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Orgia

I MURATORI

By 20 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti mi chiamo Patrizia ed è la prima volta che scrivo una storia, sono capitata una sera per caso su questo sito e leggendo alcune delle storie pubblicate ho deciso di rendere pubblica anche la mia storia, quello che leggerete in questo racconto è successo veramente’

Mi chiamo Patrizia e ho 29 anni, sono mora, snella e alta 1,70, l’anno scorso i miei mi hanno aiutato a comprare casa, e visto che la struttura era ancora in costruzione io andavo spesso a seguirmi i lavori e a chiedere delle modifiche, era estate, e quindi col caldo che faceva andavo sempre con abiti corti, anche perché è il mio modo di vestire pure, io faccio l’impiegata.
Mi rendevo conto che ogni volta andavo i muratori della ditta che lavoravano la mi mangiavano con gli occhi, andavo con le mie gonne, minigonne, e vestitini estivi corti, usavo sandali col tacco, scarpe aperte.
Darò dei nomi falsi agli operai per non far capire troppo, Tony era uno di loro, era quello che ha fatto di più il simpatico quindi era nata confidenza, mi faceva sempre battutine e io ci ridevo, mentre un altro, Enzo, gli stavo sulle palle perché ero sempre in mezzo ai piedi e chiedevo sempre qualcosa, un bel giorno che ero uscita dall’ufficio,mi recai sul cantiere con una gonna un pò sopra al ginocchio, una camici e delle scarpe aperte, mentre camminavo nel cantiere mi sporcai u piedi di cemento,ma no cemento fatto, ma quando sta ancora nel sacco, Tony con fare amichevole, o almeno pensavo io,mi disse:
– Patrizia ti sei sporcata i piedini, siediti li che ti do uno staccio.
Io mi sedetti e lui mi levò la scarpa e iniziò a pulirmi i piedi, mentre passava Enzo e lo sentii dire
– Mo pure i piedi gli pulisce a sta caca cazzo almeno si rendesse utile
e lo disse ridendo insieme a degli altri operai, io diventai un pò rossa ma da come mi puliva i piedi, quasi a massaggiarli mi sentivo strana mi venne la pelle d’oca, mi piaceva, lo ringraziai quando finì quel trattamento e andai via.
Il giorno dopo decisi di calcare un po la mano, e uscita dal lavoro passai prima a casa a cambiarmi e poi andai li sul cantiere, questa volta volevo provocarli veramente e mandarli al manicomio, poi io sono pure single quindi non avevo niente da perdere, mi misi un vestitino nero a bratelline e corto, con ai piedi dei sandali col tacco tutti aperti, la cavigliera e le unghie delle mani e dei piedi rosse.
Quando sono arrivata sul cantiere era già finito l’orario di lavoro e pensai che non avevo fatto in tempo, ma erano rimasti 5 cinque operai tra cui Tony e Enzo, che come mi ha vista l’ho sentito esclamare agli altri
– pure mo che abbiamo finito arriva questa
tutti mi mangiavano con gli occhi nel vero senso della parola, arrivai sopra dove stava sorgendo il mio appartamentino, la struttura è di due piani, quando sono salita sopra il primo ad accogliermi proprio Tony che mi chiese cosa ci facessi li, ma io ero troppo eccitata da quello che era successo il giorno prima, allora risposi che ero andata a controllare come stavano venendo i lavori, Tony mi fece fare il solito giro, e proprio all’interno di dove sorgeva il mio appartamento loro avevano uno stanzino dove mangiavano e lasciavano la roba durante la giornata di lavoro, tony portandomi la mi disse che quella sarebbe diventata una bella camera da letto, e mi mise la mano dietro la schiena, io non dissi niente e quella mano scese sul mio sedere, a quel punto io ero eccitatissima, sentivo il mio piccolo perizomino bagnato, al che Tony non vedendo una mia risposta al suo gesto, mi baciò sul collo, dicendomi che ro bellissima, io a quel bacio mi è venuta la pelle d’oca, e mi sono sciolta, mentre lui mi mise la mano tra le gambe e prese a toccarmi, allora io dissi di no che poteva vederci qualcuno, e lui mi rispose che gli altri erano tutti giù, poi mi ha girata e mi ha fatta poggiare al muro mentre lui si è inginocchiato e ha iniziato a baciarmi le natiche, è poi allargandomi le natiche mi ha spostato il perizoma ormai bagnato e ha preso a leccarmi la passera.
La cosa mi piaceva e ho iniziato ad ansimare, non mi rendevo conto più di niente di quello che poteva succedere, mi riportò alla realtà solo la voce di Enzo che ad un tratto ho sentito dire,
– allora qualcosa di buono questa mignotta la sa fare,
si è avvicinato e mi ha infilato due dita nella passera, io sentivo un caldo stavo sudando, non riuscivo neanche a parlare stavo solo ansimando, quando a un tratto Tony mise un cartone a terra e mi fecero inginocchiare, mentre Enzo mi diceva,
– che c’è sei in calore?
Mi misero i loro cazzi davanti la faccia e io senza alcun pudore ho iniziato a succhiare,mentre Enzo chiamava gli altri e gli diceva di venire che oggi era festa.
Arrivarono gli altri tre e mi si misero in cerchio tra i vari commenti che facevano, mi chiamavano zoccola, troia, puttana, mignotta,cagna in calore, vacca, ma a me quelle parole mi eccitavano di più e mi stavo bagnando come una fontana, godevo nel sentirmi umiliata e insultata, mi sfilarono il vestitino e mi tolsero le scarpe,mentre ero inginocchiata e succhiavo tutti quei cazzi ho sentito due dita che si infilavano nella mia passera, e commentavano dicendo che ho la fica larga come una scrofa, che sono sfondata, due dei cinque hanno sborrato subito, uno nella mia bocca e un altro sulla mia faccia sporcandomi pure i capelli, e poi sono scappati dicendo che avevano impegni con le proprie famiglie e salutandomi come una troia, mentre Enzo che era il più rozzo di tutti, mi ha alzata, mi ha fatta poggiare al tavolo fatto di tavole che usavano per mangiare e messa li a novanta mi ha detto, che gli dovevo risarcire un pò delle rotture di cazzo che gli avevo dato, mi ha prima leccata un po la passera da dietro e poi me lo ha infilato tutto di colpo, era bello grosso e io godevo, mi piaceva quel trattamento, mentre mi possedeva mi prendeva dai capelli e intanto io avevo in bocca il cazzo di Tony e un altro in mano, poi prese pure a sculacciarmi mentre mi scopava, come vibravo,nel sentirmi una puttana, poi si diedero il cambio e a giro mi scoparono tutti e tornato il turno di Enzo, mi rimise il cazzo nella passera, per poco, l’h sentito forzare il mio buchetto, io mi lamentai con tutto il cazzo che avevo in bocca, dissi di no, e lui rispese chiedendomi se fossi vergine, io risposi che non lo ero ma non volevo comunque, tutto questo senza preservativo tutti e tre, allora lui lo ha spinto dentro lo stesso, era enorme, un palo, ho gridato a bocca aperta mentre mi trivellava il culo, mi sentivo apertissima, ero sfondata mi piaceva essere una puttana una scrofa come mi chiamava lui, poi ho sentito una cosa calda che mi colava dentro, mi aveva sborrato nel culo, mentre mi chiedeva se mi piacesse, rimanevano gli altri due, Toni prese a spingermi il cazzo nel culo pure lui e lo alternava alla mia passera mentre Enzo mi mise il suo cazzo davanti alla bocca era sporco di sperma e di una schiumetta marroncino e mi disse
– puliscimelo scrofa
ad un tratto ho sentito lo stesso schizzo di prima nel culo nella mia passera, si perché Tony mi aveva sborrato dentro, e in fine il terzo mi sborrò in bocca, io ho ripulito con la bocca tutti e tre i cazzi, ho ripreso il mio vestitino sudicio, mentre il perizoma se lo sono tenuti, mi sono rimessa le scarpe e tutta sporca di sperma, e di polvere, e di cemento in polvere me ne sono andata mentre Enzo ridendo con gli altri mi diceva,
– hai fatto il pieno oggi troietta

P.s. e questa è la confessione di quello che è successo l’estate scorsa, tutto vero, per qualsiasi commento, di qualsiasi genere patri.patri80@live.it

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