Skip to main content
Orgia

Il compleanno di Cristina

By 8 Dicembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

-per chi ha avuto la pazienza di leggersi tutto il racconto “un’estate al mare”

Bip bip. Messaggio sul cellulare, lo apro, &egrave Cristina, la moglie di Carlo, la coppia con cui io e Valentina abbiamo fatto amicizia durante le nostre ferie al mare.
Il messaggio recita cosi “Ciao cari, per il mio compleanno ho deciso di fare una festa speciale, quindi l’ultimo week end di ottobre tenetevi liberi.”
Chiamo subito Valentina, dice che per lei va bene e attendiamo ulteriori novita’ sulla festa.
La settimana precedente alla fatidica data, quando ormai pensavo fosse saltato tutto, mi arriva un altro messaggio da Cristina. “La festa iniziera’ venerdi sera e si chiudera’ domenica sera, l’indirizzo &egrave via…………… e…mi raccomando lasciate a casa le inibizioni”.
La cosa si faceva intrigante.
La sera prima di partire Valentina infilo’ in valigia alcuni completini intimi molto poco coprenti, calze a rete, autoreggenti, un vestito da sexy infermiera, magliette scollate e trasparenti, pantaloni altrettanto aderenti e trasparenti.
Sembrava dovesse star via una settimana, ma forse non voleva trovarsi impreparata davanti a qualunque evenienza.
Appena finito di lavorare, doccia e via verso l’indirizzo indicatoci da Cristina.
In un ora e mezza arrivammo al posto indicato, una casa piuttosto grande, e isolata dal resto delle altre abitazioni.
Timidamente entrammo, e appena suonato il campanello Carlo e Cristina ci accolsero tra gli abbracci.
“oh…che bello, siete venuti!! ci tenevo tanto” rideva Cristina, “su su accomodatevi, che siete i primi per ora”.
Ci spiegarono che la casa non era loro ma l’avevano affittata per l’occasione, per stare tranquilli e lontani da occhi indiscreti.
Alla spicciolata arrivarono gli altri, prima una coppia Anna e Mario, coetanei di Cristina e Carlo e poi Martina, che scopri’ in seguito essere una fedele amica delle porcate della festeggiata.
Cominciavo a sospettare che genere di festa fosse, comunque appena tutti furono arrivati Cristina ci mando’ tutti nelle nostre stanze a prepararci per la cena.
Le ragazze erano tutte bellissime, tirate e sensuali.
Un ora dopo stavamo tutti a tavola, Cristina e Carlo si erano dati davvero da fare per rendere quel week end speciale.
Mentre parlavamo del piu e del meno con gli altri invitati Carlo prese la parola per ringraziarci della presenza, che probabilmente l’indomani si sarebbero unite altre persone.
Finita la cena ci trasferimmo tutti e sette in salotto, e Carlo stappo’ una bottiglia di prosecco per brindare al compleanno di Cristina. Compiva 43 anni e li portava benissimo, senza un filo di pancia, un trucco leggero e curato che la rendeva fresca come una ragazzina.
Cristina ci ringrazio’, “vi ringrazio veramente di cuore, che dire….cin cin a tutti…oh porca vacca…” il vino le era caduto sulla giacca.
“oddio che disastro…”disse sfilandosi la giacca nera e rimanendo con una maglietta intima da cui si intravedeva il reggiseno a balconcino che le fasciava le bocce dure e tonde.
“tanto fa caldo qui…”le fece eco Carlo tenendola in braccio.
“uffa sono tutta bagnata…” piagnucolava Cristina toccandosi il seno “meglio se mi levo anche questa” e si sfilo’ lenta come una gatta la canottierina. Il reggiseno a malapena le conteneva i capezzoli.
“mi sa che anche questo si &egrave sporcato” disse facendosi scivolare giu le spalline del reggiseno.
Quel gesto fu come un segnale. Sicuramente i nostri cazzi cominicavano a gonfiarsi nei pantaloni, comuque Cristina si accomodo’ sul tappeto, apri’ la cerniera laterale che le chiudeva la gonna e se la sfilo’ via rimanendo solo in intimo bianco e autoreggenti.
Si muoveva sinuosa come un serpente, mentre si slacciava il gancetto del reggiseno.
L’indumento le scivolo’ dalle braccia, sfiorandosi i capezzoli lo lancio’ a Carlo, il quale senza farsi pregare troppo accolse l’invito della moglie e si tuffo’ sul tappeto.
Mentre le carezzava la pelle si volto’ verso di noi. “forza Mario vieni qui dai…”
I due uomini le avevano gia sfilato le mutandine. Cristina stava in piedi tra loro ansimando e muovendosi sinuosa mentre i Carlo e Mario le carezzavano il culo e le cosce.
Noi li guardavamo aspettando solo il momento giusto per unirci a loro.
Seduta alla mia sinistra c’era Anna in jeans e golfino rosa, non molte tette ma comunque una bella donna, alla mia destra Valentina in top scollatissimo con tette debordanti e cosce di fuori.Piu in la Martina, una 35enne biondina con il caschetto in camicetta aperta e jeans.
“dai su….che fate li? venite a divertirvi…” ci invito’ Cristina.
Si alzo’ subito Anna seguita poi da tutti noi.
Subito le tre ragazze iniziarono a svestirsi, io mi presi Anna, carezzandole subito il culo e la fica aiutandola ad aprirsi la cintura. Quando le apri’ il golfino scopri’ che non era proprio piatta, anzi…era ben fatta.
Valentina e Martina si davano un gran daffare a strusciarsi l’un l’altra, mentre il trio composto da Cristina Carlo e Mario era gia’ piuttosto avanti: Carlo le leccava le tette concentrandosi sia sui capezzoli che sul solco tra i seni, mentre Mario le baciava l’inguine.
Anna cercava di spogliarmi mentre ci scambiavamo le lingue, pian piano mi slacciava i bottoni della camicia mentre Valentina impegnata a limonare Martina con la mano mi cercava il cazzo.
La bionda Cristina aveva fatto mettere i suoi due ometti in ginocchio e ci dava dentro di pompini alternando da una cappella all’altra ogni colpo di lingua.
Io in piedi e con i boxer calati alle ginocchia lo davo in bocca a Anna, che neanche si era spogliata completamente pur di avere velocemente un cazzo da succhiare.
Era molto brava, aveva iniziato a spompinarmi senza che avessi l’erezione completamente sviluppata perche,come mi aveva detto, le piaceva sentire il cazzo gonfiarsi in bocca.
Con le labbra me lo scappellava, accompagnando il movimento con la mano e roteando la lingua sulla punta lasciando sempre colare un filo di saliva.
Valentina e Martina si erano staccate. Ormai nude cercavano un cazzo da succhiare. La prima si uni’ a Anna, prendendola per la nuca la tirai a me. Subito inizio’ a stuzzicarmi i coglioni con la punta della lingua mentre Martina carezzava fica e culo a entrambe.
Valentina aveva ora il controllo sulla fava, succhiava come una dea,tenendomi i coglioni in mano ondeggiava su e giu la testa al ritmo che le imponevo tenendola per i capelli.
Le altre due donne si slinguavano tra loro, da vere troie.
Cristina continuava indomita a spompinare Mario. Carlo le si era portato dietro, facendosi mettere la fica in faccia per gustarsela tutta.
“Sdraiati vacca” ordinai a Anna. Appoggiata sui gomiti mi pianto’ la fica in faccia. Aveva solo una striscia di pelo a contornarle la gustosissima fessura.
Le feci scorrere la lingua lungo tutta la fessurina piu e piu volte, in modo molto leggero, per poi cercare di infilarglierla piu in dentro possibile, tra gemiti e mugolii di piacere.
Mario aveva preso Valentina e aveva cominciato a chiavarsela senza troppi preamboli. Lei stava a cosce spalancate e lui le dava dentro come un matto, facendo scorrere violentemente tutto l’uccello dentro la sua fica, facendole sbattere le palle sul culo.
Valentina godeva come una cagna sotto i colpi del cazzo di Mario, si leccava le dita e si torturava i capezzoli.
Anche Cristina a pecora si faceva pompare come una matta da Carlo che mentre le dava della vacca e della troia le assestava dei potenti schiaffoni sul culo lasciandole tutte le manate rosse.
Io avevo fatto montare su di me Martina, mi aveva preso in mano il cazzo e dopo due strusciate sulla fica si era impalata. Io la sostenevo e le tenevo ben largo il culo cosi Anna poteva leccarmi i coglioni e la fica della sua amica.
Proseguimmo cosi’ per diversi minuti, poi cercammo di unirci tutti.
Carlo si prese Martina a novanta e tenendola per il culo le pompava la sorca.
Martina contemporaneamente spompinava Mario, concentrandosi molto sulla cappella, tenendosela appoggiata alle labbra e segandolo. Aveva la cappella rossa rossa a forza di seghe e pompini.
Valentina a fianco si faceva sditalinare e leccare da Mario.
Un bel mucchio.
Cristina invece mi dimostrava perche’le pompe fossero la sua specialita’.
Valentina nel frattempo si divideva a colpi di lingua la grossa cappella di Mario con Anna.
Carlo e Martina ci davano dentro di brutto. Lei a smorzacandela si godeva quel ben di dio di cazzo che le entrava fino in pancia, dilatandole le labbra della fica.
Sotto i colpi di bocca di Cristina senti’ fremere i coglioni e molto velocemente un primo schizzo di sborra mi usci’ bagnandole le labbra, e il mento e una parte mi colo’ sullo stomaco. Lei premurosamente se la lecco’ tutta, finche’ non ne avevo piu addosso.
Il cazzo si era un po ammosciato, ma Cristina da brava porca qual’e’ subito se lo reinfilo’in bocca per rianimarlo.
Valentina a pecora era succube dei colpi di Mario, e Anna per non restare in disparte, li palpava e si sgrillettava come un’indemoniata.
Appena l’erezione mi prese di nuovo forza bagnai il buchetto di Cristina con i liquidi vaginali e saliva. Le puntai la cappella al buco, e lentametne entrai.
Quando fui nel culo di Cristina con meta’ cazzo, con un colpo secco le piantai dentro il resto. La openetrai completamente, rimanendo fermo un attimo prima di iniziare un lento “dentro e fuori” dal suo ano.
Martina e Valentina avevano ricominciato a slinguarsi e a sditalinarsi a vicenda, sensualissime. Se non fossi stato impegnato a inculare Cristina mi sarei fatto una gran sega guardandole.
Anche Carlo, seguendomi aveva preso a incularsi Anna. Non pensavo che quell’enorme cazzo riuscisse ad entrare in un buco tanto stretto.
“riempitemi tutta…”grido’ Cristina, cosi mentre io sotto di lei mi facevo montare, Mario le venne dietro, appoggio’ la cappella sul buchetto di Cristina e lento la penetro’.
La troia gridava che era tutta piena, Mario si muoveva sopra di noi sicuro e veloce e Cristina faceva il possibile per agevolarlo nella pompata.
Martina e Valentina al nostro fianco si divoravano l’un l’altra mangiandosi le tette e le lingue.
Anna era riuscita a far sborrare Carlo, le aveva schizzato il culo e la schiena, e per farlo riprendere un attimo si uni’ alla coppia lesbo, porgendo alle due bocche avide le sue tette.
Carlo si meno’ un po il cazzo e appena si rialzo’ cerco’ di infilarlo in bocca a Cristina per renderla completamente piena di cazzi.
Il gruppo si sciolse poco dopo, e io e Carlo la facemmo voltare a pecora per porgerle i cazzi da ciucciare mentre Mario insisteva a incularsela.
Andammo avanti per alcuni minuti, poi Cristina propose di sborrare tutti insieme addosso alle ragazze…cosa che venne subito accettata di buon grado.
Cristina, Anna, Valentina e Martina si sdraiarono a mo di cerchio cercando di mettere i visi tutti vicini e io, Mario e Carlo in ginocchio sopra pronti ad inaffiarle di sborra.
Cominciammo a segarci veloci, il primo a sborrare fu Mario che ancora non era venuto e se lo stava scappellando sul viso di Martina.
Il fiotto le raggiunse la bocca, le bagno’ le labbra e il collo, andando a schizzare la guancia di Anna.
Il secondo, subito dopo fui io, schizzando per bene Valentina in bocca e tra le tette.
Carlo ne mando’ fuori una gran quantita’ cercando di bagnare Cristina.
L’idea della festeggiata di sborrare cosi era stata semplicemente fantastica…
Con i cazzi ancora semi eretti ci facemmo dare le ultime pompate di bocca prima di ripulirci e farci una bella doccia.
Appena svuotati Carlo ci disse…”tenetevi pronti….le sorprese non sono ancora finite”

per commenti, critiche suggerimenti scrivete a xxx197979@yahoo.it Il mattino dopo l’antipasto che dava il via ai festeggiamenti per il compleanno di Cristina io e Valentina ci svegliammo quasi insieme, ancora un po sconvolti.
Ci baciammo appassionatamente, poi lei si alzo’ e si infilo’ ancora assonnata in bagno.
La vedevo muoversi in mutandine e maglietta, aveva un gran bel culo, tutto lo sport che praticava le faceva proprio bene. La pancia piatta e il seno prosperoso la rendevano ancora piu sensuale.
Rientro’ in camera dopo qualche minuto, sali’ a gatto sul letto avvicinandosi lenta e sinuosa.
“Hai voglia di qualcosa Vale?”
“Mmmmh…si….di una cosa che solo tu puoi darmi….” e prese a massaggiarmi il cazzo da sopra i boxer.
“ooh…cosa abbiamo qui? qualcosa che si ingrossa…diamo una bella controllata” e con uno strattone mi abbasso’ le mutande.
Il cazzo semieretto salto’ su come una molla.
“mmmh…mi piace il cazzo…” e con pollice e indice prese a scappellarlo.
“ahhhh…”cominciavo subito a godere, mentre Valentina cominciava a far sentire la sua lingua sulla punta.
Mi prese con entrambe le mani alla base del cazzo e si infilo’ in bocca la punta segandomi a due mani.
“ti piace cosi?” mi domando’ mentre le sue mani scorrevano su tutta la fava.
Valentina era partita alla grande, sembrava volesse succhiarmi via l’anima dal cazzo.
Sbavando sulla punta continuava a masturbarmi, sbavando come una cagnetta.
Ora afferrandomi i coglioni ondeggiava su e giu facendo sparire il cazzo tra le labbra.
La cappella era gonfia e lucida di saliva.
Mugolavo come un disperato, Valentina mi stava riservando un trattamento veramente speciale!
Lei si abbasso’ il reggiseno, le scivolarono fuori le tette sode…mi sputo’ sul lato del cazzo e sorridendo maliziosa mi spalmo’ la saliva con la mano.

Toc toc…bussarono alla porta che non era stata chiusa bene e…aprendosi apparve Cristina.

“Oddio scusate ragazzi!!” fece Cristina imbarazzata.
“ma no no dai…figurati”le rispose Valentina segandomi senza fermarsi un attimo…”anzi dai…vieni con noi…”
Indossava un vestitino nero scolllatissimo.
Entro’. “ma sicuri che non vi disturbo?”
“no, anzi…”le feci io.
E cosi anche Cristina si fece largo tra le mie gambe e mentre Valentina ci dava sotto di mano, le diede un sensualissimo bacio in bocca.
“Quasi quasi preferisco limonare con te Cristina” disse Vale ridendo…e le reinfilo’ la lingua in bocca.
“scherzo…non potrei mai rinunciare a farti un pompino!”
Un primo fiotto di saliva mi raggiunse il cazzo. Valentina sapeva quanto mi eccitasse quando mi sputava sulla fava.
Un secondo sputo usci dalla bocca di quella porca di Cristina.
Vale si prese in bocca l’asta risucchiando la saliva di Cristina.
Mentre la prima si teneva in bocca la cappella torturandla a colpi di lingua secchi e decisi, la seconda si dedicava all’asta scorrendo su e giu fino alle palle.
Fantastiche! le due troie sapevano come sincronizzare i movimenti per darmi il massimo piacere.
Una mi teneva per la base mentre l’altra cercava di cacciarsi in gola tutta la fava.
Poi si invertitono. Cristina segava e ciucciava, mentre Valentina ci dava dentro a leccarmi il buco del culo e le palle.
Ormai le avevo lucide con tutta la saliva che colava dalle loro bocche ingorde.
Vale sapeva succhiare i coglioni molto bene. Mi faceva quasi male tirandomeli con le labbra e facendoli schioccare a ogni succhiata.
Cristina invece mi faceva sentire denti e lingua sulla fava, dandomi dei leggeri morsi, andando poi a piantarsi la cappella giu fino alle tonsille.
Si invertivano continuamente, passandosi il cazzo da una mano all’altra, da una bocca all’altra, pompandomi fino a lasciarmi senza fiato, eccitate come cagne, graffiandomi le cosce con le unghie.
“mmh…come va? devi gia sborrare?”mi domando’ Valentina.
“non ancora…mmmh…andate avanti cosi…mi fate morire…”
“ooh..hai sentito Cristina?” e scoppiarono a ridere tenendo il cazzo ben dritto e carezzandolo con le lingue.
Mi guardavano ingorde, segandomi e tenendo la cappella appoggiata al viso…”mmmh…adoro il cazzo” miagolava Valentina.
“Fatemi colare saliva sul cazzo”le implorai e Cristina ci sputo’ sopra due volte, facendola colare tra le dita di Valentina che ci dava di mano senza sosta.
Mentre Vale riprendeva a far scorrere le sue labbra su e giu per la fava da fuori una voce:”Cristinaaaa….Cristinaaa dove sei?”
Era Anna…passo’ davanti alla nostra porta, che era rimasta spalancata si fermo’ un attimo e poi sorridendo entro.
“ehy che combinate qua?”
“oh, ci stavamo divertendo un po…vuoi favorire?” Cristina la adoravo…aveva sempre delle grandi idee..
“wow…certo!!”e anch’ella si accomodo’ a letto insieme a noi.
Valentina che non aveva smesso un attimo di ciucciare e segare offri’ il cazzo ad Anna, la quale cingendomi la base, subito si infilo’ in gola tutta l’asta, mentre altre mani mi carezzavano le palle.
Tre donne si contendevano il mio uccello a colpi di lingua. Anna con la lingua giocava con la cappella e con il filetto, Cristina mi lucidava l’asta e Valentina che mi lucidava le palle.
Per le tre pompinare la posizione non era molto comoda, cosi Cristina si fece momenataneamente da parte lasciando il cazzo a Anna che succhiava come una idrovora e le palle a Valentina.
Alcuni minuti cosi, poi Cristina si reinseri’ al posto di Vale, la quale ci guardava toccandosi le tette e passandosi le dita nella fica.
“Dai Anna, lasciane un po anche a me!!”protesto’ Vale dopo qualche minuto e riprese il controllo sulla sua adorata fava.
Anna si sposto’ leccandomi l’interno delle cosce cercando di avvicinarsi il piu possibile al cazzo.
“oddio oddio…il miglior pompino del mondo..!”ansimai quasi al limite delle forze.
Valentina dominava su tutte, distribuiva il cazzo alle altre a suo piacimento, dandolo in bocca ora a una ora all’altra, cercando infine di fare in modo che tutte e tre riuscissero a farmi godere.
Io sentivo la bocca di Vale ingoiarsi la punta, la lingua di Anna stuzzicarmi veloce i coglioni e la lingua di Cristina assaporare il gusto dell’asta.
Il massimo della goduria la toccai quando tutte e tre mi leccavano la cappella con colpi rapidi e veloci.
Mugolavo e fremevo, implorandole di continuare senza fermarsi mentre le loro lingue si intrecciavano sulla punta rossa e pulsante.
Sembrava che me lo stessero consumando con quelle bocche assetate di sborra.
Avevo il cazzo lucido di saliva, ora Vale mi segava veloce dando da succhiare sia ad Anna che a Cristina le quali si davano da fare con impegno per farmi venire.
Quando il primo getto di schizzo usci Valentina mi stava segando insistentemente da alcuni minuti, il getto schizzo’ verso l’alto e subito tutte e tre si affrettarono a leccare il liquido caldo gridando “oh siii…mmmh…sborra…cosiii”.
Si bevvero fino all’ultima goccia di sborra, menandomi il cazzo per farne uscire ancora. Quando fui svuotato del tutto e Anna, Cristina e Vale furono ben inzaccherate di sborra si baciarono e mi baciarono, lasciandomi nudo a letto per sciaquarsi.
Cristina una volta ripulita consegnandoci una busta ci disse…”ero passata per consegnarvi questa…&egrave un giochino che io e Carlo abbiamo pensato per oggi….”
L’aprimmo subito e….

per critiche, commenti, suggerimenti…scrivete a xxx197979@yahoo.it

e scrivetemi ogni tanto…uffa… …l’aprimmo subito curiosi e all’interno della busta un biglietto recitava cosi “sapete quanto ami i filmini amatoriali, quindi pensate a una piccola scena che poi io riprendero’e stasera ce li gustiamo tutti insieme. Buon divertimento. Carlo”
wow…attori hard per un giorno! L’idea era veramente stuzzicante.
Oddio, non recitavo dalle elementari ma ci sarebbe stato da divertirsi.
Io e la mia Valentina indecisi tra una scenetta tipo “ufficio” o “scuola” optammo per la massaggiatrice porca.
Domandammo a Cristina un lettino che ovviamente in casa non c’era quindi per la nostra performance scegliemmo un normale letto singolo piazzato davanti a un enorme specchio a muro.
Quando fummo pronti facemmo entrare in stanza Carlo munito di videocamera, agli altri invitati non era consentito assistere alle riprese, per non togliere il gusto della sorpresa durante la visione prevista per la sera.
Io entrai in scena per primo, in pantaloni di cotone e camicia. “buon giorno signorina” fu la mia prima battuta
“buongiorno a lei, si accomodi pure”mi rispose Valentina con un sorrisone gentile.
“venga venga pure….cosa le facciamo oggi?” sembrava un po imbarazzata a recitare come una bambina scema….ma questo voleva Carlo…
“oh” le risposi io ammirando il suo corpo vestito con una magliettina smanicata viola, una gonna cortissima che non riusciva a coprirle l’intimo e i sandali a tacco alto che le fasciavano i piedi “l’ultima volta che sono venuto qui la sua collega &egrave stata molto molto brava, mi ha massaggiato per bene la schiena e mi sono molto rilassato. Se fosse possibile vorrei lo stesso tipo di massaggio”.
“si si, non c’e’ alcun problema…comicni pure a spogliarsi” e mi slacciai lentamente prima i bottoni della camicia, poi via la cintura e i pantaloni e infine i boxer neri.
“prego prego, si accomodi pure a pancia sotto” mi invito’ Valentina e io completamente nudo obbedi’.
Avevo gia un buon abbozzo di erezione, Carlo riprendeva tutto in maniera molto discreta senza far pesare la sua presenza.
Valentina prese una confezione di non so che olio profumato e se lo spalmo’ sulle mani.
“si rilassi…ora ci penso io” mi fece lei facendo scorrere le mani sul mio corpo.
Io osservavo tutto dal grande specchio che mi stava davanti.
Valentina si dava un gran daffare con le sue manine unte di olio a massaggiarmi, passando dai polpacci alle cosce, per poi soffermarsi sulla schiena.
Dopo alcuni passaggi sulle spalle Valentina mi fece capire di avere caldo e si sfilo’via rapidamente la maglietta, appallottolandola e gettandola via in un angolo.
Le sue bocce tonde risaltavano strizzate dal reggiseno al balconcino, poi soffermandosi sulla parte bassa della schiena, mi si mise a cavalcioni su di me.
Sentivo le sue mutandine a contatto con le mie chiappe, ero eccitatissimo da questa cosa, senza contare il fatto che le mani di Valentina non avevano smesso di scorrere lungo tutta la schiena neanche per un attimo.
Resto sopra di me per poco, penso un minuto o poco piu, poi scese e si sfilo’ via la gonnellina restando in perizoma nero.
“Eh signore…&egrave proprio tutto indurito” disse Valenitna sganciandosi i ferretti del reggiseno “provi a girarsi e vediamo com’e’ il davanti”
Io esegui’ senza replicare, il cazzo svettava dal mio bacino.
“Wow…&egrave bello duro anche qui…vediamo cosa si puo fare…” e me lo prese in bocca delicatamente, tenendomi per la base e ciucciando la punta.
Io le carezzavo il solco del culo mentre Valentina si dava da fare di bocca.
Le abbassai il perizoma, lei con un abile movimento dei piedi se lo sfilo’ via completamente senza smettere di spompinarmi.
La pompa aveva preso ad aumentare di intensita’, Vale faceva scorrere le labbra lungo tutta l’asta, accompagnando il movimento della bocca con la mano.
“dai, vieni su Vale” mugolai, e si porto’ sopra di me, a 69, nuda con solo i sandali addosso.
Valentina si adagio’ con la fica sul mio viso. Io subito la baciai, cercando di insinuare la lingua tra le grandi labbra, mentre lei senza sosta continuava a spompinare e segare.
Tenendole il culo ben spalancato le facevo scorrere la lingua lungo tutta la fessurina umida fino ad andare a stuzzicarle il buco del culo.
Sentivo la lingua della mia troietta scorrere lungo tutta la fava lasciando una scia di saliva per poi tornare indietro e concentrarsi sulla cappella con colpi di lingua decisi.
Piu veloce la penetravo con la lingua piu veloce lei andava su e giu con la testa.
Per farla godere di piu presi anche a sditalinarla e a passarle le dita zuppe di umori vaginali tra le chiappe.
“mmmh…succhi da dio…”le feci e lei continuando a segarmi “grazie…porco”
Stavamo veramente godendo come maiali e Carlo con la sua videocamera ne era testimone.
Valentina mugolava a piu non posso mentre le divoravo la fica e anche io ero eccitatissimo sotto i suoi colpi di bocca che ora si erano fatto molto piu veloci. Sembrava godere molto di piu quando le infilavo le dita nella fica.
“riempimi di cazzo ora”mi fece tirandosi su e posizionandosi sul mio bacino dandomi la schiena.
Si strofino il cazzo sulla fica e si impalo’ con un gemito di piacere.
Dalla mia posizione vedevo il suo culo che ondeggiava su e giu facendo scomparire tra le cosce il mio uccello con un movimento sinuoso.
Alcuni colpi e Valentina comincio’ ad inarcare la schiena verso di me cosiche’ io sostenendole la schiena la aiutassi a sentirlo sempre piu a fondo in figa.
Purtroppo la posizione non era delle piu comode in un letto singolo, alcuni colpi e fummo costretti a cambiare.
Valentina si porto’ di nuovo a cavalcioni su di me, altra strusciata di uccello tra le cosce e poi di nuovo dentro fino alle palle.
Dalla sua posizione dominante Valentina poteva guardare tranquillamente i nostri corpi muoversi sullo specchio.
“ohh…ohh…siii…”mugolava strizzandosi i capezzoli mentre letteralmente mi montava.
Alcuni minuti cosi e la feci scendere e accomodare sul bordo del letto tenendole le gambe sulle mie spalle.
Le puntai la cappella sulla fessura fradicia e presi a pomparla.
In quella posizione riuscivo a piantarle tutto il cazzo nella fica dando la forza e l’intensita’ che volevo.
Resomi conto che se avessi continuato cosi sarei schizzato in breve rallentai il ritmo, mi sfilai e inginocchiato le leccai la sorca, arrossata e bagnata.
Valentina mugolava e ansimava mentre la lingua le percorreva il solco tra le grandi labbra.
Ripresomi un attimo la feci girare a pecora nuovamente,nella sua posizione preferita.
Il cazzo si fece largo subito nella fica grondante, e tenendola per i fianchi ripresi a pomparla con foga, facendole sentire le palle sul culo.
“mmmh…&egrave bellissimo….continua cosi…scopami…mmmh….”sibilava lei mentre il letto cigolava sotto i nostri movimenti sincronizzati.
Carlo era felicissimo della nostra performance, ci spiava discreto riprendendo ogni attimo del nostro piacere.
Feci girare Valentina, le feci appoggiare la gamba destra sulla mia spalla, assestandole vigorosi colpi di uccello tra le grandi labbra che schioccavano ad ogni botta.
In questa posizione le affondavo tutta l’asta nella pancia dandomi la spinta tenendomi ben saldo sulle tettone di Valentina che ondeggiavano su e giu senza sosta sotto i miei colpi di bacino.
“toccati la fica Vale…”le ordinai, e lei leccandosi le dita prese a massaggiarsi la fessurina mentre le sbattevo dentro il cazzo.
“mmmh…fammi stare sopra…fammi cavalcare….” cosi mi sdraiai nuovamente sul lettino e lei, con ancora indosso le scarpe, ritorno’ a montarmi a cavalcioni.
Il cazzo duro e bagnato di umori entro’ dentro di Valentina con estrema facilita’.
I movimenti di bacino di Valentina si ripetevano lenti cercando di far scorrere tutto il cazzo fuori e dentro, fermandosi appena un attimo prima che la cappella uscisse fuori.
Lei si specchiava continuamente, ammirandosi nella cavalcata selvaggia che compiva sul mio uccello, salvo poi sdraiarsi sopra di me per darmi da ciucciare i capezzoli mentre si prendeva il cazzo tra le cosce.
Io mi divoravo le sue tette, leccandole, cercando di mordere i capezzoli turgidi e bagnati di saliva.
Vale rallento’ il ritmo, fino a fermarsi, si sfilo’ e senza che lo domandassi prese a spompinarmi, ma con molta piu intensita’ e foga di prima.
Io sussultavo mentre vale mi slinguava la cappella segandomi veloce, abbassandomi la pelle fino a farmi male.
Era eccitante vederla china su di me che mi massacrava il cazzo a colpi di lingua e di mano mentre io la sgrillettavo con due dita.
Sentivo i primi sussulti che preannunciavano l’orgasmo proprio mentre Valentina faceva colare un filo di saliva sulla cappella per poi spalmarla su tutta l’asta andando poi a massaggiarmi le palle.
Cercavo con tutte le forze di tenere duro, non volevo schizzare, volevo godermi ancora la bocca di Vale che si ingoiava tutta la fava, piantandosela dritta in gola.
“Sto per schizzare….”le dissi…”no no no…ne voglio ancora”mi rispose lei, facendosi alzare e mettendosi a pecora in maniera da potersi guardare nello specchio dinnanzi a noi.
Ripresi a pomparla guardandomi felice e soddisfatto mentre montavo una vera porca giovane e vogliosa.
Ci guardavamo sorridenti e felici, fradici di sudore mentre ci muovevamo sincronizzati ed eccitati.
Con uno schiaffo sul culo le feci capire di girarsi di schiena a gambe spalancate.
La fica rasata era bagnata fradicia. Nessun pelo la contornava, completamente liscia.
Sentivo che erano gli ultimi colpi che potevo dare, non ce la facevo praticamente piu, forse per lo specchio su cui potevamo guardarci, forse per il nostro spione che ci riprendeva, ma risuci’ a sfilarmi appena in tempo per far partire un getto denso di liquido bianco.
La sborra le colo’ sulla fica e sulla pancia, bagnandole l’ombelico.
Schizzai in tre getti, con un urlo gutturale.
Valentina tutta inzaccherata di sperma se ne raccolse un po con le dita leccandoselo.
“aspetta…vieni qui”mi disse raccogliendo altra sborra e spalmandomela sul cazzo..”voglio leccartelo ancora un po…voglio ingoiare tutto” e inginocchiata davanti a me riprese a succhiarmi il cazzo.
Mi sentivo le palle svuotate, ma valentina succhiava e segava come una forsennata tenendomi con una mano per i coglioni e con l’altra scappellandomi a piu non posso.
“ahhh…ahhhh…sborrooo sborroooo…”le gridai tenendola per i capelli e un altro getto le bagno’ il viso e le tette.
“penso di essere vuoto del tutto ora….”le sussurrai, lei mi sorrise, mi bacio’ la cappella, mi bacio’ in bocca e rivolta verso Carlo disse “allora? come siamo andati?”

per commenti, idee, suggerimenti scrivete a xxx197979@yahoo.it Mentre io e Valentina ci facevamo riprendere da Carlo per il suo diletto e probabilmente la sua collezione di video amatoriali, al piano di sotto Cristina, Anna e Mario non erano da meno.
Mario seduto sul divano guardava distrattamente in tv un inutile programma pomeridiano, affondando sempre di piu tra i cuscini.
Indossava una maglietta gialla che gli metteva in risalto i muscoli ben definiti, era un bel quarantenne moro in procinto di annoiarsi a morte mentre noi ci stavamo divertendo come matti.
Sull’orlo della sonnolenza venne svegliato dal vociare allegro di Anna e Cristina le quali, vestite come due adolescenti accaldate, dopo essersi concesse un caffe’ avevano deciso di concedersi un trio.
Entrambe portavano delle gonne, Cristina bionda e procace ne indossava una maculata e una magliettina beige legata sulla schiena, Anna invece, castana chiara indossava una mini verde e una canottiera bianca.
“Mario che fai li da solo come un eremita?” gli fece Cristina “bah…guardo la tv, gli altri sono di sopra a fare non so che, allora ne aprofittavo per riposare un po…”
“riposare….ma va la….” le due donne gli si misero di fianco, sul divano, Anna gli carezzava le cosce… “e non vorresti giocare un po con noi?” lo incalzo, mentre Cristina sorrideva maliziosa.
Le due gli si fecero vicino pericolosamente, toccandogli il petto. “Ma no dai ragazze…su, se arriva qualcuno e ci vede?” e Cristina “tranquillo…la gente per la cena arrivera’ parecchio piu tardi…non preoccuparti…”
“dai mario…ho una voglia di cazzo…guarda…”le fece eco Anna cominciando a carezzarsi il seno. Non portando reggiseno i capezzoli facevano capolino dal bordo della maglietta.
“Eddai…non farti pregare, su…” gli disse Cristina sfilandogli la t-shirt e scoprendone gli addominali segnati.
“E vabbeh..se proprio insistete…vediamo cosa posso fare…”
“Secondo me non ce la fai a soddisfarci tutte e due…” gli disse Anna facendogli scorrere la mano sulla patta dei pantaloni.
“ora vedremo…” e mugolando si sistemo’ meglio sul divano esplorando le cosce di Anna e Cristina salendo fin dentro le gonne.
Anna aveva gia abbassato le spalline della canottiera, offrendo le tette alla bocca di Cristina.
Mario carezzava il culo della sua amica, tirandole su la gonna svelandone l’intimo lilla gia umido di piacere.
“mmmh…succhiameli cosi i capezzoli..ahia…non mordermeli pero’…”le sussurrava Anna mentre l’altra le torturava le tette con la lingua e i denti.
“Dai, vediamo cosa c’e’ qua sotto invece” le rispose l’altra, massaggiandogl il cazzo… “dai…ho proprio voglia di un bel cazzo duro…”
Mario si lasciava fare, in balia della voglia delle due donne, si limitava a palparle il culo, a esplorarle sotto le gonne e a mugolare di piacere.
“leccami le tette Mario”gli fece Cristina mentre Anna abbasso’ lentamente la cerniera dei pantaloni di lino del marito svelandone un’imponente erezione.
“guarda guarda che bel cazzo che ha il tuo maritino” fece subito Cristina maliziosa, mentre Anna se ne impossesso’immediatamente scappellandolo lentamente con la mano.
“Inizi tu Cristina?”le fece Anna porgendole la cappella rossa e gonfia, e la bionda senza farselo ripetere aveva gia appoggiato le sue papille gustative sull’arnese dell’uomo.
Immediatamente anche Anna si uni’al pompino, entrambe leccavano l’asta tenendola ben salda per la base.
“Ti piace amore? siamo due troiette?” gli fece Anna, talmente preso a farsi leccare il cazzo nno riusciva a pronunciare una parola sensata.
“aspetta che mi levo ‘sta cazzo di maglia” fece Cristina sfoggiando un seno generosamente abbondante offrendolo a Mario mentre Anna continuava a spompinarlo senza sosta.
Mario fece mettere Cristina praticamente distesa, in modo da poterne gurdare il culo e la fica.
Anna infoiata come una cagna in calore si sfilo’ via la canottiera di cotone offrendo i capezzoli a Cristina, la quale si faceva esplorare le intimita’ dalle dita di Mario.
“lo voglio in bocca” disse Cristina staccandosi dal capezzolo dell’amica, e scendendo a cercare con la bocca il grosso uccello di Mario.
“fammi gustare la fica Anna” le disse l’uomo facendola mettere a pecora appoggiata al bracciolo del divano. Le sfilo’ le mutandine rosse e senza che Cristina smettesse di spompinarlo si calo’ i pantaloni alle caviglie.
Sfruttando l’ampiezza del divano marito e moglie si esibirono in uno spettacolare 69, mentre l’amica bionda che indossava ancora le mutandine massaggiava i coglioni e la base del cazzo dell’uomo.
Mario mugolava come un matto mentre le due amiche si dividevano equamente la sua cappella e la sua asta a colpi di mano e di lingua.
Cristina imboccava Anna con il cazzo, conun lento su e giu di mano lungo tutto il palo di carne. “dai Anna, succhiagli per bene il cazzo…mangiati la cappella come fosse un gelato gustoso da leccare…”
Mario invece, oltre a esprimere il suo estremo godimento si dava un gran daffare con la fica di sua moglie, tenendole le labbra ben slargate per gustarsi l’interno con la punta della lingua, provocandole sussulti di piacere ogni volta che si spingeva piu a fondo o che le stuzzicava l’ano.
Le due donne si erano date il cambio, ora era Cristina che sbocchinava con tutta se stessa, mentre Anna le offriva il grosso cazzo del marito.
Anna e Cristina si guardavano maliziose, sorridendosi come due gatte in calore piene di desiderio, si scambiarono un bacio appassionato e decisero di cambiare posizione.
“Dai Mario, leccala un po anche a me…ho voglia…”, e Cristina si appoggio’ al divano a cosce spalancate, sfiorandosi il ciuffetto di pelo corto e curato che nascondeva in mezzo.
L’uomo semisdraiato ci si infilo’ subito in mezzo, e Anna ando’ subito a gustarsi l’erezione che svettava dal corpo del marito eccitato come un porco.
Cristina mugolava sotto i colpi di lingua di Mario, il quale le faceva scorrere il suo muscolo lungo tutta la fessurina, andando a sfiorarle il buco del culo.
“mmmh…vai…cosiii…sei un porco Mario..lecchi da Dio…mmh…fammi godere come una troia ti prego…” lo implorava la bionda mentre lui, eccitato per il lavoro che Anna gli stava facendo sulla cappella, le divorava la fica.
“ti piace eh, che ti infilo le dita nella figa eh? troia…”le rispondeva lui sgrillettandola con una certa foga.
“oh..si….lo adoro…e tu sei un maiale…” rispose lei paonazza in viso e tutta sudata.
Anna dietro invece spompinava senza sosta, facendo colare rivoli di saliva dai lati della bocca, sputando e sbavando sulla cappella rossa e grossa del marito.
“Anna…tuo marito &egrave veramente un porco…mmmmh…lecca la fica meglio di chiunque altro….ma ora te lo lascio…se non ti dispiace…vorrei gustarmi un po di cazzo…”
“Cosi mi riposo la bocca”rispose l’altra ridendo, e cosi si invertirono le parti: Anna a farsi leccare la fica e Cristina a spompinare Mario.
Cristina leccava e succhiava come indemoniata, aveva una foga spaventosa, risucchiava la cappella di Mario facendogli quasi male, ingoiando tutta l’asta fino alle palle.
“che buono che &egrave il gusto del cazzo…mmmh…” Cristina adorava dire oscenita’ e volgarita’ mentre scopava sapendo benissimo che la cosa eccitava qualunque maschio.
Anna invece si faceva piantare in fica le dita del marito, il quale dopo averle ben bagnate con gli umori della moglie, glieli faceva leccare.
“Ti piace amore? ti piace che ti sgrilletto la fica cosi?” le diceva, e lei ansimando rispondeva che stava impazzendo di piacere.
“leccami il culo Mario..ti prego…” lo prego’ Anna e lui immediatamente le allargo’ le chiappe per accontentarla.
Cristina prona a pecora sul cazzo di Mario prese anche a sditalinarsi come una matta.
“Cristina vieni…leccale la fica anche tu” e tenendo le gambe di Anna ben sollevate invito’ l’amica al sesso orale con la moglie. Le lingue si alternavano e si sfioravano sul sesso umido di Anna.
Anna pero’ stava scomoda raccolta su se stessa a gambe all’aria, Mario torno’ a sedersi in mezzo a loro, mentre le due donne, per non perdereneanche un momento di quella splendida eccitazione, tenendosi ben salde sul cazzo dell’uomo presero a baciarsi appasionatamente, scambiandosi le lingue.
“Dai Mario…&egrave ora di usare questo bel cazzone” gli disse Anna montandogli a cavalcioni.
Senza nessuno sforzo l’uccello si fece strada nella fica di Anna, che lo accolse con un gemito di piacere.
Mario afferrandola per le chiappe prese a farla saltellare su e giu per tutta la lunghezza dell’asta, cercando di non sfilarsi.
Dopo i primi colpi Anna fece avvicinare Cristina per toccarla, carezzarla e infine dedicarsi a massaggiarle la passera.
Mario era estasiato dalla scena, scopava la moglie che toccava un’altra donna che si muoveva eccitata come una gatta in calore.
“guardami….guardatemi la fica” mugolava Cristina allargando le cosce e passandosi la mano nel mezzo…invitando Anna a toccarla a sua volta.
Mario fece mettere Anna a pecora, lasciando ancora l’amica in disparte. Tenendo la moglie per i fianchi prese a impalarla con una certa violenza piantandole in fica tutto il cazzo, mentre Cristina si sgrillettava guardandoli godere come porci.
“vieni qui anche tu” disse a Cristina, ora aveva a disposizione entrambe le passere piegate a 90, e senza sfilarsi dalla moglie prese a sgrillettare l’amica.
Mario si sfilo’ dalla fica della moglie andando a puntare la cappella sulla fessura slabbrata di Cristina, infilandole dentro prima solo meta’ dell’asta, poi con un colpo secco e tra le grida di piacere, il resto della fava.
Anna intanto baciava dolcemente il marito e toccava dolcemente il culo dell’amica impalata, cercando di seguire il ritmo della pompata.
“falla godere come una troia Mario” lo incitava Anna, mentre l’altra mugolava “mmmmh…si…piantamelo tutto dentro Mario, sono una troia…una cagna…scopami la fica..mmmh….riempimi di sborra…”.
Cristina sembrava insaziabile, aveva voluto voltarsi e tenendo le gambe spalancate, farsi montare da sopra. Mario la scopava come un forsennato, oltre ai mugolii di piacere si sentiva solo lo schiocco delle palle che sbattevano sul bacino della bionda.
“sei proprio una troia Cristina” le sussurrava Anna offrendole la fica per farsi sgrillettare.
Per non scontentare nessuna Mario calo’ il ritmo della pompata, fino a fermarsi e uscire dal corpo di Cristina, e dispose le due troie in modo da potersi fare spompinare da Anna, in ginocchio sul tappeto, e di poter leccare la fica di Cristina in piedi sul divano.
In particolare Cristina, da troia consumata, muoveva il bacino sul viso di Mario, facendo in modo che la sua lingua potesse leccare quanto piu possibile.
Anna invece un po piu in basso, avvolgeva con la lingua la punta del cazzo, per poi farlo sparire tra le labbra.
“sto per venire” fece Cristina, “mi basterebbe ancora qualche colpo di cazzo…” e Anna la fece accomodare sul palo umido e dritto di Mario.
Appoggiata al divano e rivolgendo la schiena al suo amante, Cristina si abbandonava ai piaceri del cazzo, fin quando l’orgasmo le squasso’ il corpo.
Anna invece cercava di venire sditalinandosi a piu non posso eccitata dal vedere il marito e l’amica cosi intenti a divertirsi e a godere.
“ora tocca a me venire, ragazze” fece Mario in un bagno di sudore.
Fece sfilare Cristina, la fece accomodare sul pavimento in ginocchio al fianco di Anna. Le due donne presero a strusciarsi tra loro mugolando, pronte a prendersi un bello schizzo di sborra calda.
Mario si menava il cazzo davanti alle due bocche assetate e golose, con le lingue di fuori.
Un gemito fu il segnale che lo schizzo stava salendo, Mario avvicino’ la cappella alla bocca di Anna, la sborra si spalmo’ sulle labbra, sgoccilando sul mento e sul seno.
Lei con la bocca piena di sperma prese in bocca il cazzo per gustare tutto e non perdere neanche una goccia del liquido che tanto amava.
La sborra le colava dai lati della bocca, gocce bianche le sporcavano il viso e e lei usando la cappella se la spalmava addosso, mentre Cristina eccitata e sfatta ci guardava con soddisfazione.

per commenti, critiche ecc.. scrivete a xxx197979@yahoo.it

Leave a Reply