Skip to main content
Orgia

Gita in barca

By 9 Settembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Il pomeriggio era già inoltrato, la temperatura era mitigata dall’aria condizionata, quella prima settimana di giugno era molto calda, Naty guardò l’orologio, ancora poco e la settimana lavorativa sarebbe finita, già pregustava il fine settimana, aveva in programma di andare in barca, l’aveva invitata un suo amico, Gigi, Naty aveva avuto con lui una storia, e ancora, saltuariamente si incontravano, lui le aveva detto vagamente di avere una barca, ma lei non aveva mai avuto occasione di vederla, adesso con i primi avvisi dell’estate, lui le aveva telefonato se voleva fare una gita in barca, Naty aveva accettato subito, sarebbe stata una domenica diversa.
Finalmente arrivò l’orario di chiusura, usci dal lavoro di corsa, aveva visto un costume da bagno in una vetrina, e voleva comprarlo per indossarlo per la gita, arrivata al negozio comprò il costume e si avviò a casa.
La domenica mattina si alzò presto, preparò la sua borsa e aspettò che il suo amico arrivasse, non dovette aspettare molto, alle nove erano già al porto, Naty scopri che non sarebbero stati da soli, altri due amici sarebbero venuti con loro, uno di loro lo conosceva, stette a studiare un lungo memento l’uomo che non conosceva, aveva una trentina di anni il fisco abbastanza atletico, come del resto gli altri due, il viso regolare,
-Naty, lui è Aldo, Paolo già lo conosci-,
-Ciao Aldo, Ciao Paolo- Naty tese la nano ai due uomini, la stretta di Aldo era energica, ma non stritolante, decise che le era simpatico, salirono a bordo.
In pochi minuti erano fuori dal porto, l’aria si era già scaldata, Naty scese in cabina per posare la borsa, e spogliarsi, sotto aveva già il suo costume nuovo, quando uscì gli uomini stettero a guardarla in muta ammirazione, La sua altezza fuori dal comune, era alta 1,78, rendeva già il suo fisico statuario, la sua quinta misura di seno, era quasi libera, il costume si avvolgeva intorno al collo, per far scendere due strisce di stoffa che a malapena coprivano i suoi capezzoli, si intrecciavano terminando in un tanga, che divideva in due i globi del suo culo sodo, la stoffa pitonata, creava un disegno esotico sulla sua pelle, aveva raccolto i lunghi capelli neri in una crocchia per meglio prendere il sole, il suo tatuaggio tribale sulla schiena sembrava sottolineare il filo del costume, si sdraiò sul ponte per prendere il sole, era il primo sole della stagione, iniziò a passarsi l’olio solare con movimenti lenti su tutto il corpo, muoveva le mani in una lenta carezza indugiando a massaggiare quando lo spalmava sui seni.
La barca si era fermata a qualche km dalla riva, adesso ondeggiava lenta, seguendo il ritmo delle onde, Gigi aveva preso alcune bibite fredde e le aveva portate sul ponte, Naty ne prese una, si sentiva rilassata, si soffermò a guardare Gigi attraverso le lenti scure degli occhiali da sole, pensò che fosse un peccato che avesse invitato anche gli altri due, avrebbero potuto trascorrere in maniera più piacevole la giornata, a quel pensiero istintivamente strinse le gambe, preda di una vaga eccitazione.
Il tempo passava lento in barca, Naty si era messa supina, il suo sguardo indugiava a studiare i corpi degli uomini, ogni volta il suo occhio cadeva in mezzo alle loro gambe, sentiva l’eccitazione sempre presente, avrebbe voluto che almeno uno di loro ci provasse.
Gli uomini stavano seduti vicino a Naty, i loro occhi non si staccavano dal suo corpo, il tessuto traslucido del costume, creava riflessi di luce su di lei, il suo viso con lo sguardo celato dalle lenti scure aveva un aria di mistero.
Pino si era avvicinato a lei;
-Come ti sembra questa giornata?-, la domanda era banale, si vedeva che cercava un motivo per rompere il ghiaccio, Naty lo scrutò da sopra la montatura degli occhiali, per un secondo lui temette di essere sembrato un idiota, il sorriso che lei gli rivolse gli fece tirare un sospiro di sollievo;
-Mi spalmeresti un po’ di olio solare?-
Pino guardò Naty, lei gli stava tendendo il flacone dell’olio, lui lo prese e ne fece cadere un po’ sulla sua schiena, Naty si rilassò, le mani di Pino iniziarono a massaggiare la pelle della sua schiena con movimenti lenti e circolari, il suo tocco era leggero, il tocco con la pelle della donna lo eccitava, la sua eccitazione veniva trasmessa a Naty dal tremito delle sue mani, le sue mani scendevano sempre più in basso ad ogni movimento, adesso aveva iniziato a carezzare il suo culo, Naty si stava eccitando con quella carezza, senza avvertire si girò sulla schiena, Pino rimase interdetto, temeva di essersi spinto troppo in là.
Naty gli sorrise, le sue mani andarono dietro il collo slacciando il costume, le due strisce di tessuto scivolarono ai lati del suo corpo, scoprendo i suoi capezzoli, con tono dolce chiese;
-Mi spalmeresti l’olio anche davanti?-
Lo sguardo degli altri due uomini adesso era fisso su loro due, la visione del suo seno calamitava i loro sguardi.
Pino non credeva alle sue orecchie, con mano tremante fece cadere l’olio sul suo corpo, le sue mani iniziarono a carezzare il suo corpo, dapprima girò attorno ai globi dei suoi seni, poi iniziò a carezzarli, le sue mani avvolgevano i due globi percorrendone la circonferenza, si soffermava sui capezzoli , li sentiva indurirsi sotto le sue mani, Il respiro di Naty si era fatto più affannoso, quelle carezze al suo seno l’aveva fatta eccitare.
La fronte dell’uomo era imperlata di sudore, il tocco con quella pelle vellutata lo aveva fatto eccitare, sentire il respiro che si faceva sempre più affannoso, lo rese più audace, le sua mai scesero sull’addome, muovendosi fino al limite del costume, Naty non diceva niente, le dita si insinuarono sotto il triangolino di stoffa, la pelle era liscia, le sue dita arrivarono a sfiorare il clitoride, Naty ebbe un sussulto, lui la guardò timoroso, ma ebbe solo un sorriso di incoraggiamento, continuò a muovere le dita sotto la stoffa, due mani si appoggiarono sui seni carezzandoli, Naty spostò lo sguardo e vide Aldo che si era avvicinato, non fece in tempo a dire niente che anche la mani di Paolo stavano carezzando il suo corpo, l’eccitazione di Naty era già altissima, non aveva sperato di averli tutti e tre a disposizione, si abbandonò alle loro carezze.
Il suo costume venne sfilato lasciandola nuda sul ponte, Paolo si chinò tra le sue gambe iniziando a leccare il suo clitoride, Naty si morse un labbro, la lingua si muoveva veloce, alternando le leccate a lunghi succhiotti sul clitoride, sentì la sua fica bagnarsi, Aldo aveva preso in bocce un capezzolo succhiandolo, Pino aveva tirato fuori il suo cazzo già duro per l’eccitazione, e lo avvicinò alla sua bocca, Naty lo fece scivolare tra le sue labbra stringendolo per saggiarne la consistenza, l’asta scorreva nella sua bocca toccandole il palato, lei cercava di avvolgerla con la sua lingua, sentiva il cazzo pulsarle nella bocca.
La lingua di Aldo continuava a muoversi sulla sua fica, adesso si era dedicato al suo buchino, insinuando la lingua dentro, Paolo si era spostato a occuparsi del suo clitoride, le due lingue si muovevano veloci facendola godere, improvviso un orgasmo la colse, gli umori della sua fica colavano furori leccati dai due uomini, lei succhiò più forte il cazzo che aveva in bocca, mentre il suo corpo veniva percorso da brividi di piacere, ancora scossa tolse il cazzo dalla bocca;
-Scopatemi, voglio sentirlo dentro…-
Aldo, allargò le sue gambe, il suo cazzo duro puntava verso la sua fessura, le scivolò dentro con facilità, i suoi umori rendevano lubrificato il suo sesso, Aldo senti il suo cazzo stretto dalle pareti della sua vagina, il calore della vagina si trasmetteva al cazzo che la penetrava, l’uomo iniziò a scoparla con grandi colpi, Paolo si era portato accanto a Naty, il suo cazzo puntava verso la sua bocca, lei iniziò ad alternarsi con i due cazzi che aveva davanti, le sue mani li stringevano carezzandoli, mentre la sua lingua saettava dall’uno all’altro, cercando di avvolgerli, i colpi che riceveva alla fica la facevano sussultare, sentiva ogni muscolo del suo corpo tendersi a ricevere piacere.
I tre uomini la fecero girare carponi, uno dei tre, ormai li vedeva indistinti, erano solo attrezzi per il suo piacere, la penetrò scopandola furiosamente, attaccandosi alle sue tette, gli altri due continuavano ad alternarsi nella sua bocca, lei ingoiava sempre più a fondo, sentiva il sapore della sua fica sui cazzi che succhiava, e lo assaporava avidamente.
Il cazzo che la scopava uscì dalla sua fica, si aspettava che un altro prendesse il suo posto, invece sentì un dito forzare il suo culo, una nuova ondata di eccitazione la colse, sporse il culo a favorire la manovra, un altro dito si aggiunse al primo, sentiva le dita muoversi dentro il suo culo, non ne poteva più;
-Che aspetti? Entra…-
l’uomo appoggiò la punta sul forellino iniziando a spingere, Naty rilassò i muscoli, sentiva il cazzo forzare la sua apertura, il suo culo allenato cedette stringendosi attorno all’asta, un sospiro di piacere la colse, l’uomo stette un istante fermo per far abituare l’apertura all’intrusione, iniziò a spingere piano guadagnando spazio, Naty sentiva quel palo farsi strada dentro di lei, la sensazione di riempimento la lasciava senza fiato, la sua mano si portò alla sua fica iniziando a toccarsi il clitoride, le sensazioni di piacere si sovrapponevano tra di loro, non capiva se stava godendo dal culo o dalla fica, aveva perso il conto degli orgasmi avuti.
L’uomo che la inculava uscì da dentro di lei, uno degli uomini si era sdraiato sul ponte, la fecero salire sopra, il cazzo duro e lucido puntava verso la sua fica, si lasciò cadere, facendolo entrare di colpo, lo sentì fino alla radice, inizio a muovere i bacino, sentendoselo scorrere dentro, gli umori della sua fica colavano fino a bagnare le palle dell’uomo, uno degli altri due si posizionò dietro di lei, il suo cazzo duro puntava verso il suo culo, volevano riempirla completamente, Naty fermò il suo movimento sporgendo il suo culo, era talmente eccitata che l’uomo entrò facilmente dentro di lei, i due cazzi la riempivano completamente, le mancava il fiato, i due uomini iniziarono a muoversi dentro di lei, trovarono subito il ritmo, , affondavano dentro di lei con forza, Naty sentiva le loro palle sbattere sul suo culo, ansimava forte, il terzo cazzo occupò la sua bocca, lei strinse le labbra attorno all’asta, non aveva neanche bisogno di muovere la testa, i colpi che riceveva la facevano muovere da sola.
Quanto durò quella scopata? Naty aveva l’impressione che il tempo si fosse fermato, tutti i suoi orifizi erano costantemente occupati, i tre uomini si alternavano, godendo delle sue grazie, lei si sentiva trascinata in un unico grande orgasmo.
Uno schizzo caldo dentro la fica le fece capire che uno di loro se ne era venuto, quello che la inculava continuava a pomparla, sentì il cazzo ritirarsi dentro di lei, e un rivolo di sperma colarle dalla fica, non fece in tempo a pensarci, uno schizzo caldo le colpì la gola, dovette tirare fuori il cazzo dalla bocca per non soffocare, ricevette il resto degli schizzi sul viso e sui capelli, lo spettacolo eccitò l’ultimo rimasto, aumento il ritmo dei suoi colpi, scaricandosi nel suo intestino.
I tre uomini stettero sdraiati accanto a lei, lei tese le mani a carezzare quei cazzi che tanto piacere le avevano dato, quando ebbe ripreso fiato li guardò;
-Certo che come gita non è stata male…-, si alzò, sentiva le gambe molli, si avvicinò al parapetto e si tuffò, niente di meglio per riprendersi.

aiutatemi a miglirare la qualità dei racconti scrivete un commento a
demos29@libero.it

Leave a Reply