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Orgia

La barca di Claudio

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Lo avevo conosciuto ad un veglione di capodanno, bel tipo, alto..moro..un fisico da atleta, e una posizione invidiabile, in poche parole economicamente agiato. Tra noi era nato subito un feeling che ci prese fin da quella sera, infatti senza perdere tempo, forse presi anche dall’euforia della serata, due ore dopo averci conosciuti, stavamo già scopando nei bagni del locale, continuando poi in macchina quando mi riaccompagnò a casa, sotto casa mia in un angolino buio gli feci un lavoretto con la bocca con conseguente ingoio.Nei giorni seguenti mi tempestò di telefonate, mi mandava fasci di fiori che la mia casa si era trasformata in un giardino botanico. Ci rivedemmo altre due volte, lui era di Sassari, e mi fece promettere che quell’estate sarei stata sua ospite in Sardegna, sulla sua modesta barchetta disse. L’idea non mi dispiaceva affatto, quindi venne l’estate, ed io partii x quella che sarebbe stata una vacanza indimenticabile sotto tutti i punti di vista, direi quasi travolgente’da choc.

Arrivai all’aeroporto verso le 12,30’e lui era lì ad attendermi, come al solito bello, abbronzato. Ci avviammo destinazione Porto Torres, ancorata lì c’era la sua ‘ barchetta ‘, arrivammo, Claudio diede le chiavi dell’auto al parcheggiatore dicendo che sarebbe mancato una quindicina di giorni, raccomandandogli di trattare bene la macchina. Ci incamminammo sulla banchina, ero curiosa di vedere la sua barca, ma non riuscivo ad immaginarmela, mi aveva detto che non era niente di eccezionale, ed io vedevo ormeggiati solo barche di lusso, panfili, yacht lussuosi; improvvisamente si fermò dinnanzi ad un enorme yacht, era stupendo, a bordo c’erano tre uomini, sicuramente gli addetti alla manutenzione..salimmo a bordo: ‘ ti piace?’ mi disse, ero senza parole’10 cabine arredata di tutto punto, salottino con bar, un ponte dove si ci poteva giocare a pallone, ed una palestra, fantastico..mi diedi un pizzicotto x vedere se stavo sognando, no no era tutto vero. Mi disse che avremmo circumnavigato tutta l’isola, fermandoci ogni tanto in delle cale che a suo dire erano stupende, non eravamo soli però, sarebbero arrivati di lì a poco dei suoi amici, simpatici ed allegri. Infatti passarono circa dieci minuti, e arrivarono tre uomini ed una donna, i suoi amici. I ragazzi, Franco, Paolo, e Lowis ( un ragazzo di colore) avranno avuto circa 26-27 anni, mentre la ragazza Melissa, si vedeva che era giovanissima, dopo scoprì che aveva 19 anni, in più x completare l’equipaggio due marinai’dei colossi’uno era dell’isola di Samoa..lo chiamavano Calì..giovane pure lui 24 anni, e Michele, un napoletano tutto muscolo, con la pelle nerissima, di circa 35 anni. Insomma quando i preparativi furono completati, verso le 17,00 del pomeriggio ‘ L’Odissea ‘, questo era il nome della barca, levò l’ancora e iniziammo la crociera. Facemmo subito amicizia, in effetti i suoi amici erano simpaticissimi, e ciò che mi sorprese ( ma non più di tanto ) fù che anche i due marinai erano come due di famiglia, davano del tu, mangiavamo tutti insieme, un bel gruppo insieme. La prima notte trascorse tranquilla, cio&egrave, io e Claudio ovviamente la passammo in cabina a fare sesso x tutta la notte..il giorno dopo..sul ponte ad abbrustolirsi al sole..ci fermavamo x poi tuffarci in acqua, e il mio senso di osservazione mi fece notare che Melissa era messa in mezzo da tutti, come fosse il giocattolo degli altri. Trascorse la giornata, quella notte dopo le prime tre scopate con Claudio, lui si addormentò forse un po’ stanco, io non avevo molto sonno ed andai sul ponte x fumare una sigaretta, era una notte fantastica, quando nel silenzio udii dei gemiti, quasi dei gridolini che provenivano dal salottino, incuriosita scesi i tre scalini, e affacciatami un poco vidi una scena’fantastica’e..allucinante. Melissa era al centro della saletta, legata con le mani alle due colonnine..tutta nuda, ed intorno a lei c’erano tutti, i tre amici di Claudio, ed i due marinai, anche loro nudi, con i cazzi in tiro. Tre di loro con delle cinghie di cuoio davano dei colpi violenti sulle natiche’sui seni..in mezzo alle gambe..di Melissa, che non poteva urlare di dolore solo xch&egrave avava qualcosa in bocca, dopo seppi che erano i suoi slip, che gli avevano infilato in gola apposta x non farla gridare. Dopo circa dieci minuti di colpi, la slegarono e la buttarono a terra, Franco la prese x i capelli con violenza inaudita, se la tirò vicino, le tolse l’indumento che le ostruiva la bocca, e ci infilò il suo cazzo, lo spinse tutto dentro, io vidi chiaramente Melissa strabuzzare gli occhi quasi in un principio di soffocamento, Franco lo estraeva e poi lo spingeva di nuovo dentro, intanto Lowis si sdraiò a terra, e si fece montare sopra la ragazza immergendo fino alle palle il suo grosso cazzo nero nella fica di Melissa, che ebbe un sussulto, ma niente grida poiché il cazzo dell’altro era conficcato sempre nella sua bocca, fatto questo fù il turno di Paolo, girò dietro, prese un po’ di saliva la sparse sul culetto di Melissa, che cominciò ad agitarsi convulsamente, vi posizionò la punta del suo arnese, e con un sol colpo le sfondò il culo, fu un dolore atroce immagino x Melissa, perché ebbe uno scatto inarcando la schiena, e sicuramente diede un morso all’uccello di Franco che aveva in bocca, il ragazzo lo estrasse dolorante, e assestò un paio di schiaffi alla ragazza terribili, che le fecero sanguinare un labbro, poi senza scrupoli gli ritornò a piantare il cazzo in bocca, e dopo pochi colpi le riversò in gola tutto il suo seme, dagli spasimi degli altri due intuii che anche loro stavano riempiendo con la loro sborra i rispettivi buchi di Melissa’poi i tre si staccarono dalla ragazza, e cedettero il posto ai due marnai, che posizionandola alla pecorina, a turno la incularono violentemente, e vedendo la misura del cazzo del marinaio samoano’ IMPRESSIONANTE’, quando ques’ultimo la penetrò dovette farle un male atroce perché si accasciò sul pavimento. Finito di sfogare le loro voglie, i cinque uomini si versarono qualcosa da bere, e rivolgendosi a Melissa uno di loro disse:’ brava proietta, hai fatto il tuo dovere’ poi li sentì confabulare tra loro, e sogghignando si alzarono, presero Melissa trascinandola letteralmente sul ponte verso prua, feci giusto in tempo a nascondermi x non essere scorta, la portarono vicino alla balaustra, la fecero inginocchiare, uno di loro la teneva x i capelli con la testa un poco sollevata, e con l’altra mano le strinse le mascelle facendole aprire la bocca, e gli altri cominciarono ad urinarle addosso, con i loro getti la colpirono sul viso, e parecchia urina, avendo la bocca spalancata, le andò a finire in gola provocandogli un conato di vomito, me ne andai un po’ sconvolta, ma eccitatissima. Ritornai in cabina, Claudio stava ancora dormendo, il mio stato di eccitazione era al suo punto massimo, gli tolsi il lenzuolo di dosso mettendo in luce il suo fisico statuario, e il suo cazzo che, sebbene a riposo, era di notevoli dimensioni; lo sollevai dolcemente dalla posizione riversa( appoggiava sulla sua coscia) e lo presi in bocca’lo suggevo delicatamente, e piano piano le sue dimensioni crebbero all’interno della mia bocca, in quel momento Claudio si svegliò:

‘ma’cosa fai piccola??’..mi disse, io sollevai lo sguardo senza smettere di succhiare il suo affare che oramai era diventato come il marmo, e mi riempiva totalmente il palato. Gli feci un pompino come non avevo mai fatto, intanto con una mano mi masturbavo, venimmo insieme, io sulla mia mano, e lui esplose nella mia bocca un fiume di sborra calda, ovviamente ingoiai tutto, fino all’ultima goccia. Il giorno dopo la mattinata fu tranquilla, distesi al sole, bibite fredde, ovviamente io e Melissa in topless; verso le 17,00, Calì ci venne a chiamare xch&egrave aveva preparato del t&egrave freddo ed un suo dolce tradizionale, ci accomodammo nel salottino. Mentre parlavamo di non so che’vidi chePaolo aveva cominciato a slinguazzarsi con Melissa, e Franco che le era seduto accanto senza esitazione le aveva infilato la mano tra le gambe, e spostato il costume gli infilò due dita nella fica, poi tiratosi fuori il grosso cazzo disse alla ragazza di masturbarlo.Io non riuscivo a staccare gli occhi da quella cena..un po’ sorpresa da tutto ciò, ma allo stesso tempo in preda ad una eccitazione, ricordandomi anche le cose viste due sere addietro. Claudio notò il mio stato di smarrimento, e abbracciandomi prese a baciarmi..ero confusa’indecisa, ma quando una mano si insinuò tra le mie cosce riversai la testa all’indietro e mi abbandonai’ora non era solo Claudio a palpeggiarmi il corpo, sentivo più mani che mi toccavano ovunque, ero in preda ad uno stato di’chiamiamolo’ semincoscienza erotica”ebbi il sospetto, in un raro attimo di lucidità, che mi avessero drogata; mi fecero alzare e mi portarono al centro della sala, mi bendarono con un panno, poi mi sentì stringere i polsi, mi stavano legando alle colonne dove avevano legato Melissa. Non vedevo niente’aguzzavo le orecchio nel tentativo di percepire i loro respiri’poi un dolore forte ai capezzoli’due pinzette metalliche me li avevano strizzati fino a farmi urlare’poi dei colpi violenti..delle cinghie mi colpirono il culo’la vagina’urlavo ‘ nooo..smettetelaa..mi fate male’..dopo alcuni minuti i colpi cessarono..mi tolsero le pinze’e sentì una moltitudine di lingue che mi leccavano ovunque’.il dolore si attenuò’.un lento piacere si impossessò di me’poi sentì un qualcosa di enorme che mi penetrava la fica’.sembrava aprirmi in due, non era un cazzo..era qualcosa di rigido’freddo’.era lunghissimo’..mentre penetrava io godevo. Mi slegarono’e quando mi tolsero la benda erano tutti lì’Claudio’Franco..Paolo..Lowis..i due marinai Calì e Michele, e Melissa’.lei accucciata vicino al divanetto succhiava i cazzi dei due marinai’.intanto l’altro gruppo si prese cura di me. Franco si distese per terra e mi fece montare sul suo cazzo’Claudio mi venne dietro e dopo avermi con uno sputo lubrificato il mio buchetto, mi inculò con un sol colpo, mentre Paolo e Lowis mi misero i loro uccelli in bocca, ero riempita in tutti i miei buchi.

Mi scoparono a turno almeno due volte a testa sia in fica che nel culo’..bevvi litri di sborra’e avevo i buchi in fiamme. Dopo aver soddisfatto le loro voglie, mi diedero ai due marinai’ed anche loro mi sbatterono x benino’il samoano mi inculò..mi sborrò dentro’e dopo mi pisciò anche in culo’terribile’ma eccitante. Quell’orgia pazzesca duro circa sei-sette ore, ero sfinita’mai soddisfatti tanti uomini’.e devo dire tutti gran scopatori’rimasi una buona ora sotto la doccia..dopo mi addormentai. Inutile raccontarvi ciò che successe nei restanti giorni di crociera’orge colossali non ce ne furono più, ma io e Melissa eravamo a disposizione di qualsiasi maschio che era a bordo, in qualsiasi momento del giorno o della notte, avesse avuto voglia di scopare. Successe con due’tre alla volta..nelle ore più impensabili, a volte mentre mangiavamo..uno prendeva, me o Melissa, la tirava sotto il tavolo e gli dovevamo fare un pompino, insomma eravamo come due schiave’.ma vi assicuro’x me fu una crociera indimenticabile.

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