperma dalla sua bocca.
Guardo lo schermo. Nella sala terapia è rimasto solo Marcus. Sento la voce di Angel:
-Puoi togliere la maschera. Se vuoi, puoi usare la doccia.
Si alza, barcolla, entra nella doccia, apre l’acqua e si siede sul piatto.
Mi alzo, barcollo, entro nella doccia, apro l’acqua e mi siedo sul piatto. -Capitano sono le 8,00 ‘ è Computer.
Apro gli occhi. Guardo nella stanza. Sally non c’è.
Mi preparo e vado sul ponte. Sally non c’è, tutte le altre sono presenti. Chiedo se ci sono novità. Tutto nella norma. La navetta è pronta. Entra Sally, mi guarda e senza curarsi delle altre mi sorride. Non guardo in faccia nessuno. Per la prima volta mi sento in imbarazzo.Cerco una scusa per uscire.
-Vado a controllare la navetta.
Esco, anzi, mi sembra di scappare da quella stanza.

Finalmente arriva l’ora di partire. Con i tre mariani scendiamo a terra. Ci accolgono due guardie. Marcus viene con me, gli altri due restano di guardia. Saliamo su un loro mezzo, direzione palazzo del governatore. Passiamo davanti al mercaro. Vedo molti esseri di vari pianeti, entrono ed escono da una grande tenda. E’ la terza volta che visito questo pianeta, ed immagino cosa sta succedendo.
Arriviamo davanti al palazzo del governatore, mi allontano dalle due guardie e chiamo la navetta. Ordino di controllare quella tenda.
Entriamo nel palazzo. Il governatore mi viene incontro. Soliti convenevoli. Ci portano nella sala da pranzo. Tutto il personale è composto da abitanti del pianeta. Comincia il pranzo. Analizzo, senza farmi vedere, quello che ci servono, tutti cibi terrestri. Carne, frutta, bevande.
-La vostra carne somiglia molto alla nostra. – dico
-Capitano, non l’ho visto, ma so che sta analizzando ogni piatto che le porto. Sì, tutto il cibo che vede viene dal vostro pianeta. Lo preferisco al nostro.
Non mi convince, ma con la testa faccio un cenno di approvazione.
Il comunicatore vibra. Saranno gli uomini della navetta. Chiedo di potermi allontanare, con la scusa di bisogni corporali. Entro nel bagno. Funzione auricolare, forse mi spiano.
-Foster.
-Capitano, fra due giorni si svolgerà un’asta di schiavi. Per il momento, chi entra, osserva la ‘merce’.
-Terrestri.
-Forse sì. Appena mi hanno visto, in fondo alla tenda, ci sono stati dei movimenti strani. Hanno avuto fretta di nascondere qualcosa.
-Grazie. Chiudo.
Torno nella sala, ora devo trovare il modo per entrare in quella tenda.
Parliamo delle usanze della Terra e di questo pianeta, ed a un certo punto il tono della voce mia voce si fa serio:
-Voi praticate ancora lo schiavismo.
-Be, sapete lo facciamo per poter convivere con i pianeti fuori dall’Unione Galattica.
-Sì lo so. Ma voi sapete che, durante un’asta, se fra gli schiavi, c’è qualche componete dei pianeti fondatori, ed in visita c’è una delle navi della Flotta Galattica, lei è tenuto a comunicarlo.
-Sì, conosco bene la costituzione.
-Bene, dietro quella grande tenda, fra gli schiavi c’è uno di loro.
-Non capisco, quale tenda?
-Vuole che faccio scannerizzare tutto il pianeta, creando un blocco delle vostre apparecchiature, e sicuramente la fuga di molti ‘commerciati’ presenti?
Ci pensa. Abbassa la testa. La minaccia, messa in pratica, porterebbe la rovina commerciale del pianeta. Nessun losco trafficante verrebbe su questo pianeta, per molto tempo.
-Sì, fra due giorni ci sarà un’asta.
-Chi sono gli schiavi.
-Non lo so non controllo mai.
-Bene. Faremo una visita. Senza nessun segreto. Se vado via con la convinzione che mi sta nascondendo qualcosa, giuro, che metto in atto le minacce …… e la rovino.
-Nessun segreto. Andiamo.

Entriamo nella tenda. Un’area irrespirale. Gli schiavi sono messi in fila su una passerella a due metri di altezza, per essere visti da tutti e per non essere toccati. Guardo in fondo, come ha detto Marc il marinaio. Con la confusione, non mi hanno visto. Guardo Marcus e lo invito a guardare in fondo alla tenda. Anche lui la vede. E’ una donna. Guardo il governatore.
-Voglio vedere quella. – indico la ragazza.
Ci avviciniamo, mi vedono, cercano di farla scendere. Il governatore fa un gesto e quelli si fermano. E’ una bellissima ragazza, 20 anni, forse meno, alta 1,80, pelle abbronzata, capelli neri, occhi verdi. E’ spaventata. Mi avvicino, cercano di fermarmi, ma il governatore, li blocca. Sono davanti a lei. E’ veramente bella, il suo seno è scoperto. Non penso al suo seno o al suo splendido corpo, penso come posso salvarla. Mi guarda. Vorrei dirle qualcosa, ma ho paura. Temo che i suoi carcerieri l’allontanano.
Durante la preparazione dell’asta non si può parlare con la ‘merce’. Vorrei farle capire, dagli sguardi, che farò di tutto per portarla via.

Mi giro guardo il governatore.
-Base d’asta?
Il governatore parla con uno dei carcerieri della ragazza.
-1.000.000 di tanner. – la loro moneta.
E’ un prezzo altissimo. Se parlo col comando passeranno dieci giorni prima di avere una risposta. Mi serve tempo, devo pensare.
-Va bene, finchè non avrà una mia risposta lei non si tocca.
La fisso negli occhi. Lei mi fa un sorriso. Forse ha capito.
Uno dei carcerieri dice qualcosa al governatore. Vorrei Margy in questo momento.
Il governatore mi guarda e dice:
-Se prende lei, deve portare via anche lui.
Si spostano. Seduto a terra c’è un ragazzo. Trema.
-Quanto costa.
-E’ un pacchetto unico. Prendi due e paghi uno.
-Va bene.
Guardo, di nuovo, la ragazza, mi sembra più serena. Ha capito. Mi giro esco.

Col governatore andiamo a controllare la merce ordinata.
Penso: come posso salvare quei due ragazzi.
Manca qualcosa. Sono contento.
Sì, forse so come posso salvare i ragazzi.
-Domani avrà tutto pronto. Stasera arriva una nave con le cose mancanti. Mi occuperò personamente del suo carico.

Rientriamo sulla nave.

Convoco nel mio alloggio Sally e Angel.
Angel mi comunica che Marc è in terapia.
Non mi interessa. Penso ai ragazzi. Racconto della tenda, dell’asta e dei due ragazzi. La mia idea è di poter avvicinare i due ragazzi e consegnare un teletrasportatore. In pratica, vorrei usare lo stesso sistema per caricare la merce. L’idea è buona. Sally:
-Se sono sotto una tenda non ci sono problemi, in qualunque momento, possiamo prelevarli.
-Sì, li tengono tutti insieme in un’altra tenda. Sono trattati peggio degli animali.
-Chiedi al governatore di voler parlare con loro per sapere da dove vengono e se vogliano comunicare a qualche parente la loro situazione. …. Quel porco non può negarlo. E’ nei trattati.
-Sì, buona idea. E’ l’unico modo per avvicinarli.
L’idea mi piace. Mi sento più sereno. Lo notano anche le due troie
-Siamo libere.
-Sì
-Anche tu sei libero.
-No. Devo parlare con Molly.
La chiamo. Arriva. Le racconto tutto e l’idea del teletrasprtatore.
Lei mi guarda, pensa e dopo poco:
-Vedrò se posso modificare i teletrasportatori.
-Bene. Puoi andare.
Esce. Non passano dieci secondi e qualcuno suona.
-Entra
Sono Angel e Molly
Angel:
-Ora sei libero.
-Sì ‘ è un sì un po’ titubante.
-Bene.
Capisco tutto. Le guardo e ……… le tute sono a terra.
-Stai fermo ‘ è Angel ‘ sei troppo teso, ci pensiamo noi.
Mi tolgono la tuta. Sono sdraiato Angel si inginocchia dietro la mia testa, Molly davanti ai miei piedi. Angel si piega. La sua fica è vicina ai miei occhi, ma lontano dalla mia bocca. Massaggia i miei fianchi. Molly si occupa del mio bacino. Non tocca il cazzo, che è tornato duro. Angel si piega sempre di più. Le labbra della sua fica, muovendosi, si aprono e si chiudono, comincia a bagnarsi. Le sue tette toccano il mio petto. Le tette di Molly toccano le mia ginocchia. Angel fa un movimento in avanti e finalmente ho la sua fica in bocca. Lecco. Molly, finalmente si sta prendendo cura delle mie palle. Le succhia, quasi le ingoia. Angel lascia il massaggio dei fianchi e comincia a masturbarmi. La sua bocca si impossessa della mia cappella.
Non ricordo più nulla: la nave, i due ragazzi …. sono in paradiso.
Angel si alza, il mio naso è all’altezza del suo ano. Lo spingo le piace. Non respiro bene. Lo esco e comincio a penetrarla con la lingua. Molly lascia le mie palle e decide di farsi fottere.
In assoluto sono le due donne che preferisco.
Cambiano le posizioni, ora è Angel a impalarsi sul mio cazzo. Molly non mi offre la sua fica, ma si occupa del culo di Angel, ed ogni tanto, da qualche colpo di lingua al mio cazzo. Angel si piega, le sue tette strusciano col mio petto. Ci baciamo. Molly estrae il cazzo dalla fica di Angel e lo poggia sul suo ano. Angel si alza. Mi guarda. Il movimento fa entrare il mio cazzo nel suo culo. Appena e dritta, il mio cazzo è tutto dentro. Si tocca le tette e comincia un su e giù che vorrei fosse per sempre. Molly si sta preparando il suo culo. La vedo piegata con due dita dentro. Angel si alza, il mio cazzo esce da quel culo. Non capisco, si gira, si abbassa, afferra il cazzo, lo punta sul suo buco e …. giù. Urla di piacere. Si ferma un attimo. E poi riparte, ora il ritmo aumenta, è lei che comanda. Si sta inculando in modo violento. Le sue chiappe sbattono sui miei fianchi. Non vuol finire, la inculo ed urla. Si ferma. Trema. Sta avendo un orgasmo violento. Dura un attimo, riprende a muoversi. Molly si avvicina e le lecca la fica. Lascia la fica e si avvicina alla bocca. La bacia. Angel si ferma, ha il cazzo tutto dentro. Molly fa scivolare la sua saliva nella bocca di Angel.
Molly:
-Lo voglio.
Angel si alza. Molly mi guarda, prende una mano e mi fa alzare. Lei si mette a quattro piedi sul mio letto. Mi guarda, non dice nulla, ma non servono parole. Mi avvicino. Le entro in culo. Non mi fermo. Spingo, sempre più in fondo. Sono tutto dentro. Lei comincia a muoversi.
-No, resta ferma ‘ questa volta, voglio essere io a condurre il gioco.
Comincio a stantuffarla, sempre più forte. Dai gemiti di piacere passa alle urla di piacere. Non mi fermo. Angel si avvicina. Si siede su culo di Molly. Sembra che sia a cavallo. La bacio e nel frattempo inculo Molly. Continuo così finchè Molly non gode. Ha la testa poggiata sul letto e il culo sempre all’aria col mio cazzo dentro. Angel è seduta su di lei. Esco il cazzo dal culo di Molly, afferro le gambe di Angel. Sta per cadere all’indietro. Le sue mani si aggrappano al mio collo. Vengo spinto in avanti e il mio cazzo, come se fosse telecomandato, entra nella sua fica. Lei è scivolata sulle spalle di Molly, le mie palle sbattono sulle chiappe di Molly. Sto scoppiando. Lo dico. Angel mi guarda:
-Sborrami dentro.
Non aspetto altro.
Molly:
-No aspetta. Fammi alzare.
Afferro le chiappe di Angel e la sollevo. Molly si sposta. La butto, col cazzo dentro, sul mio letto. Le mie palle sbattono su letto. Faccio una smorfia di dolore ma il cazzo resta duro. Piano, piano riprendo a scoparla. Molly è dietro. Poggia il suo bacino sul mio culo. Sento la peluria della sua fica strusciarsi sulle mie chiappe. Vuole condurre il gioco. La lascio fare. Ad ogni colpo, sento la sua fica fradicia, bagnare le mie chiappe. E’ lei che scopa Angel. Angel non guarda me, ma Molly. Non mi importa sono al settimo cielo. Una fica davanti e una dietro. Non dico nulla ed esplodo dentro Angel. Molly continua a spingere. Il cazzo mi fa un po’ male. Ma continuo a restare zitto. Anche Angel ha goduto. Molly continua spingere. Crollo sul corpo di Angel. Ci baciamo. Molly ha capito che ho sborrato dentro la fica di Angel ma non si ferma. Angel ed io continuiamo a baciarci e Molly decide di crollare sulla mia schiena. Mi sento l’uomo più felice del mondo. Sono stretto nella morsa delle due ufficiali fra le più belle e troie della Flotta Galattica.
Molly scivola via:
-Voglio vedere la sua fica.
Non capisco. Esco il cazzo, ormai moscio, dalla fica di Angel e mi seggo sul bordo del letto. Molly si avventa sulla fica di Angel. Beve tutto il mio sperma che fuoriesce dalla fica . Io mi alzo e mi seggo su una sedia. Mi godo lo spettacolo. Molly lascia la fica di Angel e si avvicina alla bocca. Si baciano. Le loro lingue si intrecciano. Si scambiano saliva, mista con sperma. Il mio cazzo torna duro,. ma mi alzo e vado in doccia.
Qunado esco la stanza è vuota. Il letto, perfettamente in ordine. Sul computer, a tutto schermo, una sola parola. Grazie. Penso: e io cosa dovrei dire??
Mi butto sul letto.
Il pensiero torna ai due ragazzi. Computer:
-Buongiorno Capitano, sono le 7,00
Apro gli occhi, resto altri cinque minuti coricato. Spero proprio in una buona giornata.
Mi preparo. Vado in sala comando. Sally è seduta al mio posto. Mi vede, si alza, capisce che non sono tranquillo.
-Capitano, Lory stanotte, ha modificato i due teletrasportatori.
-L’ha fatto?
-Sta arrivando. Vedrai.
Penso: queste troie sono instancabili.
Entra Lory. Per la prima volta noto una somiglianza con la ragazza. Capelli neri, occhi verdi, e i lineamenti del viso sono simili. Più bassa. Sì, sembra proprio la sorella maggiore.
-Capitano, guardi. Ho ridotto il volume a questi due teletrasportatori.
Effettivamente sono diventati piccoli. Sembrano due piccole batterie lunghe 5 cm., e un diametro di 1 cm. La guardo
-Ma, cosa hai tolto.
-Tutte le schermature e le protezioni anti caduta.
-E senza schermature funziona.
-Le prove fatte, dimostrano un perfetto funzionamento ….. e poi … devi riuscire a parlare con loro, ed avere un contatto fisico. Dammi la mano.
Mette le mani dietro la schiena. Le riporta in avanti e non vedo più il teletrasportatore. Mi porge la mano. Le do la mia mano. E’ incollato al palmo della mano. Al contatto si stacca dalla sua, e si attacca al palmo della mia mano.
-Così basta un attimo e potranno nasconderlo dovunque … la ragazza può usare il posto più sicuro.
La solita troia. Però … buona idea.

Scendiamo sul pianeta. Stesso equipaggio di ieri. Questa volta viene ad accoglierci il governatore.
-Bentornati. La sua merce è pronta. Può trasferirla quando vuole.
Ordino a Robert di andare a controllare.
-Se c’è tutto, preparala per il teletrasporto, e aspetta il mio ordine. Noi ‘ guardando il governatore ‘ torniamo alla tenda.
-Certo, avete il denaro?
-Domani avrete la risposta. ….. Non si trovano 1.000.000 di tanner così facilmente.
-E perchè vuole tornare alla tenda?
-Voglio parlare coi due terrestri.
-Non è possibile. Conosce le regole. Fino a domani nessun contatto.
-E lei conosce le leggi. Voglio sapere chi sono, da dove vengono, e a chi posso comunicare loro notizie…… Se l’U.G. non acceta il pagamento, vorrei almeno, poter avvisare le famiglie.
Mi guarda. E’ furioso. Ma sa che non può negarlo.
-Lei mi creerà dei problemi.
-Per due terrestri?
-E’ merce rara.
-Basta. Andiamo.
Si gira di scatto. Ordina ai suoi uomini di andare alla tenda. Durante il tragitto non scambiamo una parola.
Il piano consiste nel poter parlare contemporaneamente, io con la ragazza e Marcus col ragazzo. Dovranno controllarci contemporaneamente, questo, spero, causi maggiori distrazioni nei carcerieri.
Entriamo nella tenda, la puzza è nauseabonda. Ci avviciniamo ai due ragazzi. Lei mi vede. Il suo volto, vedendomi, cambia espressione. Sembra che in noi veda i salvatori. Lo spero.
Il governatore parla coi carcerieri. Non capisco cosa dicono ma la discussione è molto animata. I carcerieri, in questo momento sono in due. Si spostano e fanno cenno che possiamo avvicinarci. Sono incazzatissimi. Ci avviciniamo. Il governatore continua a discutere, animatamente coi due.
Bene, meglio non poteva andare. Non vedono che, sia io che Marcus, abbiamo preso una mano dei ragazzi e gli abbiamo passato il teletrasportatore. Continuano a litigare. Ho tutto il tempo per spiegare il piano. Marcus fa lo stesso col ragazzo. Alla fine chiedo i loro nomi.
-Cindy, lui è mio fratello Dothan.
Ci allontaniamo. Il governatore continua a litigare verbalmente coi due carcerieri . Intervengo.
-Ehi, basta, possiamo andare.
Il governatore si gira e si allontana. Io guardo i due carcerieri:
-Grazie. Non era poi tanto complicato.
Non capiscono nulla. Usciamo dalla tenda. Il governatore è furioso. Chissà come sarà fra due ore circa.
-Questo fatto è grave, per il commercio di questo pianeta.
-Stia zitto. Qual’è la sua provvigione su un 1.000.000 di tanner?
Mi guarda. Capisce che sicuramente L’U.G. pagherà. Ride. Mi da una pacca sulle spalle, e continua a ridere. Guardo Marcus. Ora siamo noi a ridere.
Arriviamo alla navetta.
Robert:
-Tutto pronto. Teletrasportatori attivati.
Guardo il governatore.
-Bene. Governatore è stato un piacere fare affari con lei.
-E i ragazzi ‘ è preoccupato, il bastardo.
-Io non scendo. Domani verrà il mio vice a caricare il resto della ‘merce’. Per il momento, appena arrivo, provvedo al pagamento della merce pronta, e al ritiro.
Ride. Vorrei ucciderlo. Ma forse ci penserà qualcun’altro.
Saliamo e lasciamo per sempre questo pianeta.

Vado subito nella sala di comando. Tutto l’equipaggio è presente, anche il dottore.
-Bene, provvediamo al pagamento della merce.
Digito le coordiante e aspetto.Guardo Molly:
-Molly appena la merce è tutta a bordo, dobbiamo andare via subito e il più velocemente possibile. Non devono sapere dove siamo diretti.
-E’ tutto pronto Capitano.
-Angel. I ragazzi appena arrivano, subito in sala decontaminazione. La loro condizione igienica è pessima.
-Va bene. Preparo subito la stanza. Cercate di toccarli il meno possibile.
Arriva l’ok del pagamento.
-Marcus, stanno per arrivare. Conducili subito in sala decontaminazione.
-Ricevuto.
Ordino a Sally di attivare il teletrasporto. Dal monitor guardo la stiva. Arrivano. Si riconpongono. Sono loro, con tutta la merce. Grido all’interfono:
-Molly, partiamo.
-Agli ordini.
Partiamo. Guardo dal monitor, la parte posteriore della nave, il pianeta non si vede più.
Mi seggo. Guardo la stiva. I ragazzi non ci sono. Chiamo Angel:
-Angel, rapporto.
-Dovranno restare nella stanza per altre 8 ore.
Vado a trovare il dottore. Guardo i ragazzi dietro il vetro. Entrambi si avvicinano.
-Da dove venite.
-Prestonia.
Guardo stupìto, il dottore. Anche Angel è sorpresa.
-Mai sentito. Dove si trova.
-Fuori dai confini dell’ U.G.
-Come siete arrivati li.
-Circa 500 anni fa. Una nave terrestre si perse. Navigò per circa 10 anni, finchè non arrivò su Prestonia. E’ simile alla terra.
-E voi come fate a sapere che il vostro pianeta è simile alla Terra.
-A scuola la prima cosa che ci insegnano sono le nostre origini, il nostro pianeta.
Non posso crederci. Noi cerchiamo loro, e loro hanno trovato noi.
-Da quanto tempo siete stati rapiti?
-Tre mesi terrestri.
-Riposatevi, parleremo con calma più tardi.
Angel:
-Posso pensare alla terapia dei marinai.
-A chi tocca.
-Marc ….. Sally ed io.
Cazzo, volevo riposare, ma non possiamo mancare tutte e due dal ponte.
-Ok. Buona terapia.

Sul ponte trovo Margy, Dyana e Patty. Tutto procede in modo regolare.
Mi rivolgo a Margy:
-Margy, hai scoperto la lingua dei carcerieri.
-Non risulta in nessun database. Ma sono riuscita a dare un senso alla conversazione tra il governatore e quei due bastardi ….. scusi capitano.
-Posso ascoltarlo.
-Sono nel mio alloggio.
-Bene andiamo, sono curioso di sentire le minacce di quei due ‘ guardo Margy ‘ bastardi.

Entriamo nell’alloggio di Margy. Fa partire la registrazione. Fanno il nome di un pianeta mai sentito. Le minacce verso il governatore sono gravi. Se l’ammazzano non mi dispiace.
Trasferisco le informazioni sul mio computer.
-Vado nel mio alloggio. Comunico al comando queste informazioni.
-Perchè non lo fai da qui.
La guardo. Non ho avuto ancora il piacere di vedere e giocare coi suoi bei bottoncini.

(Ricordo che ha le tette più piccole di tutte, ma, fra i capezzoli, sporgono due chiodi).

-Computer. Trasferisci i comandi nell’alloggio di Margy
-Fatto.
Non so se ho scritto tutto in modo corretto. Sto attento solo al nome del pianeta e al fatto che abbiamo a bordo due terrestri provenienti dalle terre non esplorate. Chiudo il messaggio specificando che sono in sala decontaminazione e aspetto gli ordini del dottore per parlare con loro.
-Computer invia. Chiudo.
Mi giro. Molly è nuda. Davanti ai miei occhi le sue tettine. Non perdo tempo, mi butto sulle sue tette. Su una tettina c’è la mia bocca, sull’altra le dita della mano.
Sì, sembrano due chiodi. Le piace, non smetto di torturarla.
Si allontana:
-Levati la tuta.
Mi alzo. Mentre tolgo la tuta, si siede. Il mio cazzo è duro, davanti la sua bocca. Lo lecca. Alza gli occhi e mi guarda. Le blocco la testa. Piano piano spingo il cazzo nella sua bocca. La sua lingua mi fa impazzire di piacere. Si allontana e si corica sul letto. Allarga le gambe. Mi avvicino alla sua fica. E’ bagnata. Lecco e la penetro con due dita. La guardo, le piace. Ho voglia di fotterla. Scivolo sul suo corpo. Il mio petto struscia sui suoi capezzoli. Il cazzo, senza usare le mani, punta la sua fica. La penetro. La mia bocca è a contatto con la sua. Il cazzo è tutto dentro. Penetro la sua bocca con la mia lingua. La sto scopando in fica e in bocca. Vorrei continuare per sempre.
Mi guarda:
-Aspetta.
Cambiamo posizione. Ora, io ho le spalle sul letto. Lei si siede sulla mia faccia. Mi offre la fica. Si abbassa, io le offro il cazzo. Un lungo 69 dove non dimentico di preparare il suo culo.
Lecco, prima la fica, poi mi dedico al suo ano. La penetro con un dito. Lei si gira con la mano mi passa una pomata. La preparo. Si muove, spingo le mie due dita in profondità.
Mi guarda:
-Passami la pomata.
Le passo la pomata. Unge il mio cazzo, appena è pronto si alza di scatto. La vedo abbassarsi sul cazzo. Mi da le spalle. Lo prende in mano . Lo poggia sul suo ano. Continua a scendere. La cappella passa l’ostacolo sfintere. Si ferma. Riprende ad andare giù. Io sono fermo. Piano piano. Su e giù. Sempre più giù. E’ un’inculata lentissima, ho paura di non farcela. Il mio cazzo è quasi tutto dentro. Un’ultimo movimento in giù, e sento le sue chiappe sul mio bacino. Sono tutto dentro. E’ ferma. Si piega in avanti. Senza farmi vedere, ho preso un cuscino, l’ho messo sotto la testa, e mi sto godendo lo spettacolo. Comincia un su e giù, lento. Piano piano va su, fino a vedere la cappella e poi giù tutto. Ogni volta che sono tutto dentro. Fa dei gemiti che fanno diventare il cazzo ancora più duro.
-Margy sto per venire.
Si gira. Mi sorride.
-Dove vuoi sborrarmi.
-Girati, e lasciati il cazzo in culo.
Lo fa. Il movimento di rotazione provoca uno sfregamento sulla pelle del cazzo col suo ano da provocarmi un po’ di dolore. Lo capisce. Estrae un attimo il cazzo e subito lo riconficca in culo. Le affero i fianchi:
-Baciami e stai ferma.
Ci baciamo e questa volta sono io a fotterla in culo. Lei è ferma, geme, la fotto sempre più forte, ma duro poco. Vengo. Spingo il cazzo, in profondità. Continuiamo a baciarci. Lei resta ferma sul mio corpo, col cazzo sempre in culo. Si allontana dalla mia bocca. Piano piano estrae il cazzo. Ora è fuori. Ma resta ferma come se ne volesse ancora. Vedo la mia sborra che, uscendo dal suo culo, scivola sul mio cazzo. Mi guarda. Ha un orgasmo. Si tocca la fica.
Con un movimento felino si gira offrendomi la sua fica, lei ripulisce il mio cazzo.
Lecco la fica. I suoi umori sono misti al mio sperma, che scivola dal suo culo. Mi piace e lecco tutto.
Computer chiama:
-Capitano, la decontaminazione è finita.
Margy si gira.
La guardo:
-Grazie, Margy.
Avvicina le sue labbra alle mie. Un rapido bacio. Si alza e va verso la doccia. Anch’io mi alzo. Metto la tuta e vado nel mio alloggio.
Faccio una rapida doccia cambio la tuta e vado in infermeria. Percorrendo il corridoio, penso a questi ultimi giorni. I rapporti sessuali non sono vietati fra i componenti di un equipaggio, anzi, sono tollerati anche quelli omosessuali. Certo, ci sono voluti centinaia di anni per capire, che l’unico modo per eleminare lo ‘stress da viaggio’ è il sesso.
Il divieto assoluto dei rapporti sessuali, ed anche, il divieto nella formazione di coppie fisse, nei secoli passati, ha causato la catastrofe di alcune missioni. Mai confermate dal comando.
Duecento anni fa, la svolta. Nuovi amori, oppure incontri sessuali, da vivere, come se si facesse palestra ‘ sicuramente la seduta di sesso è più rilassante ‘ sono tollerati dal comando. Non c’è nulla di ufficiale, il tutto viene gestito dal capitano della nave e ….. se sorgono problemi, visto che di ufficiale non c’è scritto nulla, è lui a pagare per tutti.
Un po’ meno nella norma è questo viaggio. E’ vero che, per la prima volta gli uomini sono in numero inferiore alle donne, ma è pure vero che mi sembra di vivere in un’orgia perenne.

Entro in infermeria. Angel mi vede:
-I ragazzi stanno bene. Nonostante il trattamento avuto, non ho trovato nessuna forma di infezioni. Ho appena finito di visitarli e si stanno vestendo.
-Bene.
-Sono molto legati fra di loro. Non hanno nessuna vergogna nel mostrarsi l’uno con l’altro, anche nelle parti più intime. Mentre visitavo la vagina di Cindy, il fratello era di fronte, ha visto tutto e …. per lei, sembrava normale. Un’ultima cosa. Hanno subito violenza …. entrambi.
-Bastardi. Portali nella sala mensa ufficiali. Vediamo di saperne di più sulle loro usanze.
-Dimenticavo. Sei il loro ‘salvatore’ …. posso capirli, avevano perso tutte le speranze.
Esco, sorrido, e mi dirigo nella sala mensa ufficiali. Sally è lì. La informo delle ultime notizie.
Arriva Angel coi due ragazzi. Guardo per la prima volta Cindy con un occhio diverso. E’ veramante bella. Mi guarda, e per la prima volta la vedo sorridere. Un sorriso sereno, felice. I suoi denti bianchissimi, e i suoi occhi verdi, risaltano, ancor di più, la pelle del viso abbronzata.
Sì, sembra la sorella più piccola di Molly.
Anche il ragazzo sorride. Ci sediamo. Mangiamo e parliamo. Chiedo la loro età risponde Cindy:
-Io 21, Dothan 20.
-Come siete finiti su quel pianeta? – chiedo
Risponde Cindy. Il ragazzo non crede a quel ben di Dio che c’è sulla tavola e, per il momento, pensa solo al cibo, non guarda nemmeno un attimo le mie ufficiali che fanno di tutto per farsi notare.
-Ogni quattro mesi veniamo per rifornirci di carne terrestre. La carne degli animali di Prestonia non è buona come quella della terra. Sulla navetta eravamo in quattro. Ci hanno attaccati, ucciso i due piloti e rapito noi.
-Vi hanno portati subito sul quel pianeta?
Abbassa lo sguardo. Con voce flebile racconta:
-No, prima hanno abusato di noi per cinque giorni. Erano in quattro.
-Ok. – preferisco cambiare discorso – Raccontami del tuo pianeta.
Si asciuga una lacrima che sta scivolando sulla sua guancia. Mi guarda, sembra quasi, provare vergogna, per quell’attimo di debolezza.
Cerco di farla riprendere.
-Sai come siete arrivati su Prestonia?
-Sì. – e comincia a raccontare la storia dei suoi antenati.
Dopo lo sbarco la convivenza con gli indigeni del pianeta sfociò con una guerra. Non si fidavano dei terrestri. Le armi degli indigeni erano inferiori. L’equipaggio, per salvarsi (da 150 erano rimasti in 95), fece scendere la nave sul pianeta. Sapevano che fatto questo, non avrebbero avuto nessuna speranze di ritornare o di cercare dei contatti con la Terra. Le potentissime armi della nave posero fine alla guerra. Dalla tregua si passò alla pace e a degli accordi di reciproco scambio. Oggi, il pianeta è diviso in due. La parte più verde è abitata dai prestoni e quella piena di deserti ma ricca di materie prime, da noi. Alla fine i terrestri erano rimasti in 50, 40 donne e 10 uomini. Sapevano che erano condannati a restare su quel pianeta. L’età andava da 25 ai 45 anni. Una sola coppia. Tutti gli altri o erano single oppure avevano perso il compagno/a. Per non estinguersi, decisero che gli uomini dovevano avere rapporti con tutte le donne e sperare che tutti fossero fertili. Dopo 16 anni la prima generazione era pronta a procreare. Fu ammesso l’incesto, pur di aumentare la popolazione. Dopo 50 anni, si ricomposero le famiglie, padre madre e figli. Ma il numero complessivo della popolazione era ancora troppo basso. Per legge fu stabilito, che, non appena i figli erano in età fertile, i genitori dovevano provvedere a insegnare loro, l’arte del sesso, ed a 15 anni, una donna, doveva essere pronta per procreare. In pratica, dentro una famiglia, tutti, scopavano con tutte, ma con lo scopo di aumentare la popolazione, era vietato disperdere anche, una sola goccia di sperma. Oggi, la vita è quasi come sulla terra. L’unica differenza, l’abitudine dell’incesto non è mai cessata. I figli perdono la propria verginità con i loro genitori e, fratelli e sorelle si tengono in continuo allenamento.
Capisco perchè Cindy non prova pudore nel farsi vedere nuda dal fratello.
Il racconto mi ha eccitato. Finiamo e, visto la situazione, dispongo che i ragazzi potranno usare uno dei tre alloggi con letto matrimoniale, gli alloggi singoli sono tutti occupati.
Vado verso il ponte e penso a Cindy …..
Arrivo sul ponte. I ragazzi mi hanno fornito le giuste coordinate per arrivare su Prestonia. Le comunico a Patty. Altri tre giorni di viaggio.
Dopo circa un’ora chiama Angel :
-Capitano, dovrebbe avvicinare in infermeria.
Sally è sul ponte, lascio a lei il comando.
Arrivo in infermeria.
-Angel, cosa è successo.
-Ho visto che durante il pranzo il racconto della ragazza ti ha provocato qualche ……. prurito.
-Beh, Sì. E allora?
-Hai detto che saresti stato sempre a disposizione per i nostri giochetti…….. Sally è sul ponte e….. se tu vuoi …… ho pronta una sorpresa.
La cosa incuriosisce me, ed il mio cazzo.
-Ok. Cosa devo fare?
-Sei l’unico che non hai usufruito della sala terapia. Vai, spogliati, coricati, metti la maschera e ….. aspetta.
La sua voce mi fa diventare il cazzo duro. Non dico nulla, vado nella stanza. Eseguo i suoi ordini. Sono coricato ed aspetto. La porta si apre. Qualcuno si muove intorno al letto. Una mano prende il cazzo, che non ha smesso di essere duro ‘ dimenticavo, prima di levarmi la tuta, ho preso un po’ della polverina magica di Angel. Lo mena e poi lo imbocca. Un colpo di lingua sulla cappella, e poi giù, tutto dentro la bocca. Questo movimento dura a lungo.
Lascia il cazzo le sue ginocchia toccano i miei fianchi. La mia cappella tocca la sua fica. Giù e lo prende tutto in un colpo solo. Comincia a muoversi. Avvicina la sua bocca alla mia. La mia lingua entra nella sua bocca.
Non capisco chi è, Cindy?
Con una mano afferro le sue chiappe, l’aiuto a farsi penetrare. Allontano la sua bocca dalla mia, e infilo due dita nella sua bocca. Con le due dita così inumidite, tento di penetrare il suo culo. Una mano mi blocca.
Non siamo soli.
Si alza, il cazzo esce dalla sua fica, e si gira
La mano misteriosa cosparge il cazzo con una pomata. Capisco tutto.
Ora il cazzo è poggiato all’ingresso di un ano, piano piano, scivola in quel buco. Sono dentro. Fa tutto lei. La mano misteriosa ora diventa lingua misteriosa. Lecca il mio cazzo, e, forse, la fica della mia misteriosa compagna di piacere. Andiamo avanti così. Aumenta il ritmo, e ora non geme più. Grida di piacere.
Si ferma. Scende dal letto e il mio cazzo resta solo, sempre eretto. Le mani misteriose mi aiutano ad alzarmi. Non ho idea di cosa succeda. La mano misteriosa prende il cazzo e lo poggia all’ingresso di una fica. Io spingo ed entro. Nella mia mente si materializza il volto di Cindy. Vorrei tanto che fosse lei. Ora sono io a fotterla. Lei è seduta su un tavolo, le sue gambe stringono i miei fianchi, i suoi piedi spingono sulle mie chiappe, ed io in piedi la scopo aiutato dalle spinte dei suoi piedi. La fotto sempre più forte. Sto per sborrare. Lo urlo.
-Sto per sborrare.
Mi allonta. Resto in piedi. Non ho il tempo di pensare, perchè il mio cazzo sparisce in quella bocca. Splendido pompino, non resisto più, Sborro in quella bocca. La sua lingua ripulisce il cazzo. Lascia il cazzo e piano piano si alza. Le sue tette, strusciano sul mio corpo. Il mio sperma dalle sue tette passa sulla mia pancia e sul mio petto. Mi succhia i capezzoli. Riprende a salire. Le sue tette sbattono sul mio petto. Sono ancora umide di sperma. La sua bocca incontra la mia. Non vorrei staccarmi da quella bocca. Le sue mani afferrano la mia maschera. La toglie.
Sì è lei, Cindy. Riprendo a baciarla. Il cazzo è ancora duro. La faccio coricare sul letto. E’ bellissima. Mi sdraio sopra il suo corpo e la penetro. Fa una smorfia di piacere. La scopo e la bacio. Non so quanto dura. Ad un certo punto mi stacco dalla sua bocca:
-Vorrei venirti dentro.
-Sì, sborrami dentro.
-Ma tu ……..
Mette un dito davanti la mia bocca.
Sborro. Resto dentro e riprendo a baciarla. Non vorrei smettere.
Mi alzo, guardo nella stanza. Angel è seduta. Si sta masturbando, la mano misteriosa è la sua. Cindy va verso Angel si inginocchia e si tuffa nella fica di Angel. Io mi godo la spettacolo masturbandomi. Le due donne si alzano e vanno verso il letto. Cindy sotto, Angel sopra. Due donne bellissime in un sessantanove da favola. Si leccano e gemono di piacere. Io ho davanti agli occhi il culo di Angel. Cindy lecca il clitoride e ficca due dita nel culo di Angel. Vanno avanti non so per quanto. Io sono in piedi. La lingua di Cindy si muove ad una velocità incredibile. Si gira e con la mano mi invita al gioco. Io mi avvicino ho il cazzo durissimo. Appena sono a portata delle sue mani, lo prende, lo avvicina all’ano di Angel ed io spingo. Angel è colta di sorpresa, ma il suo ‘sfintere’ gradisce la sorpresa e mi aiuta ad entrare. Mentre inculo Angel, Cindy si dedica alle mie palle. La inculo sempre più forte. Angel gode, gira la testa, mi guarda:
-Vieni qua, c’è un’altro buco che ti aspetta.
Esco dal suo culo, giro intorno al letto, punto il cazzo sull’ano di Cindy. Angel leva la mia mano. E’ lei che vuole indicare la strada al cazzo. Lo poggia ed io spingo. Cindy si rilassa ed io sono subito tutto dentro. La fotto, Angel si alza, mi bacia. Allontano un attimo la mia bocca dalla sua:
-Voglio venire fra le tue tette.
-Come vuoi, mio cap…..
Non finisce la frase, Cindy non ha smesso di leccarle fica e culo. Un’altro orgasmo. Anche Cindy, inculata e con le dita di Angel sul suo clitoride, viene.
Esco dal culo di Cindy. Angel scende dal letto, si inginocchia davanti al mio cazzo, lo stringe fra le tette e da inizio ad una meravigliosa spagnola. Cindy si inginocchia vicino ad Angel ed entrambe, con la lingua giocano con la mia cappella, che gioca a nascondino muovendosi fra le tette (vi ricordo, che anche lei, come la mia vice, ha una quarta). Non resisto più. Senza dire nulla sborro. Le loro lingue danno inizio ad una caccia alla sborra, la contendono fino all’ultima goccia. Alla fine lasciano il cazzo. Si baciano e si leccano, in bocca, sulle guance, sul collo, sulle tette. Io sono in piedi davanti a loro, col cazzo, che finalmente diventa moscio.
Do una mano ad alzarsi e andiamo verso la doccia. Cindy decide che vuole lavarci. Mi lava, ha un tocco vellutato. Prende cura del cazzo, delle palle, ed è delicatissima in ogni movimento, lo stesso fa con Angel. Guardo Angel. La bacio sulla fronte. Lei sorride.
Ripenso agli usi del pianeta di Cindy. Penso che, nonostante la sua giovane età, è da circa cinque anni che maneggia cazzi. Complimenti a suo padre e a sua madre per come l’hanno ‘educata’.
Usciamo dalla doccia, mi asciuga. Vuole essere lei ad occuparsi di me. Aiuta a mettermi la tuta, Mi guarda, sorride, e poggia le sue labbra sulle mie. Si allontana. E’ sempre nuda. Ed ancora pìu bella. Mi guarda:
-Non so come posso ringraziarti. Spero di averti reso, per un po’ felice.
Non riesco a dire una parola.
Poggio la mia mano su una sua guancia, lei piega la testa verso la mano. Sorrido. Esco dalla stanza insieme ad Angel, continuo a guardarla finchè la porta non si chiude. Mancano 24 ore e finalmente arriveremo nell’orbita di Prestonia. In questi ultimi due giorni non ho fatto altro che parlare con i ragazzi, per sapere il più possibile delle loro abitudini, e col comando terrestre, per riferire le informazioni raccolte.
Da terra attendono ulteriori informazioni per preparare una missione composta da diplomatici per far entrare Prestonia nell’Unione Galattica.
Mentre io dedico le mie giornate in questo modo, il resto dell’equipaggio, nei momenti di pausa, si dedica all’attività di svago più in voga in questo viaggio: il sesso.
Cindy durante i colloqui, fa di tutto per cercare di allontanarmi dai miei doveri. Il fratello, ho saputo, in meno di 12 ore si è fatto tutto l’equipaggio femminile, beata gioventù. Cindy, insieme a Sally, ha provveduto a ‘ringraziare’ Marcus, e col gioco delle terapia, ha ‘conosciuto’ gli altri due marinai.

Chiamo tutto l’equipaggio e dispongo i turni per la discesa su Prestonia. Alla fine dico a Sally:
-Mi ritiro nel mio alloggio, lascio a te il comando.
-Ok.
Ho appena il tempo di finire la doccia e vengo chiamato. E’ Molly:
-Capitano, dovrebbe avvicinare in sala macchine.
-Arrivo.
Addio riposo.
Entro in sala macchina. Molly mi accoglie con un sorriso malizioso.
-Cosa succede.
-Capitano, dovresti entrare in quello scompartimento.
-Ma che succede?
-Solo se entri puoi capirlo.
Mi avvicino, apro, tutto buio. Non vedo niente.
-Perchè è b…….
Una mano afferra la mia, mi tira e la mia bocca si trova a contatto con un’altra bocca.
E’ Cindy.
La luce si accende, Cindy si allontana, mi guardo intorno e capisco che le due troie hanno fatto di questo spazio la stanza del piacere, al centro c’è un grande materasso, sparsi, per tutta la stanza, oggetti vari. Cindy si sdraia allarga le gambe e con la mano mi invita ad occuparmi della sua fica. Mi giro, Molly si sta levando la tuta, e vedo entrare Dothan, il fratello di Cindy. Molly mi guarda:
-Non ti dispiace se partecipa anche lui?
Non rispondo, ma penso: finalmente vedrò quanto sono affiatati i due fratelli.
Mentre lecco la fica di Cindy, Molly si siede sulla sua faccia e si fa leccare la fica, e, a sua volta, si occupa del cazzo di Dothan. Che bel quartetto.
Ho voglia di scopare Cindy, avvicino il cazzo alla sua fica e piano piano entro tutto il cazzo.
Molly si china sul corpo di Cindy, la sua lingua cerca il suo clitoride. Dothan alla vista del culo all’aria di Molly, non perde tempo e la penetra in fica con un colpo solo. Cominciamo una doppia cavalcata, i miei occhi, incrociano quelli di Dothan e ci scambiamo un sorriso di intesa.
Le ragazze gemono e fanno capire che gradiscono il trattamento.
Molly alza la testa e avvicina la sua bocca alla mia. Le nostre lingue si intrecciano e sotto i colpi di Dothan, sembra, che la sua lingua penetra la mia bocca.
Si allontana dalla mia bocca:
-Fottimi?
-Si ho voglia di fotterti ‘ nella raltà ho voglia di vedere i due fratelli scopare.
Cambiamo posizione. Gli uomini sdraiati a pancia all’aria. E le ragazze che si impalano sopra i nostri cazzi. Io scopo Molly. Ho le loro facce vicino. Rivolgendomi a Dothan dico:
-Non sembrano sorelle?
-Si, l’ho pensato subito.
Cambiano. Ora scopo Cindy. Mi bacia e mi sussurra:
-Ti piace la mia sorellina?
Io rispondo tutt’altra cosa
-Voglio fotterti insieme a tuo fratello.
Lei mi guarda, sorride, fa una smorfia, si contorce e con voce flebile sussura:
-Sìì, vi voglio. – ha avuto un orgasmo
Guardo Molly:
-Poi tocca a te.
Molly si leva il cazzo dalla fica e va dietro Cindy. Le prepara il buco del culo, quando lo ritiene pronto chiama Dothan, gli prende il cazzo e lo poggia sull’ano di Cindy. Spinge piano, io resto fermo col cazzo in fica. Sento il cazzo di Dothan entrare sempre più a fondo. Cindy stringe i denti, sta provando un po’ di dolore. Dothan si ferma, aspetta, io mi muovo, lei mi guarda, poi si gira, guarda suo fratello e grida:
-Dai fottetemi …… non vi fermate.
Io fotto e le succhio un capezzolo. Dothan la incula e le morde il collo. Cindy urla, muove la testa come un’indiavolta. Con la coda dell’ occhio vedo Molly che si sta fottendo fica e culo con un finto cazzo doppio.
Non vorrei uscire dalla fica di Cindy. Sento il cazzo di Dothan, attraverso la sottile pelle che separa il canale della vagina dal retto, fotterla violentemente, io non riesco a muovermi, ho il cazzo tutto dentro. Cindy si abbassa e ci baciamo. Ha avuto un’altro orgasmo.
Molly si lamenta:
-Anch’io vi voglio.
Cindy la guarda:
-Sì, vieni … tocca a te.
Dothan esce dal culo e lei si alza, esco dalla sua fica. Va da Molly. Si baciano. Poi, Cindy prende per mano Molly, e la porta da me. Io sono sempre coricato. Molly si gira di spalle, si abbassa, prende il mio cazzo e si incula da sola. Sono tutto dentro. Si corica. Ho le sue spalle sul mio petto. Dothan si avvicina, punta il cazzo nella fica e la penetra. Io al solito, sono quello che posso muovermi di meno, Dothan è quello che stantuffa come un pazzo. Molly urla, non so se di dolore o piacere. Cindy si avvicina e si occupa del seno di Molly, la quale urla sempre più forte, finchè non crolla sul mio corpo, inerme, ha avuto un orgasmo. Dothan non demorde e continua a fotterla. Cindy le tortura i capezzoli, io sento tutto il suo peso morto sul mio corpo, ma sono contento di fotterla in culo senza molta fatica.
Molly, ormai fa dei lamenti che si sentono appena. Io sto per sborrare. Lo dico e anche Dothan è nelle mie stesse condizioni, esce dalla fica di Molly, e poi la tira a se. Cindy, vedendo il mio cazzo libero lo afferra e mi fa un pompino e vorrei resistere, resistere, resistere…… ma sono arrivato …. sborro dentro la sua bocca. Lei ingoia. Anche Dothan sta sborrando in bocca a Molly, e anche lei, sta ingoiando tutto. Le loro lingue ripuliscono i nostri cazzi.
Poi le loro bocche si avvicinano: non hanno ingoiato tutto lo sperma, per cui, giocano a passarlo da una bocca all’altra e ….. da brave troie …. ci guardano sorridendo.
Qualcuno sta applaudendo. Mi giro e vedo Margy, l’interprete e Dyana, il pilota. Sono nude e si sono godute lo spettacolo. Ignorandoci e continuando ad applaudire, si avvicinano a Cindy e Molly e per ringraziarle dello spettacolo, le baciano.
Io guardo Dothan, capisco che anche lui era ignaro della loro presenza.
Le quattro troie ci offrono uno spettacolo da farci rizzare di nuovo i cazzi.
Non so da dove, spuntano due cazzi enormi. Si formano due coppie Cindy con Dyana e Molly con Margy. Si fottono, con quei due cazzi, riempendosi le fiche ed urlando come pazze. Cindy ha accanto Margy e si stanno baciando. Molly con Dyana fanno lo stesso. Io e Dothan ci masturbiamo. Convinto che ci ignorino completamente dico:
-Perchè non vi fottete in culo.
Molly mi guarda, e mentre si gode quel cazzo finto in fica dice:
-Apri quel cassetto e porta quella crema
La prendo e mi avvicino. Molly:
-Preparateci i culi.
Mai ordine fu più bello.
Con Dothan ci organizziamo: lui pensa ai culi di Molly e Dyana ed io a quelli di Cindy e Margy. Si mettono a quattro piedi, il mio cazzo e durissimo, vorrei fotterle, e invece, con le dita della mano sinistra preparo il culo di Cindy e con le dita dell’altra mano il culo di Margy. Quando pensiamo che sono pronte, facciamo avvicinare i loro culi. Poggiamo i cazzi finti, io tra il buco di Cindy e quello di Dyana e Dothan tra i buchi delle altre due ragazze.
Si muovono e vedo quel cazzo lunghissimo allargare i loro sfinteri ed entrare. Continuano a muoversi e vedo quel cazzo finto diventare sempre più corto. Ora non serve più tenerlo, e le lascio sole. E’ meraviglioso vedere quei culi muoversi e ad ogni movimento quel mostro finto entrare sempre di più in quei buchi neri.
Dalle urla si è passati alle imprecazioni. Tra di loro per troie si prendono e per rotte in culo si lasciano. Che spettacolo.
Ma ora voglio la mia parte. Mi avvicino ed invito Cindy e Dyana ad alzarsi, senza togliere il cazzo finto dal loro culo. Le loro spalle si toccano, io mi avvicino, alzo la gamba di Dyana e la fotto in fica. Le piace, ci baciamo, la fotto più forte. Cindy si lamente:
-Ti prego … ti voglio in fica.
Dothan visto il risultato non perde tempo ed anche lui comincia a fottere in fica le altre due. Io fotto Dyana lui Molly. Esco dalla fica di Dyana, giro, e penetro quella di Cindy. E’ un fiume, chissà quanti orgasmi ha avuto. La fotto, lei mi morde il collo, provo dolore e le do un colpo più forte,.Lei lascia il mio collo e mi urla dentro l’orecchio, ed io fotto, fotto e di nuovo la lascio e mi occupo della fica di Dyana.
Dothan con una mano tocca la mia spalla:
-Cambiamo?
-No. Aspetta.
Esco dalla fica di Dyana. Lascio Dyana e Cindy e vado ad aiutare Dothan. Lui sta scopando Molly. Io fotto Margy. Ora le due troie hanno il cazzo finto in culo e i nostri cazzi che pompano senza pietà le loro fiche chiuse a sandwich. Urlano di piacere, Cindy e Dyana ci guardano come se non aspettassero altro. Guardo Dothan e con la testa gli faccio capire di pensare alle altre due. Contemporanemente usciamo dalle fiche di Margy e Molly. Esauste crollano a terra, fanno in modo che il cazzo finto resti nei loro buchi del culo. Sono a terra distrutte dal piacere. Ora io mi occupo di Cindy e Dothan di Dyana. Altro sandwich, stesso trattamento, stesse urla.
Ma, il vedere i due fratelli che si scopano mi eccita in modo particolare, per cui chiedo a Dothan di cambiare. Accetta. Ora io fotto Dyana e lui sua sorella. Il piacere che provo nel partecipare a questa scena, mi fa dare dei colpi così forti, da non capire che sto sborrando in fica a Dyana. Lei ha un orgasmo, mi da un morso fortissimo al collo. Io dal dolore la spingo in aria col cazzo ancora dentro. Sono sfinito, crollo a terra. Dyana cade sul mio corpo, anche lei è stanca.
La scena che vedo non so se definirla eccitante o comica. Dothan continua a fottere Cindy, ha le gambe intorno ai fianchi del fratello, e ad ogni colpo il cazzo finto, che è ancora dentro il suo culo, si muove come una coda. Dothan sborra in fica alla sorella e crollano esausti sul materasso. Nessuno di noi ha la forza di parlare, siamo sfiniti, sudati e alla fine ci addormentiamo.

-Ehi, Capitano, sveglia, ehi forza.
Apro gli occhi e vedo Sally in uniforme. Cerca di svegliarmi
-Capitano, vai a farti una doccia, fra tre ore siamo arrivati.
Mi guardo intorno e vedo che gli altri miei compagni di gioco piano piano si stanno alzando.
Io per la prima volta provo un po’ di vergogna nel farmi vedere da Sally. Lei, in perfetta uniforme io, nudo e sicuramente puzzerò di sudore e chissà cos’altro.
Mi alzo metto la tuta e senza dire una parola vado nel mio alloggio.

Sotto la doccia penso: Ed ora? Come verremo accolti. Cindy e Dothan sono un caso, oppure è questo il loro modo di vivere il sesso? Ed io? Come devo comportarmi? Avrò davanti un popolo originario della Terra, ma ho paura di sbagliare il primo approccio. Chissà quali e quante altre abitutidini terrestri non fanno più parte del loro modo di vivere.
Le tre ore successive le trascorro pensando a: come devo fare ….. cosa devo fare …. quando lo dovrò fare ….. cosa dovrò dire …….. le loro abitudini ………………………… chissà com’è la mamma di Cindy!!!!

—— Il viaggio continua ——

I due ragazzi sono euforici, siamo arrivati. Scendiamo, restano a bordo Dyana, Patty, Marc e Robert.
Usiamo le due navette, io sono con Sally e i due ragazzi, da quando siamo entrati in orbita si tengono per mano. Appena si apre lo sportello si piombano fuori, esco dalla navetta. Il piazzale è pieno di gente. Sally è al mio fianco, ci guardiamo non crediamo a quello che stiamo vedendo. E’ una grande festa. Dalla folla si stacca un gruppetto e in testa si avvicina un uomo con le braccia aperte e un gran sorriso. Mi abbraccia e non so quante volte mi dice grazie, si stacca da me e fa lo stesso con Sally. Ora ad abbracciarmi è una bellisima donna bionda con occhi verdi, non molto alta ma con un seno sodo, e se non fosse per l’imbarazzo che sto provando con questa accoglienza, il mio cazzo sarebbe pronto all’uso.
Finalmente passiamo alle presentazioni. L’uomo è il ‘Presidente’ di Prestonia e la donna sua moglie. Gli altri del comitato di accoglienza sono uomini e donne del governo. Continuo a scambiare qualche parola con loro, ma il mio pensiero va a Cindy. Guardo più volte sul piazzale, ma la confusione è tale che non riesco a vederla. E’ atterrata l’altra navetta, il presidente si sposta a salutare il resto dell’equipaggio, resto un attimo solo, guardo il piazzale con più calma e ….. finalmente la vedo, con suo fratello ridono ed è un continuo abbracciarsi con le persone che gli sono intorno. Io resto fermo a guardare quella scena, Cindy si gira, guarda in giro, spero stia cercando me. Sì, mi vede, alza il braccio, sorride, mi saluta e altrettanto fanno un uomo e una donna che, suppongo siano i suoi genitori. Anch’io li saluto.
Mi chiamano ed insieme a Sally saliamo su un loro mezzo, un’antica automobile, e ci allontaniamo da quella confusione. Il Presidente non finisce di parlare, parla parla, io mi sento confuso. L’ auto si ferma. Il Presidente parla sempre, la moglie fa lo stesso con Sally. Entriamo in un grande palazzo e ci accompagnano nella sala da pranzo. Ora c’è molta più calma e faccio attenzione a quello che dice il Presidente. Parla della loro cucina da dove arriva il cibo ‘ questo lo sapevo ‘ da quanti secoli aspettavano questo momento. Riesco a rispondere qualcosa e noto che Sally è a completo suo agio. Sembra che con la moglie del Presidente si conoscono da sempre. Il Presidente:
-Che dite di levare questo Lei. Io sono Albert.
E mi da una gran pacca sulla spalla:
-Foster.
-Silvia.
-Sally.
-Bene, ora pranziamo.
Ora mi sento più rilassato, riesco a tenere una conversazione col Presidente, mi parla delle loro usanze simili a quelli terrestri, tranne che per religioni e sesso. Non capisco e chiedo:
-In che senso.
-Per motivi di sopravvivenza, i nostri antenati, hanno dovuto mettere da parte tutti gli inzegniamenti legati alle religioni e i pregiudizi legati al sesso.
Io so quasi tutto, grazie a Cindy, ma faccio finta di cadere dalle nuvole e chiedo di raccontare la loro storia. Parte un lunghissimo monologo e capisco, ulteriormente, l’assoluta mancanza di pregiudizi e tabù verso il sesso. Per loro fare sesso è un modo come un altro per passare allegramente una serata con amici, rilassarsi, aiutare un amico depresso – anziché perdere tempo in chiacchere …… una bella scopata con la moglie del tuo migliore amico e passa tutto.
-E sulla Terra cos’è successo in tutti questi secoli.
L’unica cosa che mi viene da dire è:
-Noi saremo evoluti tecnologicamente in tutti questi secoli, ma se è vero che non esiste più alcun tipo di razzismo, per quanto riguarda il sesso, siamo fermi a mille anni fa. Per noi a parte la mamma, la moglie, la fidanzata e, avvolte, la sorella e la figlia, tutte le altre donne sono troie.
Un attimo di silenzio …….. marito e moglie scoppiano in una risata fragorosa, anche Sally non riesce a trattenersi e ride. Realizzo quello che ho appena detto e rido anch’io.
Il Presidente:
-Silvia, cosa pensi. Facciamo cambiare idea a questi ‘primitivi’?
-Perchè no. La sua ‘onesta’compagna sarà la tua ‘troia’ ed io sarò la ‘troia’ del suo compagno.
Ridono. Guardo Sally, non abbiamo il tempo di pensare nulla, si alzano, Silvia si avvicina, io la guardo, lei fa scivolare il suo vestito, è nuda, con un dito assaggia il mio dolce e poi lo porta alla mia bocca:
-Ti piace?
Con la testa faccio cenno di sì. Allontana bicchieri, posate e tutto quello che c’è vicino al piatto. Si fa spazio col piede, sulla sedia dove sono seduto, sale, mette l’altro piede sull’altra parte della sedia, ho la sua fica, con pochi peli biondi davanti ai miei occhi, e si siede sul piatto.
-Questa è una mia specialità, provala.
La fica è sprofondata nella panna. Alza le gambe e vedo le labbra della fica piene di panna, cioccolato, fragoline schiacciate. Mi tuffo fra le sue gambe e comincio a leccare la fica e mangiare. Ripulisco tutto. Voglio pulirle anche il suo buco del culo. Mi alzo, allontano tutte le vettovaglie, trovo il piatto della frutta e prendo una banana. La faccio girare. Ora è a quattro piedi sul tavolo. Sbuccio la banana, lecco lecco e la penetro in fica con la banana, le piace, mi incita. La panna imbratta la banana ed ha avuto un effetto lubrificante. Esco la banana. Lei gira la testa e mangio un pezzo di banana. Mastico e lecco. Giro la banana. Uso l’altra punta per ficcargliele in culo. Le ficco prima un dito, allargo il buco e faccio spazio per far entrare la banana. Le urla riempieno la stanza. Gira la testa, mi guarda:
-Dai continua, sto godendo.
Crolla sul tavolo, si lamenta, ha goduto. Mi tuffo sulla fica e lecco, lecco tutto.Tolgo la banana, giro e la offro a Silvia. Morde un pezzo, l’altro pezzo lo mangio io. Mastichiamo e ci guardiamo. Sembra che ha capito il gioco che voglio fare. Quando la banana è una poltiglia nella mia bocca, mi avvicino e ci baciamo. La banana spinta dalle lingue imbratta le nostre faccie. Ingoiamo e con la lingua ci ripuliamo.
Scende dal tavolo, tolgo la tuta, mi fa sedere sul tavolo e, cosparge il mio cazzo di panna. Mentre lo cosparge di panna le sento dire:
-Stacy, sparecchia
e comincia a leccare la cappella. Mi giro e vedo una bella ragazza dai capelli lunghi e biondi che senza battere ciglio libera il tavolo, vedo anche Sally col Presidente. Lui è seduto e lei è in ginocchio col cazzo in bocca. Silvia ha ingoiato tutto il mio cazzo ma io ho voglia di scoparla.
-Ti voglio scopare.
Lei si sposta, va da Sally. Le dice qualcosa, girano intorno al tavolo, ognuna da un lato diverso rispetto all’altra, si siedono sul tavolo. Le loro schiene si toccano, le usano come la spalliera di una sedia, allargano le gambe e ci invitano a scoparle. E’ quello che voglio. Sono davanti a Silvia, punto il cazzo e la penetro. Le sue gambe stringono sui miei fianchi e la fotto sempre più forte. I loro lamenti di piacere aumentano la mia eccitazione. Silvia piega la testa indietro per cercare di baciare Sally, la vede, e anche lei piega la testa. Così mentre noi le fottiamo loro si baciano. Le loro lingue si intrecciano, io mi piego succhio i suoi capezzoli e poi, cerco di partecipare a quel bacio. Silvia mi vede, lascia Sally, e infila la sua lingua nella mia bocca. Aumento il ritmo.
Mi allontano dalla sua bocca, guardo il Presisente:
-Voglio il culo di tua moglie.
-Vedrai, è unico.
Lei sente tutto.
-Aspetta.
Mi fa uscire dalla sua fica. Si gira invita il marito a fare lo stesso con Sally. Prende Sally per mano e si mettono a quattro piedi sul tappeto, un culo accanto all’altro. Lecco e spingo prima uno e poi due dita, il suo sfintere si abitua alle mie dita. Tolgo le dita e punto il cazzo. Spingo, la mia cappella sparisce dentro quel buco, il Presidente, accanto a me, segue le mie mosse. Ci guardiamo e con un cenno di intesa, procediamo allo stesso modo nello sprofondare i nostri cazzi in quei buchi. Piano piano, spingiamo ed entriamo, più entriamo e più le due troie, alzano il tono dei loro gemiti. I nostri cazzi sembrano ingoiati da quei buchi neri. Ora cominciamo a pompare. Il culo di Silvia è meravigliosamente navigato. Mi diverto ad entrare tutto il cazzo, e poi uscirlo, vedere quel buco così aperto, piano piano richiudersi e rificcarle, con un colpo solo, il cazzo tutto dentro. Le due donne urlano, godono, vengono.
Sto quasi per sborrare. Esco dal culo di Silvia, giro e le caccio il cazzo in gola. La scopo in bocca. Il Presidente continua a inculare Sally. Il Presidente:
-Voglio sborrarti in culo.
-Sìì, riempimi di sborra. – risponde Sally.
Mentre io scopo e vengo nella bocca di Silvia, Sally si fa riempire il culo di sborra.
Esco il cazzo dalla bocca di Silvia e lo metto in mezzo alle due troie. Cominciano un gioco di pulizia intorno al mio cazzo, che resta ancora in erezione. Il Presidente esce dal culo di Sally e viene a mettersi accanto a me offrendo, il suo cazzo a quelle bocche fameliche.
Finita la pulizia dei nostri cazzi, le due troie ci offrono un bellissimo spettacolo. Prima si baciano, con scambio di saliva mista a sperma, poi, Silvia si va a posizionare dietro Sally, e le lecca il culo che gronda della sborra del marito. Il Presidente ed io ci sediamo sul divano e ci godiamo lo spettacolo.
Le due donne si avvicinano, Sally siede accanto a me e Silvia al marito, mi guarda:
-Cosa ne pensi delle nostre abitudini?
-Che sto sognando ‘ rispondo.
-Non è finita…. Stacy.
Chiama la cameriera, la quale arriva con quattro bicchieri pieni di un liquido giallo. Marito e moglie lo prendono e invitano noi a fare la stessa cosa. Cominciano a bere. Silvia ci guarda:
-Dai bevete …. ancora è giorno….. c’è tutta la notte.
Ridono. Sally ed io beviamo, non so cosa sia, ma ha un sapore gradevole. Il Presidente:
-Andiamo in piscina.
Tutti nudi usciamo dalla stanza, io provo un pò di imbarazzo, per loro è tutto normale. Attraversiamo non so quante stanze, incontrando persone varie, che neanche ci guardano e finalmente arriviamo alla piscina. Siamo soli, finalmente. Hanno capito il mio imbarazzo:
-E’ vero ….dovete imparare ancora tanto voi ‘terrestri’. Bastava dirlo e saremmo venuti con l’accapatoio.
-Forse è meglio così. Io sono l’ospite e devo adeguarmi ai vostri usi.
-Ben detto.
Ci tuffiamo, come dei bambini giochiamo e come adulti non perdiamo occasioni per allungare le mani. Usciamo e ci sdraiamo su dei lettini. Il Presidente:
-Volete continuare a conoscere il nostro modo di vivere?
Guardo Sally e insieme rispondiamo sì.
-Bene… Stacy.
Dopo pochi secondi entra Stacy in compagnia di un uomo. Silvia:
-Vi occupate degli ospiti?
Senza dire nulla Stacy si avvicina al mio cazzo e lo prende in bocca, l’uomo allarga le gambe di Sally e si occupa della fica. Entrambi ci guardiamo e, non so perchè, ci prendiamo per mano e stringendole, capiamo il reciproco piacere.
Stacy si alza. Siede sul cazzo, la penetro. Si china su di me, ha della belle tette, con la mano libera, afferro una tetta e con la bocca mi occupo dell’altra. Con la coda dell’occhio vedo che l’uomo sta scopando Sally. Mentre scopo Stacy, una lingua si sta occupando delle mie palle, è Silvia, esce il cazzo dalla fica di Stacy lo succhia e lo poggia sull’ano. Stacy si abbassa e si incula. Piano piano entro, lei è dritta sul mio corpo io lascio la mano di Sally e afferro le tette di Stacy. Aumenta il ritmo, non si ferma, urla, dice frasi in una lingua che non capisco, poi col cazzo tutto dentro si ferma. Ha un orgasmo. Si butta sul mio corpo e la mia bocca trova la sua. Ci baciamo. La mano di Silvia leva il cazzo dal culo e lo porta in bocca. Bacio Stacy e Silvia succhia il mio cazzo. Silvia ordina a Stacy:
-Scendi.
Stacy si sposta e Silvia prende il suo posto. Il mio cazzo sprofonda nella sua fica. Ha un corpicino meraviglioso, delle tette sode col capezzolo in su. Vorrei che restasse in quella pozione a lungo. Lo fa. Toglie il cazzo dalla fica e lo infila nel culo. Fa tutto lei. Io giro un attimo la testa e vedo un’altra bella scena. Sally è chiusa a sandwich fra i due maschi. Un cazzo in fica ed uno in culo. Silvia si accorge che sto vedendo quello spettacolo, si china su di me:
-Hai visto … anche le ‘fidanzate’ sono troie.
Il suo seno struscia sul mio petto, tenta di rialzarsi, ma la blocco. Così piegata sono io che la fotto. Le piace, grida:
-Sì più forte, dai.
La inculo sempre più forte, le grida di Sally mi eccitano sempre di più. Ora urlano tutte e due. Sto per godere.
-Ti riempio il culo di sborra.
-Cosa aspetti, dai….
Sborro, resto dentro. I due uomini stanno sborrando in bocca a Sally, Stacy va in suo aiuto. Silvia avvicina la sua bocca alla mia e col cazzo ancora in culo mi bacia. Un lungo bacio.
Alla fine Stacy e l’uomo si allontanano e noi entriamo nella sauna. Nessuno di noi ha la forza di parlare.

Chiamano il Presidente:
-Presidente le ricordo che fra un’ora c’è la riunione in Parlamento con i terrestri.
Sono contento. Un po’ di pausa ci vuole.
Per la verità spero di trovare l’occasione per allontanarmi. Voglio cercare Cindy….. le loro usanze mi piacciono……… un chiodo fisso …. chissà come vorrà ringraziarmi sua madre. Entriamo nell’aula del Parlamento. Ho tutti gli occhi su di me. Un brusio accoglie il Presidente e me. Seggo accanto al Presidente. Vorrei essere sulla mia nave a qualche milione di km da qui. Non capisco chi stiamo aspettando, il Presidente parla con tutti quelli che si avvicinano. Non capisco cosa dicono.
Si alzano tutti e applaudono, guardo l’ingresso e vedo Cindy, suo fratello ed un signore. Si avvicinano al banco del Presidente. Cindy mi vede e sorride. Finalmente una faccia amica. Anche Dothan mi vede sorride e con la mano mi saluta. Vengo presentato all’uomo venuto con loro, Mike il papà. E’ lui che prende la parola. Nel suo discorso, per prima cosa, ringrazia me e il mio equipaggio per aver riportato a casa i suoi figli. Si dispiace della perdita degli altri due uomini della spedizione e, principalmente, parla del contatto con la Terra dopo tanti secoli. A questo punto, dai banchi, si sentono sia applausi che fischi. Continua a parlare. Quando finisce mi lascia la parola per spiegare cosa farà la Terra. Il mio imbarazzo è assoluto. Non sono un politico e tanto meno un oratore. Ho paura di dire qualche parola sbagliata:
-Io sono il capitano di una nave dell’U.G.. Non è mia competenza dire, cosa farà la Terra. Ad ogni modo a giorni partirà una nave dalla Terra, non effettuando nessuna sosta e al massimo della velocità, dopo cinquanta giorni dovrebbe arrivare. Su quella nave ci sono delle persone che penseranno a stabilire dei rapporti stabili con voi, venendo incontro alle vostre esigenze.
Dai banchi silenzio. Prende la parola il Presidente chiudendo questa riunione e rimandando i temi politici all’arrivo della nave dalla Terra, per il momento invita tutti, a farci conoscere i loro ‘usi e costumi’.
Usciamo. Finalmente è finita. Si avvicina il papà:
-Non ho avuto modo di ringraziarti. ‘ il ‘tu’ mi rende subito simpatico quest’uomo – Mia moglie ed io vorremmo averti ospite per i giorni che resterai qui. So che i confort offerti dal Grand Hotel non sono paragonabili a quelli di casa mia , ma insisto. Vorrei poter sfruttare questi giorni per conoscere meglio il salvatore dei miei figli.
Guardo Cindy e l’espressione del suo viso. Non perdo neanche un secondo e rispondo subito:
-Sì, con molto piacere. – Non solo penso a Cindy ma …… alla mamma.
-Bene. – si rivolge al Presidente ‘ Albert, da questo momento, quando avrai bisogno del capitano rivolgiti al mio staff.
Il Presidente fa cenno di sì con la testa, capisco che i due sono molto potenti e c’è una certa rivalità.
Usciamo, salgo sulla macchina del Presidente e, se un attimo prima lo pensavo ora ho la certezza. L’auto lussuosa è scortata da altre due auto. Anche in questo caso, come già nell’aula del parlamento, i componenti della scorta sono in maggior parte donne.
Oltre al sesso, anche sulla parità dei diritti fra donne uomini sono avanti rispetto alla Terra.

Entriamo in casa ed una donna, chiaramente la mamma, viene incontro. Abbracciandomi, apprezzo le sue enormi tette schiacciate sul mio petto. La guardo in viso: occhi verdi, capelli neri, se non fosse per la statura e le tette, potrei dire che vedo Cindy con vent’anni in più.
-Grazie, ci hai ridato la forza di vivere.
Sono stanco di questi ‘grazie’, per cui faccio con la testa cenno di sì e continuo a guardarmi intorno. Il padre mi presenta sua moglie:
-Lei è Angelica.
Angelica prende la mano e mi presenta le altre due persone.
-Lei è Sophie, la fidanzata di Dothan, e lui è Carl, il fidanzato di Cindy.
Si avvicinano, mi abbracciano entrambi e … un’altra sfilza di grazie. Sophie è una biondina con delle belle tettine, più bassa di Cindy, ma tanto per cambiare, molto carina. Carl ha la stessa statura e corporatura di Dothan, ma con i capelli biondi. La mamma lascia il mio braccio, va verso le ragazze. Si girano e camminano verso il retro della casa. Le tre donne mi camminano davanti ed io ho la vista di tre bei culi. Quello della mamma domina. Ancheggiano vistosamente, forse lo fanno di proposito. Penso che Cindy ha avuto il tempo di raccontare cosa è successo nei giorni passati sulla nave.
Usciamo in un’altro bel giardino con tanto di piscina e tavola pronta per la cena. Ceniamo parliamo di tanti argomenti. Scopro che Sophie e Carl sono fratelli. Inutile dire cosa passa per la mia testa pensando i quattro da soli. Il papà, Mike, come pensavo, è un’altissimo funzionario, con enormi poteri.
Finisce la cena. Ci sediamo in quel bel giardino. Parliamo, mi sento stanco. Cindy forse lo capisce:
-Sophie non dovevi farmi vedere una cosa? Si sta facendo tardi. Andiamo.
-Sì hai ragione.
Le due ragazze si alzano e, invitando i loro ragazzi ad andare con loro, si congedano da noi. Escono dalla casa. Resto inzieme a Mike ed Angelica. Neanche il tempo di pensare a cosa devo dire, che squilla il telefono di Mike. Si alza:
-Scusate.
Si allontana. Resto con Angelica, mi chiede della cena rispondo
-Tutto ottimo.
Torna Mike e ci comunica che deve andare via per lavoro.
-Cara pensi tu ad accompagare il capitano alla depandance ?
-Certo caro vai pure.
Si allontana.
-E’ sempre così. Da quando ha questo incarico non esiste giorno o notte. Vieni andiamo.
Mi prende per mano e andiamo dall’altra parte del giardino. In mezzo a degli alberi c’è una casetta. Non lascia la mia mano. Entriamo.
-Questa sarà la tua casa per tutto il tempo che resterai da noi e …. – guardandomi negli occhi, stringe più forte la mano e con voce languida – per tutte le altre volte che verrai a trovarci.
Non dico una parola. I suoi occhi brillano. Vorrei baciarla, ma anche in questo caso non faccio in tempo a pensarlo perchè le sue labbra poggiano sulle mie. Non aspettavo altro. La stringo e la mia lingua entra nella sua bocca. Anche lei non aspettava altro. Un lungo bacio.
Amo questo pianeta.
Si allontana e fa cadere il vestito. E’ nuda. Tenendo conto dell’età, avrà poco più di quarant’anni e tenendo conto delle gravidanze, ha un corpo splendido. Le sue tette sono enormi, mi ricordano quelle di Sally. Mi tolgo la tuta. Sono nudo. Si avvicina, mi guarda fisso negli occhi. I suoi occhi verdi mi hanno ipnotizzato. Un bacio veloce e si inginocchia. Prende il cazzo, durissimo, in bocca. Le sue labbra stringono il cazzo. La lingua sta torturando la mia cappella. Il mio cervello sta per scoppiare. Lavora solo di bocca. E’ la regina del pompino. Capisce che così non resisto a lungo e rallenta il ritmo.
Ma io voglio sborrarle in bocca:
-Ti prego continua …. voglio riempirti la bocca del mio sperma.
Lei mi guarda e riprende il ritmo di prima. Non smette di guardarmi. Vorrei afferrarle le mani e dare io il ritmo ma, capisco, che rovinerei tutto. Lecca succhia mi guarda, non finisce di guardarmi. Io non resisto più. Fissandola negli occhi esplodo nella sua bocca. Il mio cazzo piano piano esce dalla sua bocca. Appena è tutto fuori, lo prende in mano e con la lingua ripulisce la cappella. Si alza la sua faccia è davanti alla mia. Apre la bocca e vedo tutta la mia sborra. Chiude la bocca, sorride e deglutisce. Riapre la bocca, ha ingoiato tutto. Passa la lingua sulle labbra. E io non posso fare a meno di baciarla.
Smette di baciarmi:
-Ora tocca a te farmi venire.
La vedo allontanare, apre una porta accende la luce. C’è un letto, il mio letto. La seguo. Appena entro la vedo coricata sul letto a gambe aperte. La sua fica è ricoperta da un bosco di peli. Era da tanto che non vedevo una fica così pelosa. Mi butto in quel bosco e comincio a leccare, fica, clitoride, le alzo ancor di più le gambe e lecco il suo ano. Continuo questo gioco a lungo. Decido di infilarle un dito in culo. E mentre muovo il dito nel suo culo con la lingua lecco la fica e con le dita dell’altra mano le torturo il clitoride. Lei geme. Le piace. Sta per venire. Grida di continuare, non smetto e finalmente gode. Dalla sua fica esce un nettare che sembra quasi sborra. Bianca e densa. Ricambio il servizio avuto prima ripulendo con la mia lingua e ingoiando tutto. Continua a gemere. Il suo corpo è tutto un fremito. Il mio cazzo è tornato duro ed ho voglia di fotterla. Piano piano risalgo il suo corpo. Mi soffermo sulle sue enormi tette. E punto il cazzo in quella fica che continua a eruttare umori. E’ calda anzi caldissima. La penetro con un sol colpo. La sua fica sembra all’inizio enorme. Ma con la sua esperienza, contrae i muscoli e la fa diventare stretta come una verginella … o quasi. La fotto, sempre più forte. Le piace e la bacio:
-Voglio il tuo culo.
-Non chiedere .. prendi.
Non perdo tempo. Sono in ginocchio col cazzo davanti la fica. Le alzo le gambe e il mio cazzo ha davanti il suo culo. Spingo. Lei mi aiuta con i muscoli dello sfintere ed entro. Anche questo buco chissà quanti cazzi ha visto. La inculo violentemente. Le piace. Grida, mi incita a continuare. Continuo, continuo, il mio cervello è in tilt. Penso solo a me stesso. Non mi importa se lei sta godendo. Continuo fino a sborrarle in culo.
Resto fermo col cazzo tutto dentro. Piano piano mi riprendo e capisco che anche lei ha appena goduto. Sono contento. Mi butto sul suo corpo e la bacio.
Mi sposto dal suo corpo. Il cazzo esce dal culo. Siamo uno accanto all’altro. Le si mette su un fianco mi guarda:
-Cindy ha ragione, sei proprio bravo.
La guardo sorrido. Non ho la forza di dire nulla.
Sento dei passi.
-Allora, avevo ragione?
Alzo la testa dal letto. E’ Cindy, parla con sua madre. La bacia. Entrano nella stanza i due uomini della famiglia, chissà da quanto tempo sono in casa, si siedono in fondo alla stanza e Cindy rivolgedosi a me:
-Alzati e vai vicino a loro. – Indicando il padre e il fratello.
Come un automa mi alzo e vado in fondo alla stanza. Il padre mi fa un gran sorriso di compiacimento e io torno tranquillo.
Non riesco ad abituarmi al loro modo di pensare sul sesso.
La scena che vedo è da far rizzare il cazzo ad un morto. Le due donne si stanno baciando. Cindy è piegata, e, mentre bacia la mamma, si spoglia. Ora è completamente nuda. Si corica. La mamma si siede sulla faccia della figlia. Cindy ha la fica della mamma in bocca, lecca, e la mamma, piegandosi, lecca la fica della figlia. Un meraviglioso sessantanove. Si leccano, penetrano le dita in fica ed in culo. Noi uomini ci masturbiamo, i nostri cazzi sono durissimi. Cindy spinge sempre più a fondo le dita nella fica della mamma, vedo sparire, due, tre, quattro dita e infine la mano. La mano è tutta dentro, fino al polso. Grida di piacere e Cindy non finisce di spingere. Urla ed esplode in un orgasmo violentissimo. Cindy esce la mano ed affonda tutta la testa nella fica. Sembra volerle entrare dentro. La mamma non finisce di gridare. Ha un’altro orgasmo. Noi non smettiamo di masturbarci. Angelica si riprende, si sposta, avvicina la sua bocca a quella della figlia. Un breve bacio e poi le dice:
-Quanto mi sei mancata. Ora la mamma pensa a te.
Si sposta fra le gambe della figlia. Cindy è rimasta nella stessa posizione, coricata. Affonda la testa fra le gambe della figlia e si dedica a ricambiare il piacere appena avuto. Muove velocemente la testa, usa solo la bocca. Cindy si lamente, le piace. La testa della mamma sembra un trapano. Cindy grida, e gode. Ora tocca alle mani. La fica così inumidita viene riempita dalle dita di una mano. Non la penetra con tutto il pugno. Ma il movimento della mano, provoca un altro orgasmo a Cindy. La mamma lecca tutto. Risale il corpo della figlia, non smettendo di leccarla. La lecca centimetro per centimetro. Arriva alle tette e lecca prima uno e poi l’altro capezzolo. Non avevo visto che una mano è rimasta in mezzo alle gambe di Cindy. Non vedo se la penetra o se le sta torturando il clitoride. Finalmente la lingua della mamma arriva nella bocca di Cindy. Un lunghissimo bacio con intreccio di lingue. Sto per scoppiare. Smetto di masturbarmi e sbatto la mia cappella sulla pancia, spero di non venire.
Angelica alza la testa e con la mano fa cenno al figlio di avvicinarsi. Dothan si avvicina. Si ferma davanti al letto. La mamma si siede sul bordo del letto e prende in bocca il cazzo del figlio. Cindy resta sdraiata masturbandosi. La mamma ha il cazzo tutto in bocca, non smette di pompaparlo. Conosco quella bocca ed immaggino il piacere di Dothan. Cindy si alza, va dietro il fratello, lo fa piegare un poco, gli allarga le chiappe ed affonda la lingua alla ricerca dell’ano del fratello. Il ragazzo è chiuso a sandwich fra quelle bocche fameliche. La mamma pompa e Cindy gli lecca il culo. Non resiste più ed esplode in bocca alla mamma. Cindy lascia il culo. Va accanto alla mamma e si dedicano alla pulizia del cazzo di Dothan. La mamma fa coricare il figlio, il cazzo gli è rimasto duro. Cindy si avvicina e prende per mano il papà. Lo fa coricare. Le due donne contemporaneamente si siedono sul cazzo dei loro uomini. Cindy si fa fottere dal papà e Dothan fotte la mamma. Le due troie si sono messe in posizione tale da farmi vedere e godere dello spettacolo. I due uomini sdraiati hanno i piedi rivolti verso di me e le due donne offrono le loro spalle agli uomini, per cui io vedo quei cazzi che entrano ed escono da quelle fiche e le loro tette che ballano davanti i miei occhi. Mi guardano e si fanno fottere.
Io non resisto più e sborro sulla mia pancia. Il cazzo mi resta duro e continuo a masturbarmi. Con un cenno di intesa, le due donne levano il cazzo dalla fica e si inculano. La mamma sprofonda subito sul cazzo del figlio, mentre Cindy procede più lentamente. Il mio cazzo sempre duro mi fa pensare che nel cibo chissà cosa c’era., ma meglio così. Continuano a farsi inculare e a guardarmi. La mamma dice qualcosa all’orecchio di Cindy. Ridono. Lasciano quei cazzi e si avvicinano al mio cazzo. Si piegano e ripuliscono la mia cappella e la mia pancia dello sperma di prima. I due uomini si avvicinano e riprendono ad incularle. Che famiglia. Finito il lavoro di pulizia, Angelica fa uscire il cazzo del figlio dal suo culo. Prende per mano i due uomini e li porta sul letto. Fa sdraiare il figlio, si siede sul suo cazzo facendosi penetrare in fica. Il marito da dietro si occupa del culo. Marito e figlio fottono contemporaneamente la donna. Lei urla e gode. Cindy è seduta accanto a me. Mi guarda cerco la sua bocca. Ci baciamo, poi prende la mia mano e mi porta sul letto. Mi fa coricare. Siede sul mio cazzo e la penetro in fica. Il padre ci vede, esce dal culo della moglie e si occupa di quello della figlia. Cindy è felice di questo trattamento. Ora è lei a gridare di piacere. La fottiamo contemporaneamente. La mamma avvicina la sua bocca a quella della figlia. Si baciano. Poi, la mamma, lascia la bocca della figlia e cerca la mia.
La sua bocca ha un buon sapore è quello della fica di Cindy o della sborra di Dothan? Chissà.
Il papà lascia il culo di Cindy e torna a inculare la moglie. Cindy toglie il cazzo dalla fica e, restando nella stessa posizione, lo punta sul suo ano. Si abbassa e sono subito tutto dentro. Ci muoviamo insieme. Ho davanti la faccia le sue tette. Faccio un rapido confronto con quelle della mamma. Una terza contro una quinta, due sode e due …. sono belle, è basta.
Cindy mi guarda, capisce che sto per venire.
-Riempimi il culo.
E’ quello che voglio fare. Sborro e do un colpo di reni così forte da farla saltare sul mio corpo. Lancia un grido che sa più di spavento per quel gesto, e non di piacere. Sono di nuovo immobile col cazzo ancora in culo. Mi guarda:
-Ora ti regaliamo uno spettacolo …… non lo vedrai da nessuna parte.
Mi bacia e si alza. Gli uomini escono dai buchi della mamma si mettono in piedi sul letto. Le due donne hanno le bocche aperte davanti ai cazzi degli uomini, si masturbano e vengono. Riempono le bocche delle donne con il loro sperma. Ora le donne si occupano a ripulirli fino all’ultima goccia di sborra. Finiscono. I due uomini si inginocchiano. Le due donne si baciano. Gli uomini avvicinano le loro bocche e baciano le donne. Le bocche delle donne sono piene di sborra e lo spettacolo che vedo mi blocca. Si baciano e la sborra passa da una bocca all’altra, senza nessun problema. Il cervello mi fa capire che non vorrebbe essere in quel quartetto ma il mio cazzo è di tutt’altro parere, torna duro. Continuano a baciarsi, e a ripulirsi dello sperma. Alla fine i due uomini lasciano le bocche delle donne e si occupono delle loro tette, ripulendole delle ultime gocce di sperma.
Crollano sul letto. Cindy si avvicina. Si siede e mi guarda:
-Ti è piaciuto.
Risponde il cazzo al posto del cervello.
-Sì.
-Bene, domani andiamo in gita alla riserva. Sarà una gita molto istruttiva.
Le sue labbra toccano le mie. Si alzano tutti e mi augurano la buonanotte.
Io resto sdraiato in quel letto sporco di sperma e in quella stanza piena di odori di sesso.
Prendo il ricevitore e chiamo la nave. No so che ore sono.
-Foster.
-Capitano, non riesce a dormire. – è Sally.
-Già, ci sono novità.
-Nessuna, ho trasmesso il diario di oggi al comando ed aspetto risposta.
-Hanno chieso di me.
-No. Secondo me credono che tu sia incazzato per questa forzata immobilità.
Ride, la troia.
-Domani chi resta a bordo.
-Col tuo permesso, vorrei lasciare solo due componenti. Computer provvede a contattare contemporaneamente, te o me in caso di problemi. L’importante è trasmettere, ogni giorno, il diario al comando. Ci penso io, tu rilassati pure e cura le ‘pubbliche relazioni’ con la gente di questo pianeta.
-Bene, domani mi reco alla riserva. Dicono che c’è qualcosa che può interessarmi. Notte.
-Buonanotte capitano. Chiudo.
Penso: per i prossimi giorni, aspettando la nave con i diplomatici, posso considerarmi … quasi … in ferie. Domani sera, però, salgo sulla nave. Non posso lasciare Sally sola, con tutte le responsabilità della nave.
Mi addormento subito. Felice, stanco e incredulo della giornata appena trascorsa. Lo squillo di un telefono mi sveglia. Vado a rispondere:
-Buongiorno, sono le 8,00. Fra mezz’ora la colazione è pronta e fra un’ora partiamo.
E’ Cindy con la voce pimpante, come se fosse sveglia da chissà quante ore:
-Grazie, buongiorno ‘ rispondo.
Vado subito in bagno. Resto fermo sotto il getto dell’acqua. Mi riprendo e finisco di lavarmi. Esco entro nella camera da letto e un’odore o una puzza, non so definirlo, riempie le mie narici. Cerco la tuta, non la trovo, esco e trovo sul divano del soggiorno una maglieta, un pantalone e delle scarpe. Non c’è nessun indumento intimo, il mio slip non è ‘praticabile’. Mi vesto col cazzo libero di ciondolare dentro i pantaloni. Esco dalla casa attraverso il giardino. Mi avvicino alla porta. Entro:
-Buongiorno.
-Vieni, siamo in cucina ‘ è Angelica.
Vado verso la cucina. Mi sento chiamare da dietro. Mi giro è Cindy. Ha indosso una magliettina ultra aderente e dei pantaloncini così aderenti da vedere lo spacco della fica. Viene e mi da il buongiorno con un bacio tipo fidanzati.
Entriamo, Angelica è indaffarata in cucina. Dothan sta già mangiando. Pensando alla notte appena trascorsa capisco perchè mangia tanto. Mi avvicino ad Angelica:
-Buongiorno.
Si gira e per ricambiare mi da un bacio in bocca. Come inizio giornata niente male.
Aspetto che anche Angelica si siede e faccio colzione. I due ragazzi mi illustrano il programma della giornata, ma, non mi importa nulla. Tanto non ho idea di dove andremo. Finiamo, e fissiamo l’appuntamento fra dieci minuti all’ingresso.
Saluto Angelica, chiedo del marito e risponde che è già fuori per lavoro
Salgo in macchina. Andiamo a prendere i loro fidanzati. Sono davanti la porta. Anche Sophie ha dei pantaloncini che non lasciano nulla all’immaginazione. Scendo dalla macchina ci salutiamo e salgo dietro. Un po’ di proteste, vogliono che resto davanti, ma poi Sophie siede accanto a Dothan che guida, Cindy siede in mezzo fra Carl e me, sul sedile posteriore. Partiamo. Senza nessun problema raccontano della serata appena trascorsa. Io non dico una parola. Raccontano fino all’ultimo particolare. Sophie e Carl apprezzano il racconto e spesso chiedono ulteriori particolari. Finisce il racconto Cindy mi sussurra all’orecchio:
-Qualche sera li facciamo dormire da te.
Un sorriso malizioso mi fa rizzare il cazzo al solo pensiero di tutti insieme in una stanza. Le chiedo:
-E tu, a casa loro, ci ‘dormi’?
Guarda Carl, ha sentito ed è lui a rispondere.
-No, i miei non sono daccordo alle loro abitudini. ‘ guarda Cindy ‘ I miei genitori sono della ‘Famiglia Unita’.
Guardo Cindy con un’espressione perplessa. Mi viene incontro:
-La Famiglia Unita è una religione. Vogliono che le famiglie abbiano un unico scopo: la procreazione. Il sesso per loro deve servire solo a questo.
-E sono in molti.
-Non molte. Quasi tutte sono composte dal padre, la madre e due tre o più ‘figlie’. Le figlie possono accoppiarsi solo col padre. In pratica, con la scusa della procreazione, gli uomini hanno sempre a disposizione tre o più fiche.
-Bella idea.
Cindy mi da un pugno sulla spalla.
-Stronzo.
-Vedo che le parolacce sono state tramandate nel tempo.
Altro pugno e poi ridiamo tutti. Rido e penso che Sophie e Carl non sono certo due sorelle.
-Ma, loro ‘ indicando Marc e Sophie – non sono due sorelle.
-Sì, ma in casa ci sono due zie.
-E voi siete liberi di rifiutarvi?
Risponde Sophie:
-Il prossimo mese la casa è finita e andiamo via da casa. Mi dispiace per la mamma. La vedremo raramente.
Nessuno parla. Vorrei chiedere altro, ma capisco che, come sempre, ogni famiglia ha i suoi problemi e questo argomento non è gradito. Cambio discorso:
-Ci vuole molto?
-Mezz’ora ‘ risponde Dothan.
Riprendiamo a conversare, parlando della riserva.
Arriviamo. Ci viene incontro un uomo. Avrà 35 – 40 anni. Va verso Cindy e Dothan li abbraccia:
-Non sapete come sono contento di vedervi. Appena l’abbiamo saputo tutta la riseva ha festeggiato.
-Grazie ‘ rispondono in coro i due ragazzi.
-Sieti soli. La riserva è tutta vostra.
-Grazie ciao, ci vediamo più tardi.
-Vi aspetto, devo avvisare qualcuno?
Cindy guarda Sophie, non dicono una parola.
-I soliti – risponde Cindy.
-Bene, buona passeggiata.
Non capisco e non mi interessa di capire. Scendiamo gli zainetti dall’auto e ci incamminiamo. Prendiamo un sentiero, siamo immersi nella vegetazione del pianeta. Sento odori che non riesco a confrontarli con quelli della Terra. Camminiano per mezz’ora circa. Davanti a miei occhi c’è un laghetto con in mezzo uno scoglio molto alto. I ragazzi non perdono tempo si liberano degli abiti e si tuffano. Anch’io, ma con calma, mi levo i vestiti e mi tuffo. Li raggiungo, i due ragazzi si stanno arrampicando, arrivano ad un trampolino di pietra, alto circa 5 metri, e si tuffano. Anche le ragazze salgono e si tuffano. I ragazzi risultano buffi, con il cazzo penzolante, le due ragazze, invece, piegandosi, per aggrapparsi, mostrano il prezioso tesoro che hanno fra le gambe. Entrambe hanno dei culi alti e sodi. I tuffi sono senza nessuno stile. Puro divertimento.Mi invitano a tuffarmi. Salgo, è da tanto che non mi tuffo, faccio un rapido ripasso mentale e mi lancio. Volo d’angelo. Entro in acqua, sono contento, nonostante il tempo trascorso dall’ultima volta, è riuscito. Riemergo e vengo accolto da un applauso. Sophie è la più vicina mi raggiunge e mi bacia. Un bacio veloce, ma, con la sua lingua, che per un attimo, cerca la mia.
Credo proprio che, anche oggi, sarà una lunga giornata.
Usciamo, ci sdraiamo le due ragazze confabulano:
-Abbiamo deciso di premiare il migliore tuffo.
I ragazzi approvano e chiedono:
-Qual’è il premio.
Sophie si gira, mostrando il suo culetto, e in coro le due ragazze:
-Questo. – Cindy da uno schiaffo ad una natica di Sophie.
-Il premio per il migliore tuffo va ………… al Capitano. – e tutte e due mi indicano.
Io le guardo. Cindy si avvicina, mi prende per mano. Mi avvicino a Sophie, lei si gira, si piega e mette in bella mostra i suoi buchi. Cindy mi fa inginocchiare:
-Puoi ritirare il tuo premio.
Io senza pensare a fidanzati o fratelli, mi tuffo fra quelle chiappe e comincio a leccare.
Cindy:
-Per voi, purtroppo il premio di consolazione.
Incuriosito mi giro, e vedo Cindy che a braccia larghe, si offre ai due ragazzi. Capisco il gioco e riprendo con Sophie. La faccio coricare, le alzo le gambe, fino a poter vedere il suo ano, e mi rituffo a leccare. Un ciuffetto di peli biondi, morbidi, tutto intorno le labbra. E’ piacevole leccare la fica ed essere accarezzati da quei peli. Mi alzo, vedo un tronco d’albero. Seggo sul tronco, Sophie si avvicina e le offro il cazzo. Lei mi guarda sorride si abbassa e si dedica al mio cazzo. Da questa posizione vedo Cindy, in ginocchio, che cerca di infilare in bocca i due cazzi. Mi sdraio sul tronco e invito Sophie a sedersi sul cazzo. Non perde tempo. Il mio cazzo scivola in quella fica. E’ calda accogliente come quella di Cindy. Anche lei, nonostante i genitori, chissà quanti cazzi ha conosciuto. Giro la testa e vedo Cindy, piegata. Dothan la sta scopando da dietro e Carl le riempie la bocca. I lamenti di piacere delle due donne eccitano maggiormente i nostri cazzi. Sophie si piega e ho le sue tette in bocca. La scopo e le lecco prima uno e poi l’altro capezzolo. Faccio scivolare una mano fino all’ingresso del suo ano. Gioco un poco e poi entro. La smorfia di piacere mi fa capire che gradisce. Tento con due. Affondo le due dita e lei si adagia sul mio corpo. Le sussurro in un orecchio:
-Voglio sfondarti il culo.
Lei si alza, mi guarda, lascia il mio cazzo. Mi alzo, la giro, le faccio poggiare le mani ed un ginocchio sul tronco. Il suo buco aspetta. Punto il cazzo, spingo piano piano, lei mi aiuta, il suo sfintere accoglie la mia cappella. Lei muove la testa non so se per piacere o per dolore – non credo proprio – spingo spingo e sono tutto dentro. Anche questo buco chissà quanti ne ha visti … di cazzi. La inculo, lei geme, io aumento il ritmo e lei aumenta i gemiti, ora grida. Alle mie spalle sento altre grida di piacere. Cindy ha fica e culo riempiti dai cazzi dei ragazzi. Esco dal culo di Sophie, la prendo per mano e ci sistemiamo accanto ai ragazzi. Sophie siede sul mio cazzo e lo punta in culo. Cindy ci vede e bacia Sophie. Si lamentano e baciano dalle loro bocche cade della saliva sul mio petto. Non perdono tempo e con le loro lingue leccano per ripulirmi. Le loro bocche si avviciano alla mia. Cercano la mia lingua, tentano di entrare nella mia bocca tutte e due. Continuiamo per un po’. Poi Cindy chiede a Sophie di fare cambio. Sophie si fa fottere dai due ragazzi ed io, sempre coricato, fotto Cindy. Mentre la fotto mi chiede:
-Cosa ne pensi della mia cognatina?
-L’hai fatta diventare tu così troia?
-Io e mamma.
Bella coppia, le professoresse del cazzo, penso. Continuo a fotterla. Sophie è felicemente riempita dai due ragazzi. Io guardo Cindy:
-Vorrei sborrare in bocca alla tua cognatina.
-Non mi ami più? Porco.
Si alza, non capisco se scherza o dice sul serio. Si rivolge a Sophie:
-Vuole sborrarti in bocca.
Sophie la guarda, poi guarda me. Sembra non aspettasse altro. Fa uscire i due uomini dai suoi buchi. Io sono in piedi, lei si inginocchia e fa lavorare la sua bocca e la sua lingua. Cindy, anche lei inginocchio, si dedica ai due ragazzi. Veniamo tutti e tre, quasi, insieme. I due ragazzi gridano di piacere e riempono la bocca di Cindy. Sophie ripulisce il mio cazzo, si alza, sorride, si gira e trova la bocca di Cindy. Un lungo bacio con scambio di sborra. I due ragazzi prendono per mano le ragazze e corrono in acqua. Anche io li seguo. Entro in acqua, i ragazzi giocano con l’acqua. Partecipo al gioco, cerco di capire se Cindy è incazzata con me. Appena sono vicino lei mi vede e mi spruzza l’acqua in faccia. Io reagisco e lei mi grida:
-Vai via porco.
Io mi avvicino arrivo alle sue braccie le blocco, gli schizzi finiscono ed ho i suoi occhi davanti ai miei. Non diciamo una parola. Le lascio le braccia, lei si abbassa, prende il mio cazzo e gli parla:
-La prossima volta tocca a me.
Si alza e ride. Ridono tutti e rido anch’io.
Usciamo dall’acqua. Dothan:
-Andiamo a pranzare ho fame.
Tanto per cambiare. Ma anche Carl ed io siamo dello stesso parere. Ci rivestiamo e andiamo verso il rifuggio.
Arriviamo al rifuggio. Prima di entrare, Dothan e Cindy, vengono salutati da una decina di uomini vestiti alla stesso modo. Pantaloncino blu, maglietta blu e un gran cappello. Entriamo. Escono delle persone da dietro un porta, è l’ingresso della cucina, abbracci e baci con i due ragazzi. Fuori erano tutti uomini ora sono sei donne. Dimenticavo, vengo presentato a tutti e tutte come il ‘salvatore’. Finalmente ci sediamo. Portano da mangiare. Tutto molto buono. Una donna esce dalla cucina e chiama Cindy:
-Vieni devi scegliere il dolce.
Cindy si alza, prende per mano Sophie e vanno in cucina. Entrano otto uomini. Spostano i tavoli, mettono un lenzuolo a terra e sopra poggiano due sgabelli. Tutti si tolgono le scarpe, anche i due ragazzi. Vengo invitato a fare lo stesso. Capisco che sta per accadere qualcosa di strano ma, sicuramente, anche molto piacevole, e non chiedo nulla.
Escono Cindy e Sophie. Hanno indosso un grembiule cortissimo ed ognuna di loro ha una torta di panna in mano. Tutti applaudono. Si avvicinano agli sgabelli. Poggiano le torte. Tutti gli uomini sono schierati dallo stesso lato. Dalla cucina non esce nessuno. Gli uomini non smettono di gridare ed applaudire. Le ragazze si girano. Mostrano i loro culi. Tolgono il grembiule e si siedono sulle torte. Muovono i loro sederi sulle torte, come se volessero che la panna entri nei loro buchi.
Penso che su questo pianeta hanno capito il modo migliore per usare la panna o dolci in genere.
Gli uomini applaudono e si spogliano. Si avvicinano alle ragazze. Le fanno mettere su tavolo a quattro piedi. I loro culi sono pieni di panna. Due uomini si dedicano alla pulizia dei loro culi e altri due dopo aver messo il cazzo in mezzo alle torte, li offrono alle bocche delle ragazze. Da questo momento le ragazze sono in balia di undici cazzi, otto + i due ragazzi + il capo, appena entrato. Io resto seduto, vestito, a guardare quella scena. I cazzi si alternano nelle bocche delle ragazze, come le lingue, che hanno quasi completamente ripulito le natiche ed i buchi delle ragazze. Il lenzuolo è pieno di panna. I due ragazzi si sdraiano a terra, chiamano le ragazze. Scendono dal tavolo e si ficcano il cazzo, ognuna del proprio fidanzato, in fica. La posizione è un invito per gli uomini ad incularle. Altro giro. Ora hanno tutte tre i buchi impegnati. A parte i cazzi in fica quelli in culo e in bocca cambiano continuamente. E’ incredibile, vedo i loro buchi del culo spalancati. Gridono e gemono con tanto di cazzo in bocca. Il mio cazzo è durissimo. Mi spoglio e comincio a masturbarmi. Gli uomini a turno si siedono su quello che resta delle torte. Chi è sporco di panna si sposta. Aiutano le ragazze ad alzarsi. Gli uomini si mettono uno accanto all’altro con la faccia al muro. Cindy mi vede, con la mano e con un gran sorriso, mi invita a partecipare.
E’ contenta. Le due ragazze si inginocchiano e a turno cominciano a ripulire di panna i culi degli uomini. Gli uomini sono piegati e le ragazze leccano i culi e prendono in mano i loro cazzi e sembra che stiano mungendo delle vacche. Alcuni di loro riescono a girarlo, così da farlo uscire in mezzo alle chiappe. Questi vengono ciucciati. Dothan mi chiama:
-Dai siediti sulla torta e vieni qua.
Ci penso un attimo, vedo le facce degli uomini che sono sotto i colpi di lingua delle ragazze, e capisco che deve essere molto piacevole. Mi alzo siedo sullo sgabello della torta e vado accanto ai due ragazzi.
-Capitano questo dalla mia cara sorellina Cindy, non potevi immaginarlo.
-Beh, no. – mi viene istintivo chiedere ‘ E tua madre?
-Prima che papà avesse questo incarico, venivamo con loro. Poi, è arrivata Sophie e abbiamo ripreso…. Le donne devono essere da due a quattro… altrimenti niente.
Arriva il nostro turno. Cindy ci vede parlare, mi da uno schiaffo ad una natica e chiede di abbassarmi. Lo faccio. La sua lingua si intrufola fra le mie natiche ed arriva al mio ano. Lo lecca e con un dito ci gioca. Ripulisce le mie natiche di tutta la panna. Non ho mai avuto il culo così a rischio. Lecca e infila solo la punta del dito nel mio ano. Il mio cazzo è durissimo, lo sta masturbando e lasciando il dito all’ingresso del mio ano, con la bocca si dedica alle mie palle. In un attimo, lascia il cazzo, allontana il dito e la bocca dal mio culo, mi da un’altro schiaffo e si sposta dal fratello. Altro schiaffo. E’ Sophie. Mi riabbasso. Lecca il mio ano e con la mano munge il mio cazzo. Non finisce di leccare e mungere. Finisce e si dedica al fidanzato. Tutti gli uomini restano fermi. Quando Sophie finisce con Dothan, lo prende per mano e lo fa coricare a terra. Cindy fa lo stesso con Carl. Questa volta i cazzi dei ragazzi riempono i loro buchi del culo. Ci avviciniamo tutti e questa volta voglio partecipare. Cindy ha il cazzo in culo e la fica aperta pronta ad accogliermi. La scopo. Mi guarda:
-Ti aspettavo.
La su solita voce languida mi fa diventare il cazzo ancora più duro. Pochi colpi e via, lascio il posto ad un’altro. Mi metto in fila per fottere Sophie. Arriva il mio turno. Anche lei appena vede che sono io ha qualcosa da dire:
-Chi è più brava. Cindy o io?
-Siete due gran troie entrambe.
Mi guarda strano forse non è abituata a queste parole. Qui è normale essere troie ma sulla Terra una cosa del genere neanche nei film porno. Cerco di rimediare:
-E’ un modo dire terrestre.
Lei sorride ed io mi allontano. Il gioco va avanti a lungo. Le girano e le rigirano. I cazzi ormai entrano in quei buchi come se fossero cannucce. Stiamo quasi per godere tutti.
Le ragazze si mettono sedute a terra a turno ci avvicianiamo alle loro bocche e sborriamo. Fra una sborrata e l’altra le ragazze si baciano, scambiandosi lo sperma. Quando non riescono più a trattenerla, prima aprono la bocca, fanno vedere che è piena di sborra e poi ingoiano tutto. Sborriamo tutti, le ragazze sono a terra, le facce sono ricoperte di sperma, si guardano in faccia e ridono. Tutti, compreso me, applaudiamo a quelle due splendite donne.
Gli uomini escono. Restiamo noi cinque. Le ragazze si guardano il buco del culo. Ci fanno notare che non riescono a chiuderlo. La scena fa tornare duro il cazzo. Ma per il momento basta. Saliamo nelle stanze e ci laviamo. Ognuno nella propria doccia. Ci rivediamo nel piazzale, salutiamo tutti e andiamo verso l’auto. Mi sento un ragazzino, anch’io partecipo ai discorsi sull’ammucchiata. Saliamo in auto e partiamo per ritornare. Io sono seduto davanti. Le due ragazze non fanno altro che parlare. Parlano piano per non farsi sentire da noi. Ridono. Ad un certo punto Cindy mi chiama:
-Capitano, la tua amichetta deve dirti una cosa.
Mi giro guardo prima Cindy e poi Sophie:
-Dimmi.
-Cindy mi ha raccontato della nave. Posso venire a vederla?
Guardo Cindy un po’ incazzato. E ora che le dico. Ma sì, che venga pure, anzi vedo di organizzare qualcosa. Dopotutto visto la giornata appena trascorsa lo meritano. Mi giro prendo il ricevitore e chiamo la nave.
-Foster.
-Capitano ‘ è Molly
-Fra un’ora vengo a bordo, Sally ti ha avvisato?
-Sì farai il turno con Angel.
-Bene. Dov’è ora Angel.
-A bordo.
-Passami l’infermeria, grazie.
-Subito.
-Capitano ‘ è Angel
-Ma tu non scendi a terra?
-Sono scesa.
-Sono tornata prima perchè ho scoperto un problema con un virus e sto cercando di risolverlo.
Mi faccio un po’ schifo. Io folleggio e lei lavora. Spero di poterla distrarre stasera.
-Voglio dirti che stasera, se a te non disturba, avremo degli ospiti.
-Chi sono.
-Cindy con sua cognata.
-Bene. Vi aspetto.
-Grazie chiudo.
Guardo le ragazze:
-Stanotte dormite a bordo.
Chi è Angel? ‘ chiede Sophie.
-Vedrai. E’ la dottoressa che mi ha ripulito di tutte le schifezze che avevo sul corpo. E poi con un apparecchietto mi ha ripulito. – e col dito indica in mezzo alle gambe.
Sembra che provi vergogna a dirlo. Che sono strani. E inoltre, io non lo conosco questo strumento. Cindy continua:
-Muovendolo vibrava tutto e per poco godevo. Lei l’ha notato. Ed appena mi ha ripulita ha tolto quell’aggeggio, ha messo un guanto e con le dita ha esplorato i miei buchi. Io non ho resistito e sono venuta. Le ho chiesto scusa. E lei mi ha chiesto come volevo essere ripulita: ‘Tovaglia o bocca’. Io, ancora eccitata le ho subito risposto bocca. Ha cominciato a leccarmi la fica e dopo un poco sono venuta di nuovo. A questo punto sono scesa dal lettino le ho tolto il camice, la tuta, fatta sedere sul lettino è ho fatto in modo di ringraziarla per tutto quello che fino a quel momento aveva fatto per me. Poi è intervenuto anche Dothan è l’abbiamo fatta divertire. Purtroppo ha chiamato lui ‘ indicando me ‘ e abbiamo accellerato i tempi per andare a pranzo.
Penso: hai capito. Quindi la prima a ‘conoscere’ i due ragazzi è stato il dottore. Beh tutto sommato mi sembra giusto. Però troverò l’occasione per fargliela pagare.
Arriviamo a casa. Scendiamo tutti. Angelica ci viene incontro. Mi chiede:
-Come è andata?
-Benissimo.
-Hai conosciuto le guardie della riserva.
-Oh sì, certo.
Lei capisce è sorride.
Cindy si avvicina.
-Mamma, stanotte con Sophie andiamo sulla nave. Il capitano ci ha inviatate.
Angelica mi guarda. Mi sembra delusa. Forse aveva qualche programma per la sera. Io scrollo le spalle e dico, quasi per scusarmi:
-Hanno insistito!
-Spero che troverai il tempo per invitare anche me sulla tua nave.
-Non mancherà occasione.
-Divertitevi ‘ rivolgendosi alle ragazze.
Chiedo alle ragazze se sono pronte.
-Sì andiamo.
Mi congedo da Angelica, entriamo nel mio appartamento, chiamo la nave. Risponde Angel. Chiedo di attivare il teletrasporto, lo fa e ……… sono a bordo. Ho di fronte Angel ed ai miei fianchi le due ragazze.

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Nota dell’autore:
Se la storia continua ad essere ‘stimolante/intrigante/interessante/…’ , scrivete e consigliatemi rocar@supereva.it

Buone vacanze.
-Bentornato a bordo.
-Ti presento la futura cognata di Cindy. Lei è Sophie.
-Benvenuta a bordo.
-Grazie.
Angel:
-Capitano, oggi sono stata al loro centro di ricerca. Hanno un problema.
Il modo in cui mi guarda mi fa capire che non vuole parlare in presenza delle due ragazze. Mi giro guardo Cindy.
-Perchè non fai visitare la nave a Sophie? Prometto che appena possibile veniamo anche noi.
-Ho capito ‘ risponde Cindy ‘ buon lavoro. Andiamo.
Prende per mano Sophie ed esce dalla sala comando.

Siamo soli. Vengo a sapere che sul pianeta c’è un virus. Rende sterili il 40% dei neonati. Se continua così nel giro di 5 anni tutti i neonati saranno sterili. Chiedo se c’è un rimedio.
Angel:
-Sì l’ho isolato, ed ho il vaccino pronto. Se il comando è d’accordo possiamo fornirlo ai loro laboratori. In un giorno possono produrre la quantità richiesta. Se, invece, dobbiamo produrlo sulla nave, ci vorrà più di un mese.
-Bene, facciamo il punto della situazione.
Prima di chiamare il comando, leggo i diari di tutti i componenti dell’equipaggio, per avere il quadro completo delle novità o scoperte fatte sul pianeta.
Chiamo il comando. Spiego, per prima cosa, il problema del virus. Dicono di aspettare. Finalmente ritorna sul video l’ammiraglio e ordina ad Angel di procedere allo sviluppo del vaccino nei laboratori del pianeta, ed inoltre, fornire tutte le nostre conoscenze nel campo della medicina. Angel è contenta. La congedo. Continuo a parlare con l’ammiraglio. Con le ultime novità sugli ‘usi e costumi’ della popolazione è stata preparata la missione. Gli ambasciatori partiti sono due, un uomo ed una donna. Sarò io a decidere, dato che quando arriverà la nave, sarà più di un mese che staziono sul pianeta. Bella rogna. Mi invia il fascicolo dei due candidati. Chiudo la comunicazione e comincio a leggere i loro fascicoli.
Si attiva un monitor. Dopo poco realizzo che Cindy e Sophie sono nel mio alloggio, nude, sono alle prese con un bel sessantanove.
-Computer, audio.
Parte l’audio, i loro gemiti provocano il mio cazzo. Entra Angel.
Cindy:
-Lui dov’è?
-A rapporto col comando. Ho detto a Computer di attivare il monitor non appena finisce di parlare col comando.
Che troia.
Cindy:
-Bene diamoci da fare. Così avrà fretta di finire.
Angel si spoglia e le due ragazze si occupano del suo corpo.
Tolgo l’audio e leggo il più velocemente possibile quei due rapporti. Computer memorizza le parti più importanti ….. ho finito. Mi alzo, vado verso la porta, ma prima di aprirla ….. non ho mai scopato sul ponte di comando. Mi guardo in giro: si può fare. Organizzo le poltrone, proteggo i pannelli di alcuni banchi, mi spoglio, seggo sulla mia poltrona.
Guardo il monitor, lo spettacolo che vedo, mi blocca sulla poltrona. Cindy e Sophie si stanno fottendo un cazzo lungo, enorme. Le loro fiche sono una di fronte all’altra e spingono per far entrare quel cazzone nelle loro fiche. Angel, mentre lecca una fica con la mano titilla il clitoride dell’altra. Le due ragazze urlano di piacere.
Non contenta Angel le fa girare e guarda verso la telecamera, solo lei sa dove è posizionata. Sorride, passa la lingua sulle labbra, schiaccia un occhio e posiziona il culo di Cindy verso la telecamera. Io zummo, sempre più vicino. Angel apre il buco del culo di Cindy ed io zummo fino a sembrare di starci dentro.
L’immagine si muove. Lascio il controllo delle immagini a Computer.
Cindy e Sophie sono a quattro piedi e con i culi che si toccano. Angel prende il cazzo enorme e lo spinge nelle loro fiche. Le due ragazze si muovono e tornano a fottersi a vicenda. Angel prende un altro cazzo lungo ma più stretto di diametro. Lubrifica il buco del culo delle ragazze. Le penetra prima con uno e poi con due dita. Poi prende il cazzo finto, lubrifica le due cappelle finte e le poggia nei rispettivi buchi. Tiene il cazzo finto ben teso ed invita le due ragazze ad incularsi. Le due troie pensano allo stesso modo. Si inculano violentemente, perché contemporaneamente danno un gran colpo indietro e quel lungo cazzo sparisce, inghiottito da quei buchi neri. Gridano, prima per il dolore, ma subito riprendono a spingere sempre più forte e i due cazzi vengono risucchiati dentro quei buchi. Li vedo entrare ed uscire. Vanno avanti così per non so quanto tempo. Angel si allontana. Si siede, allarga le gambe e si masturba. Urlano. La mano di Angel sparisce dentro la sua fica. Le due ragazze continuano a spingere. Ormai le chiappe di Cindy sbattono nelle chiappe di Sophie. I loro volti sono stravolti. Urlano e finalmente godono. Crollano sul letto. Un cazzo resta nel culo di Cindy e l’altro nella fica di Sophie. Angel si avvicina e a turno lecca le fiche delle ragazze. Le fa godere di nuovo.
Sono immobili sul mio letto. Le due ragazze parlano fra di loro. Si alzano. Vanno da Angel e senza dire una parola si occupano del suo corpo. Angel non aspettava altro. Cindy lecca la fica e Sophie si dedica alle sue belle tette. Angel gode quasi subito. Sophie lascia le tette e si avvicina alla fica. Entrambe le ragazze si occupano di quella fica e spesso le loro lingue si incontrano. Cindy e Sophie hanno la testa poggiata sul ventre di Angel, la quale accarezza le loro teste. Non parlano. Sono stravolte ma felici.
Io non mi sono mosso. Solo ora capisco che il mio cazzo vuole scoppiare.
Chiamo il mio alloggio e con voce preoccupata:
-Angel, ragazze, venite presto. Non c’è tempo da perdere.
Scattano in piedi. Angel:
-Cosa succede.
-Venite così come siete. Ho da farvi vedere una cosa. Ma fate in fretta.
Si alzano e spariscono dal mio alloggio.
Entrano come furie nella sala comando. Do loro le spalle. Angel:
-Allora cosa c’è di così urgente.
Giro di scatto la poltrona e tenendo in mano il cazzo duro dico:
-Lui ‘ indicando il cazzo ‘ gli serve aiuto, è subito.
Le due ragazze non perdono tempo. Guardano e parlano col mio cazzo:
-Ohh, poverino. Ti è piaciuto lo spettacolo. Ora pensiamo a te.
Si avvicinano tolgono la mia mano e le loro bocche pensano a far calmare il mio cazzo.
Angel non si è mossa. Nuda, con le mani ai fianchi, le gambe un po’ larghe, le sue tette imponenti, è incazzatissima. Al contrario delle due ragazze, ha temuto che realmente qualcosa di grave fosse successo. La guardo, spero col mio sguardo di pentimento di farla calmare. Non si muove.
Mi libero dalla presa delle due ragazze, vado verso Angel, mi inginocchio ho davanti la sua fica, le chiedo scusa. Non parla. Cerco qualche scusa ridicola. Lei prende la mia testa è la schiaccia sulla sua fica:
-Se vuoi il mio perdono devi farmi godere, stronzo.
Non credevo che Angel potesse incazzarsi tanto. Lecco. Cerco di usare le dita di una mano, ma lei:
-No, devi farmi godere solo con la lingua, stronzo.
Sto al gioco. Le mani le uso per tenere i suoi fianchi. Arrivo al clitoride e non lo mollo più. Lo lecco, lo mordo, lo succhio. Finalmente la sento lamentare di piacere. Non smetto. Con la coda degli occhi vedo, che le due ragazze sono accanto ad Angel. Sono circondato da fiche e da odore di fiche che hanno goduto da poco. Angel gode. Trema, io continuo, lei urla di piacere, e poi allontana la mia testa. Ora si fa sotto Sophie. Prende la mia testa e la schiaccia sulla sua fica completamente depilata. Il mio naso si infila fra le sue grandi labbra. Esco la lingua e lecco. Stesso trattamento di Angel. Ma questa volta le mani le poggio sul suo culo, faccio scivolare le dita fino al suo buco. Spingo il dito, ed entro nel suo culo. Lei fotte la mia bocca col suo clitoride ed io fotto il suo culo con il mio dito. Geme trema urla e gode. Lecco tutto il nettare che fuoriesce dalla sua fica. Esco il dito dal culo, lo passo in mezzo alla sua fica, lei lo afferra e lo porta alla sua bocca. Lo succhia e poi lo avvicina alla mia bocca, lo succhio. Si allontana ora è la volta di Cindy. Si gira e si piega a 90′. Mi offre la sua fica e il suo buco del culo, fra quelle splendide chiappe. Così piegata, vedo il suo volto in mezzo alle sue gambe:
-Cosa aspetti.
La mia lingua va subito sul suo ano. Lecco e cerco di entrare con la lingua. Contrae le chiappe, la mia faccia sembra stretta dalla morsa delle sue chiappe. Col dito la penetro. La bocca si sposta sulla sua fica. Lecco e penetro la sua fica con la lingua. Con l’altra mano mi occupo del suo clitoride. Trema, geme. Allontano, per un attimo la mia lingua dalla sua fica e attraverso le gambe la vedo in faccia. Lei mi vede, mi guarda, e mi sorride. Io riprendo il trattamento. Le dita in culo diventano due, la mia lingua riprende a leccare e penetrare la sua fica, le dita dell’altra mano torturano il suo clitoride. Un urlo e gode … e io come sempre lecco e bevo tutto. Si allontana. Resto in ginocchio da solo. Guardo in giro. Angel è seduta con Sophie in mezzo alle sue gambe. Cindy va dietro Sophie. Si occupa della fica della cognatina. Io seggo sulla mia poltrona. Il cazzo mi fa male per quanto è duro. Angel gode ed anche Sophie. Si baciano. Angel mi vede e si avvicina. E in piedi davanti a me. Ci guardiamo:
-Per questa volta sei perdonato.
Si inginocchia e prende il cazzo in bocca. Si avvicinano le due ragazze. Tutte e tre in ginocchio a contendersi il mio cazzo. Sono felice per come le ho fatte godere, ma ora tocca a me. Angel si impossessa della cappella., Sophie delle palle e Cindy dell’asta. Vanno avanti così non so per quanto. Vorrei durare in eterno, ma non è possibile.
-Sto per sborrare.
Angel non lascia la cappella ed io esplodo nella sua bocca. La bocca di Angel è una ventosa, non molla il mio cazzo. Fino all’ultima goccia. Finalmente lascia il mio cazzo e cerca di dividere in modo equo la mia sborra nella bocche delle due ragazze. Finiscono e si avvicinano alla mia bocca. Quattro bocche, quattro lingue e la mia sborra che passa da una bocca all’altra compresa la mia.
Guardo le ragazze:
-Nessuno, ripeto nessuno dovrà mai sapere cosa è successo alla sala comando.
Comprendono, principalmente Angel. Mi alzo:
-Vado nel mio alloggio …. A RIPOSARE.
Ridono, Sophie e Cindy chiedono se possono essere teletrasportate a casa di Cindy. Le faccio entrare nella stanza del teletrasporto e così nude le spedisco a casa loro. Restiamo solo io ed Angel. Con un braccio le cingo i fianchi, lei poggia la testa sulla mia spalla e ci avviamo ai nostri alloggi. Pace fatta. Computer:
-Capitano sono le sette.
Mi alzo, mi lavo, mi vesto e vado a fare colazione. Trovo Angel seduta, fa colazione:
-Buongiorno capitano.
-Dottore, buongiorno.
Mi abbasso, la bacio. Lei ride:
-Sembriamo una bella coppia dopo una notte di piacevole follia.
Anch’io rido. Ma lascio questi pensieri e penso alla giornata che ci aspetta.
-Alle 8,30 ci aspettano al laboratorio, hai trasferito tutto.
-Si ho aggiornato il loro Server. Appena arriviamo possiamo far partire la produzione del vaccino.
Finiamo la colazione. Vado alla sala comando. Faccio il punto della situazione con Sally e mi avvio al laboratorio con Angel.

Sono le 8,30. Entriamo nel laboratorio. Angel si muove come se fosse il suo laboratorio, saluta tutti. Entriamo in una stanza. Ad aspettarci c’è una bella moretta, con camice bianco. Angel ci presenta. Lei è la dott. Jessica ed è la direttrice del laboratorio. Usciamo entriamo in un laboratorio. Ad attenderci c’è una bella biondina. dottoressa Sandy. Non capendo di cosa parlano mi occupo nel fare una radiografia alle dottoresse. Sandy, piccola di statura, avrà circa 25 anni ma ne dimostra 18, bella in viso con occhi grandi e azzurri, camice bianco e due tettine in su che cercano di bucare quel camice. Penso che sotto sia nuda. La direttrice, invece, ha un viso da bella porcellina. Capelli scuri e lunghi, occhi castani, tettine piccole ma si fanno notare attraverso il camice ed un culo da favola. Per prendere una provetta si è chinata ed il camice infilandosi fra le sue chiappe l’ha messo in evidenza.
Entriamo in un’altra stanza, altre due belle assistenti. Ci sono due uomini su due letti. Viene iniettato il vaccino. Usciamo ed entriamo in un’altra stanza. Loro parlano ed io capisco poco.
Aspettiamo l’esito del vaccino sui due pazienti. Finalmente arriva. Funziona. L’allegria si diffonde in tutto il laboratorio, l’incubo è finito.
Riprendo la mia attività: radiografare tutte le assistenti del laboratorio. Mi convinco che sotto il camice non indossano nulla.
Nel giro di un’ora è stato prodotto tutto il vaccino necessario. Entriamo nella stanza della direttrice. Su un monitor appare il Presidente. Jessica comunica al Presidente che fra un’ora il vaccino sarà a disposizione degli ospedali della città e in serata in tutti gli ospedali delle altre città. Il Presidente chiede di parlare con me:
-Grazie, hai salvato la nostra sopravvivenza su Prestonia.
Lo interrompo.
-Il merito è della dottoressa Angel. E’ lei che ha trovato il rimedio al vostro problema.
-Dottoressa domani sera la aspetto a cena. Sarò contento di conoscerla personalmente.
Penso: sarà bene metterla al corrente del loro modo di ringraziare? Oppure lo immagina. Chissà.
Finisce la comunicazione.
Per la prima volta, da quando siamo entrati, vedo le due dottoresse ridere.
Jessica racconta che, per studiare il problema, da quattro mesi, sei uomini vivono isolati. L’unica cosa che devono fare è spararsi delle seghe e venire in dei barattoli. In alcuni casi hanno provveduto, dietro dei vetri, a farli eccitare ed hanno promesso che il prima sperma fuori da quei barattoli, sarebbe finito sui loro corpi.
La conversazione si fa interessante.
Chiedono ad Angel e me se vogliamo partecipare allo spettacolo, però come spettatori. Rispondiamo di sì, e le due dott. si allontanano un attimo con Angel, parlano, non sento cosa dicono, Angel fa cenno con la testa di sì ed io muoio dalla voglia di sapere cosa si sono dette. Angel si avvicina mi prende per mano ed entriamo in una stanza. Di fronte a noi un vetro, dietro il vetro due stanze con tre uomini ciascuno. Jessica entra in una stanza e Sandy nell’altra. Siamo seduti uno accanto all’altro ed abbracciati. Angel si accuccia sulla mia spalla e mi dice:
-Fra un po’ quei sei mi scoperanno.
Penso: scherza.
Nel frattempo Jessica e Sandy sono in ginocchio, a turno gli uomini riempiono le loro bocche.
Le rispondo:
-Sarà uno spettacolo fantastico. Se vuoi lo registro…. per i tuoi nipoti.
Mi da un pugno sul petto e ride. Mi guarda:
-Mi aiuti a prepararmi.
Penso: questa non scherza, si fa fottere da quelli.
Si alza, si sdraia a terra allarga le gambe e aspetta. Non perdo tempo e mi tuffo a leccare. Guardo il vetro ed ora Sandy è seduta su un cazzo e gli altri due le riempiono la bocca. Jessica, anche lei è impalata su uno di loro, ma lo prende in culo. La sua fica è rivolta verso il vetro e la vedo bella aperta è pronta. Uno degli uomini lascia la bocca e le riempie la fica. Anche Sandy è impegnata in una bella doppia. Gli uomini le fottono violentemente, quattro mesi sono lunghi. Capisco cosa accadrà ad Angel e mi dedico al suo culo. La giro, lecco l’ano e la inculo. Piano resto dentro, non mi muovo. Lei si gira, mi incita a muovermi. La guardo.
-No, meglio che resto dentro per tutto il tempo. Guarda come stanno rompendo i culi alle tue colleghe.
-Ok, però mettiamoci comodi.
Esco dal suo culo, mi fa sedere e si impala fino alle palle. Mi guarda e mi bacia. Si muove piano piano. La mia cappella sfiora il suo canale rettale. Le piace, mi piace. Dall’altra parte è un continuo cambiarsi di posizioni. Le urla delle Dott. non finiscono, come i loro orgasmi. Sandy è sdraiata, uno la fotte in fica gli altri due si masturbano davanti la sua bocca. Jessica è inginocchio coi tre cazzi che si contendono la sua bocca, due in bocca ed uno si masturba. Quello che fotte Sandy esce dalla fica e sborra sul bacino e sulla pancia. Gli altri due, a turno, le riempiono la bocca di sborra. Anche i tre uomini di Jessica sborrono sulla sua faccia. E’ un maschera di sborra. A turno lecca i loro cazzi, fino all’ultima goccia di sborra. Sandy fa lo stesso con i due che sono venuti nella sua bocca, mentre il terzo la sta fottendo di nuovo. Si alzano ed escono dalla stanza. Si alza il muro divisore ed i sei uomini sono in un unico ambiente.
Guardo Angel:
-Dai fatti valere. Se vuoi puoi tenerli impegnati tutti e sei contemporaneamente.
Mi guarda stupita, ed io le spiego:
-Quei due hanno dei cazzi lunghi ma stretti, puoi prenderli in fica insieme. Uno lo prendi in culo, un’ altro fra le tue belle tette e gli altri due in bocca.
-Ma sei impazzito!!??
Sembra di nuovo incazzata
-Scusa non volevo offenderti.
Mi guarda. Cambia espressione. L’idea, forse le piace.
-Credi che posso farlo?
-Prova.
Si avvicina, mi da un bacio ed esce.
Passano cinque minuti, io vengo raggiunto dalle dottoresse ed Angel raggiunge le sei cavie. Mi chiedono se lo spettacolo è piaciuto.
Le guardo. Sono tutte bagnate, hanno appena finito di lavarsi per ripulirsi dello sperma che le ricopriva.
Non rispondo, indico il cazzo. E’ lui che risponde per me. Io, però, ora, ho occhi solo per Angel. Penso a quello che le ho detto e non posso credere che lo farà veramente. Le due Dott. si siedono ai miei fianchi. Io guardo al di la del vetro. Angel è inginocchio è sta spompinando a turno quei sei cazzi. Una mano raggiunge il mio cazzo, le due dott. sono piegate a ciucciarmi il cazzo.
Angel si alza. Uno degli uomini si sdraia, lei siede sul suo cazzo. La fotte in fica. Gli uomini in piedi, a turno, offrono i loro cazzi alla sua bocca.
Jessica e Sandy capiscono che ho occhi solo per Angel. Lasciano il mio cazzo e si mettono a quattro piedi con i loro culi rivolti verso di me. Angel mi distrae, ma fino ad un certo punto. Mi alzo. Mi avvicino ai loro culi ed a turno lecco in mezzo a quelle chiappe. Guardo sempre le evoluzioni di Angel. Mentre con la lingua mi occupo di Jessica, con una mano mi occupo della fica di Sandy.
Angel si gira e si infilza in culo il cazzo dell’uomo sdraiato. Io smetto di leccare e penetro Jessica. Angel guarda lo specchio. Sa che sto seguendo ogni suo movimento. Dallo sguardo sembra invitarmi. Esco il cazzo dalla fica di Jessica e mi sposto a fottere Sandy. Un uomo si mette davanti lo specchio e fotte in fica Angel. Non vedo la sua faccia ma sento i suoi lamenti di piacere. A turno la fottono in fica e ad ogni cambio vedo il suo volto sempre più stravolto dal piacere. Esco dalla fica di Sandy e ritorno da Jessica. La fotto in culo. Entro senza nessuna resistenza.
Angel si sposta su un’ altro uomo. Si siede sul suo cazzo e si fa penetrare la fica. In questa posizione offre il suo culo agli altri cinque. Esco dal culo di Jessica ed entro nel culo di Sandy, anche in questo culo entro senza nessuna resistenza. Angel è stravolta dagli orgasmi. Gli uomini non finiscono di fotterla in culo. Io fotto violentemente Sandy, sento che gode. Anche Jessica e Sandy sono curiose su come i sei uomini fottono Angel. Per non perdere tempo prendo Sandy e la faccio metterete a cavallo di Jessica. Ho i loro buchi uno vicino all’altro. Parto dal basso, la fica di Jessica, ed arrivo al buco del culo di Sandy.
Angel ha fatto sdraiare uno degli uomini. Si fa fottere in culo, guarda lo specchio e strizza un occhio. Fa avvicinare uno degli uomini col cazzo stretto e si fa fottere in fica. Invita l’altro col cazzo stretto a fotterla in fica.
Non posso crederci, lo sta facendo.
L’operazione non sembra facile ma riesce. Chiama un quarto uomo, fa mettere il cazzo in mezzo alle sue tette. Non vedo più la faccia. Gli ultimi due si avvicinano, uno a destra ed uno a sinistra. Riempiono la sua bocca. Le sento dire:
-Sono disposta a farmi sborrare in culo, in fica, in mezzo alle tette ed in bocca solo se dopo mi ripulite.
Gli uomini sono d’accordo. Il seguito è un continuo di gemiti, urla, parole senza senso e …….. poi finalmente uno ad uno sborrano e riempiono tutti i buchi e tutto il corpo di Angel, di sborra. Piano piano si allontanano dal corpo di Angel, anche l’uomo che le è venuto in culo si alza. Lei è a terra, con le mani si tocca la fica, le tette, il viso. Porta le dita in bocca. La sborra le esce da ogni buco: bocca, fica, culo. I sei uomini si guardano, ricordano la promessa e si gettano sul corpo di Angel. La ripuliscono di tutta la sborra. Io non resisto più lo dico alle due dott. che non perdono tempo. Prendono in bocca il mio cazzo e subito dopo sborro. Mi seggo sul divano, le due dott. si leccano e si baciano. Angel è ancora sotto i colpi di lingua dei sei uomini. Jessica e Sandy si siedono accanto a me. Jessica:
-E’ splendida.
-Sì lo so.
Sono orgoglioso nell’affermarlo.

Salutiamo Jessica e Sandy ed usciamo dal laboratorio. Non diciamo una parola. Mi dice:
-Voglio tornare sulla nave.
La porto nel mio alloggio dove è stato predisposto il teletrasporto. Prima di avviarlo mi avvicino e la bacio. Un lungo bacio. Non aspettava altro. Mi allontano e il suo volto riacquista la luminosità di sempre. Mi saluta con la mano. Attivo il teletrasporto.
Guardo sul tavolo, un foglio con su scritto:
Domani andiamo dai Prestoni. Mike. E’ sera, faccio una doccia. Esco in giardino. Angelica mi vede:
-Vieni, fra un po’ la cena è pronta.
Entro in casa, vado in cucina.
-Sei sola?
-Sì i ragazzi dormono fuori e Mike viene più tardi. Domani andrete dai Prestoni.
-Sì ho trovato il biglietto.
Ha un vestito cortissimo, e un grembiule che arriva alle ginocchia. E’ girata si china ed è nuda. Gira la testa e mi guarda.
-Ora ceniamo e poi andiamo a letto. Sarai stanco dopo aver salvato tutti noi dal rischio estinzione.
-E tu come lo sai?
-Jessica è una mia vecchia amica. – mi guarda e capisco che sa tutto.
Ceniamo. Parliamo di lei, dei suoi figli di Mike, della mia vita sulla Terra. Finita la cena l’aiuto a sparecchiare e a lavare i piatti. Sembriamo una coppia di sposi. Finito in cucina, prende la mia mano e andiamo nella stanza da letto. Si leva il vestito. Sale sul letto, col dito mi invita ad avvicinarmi. Mi spoglio, mi inginocchio sul letto. Ho la sua fica davanti la mia faccia. La guardo e col dito sposto i peli per vedere le labbra della fica. Avvicino la mia bocca e comincio a leccare. Angelica:
-No, aspetta, tu sei stanco penso io a te.
Mi fa coricare e si occupa del mio cazzo. Solito meraviglioso pompino. Non mi fa venire, ma mi procura un piacere intenso. Esce il cazzo dalla bocca ed entra nella sua fica. Piano piano va su e giù. Si abbassa ed offre le sue tette alla mia bocca. Le afferro con tutte e due le mani e lecco prima uno e poi l’altro capezzolo.
C’è qualcuno sul letto. Sposto la testa, è Mike. Avvicina il suo cazzo al buco del culo della moglie e la penetra. Ora è Mike a comandare. Angelica si lamenta:
-Ah, i miei uomini.
Mi bacia, le nostre lingue si intrecciano. Mike l’incula e ad ogni colpo lei si lamenta e continua a baciarmi. Anch’io mi muovo, con Mike ci muoviamo come due pistoni. Uno su ed uno giù. Angelica gode. Grida. Vuole che continuiamo. Non so quanto dura.
Sto per venire. Lo dico. Anche Mike è nelle mie stesse condizioni. Angelica mi guarda:
-Vuoi fare lo stesso gioco che hai visto l’altro ieri con i miei figli?
Non capisco ma poi realizzo ……. sborrarle in bocca e poi baciarci. Sto per dirle di no. Ma lei, con i due cazzi ancora dentro:
-Ti prego!!
-Ok
Mike esce dal culo, Angelica esce il mio cazzo dalla fica. E’ inginocchio sul letto. Mike ed io siamo in piedi col cazzo davanti la sua bocca. Lei li prende, li masturba e quasi contemporaneamente riempiamo la sua bocca di sborra. Ripulisce le nostre cappelle. Mike si inginocchia e bacia Angelica. Lei prende la mia mano e mi tira giù. Lascia la bocca del marito e si avventa sulla mia. Con la lingua spinge. Mi arrendo. Apro la bocca ed il mio sperma misto con quello di Mike entra nella mia bocca. Mike si avvicina e per la prima volta nella mia vita bacio un uomo.
Mi sembra assurdo, ma la presenza di Angelica rende tutto normale.
Angelica come ultima cosa vuole che svuotiamo le nostre bocche nella sua. Lo facciamo e alla fine ingoia tutto.
Si butta sul letto, ci corichiamo, lei al centro. La abbracciamo e ci addormentiamo..

Mi sveglio, sono solo nel letto. Mi preparo e vado in cucina. Mike:
-Bene sei pronto a conoscere gli indigeni di questo pianeta?
Con la testa faccio cenno di si. Siedo faccio colazione con loro. Ultimi preparativi ed usciamo. Angelica ci precede. Apre la porta. Mike ed io prima di varcare la soglia, a turno, la baciamo, come dei bravi mariti.
Aerostazione, partiamo. Dopo mezz’ora di viaggio atterriamo. Ci viene incontro un gruppo di sei persone. Tutte donne. A pochi passi da noi, due di loro si staccano e vengono a salutarci:
Mike fa le presentazioni.
-Lei è Nicol, il nome nella sua lingua è, per noi, impronunciabile. E’ l’attuale governatrice del popolo Prestone. Lei, invece, è Nikita, anche per lei il vero nome è impronunciabile. Prima assistente di Nicol. Lui è il capitano Foster fa parte dell’ Unione Galattica.
Nicol:
-Benvenuto da noi. Mike, ben tornato. Vuoi andare a palazzo o fare un giro della città.
-Preferisco il giro della città.
Ci avviamo verso un loro mezzo e cominciamo il giro. Durante questo giro. Noto che sono tutte donne e tutte con indosso un vestito molto ampio, lungo fino alle ginocchia. La città sorge, in mezzo alla foresta, tutte le costruzioni sono in legno.
Nicol e Nikita mi spiegano ciò che vedo, ed io, oltre al bel paesaggio, continuo a vedere solo donne. Mi fanno notare alcuni palazzi, perfettamente agibili, risalenti a 2400 anni fa.
Arriviamo al palazzo del governo e visto l’orario Nicol fa predisporre per il pranzo. Pranziamo, continuano a raccontarmi la loro storia, i loro antenati, i problemi con i terrestri …… ma gli uomini dove sono?
Finiamo il pranzo e ci spostiamo in una saletta. Nicol:
-Bene, credo di averti raccontato un po’ tutto quello che c’è da sapere sul mio popolo. Hai qualche domanda?
Penso un attimo. Ho una sola domanda che mi passa per la testa.
-Più che una domanda una curiosità.
-Dimmi.
-Ma il popolo Prestone è fatto solo, come le chiamiamo noi terrestri, donne?
Ridono e ride anche Mike. Nicol guarda Mike:
-Non gli hai detto nulla di noi?
-No, non volevo rovinare la sorpresa.
Si guardano ridono ed io non capisco di cosa ridono.
Nikita si avvicina, mi prende per mano, Nicol davanti a noi apre una porta. Entro in una stanza dove in fondo c’è un letto e il pavimento è pieno di tappeti e cuscini. Chiudono la porta. Io ho vicino Mike. Le due donne si mettono di fronte, si girano, offrendoci le loro spalle, e fanno cadere a terra quei pessimi ed enormi vestiti. Bel culo, si chinano in avanti, divaricando un poco le gambe, e ci offrono lo spettacolo dei loro buchi: culo e fica. Il mio cazzo diventa duro ed il mio cervello non capisce cosa sta accadendo.
Si girano. Vedo delle belle tette e poi giù ……… hanno il cazzo!!!! Prima non l’ho visto perchè lo nascondevano con la mano.
Si avvicinano. Mike si spoglia ed io resto immobile, una statua. Mi spogliano e mi fanno sedere sul letto. Nicol:
-Come vedi non servono quelli che voi chiamate uomini.
Non parlo, continua a spiegarmi:
-Chiunque può fare figli ‘ mostrandomi la fica di Nikita – e chiunque può farli fare ‘ toccandosi il cazzo.
Mike cerca di farmi uscire da quel torpore:
-Lasciati andare, sarà un’esperienza unica. Non immagini il piacere che sanno dare queste ‘donne’.
Nicol si avvicina, prende il mio cazzo in mano e poi lo porta alla bocca. Nikita si occupa di Mike. Nicol:
-Vuoi leccarmi ‘ indicando in mezzo alle sue gambe.
Ho deciso faccio ragionare il cazzo, inutile pensare con raziocinio. Mi corico. Nicol siede sulla mia faccia ed io ho modo di studiare e capire come sono fatte queste o questi Prestoni. Il suo cazzo è teso e la sua fica è umida. Non hanno palle. Fatto questo rapido studio lecco la fica. Controllo il buco del culo con un dito, è ben pulito, e dalla fica, passo la lingua al culo. Lei si abbassa completamente ed il suo cazzo struscia sul mio petto. Andiamo avanti così. E’ vero, sa bene dove mettere la lingua ed il suo pompino è superiore a quello di Angelica.
Si alza, Mike è al mio fianco. Nikita è impalata sul suo cazzo. Nicol si impala sul mio. Andiamo avanti con questa cavalcata. Si baciano ed i loro cazzi sono tesi. Non sono grossi ne tanto lunghi. Circa 10 cm ed un diametro di 2 cm.
Nikita guardando Nicol:
-Vieni dai.
Si baciano e Nicol lascia il mio cazzo. Va dietro Nikita e la penetra in culo. Mike mi guarda:
-Che aspetti. Nicol ti aspetta.
Capisco. Mi alzo vado dietro Nicol e la fotto in fica. Col dito le preparo il culo. Vorrei incularla, ma visto i loro cazzi non so se posso ‘ i nostri sono più grossi e lunghi.
Gira la testa, mi guarda:
-Aspetta.
Mi fa uscire dalla sua fica. Esce il suo cazzo dal culo di Nikita e mi invita a prendere il suo posto. Non perdo tempo. Il buco è ancora aperto, poggio il mio cazzo e piano piano entro. Nikita si lamenta, ma vuole che continuo. Sono quasi tutto dentro. Piano piano vado su e giù. Nicol mi ha allargato le chiappe e lecca il mio ano.
La cosa mi preoccupa.
Poi si sposta sulle palle. Sono più tranquillo e riprendo a inculare Nikita.
Cambiamo. Nicol siede sul cazzo di Mike e Nikita prepara il culo di Nicol. Lo lecca e poi l’incula col suo cazzo.
Io guardo. Nikita:
-Vieni. E’ pronto.
Mi avvicino, lei esce il cazzo dal culo di Nicol, prende il mio cazzo e lo poggia sull’ano aperto di Nicol. Spingo e piano piano entro. E’ più elastico di quello di Nikita ed entro con più facilità.
Nikita dietro di me, porta una mano in mezzo alle mie chiappe e cerca il mio ano. Lo trova e mi ficca un dito dentro. Io ho un sobbalzo, ed entro tutto il cazzo in culo a Nicol. Nikita spinge il dito ed io spingo il cazzo. Sto per sborrare. Lo dico. Nikita mi tira indietro e col dito sempre in culo prende in bocca il mio cazzo. Si avvicina Nicol, la sua bocca sul mio cazzo e la sua mano in mezzo alle mie chiappe. Nikita esce il suo dito e Nicol entra il suo. Sborro in quelle bocche ma temo per il mio culo. Mike si avvicina ed anche lui sborra nelle bocche delle due donne.
Mike ed io crolliamo sul letto e le due donne si ripuliscono la faccia della nostra sborra.
Si mettono in posizione tale da fottersi contemporaneamente le loro fiche. Urlano, il letto trema tutto. Stanno per godere, si danno dei colpi violenti, dentro quelle loro fiche, e …. finalmente si riempiono le vagine di sborra. Restano per un minuto ferme, coi cazzi in fica. Poi escono i cazzi e vengono verso di noi e ……. siedono sulle nostre facce, fanno uscire dalle fiche lo sperma e lo offrono alle nostre bocche. Apro la bocca e … mi illudo che sappia di “donna”. E’ Nicol che riempie la mia bocca. Quando termina si gira, e viene a baciarmi.
Penso che sia finita ma non è così.
Le due donne sistemano i tappeti ed i cuscini. Ci chiamano e appena siamo vicini ci fanno stendere a pancia in giù. Siamo col bacino sui cuscini e la faccia sui tappeti, in pratica col culo all’aria. Allargano le mie gambe, guardo Mike e lui:
-Lasciati andare, sarà un’esperienza unica.
Ormai ho capito, il mio culo sta per essere rotto.
E’ Nikita che si occupa del mio buco. Lecca, mette delle pomate ed entra con un dito. L’effetto della crema dilata il mio sfintere. Prima un dito e poi due dita. E’ strano, ma il trattamento piace al mio cazzo che diventa duro. Nikita esce le dita e poggia il suo cazzo. Spinge, e mi invita a spingere. Piano piano entra. Non provo tanto dolore. Quella pomata è magica. Guardo Mike. Per lui non è la prima volta, fa delle smorfie perché Nicol sta pompando sempre più forte.
Nikita è tutta dentro. Anche lei aumenta il ritmo. Ora sento un po’ di dolore. Lo dico ma lei continua.
Penso: questa è la giusta punizione per tutti i culi che ho sfondato.
Il mio cazzo è sempre più duro. Nicol chiede il cambio. Nikita esce il suo cazzo e Nicol subito riempie, nuovamente il mio buco. Entra con un colpo solo. Provo dolore e grido. Lei non ha nessuna pietà:
-Ti piace rompere i culi delle ‘donne’. Da oggi saprai cosa provano le terrestri quando le fottete con violenza.
Non capisco se è seria o scherza, ad ogni modo il mio buco si abitua a quei colpi e, grido di ……. piacere.
Il mio cazzo, strusciando sui cuscini, ha lo stesso effetto di una sega. Sto per venire, ma non ho il tempo di dirlo perché Nicol riempie il mio canale rettale della sua sborra. Da gli ultimi colpi violenti e poi esce, si corica a pancia all’aria e mi invita ad un sessantanove. Io sono sopra, lei succhia il mio cazzo ma, nello stesso tempo, dal mio culo cola la sua sborra. La sento scivolare sulle mie palle e poi sul mio cazzo. Non vedo cosa succede dietro di me. Nikita si è avvicinata al mio buco del culo e lo sfonda di nuovo. Nicol succhia il mio cazzo e Nikita mi incula. Il mio cervello è andato. Tutto questo mi piace. Nikita sborra nel mio culo ed io sborro nella bocca di Nicol. Nikita esce il cazzo dal mio buco e mi invita a spingere così da far uscire la loro sborra. Lo faccio e piano piano dal mio culo cola la loro sborra. La bocca di Nicol si sta riempiendo, oltre della mia, della loro sborra. Io continuo a leccare la sua fica. La lingua di Nikita entra nel mio ano e cerca le ultime gocce di sborra. Il mio cazzo è sempre duro. Non ho mai goduto tanto. Nicol continua a succhiarlo e Nikita non lascia il mio buco del culo. Lo penetra con un dito, cerca altra sborra. Io non resisto più e sborro, di nuovo, nella bocca di Nicol. Sono sfinito. Mi levo da quella posizione. Sono coricato a pancia all’aria e quelle due si avvicinano di nuovo e riprendono a spompinarmi.
-Basta ‘ le imploro.
Lasciano il cazzo, si avvicinano alla mia bocca, sono due maschere di sborra, e mi baciano. Spingono la mia, la loro, e forse anche quella di Mike, sborra in bocca. Io non reagisco.
Finalmente si allontano e si occupano di Mike.

Entrano tre donne e accompagnano Mike e me in una stanza dove c’è una vasca piena d’acqua. Ci lavano, sono belle ma non mi importa nulla, sono troppo stanco. Puliscono il mio cazzo, anche lui non fa nulla per apprezzare quei massaggi.
Ci rivestiamo e ci accompagnano in in’ altra stanza. Entriamo. Ritroviamo Nicol e Nikita. Hanno un viso raggiante. Anche loro si sono lavate e cambiate. E’ Mike a parlare:
-Bene, capitano è ora di rientrare. Tu resterai qui, perché domani Nikita ti farà visitare il tempio. Poi verrai accompagnato alla riserva ed i Ranger ti ricondurranno in città. – rivolgendosi alle due donne ‘ Grazie, non ho parole per dire quanto mi piaccia incontrarvi.
Si avvicina e mi sussurra ad un orecchio:
-Non ti preoccupare, nessuno saprà mai cosa è successo in queste stanze.
-Nessuno?
Mi guarda sorride.
-Beh a parte tre persone.
Rifletto e realizzo. Angelica, Cindy e Dothan.
-L’importante non lo sappia il mio equipaggio.
-Non ti preoccupare. Riposati, domani sarà un’altra lunga giornata.
Si gira con al mano saluta e ride.
Guardo Nikita e chiedo:
-Cosa è il tempio?
-Lo saprai. Ora andiamo a cena e poi a dormire. Mike ha ragione: domani sarà un’altra lunga giornata.
Ride. Mattina. Colazione con Nicol e Nikita e poi l’addio con Nicol.
Con Nikita parto per il tempio. Ci inoltriamo nella foresta. Percorriamo un sentiero lungo la montagna e finalmente, dopo un’ora di cammino, arriviamo ad un grande struttura. Non ha finestre: il tempio.
Entriamo. Veniamo accolti da una decina di donne con delle tuniche nere: le sacerdotesse. Ci accompagnano in una grande stanza. Siamo seduti al centro di questa stanza, davanti a noi una poltrona vuota. Da quando siamo entrati non ho detto una parola. Si apre una porta laterale ed esce una ragazza con lunghi capelli biondi ed una tunica bianca. Al contrario di tutte le altre, la tunica è aderente al suo corpo, per cui noto che il bacino è liscio.
Una vera donna??
Resta in piedi davanti la poltrona ed osservo meglio il suo corpo.
La tunica è troppo aderente al suo corpo, lei non può avere il cazzo come le altre.
-Benvenuto nel tempio della Speranza. – Si rivolge a Nikita ‘ Hai detto nulla del nostro Tempio.
-No, nostra Speranza.
-Bene, venite con me.
La seguiamo. Entriamo in una stanza molto più piccola. Le pareti sono piene di disegni in cui sono raffigurati uomini e donne che si accoppiano. Sì, sono proprio uomini e donne come noi terrestri.
L’espressione del mio viso fa capire alla Donna il mio stato di confusione:
-Terrestre.
Mi giro e la vedo, è nuda, ed è una donna. Non capisco.
-Sono l’ultima vera donna Prestone.
-Guardo Nikita ‘ cerco il suo aiuto, ma è la Donna che mi viene in aiuto.
-Siediti e capirai.
Mi seggo e la Donna, sempre nuda, comincia a spiegare questa ‘stranezza’.
Una volta il popolo Prestone era composto come quello terrestre, uomini e donne. In seguito ad un’epidemia che colpì solo gli uomini, gli scienziati capirono che era prossima l’estinzione del popolo prestone. Così svilupparono un essere, che poteva inseminare e procreare. L’esperimento riuscì, gli uomini si estinsero tutti. Le donne col cazzo cominciarono a procreare ma non nacquero più ne uomini e ne donne. Solo una donna restò vera donna, e lei discende da quella. Possono accoppiarsi due volte sole – non ho capito il perché – e sperare che uno nasca donna e l’altro uomo. Ma fino ad oggi una nasce donna l’altra, donna col cazzo. Gli accoppiamenti avvengono con esponenti di famiglie diverse, e da quando ci sono i terrestri l’accoppiamento avviene con loro. Nessun risultato. Lei ha già messo al mondo una figlia, ora servirebbe il maschio.
Comincio a capire dove andremo a finire, e il pensiero di inseminare quella bionda con occhi azzurri e belle tette non mi dispiace.
-La nostra ultima speranza sei tu. Vieni da un’ altro mondo e forse non avendo subito, ancora, mutazioni fisiologiche o biologiche, dal vivere a lungo su questo pianeta, puoi aiutarci.
Come se cadessi dalle nuvole chiedo:
-Che dovrei fare?
E lei con molta naturalezza:
-Inseminarmi.
-E’ la prima volta che mi viene chiesto un servizio del genere.
-Non ti preoccupare. Pensiamo noi a tutto ……. Solo una cosa.
-Cosa?
-Parteciperanno cinque sacerdotesse e …… mentre ….. mi …. come dite voi, scoperai …. loro, a turno ti …… inculeranno.
-Sei molto bella ma io pref …….
Nikita mi interrompe.
-Quello che è successo ieri sera, serviva a questo. E poi, loro sono molto più brave di Nicol e me.
Non so cosa fare e tanto meno cosa dire. Guardo la Donna, il suo volto sembra quasi implorarmi, sono la loro ultima speranza ……. Lascio decidere al mio cazzo:
-Ok.
-Grazie.
Chiama le sacerdotesse. Entrano in cinque e mi accompagnano in un’altra stanza. Con molta naturalezza mi spogliano mi fanno mettere a quattro piedi e preparano il mio culo.
Non posso crederci.
Le loro dita entrano ed escono dalle mie chiappe. Una di loro si occupa del mio cazzo. E’ durissimo. Lo lava, lo succhia, gli passa una crema.
Assurdo.
Nel mio culo intanto le dita sono diventate due. Non capisco, nonostante il trattamento non vengo.
Mi fanno sedere su uno sgabello ‘particolare’. In mezzo c’è un cazzo finto lungo sei sette cm. Mi fanno sedere e quel cazzo entra nel mio culo. A turno si inginocchiano e mi fanno un pompino. Mentre lo succhiano mi guardano negli occhi. Il mio cazzo è durissimo. Non sento più quell’affare in culo.
Mi fanno alzare. Mi piegano e sento un’ altro oggetto entrare nel mio culo. E’ più grosso, spingono ed entra. Ho qualcosa di strano fra le gambe. Guardo e vedo che ho una coda che scende dal mio culo. Una di loro mi guarda:
-Sei il nostro cavallo di la ti aspetta la cavalla della Speranza.
Non mi importa nulla. Possono dirmi quello che vogliono tanto non capirò mai.
Finiscono. Mi fanno alzare, sono tutto nudo col cazzo finto in culo e la coda.
Mi portano in un’altra stanza. Nel mezzo c’è la Donna, alle sue spalle un letto. Ai lati delle stanze tutte le altre sacerdotesse.
Sono davanti la Donna. Alle sue spalle, in fondo alla stanza, Nikita, è seduta.
Due delle cinque sacerdotesse si avvicinano alla donna. Fanno cadere la tunica. E’ veramente bella. La fanno girare e la metteno a quattro piedi sul letto. Ho il suo culo davanti ai miei occhi ed anche lei ha la coda. Alzano la coda e capisco che anche lei ha un dildo conficcato in culo. Le allargano le gambe e preparano la fica. La leccano, una la fica l’altra le tette. La fanno godere e la sacerdotessa che si sta occupando della sua fica, porta la sua mano, bagnata dagli umori, alla bocca della Donna. Lecca e succhia. La sacerdotessa la bacia. Quella che si occupava delle tette ora, si occupa della fica. Muove velocemente le dita dentro quella fica, la Donna grida di piacere, continua fino a farla godere. Anche lei porta la mano alla bocca della Donna, la quale lecca e ripulisce quella mano. Le due sacerdotesse si allontanano. Il mio cazzo è durissimo. Le tre sacerdotesse, due ai miei fianchi ed una dietro, fanno cadere le loro tuniche, Le due ai miei fianchi, prendono le mie mani e mi portano vicino al letto. La Donna mi guarda e con la mano mi invita a salire.
Lo faccio. Due sacerdotesse prendono il mio cazzo e mentre io mi avvicino al corpo della Donna, loro puntano il mio cazzo in quella fica.
Sono col cazzo fermo, poggiato all’ingresso di quella fica e …. la sacerdotessa che ho dietro, leva il dildo dal mio culo e cerca col suo cazzo il mio ano. Lo trova, spinge, entra, e col colpo ricevuto, fa entrare il mio cazzo nella fica della Donna. La sacerdotessa che mi incula, da il ritmo. Afferro per i fianchi la Donna. Davanti a me c’è Nikita.
I cazzi dal mio culo cambiano, e ognuna delle sacerdotesse da un ritmo diverso.
Vengo inculato a ripetizione.
Sono fermo. Nessuno cazzo ‘prestone’ nel mio culo. Ho il mio cazzo dentro la fica della Donna. Nessuno si occupa del mio culo. Non so cosa fare. Si avvicina Nikita:
-Ora devi provvedere a inseminarla e farla godere il più possibile.
Escono il mio cazzo. La fanno girare. E con la tipica posizione del missionario le ricaccio il cazzo dentro. La Donna ha dei sussulti. Esco completamente il cazzo e subito rientro in quella fica fradicia di umori. Continuo così non so per quanto. Non vengo. La Donna affonda le sue unghia nella mia schiena. Sta avendo un orgasmo violento. Il suo corpo trema tutto, io continuo a darle dei colpi violenti, anzi, le unghie conficcate nella mia schiena fanno aumentare il mio ritmo.
La bacio. Non aspettava altro. Le sue unghia graffiano la mia schiena, il mio cazzo sfonda sempre con colpi più forti quella fica.
Il dolore, i movimenti del suo corpo, la sua faccia stravolta dal piacere, mi fanno senza nessun preavviso sborrare dentro quella fica. Non ho mai sborrato tanto.
Chissà cosa erano quelle creme e quelle bevande che ho avuto nella sala di preparazione.
Resto dentro quella fica. La guardo e la bacio ancora.
Le sacerdotesse mi tirano indietro. Alzandomi vedo la sua fica, ancora aperta, ma non vedo uscire neanche una goccia del mio sperma.
Mi portano in un’altra stanza. C’è un’enorme vasca. Mi fanno entrare e poi sento:
-Uscite.
Mi giro. Nikita con Donna.
Ma come si chiama questa Donna?
La guardo avvicinarsi. E’ tutta sudata ed ha il volto stanco ma con un sorriso che mi fa capire tutto.
-Come ti chiami? – le chiedo
Risponde Nikita:
-Speranza.
-E poi?
Risponde lei.
-Nella tua lingua puoi chiamarmi Ellen.
-Ciao Ellen. Non ho mai goduto tanto in vita mia.
-Spero che oltre al piacere, lascerai un bel ricordo.
-Speriamo.
-Anche io ho goduto molto …. e ho intenzione di ringraziarti.
Nikita l’aiuta ad entrare nella vasca. La fa girare. Ha ancora il dildo in culo. Si piega. Nikita toglie quel cazzo con la coda e comincia a leccare quel buco nero. Il mio cazzo reagisce subito. Duro è pronto all’uso. Nikita dopo averlo preparato punta il suo cazzo in quel buco e piano piano la penetra. Io resto seduto a masturbarmi, col cazzo sott’acqua. Mentre la incula mi invita ad avvicinarmi.
Allargo le chiappe di Nikita. Cerco il suo buco. Lei mi guarda.
-Così mi fai male.
Con la mano mi indica dove prendere una crema per il suo buchetto. Esco dall’acqua. Prendo la crema e lo spettacolo che vedo è meraviglioso. Una donna col cazzo che incula una donna donna.
Mi avvicino alla faccia di Ellen.
-Vorrei tanto entrare il mio cazzo nella tua bocca. Lei mi guarda.
-Dammi un bacio e poi dammi il tuo cazzo. La bacio e poi le offro il mio cazzo. Lo succhia. E’ brava. Lo ingoia tutto. La scopo in bocca. Nikita mi guarda:
-Inculami.
Ellen lascia il mio cazzo. Torno dietro Nikita. Preparo il suo buco. La penetro con un dito e poi col cazzo. Appena il suo buco si abitua comincio a pomparla sempre più forte e, lei colpisce sempre più forte Ellen. Le due donne urlano ed io continuo. Nikita:
-Tocca ad Ellen.
Esco dal suo culo. Esce il suo cazzo, prende il mio e lo punta in quel buco ed io piano piano spingo. E’ stretto.
-Piano, sei il terzo cazzo terrestre che entra in questo buco.
Spingo, Ellen mi aiuta. Sono tutto dentro. Comincio a pompare. Nikita è sotto che lecca la fica. Ellen si lamenta. Piano piano aumento il ritmo. Nikita ci fa abbassare. Il suo cazzo è nella fica di Ellen ed io continuo a incularla. Non si lamenta, urla di piacere. Si volta mi guarda:
-Devi sborrarmi in fica.
Esco dal suo culo. Le faccio uscire dalla vasca. Nikita è sdraiata su una panchina. Ellen la faccio sedere sul cazzo di Nikita. Le sfonda il culo.
Io, in questo modo, ho a disposizione gli altri buchi. Parto dal basso. Inculo Nikita e bacio Ellen. Poi fotto in fica Nikita e continuo a baciare Ellen. Infine, fotto in fica Ellen. Nikita ha il suo cazzo sempre nel culo di Ellen. E’ lei al centro dell’attenzione. Prima di riempirle la fica mi faccio spompinare un altro poco. Esco dalla fica, salgo sulla panchina ed offro il mio cazzo alla sua bocca. Sembra non aspettasse altro. Lo imbocca. Con la lingua mi da dei colpi sulla cappella. E nello stesso tempo mi sento risucchiato in quella bocca. Sto per sborrare. Scendo dalla panca e ficco il cazzo nella sua fica.
Andiamo avanti così ed anche questa volta sembra che non vengo mai ed invece senza nessun preavviso sborro in quella fica. Anche Nikita sborra e riempie il culo di Ellen.
Restiamo così per un po’. Bacio Ellen.
Aprono la porta ed entra una sacerdotessa. Mai vista e con tono serioso:
-Ora basta. Lavatevi, e tu Nikita riaccompagna lo straniero nella riserva.
Senza dire una parola le due donne eseguono l’ordine appena impartito. Nel giro di mezz’ora sono lavato, vestito, congedato da Ellen e fuori da quella specie di convento.

Nikita mi racconta storie e leggende dei luoghi che stiamo attraversando ma io penso a cosa posso scrivere sul diario di bordo di questi due giorni. Siamo in mezzo al bosco. Nikita si ferma, vedo un cartello:
-Questo è il confine, ecco i Ranger.
Due uomini si avvicinano, uno lo conosco è il capo.
Nikita:
-Spero verrai a trovarci ancora.
La guardo:
-Addio Nikita.
Un bacio e vado verso i due Ranger. Oltrepasso il cartello di confine, mi giro e Nikita non c’è più. Continuo a non credere a cosa mi è successo in questi due giorni.
Il capo dei Ranger mi saluta e ci avviamo al campo base. Sul piazzale trovo Sally, Cindy e Mike.
Sally con un filo di voce:
-Domani arriva la nave diplomatica.
-Così presto?
-I nuovi motori sono molto più veloci del previsto. Il comando ha provveduto ad informarci, ma nessuno di noi ha letto quel comunicato. Abbiamo calcolato il tempo del viaggio con i motori della nostra nave.
-Bene.
-Aspetta, c’è un’altra notizia.
-Quale?
-Domani mattina arriva la nave, e domani pomeriggio partiamo noi. Dobbiamo rientrare sulla Terra per modificare i motori e relazionare sui giorni trascorsi in questo pianeta. Non si accontentano dei diari.
-Bene.
Non è vero, non va affatto bene. Volevo ripartire ma non così all’improvviso. Guardo Cindy, Mike e anche Sally.
Nessuno è contento.
Ci avviamo all’auto e per tutto il percorso non scambiamo una parola. Entro nella casa che mi ha ospitato per tutti questi giorni ed Angelica mi viene incontro con un gran sorriso:
-Via questi musi. Sì lo so. Forse è l’ultima volta che ci vediamo, però ho detto forse. In ogni caso voglio una serata che ci ricorderemo tutti, e per sempre. Ok.
Mike:
-Hai ragione. Anzi questa sarà una serata di arrivederci.
I musi pian piano diventano sorrisi.
-Angelica, Mike, avete ragione. Vado sulla nave, parlo col mio equipaggio e col comando e poi torno qui …. spero di trascorrere una serata indimenticabile.
Angelica:
-Porta pure tutti gli uomini e donne che puoi e, vuoi, del tuo equipaggio. Siete tutti invitati.
-Grazie.
Prendo per mano Sally, e rientriamo sulla nave.

Tutto l’equipaggio è presente. Tutti conoscono la notizia. Parlo col comando, ultimi ragguagli e poi parlo all’equipaggio:
-Stasera siete tutti liberi. Chi non ha particolari ‘addii’ da fare è invitato alla festa che i genitori di Cindy faranno per noi.
Restano con me: Sally, Angel e Molly. Tutti gli altri hanno qualcuno/a da salutare. Ci avviamo nei nostri alloggi e ci prepariamo per scendere.

La casa di Cindy è piena di persone. Speravo in un addio più riservato. Mi accorgo, però, che conosco quasi tutti: tutta la famiglia di Cindy, Sophie e Carl (i fidanzati di Dothan e Cindy) , il Presidente con Silvia (la moglie), Jessica e Sandy (le dottoresse del laboratorio) con due suoi amici ‘ riconosco anche loro, sono i due uomini su cui è stato sperimentato il vaccino. Sally e Molly si dirigono verso due uomini, si abbracciano e si baciano (hanno le divise dell’aviazione Prestone). C’è un’altra coppia, una donna giovane ed un uomo sui 45 anni che non conosco. Nel giardino vedo i camerieri sono sei: tre donne e tre uomini. Indossano delle divise ….. ma non capisco come sono fatte. Gli uomini in pantalone e giacca, le donne vestito azzurro e grembiule bianco. Cindy ed Angelica distolgono il mio sguardo dai camerieri.
Angelica:
-Conosci tutti tranne loro. Lui è Robert e lei è la figlia Simony. Abitano nella casa accanto la nostra.
Cindy:
-Con Simony ci conosciamo da sempre. Abbiamo condiviso tutte le nostre ‘scoperte’.
Mi guarda e penso di avere capito quali ‘scoperte’.
Entra una cameriera e va verso Angelica:
-Signora la cena è pronta.
-Grazie Nikky. Siamo fra amici, non darmi del lei.
Angelica mi guarda:
-Lei è una mia cara amica. La ditta che si occupa del catering è sua, voleva conoscerti … ed eccola qua come maitre.
Mi porge la mano, io do la mia e …. capisco tutto. Sono nude, Hanno dipinto sul corpo l’uniforme. Lei sembra che indossi pantaloni e camicia bianca. Non posso non osservarla. La camicia, disegnata sul suo corpo, fa vedere un profondo decoltè, ha delle belle tette sode. I fianchi e la fica sono colorate di bianco. Ha disegnato le cuciture, le tasche e tutto quello che fa sembrare di avere indosso dei veri pantaloni.
Si allontana, la guardo da dietro, ha un gran bel culo …. con tanto di tasche e cuciture color carne e con un cinto nero che cinge i fianchi. Guardo fuori è mi accorgo che hanno tutti la divisa dipinta sui loro corpi. I grembiulini delle cameriere formano un quasi cerchio con al centro le fiche colorate di bianco. Gli uomini con pantaloni neri e camicia bianca.. Il colore nero aiuta a non far vedere i loro cazzi.
Angelica:
-La cena è pronta. Le signore sono pregate di seguirmi. Gli uomini possono lasciare i loro vestiti in quella stanza ed accomodarsi in giardino. Per i posti chiedete al maitre.
Nessuno dice nulla. Obbediamo. Le donne spariscono. Ridono. Noi uomini ci spogliamo ed andiamo fuori. Siamo tutti col cazzo ciondolante davanti al maitre. Il disegno all’altezza della cerniera del pantalone di Nikky, il maitre, mi procura uno stato di eccitazione, ma, per fortuna, mi seggo subito. Il bordo, che nasconde la finta cerniera, è fatto dal suo pelo, una lunga striscia, colorato bianco, con le cuciture, color carne, intorno al pelo. Ci fa sedere e vedo che anche i camerieri hanno i cazzi ciondolanti.
Entrano le invitate. Sono nude con le calze a rete rosse, nere o bianche. Quelle con le tette più grosse indossano un corpetto, aiuta a tenere su quelle meraviglie. Noto che tutte le coppie sono divise, tranne Mike ed Angelica, i padroni di casa. Io ho a destra Angelica e a sinistra Simony. Cindy siede di fronte col padre di Simony al suo fianco.
Ceniamo. Durante il pranzo Cindy, senza nessun problema, parla della sua prima volta insieme a Simony. I rispettivi padri hanno sverginato le figlie sborrando dentro le loro fiche – così prevede il cerimoniale su Prestonia. Le ragazze non prendono nulla ma gli uomini sì, per evitare di lasciarle subito incinte -, poi hanno provveduto a sverginare i loro culi, ma, questa volta, Mike ha sverginato il culo di Simony e Robert il culo di Cindy.
Non mi abituerò mai ai loro usi.
Durante la cena la mano di Simony cerca il mio cazzo. Mi masturba. Io cerco la sua fica. La masturbo.
Finisce la cena. I camerieri portano un enorme materasso nel giardino e, intorno dispongono dei divani e delle poltrone.
Nikky guarda Angelica:
-E’ tutto pronto.
-Grazie Nikky. Mike fai accomodare i signori sui divani. Le signore con me.

Tutti gli uomini si siedono sui divani posti intorno al materasso. Le donne vanno sul tappeto, una accanto l’altra, si tengono per mano. Angelica rivolgendosi agli uomini:
-Vi auguro un buon divertimento.
Le dieci donne si inchinano e poi, come se tutto fosse scritto in un copione, si formano cinque coppie. Angelica e Angel, Silvia e Sally, Cindy e Molly, Sophie e Jessica, Sandy e Simony.
Comincia il gioco. Si baciano e con le mani, accarezzano il corpo della compagna di gioco. I movimenti sono lenti, vellutati, noi uomini siamo tutti col cazzo teso. Alcune ragazze si sdraiano, offrendo, a noi uomini, la visione delle loro fiche. Le compagne siedono sulle loro facce. Allargano le gambe e mettono in mostra il sesso delle compagne coricate . Le smorfie di piacere delle loro facce ci fa capire che stanno subendo l’attacco delle lingue delle compagne coricate e, dopo poco, anche loro si gettano a leccare le fiche delle compagne coricate. Cinque splendide coppie, cinque splendidi sessantanove. Angel alza la testa, sposta il folto pelo dalle labbra delle fica di Angelica e la offre alla mia vista. Il gioco continua, i lamenti di piacere e l’odore di quelle fiche riempie l’aria. Noi uomini continuiamo a masturbarci. Le cameriere portano dei piatti e invitano a sborrarci dentro. Guardo meglio i finti vestitini delle cameriere. Per prendere un piatto, caduto a terra, una di loro si piega a novanta gradi. Allarga un po’ le gambe. Intorno al buco del culo ha disegnato un cerchio nero. Sembra quasi un mirino. Si alza e la mia attenzione ritorna sul materasso. I camerieri hanno portato una cassa. Angelica si avvicina, la apre e prende un cazzo lungo con doppia testa. Silvia, Cindy, Sophie e Simony si avvicinano e scelgono lo stesso oggetto. Li lubrificano ed in piedi, di fronte a noi, lo ficcano ognuno nelle propria fica. Lasciano penzolare il cazzo finto, e vanno verso le loro compagne. Il movimento di quei cazzi nelle loro fiche ci eccita al punto tale che cominciamo a sborrare. Le cameriere intervengono, levano il piatto e ne lasciano un altro vuoto.
Le donne col cazzo in fica prendono l’atra punta e lo puntano alle compagne che sono rimaste coricate. Spingono e il piacere che provano l’hanno stampato in viso. Io ho davanti le fiche di Simony e Sandy. Simony spinge e vedo quel cazzo finto entrare in entrambe le fiche. Di profilo ho Cindy che è sopra Molly. Muovendosi vedo il cazzo finto apparire e sparire fra le loro chiappe. Angelica è sopra Angel. I loro visi sono davanti a me. Si fottono e mi guardano. Sborro. La cameriera bruna interviene subito e ripulisce, con un tovagliolo, il mio cazzo, che resta duro. Mi lascia un altro piatto e si allontana. Angelica si alza e, tenendosi dentro il cazzo finto, lo sbatte in mezzo alle belle tette di Angel, la quale stringe le tette e parte una spagnola con quel cazzo azzurro che va su e giù da quelle tette. Vedo che anche Silvia e Sally stanno facendo lo stesso gioco: Silvia ha una punta del cazzo in fica, e l’altra parte lo sbatte in mezzo alle grandi tette di Sally, altra spagnola. Cindy è piegata a 90 gradi e Molly la sta fottendo da dietro. Sophie e Jessica sono sedute una di fronte all’altra e spingono quel cazzo nelle loro fiche, anche Sandy e Simony fanno lo stesso gioco. Gridano, si lamentano ….. impossibile da raccontare, l’eccitazione è tanta da farci sborrare senza neanche masturbarci. Le cameriere vanno avanti e indietro a prendere i piatti pieni di sborra e portarci quelli puliti
Vedo che anche i camerieri sborrano e versano la sborra in un recipiente.
Angelica si alza, il cazzo esce dalla sua fica e resta fra le tette di Angel. Si avvicina da Cindy. Molly smette di fotterla e col cazzo ancora in fica, va verso Angel. Le alza le gambe e infila l’altra parte del cazzo nella fica di Angel. Si sdraia e le mie due colleghe, mentre fottono si baciano. Mi guardano.
Angel e Cindy vanno verso la cassa, si avvicina anche Nikky. Sono girate di spalle. Seguo i loro movimenti e capisco che stanno montando dei cazzi finti. Si girano. Non sono tre cazzi ma sei, color carne. Ognuna monta un doppio cazzo e Nikky con quei vestiti disegnati, sembra averlo estratto dai pantaloni. Le tre donne vanno al centro del materasso e per farci vedere meglio, si coricano formando un triangolo. Le altre donne lasciano l’oggetto che gli ha procurato piacere fino a quel momento. Otto donne in piedi e tre coricate con sei cazzi rivolti verso l’alto. Angel si impala sul cazzo di Nikky, Sally su quello di Cindy e Molly su quello di Angelica. Appena i cazzi sono ben piantati nelle loro fiche, altre tre donne pensano ad impalarsi su quelli ancora liberi. Lo spettacolo che ci offrono è questo. Sui cazzi finti di Nikky sono impalate Angel e Simony, mentre si fottono non smettono di baciarsi. Su quelli di Angelica sono impalate Molly e Jessica, anche loro fottono e si baciano. Su quelli di Cindy ci sono Sally e Sophie. Silvia si mette in piedi fra le teste di Sally e Sophie, le quali si dedicano a leccarle fica e culo. Sandy è seduta sulla faccia di Cindy. Vedo le mani di Cindy lavorare fra quelle chiappette e la lingua intrufolarsi i quel ben di Dio.
I lamenti e i gemiti, misto agli umori di quelle fiche ormai fradice di umori delle donne ci fanno venir voglia di scattare e partecipare a quella festa, ma Mike invita tutti noi a non muoverci.
I camerieri intervengono e fanno alzare le sei donne fottute dai cazzi finti. Le fanno mettere a quattro piedi Angel, Sally e Molly. Sopra fanno sedere le tre donne più minute. Sandy, Sophie e Silvia. Di fronte ho la vista di tutti i loro buchi. Le cameriere preparano i buchi del culo di tutte le donne.
Cindy, contemporaneamente, incula Angel e Sandy. Angelica incula Sally e Sophie e Nikky incula Molly e Silvia. Non vedo le facce delle mie colleghe, ma vedo quei buchi accogliere quei cazzi, che piccoli non sono. Ho invece, di fronte i volti, stravolti di piacere delle altre tre ‘inculate’. I movimenti delle inculatrici, sono lenti, ma continui, piano piano quei cazzi, vengono risucchiati da quei sei buchi neri. Ormai non grida più nessuno, solo lamenti e orgasmi continui. Le due donne rimaste fuori, Simony e Jessica, montano dei cazzi finti. Li lubrificano e, dopo aver fatto preparare dalle cameriere, i buchi del culo di Angelica e Cindy, pensano ad incularle. Il primo impatto fa gridare mamma e figlia. Lo spettacolo continua. Non so come hanno fatto, ma riescono ad avere, nello stesso momento, un orgasmo finale. Gridano come pazze e cadono tutte sul materasso, stanche e stravolte. Noi uomini sborriamo per l’ennesima volta. Chiedo a Mike cosa abbiamo mangiato e lui mi rassicura:
-Sborra quanto vuoi, altrimenti, per i prossimi quattro giorni avrai una produzione incredibile di sperma.
Non voglio sapere altro.
Le cameriere vanno sul materasso. Nikky leva il cazzo finto e riprende le sue mansioni. Fa mettere le dieci donne a cerchio con al centro del cerchio le loro teste. I capelli delle donne riempiono il buco centrale che si crea. Le teste sono una accanto all’altra. Nikky e le due cameriere si allontanano. Guardo Mike, ha un sorriso di piacere, è l’unico a sapere cosa sta per succedere.
Le tre donne entrano con i tre camerieri vicino. Le coprono. Arrivano sul materasso, i tre camerieri si spostano e le tre donne hanno montato dei cazzi con un tubicino che finisce in una delle loro mani. Si dispongono a triangolo. E vedo le loro mani premere qualcosa. E’ una pompetta. Dopo un attimo dalle cappelle dei cazzi finti fuoriesce del liquido bianco, denso. La nostra sborra è stata raccolta per essere versata sulle facce di quelle dieci donne come una grande sborrata. Quei cazzi non finiscono di eruttare sborra. Le tre spara sborra cercano di colpire le donne in faccia. Hanno tutte la bocca aperta.
Finisce la pioggia di sperma. Le dieci donne spalmano sui propri corpi lo sperma. Le mani finiscono sulle fiche e mentre con una mano si spalmano lo sperma sulle tette, con l’altra si masturbano. Le lingue cercano altre lingue. Alcune lingue si dedicano a ripulire delle tette. Altre scendono e si intrufolano fra le gambe. E’ un groviglio di mani e lingue che cercano altre lingue, fiche, tette. Alcune godono e subito in mezzo alle sue gambe un’altra succhia il nettare che ne fuoriesce. Non si fermano, sembrano, secondo i punti di vista, indiavolate o angeli portatori di piacere. Noi uomini continuiamo a masturbarci, ma questa volta appena sto per godere la cameriera bruna, leva il piatto, leva le mie mani e imbocca il mio cazzo. Splendido pompino, ma resisto poco. Non dico nulla e sborro in quella bocca. Lei succhia, ripulisce il mio cazzo ed ingoia tutto.
Le dieci donne sono sempre sul materasso a darsi piacere. Non ci sono più oggetti, solo i loro corpi. Vedo Silvia spingere la sua mano, completamente inghiottita, nella fica di Angel. Anche Sally e Molly sono sottoposte allo stesso trattamento. Sally ha dentro la mano di Jessica e Molly quella di Sandy. Angelica è sotto le mani e le lingue di Cindy, Sophie e Simony.
Mentre le dieci donne ci offrono questo spettacolo le cameriere ci fanno alzare e disporre in modo tale da occupare tutte le poltrone poste intorno al materasso. Siamo, non più uno accanto all’altro ma abbastanza distanti.
Io sono su una poltrona. Ora ho di fronte la fica di Simony torturata dalle mani di Jessica.
Nikky si avvicina:
-Lo spettacolo è di suo gradimento.
-Si certo.
-E il servizio, la soddisfa?
Vorrei avere più tempo per pensare alla risposta esatta …
-Abbastanza.
-Oh, mi dispiace. Ora provvedo personalmente.
E’ in piedi, le gambe chiuse, vedo le labbra delle sua fica sparire fra quelle gambe. Si inginocchia, prende il cazzo e lo porta in bocca. Piano piano lo ingoia, la lingua colpisce la mia cappella. Io alzo gli occhi ed ho davanti un culo ed una mano che entra ed esce dalla fica. Vedo Angelica che si sta occupando di sua figlia. Cindy è in piedi, Angelica è in ginocchio e le lecca la fica. Dietro c’è Simony che si occupa del culo.
Nikky lascia il cazzo si alza, si gira, si piega a novanta gradi e vedo che il buco del culo e metà fica non sono state colorate. Infilo la testa e lecco quella fica che gronda di piacere. Lavoro intorno al suo ano e poi ficco dentro un dito. Lei ha uno scatto in avanti ma subito dopo aiuta il dito ad entrare. Lecco la fica e fotto il suo culo con un dito. Si gira di scatto. Ha la fica nascosta da quel finto pantalone, con la mano mi faccio strada, lei allarga le gambe e mi dice:
-Puoi leccare e … se vuoi, togliermi questi pantaloni. E’ una pittura commestibile.
Lecco e ripulisco. Voglio fotterla. La faccio sedere su di me e il mio cazzo entra nella sua fica. Lascio fare a lei, io mi dedico al suo decoltè. Lecco i capezzoli, li ripulisco e sembra che nella camicetta ci sono due buchi, da dove escono i capezzoli. Lei si muove sempre più velocemente. Penso al suo culo fra quei pantaloni. La guardo:
-Ti voglio in culo.
Lei si alza, si allontana, ma subito ritorna. Mi da un tubetto:
-Pensaci tu.
Si piega ed io lubrifico il suo sfintere. Non voglio rovinare le ‘tasche dei pantaloni’. Mi alzo punto il cazzo fra quelle chiappe, arrivo al suo sfintere e spingo. Sono dentro. Dopo poco il suo buco si abitua alla mia presenza ed io do dei colpi sempre più profondi. Finalmente arrivo a sbattere il mio bacino sulle sue chiappe-tasche. La cosa mi eccita e la colpisco sempre più forte. Ogni colpo che do sparisce un pezzo di tasca, un pezzo di pantalone, il colore finisce sul mio bacino. Chiede di continuare, non voglio altro, ma alterno, culo e fica. Sto per sborrare. Lo dico. Lei si gira si inginocchia e mette il cazzo fra le sue belle e sode tette. Mi invita a scoparle le tette. Guardo e sembra che il cazzo esce dalla sua camicetta. La scopo e, mentre mio cazzo diventa bianco, le tette di Nikky riprendono il colore naturale. Sborro ed il mio sperma bianco si mischia col colore della camicetta. Lei lecca e ripulisce il mio cazzo sia dello sperma che del colore bianco. Mi fa sedere e con calma mi ripulisce. Mi guardo intorno e vedo che le cameriere si stanno occupando degli altri ospiti. Sul materasso ci sono sempre e solo le donne. Sono sfinite, ora sono loro che guardano noi. Incrocio lo sguardo di Angel. Fa finta di battermi le mani, ha visto tutto e si sta complimentando, ma sono io che applaudo lei e tutte le sue amiche.
Nikky mi lascia. Parla con le due cameriere. Dopo poco le vedo avvicinarsi. La bionda e la bruna. Nikky si dedica agli altri uomini. I vestiti delle due cameriere sembrano strappati. Principalmente il grembiule, all’altezza del pube, è tornato il colore naturale. Le ho davanti. Hanno delle tettine piccole. Il mio cazzo è sempre duro. Senza dire nulla si chinano, mi fanno scivolare sul divano. Alzano le mie gambe e mentre una si occupa del mio cazzo l’altra cerca il mio buco del culo. Comincia un lungo trattamento al mio cazzo, alle mie palle ed al mio buco del culo. Leccano e a un certo punto la bruna spinge un dito dentro. Salto in aria ma lei mi invita ad aiutarla. Spingo e quel dito entra. La bionda non smette di leccare la cappella. La bruna mentre mi incula, con la bocca si occupa delle mie palle. La bionda affianca un dito della sua mano al dito, che ho in culo, della bruna. Spinge ed anche il suo dito entra nel mio culo. Leccano, succhiano e con due dita mi inculano. Non resisto più. La bruna lo capisce e mi invita a riempire la bocca della sua collega. Sborro. La bionda succhia, esce il dito dal mio culo, anche la bruna si avvicina alla mia cappella. La bionda lascia il mio cazzo e la bruna, con un dito sempre in culo, ripulisce la mia cappella. La bionda mi fa vedere che ha tutta la sborra in bocca. La bruna si avvicina alla sua bocca. Si baciano, scambiano la mia sborra ed ingoiano tutto. Il dito è sempre nel mio culo. Finalmente lo leva e lo porta alla sua bocca. Anche la bionda sta succhiando il dito che avevo in culo.
Si alzano. Col dito in bocca, mi schiacciano, entrambe, un occhio e si allontanano.

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P.s.: se siete arrivati qui, ed avete letto il 18′ capitolo, sarebbe cosa gradita un vs commento: rocar@supereva.it.
Altrimenti leggete il 18′ capitolo e inviate un vs. commento.
Grazie

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